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Paola Antonelli: il design come arte

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    Chi crede nel paradiso, ha una certa idea di come dovrebbe essere.
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    Secondo me, il paradiso è soddisfare la curiosità.
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    Immagino il paradiso come una nuvola comoda,
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    dove posso sdraiarmi – a pancia in giù,
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    come quando guardavo la TV da bambina, appoggiata sui gomiti.
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    E posso guardare ovunque voglia,
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    vedere i film che ho sempre voluto vedere.
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    E come quando ti assale quello stato di trance a volte
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    in metro, a New York, quando leggi,
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    c'è qualcosa di calmante e semplice.
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    La cosa divertente è che, in qualche modo, ho già vissuto quel tipo di vita.
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    Perché ho scoperto --
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    ci ho messo un po' per capirlo,
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    ma alla fine, verso i 24 anni, ho capito che stavo meglio in compagnia
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    degli oggetti che delle persone, e così ho deciso di seguire questa passione.
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    E fondamentalmente vivo la mia vita in una sorta di trance.
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    Mi guardo attorno, e tutto ciò che vedo è l'inizio di una lunga storia.
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    Un esempio:
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    questa è la mostra "Umili Capolavori", al Museo d'Arte Moderna nel 2004.
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    Eravamo nel Queens.
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    Stavamo costruendo, il grande, grande palazzo a Midtown
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    ma ci trovavamo ancora in una piccola zona sperduta.
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    Uno dei momenti più esilaranti della mia carriera.
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    Ma non l'unico.
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    Il carattere tipografico -- il carattere è l'Helvetica.
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    E' il suo 50° anniversario quest'anno.
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    Ho pensato: Max Miedinger, e tutti quei designer Svizzeri insieme,
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    che vogliono superare Akzindez Grotesk, e creano un nuovo carattere sans-serif.
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    E il film già comincia nella mia testa.
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    Ovviamente, immaginate che con "Umili Capolavori"
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    era la stessa cosa moltiplicata per 100.
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    Spero, comunque, che il vero scopo della mostra
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    abbia lo stesso effetto su di voi.
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    La mostra voleva stimolare un approccio da bambini nel fare le cose --
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    sapete quando fanno i compiti?
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    Invece di accontentarsi di 2 piselli in un vassoio, speravo che andassero
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    in cucina, o rovistassero nella borsa della madre,
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    e creassero le loro opere da museo su quel vassoio.
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    Così che tutti potessero suggerire nuovi "Umili Capolavori."
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    Al MoMA abbiamo messo a disposizione dei libri --
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    per chi avesse voluto proporre i propri "Umili Capolavori."
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    Di solito in questo modo si ottiene l'80% di robaccia e il 20% di cose accettabili.
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    E invece erano tutti -- o quasi-- dei validi consigli.
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    C'erano molti elementi di nazionalismo.
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    Ad esempio, non sapevamo che gli Spagnoli avessero inventato il mocio --
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    e ne vanno fieri.
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    Gli spagnoli lo reclamano per "la fregona" [the mop] e gli italiani per la pizza.
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    Volevo mostrarvi anche i suggerimenti dal Kentucky, non sono niente male:
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    hanno il chiaro di luna, i detersivi e l'incolla-tutto.
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    E posso continuare, e ho trovato --
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    (Risate)
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    -- anche, questo suggerimento da Milano:
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    il nostro spartitraffico, che chiamiamo panettone, dipinto --
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    sapete, quelle bellissime cose di cemento che usano a Milano
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    per dividere la carreggiata.
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    Pensate a qualcosa anche voi.
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    Mandatecelo, se volete -- sono sempre ben accetti.
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    Ma una mostra come quella mi ha fatto capire ancora meglio
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    ciò che avevo pensato per 13 anni, da quando lavoro al Museo d'Arte Moderna.
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    Sono italiana. In Italia, il design è una cosa normale.
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    Ogni Paese ha una propria vocazione per cose diverse.
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    Sono stata da poco in Argentina ed Uruguay,
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    e lì le case sono normalmente costruite in un bellissimo stile moderno
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    che non si trova da nessun'altra parte, ma l'arte contemporanea era orrenda.
