-
Allora, una delle cose fondamentali è non
crediate che davanti un albero io vedo un
-
albero e il mio amico vede lo stesso albero.
Non crediate neppure per un istante che noi
-
stiamo vedendo lo stesso albero! Stiamo vedendo
due cose molto simili ma assolutamente diverse.
-
Ce ne rendiamo conto di questa diversità
solo quando andiamo quantisticamente, con
-
una grande lente di ingrandimento a guardare
atomo per atomo che allora ci accorgiamo che
-
c'è, che io sto guardando una cosa completamente
diversa dalla tua. Un esperimento che si può
-
fare, e io ho fatto a volte, è l'esperimento
della coscienza cioè cerchiamo di rendere
-
chiaro il fatto che l'noi non vediamo la stessa
cosa. Voi prendete un albero, ci mettiamo
-
qui, guardiamo tutti l'albero e poi facciamo
un disegno, ognuno di voi fa un disegno e
-
poi lo attacchiamo la parete... Ero in Inghilterra
una volta ad un congresso e tutti e... Fecero
-
vedere una fotografia per quattro secondi
di un ufo, cinque secondi, tun, la diapositiva
-
si spegne, che danno carta e penna e te devi
disegnare di disegnare quello che hai visto.
-
Allora, c'erano trecento persone, trecento
disegni che non c'avevano manco per niente
-
l'idea di essere uno uguale all'altro perché
quello che tu hai visto oggettivamente tu
-
lo hai percepito in modo differente ma questa
corsa cosa vuol dire? Vuol dire che ognuno
-
di noi si è sbagliato perché quella cosa
che t'hanno fatto vedere, era una cosa sola
-
e ognuno di noi ha fatto un errore diverso?
Oppure noi siamo i creatori di un universo
-
è quindi creiamo le cose che vediamo come
noi crediamo che debbano essere dopo di che
-
le disegniamo come le abbiamo create. Allora
se siamo di fronte ad un albero io credo in
-
quell'istante un albero, lui crea in quell'istante
l'albero, tutti e due creiamo dello stesso
-
pezzettino dell'universo, tutti restiamo in
un modo differente, di modo che lo specchio,
-
l'albero si specchia in noi come noi crediamo
che sia. In qualche modo io lo vedo con le
-
foglie rosse, lui obbedì con le foglie verdi.
Noi crediamo nella mente di vedere lo stesso
-
albero ma se facciamo gli esperimenti di fisica
quantistica, scopriamo che quell'albero se
-
un fotone lo vediamo in due modi diversi.
Per esempio io sono qui e vedo un fotone che
-
mi sta venendo addosso, lui è lì che vede
il fotone che sta venendomi addosso a me.
-
Vi posso assicurare per la quantistica vedo
il fotone come un puntino, come una particella
-
e lui lo vede come un'onda. Ed è lo stesso
fotone! Ma perché? Per il semplice fatto
-
che io ho acquisito consapevolezza del fotone
perché mi ha toccato, mi ha visto, ha toccato
-
la mia coscienza e io ne ho fatto la misura.
Lui sa che il fenomeno esiste ma il fotone
-
gli è passato davanti quindi non ha avuto
la capacità di farne l'esperienza. Quindi
-
lui sa di vedere un fenomeno fisico ma non
sa questo fenomeno fisico che cos'è, quindi
-
lo vede come un'onda cioè la possibilità
che il fotone sia dappertutto in ogni spazio,
-
in ogni tempo, con qualsiasi tipo di energia.
La vecchia fisica, il vecchio... La fisica
-
quantistica arriva fino a qui dicendoti c'è
il principio di indeterminazione di Heisenberg
-
cioè che dice questo... Heisenberg ci ha
preso il premio Nobel quindi non è un coglione!
-
Lo dico perché ogni tanto faccio dei nomi
così... E Heisenberg!... Non è che, ragazzi...
