< Return to Video

CORRADO MALANGA - Coscienza - Presentazione del libro COSCIENZA 2013-11-22 | Parte 2 di 10

  • 0:00 - 0:07
    Allora, una delle cose fondamentali è non
    crediate che davanti un albero io vedo un
  • 0:08 - 0:15
    albero e il mio amico vede lo stesso albero.
    Non crediate neppure per un istante che noi
  • 0:15 - 0:19
    stiamo vedendo lo stesso albero! Stiamo vedendo
    due cose molto simili ma assolutamente diverse.
  • 0:19 - 0:24
    Ce ne rendiamo conto di questa diversità
    solo quando andiamo quantisticamente, con
  • 0:24 - 0:31
    una grande lente di ingrandimento a guardare
    atomo per atomo che allora ci accorgiamo che
  • 0:32 - 0:36
    c'è, che io sto guardando una cosa completamente
    diversa dalla tua. Un esperimento che si può
  • 0:36 - 0:40
    fare, e io ho fatto a volte, è l'esperimento
    della coscienza cioè cerchiamo di rendere
  • 0:40 - 0:47
    chiaro il fatto che l'noi non vediamo la stessa
    cosa. Voi prendete un albero, ci mettiamo
  • 0:59 - 1:06
    qui, guardiamo tutti l'albero e poi facciamo
    un disegno, ognuno di voi fa un disegno e
  • 1:11 - 1:18
    poi lo attacchiamo la parete... Ero in Inghilterra
    una volta ad un congresso e tutti e... Fecero
  • 1:24 - 1:31
    vedere una fotografia per quattro secondi
    di un ufo, cinque secondi, tun, la diapositiva
  • 1:32 - 1:39
    si spegne, che danno carta e penna e te devi
    disegnare di disegnare quello che hai visto.
  • 1:43 - 1:50
    Allora, c'erano trecento persone, trecento
    disegni che non c'avevano manco per niente
  • 1:52 - 1:58
    l'idea di essere uno uguale all'altro perché
    quello che tu hai visto oggettivamente tu
  • 1:58 - 2:05
    lo hai percepito in modo differente ma questa
    corsa cosa vuol dire? Vuol dire che ognuno
  • 2:14 - 2:21
    di noi si è sbagliato perché quella cosa
    che t'hanno fatto vedere, era una cosa sola
  • 2:24 - 2:31
    e ognuno di noi ha fatto un errore diverso?
    Oppure noi siamo i creatori di un universo
  • 2:37 - 2:44
    è quindi creiamo le cose che vediamo come
    noi crediamo che debbano essere dopo di che
  • 2:51 - 2:58
    le disegniamo come le abbiamo create. Allora
    se siamo di fronte ad un albero io credo in
  • 3:02 - 3:09
    quell'istante un albero, lui crea in quell'istante
    l'albero, tutti e due creiamo dello stesso
  • 3:15 - 3:22
    pezzettino dell'universo, tutti restiamo in
    un modo differente, di modo che lo specchio,
  • 3:34 - 3:41
    l'albero si specchia in noi come noi crediamo
    che sia. In qualche modo io lo vedo con le
  • 3:50 - 3:57
    foglie rosse, lui obbedì con le foglie verdi.
    Noi crediamo nella mente di vedere lo stesso
  • 4:03 - 4:09
    albero ma se facciamo gli esperimenti di fisica
    quantistica, scopriamo che quell'albero se
  • 4:09 - 4:16
    un fotone lo vediamo in due modi diversi.
    Per esempio io sono qui e vedo un fotone che
  • 4:23 - 4:30
    mi sta venendo addosso, lui è lì che vede
    il fotone che sta venendomi addosso a me.
  • 4:37 - 4:44
    Vi posso assicurare per la quantistica vedo
    il fotone come un puntino, come una particella
  • 4:52 - 4:59
    e lui lo vede come un'onda. Ed è lo stesso
    fotone! Ma perché? Per il semplice fatto
  • 5:04 - 5:11
    che io ho acquisito consapevolezza del fotone
    perché mi ha toccato, mi ha visto, ha toccato
  • 5:16 - 5:23
    la mia coscienza e io ne ho fatto la misura.