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    In Italia -- a Milano, soprattutto --
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    l'arte contemporanea non ha tutta quella rilevanza.
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    Ma il design -- mio Dio.
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    Anche nel negozio all'angolo, senza andare in qualche negozio stravagante,
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    si trovano cose con un design così ricercato che tutti quanti pensano
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    che siamo tutti così sofisticati.
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    E lo trovate in un negozio.
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    New York ha la fissazione per l'arte contemporanea.
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    Rimango sempre sbalordita -- a 3 anni sanno già chi sia Richard Serra
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    e ti portano a visitare le gallerie.
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    Ma per qualche ragione, il design è ancora considerato solo una decorazione.
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    Davvero interessante.
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    Quando dico la parola "design", la maggior parte della gente pensa a
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    questo tipo di design esagerato -- in questo caso è volutamente esagerato --
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    decorazioni, decorazioni per interni.
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    Immaginano qualcuno che sceglie tessuti.
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    Il design può essere quello, ma anche questo.
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    Può essere una scuola di design a Gerusalemme che prova a migliorare
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    il design delle maschere anti-gas.
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    Come sapete, Israele fornisce una maschera anti-gas a persona, bambini inclusi.
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    Questi designers cercano di trovare un modo per abbassare il bordo --
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    così che invece d'essere imprigionati, si possa anche bere una Coca Cola.
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    Hanno provato a fare una maschera per bambini in modo che il bambino
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    possa essere tenuto in braccio dal genitore -- il calore umano è importante --
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    e fanno anche una piccola tenda per il bambino.
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    Per quanto crudele e spietato possa sembrarvi, è un modello fantastico.
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    Non ha nulla a che fare con i mobili bizzarri,
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    ma fa comunque parte dello stesso campo.
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    Fin dall'inizio, al Museo d'Arte Moderna ho provato a
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    sfruttare il potere del Museo stesso.
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    E' bellissimo lavorare lì -- hai davvero un potere,
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    perchè di solito le persone sanno della tua mostra o vengono a vederle.
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    Ed è potere, perché se fosse un museo di design, non avrei così tanti visitatori.
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    So perfettamente che l'80% del mio pubblico viene per vedere Picasso e Matisse.
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    Poi s'imbattono nella mia mostra, e li trattengo lì.
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    Quello che sto cercando di fare è qualcosa che i curatori del Museo
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    nel mio dipartimento cercano di fare da quando il museo è stato fondato nel '29,
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    cioè provare a vedere cosa sta succedendo nel mondo
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    e utilizzare quell'autorità per cercare di migliorare le cose.
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    Ci sono stati molti episodi --
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    In realtà, Eames Demetrius dovrebbe trovarsi qui tra gli spettatori.
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    In 2 occasioni, il suo bis-nonno -- nonno--
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    ho sempre dei dubbi sul grado di parentela esatto.
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    Ma Charles Eames, la prima volta, e poi Charles e Ray Eames la seconda volta
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    hanno partecipato a 2 gare.
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    Una nel 1940 -- per dei mobili organici -- e la seconda volta, nel 1948,
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    erano dei mobili economici per i soldati che tornavano dal fronte
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    e che hanno dato avvio ad un'intera linea di mobili.
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    C'erano bei modelli, a basso costo.
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    C'erano molti programmi di architettura e design che ruotavano
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    attorno al concetto di "un design migliore, per una vita migliore".
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    Ho iniziato nel '95 con una mostra intitolata
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    "Materiali Mutevoli nel Design Contemporaneo."
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    Era una nuova fase, secondo me, per il mondo del design
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    in cui i materiali venivano personalizzati dai designer stessi.
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    Così sono venuta a contatto con esempi di design molto diversi, come gli aerogel
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    del laboratorio di Lawrence Livermore in California.
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    All'epoca stavano iniziando a introdurli sul mercato del largo consumo.
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    Ed anche, lo strepitoso lavoro di Takeshi Ishiguro che ha creato
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    questi contenitori per sale e pepe, fatti con pasta di riso.
