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Elizabeth Pisani: Sesso, droghe e HIV -- proviamo a ragionare

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    "La gente si comporta in modo stupido.
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    Così si è diffuso l'HIV."
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    Questo è il titolo di un articolo pubblicato
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    non molto tempo fa da un quotidiano inglese, The Guardian.
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    Sono curiosa di sapere...alzate la mano, chi è d'accordo?
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    Beh, un paio di anime coraggiose.
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    In realtà queste sono state le parole di un epidemiologo
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    che ha dedicato 15 anni della sua vita allo studio dell'HIV,
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    lavorando in quattro continenti diversi
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    e che in questo momento vi sta parlando.
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    Adesso mi interessa discutere con voi del fatto
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    che in realtà si tratta solo di una verità parziale.
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    Le persone contraggono l'HIV perché fanno cose stupide,
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    ma gran parte di loro fanno cose stupide
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    per motivi assolutamente logici e razionali.
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    Ora, i concetti di "logica" e "razionalità" rappresentano
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    il paradigma portante della nostra sanità pubblica.
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    E se provate a indossare mettervi nei goffi panni di chi opera nella sanità pubblica,
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    scoprirete che quando le persone ricevono le informazioni di cui hanno bisogno,
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    su ciò che fa bene e ciò che invece fa loro male,
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    se ricevono adeguati servizi
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    che possono usare per dar seguito alle informazioni ricevute,
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    se ricevono validi stimoli e motivazioni,
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    ecco che le scelte delle persone saranno più logiche,
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    e le porteranno a vivere più a lungo e in modo più sano.
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    Fantastico!
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    Tutto questo mi crea un po' di problemi in quanto mi occupo di HIV,
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    e anche se sono certa che tutti voi sapete bene
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    che l'HIV ha molto a che vedere con la povertà e le disuguaglianze legate all'identità sessuale
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    e - se eravate presenti qui a TED nel 2007
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    anche al prezzo del caffè -
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    in realtà ha molto a che vedere anche con il sesso e con l'uso di droghe.
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    E se esistono due cose che
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    tolgono un pizzico di razionalità all'essere umano
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    queste sono i nostri "impulsi" sessuali e la dipendenza.
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    (Risata)
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    Cominciamo, allora, a vedere quali siano gli aspetti razionali che hanno a che vedere con la dipendenza.
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    Mi viene in mente una chiacchierata che ho avuto con un amico indonesiano, Frankie.
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    Mentre mangiavamo mi raccontò
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    di quando fu arrestato e incarcerato a Bali per droga.
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    E di quando in carcere, per il compleanno di qualcuno, gentilmente
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    avevano fatto arrivare di nascosto dell'eroina,
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    che il festeggiato stava generosamente condividendo
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    con i suoi compagni di sventura.
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    Per cui tutti si misero in coda,
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    tutti i tossici in fila.
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    E il festeggiato
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    si mise a servire
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    e cominciò a bucare i presenti.
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    Così fece un buco al primo,
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    per poi pulire l'ago direttamente sulla sua maglia
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    prima di fare l'iniezione al secondo.
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    E Frankie disse tra sé e sé: Sono il 22° della fila,
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    vedo l'ago avvicinarsi
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    e tutto attorno pieno di sangue
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    E tutto inizia a farsi più confuso.
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    Ma da un angolo del mio cervello penso:
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    "Questo è troppo,
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    è davvero pericoloso,"
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    mentre il resto del mio cervello continua a dirmi,
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    "Per favore, fa che sia ancora un po' di roba
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    quando sarà arrivato il mio turno.
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    Per piacere fa che ce ne sia un po'."
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    E a questo punto, mentre mi raccontava questa storia,
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    Frankie aggiunse:
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    "Dannazione,
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    le droghe ti rendono davvero stupido."
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    Certamente non si può dire che avesse torto
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    ma dobbiamo pensare che Frankie all'epoca
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    era tossicodipendente e per di più in prigione.
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    Per cui aveva due possibili scelte:
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    accettare la siringa sporca o rinunciare a tirarsi su il morale.
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    E se c'è un posto dove vuoi stare su con il morale,
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    questa è la prigione.
