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Tredici gorilla morti: nuovi virus e la prossima pandemia umana | David Quammen | TEDxBozeman

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    Dodici anni fa, sentii una frase
    che cambiò realmente la mia vita.
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    Ero in Africa centrale,
    seduto attorno a un falò,
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    e la frase era:
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    "Tredici gorilla morti".
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    Allora non lo sapevo,
  • 1:02 - 1:06
    ma quella frase diede il via
    a un lungo percorso di ricerca.
  • 1:06 - 1:11
    Una ricerca per capire l'ecologia
    e la biologia evolutiva
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    di virus pericolosi.
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    Esiste l'ecologia dei virus?
  • 1:16 - 1:17
    Sì.
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    Un virus può evolversi?
  • 1:19 - 1:20
    Sì.
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    Perché dovremmo preoccuparcene?
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    Perché sono argomenti
    strettamente correlati
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    al probabile rischio di morte
    di decine di milioni di persone,
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    in caso di nuove malattie pandemiche.
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    La ricerca mi ha spinto
    fuori dalla mia comfort zone.
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    Fino ad allora, infatti, mi occupavo solo
  • 1:44 - 1:45
    di animali grossi,
  • 1:45 - 1:48
    animali che possiamo vedere.
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    Poi sono finito in questo accampamento.
  • 1:53 - 1:57
    Eravamo nel bel mezzo di una foresta
    nel Gabon nord-orientale
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    e due ragazzi del posto
    stavano parlando del virus Ebola.
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    Parlavano di quando l'Ebola
    aveva colpito il loro villaggio,
  • 2:05 - 2:08
    situato a pochi chilometri da lì.
  • 2:09 - 2:11
    Fu un'epidemia terribile,
  • 2:11 - 2:16
    uccise in modo crudele
    molti dei loro parenti e dei loro amici.
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    I lori ricordi erano traumatici,
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    ma io cercavo di fargli comunque
    raccontare l'accaduto.
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    Uno dei due disse:
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    "Sai, oltre alla miseria e alla morte,
    c'era qualcos'altro nel nostro villaggio,
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    qualcosa che, allora, ci sembrò strano.
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    Qualcosa che abbiamo visto.
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    Erano 13 gorilla ammassati
    che giacevano morti nella foresta".
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    Tredici gorilla morti, ammucchiati.
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    Credo di essere rimasto
    a bocca aperta.
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    Scrissi quella frase sul mio quaderno.
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    Sapevo già qualcosa sull'Ebola.
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    In particolare, sapevo
    che uccide gorilla, scimpanzé,
  • 3:01 - 3:02
    ed esseri umani.
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    Ma sentire quella frase pronunciata
    dove l'Ebola mieteva vittime,
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    ebbe un effetto immediato.
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    Era l'inizio della mia ricerca
    nell'ambito della cosiddetta "zoonosi".
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    È un termine piuttosto tecnico,
    ma si può definire facilmente.
  • 3:24 - 3:28
    Si tratta di un'infezione
    che si trasmette dagli animali all'uomo.
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    Può essere un virus
    come l'Ebola o il Marburg,
  • 3:32 - 3:37
    oppure un batterio come quello
    che causa la malattia di Lyme.
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    Una volta trasmesso all'uomo,
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    se si propaga e genera la malattia,
    avviene, di fatto, un processo zoonotico.
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    Nello strano campo della medicina,
    non è certo un argomento marginale.
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    Al contrario, è centrale.
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    Il 60% delle malattie infettive
    che colpiscono l'uomo sono zoonotiche.
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    La peste bubbonica è zoonotica
    perché si trasmette dai roditori.
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    L'AIDS ha origini zoonotiche
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    perché è causato da un virus
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    che fu trasmesso
    da uno scimpanzé a una persona,
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    nel 1908 circa, la data non è precisa.
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    Il virus Hendra è molto pericoloso.
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    Si trasmette dai pipistrelli ai cavalli
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    e li uccide.
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    In seguito, si trasmette
    dai cavalli alle persone e le uccide.
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    Le zoonosi, visti
    i loro effetti pericolosi,
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    hanno una loro utilità:
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    ci ricordano che esiste un legame
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    tra l'uomo e le altre specie.
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    E un aspetto che ci lega a loro
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    è appunto la malattia.
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    Le malattie umane e quelle animali
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    sono le stesse.
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    Pertanto, la zoonosi tende a riconfermare
    un'antica verità darwiniana
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    che è, probabilmente, la più cruda:
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    noi esseri umani siamo animali,
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    facciamo parte della natura
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    e non siamo né distanti,
    né superiori a essa.
  • 5:21 - 5:25
    Ci sono molte new entry
    nella tetra lista delle zoonosi.
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    Sono prevalentemente virus
    che hanno causato epidemie,
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    una dopo l'altra,
    negli ultimi cinque o sei decenni:
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    il Machupo, in Bolivia, nel 1961,