-
Mica... Topolino! Heisenberg dice, sost...
-
Scopritore del borsone di Higgs, per questo
il premio Nobel...
-
Ehm... si...
Per gli investimenti i Nobel li danno...
-
Ma non per il bosone di Higgs, per la struttura
della partic...del...della materia, la struttura
-
fine della materia. Te c'hai davanti a te
una bottiglia e vedi la bottiglia. Quando
-
la guardi, Heisenberg ti dice che te ti stai
sbagliando perché quella bottiglia che stai
-
vedendo non è proprio così perché tu la
stai perturbando. La bottiglia viene in qualche
-
modo perturbata da te, non si sa da che, dal
tuo pensiero, dal tuo esserci, dal tuo essere
-
presente, dal tuo... Non si sa... Il fisico
non te lo dice. Tu la perturbi e la bottiglia
-
perturbata si distorce e ti riflette a te
una visione di lei differente
-
Quindi anche i fisici sanno gli assunti come
la religione?
-
Assolutamente perché tra scienza e religione
vedremo che un'intesa in fondo. E questa è
-
la fisica! Quindi tutto quello che te guardi
non è come lo vedi. Ti dice questo. Perché
-
ti stai sbagliando.
-
Io invece dico un'altra cosa: tutto quello
che lo guardi e esattamente come lo vedi e
-
non fare nessun errore perché tu sei il creatore
della tua vita, hai creato la bottiglia in
-
quel modo perché pensavi dentro di te che
la bottiglia dovesse essere fatta in quel
-
modo quindi la vedi come pensavi che fosse.
-
Da questo punto di vista questo concetto qui,
che il concetto più difficile di tutti da
-
comprendere, cosa vuol dire? Vuol dire che
se io ho una visione della vita di un certo
-
tipo è il mio amico ha una visione della
vita completamente diversa cioè io c'ho una
-
pallina verde in mano lui mi dice che è rossa.
Finiamo per litigare. Perché lui crede che
-
io lo stia pigliando per il culo. Io la vedo
verde, lui la vede rossa. Cioè un concetto
-
duale. Invece io la vedo verde perché è
verde e lui la vede rossa perché l'ha creata
-
rossa. Queste grosse differenze in realtà
nella vita non ci sono così grandi ma mi
-
serve strippare un po' questo esempio per
dirvi che quando io sono davanti a uno che
-
mi dice no te stai sbagliando, l'atteggiamento
vecchio è pensare che lui sia uno che mi
-
voglia fregare, che non capisce niente, che
sia scemo, che sia rincoglionito, che non
-
abbia, che sia daltonico. Invece è solo una
persona che una consapevolezza diversa e che
-
quindi ha creato il suo universo in modo differente
da come lo vedo io. Quindi se te prendi un
-
politico a caso e dici ma quello lì ci vuole
fregare, e cattivo, lo fa apposta per fregare
-
la popolazione. Questo è il primo modo di
vedere la cosa. Il secondo modo, prima di
-
Heisenberg, il secondo modo, dopo Heisenberg,
alla Malanga, è quello di dire no, lui non
-
è cattivo, perché non esistono i buoni e
cattivi, questo sarebbe duale, lui è solamente
-
una persona che ha una consapevolezza differente
e che crede fermamente che suo compito sia
-
fregare me per chi ci crede, perché pensa
che l'universo sia fatto così. È un modo
-
di vedere totalmente diverso per cui tu non
hai davanti un nemico, hai davanti una parte
-
di te che non ha ancora capito le cose che
hai capito tu. Questo cambia totalmente il
-
modo di vedere l'universo. Ora te lo dico
da un punto di vista sociologico, ma da un
-
punto di vista e... Quantistico, geometrico
si può dire in un certo modo. Per esempio
-
il principio di causa effetto. Io... Ti do
un cazzotto e te prendi la pistola e mi spari.
