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Documentario - Lui, lei, ess* (teoria gender)

  • 0:23 - 0:28
    Potremmo disegnare tre personaggi.
  • 0:28 - 0:31
    Disegnare una "lei", disegnare un "lui",
  • 0:31 - 0:34
    e disegnare..."ess*" !
  • 0:34 - 0:36
    Come sarebbe?
  • 0:36 - 0:38
    Mi chiedo a cosa assomiglia "ess*"!
  • 0:42 - 0:45
    Come sappiamo quando è "ess*"?
  • 0:45 - 0:47
    O quando un "lui" o una "lei" ?
  • 0:47 - 0:50
    Perché i capelli di "ess*" sono così.
  • 0:52 - 0:56
    Ma i capelli di un "lui" sono fatti così.
  • 0:58 - 1:00
    Qui è una "lei", vero ?
  • 1:00 - 1:02
    E là tu hai fatto... un "lui" !
  • 1:02 - 1:05
    Se tu dovessi disegnare un "ess*", come faresti?
  • 1:05 - 1:09
    Sarebbe come un ragazzo
  • 1:09 - 1:13
    o come una ragazza, e non si sa cosa sia.
  • 1:24 - 1:30
    LUI, LEI, ESS*
    La pedagogia neutra secondo la Svezia
  • 2:17 - 2:21
    Justus, ecco la tua scuola.
  • 2:25 - 2:27
    Vai, corri!
  • 2:30 - 2:33
    Scuola Materna NICOLAIGÅRDEN
  • 2:34 - 2:36
    Buongiorno Justus.
  • 2:36 - 2:38
    Sono contenta di rivederti.
  • 2:39 - 2:41
    Come sono andate le tue vacanze?
  • 2:45 - 2:49
    Voi sarete entrambi nel gruppo verde.
  • 2:50 - 2:52
    Sì Justus, sei nel gruppo verde.
  • 2:53 - 2:56
    Alexander è nel gruppo giallo.
  • 2:57 - 3:00
    Alexander, tu sei nel gruppo giallo,
  • 3:00 - 3:04
    ma giochiamo insieme lo stesso.
  • 3:15 - 3:16
    Come va qui?
  • 3:17 - 3:18
    Va bene.
  • 3:19 - 3:21
    Sei vecchia.
  • 3:21 - 3:24
    Lo so, lo so.
  • 3:24 - 3:27
    Ma va bene lo stesso.
  • 3:27 - 3:31
    Se sei vecchia perché non vai a riposarti ?
  • 3:31 - 3:34
    Non ne ho bisogno, voglio giocare.
  • 3:42 - 3:43
    Benvenuti.
  • 3:43 - 3:45
    Buongiorno, Lotta.
  • 3:45 - 3:47
    Si passa da qui.
  • 3:53 - 3:56
    Ecco Simon, è ancora piccolo per la scuola.
  • 3:56 - 3:59
    Saremo felici di accoglierlo.
  • 4:03 - 4:07
    Siate tutti i benvenuti.
  • 4:07 - 4:11
    E' sempre interessante accogliere dei nuovi bambini
  • 4:11 - 4:14
    e delle nuove famiglie.
  • 4:14 - 4:18
    Noi lavoriamo sul genere e l'uguaglianza dal 1998,
  • 4:18 - 4:22
    da quando il governo ha chiesto alle scuole materne
  • 4:22 - 4:27
    di lottare contro gli stereotipi di genere
  • 4:27 - 4:30
    e di vigliare che ragazzi e ragazze
  • 4:30 - 4:33
    abbiano le stesse possibilità, diritti e obblighi.
  • 4:33 - 4:36
    Noi non vogliamo intervenire sulla biologia,
  • 4:36 - 4:38
    non vogliamo cambiare le ragazze in ragazzi
  • 4:38 - 4:40
    o i ragazzi in ragazze.
  • 4:40 - 4:42
    Non vogliamo che tutti diventino omosessuali.
  • 4:42 - 4:44
    Non c'entra niente.
  • 4:44 - 4:47
    Non lavoriamo per niente sul sesso biologico.
  • 4:47 - 4:51
    I bambini sono bambini,
    sono maschi e femmine.
  • 4:53 - 4:56
    Noi lavoriamo sul sesso sociale.
  • 4:56 - 4:58
    E' importante che comprendiate questa differenza.
  • 4:59 - 5:05
    La nostra società tende
    a dividere tutto in due parti.
  • 5:05 - 5:09
    Una metà per i ragazzi, una metà per le ragazze.
  • 5:09 - 5:13
    Tecnica, skateboard, meccanica,
    arrampicarsi, saltare, costruire,
  • 5:13 - 5:15
    si dice che sia per i ragazzi.
  • 5:15 - 5:18
    Le ragazze saltano con la corda,
  • 5:18 - 5:24
    cantano, amano ballare, cucire,
    giocare con la bambola.
  • 5:24 - 5:27
    Sono dei cliché, ma penso che vi riconosciate
  • 5:28 - 5:33
    Quello che vogliamo fare è eliminare
    la linea di separazione
  • 5:33 - 5:35
    perché entrambi, ragazzi e ragazze,
  • 5:35 - 5:37
    possano occupare tutto lo spazio.
  • 5:37 - 5:41
    E' un lungo lavoro, ma è la direzione giusta.
  • 5:41 - 5:46
    Siamo qui perché i vostri bambini possano sognare
  • 5:46 - 5:50
    e sentirsi bene come sono.
  • 6:20 - 6:25
    Justus, ti ricordi del biglietto
    che hai spedito alla scuola?
  • 6:25 - 6:27
    No, non ho spedito niente.
  • 6:27 - 6:31
    Sì, abbiamo ricevuto un biglietto,
    sul quale c'eri tu con un vestito da donna.
  • 6:34 - 6:35
    Ti ricordi?
  • 6:35 - 6:36
    Sì !
  • 6:36 - 6:40
    Sì, posso cercarlo.
  • 6:41 - 6:43
    E' un bellissimo biglietto.
  • 6:52 - 6:55
    Arrivo sul pianeta Justus!
  • 7:02 - 7:04
    Venite a sedervi.
  • 7:06 - 7:10
    Ecco il primo libro con "ess*".
  • 7:11 - 7:15
    Parla di un bambino che si chiama Kivi.
  • 7:15 - 7:17
    Non si sa se è un ragazzo o una ragazza,
  • 7:17 - 7:19
    è "ess*".
  • 7:20 - 7:22
    Andiamo.
  • 7:22 - 7:25
    Cane, dice Kivi!
  • 7:25 - 7:27
    Voglio un cane!
  • 7:28 - 7:34
    Un giorno, quasi sicuramente,
    "ess*" avrà un cane.
