Non diamo un'immagine falsata dell'Africa
-
0:00 - 0:04Voglio cominciare con
un piccolo avvertimento: -
0:04 - 0:08il mio compito, stasera,
sarà quello di fare un po' la guastafeste, -
0:08 - 0:12quindi abbiate pazienza
per qualche minuto, sapendo che dopo -
0:12 - 0:15tutto apparirà chiaro come il sole.
-
0:15 - 0:16Perciò, Iniziamo!
-
0:16 - 0:19So che molti di voi conosceranno
il motto del viaggatore: -
0:19 - 0:23non rubare nulla tranne degli scatti,
non lasciare nulla tranne le tue impronte. -
0:23 - 0:24Bene, voglio dirvi
-
0:24 - 0:27che credo non sia né così innocuo
né così semplice come sembra -
0:27 - 0:31soprattutto per chi è del settore,
che viaggia ritraendo gli abitanti -
0:31 - 0:33nei paesi del terzo mondo,
-
0:33 - 0:34nei paesi in via di sviluppo
-
0:34 - 0:35e fotografando gli indigenti.
-
0:35 - 0:39Queste persone sono reporter, ricercatori
-
0:39 - 0:40o dipendenti delle ONG;
-
0:40 - 0:44sospetto che molti di loro
siano in mezzo al pubblico stasera. -
0:44 - 0:47Viaggiamo all'estero e torniamo a casa
con immagini come queste: -
0:47 - 0:49di chi soffre in maniera inaudita,
-
0:49 - 0:51degli sfollati,
-
0:51 - 0:53di chi patisce la fame
-
0:53 - 0:54del lavoro minorile
-
0:54 - 0:56o dell'esotico.
-
0:56 - 0:58Bene, Susan Sontag ci ricorda
-
0:58 - 1:03che le fotografie, in parte, definiscono
cosa abbiamo il diritto di osservare, -
1:03 - 1:05ma, ben più importante,
-
1:05 - 1:07dettano il limite morale del vedibile.
-
1:07 - 1:10Credo sia giunto il momento
di rivalutare questo limite; -
1:10 - 1:14ora che le aziende di reportage,
ricerca e gli sforzi profusi dalle ONG -
1:14 - 1:16stanno collassando e mutando,
-
1:16 - 1:20in parte a causa di ciò
che sta accadendo all'economia. -
1:20 - 1:23tutto ciò sta contribuendo
alla costruzione di nuovi legami. -
1:23 - 1:27E questi nuovi rapporti
hanno dei confini labili. -
1:27 - 1:29Nel mio lavoro ho vissuto
sulla mia pelle questa condizione -
1:29 - 1:32e voglio condividere con voi
alcune delle mie osservazioni. -
1:32 - 1:37La mia etica del vedibile è influenzata
da 25 anni di esperienza come reporter -
1:37 - 1:40specializzata in economie emergenti
e relazioni internazionali. -
1:40 - 1:44Io credo fermamente
nella stampa libera ed indipendente. -
1:44 - 1:47Penso che il giornalismo
sia un bene comune. -
1:47 - 1:49Ma sta diventando difficile
fare questo lavoro, -
1:49 - 1:51Da un lato, per i licenziamenti collettivi
-
1:51 - 1:55causati da budget per il reportage
ridotti all'osso e insufficienti, -
1:55 - 1:59le nuove tecnologie e piattaforme
che chiedono contenuti moderni, -
1:59 - 2:01in più, sono nati moltissimi nuovi tipi
di giornalismo: -
2:01 - 2:06C'è il giornalismo attivista,
quello umanitario, quello pacifista, -
2:06 - 2:10e cerchiamo tutti di raccontare
le storie più importanti del nostro tempo. -
2:10 - 2:16Perciò andiamo dalle ONG chiedendo
di essere inclusi nel progetto. -
2:17 - 2:21Questo perché stanno facendo
un lavoro notevole in luoghi interessanti. -
2:21 - 2:23Ecco un esempio:
-
2:23 - 2:26questo è un progetto che ho seguito
in Etiopia, sul Nilo Azzurro. -
2:26 - 2:31Le ONG conoscono i vantaggi
dell'avere dei reporter -
2:31 - 2:32tra le loro fila.
-
2:32 - 2:36Le ONG hanno bisogno di pubblicità,
hanno tutti gli occhi puntati addosso, -
2:36 - 2:40si trovano a gareggiare in un mercato
della compassione già saturo, -
2:40 - 2:44cosicché finiscono per cercare giornalisti
o assumere dei freelance -
2:44 - 2:46che elaborino il materiale
per le pubbliche relazioni -
2:46 - 2:48ed il materiale mediatico.