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    Come vedete, va -- ce ne sono tipi molto diversi.
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    Per esempio, quest'altra mostra
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    intitolata "Workspheres" del 2001,
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    ho chiesto ad alcuni designer di proporre nuove idee per
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    i nuovi stili di lavoro che stavano prendendo piede al tempo.
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    E lì c'è Ideo.
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    Era bellissimo -- l'hanno chiamato "Cieli Personali."
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    L'idea era che se avevi un cubicolo, potevi proiettare un cielo sulla
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    tua testa, e avere il tuo "Cielo in un stanza".
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    E' una famosa canzone italiana.
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    Un altro esempio, Questo era Marti Guixe, sul lavoro in movimento.
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    Hella Jongerius, la mia preferita, su come lavorare a casa.
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    E questo mi lascia introdurre un'idea importante del design.
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    I designer sono i più grandi sintetizzatori al mondo.
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    La cosa che gli riesce meglio è sintetizzare i bisogni umani;
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    le attuali condizioni economiche, dei materiali, di sostenibilità.
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    Quello che fanno, alla fine -- se sono bravi --
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    è molto più che una somma delle parti.
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    Hella Jongerius è una persona capace di fare una sintesi
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    alquanto strabiliante,
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    e anche divertente.
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    L'idea di base nei suoi lavori era che --
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    sapete, a quei tempi tutti dicevano che dovevi davvero scindere la tua vita.
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    Invece lei diceva no, no -- lavoro e divertimento possono coesistere.
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    Quella è veramente bella -- è la cena in TV del 2001.
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    Ci sono state molte altre mostre nel frattempo,
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    ma non voglio parlarvi delle mie mostre.
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    Voglio raccontarvi di quanto siano grandiosi alcuni designer.
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    Ho sempre avuto un rapporto difficile con la parola "anticonformista."
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    Sono arrivata negli Stati Uniti 13 anni fa, e ancora oggi
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    mi chiedo, che cosa significa?
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    Stamattina l'ho cercata sul dizionario, e c'era scritto che
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    c'era quest'uomo che non marchiava il suo bestiame.
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    Quindi, non stava seguendo la massa --
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    e pertanto, era un anticonformista.
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    Quindi i designer devono essere degli anticonformisti.
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    Il modo migliore per progettare un oggetto di successo --
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    e un oggetto che prima non avevamo --
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    è di far finta che non sia mai esistito
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    o che le persone possano avere con esso un atteggiamento diverso.
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    L'ultima mostra che ho allestito al Museo si chiama "Safe".
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    S'è conclusa all'inizio dello scorso anno,
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    riguardava il design che si rapporta con la sicurezza e si occupa di protezione.
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    E' una lunga storia, iniziata prima del 2001, e chiamata "Emergency."
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    Poi, dopo i fatti dell'11 Settembre, ho avuto uno shock e ho annullato la mostra.
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    Fino a che, pian piano, è tornata a galla --
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    come un bicchiere mezzo pieno, invece che mezzo vuoto --
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    riguardante la protezione e la sicurezza.
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    Si andava da equipaggiamenti per lo sminamento a
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    queste cannucce per sterilizzare l'acqua.
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    C'erano molte cose.
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    C'era anche -- Cameron ed io abbiamo collaborato un po'.
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    E alcuni elementi che trovate sul suo sito stavano anche nella mostra.
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    E' interessante che non dobbiamo più parlare di design ed arte.
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    Ma il design sfrutta qualsiasi strumento a disposizione per rendere un'idea.
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    Con connotati di economia -- e anche di umorismo.
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    Questo è un bellissimo progetto di Ralph Borland, sudafricano.
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    E' un costume per la disobbedienza civile.
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    L'idea è che quando ci si trova in una rivolta o una protesta
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    e la polizia ti viene incontro, indossi questo capo.
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    E' come un grande cuore -- ha un altoparlante sul tuo cuore
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    così il tuo battito è amplificato.
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    Lo si ricorda alla polizia --
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    E' come tenere un fiore di fronte ad un fucile.