  • 7:34 - 7:37
    è quasi una promessa,
  • 7:37 - 7:40
    a condizione che Kivi prometta di dormire.
  • 7:40 - 7:44
    Anche se non è sicuro,
  • 7:44 - 7:47
    in un minuto Kivi si calma e "ess*" si addormenta
  • 7:47 - 7:52
    e sogna di cani pelosi con delle zampette rotonde,
  • 7:52 - 7:57
    che scodinzolano, che coccolano e accarezzano,
  • 7:57 - 7:59
    che si muovono e che ballano.
  • 8:00 - 8:04
    "Ess*" avrà un cane?
  • 8:04 - 8:05
    No!
  • 8:05 - 8:08
    Kivi si alza, avvicina l'orecchio alla porta,
  • 8:08 - 8:11
    tutto tranquillo, e ascolta.
  • 8:11 - 8:16
    "Ess*" crede di sentire un respiro, un latrato.
  • 8:16 - 8:20
    Voi cosa pensate?
    Kivi è una ragazza o un ragazzo?
  • 8:20 - 8:21
    Un ragazzo!
  • 8:21 - 8:27
    Quando ho letto, non ho detto né lei, né lui,
    ma la parola "ess*".
  • 8:27 - 8:32
    "Ess*" è molto pratico quando non si sa
    di che genere sia.
  • 8:32 - 8:34
    Cosa pensi di "ess*", Justus?
  • 8:34 - 8:35
    E' una "lei" !
  • 8:35 - 8:38
    E' una "lei"?
    No!
  • 8:38 - 8:40
    Stella, tu pensi che sia un "lui"?
  • 8:40 - 8:42
    Io penso che sia...
  • 8:42 - 8:46
    - Io so che è una "lei".
  • 8:46 - 8:48
    Quindi tu sai che è una "lei"
    anche se c'è scritto "ess*"?
  • 8:48 - 8:49
    Sì.
  • 8:49 - 8:53
    "Ess*" può essere sia una "lei" che un "lui".
  • 8:53 - 8:56
    - Tu cosa pensi Sigrid?
    - Un ragazzo.
  • 8:56 - 8:58
    E tu Junes?
  • 8:58 - 9:00
    Una ragazza.
  • 9:00 - 9:02
    E tu Georgina?
  • 9:02 - 9:04
    - Una ragazza.
    - Quindi la pensiamo tutti in modo diverso.
  • 9:04 - 9:08
    Quando c'è scritto "ess*",
    può essere di qualunque genere.
  • 9:08 - 9:09
    Non è vero?
  • 9:09 - 9:12
    Vi leggo la storia della principessa?
  • 9:12 - 9:13
    Sì!
  • 9:36 - 9:39
    Vieni a vedere Justus.
  • 9:39 - 9:43
    Ti ricordi di questo?
  • 9:43 - 9:45
    Io me ne ricordo.
  • 9:45 - 9:47
    E tu ti ricordi?
    Che vestito era?
  • 9:47 - 9:50
    Quello di Campanellino!
  • 9:50 - 9:53
    Era un bel vestito, vero?
  • 9:53 - 9:55
    Mi entra ancora.
  • 9:55 - 9:58
    Ti entra ancora?
  • 9:58 - 10:00
    E' riposto nell'armadio, vero?
  • 10:03 - 10:06
    Nora, io voglio il vestito della
    Bella addormentata nel bosco.
  • 10:06 - 10:09
    E' quello il vestito da Bella addormentata nel bosco.
  • 10:14 - 10:16
    Il mio culetto non entra!
  • 10:18 - 10:21
    Aspetta, non bisogna metterlo così.
  • 10:30 - 10:34
    Justus, vieni!
    Fatti vedere!
  • 10:34 - 10:37
    Justus, sei il più bello del mondo!
  • 10:38 - 10:40
    Vieni mia principessina!
  • 11:09 - 11:12
    A me, in linea di principio,
  • 11:12 - 11:16
    non darebbe fastidio se Justus
    portasse un vestito femminile a scuola.
  • 11:16 - 11:18
    Ma conosco le conseguenze,
  • 11:18 - 11:22
    lo prenderebbero in giro a scuola
  • 11:22 - 11:25
    e gli direi "te lo vuoi mettere per davvero?"
  • 11:25 - 11:27
    Probabilmente andrebbe così.
  • 11:27 - 11:30
    Cosa ne pensate voi?
  • 11:30 - 11:34
    C'è un'età limite,
    8 anni, 10 anni, 15 anni?
  • 11:34 - 11:37
    Cosa ne pensate?
  • 11:37 - 11:39
    Tu cosa ne pensi, Eliott?
  • 11:40 - 11:44
    Io non potrei mai portare un
    vestito femminile a scuola.
  • 11:44 - 11:46
    Lasciamelo dire.
  • 11:47 - 11:49
    Probabilmente mi prenderebbero in giro,
  • 11:49 - 11:52
    gli altri lo troverebbero strano.
  • 11:53 - 11:55
    Ma tu, lo trovi strano?
  • 11:55 - 11:59
    Troveresti divertente indossare un vestito da donna?
  • 11:59 - 12:03
    Non me lo sono mai messo, non saprei cosa dire.
  • 12:03 - 12:04
    Era solo una curiosità.
  • 12:07 - 12:11
    Sembra, se ne parlava ieri,
    che "ess*" sia molto pratico
  • 12:11 - 12:13
    da un punto di vista grammaticale
  • 12:13 - 12:16
    se si parla di una persona
    che non si conosce.
  • 12:16 - 12:21
    Sì, è un bene che ci sia questa parola.
  • 12:21 - 12:25
    Per evitare di scrivere "lui" e "lei" centinaia di volte,
  • 12:25 - 12:27
    si scrive semplicemente "ess*".
  • 12:27 - 12:29
    Trovo che sia molto utile.
  • 12:29 - 12:32
    E' un termine molto ingombrante,
    molto negativo.
  • 12:32 - 12:36
    No, non penso.
    Non è che una tappa,
  • 12:36 - 12:39
    tra qualche anno,
    tutti diremo "ess*".
  • 12:39 - 12:41
    No, scomparirà per conto suo!
  • 12:41 - 12:43
    Ti piacerebbe!
  • 12:43 - 12:45
    Ma è bene per lo sviluppo personale
  • 12:45 - 12:47
    di non fare categorie.
  • 12:47 - 12:48
    A che pro?
  • 12:49 - 12:51
    - Sì, per lo sviluppo.
    - No.
  • 12:52 - 12:56
    Non esiste una persona sensata
    che consideri bene "ess*".
  • 12:57 - 13:00
    Cosa succede a lavoro da te, Hélène?
  • 13:00 - 13:01
    Tu che sei giurusta,
  • 13:01 - 13:06
    hai lo stesso stipendio dei tuoi colleghi uomini?