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    D'altra parte io sono una studiosa
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    e non mi piace tirare le somme da semplici aneddoti,
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    per questo voglio presentarvi un po' di dati.
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    Abbiamo parlato con 600 tossicodipendenti
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    in tre città diverse dell'Indonesia,
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    e abbiamo chiesto loro, "Sapete come si contrae l'HIV?"
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    "Certo, usando la stessa siringa."
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    Quasi il 100% degli intervistati ha risposto: usando la stessa siringa.
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    Poi abbiamo chiesto, "Sapete come riuscire a procurarvi una siringa nuova
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    a un prezzo ragionevole per evitare tutto questo?"
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    "Certo.", hanno risposto tutti.
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    "Siamo tossicomani, sappiamo come procurarci una siringa pulita."
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    "Quindi in questo momento avete una siringa con voi?"
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    Quello che facciamo è intervistare le persone direttamente in strada
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    dove vanno a procurarsi la droga.
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    "Avete con voi delle siringhe pulite?"
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    Uno su quatto, a dir tanto.
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    Per cui non ci ha affatto sorpreso che
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    la proporzione di coloro che avevano effettivamente usato siringhe pulite
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    ogni volta che si erano bucati nel corso dell'ultima settimana
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    fosse di uno a dieci,
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    con gli altri nove che invece avevano usato lo stesso ago.
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    Ci troviamo quindi di fronte a un dato fortemente contradditorio.
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    Tutti sanno che
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    usando la stessa siringa si contrae l'HIV,
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    ma nonostante ciò scelgono di farlo.
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    Perché? Forse perché la sensazione è migliore? O per quale altra ragione?
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    Lo abbiamo chiesto a un tossico, e la risposta è stata, "Ma siete forse scemi?
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    Non vogliamo usare la stessa siringa più di quanto
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    non vogliamo usare lo stesso spazzolino della persona con cui abbiamo dormito.
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    Mi dà solo la nausea parlarne.
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    Usiamo lo stesso ago, semplicemente perché non vogliamo finire in prigione."
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    Oggi in Indonesia,
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    se la polizia ti trova con un ago
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    ti sbatte direttamente in cella.
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    E questo cambia almeno in parte i termini dell'equazione, non vi pare?
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    Perché la scelta a questo punto è tra
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    scegliere di usare adesso la tua personale siringa
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    o usare la stessa siringa adesso
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    ed essere contagiato di una malattia
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    che probabilmente ti ucciderà tra 10 anni
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    oppure posso usare la mia siringa adesso
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    e finire in una cella domani.
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    E se un tossicodipendente pensa che
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    l'idea di correre il rischio di contrarre l'HIV sia decisamente triste,
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    pensa anche che l'idea di trascorrere un anno
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    in prigione è forse peggiore,
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    dove tra l'altro si troverà a vivere l'esperienza che ha vissuto Frankie,
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    finendo per correre di nuovo il rischio di contagio.
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    Ecco che quindi l'idea di usare la stessa siringa
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    diventa perfettamente razionale.
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    Ora, proviamo a metterci nei panni di chi le leggi le deve fare.
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    Si tratta di un problema davvero elementare.
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    Per una volta gli stimoli sono tutti schierati dalla stessa parte.
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    Abbiamo ciò che è logico e razionale per la sanità pubblica.
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    Vogliamo che le persone usino siringhe pulite,
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    e i tossici vogliono usare siringhe pulite.
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    Per questo esistono le condizioni per eliminare questo problema,
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    rendendo disponibili a livello mondiale aghi o siringhe pulite,
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    e cancellando la paura di finire in galera.
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    Ora, il primo che lo ha capito
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    e che si è dato da fare a livello nazionale
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    è stata proprio lei, Margaret Thatcher,
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    il famigerato e 'rimpianto' primo ministro conservatore
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    E' stata lei che ha avviato il primo programma
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    di scambio di siringhe a livello nazionale,
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    che fu un esempio per altri Paesi, tra cui l'Australia, l'Olanda, e pochi altri ancora,
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    e in tutti questi Paesi, oggi è possibile constatare come
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    non più del 4% di persone
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    ha contratto l'HIV in seguito all'uso di siringhe infette.