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    Immaginate, un gruppo di persone con lo stesso vestito
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    che crea un battito cardiaco collettivo in grado di spaventare la polizia.
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    I designer non sempre creano cose funzionali all'istante
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    ma ci aiutano a capire alcuni problemi.
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    Dunne e Raby -- Tony Dunne e Fiona Raby --
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    hanno creato questi oggetti riguardanti i nostri tormenti e paranoie.
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    Tipo questi mobili mimetici fatti con lo stesso legno del vostro pavimento
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    cosicché il mobile scompare e voi potete nascondervi.
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    O, ancora meglio, il fungo atomico da abbracciare -- sul quale è stato scritto un articolo
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    sul Bollettino degli Scienziati Atomici degli Stati Uniti.
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    Non credo sia mai successo prima al Museo d'Arte Moderna.
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    O questa sedia Faraday, che dovrebbe proteggerti dalle radiazioni.
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    La cosa interessante della mostra è la scoperta che
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    l'ultimo riparo te lo offre il tuo senso di te --
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    e ci sono alcuni designer che stanno lavorando su questo argomento.
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    Questa è Cindy van den Bremen, una designer olandese
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    che ha creato questa serie di copricapo sportivi.
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    Sono articoli sportivi per donne musulmane che vogliono praticare sci, tennis --
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    fare ciò che vogliono -- senza doversi togliere il copricapo.
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    E a volte, facendo queste ricerche
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    ci s'imbatte in queste bellissime idee di design.
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    Twan Verdonck è molto giovane -- 27 anni, credo -- e lavorando insieme a
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    degli psicologi, ha creato una serie di giochi per la stimolazione
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    sensoriale di bambini con problemi psicologici.
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    Molto belli.
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    Vanno da questo peluche, che è fatto per abbracciarti --
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    perché ai bambini autistici piace essere abbracciati forte, così gioiscono --
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    fino a questa bambola con lo specchio, così il bambino/a può guardarsi
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    allo specchio, e riacquistare coscienza di sé.
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    Il design prende in considerazione il mondo intero,
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    e tiene conto del mondo sotto tutti i punti di vista.
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    Ultimamente sono stata ad un conferenza sul lusso, organizzata da Herald Tribune, ad Istanbul.
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    E' stata interessante perché sono intervenuta a parlare per ultima,
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    e sono stata preceduta da altre persone che hanno davvero parlato di lusso.
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    Non volevo fare la guastafeste, ma allo stesso tempo
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    mi sono sentita in dovere di riportare il discorso alla realtà.
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    La verità è che esistono diversi tipi di lusso.
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    C'è anche il lusso relativo, per coloro che non possiedono molto.
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    Voglio rendervi l'idea, facendovi 2 esempi di
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    design derivati dalla necessità di economizzare -- limiti molto precisi.
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    Questa è Cuba, e questo campanello da bici è ricavato da un gioco riciclato.
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    Mentre questo impermeabile è fatto sacchi di riso.
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    Sono belli, ma la bellezza è data ancor più dal fatto che
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    sono intelligenti ed economici.
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    Invece questo è il lavoro di 2 fratelli di San Paolo,
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    Fernando e Umberto Campana, che ispirati dalla povertà e
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    furbizia da cui erano circondati, hanno creato mobili che adesso
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    vengono venduti a prezzi esorbitanti.
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    Ma questo è dovuto alla stranezza del mercato in sé.
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    Il design prende davvero di tutto in considerazione.
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    La cosa interessante è che, con i progressi tecnologici,
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    stiamo diventando sempre più svincolati ed eterei,
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    mentre i designer ci vogliono partecipi.
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    Vogliono che ci sforziamo.
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    Questi mobili, ad esempio, sono progettati per coinvolgerci fisicamente.
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    Anche questa sedia, che va prima aperta e quando ci si siede
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    prende la vostra forma, fino a questa bellissima serie di oggetti
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    di Ana Mir a Barcellona che sono considerati opere di design.
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    Da questi gioielli fatti con capelli umani, a questi capezzoli di cioccolata
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    a queste caramelle infradito che il vostro amante dovrebbe leccare dalle vostre dita.