  • 13:06 - 13:10
    Non so se io sono allo stesso livello degli uomini,
  • 13:10 - 13:15
    so solo che sono a un livello molto basso.
  • 13:15 - 13:19
    In compenso,
    quando lavoravo al tribunale
  • 13:19 - 13:22
    all'epoca, i giudici erano tutti uomini,
  • 13:22 - 13:28
    era un mestiere prestigioso con un buon stipendio.
  • 13:28 - 13:33
    Dopo, molte donne sono arrivate,
  • 13:33 - 13:35
    il prestigio è calato un po' alla volta,
  • 13:35 - 13:38
    e gli stipendi non sono cambiati.
  • 13:38 - 13:40
    E' così!
  • 13:40 - 13:43
    Penso che serva insegnargli già da piccoli
  • 13:43 - 13:49
    che ciò che conta è
    ciò che fai, chi sei,
  • 13:49 - 13:53
    e non se sei uomo o donna,
    fornaio o fornaia.
  • 13:53 - 13:57
    Questo penalizza molto quando si è adulti.
  • 13:57 - 14:00
    I bambini non ci pensano,
    ma un giorno saranno grandi
  • 14:00 - 14:04
    e seguiranno i modelli che abbiamo creato noi.
  • 14:52 - 14:54
    Il viola è il tuo colore preferito?
  • 14:54 - 14:56
    Il viola è il mio colore preferito.
  • 14:57 - 14:59
    Ti piacciono altri colori?
  • 15:01 - 15:03
    Il rosa!
  • 15:05 - 15:07
    C'è un po' di rosa in questa maglia.
  • 15:07 - 15:09
    Qui sui polsini.
  • 15:10 - 15:12
    Ecco il cassetto dei calzini.
  • 15:15 - 15:17
    Prova a tirarlo fuori.
  • 15:17 - 15:19
    Puoi scegliere le tue calze.
  • 15:19 - 15:20
    Scegli delle calze Lou.
  • 15:21 - 15:22
    Queste no.
  • 15:23 - 15:25
    Queste no.
  • 15:26 - 15:27
    Queste no.
  • 15:28 - 15:29
    Queste!
  • 15:30 - 15:34
    Quelle lì? Una per tipo?
    Molto bene.
  • 15:35 - 15:39
    Una rosa e una turchese.
  • 15:42 - 15:45
    Devo andare, Lou.
    Mi dai un bacio?
  • 15:45 - 15:49
    Ma la mia bocca è chiusa.
  • 15:49 - 15:52
    Mangiamo una mela?
  • 15:52 - 15:54
    Posso prenderti in braccio?
  • 15:56 - 15:59
    Ciao tesoro,
    ci vediamo presto.
  • 15:59 - 16:01
    Passa una buona giornata.
  • 16:43 - 16:45
    Eccoci a Egalia.
  • 16:46 - 16:49
    <Scuola Materna EGALIA>
  • 16:57 - 17:00
    Non sono più un bambino.
  • 17:01 - 17:03
    Eri un bambino prima?
  • 17:03 - 17:04
    Sì.
  • 17:07 - 17:10
    Quando ero piccolo,
  • 17:10 - 17:17
    ero nella pancia di mamma.
  • 17:17 - 17:20
    E spingevo sulla pancia di mamma
  • 17:20 - 17:26
    con le mani e i piedi.
  • 17:26 - 17:30
    Ah sì, quando eri nella pancia?
  • 17:30 - 17:31
    Sì.
  • 17:32 - 17:35
    D'accordo, e poi sei uscito?
  • 17:35 - 17:38
    Sì, dalla farfallina.
  • 17:39 - 17:40
    E' così.
  • 17:40 - 17:42
    La farfallina di mamma.
  • 18:00 - 18:03
    Questo è mio.
  • 18:07 - 18:09
    Vuoi che ti aiuti?
  • 18:15 - 18:18
    Vuoi una gonna per ballare anche tu?
  • 18:20 - 18:22
    Puoi andare a ballare.
  • 18:47 - 18:49
    E' rosa.
  • 18:50 - 18:53
    Questo è nero e blu.
  • 18:54 - 18:58
    Tu pensi che si possano eliminare gli stereotipi
  • 18:58 - 19:03
    proponendo ai bambini tutti i colori?
  • 19:03 - 19:07
    Sì, ognuno può scegliere,
    è questo l'importante.
  • 19:07 - 19:12
    Tradizionalmente, e ancora oggi,
  • 19:12 - 19:16
    basta guardare i vestiti e i giochi,
  • 19:16 - 19:19
    il rosa è un colore molto associato alle bambine
  • 19:19 - 19:21
    e l'azzurro ai bambini.
  • 19:21 - 19:23
    Mischiandoli dall'inizio,
  • 19:23 - 19:25
    proponendo il rosa a tutti,
  • 19:25 - 19:28
    facciamo vedere che ci possono piacere tutti i colori
  • 19:28 - 19:30
    che tutti i colori sono per tutti,
  • 19:30 - 19:32
    che non ci sono colori associati a un sesso.
  • 19:35 - 19:38
    E' lo stesso quando proponiamo
    delle gonne per ballare a tutti
  • 19:38 - 19:42
    e non solo alle bambine,
    come fanno nelle altre scuole
  • 19:42 - 19:46
    Sì, è vero, i colori, i vestiti,
  • 19:46 - 19:48
    tutto può servire a dividere,
  • 19:48 - 19:51
    questo è per i bambini,
    questo è per le bambine.
  • 19:52 - 19:55
    Parliamo ora della bambola felice.
  • 19:57 - 20:00
    Come è questa bambola?
  • 20:00 - 20:02
    Felice!
  • 20:02 - 20:05
    E a voi, cosa vi rende felici?
  • 20:06 - 20:08
    A me piacciono le macchine.
  • 20:08 - 20:11
    Tu sei felice quando vedi delle macchine?
  • 20:12 - 20:15
    Anche a me piacciono le macchine.
  • 20:15 - 20:18
    Anche tu sei felice quando vedi delle macchine?
  • 20:19 - 20:23
    E tu Sonia sei felice quando vedi delle macchine?
  • 20:24 - 20:27
    Che cos'altro vi piace?
  • 20:27 - 20:32
    Ti piace la gonna per ballare?
  • 20:32 - 20:34
    Ti piace ballarci?
    Lì è viola.
  • 20:36 - 20:39
    E anche a voi piacciono le gonne?
  • 20:40 - 20:42
    Ci si può girare molto veloci?
  • 20:42 - 20:47
    Può rendere felici anche ballare
    e girare velocissimi.
  • 20:47 - 20:50
    A me piace una gonna così.
  • 20:50 - 20:52
    Ti piace questa gonna?