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    In altre città che non hanno seguito questo esempio, New York
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    Mosca, Giacarta, per citarne solo alcune,
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    nei periodi di massimo contagio
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    si è raggiunto il 50%
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    di persone contagiate da questa malattia letale a causa delle siringhe infette.
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    Chiariamo che Margaret Thatcher non ha fatto quello che ha fatto
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    per il suo amore verso i tossicondipendenti.
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    Lo ha fatto perché era a capo di un Paese
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    che poteva contare su un servizio sanitario nazionale.
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    Se non avesse investito in un efficace sistema di prevenzione
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    il risultato sarebbe stato una escalation dei costi
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    per le successive cure,
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    che naturalmente sarebbero stati decisamente più elevati.
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    La Thatcher prese quindi una decisione perfettamente logica dal punto di vista politico.
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    Ora, se io provassi a togliermi
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    i miei goffi panni di operatrice sanitaria
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    e guardassi a questi dati,
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    sarebbero piuttosto facili da interpretare, non vi pare?
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    Eppure, in questo Paese
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    dove il governo non sembra particolarmente sentire l'urgenza
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    di garantire un servizio sanitario ai propri cittadini
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    è stato deciso di percorrere una strada completamente diversa.
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    Negli Stati Uniti abbiamo deciso di
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    leggere e rileggere all'infinito questi dati.
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    Per cui questi qui sono studi di centinaia di studi
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    elaborati dalla créme de la créme
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    del mondo scientifico degli Stati Uniti,
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    studi che suggeriscono come
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    i programmi di scambio di siringhe siano efficaci, almeno molti di loro.
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    Ora, quelli che invece contestano l'efficacia di questi programmi
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    sono contenuti in una delle mie noiose slide,
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    e se pensate che ora premerò un tasto e per magia comparirà il resto del contenuto
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    vi state sbagliando di grosso...questo è il contenuto completo della slide.
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    (Risata)
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    Dall'altra parte non c'è scritto niente.
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    Completamente privo di logica,
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    direte.
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    Alt. Anche i politici sono persone che fanno uso della logica,
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    e agiscono in risposta a ciò che pensano vogliano i propri elettori.
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    Da qui possiamo vedere come gli elettori accolgano
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    molto positivamente cose come questa
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    e non proprio positivamente cose come questa, invece.
  • 7:29 - 7:36
    (Risata)
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    Ecco che allora diventa piuttosto logico
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    negare servizi a chi si droga.
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    Ora parliamo di sesso.
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    Siamo forse più logici e razionali quando si parla di sesso?
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    Beh, eviterò con cura di
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    prendere posizioni decisamente poco razionali
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    come quelle della Chiesa Cattolica,
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    che in qualche modo pensa che distribuendo preservativi
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    tutti si abbandoneranno al sesso sfrenato.
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    Non so se Papa Benedetto
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    guardi gli interventi pubblicati su TEDTalks,
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    ma se così fosse, mi permetto di fare una dichiarazione pubblica.
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    Non c'è un giorno in cui non abbia con me un preservativo,
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    e ci fosse una volta che mi capitasse di usarlo.
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    (Risata)
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    Non è affatto facile.
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    Ma, vedrete, a voi andrà sicuramente meglio.
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    (Applauso)
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    Okay. Parliamo seriamente.
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    Non è così facile trasmettersi l'HIV
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    per via sessuale.
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    Dipende dalla quantità di virus
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    presente nel sangue e dai fluidi corporei.
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    E poi succede che la massima carica virale
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    coincide con la fase iniziale della malattia, quando si viene contagiati per la prima volta,
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    dopo l'organismo inizia a sviluppare gli anticorpi
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    che abbattono sensibilmente il livello della carica virale
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    per un periodo di tempo di 10 o 12 anni,
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    Si possono poi avere nuovi picchi nel momento in cui si venisse contagiati nuovamente per via sessuale
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    ma essenzialmente non succede niente
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    fino a quando non cominciano a comparire i sintomi dell'AIDS.
