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[Connettersi con la propria
comunità interiore]
[Parte 1: Introduzione]
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Benvenutɜ carɜ amicɜ. Il nostro
intento è quello di
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incominciare una serie che
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renda onore alla nostra natura nella
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pratica della meditazione,
nella pratica del fermarsi,
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e guardare in profondità.
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Questa serie riguarda anche un modo unico
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di osservare in profondità
la nostra vita interiore.
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Ciò che intendo con vita interiore
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è per prima cosa che dentro di noi
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vi è la società. Individuiamo
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lɜ nostrɜ antenatɜ di terra,
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di sangue, spirituali.
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Mi piace anche far riferimento
allɜ nostrɜ antenatɜ ecologicɜ e
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milioni di antenatɜ che
non conosciamo personalmente.
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Molti anni fa, mi è capitato di
leggere un libro
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scritto da Joan Halifax, chiamato
"Voices of our ancestors"
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["Voci dellɜ nostrɜ antenatɜ"],
e in esso l'autrice parlava
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del potere
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della quiete, del fermarsi e rallentare
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abbastanza da essere in grado di
udire cosa c'è dentro di noi
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perché ciò che c'è dentro di noi
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è sempre lì presente.
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E quindi non stiamo parlando di
qualcosa come un'entità.
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Non stiamo parlando di qualcosa
dotato di un'essenza.
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Stiamo parlando dello scorrere
della vita dentro di noi,
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e caratteristico di quello scorrere
è che siamo natɜ già
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con la società in noi, nei nostri geni,
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e in tutto ciò che ci è stato trasmesso
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da quando siamo natɜ.
Ovunque siamo statɜ
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nel mondo, qualsiasi fosse
la nostra situazione familiare,
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e qualsiasi cosa sia accaduta
nelle nostre vite,
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nel loro svolgersi. Quindi
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ascoltarsi serve a migliorare
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la nostra abilità nel praticare
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con noi stessɜ, e alcune ricerche
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di molti anni fa in un campo chiamato
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"self-talk", ha studiato quanto spesso
parliamo con noi stessɜ
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in una maniera sana, e risulta che
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parliamo più con noi stessɜ
che con le altre persone.
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È quindi importante conoscere
e comprendere il nostro dialogo
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con noi stessɜ, poiché esso
influenza il modo in cui pensiamo,
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e influenza il modo in cui parliamo,
e influenza
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il modo in cui ci comportiamo.
Un altro modo
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di definire il tema di questa serie
è dire che riguarda la nostra
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coscienza deposito,
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un importante insegnamento buddhista,
e Thay ha enfatizzato molto
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questo insegnamento. Vorrei
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leggere giusto un paio di paragrafi dai 50
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versi sulla coscienza.
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Traduzione di Thay. In noi
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vi sono infinite varietà di semi, semi
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del Samsara e del Nirvana, di illusioni,
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di risveglio, semi di sofferenza, e
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semi di felicità, semi
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delle percezioni, di nomi e parole:
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semi che si manifestano
come corpo e mente,
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come regni di esistenza,
passaggi e mondi, sono
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tutti conservati nella nostra
coscienza. È per questo
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che essa si chiama deposito.
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Alcuni semi sono innati,
tramandati dai nostri antenati,
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alcuni sono stati piantati
quand'eravamo ancora nel grembo,
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altri ci furono piantati da bambinɜ.
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Che fossero trasmessi
dalla famiglia, od agli amici
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o dalla società, o dall'educazione, tutti
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i nostri semi sono per
natura sia individuali
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che comuni. La qualità
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della nostra vita dipende
dalla qualità dei semi
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che riposano nella nostra coscienza.
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Quindi un altro modo per descrivere
questa serie, è che essa riguardi
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il semplice prendersi una pausa
e controllare come stiamo
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gestendo i semi nella nostra coscienza.
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Provo a farlo ogni settimana
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e controllo con quali schemi abitudinari,
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con quali energie dell'abitudine,
con quali schemi di pensiero
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devo praticare mentre la vita va avanti,
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mentre ascolto le news,
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mentre guardo le news,
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mentre guardo le strade in cui
vivo e il mondo intorno.