  • 20:52 - 20:53
    Sì.
  • 20:53 - 20:57
    Sei felice quando la porti?
  • 20:59 - 21:03
    Siete felici così
    quando ballate con queste gonne?
  • 21:03 - 21:07
    Salutiamo la bambola felice?
  • 21:07 - 21:09
    Arrivederci.
  • 21:18 - 21:20
    Vi vado a cercare da bere.
  • 21:30 - 21:33
    Come chiamare i bambini?
  • 21:33 - 21:37
    E' meglio dire "compagni" oppure "i bambini",
    o il loro nome
  • 21:37 - 21:41
    per evitare di catalogarli
  • 21:41 - 21:44
    come bambino o bambina.
  • 21:45 - 21:47
    Lo fate, vero?
  • 21:47 - 21:52
    Qui, nessuno dice mai
    "bambino" o "bambina", mai.
  • 21:52 - 21:59
    Lo diciamo subito ai nuovi pedagoghi.
  • 21:59 - 22:03
    E' difficile imparare immediatamente tutti i nomi
  • 22:03 - 22:07
    così chiamiamo tutti "compagn*".
  • 22:07 - 22:11
    E come fate con il pronome "ess*"?
  • 22:11 - 22:14
    Tu lo utilizzi "ess*"?
  • 22:14 - 22:17
    Io, non molto spesso.
  • 22:17 - 22:21
    Cerco di pensarci,
  • 22:21 - 22:25
    ma per me,
    "lui" e "lei" sono ben radicati.
  • 22:25 - 22:27
    Allora evito di dire "lui" e "lei".
  • 22:27 - 22:30
    E tu Lotten, cosa ne pensi?
  • 22:30 - 22:34
    Io non ho mai usato "ess*" prima di lavorare qui.
  • 22:34 - 22:39
    E' nuovo per me, da due mesi e mezzo.
  • 22:39 - 22:42
    Ma qual è il vero fine?
  • 22:42 - 22:45
    Vogliamo trasmettere ai bambini
  • 22:45 - 22:48
    un altro modo di parlare
    anche al di fuori della scuola?
  • 22:48 - 22:51
    Come trasmetterlo? Io me lo chiedo.
  • 22:51 - 22:54
    Non ci sono leggi che obbligano a dirlo.
  • 22:54 - 22:55
    né leggi che lo vietano.
  • 22:55 - 22:59
    E' bene che ciascuno decida
    come vuole essere chiamato.
  • 22:59 - 23:05
    Voi potete chiamarmi
    "lei", "lui", "questo", "ciò" ...
  • 23:05 - 23:07
    Non me ne importa niente.
  • 23:09 - 23:13
    Un bambino mi ha chiamato "lei" poco fa.
  • 23:14 - 23:17
    Ma voi non sapete di che sesso sono.
  • 23:17 - 23:20
    No, non lo sappiamo.
    Non ti abbiamo visto nudo.
  • 23:20 - 23:23
    Anche se ti vedessimo nudo,
    non lo sapremmo
  • 23:23 - 23:25
    in quanto il tuo sesso esterno
    non corrisponde necessariamente
  • 23:25 - 23:27
    al tuo sesso interno.
  • 23:27 - 23:29
    Non si può mai sapere,
    anche dopo aver visto la gente nuda.
  • 23:29 - 23:30
    E' vero.
  • 23:47 - 23:50
    - Hai trovato dei vestiti?
    - Guarda!
  • 23:50 - 23:52
    Hai trovato altre cose divertenti?
  • 23:52 - 23:53
    Sì.
  • 23:54 - 23:56
    Hai trovato anche l'Uomo Ragno?
  • 23:56 - 23:58
    E delle spade?
  • 23:58 - 24:01
    - Judith ha la stessa.
    - E' vero.
  • 24:04 - 24:06
    Una corona da re!
  • 24:07 - 24:09
    Voglio un vestito così.
  • 24:09 - 24:12
    Lo so, ma sono molto cari.
  • 24:13 - 24:17
    Una bambola morbida o dura?
  • 24:18 - 24:23
    Mi piace quella con il corpo morbido.
  • 24:23 - 24:24
    Tu che dici Otto?
  • 24:25 - 24:27
    Ti piace?
  • 24:28 - 24:30
    Come è carino!
  • 24:31 - 24:35
    Se prendiamo la bambola senza vestiti,
    quanto costa?
  • 24:35 - 24:38
    I vestiti sono fatti a maglia,
    sono più cari della bambola.
  • 24:38 - 24:40
    Lo vedo.
  • 24:41 - 24:46
    Mi dica, capita spesso che dei maschietti
    abbiano delle bambole?
  • 24:47 - 24:48
    Assolutamente.
  • 24:49 - 24:51
    Proprio come pensavo.
  • 24:51 - 24:54
    Almeno qualcosa è cambiato in 70 anni!
  • 25:10 - 25:13
    Come si chiama "ess*"?
  • 25:13 - 25:16
    "Ess*"? Chi?
  • 25:16 - 25:18
    Non si chiama.
  • 25:18 - 25:21
    Oh, Otto ha trovato qualcosa!
  • 25:21 - 25:24
    Ed ess* come si chiama?
  • 25:24 - 25:25
    Kattis.
  • 25:25 - 25:28
    Kattis.
    Ed ess* come si chiama?
  • 25:31 - 25:35
    Mi disturba quando My torna da scuola
  • 25:36 - 25:39
    e dice che ha dei vestiti brutti.
  • 25:39 - 25:41
    Una bimba di quattro anni
  • 25:41 - 25:45
    non deve trovare i suoi vestiti brutti.
  • 25:46 - 25:48
    "Un figlio" di quattro anni, piuttosto.
  • 25:48 - 25:53
    Sì, un figlio di quattro anni
    non deve pensare questo,
  • 25:53 - 25:57
    ma so che tra le bambine
    la preoccupazione dell'aspetto
  • 25:58 - 26:00
    le accompagna tutta la vita.
  • 26:00 - 26:06
    Quindi è più grave se
    una bimba dice che è brutta
  • 26:06 - 26:09
    che non se lo dice un bambino.
  • 26:09 - 26:10
    Secondo me.
  • 26:22 - 26:27
    Non capisco perché il rosa ti dia fastidio.
  • 26:27 - 26:33
    Anche noi abbiamo i nostri colori preferiti.
  • 26:33 - 26:38
    Certo, ma perché le bambine
    vogliono sempre il rosa?
  • 26:38 - 26:40
    Tu non ti vesti di rosa.
  • 26:40 - 26:41
    Sì, mi ci vesto.
  • 26:41 - 26:46
    No, non molto.
    Forse le scarpe da ginnastica?
  • 26:46 - 26:48
    Io ho tanto rosa!