    Lui sa che il fenomeno esiste ma il fotone
  • 5:29 - 5:36
    gli è passato davanti quindi non ha avuto
    la capacità di farne l'esperienza. Quindi
  • 5:38 - 5:41
    lui sa di vedere un fenomeno fisico ma non
    sa questo fenomeno fisico che cos'è, quindi
  • 5:41 - 5:45
    lo vede come un'onda cioè la possibilità
    che il fotone sia dappertutto in ogni spazio,
  • 5:45 - 5:52
    in ogni tempo, con qualsiasi tipo di energia.
    La vecchia fisica, il vecchio... La fisica
  • 5:52 - 5:57
    quantistica arriva fino a qui dicendoti c'è
    il principio di indeterminazione di Heisenberg
  • 5:57 - 6:02
    cioè che dice questo... Heisenberg ci ha
    preso il premio Nobel quindi non è un coglione!
  • 6:02 - 6:06
    Lo dico perché ogni tanto faccio dei nomi
    così... E Heisenberg!... Non è che, ragazzi...
  • 6:06 - 6:06
    Mica... Topolino! Heisenberg dice, sost...
  • 6:06 - 6:06
    Scopritore del borsone di Higgs, per questo
    il premio Nobel...
  • 6:06 - 6:06
    Ehm... si...
    Per gli investimenti i Nobel li danno...
  • 6:06 - 6:10
    Ma non per il bosone di Higgs, per la struttura
    della partic...del...della materia, la struttura
  • 6:10 - 6:11
    fine della materia. Te c'hai davanti a te
    una bottiglia e vedi la bottiglia. Quando
  • 6:11 - 6:11
    la guardi, Heisenberg ti dice che te ti stai
    sbagliando perché quella bottiglia che stai
  • 6:11 - 6:12
    vedendo non è proprio così perché tu la
    stai perturbando. La bottiglia viene in qualche
  • 6:12 - 6:18
    modo perturbata da te, non si sa da che, dal
    tuo pensiero, dal tuo esserci, dal tuo essere
  • 6:18 - 6:22
    presente, dal tuo... Non si sa... Il fisico
    non te lo dice. Tu la perturbi e la bottiglia
  • 6:22 - 6:29
    perturbata si distorce e ti riflette a te
    una visione di lei differente
  • 6:30 - 6:33
    Quindi anche i fisici sanno gli assunti come
    la religione?
  • 6:33 - 6:40
    Assolutamente perché tra scienza e religione
    vedremo che un'intesa in fondo. E questa è
  • 6:41 - 6:48
    la fisica! Quindi tutto quello che te guardi
    non è come lo vedi. Ti dice questo. Perché
  • 6:49 - 6:51
    ti stai sbagliando.
  • 6:51 - 6:58
    Io invece dico un'altra cosa: tutto quello
    che lo guardi e esattamente come lo vedi e
  • 6:58 - 7:04
    non fare nessun errore perché tu sei il creatore
    della tua vita, hai creato la bottiglia in
  • 7:04 - 7:07
    quel modo perché pensavi dentro di te che
    la bottiglia dovesse essere fatta in quel
  • 7:07 - 7:07
    modo quindi la vedi come pensavi che fosse.
  • 7:07 - 7:13
    Da questo punto di vista questo concetto qui,
    che il concetto più difficile di tutti da
  • 7:13 - 7:20
    comprendere, cosa vuol dire? Vuol dire che
    se io ho una visione della vita di un certo
  • 7:24 - 7:27
    tipo è il mio amico ha una visione della
    vita completamente diversa cioè io c'ho una
  • 7:27 - 7:30
    pallina verde in mano lui mi dice che è rossa.