  • 8:53 - 8:55
    E giunti a questo stadio,
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    non siete proprio al massimo della forma, né vi sentite proprio bene,
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    e quindi anche il sesso non sarà più una priorità.
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    Per cui la trasmissione dell'HIV
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    è essenzialmente legata dal numero di partner con cui si hanno rapporti sessuali
  • 9:04 - 9:07
    nei brevi intervalli di tempo
  • 9:07 - 9:09
    che coincidono con un picco di viremia.
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    Ora questo fa diventare proprio matti,
  • 9:12 - 9:15
    perché significa parlare di alcuni gruppi
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    di persone che hanno rapporti sessuali con un maggior numero di partner
  • 9:17 - 9:19
    nel corso di intervalli di tempo più brevi rispetto ad altri gruppi,
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    in altre parole stigmatizzare le persone.
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    Mi ha sempre incuriosito questo aspetto,
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    in quanto sono sempre stata contraria all'idea di stigmatizzare qualcuno,
  • 9:25 - 9:27
    eppure l'idea di avere un'intensa attività sessuale è assolutamente positiva,
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    ma tralasciando questa considerazione.
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    Il dato di fatto è che 20 anni
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    di ricerca ad alto livello
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    hanno mostrato come
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    esistano gruppi di persone che hanno maggiore probabilità di
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    avere un maggior numero di partner nell'arco di un breve intervallo di tempo,
  • 9:41 - 9:43
    e, in una prospettiva mondiale, di questi gruppi
  • 9:43 - 9:46
    fanno parte le persone che si prostituiscono e i rispettivi partner regolari,
  • 9:46 - 9:48
    gli omosessuali che frequentano feste
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    che mediamente hanno un numero di partner tre volte superiore
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    a quello di eterosessuali che frequentano lo stesso tipo di ambiente,
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    gli eterosessuali
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    originari di Paesi dove
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    la poligamia è tradizionalmente accettata o praticata
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    e dove le donne hanno raggiunto livelli relativamente elevati di autonomia,
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    e quasi tutti i Paesi con queste caratteristiche si concentrano nell'Africa meridionale e orientale.
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    E tutto questo trova conferma nelle epidemie che si osservano oggi,
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    come potete vedere da questi terribili dati relativi ai Paesi africani.
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    Questi sono tutti Paesi dell'Africa meridionale
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    dove tra uno su sette
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    e uno su tre
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    della popolazione adulta
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    ha contratto l'HIV.
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    Nel resto del mondo,
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    non si osserva niente di particolare nella popolazione generale,
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    con livelli bassi o molto bassi,
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    mentre osserviamo livelli straordinariamente alti di contagio
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    in questi gruppi a maggior rischio,
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    come i tossicodipendenti che fanno uso di siringhe, i lavoratori e le lavoratrici del sesso,
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    e gli omosessuali.
  • 10:37 - 10:39
    E questi sono i dati relativi a Los Angeles,
  • 10:39 - 10:42
    con il 25% della popolazione infetta rappresentata da omosessuali.
  • 10:43 - 10:46
    Ovviamente non si contrae l'HIV soltanto facendo sesso senza protezione,
  • 10:46 - 10:49
    l'unico modo per essere contagiati è avere rapporti sessuali con una
  • 10:49 - 10:52
    persona sieropositiva senza usare alcuna precauzione.
  • 10:52 - 10:54
    In quasi tutto il mondo,
  • 10:54 - 10:56
    nonostante lo scarso successo
  • 10:56 - 10:58
    di queste poche regole di prevenzione
  • 10:58 - 11:00
    oggi come oggi le cose vanno abbastanza bene
  • 11:00 - 11:02
    nell'ambiente del sesso a pagamento.
  • 11:02 - 11:04
    Nella maggior parte dei Paesi, l'uso di profilattici è ormai compreso tra l'80 e il 100%
  • 11:04 - 11:07
    per quanto riguarda il sesso a pagamento.
  • 11:07 - 11:10
    E ancora una volta il segreto sta nel riuscire a stimolare tutte le persone coinvolte in modo armonico.