  • 26:48 - 26:51
    Sì, hai molto rosa, è un bellissimo colore
  • 26:51 - 26:55
    ma qualche volta è eccessivo.
  • 26:55 - 26:57
    Non le vieto di mettere il rosa,
  • 26:57 - 26:59
    ma non voglio che lo porti sempre.
  • 26:59 - 27:03
    E' per via degli sguardi degli altri.
  • 27:03 - 27:04
    Se si mette il rosa,
  • 27:04 - 27:09
    la guardano solo come una bambina carina.
  • 27:09 - 27:12
    E questo, non l'accetto.
  • 27:12 - 27:15
    Non ho soluzioni.
  • 27:15 - 27:18
    Anche se l'intenzione è buona,
  • 27:18 - 27:23
    si rischia di causare l'effetto opposto.
  • 27:23 - 27:27
    E' questo che mi preoccupa.
  • 27:27 - 27:31
    Papà, non voglio questi pantaloni.
  • 27:31 - 27:34
    Non vuoi questi pantaloni,
    cosa vuoi metterti allora?
  • 27:37 - 27:39
    - Un pantalone rosa.
    - Lo sapevo!
  • 27:44 - 27:47
    Voglio il rosa!
  • 27:48 - 27:50
    Rosa che, la maglia rosa?
  • 27:50 - 27:51
    Sì.
  • 27:51 - 27:54
    Puoi mettere la maglia rosa,
    ma ti metti questo sopra.
  • 27:54 - 27:55
    No!
  • 27:59 - 28:01
    Voglio questo!
  • 28:06 - 28:09
    Non voglio questo,
    è cattivo!
  • 28:16 - 28:18
    Non lo voglio.
  • 28:18 - 28:21
    Ho capito, non lo vuoi.
  • 28:22 - 28:25
    Perché non vuoi metterti quello?
  • 28:26 - 28:28
    Perché non vuoi My?
  • 28:29 - 28:34
    C'è anche un po' di verde, di arancione,
    di rosso e di blu.
  • 28:34 - 28:38
    Non voglio quei colori,
    voglio quello là!
  • 28:38 - 28:40
    No, ora prendi questo!
  • 28:40 - 28:43
    Non mi piace!
  • 28:55 - 28:59
    Ultimamente My dice spesso:
  • 28:59 - 29:02
    "questo è solo per bambine"
  • 29:02 - 29:05
    o "questo è solo per bambini"
  • 29:05 - 29:09
    e "possono venire solo bambine".
  • 29:09 - 29:15
    Separa in due categorie:
    questo è per bambini, questo è per bambine.
  • 29:15 - 29:18
    E poi si veste solo di rosa ovviamente.
  • 29:19 - 29:22
    Questa classificazione
    è un problema...
  • 29:22 - 29:26
    Abbiamo riflettuto su questo,
    è una questione di identità.
  • 29:26 - 29:29
    Verso i quattro anni,
    i bambini e le bambine
  • 29:29 - 29:31
    cominciano a scoprire che sono diversi.
  • 29:31 - 29:35
    Devono costruire la propria identità.
  • 29:35 - 29:41
    Devono delimitare
    "chi sono io?",
  • 29:41 - 29:44
    "chi sei tu?",
  • 29:44 - 29:50
    "io sono una bambina" e "tu sei un bambino"
    per trovare la loro propria identità.
  • 29:50 - 29:52
    Bisogna che vada così.
  • 29:52 - 29:55
    Credo che sia solo un periodo.
  • 29:55 - 29:58
    All'inizio devono testare tutto.
  • 29:58 - 30:02
    E' ancora un foglio bianco,
    non bisogna dimenticarselo.
  • 30:02 - 30:05
    Agli occhi di noi adulti
    le cose sono connotate
  • 30:05 - 30:10
    e trasmetterle a qualcuno che è ancora nuovo...
  • 30:10 - 30:12
    Non ho altre banane.
  • 30:12 - 30:16
    Hai già mangiato quella di Otto.
  • 30:58 - 31:00
    Ecco un po' di glögg caldo.
  • 31:15 - 31:18
    Lotta, hai una formina
    con il simbolo delle donne?
  • 31:18 - 31:20
    No, puoi farlo con un coltello.
  • 31:20 - 31:23
    E' una buona idea.
  • 31:36 - 31:39
    Gabriella, hai visto il programma australiano
  • 31:39 - 31:43
    che ride di Egalia?
  • 31:43 - 31:45
    No, non l'ho visto.
  • 31:46 - 31:49
    < tratto da "7pm Project", Network Ten >
  • 31:49 - 31:52
    La Svezia va ancora più lontana
    incoraggiando l'uguaglianza sessuale
  • 31:52 - 31:54
    dalla più giovane età.
  • 31:54 - 31:57
    La scuola del genere neutro
    Egalia a Stoccolma
  • 31:57 - 31:59
    ha bandito le parole "lui" e "lei"
  • 31:59 - 32:03
    e non autorizza né giochi né libri
    che creino degli stereotipi di genere.
  • 32:03 - 32:06
    Non utilizzano né "lui" né "lei",
    il che è idiota.
  • 32:06 - 32:08
    I bambini in Svezia
  • 32:08 - 32:10
    non sapranno più utilizzare
    i pronomi personali.
  • 32:10 - 32:15
    "Jorgen correva, ciò cadeva,
    e ciò si è fatto male al ginocchio."
  • 32:15 - 32:18
    Scusa Charlie,
    puoi chiedere a Dave
  • 32:18 - 32:21
    se ess* ha una domanda per me?
  • 32:21 - 32:23
    - Ess* ne ha?
    - Sì, ess٭ ne ha.
  • 32:23 - 32:26
    I loro libri per bambini,
  • 32:26 - 32:28
    sono pieni di gay, lesbiche, bisessuali e trans.
  • 32:28 - 32:31
    La storia più popolare
    è quella di due giraffe
  • 32:31 - 32:33
    tristi di non poter avere bambini
  • 32:33 - 32:36
    che trovano un uovo di coccodrillo abbandonato.
  • 32:36 - 32:38
    Ho letto questo libro,
    è una bella storia.
  • 32:38 - 32:40
    Il coccodrillo cresce e capisce
  • 32:40 - 32:44
    che non potrà avere
    due genitori così deliziosi.
  • 32:46 - 32:49
    Mi viene proprio da ridere,
    non hanno capito proprio niente.
  • 32:49 - 32:51
    Hanno capito tutto al contrario.
  • 32:51 - 32:56
    Scherzano su questo, ma
    non hanno capito proprio niente
  • 32:56 - 33:00
    Questo mostra che esiste
    una grande paura.
  • 33:00 - 33:03
    Venire da un posto lontano come l'Australia
  • 33:03 - 33:06
    visitare questa scuola piccola piccola
    e prenderla in giro,
  • 33:06 - 33:11
    dimostra che provoca
    qualcosa di forte.