    Finiamo per litigare. Perché lui crede che
  • 7:30 - 7:33
    io lo stia pigliando per il culo. Io la vedo
    verde, lui la vede rossa. Cioè un concetto
  • 7:33 - 7:35
    duale. Invece io la vedo verde perché è
    verde e lui la vede rossa perché l'ha creata
  • 7:35 - 7:42
    rossa. Queste grosse differenze in realtà
    nella vita non ci sono così grandi ma mi
  • 7:42 - 7:49
    serve strippare un po' questo esempio per
    dirvi che quando io sono davanti a uno che
  • 7:52 - 7:59
    mi dice no te stai sbagliando, l'atteggiamento
    vecchio è pensare che lui sia uno che mi
  • 7:59 - 8:03
    voglia fregare, che non capisce niente, che
    sia scemo, che sia rincoglionito, che non
  • 8:03 - 8:05
    abbia, che sia daltonico. Invece è solo una
    persona che una consapevolezza diversa e che
  • 8:05 - 8:11
    quindi ha creato il suo universo in modo differente
    da come lo vedo io. Quindi se te prendi un
  • 8:11 - 8:14
    politico a caso e dici ma quello lì ci vuole
    fregare, e cattivo, lo fa apposta per fregare
  • 8:14 - 8:19
    la popolazione. Questo è il primo modo di
    vedere la cosa. Il secondo modo, prima di
  • 8:19 - 8:20
    Heisenberg, il secondo modo, dopo Heisenberg,
    alla Malanga, è quello di dire no, lui non
  • 8:20 - 8:21
    è cattivo, perché non esistono i buoni e
    cattivi, questo sarebbe duale, lui è solamente
  • 8:21 - 8:24
    una persona che ha una consapevolezza differente
    e che crede fermamente che suo compito sia
  • 8:24 - 8:24
    fregare me per chi ci crede, perché pensa
    che l'universo sia fatto così. È un modo
  • 8:24 - 8:26
    di vedere totalmente diverso per cui tu non
    hai davanti un nemico, hai davanti una parte
  • 8:26 - 8:28
    di te che non ha ancora capito le cose che
    hai capito tu. Questo cambia totalmente il
  • 8:28 - 8:34
    modo di vedere l'universo. Ora te lo dico
    da un punto di vista sociologico, ma da un
  • 8:34 - 8:41
    punto di vista e... Quantistico, geometrico
    si può dire in un certo modo. Per esempio
  • 8:44 - 8:51
    il principio di causa effetto. Io... Ti do
    un cazzotto e te prendi la pistola e mi spari.
  • 8:53 - 9:00
    Azione e reazione. Io do la spinta a una pallina
    contro il muro la pallina di gomma rimbalza
  • 9:01 - 9:03
    il mi colpisce... un occhio, stavo pensando
    un'altra cosa... Un occhio... Questa è la
  • 9:03 - 9:06
    comunicazione, vedi? Un occhio... No, perché
    è importante capire! La comunicazione...
  • 9:06 - 9:08
    Un occhio, e penso che ci sia una causa ed
    effetto. E non è così, non c'è dualità!
  • 9:08 - 9:09
    La causa dell'effetto sono lo stesso evento.