-
Azione e reazione. Io do la spinta a una pallina
contro il muro la pallina di gomma rimbalza
-
il mi colpisce... un occhio, stavo pensando
un'altra cosa... Un occhio... Questa è la
-
comunicazione, vedi? Un occhio... No, perché
è importante capire! La comunicazione...
-
Un occhio, e penso che ci sia una causa ed
effetto. E non è così, non c'è dualità!
-
La causa dell'effetto sono lo stesso evento.
La fisica quantistica t'aiuta, la fisica quantistica
-
di Bohm, quello che dice che l'universo non
è locale, cioè non c'è né lo spazio, né
-
il tempo, né l'energia. Noi viviamo in un
unico istante, in un unico punto, in un unico
-
momento. Ma abbiamo l'impressione che le cose
siano fatte così perché noi quali creatori
-
avevamo l'idea e l'impressione di dover creare
l'universo duale e quindi lo abbiamo creato
-
in modo tale che ci apparirà come noi pensiamo
di averlo creato: duale! Ma nell'istante in
-
cui tu comprendi che la dualità non esiste
più, lo stesso universo ti appare così,
-
non cambia nulla, ma non è più duale. Causa
ed effetto, e... Se il tempo non esiste la
-
causa accade prima l'effetto accade dopo,
ma siccome il primo dopo non ci sono, la causa
-
e l'effetto sono lo stesso evento! Io mi ricordo
una cosa che allora non capii, tantissimi
-
anni fa, proprio su un addotto di Roma che
era tra parentesi cintura nera di karate,
-
capo dei Nocs e guardia del Santo Padre. E
ci capitò questo, che era poliziotto, a Roma,
-
e che era addotto fino al collo. Quando lui
racconta che i piccoletti divengono addosso
-
e la prima cosa che fa, perché era il capo
dei Nocs, e non coglione, tira fuori la pistola
-
e spara. La prima cosa che fa, dice, prima
si spara poi si pensa, prima si spara, subito,
-
tun! E poi non si ricorda più niente, ma
si ricorda che questi piccoletti lo stanno
-
prendendo lo stanno portando via. E il piccoletto
nella testa di dice quello che hai fatto e
-
non siamo noi che ti siamo venuti addosso,
sei tu che ci hai sparato un colpo di pistola.
-
La colpa di quello che ora ti verrà fatto
sarà tua. Gliela rigira la polpetta, capito?
-
Siccome non avete pagato le tasse ora vi si
carica più di tasse! È uguale! Ma noi non
-
abbiamo pagato le tasse perché te Stato ci
avevi rubato prima! Ma questo non viene detto.
-
Allora c'è questo processo di causa effetto
che non sai chi è che comincia prima. In
-
realtà non esiste la causa dell'effetto perché
l'altro che ha risposto in quel modo perché
-
tu hai dato modo a lui di rispondere. In altre
parole, se te entri in una stanza che sei
-
incazzato con te stesso la tua incazzatura
si sente, si espande nella stanza, è uno
-
che magari neanche conosci ti guarda lui pensa
che tu ce l'hai con lui. Ma perché? Perché
-
in qualche modo tu e lui siete la stessa cosa
e lui si specchia in te. Ora poi vediamo bene
-
questa cosa dello specchio perché anche su
Internet, su Facebook, queste cose sono state
-
scritte in modo sbagliato. Questo è il problema
della causa effetto ma è il principio di
-
azione e reazione, è uguale. Non esiste l'azione
e la reazione in quanto il tempo non c'è.
-
Se il tempo non c'è te cominci a comprendere,
percepisci le cose dilatate nel tempo solo
-
perché pensi che il tempo esista, ma quando
cominci a comprendere che il tempo non c'è
-
perché il tempo è passato e futuro, cioè
duale, cominci a capire che vivi solo nel
-
presente, dove il presente è l'unico momento
che esiste, l'unico istante, e difficile da
-
capire, ma poi facciamo l'allineamento