  • 33:11 - 33:14
    Passi che prendano in giro "ess*"
    e il femminismo
  • 33:14 - 33:18
    ma esagerano con i gay, i trans,
  • 33:19 - 33:22
    e prendono in giro anche loro.
  • 33:22 - 33:27
    Forse in Svezia siamo gli unici a usare "ess*",
  • 33:29 - 33:32
    ma pensavo che la norma eterosessuale
  • 33:32 - 33:34
    fosse rimessa in discussione
    in tutto il mondo.
  • 33:50 - 33:52
    E' chiuso.
  • 34:03 - 34:06
    Ciao! Grazie di essere venute.
  • 34:06 - 34:10
    Vorrei che vedessimo
    i nostri piani di azione
  • 34:10 - 34:13
    rispetto alle minacce
    che abbiamo ricevuto.
  • 34:13 - 34:15
    Non penso che tu abbia già visto questo.
  • 34:15 - 34:18
    Abbiamo un classificatore
    che chiamiamo X
  • 34:20 - 34:26
    e qui dentro conserviamo
    tutto ciò che abbiamo ricevuto.
  • 34:28 - 34:31
    Per esempio questa lettera:
  • 34:31 - 34:35
    "Chiudete questa scuola,
    femministe talebane del cazzo!
  • 34:35 - 34:39
    So chi siete e dove abitate."
  • 34:39 - 34:42
    E' molto infantile.
  • 34:42 - 34:45
    "Femministe talebane del cazzo!"
  • 34:46 - 34:51
    Abbiamo anche trovato affissi
    dei manifesti su Egalia.
  • 34:53 - 34:55
    L'abbiamo vissuta male allora.
  • 34:55 - 34:58
    Arrivare al lavoro la mattina
  • 34:58 - 35:00
    con questi manifesti affissi,
  • 35:00 - 35:02
    è stato orribile.
  • 35:03 - 35:06
    E qualche e-mail:
    «il governo rinuncia a ess*».
  • 35:06 - 35:08
    Non proprio minaccioso.
  • 35:09 - 35:11
    "I ragazzi sono ragazzi,
    le ragazze sono ragazze,
  • 35:11 - 35:14
    speriamo che in futuro
    non ci sia più gente come voi."
  • 35:14 - 35:16
    Sono tutte le e-mail che avete ricevuto?
  • 35:16 - 35:19
    Abbiamo fatto denuncia alla polizia
    per ogni e-mail.
  • 35:19 - 35:24
    Lo facciamo ogni volta che c'è un'e-mail,
    una telefonata,
  • 35:24 - 35:27
    qualcosa di minaccioso.
  • 35:27 - 35:29
    "Sappiamo chi siete e dove abitate.
  • 35:29 - 35:33
    Chiudete questa scuola,
    troie femministe!"
  • 35:48 - 35:50
    E' carino?
  • 35:50 - 35:52
    Ti piace?
  • 35:52 - 35:55
    Quale preferisci?
  • 35:55 - 35:58
    Questo o questo?
  • 35:58 - 36:00
    Questo.
  • 36:00 - 36:01
    Posso averlo?
  • 36:04 - 36:07
    Fammi vedere se è per bambine.
  • 36:07 - 36:10
    Vuoi sapere se è per bambine?
  • 36:10 - 36:14
    Ma lo sai,
    puoi portare tutti i vestiti.
  • 36:14 - 36:15
    Anche da maschio?
  • 36:18 - 36:20
    Hai sentito?
  • 36:20 - 36:23
    Ha controllato sull'etichetta
    se era per bambine.
  • 36:23 - 36:25
    E' assurdo.
  • 36:26 - 36:30
    Fa paura, già a quest'età,
    sono molto influenzati.
  • 36:34 - 36:40
    Ha già un costumino così
    per non fare la cacca in acqua.
  • 36:41 - 36:44
    Dei costumi così,
    lo trovo grave.
  • 36:44 - 36:50
    E' strano voler nascondere
    il seno delle bambine.
  • 36:50 - 36:53
    Lei non ha niente da nascondere,
    ciò lo rende un costume sessuato.
  • 36:53 - 36:55
    Preferisco una mutandina così.
  • 36:55 - 36:58
    E' un'idea da adulti
    di nascondere il seno,
  • 36:58 - 37:00
    è assurdo,
    ha solo due anni.
  • 37:05 - 37:08
    Vorrei chiedervi qualcosa.
  • 37:08 - 37:12
    Mi piace fare i miei acquisti qui
  • 37:12 - 37:19
    perché ci sono molti vestiti unisex.
  • 37:19 - 37:26
    Ma da qualche anno,
    sono sempre più divisi.
  • 37:26 - 37:30
    E' chiarissimo che esiste
    un reparto bambino e un reparto bambina.
  • 37:30 - 37:36
    La maggior parte dei clienti vogliono
    che i vestiti siano separati.
  • 37:36 - 37:38
    I clienti vogliono separare
    il reparto ragazzi da quello ragazze?
  • 37:39 - 37:43
    Ci danno delle direttive di separare.
  • 37:43 - 37:47
    Avete delle direttive?
    Non siete voi a scegliere?
  • 37:47 - 37:49
    No, assolutamente no.
  • 37:49 - 37:51
    Manderò un'e-mail per lamentarmi.
  • 37:51 - 37:52
    Prego.
  • 38:48 - 38:50
    Ascoltate. Una domanda.
  • 38:51 - 38:54
    Come possiamo cantare
    la canzone car* fornai٭ ?
  • 38:55 - 38:57
    Io so che si può fare con "ess*" !
  • 38:57 - 38:59
    Si può cantare "ess*" ?
  • 39:01 - 39:05
    Lui ! Lei ! Ess* !
  • 39:06 - 39:07
    Lui !
  • 39:07 - 39:09
    Lei !
    Lui !
  • 39:10 - 39:12
    Quelli che vogliono cantare "lei".
  • 39:12 - 39:14
    Quelli che voglio cantare "ess*".
  • 39:14 - 39:15
    Quelli che vogliono cantare "lui".
  • 39:16 - 39:20
    Altrimenti possiamo cantare
    la canzone car٭ fornai* così:
  • 39:20 - 39:25
    Una persona abita in città
  • 39:25 - 39:29
    che prepara dolci tutto il giorno,
  • 39:29 - 39:33
    che ne fa di grandi,
    che ne fa di piccoli,
  • 39:33 - 39:37
    che ne fa di zucchero.
  • 39:42 - 39:45
    I bambini mi hanno detto come usare "ess*".
  • 39:45 - 39:46
    Racconta.
