L'interpretazione simultanea dell'ASL (Lingua dei Segni Americana) per gli udenti | Andrew Tolman & Lauren Tolo | TEDxBend

“Non ho idea di cosa stavate dicendo, ma sembrava magnifico!”
Gli interpreti della Lingua dei Segni Americana (ASL), Andrew Tolman e Lauren Tolo, spiegano brevemente la storia, il processo e il ruolo degli interpreti ASL, per ispirare le persone udenti a fare il possibile ogni giorno per ridurre il divario tra sordi e udenti. Per dare inizio ad una comunità bisogna far capire alle persone come sfruttare il privilegio di essere udenti per arrivare a un cambiamento e promuovere completa accessibilità e inclusione in qualsiasi situazione.

Andrew Tolman, 29 anni, è un musicista e un interprete ASL che vive a Portland, che corrisponde storicamente alle terre dei nativi americani Chinook Clackamas e dei Molalla. Andrew è rimasto colpito da molte esperienze lavorative come interprete ASL, tra le quali la storica campagna di Philip J. Wolfe, candidato sordo, come consigliere comunale di Portland, l’OCCUPY ICE PDX, la protesta “Don’t Shoot Portland” e l’esperienza nell’ambito della crisi migratoria dell’America Centrale, compreso il fenomeno delle carovane. Andrew si è unito all'antichissima catena ininterrotta di resistenza, rafforzata da una nuova missione.
Attualmente, Andrew sta lavorando accanto ad attivisti sia udenti che sordi, per portare l’accessibilità in prima linea. Attraverso la fondazione del gruppo “FingersCrossedInterpreting.com”, Andrew spera di continuare a facilitare gli scambi e i contatti tra attivisti locali udenti e attivisti sordi e ipoacusici, per la creazione di un legame significativo. In questo modo, si rafforzano entrambe le comunità con risorse e informazioni per intensificare la lotta per l’uguaglianza. L’accessibilità è un bene per tutti, perché tutti hanno una storia da condividere. Andrew spera di continuare ad essere di aiuto per la sua comunità, fin quando gli sarà possibile, e spera di ispirare altri interpreti e altre comunità a fare lo stesso.

Lauren ha iniziato a lavorare presso l’Arizona State School for the Deaf and Blind a contatto diretto con studenti sordociechi, rendendo accessibili informazioni che questi non avrebbero potuto ottenere da soli. Professionalmente, ha deciso di dedicarsi a semplificare la comunicazione tra sordi e udenti e a far avvicinare queste due realtà. Da questa esperienza deriva la sua carriera come interprete per la scuola. Ora vive nell’Oregon Centrale, ed è interprete in classe per uno studente sordo in un contesto di formazione generale. Lauren si impegna a fornire un’inclusione completa, e cerca sempre di rendere più forti i bambini sia sordi che udenti, a prescindere dalla loro identità, in modo che imparino a sostenersi da soli, scoprire loro stessi, ampliare i loro orizzonti e realizzare i loro sogni.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito https://www.ted.com/tedx

Andrew Tolman:
Immaginate di prendere posto,

mettendovi comodi.

Magari siete a teatro,

o alla promozione di un libro
del vostro autore preferito.

Lauren Tolo:
O magari a un TED talk!

AT: Mentre vi state sistemando,

notate che c'è un interprete
della Lingua dei Segni.

Quanti di voi lo hanno visto e pensato:

"Sarà fantastico!"

"La Lingua dei Segni è meravigliosa!"

E si sono sentiti ancor più a loro agio?

Vero?

Un applauso alla Lingua dei Segni!

(Applausi)

La Lingua dei Segni è magnifica.

E l'attività di interpretazione
è altrettanto bella.

Gli interpreti però
non sono degli artisti.

Gli interpreti sono fondamentali
per l'accessibilità e l'inclusione.

Pensate alle persone sorde
che si trovano lì.

Sono loro ad aver richiesto
questa assistenza,

ma di rado gli viene data
la stessa attenzione, in quelle sedi.

Essere un interprete non è affascinante.

In realtà è un lavoro davvero
molto, molto impegnativo.

E così, come è il nostro lavoro fornire
alla Comunità Sorda le nostre competenze,

per noi è ugualmente importante,
se non di più, lavorare con gli udenti,

persone come voi, che non conoscono
la Lingua dei Segni,

e spesso hanno bisogno
di informazioni fondamentali

da parte di persone sorde
o ipoacusiche.