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    il Marburg, collegato all'Ebola, nel 1967,
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    l'Ebola stesso si manifestò nel 1976,
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    l'HIV, identificato nel 1981,
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    l'Hanta, negli Stati Uniti, nel 1993,
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    l'Hendra, in Australia, nel 1994,
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    l'Aviaria, a Hong Kong, nel 1997,
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    il Nipah, in Malesia, nel 1998,
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    il West Nile, a New York, nel 1999,
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    e la SARS, diffusasi dalla Cina, nel 2003.
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    Potete farvi un'idea.
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    È stata una raffica di nuovi virus
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    che si sono sviluppati negli ultimi anni.
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    Da dove si sviluppano allora?
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    Ognuno dei nuovi virus zoonotici
    ha alle spalle una storia misteriosa:
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    possiamo supporre che l'infezione passi
    da alcuni animali all'essere umano.
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    Ma quali animali?
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    Usiamo un altro termine tecnico:
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    ogni specie permanentemente abitata
    da un parassita zoonotico,
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    di cui non si accorge,
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    e che non causa sintomi,
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    viene definita "serbatoio naturale".
  • 7:00 - 7:02
    I pipistrelli sono i serbatoi naturali
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    del virus Hendra.
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    Il serbatoio naturale dell'Ebola
    non è stato ancora identificato,
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    ma sappiamo che anche quello del Marburg,
    parente dell'Ebola, sono i pipistrelli.
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    Infine, gli Hantavirus
    sono trasmessi dai roditori.
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    Vi introduco l'ultimo termine:
  • 7:24 - 7:27
    quando un virus zoonotico
    si trasmette dal proprio serbatoio
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    alla sua prima vittima umana,
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    avviene un "salto di specie".
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    Questo è Geoffrey Platt in quarantena.
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    Salto di specie.
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    Adesso abbiamo le basi,
    i concetti e i termini chiave:
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    zoonosi, serbatoio naturale
    e salto di specie.
  • 7:51 - 7:56
    Solo con questo, potrete capire
    di più sul futuro delle malattie infettive
  • 7:56 - 7:59
    rispetto al 99% della popolazione.
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    Datevi una pacca sulla spalla
    e a novembre fatevi l'antinfluenzale.
  • 8:04 - 8:05
    (Risate)
  • 8:08 - 8:09
    Perché avvengono i salti di specie?
  • 8:09 - 8:13
    Perché alcuni si diffondono
    velocemente nel mondo?
  • 8:13 - 8:18
    La risposta è in due parole:
    sconvolgimento e collegamento.
  • 8:18 - 8:23
    Sempre più spesso l'essere umano
    sconvolge complessi ecosistemi selvatici
  • 8:23 - 8:24
    che ospitano
  • 8:24 - 8:27
    innumerevoli creature diverse.
  • 8:29 - 8:33
    Per ognuna di queste specie animali
    o vegetali di quei luoghi
  • 8:33 - 8:37
    esiste probabilmente
    almeno un virus specifico.
  • 8:38 - 8:43
    La deforestazione, gli incendi,
    la costruzione di strade e insediamenti,
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    l'uccisione della selvaggina
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    e tutte queste azioni, tendono a liberare
    i nuovi virus dai serbatoi naturali,
  • 8:51 - 8:55
    dando loro la possibilità
    di contagiare gli esseri umani.
  • 8:55 - 8:56
    Sconvolgimento.
  • 8:58 - 9:00
    Una volta avvenuto il contagio,
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    una volta che penetrano,
    si moltiplicano, si adattano
  • 9:05 - 9:08
    e trovano nuovi canali
    di trasmissione tra le persone,
  • 9:08 - 9:11
    possono viaggiare veloci come un aereo,
  • 9:11 - 9:14
    e uccidere, così, milioni di persone.
  • 9:15 - 9:20
    Sette anni fa, il National Geographic
    mi chiese un servizio su questo tema.
  • 9:20 - 9:24
    Mi mandarono in Africa centrale
    ma anche in vari altri luoghi.
  • 9:25 - 9:27
    L'incarico della rivista
    si trasformò in un libro.
  • 9:28 - 9:31
    E finalmente, questo libro
    è stato pubblicato in autunno [2012].
  • 9:31 - 9:35
    È una raccolta di idee scientifiche
    e di alcune storie raccapriccianti,
  • 9:36 - 9:39
    ma anche la storia di questa ricerca,
  • 9:39 - 9:45
    la mia ricerca per capire
    le realtà umane e le dinamiche
  • 9:45 - 9:47
    delle malattie zoonotiche.
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    Dall'accampamento in Africa centrale
    fino ad arrivare a oggi,
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    la ricerca ha compiuto
    12 anni, 8 mesi e 11 giorni.
  • 9:58 - 10:00
    I chilometri non li ho contati.
  • 10:01 - 10:03
    Il vero impegno, però, è appena iniziato.
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    Il vero impegno sta nel provare
    a persuadere voi e gli altri
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    del vero significato
    delle malattie zoonotiche.
  • 10:13 - 10:18
    Il vero messaggio non è solo prevenire
    il contagio dell'essere umano,
  • 10:18 - 10:22
    ma anche riconsiderare
    quella verità darwiniana di base.
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    Il vero messaggio
  • 10:25 - 10:29
    è che tra esseri umani, gorilla,
    scimpanzé, scimmie, cavalli,
  • 10:29 - 10:32
    roditori, pipistrelli e virus,
  • 10:32 - 10:35
    siamo tutti coinvolti.
  • 10:36 - 10:37
    Grazie.
  • 10:37 - 10:38
    (Applausi)
Title:
Tredici gorilla morti: nuovi virus e la prossima pandemia umana | David Quammen | TEDxBozeman
Description:

David Quammen parla di nuove orribili malattie come l'Ebola, la SARS, l'aviaria, l'AIDS e del modo in cui queste si trasmettono dagli animali all'essere umano. La maggior parte è causata da virus. Il fenomeno di trasmissione di un virus da un animale a un essere umano è chiamato "spillover" o "salto di specie".
I due fattori che contribuiscono al verificarsi di questo salto, che può causare la pandemia, sono: lo sconvolgimento (di diversi ecosistemi) e il collegamento (tra esseri umani a livello globale).

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
10:45

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