  • 39:46 - 39:49
    Con i bambini,
  • 39:49 - 39:51
    dovevamo cantare
    la canzone 'caro fornaio'
  • 39:51 - 39:52
    e un bambino ha detto:
  • 39:52 - 39:55
    non sappiamo se è un "lui" o una "lei",
    è un fornai* !
  • 39:55 - 39:58
    E un altro ha detto:
    potremmo cantare con "ess*" !
  • 39:58 - 40:00
    Allora abbiamo cantato con "ess*".
  • 40:00 - 40:03
    Dato che l'avevano già fatto,
    per loro non era strano.
  • 40:04 - 40:07
    Io penso che non si debbano
    cambiare le parole.
  • 40:07 - 40:10
    E' importante rispettare le tradizioni.
  • 40:10 - 40:17
    Bisogna insegnare ai bambini
    come si viveva prima.
  • 40:17 - 40:20
    Sono di un'altra generazione,
    bisogna spiegare le tradizioni.
  • 40:21 - 40:24
    Modificare o non modificare,
  • 40:24 - 40:27
    ci troviamo in una zona grigia.
  • 40:27 - 40:29
    Cosa si vuole trasmettere?
    Qual è la cosa più importante?
  • 40:29 - 40:33
    La tradizione o la pedagogia neutra?
  • 40:33 - 40:37
    Cosa è fondamentale?
  • 40:37 - 40:41
    Sarebbe distorto credere
    che abbiamo vinto
  • 40:41 - 40:43
    se tutte le bambine giocano con le macchine
  • 40:43 - 40:45
    e tutti i bambini giocano con la bambola!
  • 40:45 - 40:47
    Non è questo l'obiettivo.
  • 40:49 - 40:53
    Bisogna lasciare ognuno libero di fare ciò che vuole.
  • 40:53 - 40:57
    L'obiettivo è di poter fare
    ciò che si vuole e ciò che piace.
  • 40:57 - 40:59
    Cambia secondo le persone.
  • 41:02 - 41:06
    Un fornaio abita in città,
  • 41:06 - 41:10
    prepara dolci tutto il giorno,
  • 41:10 - 41:15
    ne fa di grandi,
    ne fa di piccoli,
  • 41:15 - 41:19
    ne fa di zucchero.
  • 41:40 - 41:42
    Si dice che non ci sono
    differenze tra ragazze e ragazzi.
  • 41:42 - 41:46
    Io penso che la differenza ci sia, insomma!
  • 41:46 - 41:50
    Anche se occorre arrivare alla parità,
  • 41:50 - 41:53
    ci sarà sempre una differenza.
  • 41:54 - 41:58
    Non bisogna neanche esagerare.
  • 41:59 - 42:02
    Ora in Svezia, bisognerebbe
    dire "ess*" anziché lui e lei.
  • 42:02 - 42:05
    Non mi pare una cosa buona.
  • 42:05 - 42:07
    No, è una parola orrenda.
  • 42:09 - 42:14
    Si dice "lui" e "lei",
    è giusto che sia così.
  • 42:25 - 42:27
    < Pubblicità della televisione svedese>
    Ciao mia cara!
  • 42:27 - 42:30
    Come è cresciuta,
    e anche lui!
  • 42:30 - 42:32
    Scusi, Cindy,
  • 42:32 - 42:33
    ma ora si dice "ess*"
  • 42:33 - 42:35
    e non "lui" o "lei".
  • 42:35 - 42:38
    Posso proporre delle caramelle
    a ess٭ e a ess*?
  • 42:38 - 42:40
    Sì, certo.
  • 42:40 - 42:44
    Esso vuole venire con me
    a guidare l'ascensore?
  • 42:44 - 42:48
    E Cindy può portare ess*
    in cucina per fare dei dolci.
  • 42:50 - 42:54
    Che mestiere vuoi fare?
    Pompiere, pilota di jet?
  • 43:16 - 43:19
    E' un vero piacere incontrarla.
  • 43:19 - 43:23
    Lotta Edholm, vicesindaco di Stoccolma.
  • 43:23 - 43:27
    Renaud Helfer-Aubrac,
    consigliere del sindaco di Parigi
  • 43:27 - 43:33
    su molti temi tra cui le questioni gender.
  • 43:33 - 43:39
    Ora entriamo, può togliersi il cappotto,
    e facciamo un giro.
  • 43:43 - 43:49
    Non ci sono molte scuole che
    sono così avanti come questa.
  • 43:51 - 43:54
    Abbiamo una bambola
    per le arrabbiature, eccola.
  • 43:56 - 43:58
    Ess* è molto arrabbiata.
  • 43:58 - 44:01
    Se lo sei davvero puoi ...
  • 44:03 - 44:05
    E' bene insegnare ai bambini
  • 44:05 - 44:09
    che al posto di picchiare si può fare altro.
  • 44:09 - 44:12
    Cominciamo molto presto,
    dall'età di un anno,
  • 44:12 - 44:14
    a parlare di emozioni.
  • 44:14 - 44:20
    Possiamo lavorare sulla rabbia per un mese,
  • 44:20 - 44:27
    poi sulla gioia per un mese,
    poi sulla tristezza.
  • 44:27 - 44:32
    Imparano a conoscere
    le loro emozioni, a gestirle,
  • 44:32 - 44:36
    a metterci delle parole sopra,
    a saper reagire,
  • 44:36 - 44:41
    a trovare metodi diversi per gestire la vita.
  • 44:42 - 44:45
    Fanno un po' paura, no?
  • 45:10 - 45:14
    Da quello che ho visto,
  • 45:14 - 45:18
    voi lavorate più sul rispetto, il comportamento,
  • 45:18 - 45:21
    che sulle questioni di genere.
  • 45:23 - 45:27
    Fa parte dello stesso gruppo di questioni.
  • 45:27 - 45:29
    Si tratta di democrazia.
  • 45:29 - 45:35
    Sì, lavorare contro tutte le discriminazioni.
  • 45:35 - 45:37
    E' ciò che facciamo.
  • 45:37 - 45:42
    Cosa succede ai bambini
    dopo la scuola materna?
  • 45:42 - 45:44
    Li rincontrate?
  • 45:44 - 45:50
    L'estate scorsa, un ragazzino di dieci anni
    che veniva qui
  • 45:50 - 45:54
    è venuto a trovarci e ci ha detto:
  • 45:54 - 45:58
    "Sapete quanto è stupida la mia professoressa?"
  • 45:58 - 46:00
    No, perché?
  • 46:00 - 46:03
    "Correvo nel cortile,
  • 46:03 - 46:06
    e cadendo mi sono fatto veramente male
  • 46:06 - 46:10
    e mi sono messo a piangere a dirotto.
  • 46:10 - 46:13
    Si è avvicinata e sapete cosa mi ha detto?"