-
2:48 - 2:51Gli stessi ricercatori
sono spesso sotto pressione. -
2:51 - 2:56Hanno il fiato sul collo perché divulghino
il loro sapere anche fuori dalle scuole. -
2:56 - 3:00Perciò collaborano coi giornalisti,
perché la stragrande maggioranza di essi -
3:00 - 3:04ha difficoltà nello scrivere
una storia che sia semplice e chiara. -
3:04 - 3:07E a vantaggio dei giornalisti
-
3:07 - 3:12va la possibità di lavorare nel campo
della ricerca, uno dei più prestigiosi. -
3:12 - 3:13E non occupandosi solo di scienza,
-
3:13 - 3:16ma conoscendo altresì
interessanti scienziati, -
3:16 - 3:18come la mia tutor per il dottorato:
Revi Sterling, -
3:18 - 3:22che è una delle migliori ricercatrici
nel suo campo. -
3:22 - 3:25C'è stata una discussione con Revi,
in paricolare, -
3:25 - 3:28che ci ha spinte verso il sottile confine
tra giornalista e ricercatrice, -
3:28 - 3:30quei famosi confini labili.
-
3:30 - 3:31E quel giorno le dissi:
-
3:31 - 3:35"Non vedevo l'ora di visitare
i paesi in via di sviluppo, -
3:35 - 3:39fare della buona ricerca e occuparmi
allo stesso tempo di storie interessanti." -
3:39 - 3:42Lei rispose, "Non credo proprio,
amica mia." -
3:43 - 3:47E questo dissenso comune
ci ha portate a pubblicare un articolo -
3:47 - 3:51sul senso morale discordante
e sulle metodologie opposte -
3:51 - 3:52della ricerca e del giornalismo.
-
3:52 - 3:54Abbiamo iniziato con la consapevolezza
-
3:54 - 3:58che i ricercatori e i giornalisti
sono come lontani cugini, -
3:58 - 4:01entrambi scrittori di storie
ed entrambi analisti della società. -
4:01 - 4:06Ma il modo di vedere e ritrarre
le comunità emergenti è diverso. -
4:06 - 4:11Ecco un tipico esempio:
siamo in Somalia nel 1992, -
4:11 - 4:12ma potrebbe essere la Somalia di oggi.
-
4:13 - 4:15E questa è una procedura ordinaria
-
4:15 - 4:18per molti dei video o delle immagini
trasmesse ai notiziari: -
4:18 - 4:21i gruppi di reporter
vengono caricati su degli autocarri, -
4:21 - 4:24scortati sul luogo del disastro,
-
4:24 - 4:27dove raccolgono il loro materiale,
scattano foto e fanno interviste, -
4:27 - 4:29infine sono riaccompagnati fuori.
-
4:29 - 4:32Decisamente non si tratta
di un contesto di ricerca. -
4:32 - 4:35A volte, ci capita di lavorare
su articoli d'approfondimento. -
4:35 - 4:37Questa è una foto
che scattai a una donna -
4:37 - 4:40nel villaggio di Bhongir,
in Andra Pradesh, in India, -
4:40 - 4:42durante una riunione di microfinanza.
-
4:42 - 4:44è davvero una storia stupenda.
-
4:44 - 4:47Il punto importante è che la donna
sia identificabile, -
4:47 - 4:48potete vederne il viso.
-
4:48 - 4:51Questa che vedrete non è
un'immagine scientifica, -
4:51 - 4:54è qualcosa di molto più rappresentativo
e significativo di essa: -
4:54 - 4:59è un centro di ricerca: qui vedete delle
giovani alle prese con nuove tecnologie. -
5:00 - 5:04È più di un'istantanea,
è la documentazione di una ricerca. -
5:04 - 5:06Non potrei usarla per fare notizia,
-
5:07 - 5:10non racconta abbastanza
e di conseguenza non venderebbe. -
5:10 - 5:13Ma esistono differenze
ancor più significative. -
5:13 - 5:18Revi e io abbiamo analizzato alcune
prescrizioni impartite ai ricercatori. -
5:18 - 5:21Devono rispettare regolamenti rigidissimi
-
5:21 - 5:23redatti dai comitati di ricerca
delle università. -
5:23 - 5:27Quando si tratta di contenuti
e riservatezza, -
5:27 - 5:32i ricercatori devono produrre documenti
che riportino il consenso informato. -
5:32 - 5:35Da reporter, se attacco
un microfono su qualcuno, -
5:35 - 5:36quello è consenso.