  • 11:10 - 11:12
    Ciò che è logico e razionale per la sanità pubblica
  • 11:12 - 11:14
    è anche logico per i singoli lavoratori del sesso,
  • 11:14 - 11:17
    in quanto un'altra malattia sessualmente trasmessa è una brutta notizia per il business.
  • 11:17 - 11:19
    A nessuno piace l'idea.
  • 11:19 - 11:21
    E a dire il vero gli stessi clienti non sono tanto dell'idea di tornare a casa malati.
  • 11:21 - 11:24
    Per questo è possibile, in sostanza, raggiungere
  • 11:24 - 11:27
    un elevato livello d'uso di profilattici per quanto riguarda il sesso a pagamento.
  • 11:27 - 11:29
    Cosa che, invece, è molto più difficile
  • 11:29 - 11:31
    quando si tratta di "relazioni intime"
  • 11:31 - 11:33
    con il partner o il fidanzato o la fidanzata,
  • 11:33 - 11:36
    o con qualcuno che ti auguri possa diventarlo presto,
  • 11:36 - 11:39
    in quanto in questi casi abbiamo a che fare con il romanticismo,
  • 11:39 - 11:41
    l'intimità e il senso di fiducia,
  • 11:41 - 11:44
    e non c'è nulla di così poco romantico
  • 11:44 - 11:47
    di interrompere quel momento per dire "amore, usiamo il mio o il tuo di preservativo?".
  • 11:47 - 11:50
    Ecco perché di fronte a questa difficoltà
  • 11:50 - 11:53
    abbiamo bisogno di incentivi particolarmente efficaci
  • 11:53 - 11:56
    per incoraggiare l'uso del profilattico.
  • 11:56 - 11:59
    Per esempio, lui. Questo signore si chiama Joseph.
  • 11:59 - 12:01
    E' haitiano e ha l'AIDS,
  • 12:01 - 12:04
    e con ogni probabilità in questo momento non ha molti rapporti sessuali,
  • 12:04 - 12:06
    ma è un esempio per gli altri
  • 12:06 - 12:08
    del perché scegliere di
  • 12:08 - 12:10
    usare il preservativo.
  • 12:10 - 12:12
    Anche questa è Haiti e ricorda
  • 12:12 - 12:15
    perché potreste sentire il desiderio di avere rapporti sessuali.
  • 12:16 - 12:19
    La cosa divertente è che questo è sempre Joseph,
  • 12:19 - 12:22
    dopo sei mesi di trattamento antivirale.
  • 12:23 - 12:26
    Non per niente noi parliamo di Effetto Lazzaro.
  • 12:28 - 12:31
    Ma questo cambia anche i termini dell'equazione
  • 12:31 - 12:33
    su cosa sia logico e razionale
  • 12:33 - 12:36
    nel momento in cui dobbiamo prendere una decisione di natura sessuale.
  • 12:36 - 12:38
    Da una parte
  • 12:38 - 12:40
    abbiamo chi dice "Ma, non è così importante
  • 12:40 - 12:43
    perché in realtà la cura è la prevenzione più efficace
  • 12:43 - 12:45
    visto che abbatte la carica virale, rendendo
  • 12:45 - 12:47
    più difficile la trasmissione dell'HIV."
  • 12:47 - 12:50
    Per cui se guardiamo di nuovo alla viremia,
  • 12:50 - 12:52
    se si comincia il trattamento quando si sta male,
  • 12:52 - 12:55
    cosa succede? La carica virale scende.
  • 12:55 - 12:58
    Scende rispetto a cosa? E cosa accadrebbe in assenza di trattamenti?
  • 12:59 - 13:01
    Beh, si passa a vita migliore
  • 13:01 - 13:03
    e in questo modo la carica virale si azzera del tutto.
  • 13:03 - 13:06
    E tutta questa parte verde qua, picchi inclusi,
  • 13:06 - 13:10
    si spiega perché le persone non trovano una farmacia,
  • 13:10 - 13:13
    o sono finiti i farmaci, o fanno baldoria per tre giorni di seguito,
  • 13:13 - 13:15
    dimenticandosi di prendere i farmaci,
  • 13:15 - 13:18
    o ancora perché siamo in presenza di un inizio di resistenza, o qualunque sia il motivo
  • 13:18 - 13:20
    tutta questa parte corrisponde al virus
  • 13:20 - 13:23
    che non ci sarebbe se non esistessero le cure.