Un medico deve sapere con precisione
qual è il problema del paziente.

Un insegnante deve assicurarsi

che lo studente comprenda
ogni lezione e i compiti.

In queste situazioni,
si dà molta fiducia all'interprete,

perché deve rendere più semplici
queste dinamiche in modo efficace.

LT: Secondo un sondaggio dell'American
Community Survey del 2011,

circa 11 milioni di persone
si considerano sorde

o hanno gravi difficoltà di udito.

Molti di loro si considerano culturalmente
come Sordi, con la S maiuscola,

e non "non udenti".

Le persone sorde, come identità culturale,
sono un insieme molto vario,

e oggi si fanno strada in ogni campo;

fanno progressi in medicina,
inventando nuove tecnologie.

Sono avvocati, amministratori delegati,
candidati politici,

e stanno rivoluzionando l'idea
di accesso universale.

Ma se accanto a loro non sono previsti
interpreti certificati e qualificati,

insieme ad altre forme di assistenza,
si crea un problema.

Si perdono 11 milioni di innovatori,
rivoluzionari, collaboratori.

Il punto è questo.

Gli interpreti di Lingua dei Segni
Americana erano amici, membri di famiglia.

Spesso erano i figli di genitori sordi,
chiamati CODA,

a semplificare
gli scambi linguistici in famiglia.

Altri erano semplicemente degli amici,
che conoscevano la lingua,

e che avevano un gran cuore.

E la nostra professione
è ancora molto recente.

La Lingua dei Segni Americana ha iniziato
ad essere riconosciuta come una lingua

completa ed autonoma solo negli anni '60.

E fino agli anni '70 gli interpreti
non avevano nessun tipo di formazione.

I programmi di formazione duravano
solo qualche settimana,

e si concentravano sul lessico.

Ma si parlava molto poco
degli effetti vicari

che l'attività di interpretazione può
scatenare nell'interprete,

e quanto le conseguenze
possono essere gravi.

Soprattutto per le comunità
di sordi e ipoacusici,

quando questi interpreti
non sono efficaci.

LT: Un interprete di Lingua dei Segni
cerca di facilitare

con correttezza e neutralità
gli scambi linguistici e culturali

tra i sordi e gli udenti.

Non si tratta soltanto di parole,
ma delle intenzioni e emozioni

che le accompagnano.

Non sono traduzioni parola per parola,
o un vago riassunto del discorso.

In realtà l'interpretazione della Lingua
dei Segni è soprattutto in simultanea.

Come vedete qui sul palco,
gli interpreti stanno restituendo

un messaggio equivalente da un punto
di vista linguistico, culturale e dinamico

nella Lingua dei Segni Americana,
dal vivo, con qualche secondo di scarto.

La Lingua dei Segni Americana
ha una sua cultura,

una sua grammatica e accenti regionali,

si usano il volto e il corpo
per creare varietà e contesto

che altrimenti sarebbero
solo dei movimenti delle mani.

Cambia a seconda della sua cultura,

e nel caso dell'interpretazione simultanea
della Lingua dei Segni,

avvengono due processi nel cervello:
uno visivo e uno uditivo.

Secondo alcuni studi,

nell'interpretazione simultanea
si avviano troppi processi complessi

che nemmeno il migliore supercomputer
saprebbe gestire contemporaneamente.

Gli interpreti devono capire il contesto,
ma anche il tono, il linguaggio del corpo,

le espressioni del viso, le emozioni,

per fare un'interpretazione
che sia dinamicamente equivalente

senza interrompere
il flusso della conversazione,

per quanto possa diventare accesa.

Pensate alla differenza tra interpretare
un litigio o una noiosa conferenza.

Oppure, pensate alla differenza
tra l'interprete del Presidente Obama

o del Presidente Trump.

(Risate)

AT: Oggi, gli interpreti
sono professionisti

che devono fare i conti con tutto questo.

(Ride)

Dopo aver preso la laurea
triennale e magistrale,

dobbiamo continuare la nostra formazione.

Partecipare a workshop ed essere
in contatto con la comunità sorda,

parlare delle nuove ricerche
del nostro campo quasi quotidianamente.

Ci rendiamo conto che l'attività di
interpretazione ha molte sfaccettature,

ed è molto complessa.

Si parla anche di trauma vicario,
dinamiche di potere e privilegi,

e gli interpreti devono essere
completamente consapevoli

degli effetti che possono provocare
nelle vite delle persone

mentre attraversano queste dinamiche.