-
5:37 - 5:41E quando si tratta di costruire la storia,
guardo ai fatti con l'occhio del reporter, -
5:41 - 5:44ma lo faccio senza l'aiuto di nessuno.
-
5:44 - 5:46Invece, i sociologi, i ricercatori
-
5:46 - 5:48e soprattutto i membri
di ricerche collettive, -
5:48 - 5:52lavorano spesso con le comunità
per costruire una narrazione condivisa. -
5:53 - 5:55E quando si deve pagare
per ottenere informazioni, -
5:55 - 5:59staccare assegni per garantirsi lo scoop
è fortemente sconsigliato, -
5:59 - 6:03perché l'informazione ottenuta
risulta compromessa, -
6:03 - 6:07anche se i sociologi riconoscono
che il tempo di ciascuno è prezioso, -
6:07 - 6:08perciò sono disposti a pagarlo.
-
6:09 - 6:11Mentre i giornalisti
sono in posizione agiata -
6:11 - 6:14per trasmettere la bellezza
del metodo scientifico, -
6:14 - 6:17e aggiungerei, dei meccanismi delle ONG,
-
6:17 - 6:18che succede se qualcosa va storto?
-
6:18 - 6:23Cosa succede se un progetto di ricerca
non è stato ben pianificato? -
6:23 - 6:27O se il progetto di una ONG
non raggiunge gli scopi prefissati? -
6:27 - 6:29O qualcos'altro non va come previsto?
-
6:29 - 6:32Sapete bene cosa accade quando fa buio
e quando si beve. -
6:32 - 6:39Gli ambienti di ricerca, le trasferte
per i reportage, i progetti delle ONG -
6:39 - 6:41sono ambienti estremamente intimi;
-
6:41 - 6:44si stringono buone amicizie
mentre si fa un bel lavoro, -
6:44 - 6:47ma quando cala la notte e i giornalisti
si concedono un bicchiere, -
6:47 - 6:51cosa succede sulla sottile linea
tra l'essere integrati -
6:51 - 6:53e finire a letto con un collega?
-
6:53 - 6:55Come porsi rispetto a bizzarrie
o atteggiamenti odiosi? -
6:55 - 6:59Il punto è questo:
si vuole stabilire in anticipo -
6:59 - 7:01cosa diventa ufficiale
-
7:01 - 7:02e cosa rimane confidenziale.
-
7:02 - 7:05Ora mi sposterò su alcune immagini
delle ONG -
7:05 - 7:10che qualche spettatore
riconoscerà di sicuro. -
7:10 - 7:13(video) Con circa 70 centesimi,
si può comprare un lattina di soda, -
7:13 - 7:14normale o dietetica.
-
7:17 - 7:20In Etiopia, con solo
70 centesimi al giorno -
7:20 - 7:23un bambino come Jamal può sfamarsi
con un pasto nutriente. -
7:24 - 7:28Con pressappoco 70 centesimi
si può anche comprare una tazza di caffè. -
7:29 - 7:31In Guatemala, con 70 centesimi al giorno,
-
7:31 - 7:36si può aiutare una bimba come Vilma
a procurasi i vestiti per andare a scuola. -
7:37 - 7:39Leslie: Ora, esistono immagini
molto comuni -
7:39 - 7:41che circolano da ormai 40 anni,
-
7:41 - 7:43parte della campagna
contro la carestia di Struthers. -
7:45 - 7:48Alcune di queste sono molto note:
la Madonna con Bambino. -
7:48 - 7:53Donne e bambini sono molto efficaci
se inseriti nella campagne delle ONG. -
7:53 - 7:56Ci siamo soffermati su queste icone
per molto tempo, -
7:56 - 7:59per centinaia di anni;
la Madonna con bambino. -
7:59 - 8:01Questa è una Madonna di Duccio,
-
8:03 - 8:05questa invece è di Michelangelo.
-
8:05 - 8:08La mia preoccupazione è la seguente:
generalizziamo il sesso -
8:08 - 8:13nei nostri racconti sulla povertà
nei paesi in via di sviluppo? -
8:13 - 8:18Le donne sono considerate vittime,
e gli uomini i soli colpevoli? -
8:18 - 8:21Sono questi gli uomini che imbracciano
gli AK47 o i bambini soldato? -
8:21 - 8:24Perché questo
non lascia spazio alle storie -
8:24 - 8:29come quell'uomo che vendeva gelati
ai rifugiati in un campo nel sud del Sudan -
8:29 - 8:30dove seguivamo un progetto,
-
8:30 - 8:35oppure le storie degli uomini
che lavoravano al ponte sul Nilo Azzurro. -
8:35 - 8:37Perciò mi chiedo:
-
8:37 - 8:40queste storie sono inadatte
ad essere raccontate? -
8:40 - 8:42E che dire di questo messaggio?
