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The beauty of human skin in every color

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    Sono passati 128 anni
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    da quando l'ultimo paese al mondo
    ha abolito la schiavitù
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    e 53 anni
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    da quando Martin Luther King ha proclamato
    il suo discorso "Io ho un sogno".
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    Ma viviamo ancora in un mondo
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    dove il colore della pelle
    non condiziona solo la prima impressione,
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    ma l'ultima, quella definitiva.
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    Io sono nata in una famiglia
    piena di colori.
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    Mio padre è figlio di una cameriera
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    dalla quale ha ereditato un'intensa
    tonalità cioccolato fondente.
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    Fu adottato da quelli
    che io chiamo nonni.
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    La capofamiglia, mia nonna,
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    ha una pelle di porcellana e
    capelli come cotone.
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    Mio nonno stava tra la vaniglia
    e un color yogurt alla fragola,
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    così come mio zio e mio cugino.
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    Mia madre è la figlia color cannella
    di una nativa brasiliana,
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    con un pizzico di nocciola e miele,
  • 1:15 - 1:18
    e di un uomo
    dalle pelle color caffellatte,
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    ma con molto caffè.
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    Lei ha due sorelle.
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    Una ha la pelle color nocciolina tostata
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    e l'altra,
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    anche lei adottata,
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    è più sul beige,
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    tipo pancake.
  • 1:32 - 1:33
    (Risate)
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    Cresciuta in una famiglia così,
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    il colore non ha mai avuto
    importanza per me.
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    Tuttavia, uscendo di casa
    le cose sono cambiate in fretta.
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    Il colore aveva molti altri significati.
  • 1:50 - 1:54
    Ricordo la mia prima lezione
    di disegno, a scuola,
  • 1:54 - 1:57
    come un insieme
    di sentimenti contrastanti.
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    Era eccitante e creativa,
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    ma non ho mai capito perché
    un'unica matita color carne.
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    Io ero fatta di carne, ma non ero rosa.
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    La mia pelle era marrone,
    e mi chiamavano nera.
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    Avevo sette anni
    e un'accozzaglia di colori in testa.
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    Più tardi,
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    quando accompagnavo mio cugino a scuola,
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    di solito mi prendevano per la tata.
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    Se aiutavo in cucina a una festa di amici,
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    la gente mi scambiava per la cameriera.
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    Sono stata anche trattata da prostituta
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    solo perché passeggiavo in spiaggia
    da sola con degli amici europei.
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    E svariate volte,
  • 2:41 - 2:46
    quando andavo a trovare la nonna
    o degli amici in palazzi altolocati,
  • 2:46 - 2:51
    sono stata invitata a non usare
    l'ascensore principale.
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    Perché in fin dei conti,
  • 2:53 - 2:56
    con questo colorito e questi capelli,
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    non posso appartenere a certi posti.
  • 3:00 - 3:02
    In qualche modo,
  • 3:02 - 3:05
    mi ci abituo e in parte lo accetto.
  • 3:05 - 3:10
    Tuttavia, qualcosa dentro me
    continua a ribellarsi e a lottare.
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    Anni dopo ho sposato uno spagnolo.
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    Ma non uno spagnolo qualunque:
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    ne ho scelto uno con la pelle
    color aragosta con l'insolazione.
  • 3:22 - 3:24
    (Risate)
  • 3:24 - 3:28
    Da allora, una nuova domanda
    ha iniziato a inseguirmi.
  • 3:28 - 3:30
    Di che colore saranno i miei figli?
  • 3:31 - 3:34
    Come potete immaginare, questa
    è l'ultima delle mie preoccupazioni.
  • 3:34 - 3:37
    Ma pensandoci,
  • 3:37 - 3:39
    con l'esperienza che mi porto dietro,
  • 3:39 - 3:45
    la mia storia mi ha condotta
    a un personale esercizio come fotografa.
  • 3:45 - 3:48
    Così è nato "Humanae".
  • 3:49 - 3:54
    Humanae vuole sottolineare
    i nostri veri colori,
  • 3:54 - 3:55
    invece di quelli falsi:
  • 3:55 - 4:01
    il bianco, il rosso, il nero
    o il giallo associati alla razza.
  • 4:01 - 4:05
    È una specie di gioco per mettere
    in discussione i nostri codici.
  • 4:05 - 4:10
    È un lavoro in corso, da una storia
    personale a una Storia universale.