  • 13:23 - 13:26
    A questo punto potreste pensare che stia suggerendo che smettere di curare
  • 13:26 - 13:28
    le persone potrebbe essere una strategia efficace.
  • 13:28 - 13:30
    Certo che no. Non è questo il punto.
  • 13:30 - 13:33
    Al contrario dobbiamo diffondere le cure antiretrovirali quanto più possibile.
  • 13:33 - 13:35
    Sto invece mettendo in discussione il fatto che
  • 13:35 - 13:37
    queste persone affermino che aumentare le cure
  • 13:37 - 13:39
    è la sola cosa di cui hanno bisogno.
  • 13:39 - 13:42
    Questa affermazione non corrisponde necessariamente a verità
  • 13:42 - 13:44
    e credo che possiamo imparare molto dall'esperienza della comunità omosessuale
  • 13:44 - 13:47
    nei Paesi più ricchi in cui le cure sono largamente disponibili
  • 13:47 - 13:49
    da circa 15 anni;
  • 13:49 - 13:51
    ci accorgeremmo
  • 13:51 - 13:53
    che, in realtà, l'indice di uso dei profilattici
  • 13:53 - 13:55
    che inizialmente era decisamente alto --
  • 13:55 - 13:58
    la comunità omosessuale ha reagito tempestivamente alla diffusione dell'HIV,
  • 13:58 - 14:00
    con il sostegno pressoché inesistente, oserei dire,
  • 14:00 - 14:02
    da parte del servizio sanitario --
  • 14:02 - 14:05
    ha iniziato a calare drasticamente da quando sono comparse le cure
  • 14:05 - 14:07
    principalmente per due motivi.
  • 14:07 - 14:09
    Da un lato, l'idea che "Oh beh,
  • 14:09 - 14:11
    ha l'HIV, ma probabilmente sta prendendo i farmaci,
  • 14:11 - 14:14
    e la sua carica virale sarà bassa, per cui sono tranquillo."
  • 14:14 - 14:16
    E l'altro aspetto è che alle persone
  • 14:16 - 14:18
    l'HIV giustamente non fa più così paura
  • 14:18 - 14:21
    come inizialmente faceva l'AIDS.
  • 14:21 - 14:24
    L'AIDS era una malattia che prima ti distruggeva la vita e poi ti uccideva,
  • 14:24 - 14:26
    mentre l'HIV è un virus invisibile
  • 14:26 - 14:28
    che ti obbliga a prendere una pillola al giorno.
  • 14:28 - 14:30
    Noioso,
  • 14:30 - 14:33
    ma è altrettanto noioso
  • 14:33 - 14:35
    dover usare il preservativo quando hai un rapporto sessuale,
  • 14:35 - 14:37
    a prescindere da quanto tu abbia bevuto,
  • 14:37 - 14:40
    da quanto tu abbia sniffato, e così via.
  • 14:40 - 14:42
    Se diamo un'occhiata ai dati, possiamo vedere che
  • 14:42 - 14:44
    la risposta alla domanda
  • 14:44 - 14:46
    è mmm.
  • 14:46 - 14:48
    Questi dati si riferiscono alla Scozia.
  • 14:48 - 14:50
    Potete vedere il picco che corrisponde ai tossicodipendenti che fanno uso di siringhe
  • 14:50 - 14:52
    prima dell'avvio del programma nazionale di scambio di siringhe.
  • 14:52 - 14:54
    Il dato è sceso di molto
  • 14:54 - 14:56
    e sia nella comunità eterosessuale, in particolare tra
  • 14:56 - 14:58
    chi fa sesso a pagamento e i tossicodipendenti
  • 14:58 - 15:01
    non succede niente dopo l'inizio della cura,
  • 15:01 - 15:03
    e questo si deve al fatto che gli stimoli
  • 15:03 - 15:05
    a cui accennavamo prima hanno trovato un punto di contatto.