  • 46:13 - 46:15
    No, cosa ti ha detto?
  • 46:15 - 46:19
    "Mi ha detto: stai piangendo come una ragazza!"
  • 46:19 - 46:22
    Allora ci siamo detti:
    lui ha capito.
  • 46:22 - 46:26
    Ha avuto la forza di capire
    che la professoressa
  • 46:26 - 46:28
    aveva torto.
  • 46:28 - 46:32
    Non era lui che aveva sbagliato a piangere.
  • 46:32 - 46:34
    Era la professoressa che aveva torto.
  • 46:34 - 46:37
    Sono delle piccole cose,
    ma molto molto importanti,
  • 46:37 - 46:39
    che dobbiamo cambiare.
  • 46:39 - 46:44
    perché siamo così condizionati
    dagli stereotipi,
  • 46:44 - 46:46
    da un modo tradizionale di pensare,
  • 46:46 - 46:49
    dobbiamo cambiare ciò che abbiamo in testa.
  • 47:16 - 47:19
    Ess* si disinfetta il dito.
  • 47:19 - 47:24
    poi ess* mette la pomata lì dove è rosso e gonfio.
  • 47:24 - 47:27
    Ciao Lou, sono io!
  • 47:30 - 47:33
    Non hai più i calzini?
  • 47:33 - 47:35
    Sono spariti durante la siesta.
  • 47:43 - 47:47
    Con Egalia,
    il solo "inconveniente"
  • 47:47 - 47:52
    c'è con il passaggio dei bambini
    alla elementari,
  • 47:52 - 47:56
    e il cambiamento è più grande
    rispetto a chi proviene da una scuola
  • 47:56 - 47:59
    dove non si riflette altrettanto sulle questioni gender.
  • 47:59 - 48:01
    Ci piacerebbe che tu creassi
    una scuola elementare.
  • 48:01 - 48:03
    Anch'io!
  • 48:03 - 48:04
    Non so se sia un inconveniente.
  • 48:04 - 48:06
    Certo c'è uno choc più grande
  • 48:06 - 48:09
    ma quei bambini lì
    saranno più pronti
  • 48:09 - 48:11
    per resistere alla pressione
    della scuola più tardi.
  • 48:12 - 48:17
    La difficoltà, alla scuola elementare,
    è che Lou non è cosciente
  • 48:17 - 48:20
    che i suoi colori preferiti sono il viola e il rosa,
  • 48:20 - 48:25
    potranno essere presi in giro.
  • 48:25 - 48:27
    Qui nessuno glielo fa notare,
  • 48:27 - 48:28
    ma cosa succederà a scuola
  • 48:28 - 48:30
    quando vedrà che non è accettato?
  • 48:30 - 48:32
    E' questa la difficoltà.
  • 48:32 - 48:35
    Speriamo che abbia acquisito
    abbastanza amor proprio qui
  • 48:35 - 48:38
    per sentirsi accettato come è.
  • 48:40 - 48:42
    Quante mamme hai?
  • 48:42 - 48:43
    Due?
  • 48:45 - 48:47
    Sì, tu hai due mamme.
  • 48:47 - 48:50
    Si può fare così.
  • 48:51 - 48:53
    E quanti cani hai?
  • 48:56 - 48:57
    Due anni.
  • 48:57 - 49:02
    Così hai due cani, due mamme e due anni.
  • 49:03 - 49:06
    Quanti due nella tua vita!
  • 49:13 - 49:17
    Era una nuvola
    ma ora è rotta.
  • 49:20 - 49:24
    So cosa possiamo fare,
    tu ci aiuti Justus?
  • 49:24 - 49:27
    Io scavo fino a lì.
  • 49:31 - 49:33
    Justus andrà presto alle elementari?
  • 49:33 - 49:35
    Sì.
  • 49:35 - 49:37
    Ho l'impressione che sia pronto.
  • 49:37 - 49:42
    Pronto per la scuola? Assolutamente.
  • 49:42 - 49:46
    Quando arriva la fine dell'anno,
  • 49:46 - 49:48
    non so più cosa offrirgli.
  • 49:48 - 49:52
    Devono passare a un'altra tappa.
  • 49:53 - 49:56
    Ora hanno avuto tutto quello
    che si può dargli.
  • 49:56 - 50:00
    Guarda, una nuvoletta.
  • 50:00 - 50:05
    non è rotta perché
    Superman ha fatto...
  • 50:12 - 50:14
    Buongiorno.
  • 50:15 - 50:17
    Dove è Justus?
  • 50:17 - 50:19
    Sta giocando lì.
  • 50:22 - 50:24
    Ciao Justus.
  • 50:26 - 50:30
    Justus ha un'immagine
    molto forte di sé come ragazzo.
  • 50:30 - 50:34
    E' un "lui".
  • 50:35 - 50:38
    Non se ne rendeva conto
    quando era più piccolo,
  • 50:38 - 50:40
    non parlava affatto di questo.
  • 50:40 - 50:44
    Poi ha cominciato a capire
    che siamo femmine e maschi.
  • 50:44 - 50:47
    La prossima tappa sarà quindi capire
  • 50:47 - 50:49
    che non è l'elemento centrale.
  • 50:51 - 50:54
    Questo potrebbe essere...
  • 50:54 - 50:59
    Ti racconto una storia.
  • 50:59 - 51:01
    D'accordo.
  • 51:06 - 51:09
    Sai di chi sono innamorata?
  • 51:09 - 51:10
    [Me stessa]
  • 51:13 - 51:18
    Che cosa è "ess*" ?
  • 51:18 - 51:26
    Può essere un ragazzo, una ragazza,
    quando non si sa.
  • 51:26 - 51:29
    Tu usi "ess*" ?
  • 51:29 - 51:33
    L'ho detto a Théo.
  • 51:33 - 51:36
    Perché gliel'hai detto?
  • 51:36 - 51:38
    Perché ha i capelli lunghi.
  • 51:40 - 51:42
    Fino a qui.
  • 51:42 - 51:46
    Vorresti essere una ragazza?
  • 51:46 - 51:49
    -No.
    -Perché?
  • 51:49 - 51:53
    Perché non voglio.
  • 51:55 - 51:57
    A cosa giocano le ragazze?
  • 51:57 - 52:01
    Le ragazze giocano
    a papà e mamma
  • 52:01 - 52:06
    o delle cose così
    che hanno inventato loro.
  • 52:06 - 52:09
    Cosa vuoi fare da grande?
  • 52:14 - 52:15
    Pompiere.
  • 52:15 - 52:16
    Perché?
  • 52:16 - 52:19
    Per spegnere i fuochi.
Title:
Documentario - Lui, lei, ess* (teoria gender)
Description:

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Video Language:
French
Duration:
52:55

Italian subtitles

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