  • 4:12 - 4:15
    Ritraggo i soggetti su uno sfondo bianco.
  • 4:16 - 4:21
    Poi scelgo un quadrato di
    11 pixel dal naso,
  • 4:21 - 4:22
    dipingo lo sfondo,
  • 4:23 - 4:27
    e cerco il colore corrispondente sul
    catalogo industriale della Pantone.
  • 4:28 - 4:31
    Ho cominciato con la famiglia e gli amici,
  • 4:31 - 4:35
    poi sempre più persone si sono unite
    in questa avventura,
  • 4:35 - 4:39
    grazie agli annunci pubblici
    trasmessi dai social.
  • 4:40 - 4:45
    Pensavo che lo spazio più adatto
    per mostrare il mio lavoro fosse internet,
  • 4:45 - 4:50
    perché voglio un concetto
    aperto che inviti tutti
  • 4:50 - 4:54
    a premere il pulsante "condividi"
    sia sul computer che nelle loro teste.
  • 4:56 - 4:59
    Poi è cominciato un effetto valanga.
  • 5:00 - 5:03
    Il progetto ha avuto grande risonanza:
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    inviti, mostre,
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    supporti materiali,
  • 5:09 - 5:11
    gallerie e musei...
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    sono venuti da soli.
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    E tra tutti questi, il mio preferito:
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    quando Humanae occupa spazi pubblici
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    e compare per strada,
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    promuove un dibattito popolare
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    e crea un senso di comunità.
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    Ho ritratto più di 3 000 persone
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    in 13 diversi paesi,
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    19 diverse città sparse per il mondo.
  • 5:45 - 5:47
    Per fare qualche esempio:
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    da persone nella lista
    dei più ricchi al mondo
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    a rifugiati che hanno attraversato
    il Mediterraneo sui barconi.
  • 5:53 - 5:58
    A Parigi, dalla sede dell'UNESCO
    a una casa d'accoglienza.
  • 5:58 - 6:03
    E studenti sia in Svizzera
    che nelle favelas di Rio de Janeiro.
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    Ogni sorta di credo,
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    identità di genere
  • 6:07 - 6:09
    o handicap fisici,
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    un neonato o un malato terminale.
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    Tutti insieme formiamo Humanae.
  • 6:17 - 6:22
    Questi ritratti ci fanno riconsiderare
    il modo in cui vediamo gli altri.
  • 6:22 - 6:26
    Mentre la scienza moderna mette
    in discussione il concetto di razza,
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    cosa significa per noi essere
    neri, bianchi, gialli, rossi?
  • 6:33 - 6:37
    Si tratta degli occhi, del naso,
    della bocca, dei capelli?
  • 6:38 - 6:41
    Oppure ha a che fare
    con le nostre origini,
  • 6:41 - 6:42
    la nazionalità
  • 6:42 - 6:44
    o il conto in banca?
  • 6:47 - 6:51
    Questo esercizio personale
    si è rivelato una scoperta.
  • 6:52 - 6:58
    A un tratto mi sono resa conto
    che Humanae era utile a molte persone.
  • 6:58 - 7:00
    Rappresenta una specie di specchio
  • 7:00 - 7:05
    per chi non si riconosce
    in nessuna etichetta.
  • 7:05 - 7:07
    È stato incredibile
  • 7:07 - 7:10
    che le persone abbiano cominciato
    a dirmi cosa pensavano del lavoro.
  • 7:11 - 7:13
    Ho centinaia di queste considerazioni,
  • 7:13 - 7:15
    e voglio condividerne due con voi.
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    La madre di una bambina --
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    La madre di una bambina di 11 anni
    mi ha scritto:
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    "Ottimo per me come strumento
    per farle acquisire sicurezza,
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    dal momento che lo scorso fine settimana
  • 7:29 - 7:34
    una delle sue amichette le ha detto
    che questo non è il suo posto
  • 7:34 - 7:37
    e che non dovrebbe esserle permesso
    di vivere in Norvegia.
  • 7:38 - 7:42
    Per questo il tuo lavoro ha un posto
    molto speciale nel mio cuore
  • 7:42 - 7:44
    ed è molto importante per me".
  • 7:47 - 7:51
    Una donna ha condiviso il suo ritratto
    su Facebook scrivendo:
  • 7:52 - 7:53
    "Per tutta la vita,
  • 7:53 - 7:58
    le persone in tutto il mondo avevano
    difficoltà a inserirmi in un gruppo,
  • 7:58 - 7:59
    uno stereotipo,
  • 7:59 - 8:01
    una casella.