-
8:44 - 8:46Questo è un gioco per generare profitto
-
8:47 - 8:51e il suo scopo è rendere
il progresso divertente. -
8:51 - 8:55Una domanda potrebbe essere:
hanno inavvertitamente esagerato? -
8:55 - 8:59Un altro tipo di domanda sarebbe: dove
sono finiti i diritti di questi bambini? -
8:59 - 9:02Hanno dei diritti
che tutelino la loro privacy? -
9:02 - 9:03Vengono pagati?
-
9:03 - 9:04Dovrebbero essere pagati?
-
9:04 - 9:06Dovrebbero partecipare ai profitti?
-
9:06 - 9:08Ripeto, è un gioco per generare guadagni.
-
9:08 - 9:10Hanno firmato una dichiarazione?
-
9:10 - 9:13Io dovevo averle
quando lavoraravo con le ONG -
9:13 - 9:16o con documentaristi
qui negli Stati Uniti. -
9:16 - 9:20Negli USA prendiamo
la questione della privacy -
9:20 - 9:21molto sul serio.
-
9:21 - 9:25Cosa significa quindi fare
un lungo viaggio aereo -
9:25 - 9:27e vedere questi diritti svanire nel nulla?
-
9:27 - 9:30Non voglio prendere di mira
solo i nostri amici del gaming, -
9:30 - 9:32mi rivolgo anche alle arti grafiche,
-
9:32 - 9:38dove spesso incontriamo
storie monolitiche ed omogenee -
9:38 - 9:40sulla grande nazione che è l'Africa.
-
9:42 - 9:45Ma l'Africa non è una semplice nazione,
è un continente. -
9:45 - 9:49Contiente 54 stati
e migliaia e migliaia di idiomi. -
9:50 - 9:54Mi domando:
queste immagini sono produttive -
9:54 - 9:55oppure riduttive?
-
9:55 - 9:57So per certo che sono popolari.
-
9:57 - 10:01l'USAID ha appena lanciato
la campagna "Forward" -
10:01 - 10:05FWD: Famine, War, Drought
(Carestia, Guerra, Siccità). -
10:05 - 10:09E guardandola, si potrebbe pensare
che tutto questo accade ogni secondo -
10:09 - 10:10in tutta l'Africa.
-
10:10 - 10:13Invero questo riguarda ciò che accade
nel corno d'Africa. -
10:13 - 10:18E sto ancora cercando di capire il senso
di inserire l'Africa in una fetta di pane, -
10:19 - 10:20vorrei tanto capirlo.
-
10:20 - 10:24Germaine Greer si è chiesta
la stessa cosa e ha detto: -
10:24 - 10:27"A colazione e pranzo
possiamo rafforzare il nostro appetito -
10:27 - 10:31con una ricca dose
di pornografia di guerra, di genocidi -
10:31 - 10:33indigenza e malattia."
-
10:33 - 10:36Ha ragione. Abbiamo
ingigantito il nostro appetito, -
10:36 - 10:39ma anche le nostra sensibilità.
-
10:39 - 10:43Non si tratta sempre di guerra,
insurrezioni e malattie. -
10:44 - 10:46Questa è un'istantanea del sud Sudan
-
10:46 - 10:49un paio di mesi prima
che nascesse il nuovo stato. -
10:49 - 10:54Continuerò a lavorare come ricercatrice
e reporter nei paesi in via di sviluppo, -
10:54 - 10:57ma lo farò con un'etica
del vedibile diversa, -
10:58 - 11:01mi chiederò se le mie foto
si conformano alla tendenza, -
11:01 - 11:04se danno adito a stereotipi,
-
11:04 - 11:06se le immagini centrano il messaggio.
-
11:07 - 11:11Sono compiacente o complice?
-
11:12 - 11:13Grazie a tutti.
-
11:13 - 11:14(Applausi)
- Title:
- Non diamo un'immagine falsata dell'Africa
- Speaker:
- Leslie Dodson
- Description:
-
Raccontare le cose come stanno è complicato: l'Africa non è una nazione e soprattutto non è una zona di catastrofi, ci spiega la reporter e ricercatrice Leslie Dodson. L'appello è rivolto ai giornalisti, ai ricercatori e alle ONG per smettere di rappresentare interi continenti come un'unica grande tragedia.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 11:26
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Jacopo Ghislanzoni edited Italian subtitles for Don't misrepresent Africa |