  • 15:05 - 15:07
    Tuttavia nella comunità omosessuale maschile,
  • 15:07 - 15:09
    si nota un incremento piuttosto deciso
  • 15:09 - 15:11
    dopo tre o quattro anni
  • 15:11 - 15:13
    da quando hanno cominciato a diffondersi le cure.
  • 15:13 - 15:15
    Questo dato si riferisce alle nuove infezioni.
  • 15:15 - 15:17
    E come si può spiegare?
  • 15:17 - 15:20
    Con il fatto che l'effetto combinato di un calo della paura
  • 15:20 - 15:23
    una diminuzione della quantità di virus in circolazione
  • 15:23 - 15:25
    la crescita dell'aspettativa di vita delle persone, il fatto che conducano vite più sane
  • 15:25 - 15:27
    e abbiano più probabilità di avere rapporti
  • 15:27 - 15:29
    con persone affette da HIV
  • 15:29 - 15:32
    sta compensando e superando gli effetti positivi della riduzione della carica virale,
  • 15:32 - 15:34
    e questo è qualcosa che preoccupa molto.
  • 15:34 - 15:36
    Tutto questo cosa ci insegna?
  • 15:36 - 15:39
    Ci insegna che dobbiamo migliorare la prevenzione, la migliore cura a nostra disposizione.
  • 15:39 - 15:41
    Ed è questa la strada che è stata intrapresa?
  • 15:41 - 15:44
    No, per quello che personalmente chiamo l'enigma della compassione.
  • 15:44 - 15:47
    Nel corso degli ultimi due giorni si è detto molto a proposito della compassione.
  • 15:47 - 15:50
    E quello che sta effettivamente accadendo è che le persone
  • 15:50 - 15:52
    non sono molto brave a mettersi nelle condizioni di fornire
  • 15:52 - 15:55
    buoni servizi, in materia sia sessuale che riproduttiva, per i lavoratori del sesso,
  • 15:55 - 15:58
    sono poco capaci di distribuire siringhe nuove a tossicodipendenti,
  • 15:58 - 16:01
    ma una volta che smettiamo di vederli
  • 16:01 - 16:04
    come persone trasgressive, i cui comportamenti non siamo disposti a perdonare,
  • 16:04 - 16:06
    e iniziamo a vederli come vittime dell'AIDS,
  • 16:06 - 16:08
    ecco che iniziamo a provare compassione nei loro confronti,
  • 16:08 - 16:10
    e iniziamo a comprare farmaci straordinariamente costosi per tutta la loro vita.
  • 16:10 - 16:12
    Tutto questo non ha alcun senso
  • 16:12 - 16:14
    dal punto di vista della sanità pubblica.
  • 16:14 - 16:18
    Per concludere, vorrei lasciare l'ultima parola a Ines.
  • 16:18 - 16:21
    Ines è un transgender che si prostituisce sui marciapiedi di Giacarta.
  • 16:21 - 16:23
    E' una donna che ha anche un pene.
  • 16:23 - 16:25
    Perché lo fa?
  • 16:25 - 16:28
    Beh, naturalmente perché è costretta a farlo,
  • 16:28 - 16:30
    perché non ha alternative migliori, eccetera, eccetera,
  • 16:30 - 16:32
    e se solo potessimo insegnarle a cucire
  • 16:32 - 16:35
    e trovarle un lavoro carino in una fabbrica, tutto sarebbe perfetto.
  • 16:35 - 16:37
    Questo è ciò che guadagna in un'ora un operaio in Indonesia:
  • 16:37 - 16:39
    in media 20 centesimi di dollaro.
  • 16:39 - 16:41
    Con differenze tra una provincia e l'altra.
  • 16:41 - 16:44
    Io parlo con chi si prostituisce e, in particolare,
  • 16:44 - 16:46
    i dati di questa slide si riferiscono a 15.000 di loro.
  • 16:46 - 16:48
    E questo è ciò che essi
  • 16:48 - 16:50
    mi hanno detto di guadagnare in un'ora.
  • 16:50 - 16:53
    Non è un gran lavoro, ma per molte persone
  • 16:53 - 16:55
    diventa quasi una scelta logica.