    La fisica quantistica t'aiuta, la fisica quantistica
  • 9:09 - 9:10
    di Bohm, quello che dice che l'universo non
    è locale, cioè non c'è né lo spazio, né
  • 9:10 - 9:11
    il tempo, né l'energia. Noi viviamo in un
    unico istante, in un unico punto, in un unico
  • 9:11 - 9:11
    momento. Ma abbiamo l'impressione che le cose
    siano fatte così perché noi quali creatori
  • 9:11 - 9:14
    avevamo l'idea e l'impressione di dover creare
    l'universo duale e quindi lo abbiamo creato
  • 9:14 - 9:15
    in modo tale che ci apparirà come noi pensiamo
    di averlo creato: duale! Ma nell'istante in
  • 9:15 - 9:18
    cui tu comprendi che la dualità non esiste
    più, lo stesso universo ti appare così,
  • 9:18 - 9:18
    non cambia nulla, ma non è più duale. Causa
    ed effetto, e... Se il tempo non esiste la
  • 9:18 - 9:19
    causa accade prima l'effetto accade dopo,
    ma siccome il primo dopo non ci sono, la causa
  • 9:19 - 9:22
    e l'effetto sono lo stesso evento! Io mi ricordo
    una cosa che allora non capii, tantissimi
  • 9:22 - 9:27
    anni fa, proprio su un addotto di Roma che
    era tra parentesi cintura nera di karate,
  • 9:27 - 9:29
    capo dei Nocs e guardia del Santo Padre. E
    ci capitò questo, che era poliziotto, a Roma,
  • 9:29 - 9:30
    e che era addotto fino al collo. Quando lui
    racconta che i piccoletti divengono addosso
  • 9:29 - 9:30
    e la prima cosa che fa, perché era il capo
    dei Nocs, e non coglione, tira fuori la pistola
  • 9:30 - 9:30
    e spara. La prima cosa che fa, dice, prima
    si spara poi si pensa, prima si spara, subito,
  • 9:30 - 9:30
    tun! E poi non si ricorda più niente, ma
    si ricorda che questi piccoletti lo stanno
  • 9:30 - 9:32
    prendendo lo stanno portando via. E il piccoletto
    nella testa di dice quello che hai fatto e
  • 9:32 - 9:39
    non siamo noi che ti siamo venuti addosso,
    sei tu che ci hai sparato un colpo di pistola.
  • 9:42 - 9:45
    La colpa di quello che ora ti verrà fatto
    sarà tua. Gliela rigira la polpetta, capito?
  • 9:45 - 9:51
    Siccome non avete pagato le tasse ora vi si
    carica più di tasse! È uguale! Ma noi non
  • 9:51 - 9:56
    abbiamo pagato le tasse perché te Stato ci
    avevi rubato prima! Ma questo non viene detto.
  • 9:56 - 10:00
    Allora c'è questo processo di causa effetto
    che non sai chi è che comincia prima. In
  • 10:00 - 10:07
    realtà non esiste la causa dell'effetto perché
    l'altro che ha risposto in quel modo perché
  • 10:09 - 10:12
    tu hai dato modo a lui di rispondere. In altre
    parole, se te entri in una stanza che sei
  • 10:12 - 10:13
    incazzato con te stesso la tua incazzatura
    si sente, si espande nella stanza, è uno
  • 10:13 - 10:20
    che magari neanche conosci ti guarda lui pensa
    che tu ce l'hai con lui. Ma perché? Perché
  • 10:22 - 10:29
    in qualche modo tu e lui siete la stessa cosa
    e lui si specchia in te. Ora poi vediamo bene
  • 10:32 - 10:38
    questa cosa dello specchio perché anche su
    Internet, su Facebook, queste cose sono state
  • 10:38 - 10:42
    scritte in modo sbagliato. Questo è il problema
    della causa effetto ma è il principio di
  • 10:42 - 10:45
    azione e reazione, è uguale. Non esiste l'azione
    e la reazione in quanto il tempo non c'è.
  • 10:45 - 10:52
    Se il tempo non c'è te cominci a comprendere,
    percepisci le cose dilatate nel tempo solo
  • 10:52 - 10:57
    perché pensi che il tempo esista, ma quando
    cominci a comprendere che il tempo non c'è
  • 10:57 - 11:02
    perché il tempo è passato e futuro, cioè
    duale, cominci a capire che vivi solo nel
  • 11:02 - 11:07
    presente, dove il presente è l'unico momento
    che esiste, l'unico istante, e difficile da
  • 11:07 - 11:11
    capire, ma poi facciamo l'allineamento
Title:
CORRADO MALANGA - Coscienza - Presentazione del libro COSCIENZA 2013-11-22 | Parte 2 di 10
Description:

more » « less
Duration:
11:11

Italian subtitles

Revisions