Gli interpreti lavorano in campi diversi,

quindi impariamo sempre nuove cose
grazie alla comunità sorda,

e sviluppiamo nuove modalità
di interpretazione,

come quella della Lingua dei Segni
tattile, per la comunità dei sordociechi,

o lavoriamo accanto alle persone sorde,
che sono madrelingua

e lavorano come interpreti certificati
per sordi.

Aggiungono un contesto culturale
che gli udenti, come noi,

di solito non riescono a fornire.

Nonostante questi fantastici miglioramenti
nell'interpretariato,

abbiamo ancora una lunghissima
strada da percorrere.

Non sempre essere certificato
significa essere competente,

dato che le agenzie tuttora assegnano
gli interpreti basandosi sulla logistica

senza domandare alle persone sorde
ciò di cui hanno davvero bisogno.

Potrebbe arrivare un interprete,
e non avere idea di cosa sta facendo,

avendo gravi conseguenze
sulla vita delle persone

e sull'interprete stesso.

Quando questo accade,
chiunque sia coinvolto è a rischio.

LT: In generale, gli interpreti
sono chiamati a lavorare

ad un livello sia professionale che etico.

Questo standard deriva dal Codice
di Condotta Professionale, detto CPC,

che stabilisce i principi
delle attività di interpretariato

e fa in modo che gli interpreti
certificati lavorino eticamente.

Una certificazione affiancata
da sistemi di responsabilità,

come il Registro degli interpreti
di Lingua dei Segni,

tutelano sia i professionisti,
che i diritti degli individui sordi.

Negli USA però, esiste
un solo test nazionale riconosciuto

che certifica un interprete della
Lingua dei Segni Americana.

Dal 2015, non c'è un esame riconosciuto
a livello nazionale per interpreti giurati

e non c'è mai stato un esame
riconosciuto a livello nazionale

per interpreti in ambito sanitario
da quando esiste questa professione.

Un altro grande problema è che
in alcuni Stati, come l'Oregon,

il test nazionale di certificazione
non è obbligatorio per legge.

Quindi chiunque dimostri
di "conoscere la Lingua dei Segni",

può essere assunto da un'agenzia ed
essere assegnato ad una persona sorda,

perfino in un contesto medico.

Molte agenzie che assumono gli interpreti

non riescono, o non fanno
controlli efficaci

sulle qualità e le capacità
degli interpreti.

Questa mancanza di servizi può essere
peggiore nelle aree rurali, come qui,

nell'Oregon Centrale,
dove le risorse sono già limitate.

Spesso le persone sorde devono scegliere
tra un'assistenza scadente o non averne,

e non esiste un posto in cui presentare
un reclamo che possa fare la differenza.

AT: Quando le persone udenti, come noi,

collaborano direttamente
con la comunità sorda,

sappiamo come usare
il nostro vantaggio e accesso

per supportare le persone sorde
nella creazione di spazi inclusivi.

Quando tutti vengono inclusi,
è un bene per tutti.

Ad esempio, questo è importante

in un contesto di movimenti attivisti
in comunità locali:

come nel 2018, quando ho lavorato
per la comunità sorda nell'Occupy ICE PDX.

Per 38 giorni, gli attivisti
hanno protestato

per far chiudere il Dipartimento
per la Sicurezza Interna di Portland,

e hanno protestato contro la separazione
delle famiglie e gli abusi al confine.

E sappiamo tutti che qui in Oregon,
azioni politiche simili non sono nuove,

ma Occupy ICE PDX è stato unico,
perché per la prima volta,

è stato reso accessibile un intero campo
di protesta, con le sue complessità,

perché i membri
della comunità sorda e gli attivisti

si sono presentati
e si sono messi in prima linea.

E quel campo ha mantenuto
il suo impegno a lottare per tutti,

fornendo interpreti
della Lingua dei Segni

e altre forme di assistenza
e accessibilità.

Sono stato fortunato ad essere coinvolto,

e ho coordinato un gruppo
di circa dieci interpreti

che hanno partecipato a veglie,
azioni dirette e incontri comunitari.

Abbiamo interagito con agenti armati,

facendo da interpreti durante gli arresti.

Questo genere di inclusione era nuovo per
le persone sorde e per i loro interpreti.

E i risultati sono stati meravigliosi.

La comunità sorda ha affrontato
un nuovo lessico specialistico,

per la primissima volta.