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    (Risate)
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    E' tutto molto bello perché in qualche modo è un bel momento per il design.
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    Molti anni fa, ho ascoltato un matematico viennese, di nome Marchetti,
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    che spiegava come l'innovazione nell'industria militare --
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    quindi, un'innovazione segreta -- e l'innovazione nella
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    società civile siano 2 sinusoidi opposte.
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    Ed ha un senso.
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    In tempi di guerra, c'è molta innovazione tecnologica.
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    Mentre nel mondo bisogna farne a meno --
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    bè, durante la 2°guerra mondiale, bisognava fare a meno dell'acciaio,
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    dell'alluminio.
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    Quando si torna alla pace, tutte queste tecnologie tornano d'improvviso
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    disponibili sul mercato civile.
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    Molti di voi penseranno che la Sedia di Patatine
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    fatta da Charles e Ray Eames sia il risultato di quella situazione.
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    La vetroresina è tornata disponile sul mercato civile all'improvviso.
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    Penso che sia un momento strano.
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    Il ritmo delle sinusoidi è cambiato enormemente,
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    come il ritmo della nostra vita negli ultimi 25anni.
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    Non so più quale sia la lunghezza d'onda, oramai.
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    Ma è un momento molto importante per il design.
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    Perché non è solo la tecnologia a progredire -- non è solo la tecnologia
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    informatica che sta rendendo il mondo del design accessibile a tutti --
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    ma anche l'idea di sostenibilità --
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    non solo sostenibilità dal punto di vista delle emissioni di CO2 e impronta di carbonio,
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    ma anche sostenibilità delle interrelazioni umane --
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    fa parte del lavoro di molti designer.
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    Ed è per questo che i designer si concentrano sempre più sui comportamenti
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    piuttosto che sugli oggetti.
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    Soprattutto quelli positivi -- non tutti quanti.
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    Volevo mostrarvi, ad esempio, il lavoro di Mathieu Lehanneur,
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    che è fantastico.
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    E' un giovane designer francese che sta lavorando --
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    e a questo punto sta lavorando anche con aziende farmaceutiche --
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    su nuovi modi per assicurare che i pazienti, i bambini soprattutto,
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    prendano le proprie medicine con costanza e sicurezza.
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    Per esempio, questo è un bel contenitore per le medicine contro l'asma
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    e si gonfia da solo quando arriva il momento di prendere la medicina.
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    Per cui il bimbo deve andare -- (suono) -- a staccare e sgonfiare il contenitore stesso.
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    Invece, quest'altra medicina può essere disegnata sulla propria pelle.
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    Il dosaggio intradermico vi da la possibilità di prendere parte
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    a questa particolare forma di assunzione.
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    C'è anche il lavoro di gente come Marti Guixe, che cerca di coinvolgervi
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    facendo in modo che tutto passi attraverso la vostra bocca.
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    Così imparate dai vostri sbagli, o dal vostro gusto, con la bocca.
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    La prossima mostra a cui lavorerò --
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    e ho tormentato molti di voi a riguardo --
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    riguarda il rapporto tra design e scienza.
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    Non sto cercando di trovare le metafore, ma i punti in comune:
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    lamentele, problemi e preoccupazioni condivise.
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    Penso che ci darà la possibilità di andare un po' oltre quest'idea di design
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    come istruzione: un orientamento, più che una prescrizione di forma.
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    E mi auguro che molti di voi vi parteciperanno.
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    Ho già inviato un'email ad alcuni di voi.
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    Ma design e scienza, e la possibilità di visualizzare proporzioni diverse,
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    e quindi, lavorare davvero in scala molto piccola
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    per renderla molto grande e significativa.
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    Grazie.
Title:
Paola Antonelli: il design come arte
Speaker:
Paola Antonelli
Description:

Paola Antonelli, curatrice di design presso il Museo di Arte Moderna di New York, vuole diffondere il suo amore per il design -- in tutte le sue forme -- in tutto il mondo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
17:53
Laura 劳拉 Leotta added a translation

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