  • 16:55 - 16:57
    Okay, Ines.
  • 17:00 - 17:05
    Abbiamo gli strumenti, le informazioni e il denaro
  • 17:05 - 17:09
    e la volontà di voler prevenire l'HIV.
  • 17:09 - 17:15
    Ines: Perché allora la diffusione dell'HIV è in crescita?
  • 17:15 - 17:18
    E' una questione prettamente politica.
  • 17:18 - 17:21
    E quando si tocca la politica, nulla ha veramente senso.
  • 17:21 - 17:24
    Elizabeth Pisani: "Quando si tocca la politica, nulla ha veramente senso."
  • 17:24 - 17:27
    Dal punto di vista di una persona che si prostituisce
  • 17:27 - 17:29
    i politici fanno cose senza senso.
  • 17:29 - 17:31
    Dal punto di vista di chi opera nella sanità,
  • 17:31 - 17:34
    i tossocodipendenti fanno solo cose stupide.
  • 17:35 - 17:38
    La verità è che il concetto di razionalità cambia a seconda della prospettiva.
  • 17:38 - 17:40
    Esistono molti modi diversi di comportarsi in maniera logica e razionale,
  • 17:40 - 17:42
    almeno quanti sono gli essere umani che vivono su questo pianeta,
  • 17:42 - 17:44
    e questo è uno dei segreti dell'esistenza umana.
  • 17:44 - 17:46
    Ma le diverse forme di razionalità
  • 17:46 - 17:48
    non sono indipedenti l'una dall'altra.
  • 17:48 - 17:50
    Per cui è logico per
  • 17:50 - 17:52
    un tossicodipendente usare la stessa siringa usata da altri,
  • 17:52 - 17:55
    a causa delle stupide decisioni dei politici.
  • 17:55 - 17:57
    Ed è logico per un politico
  • 17:57 - 18:00
    prendere decisioni stupide
  • 18:00 - 18:02
    in quanto devono dare risposta
  • 18:02 - 18:04
    a ciò che desiderano e si aspettano i propri elettori.
  • 18:04 - 18:06
    Ecco il punto:
  • 18:06 - 18:08
    siamo noi gli elettori.
  • 18:08 - 18:11
    Non tutti, ovviamente, ma TED è una comunità di opinion leader,
  • 18:11 - 18:13
    e chiunque sia presente in questa sala,
  • 18:13 - 18:16
    chiunque ci stia guardando via web,
  • 18:16 - 18:19
    credo che abbia il dovere di pretendere dai propri rappresentanti politici
  • 18:19 - 18:22
    di prendere decisioni che si basino su prove scientifiche
  • 18:22 - 18:24
    e sul buonsenso.
  • 18:24 - 18:26
    E' decisamente difficile
  • 18:26 - 18:29
    condizionare le singole scelte razionali
  • 18:29 - 18:31
    di tutti i Frankie e di tutte le Ines che sono là fuori.
  • 18:31 - 18:34
    Tuttavia, possiamo sempre usare il nostro potere di voto
  • 18:34 - 18:37
    per impedire ai politici di continuare a fare scelte stupide
  • 18:37 - 18:39
    che contribuiscono a diffondere l'HIV.
  • 18:39 - 18:41
    Grazie
  • 18:41 - 18:50
    (Applauso)
Title:
Elizabeth Pisani: Sesso, droghe e HIV -- proviamo a ragionare
Speaker:
Elizabeth Pisani
Description:

Armata di una logica e di una saggezza a dir poco disarmanti e ponendosi dalla controversa prospettiva della sanità pubblica, Elizabeth Pisani getta luce sulle mille contraddizioni della politica, che impediscono che le risorse disponibili venga utilizzate efficacemente per combattere la diffusione dell'HIV. I suoi studi sulle popolazioni a rischio, dai detenuti tossicodipendenti ai lavoratori del sesso in Cambogia, mostrano come misure apparentemente contro-intuitive possano arrestare la diffusione di questa devastante malattia.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
18:54
Andrea Palmieri added a translation

Italian subtitles

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