Quella lingua ha permesso di creare
una loro narrazione in quelle situazioni,

e ha aiutato interpreti come me e Lauren

a capire più a fondo
come soddisfare le loro esigenze.

Quando tutti vengono inclusi
in questo processo, è un bene per tutti.

Oggi stiamo ancora lavorando
accanto agli attivisti,

grazie alla creazione
di lessico e concetti

che la comunità stessa
ha contribuito a creare.

Non si tratta solo
di parlare dell'essere sordi,

ma di avere un'inclusione che permetta
di intervenire su qualsiasi argomento.

LT: Ma siamo onesti, il mondo di oggi
gira intorno alle informazioni sonore,

e le persone con il privilegio dell'udito

danno per scontato
di poter essere sempre partecipi.

In molte situazioni
potreste non aver mai guardato la vita

da una prospettiva diversa,
che esclude l'udito.

Voglio che vi prendiate un attimo

per pensare alla vostra materia preferita,
alle elementari.

Oppure pensate al vostro primo colloquio.

O a quando avevate paura
di ricevere alcune notizie,

o alla prima apparizione
in tribunale per una multa.

La nascita di vostro figlio,

o un funerale.

Spesso gli interpreti sono un gruppo
di estranei a rotazione,

in questi e molti altri momenti
della vita di persone sorde.

Io e Andrew siamo stati quegli estranei
nella stanza, quelle persone in più,

o eravamo presenti sugli schermi.

Conosciamo storie che non sono le nostre,

viviamo momenti nella vita delle persone,
di cui altrimenti non sapremmo nulla.

Gli interpreti professionisti
devono lavorare

nel rispetto dei clienti e dei colleghi,

dando anche priorità
a riservatezza e alla privacy.

Quelle storie, belle o brutte,
appartengono alla comunità sorda,

e non sta agli interpreti deciderlo.

AT: È vero.

Il punto è che...

Quando vedete un interprete, sappiate che
non è lì per insegnarvi dei bei segni,

o parlare in un angolo.

Non è una performance.

Lavoriamo duramente per garantire
accessibilità a udenti e sordi.

Secondo la legge sulle disabilità,

i luoghi pubblici devono permettere
alle persone con disabilità

di partecipare e beneficiare
di qualsiasi servizio in modo eguale.

Quindi, qual è il modo migliore
per essere certi

di fornire il giusto tipo di assistenza?

Potete iniziare
cercando nella vostra zona.

Iniziate dal luogo di lavoro,
o dai posti che frequentate.

Sono pronti e in grado di fornire
una serie di punti di accesso,

inclusi interpreti della Lingua
dei Segni su richiesta?

E poi, vi prego, iniziate
a chiedere ai vostri legislatori

una legge apposita per interpreti
certificati e qualificati,

e pretendete che quella certificazione,
e standardizzazione arrivino in Oregon.

Cercate organizzazioni
che stanno già lottando per questo,

e date tutto il vostro supporto,

perché questi processi
di responsabilizzazione

devono essere nelle mani
della comunità sorda.

LT: Ma soprattutto,
chiedete alle persone sorde,

interagite direttamente con loro.

Sostenete i professionisti sordi
e le organizzazioni che operano nel campo.

Chiedete a loro cosa rende
un interprete efficiente.

Ispirateli, dategli forza
per condividere le loro esperienze,

anche attraverso i loro TED Talk.

Passare del tempo su questo palco
è stato un onore,

ma vogliamo essere chiari.

Gli interpreti sono solo una parte
della questione,

solo una delle opzioni in una miriade
di possibilità di assistenza e accesso.

Il lavoro di un interprete esiste
in simbiosi con la comunità sorda.

Perché se non gli si permette di
controllare, educare e responsabilizzare

gli interpreti da cui dipendete anche voi,

noi come interpreti non possiamo
coltivare il nostro campo,

per stare al passo con un mondo
sempre in evoluzione.

È semplice: il modo migliore per fare in
modo che un lavoro vada a buon fine,

è renderlo accessibile ed inclusivo.

AT: Rendere qualcosa accessibile
non è rivoluzionario di per sé.

Ma ripeto, quando tutti sono inclusi,

penso rimarrete sorpresi
da quanto possa essere straordinario.

Non dovete crederci sulla parola.

Prendetevi un interprete eccezionale,

e chiedete alla comunità sorda
cosa si sta già facendo.

Senza questo tipo di accessibilità,

come potreste mai sapere
cosa vi state perdendo?

Entrambi: Grazie.

(Applausi)