  • 8:01 - 8:03
    Forse dovremmo smetterla.
  • 8:03 - 8:06
    Invece di catalogare,
    chiedere a ogni individuo,
  • 8:06 - 8:08
    'Tu quali etichette ti metteresti?'
  • 8:08 - 8:10
    Allora io direi:
  • 8:10 - 8:12
    'Salve. Sono Massiel.
  • 8:12 - 8:14
    Sono domenicana-olandese,
  • 8:14 - 8:16
    vengo da una famiglia mista
  • 8:16 - 8:18
    e sono una bisessuale'."
  • 8:20 - 8:24
    Oltre a queste reazioni toccanti
    e inaspettate,
  • 8:24 - 8:29
    Humanae trova nuova vita in
    molti campi diversi.
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    Per farvi qualche esempio,
  • 8:32 - 8:34
    illustratori e studenti di arte
  • 8:34 - 8:38
    lo usano come fonte
    per i loro bozzetti e studi.
  • 8:38 - 8:40
    È una raccolta di facce.
  • 8:41 - 8:45
    Ricercatori di antropologia,
  • 8:45 - 8:47
    fisica e neuroscienze
  • 8:47 - 8:51
    usano Humanae con diversi
    approcci scientifici
  • 8:51 - 8:54
    a proposito dell'etnologia umana,
  • 8:54 - 8:56
    l'optofisiologia,
  • 8:56 - 8:57
    il riconoscimento facciale
  • 8:57 - 8:59
    o l'Alzheimer.
  • 9:00 - 9:03
    Una delle conseguenze più
    importanti del progetto
  • 9:03 - 9:08
    è che Humanae è stato scelto come
    copertina di Foreign Affairs,
  • 9:08 - 9:12
    una delle pubblicazioni politiche
    più autorevoli.
  • 9:13 - 9:16
    E a proposito di politiche estere,
  • 9:16 - 9:20
    ho trovato gli ambasciatori perfetti
    per il mio progetto:
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    gli insegnanti.
  • 9:22 - 9:28
    Sono loro a usare Humanae come
    strumento educativo.
  • 9:29 - 9:34
    La loro passione mi ha incoraggiato
    a tornare alle lezioni di disegno,
  • 9:34 - 9:37
    ma stavolta come insegnante.
  • 9:38 - 9:40
    I miei alunni,
  • 9:40 - 9:42
    sia adulti che bambini,
  • 9:42 - 9:45
    dipingono il loro autoritratto,
  • 9:45 - 9:49
    cercando di scoprire il loro colore unico.
  • 9:57 - 9:59
    Come fotografa,
  • 9:59 - 10:04
    mi rendo conto di poter essere un canale
    per far comunicare gli altri.
  • 10:05 - 10:07
    Come individuo,
  • 10:07 - 10:08
    come Angélica,
  • 10:09 - 10:12
    ogni volta che scatto una foto
  • 10:12 - 10:16
    sento di stare seduta davanti
    a uno psicologo.
  • 10:17 - 10:22
    Tutta la frustrazione,
    la paura e la solitudine
  • 10:22 - 10:24
    che sentivo una volta...
  • 10:24 - 10:26
    diventano amore.
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    L'ultimo paese --
  • 10:32 - 10:37
    l'ultimo paese al mondo ad
    aver abolito la schiavitù
  • 10:37 - 10:39
    è il paese in cui sono nata,
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    il Brasile.
  • 10:42 - 10:47
    Dobbiamo ancora lavorare molto
    per abolire la discriminazione,
  • 10:48 - 10:52
    che rimane comune in tutto il mondo,
  • 10:52 - 10:56
    e che non scomparirà da sola.
  • 10:56 - 10:58
    Grazie.
  • 10:58 - 11:12
    (Applausi)
  • 11:12 - 11:13
    Grazie.
Title:
The beauty of human skin in every color
Speaker:
La bellezza della pelle umana in tutti i colori
Description:

La fotografia di Angélica Dass mette in discussione il nostro modo di pensare riguardo al colore della pelle e all'identità etnica. In questo discorso personale, scoprite l'ispirazione che sta dietro al progetto di ritratti "Humanæ" e il tentativo di documentare il vero colore dell'umanità invece dei falsi: il bianco, il rosso, il nero e il giallo associati alla razza.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
11:27

Italian subtitles

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