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Cosa succede dentro di me? Perché io
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penso sia importante capire che
(è qualcosa di cui
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abbiamo tuttɜ esperienza) ogni
volta che ci succede
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qualcosa di esterno, anche qualcosa
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di interno ci accade.
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E imparare a navigare tutto ciò,
soprattutto in questi tempi
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di grande pessimismo
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e dubbio e paura e
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preoccupazione per il nostro pianeta,
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e per noi tuttɜ è importante
essere in grado di
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portare il meglio di noi stessɜ
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all'appuntamento con la vita,
e al nostro appuntamento
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lɜ unɜ con lɜ altrɜ. Non abbiamo tempo
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da perdere cercando di essere
perfettɜ.
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Abbiamo tutto il. tempo del mondo
nel momento presente
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per praticare. Quindi tutto ciò è riguardo
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a quello. Sì, conduciamo
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una vita solitaria, ma
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la nostra vita solitaria non può
mai fuggire alla
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società in noi stessɜ. Ci sono
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persone che parlano per molti anni
di spostarsi, di andarsene
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da qualche parte per scappare da alcune
cose, e scoprono che quelle cose
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li seguono quando si spostano.
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È un fatto che ovunque tu vada,
tu sarai lì, e
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ciò può essere travolgente. E quindi
imparare come
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essere consapevoli e praticare
con qualsiasi
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seme che sorga in noi,
che sia per lo stress nel mondo, o
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lo stress nella nostra vita, o
i mutamenti nel nostro pianeta,
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che sono tutte cose interconnesse,
è importante
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prestarvi attenzione.
Ci sono quattro fasi
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in questo processo.
Introdurremo la prima fase
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basata sul riconoscere e dare un nome
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alla consapevolezza della tua attuale
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cerchia di influenza interiore. Può
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trattarsi della famiglia, dellɜ antenatɜ
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di sangue, dellɜ antenatɜ della terra,
dellɜ antenatɜ
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spirituali, di mentori, amichɜ,
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e a volte persino sconosciutɜ.
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Possono essere umanɜ o non umanɜ
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dallɜ quali potremmo aver
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tratto beneficio incontrando la loro
presenza
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nelle nostre vite. E ovunque io
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abbia vissuto, ho sempre trovato
un albero con il quale
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potessi iniziare ad avere una relazione,
non importa cosa
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stesse accadendo nella mia vita.
E lì sotto mi appoggiavo
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sedendomi e mi sdraiavo e distendevo,
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e abbracciavo l'albero.
Quella sensazione di radicamento
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era lì per me, e sapevo come fare,
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e quindi sto parlando delle
semplici cose che
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possiamo fare per rafforzarci
sul nostro cammino spirituale.
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Quindi la prima fase è dare un nome,
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intuire il senso del circolo delle energie
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nelle persone, negli esseri
e insegnamenti che
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sono influenti per noi come individui
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e osservare come ciò impatti
il nostro sistema nervoso.
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Già sappiamo che ciò che pensiamo
ha un impatto su di noi,
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ciò che diciamo ha un impatto su di noi,
ciò che sentiamo ha un impatto
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su di noi, e come ci comportiamo ha
un impatto su di noi a sua volta,
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sia dentro che fuori. Dopodiché
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la sessione successiva sarà sul
dialogo esterno
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con le energie,
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e il modo in cui io lo faccio
è chiedendomi:
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"Quale energia è stata più presente
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in me negli ultimi 30 giorni?
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Quale spinta verso qualcosa
o quale attrazione
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verso qualcosa è stata più influente
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nel mio modo di vivere?"
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E poi la richiesta successiva
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è di dare un nome a questa modalità,
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e poi chiedere a sé stessɜ:
"Questa modalità è sana,
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nociva o mista?"
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E di cos'hai bisogno?
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Qual è la conversazione che hai
davvero bisogno di fare
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con te stessə, che valga il tuo tempo
prezioso e la tua energia, alla
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quale tu possa dedicare un'attenzione
consapevole. E abbiamo queste
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conversazioni con noi
stessɜ in continuazione.
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E ciò è naturale in quanto è
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parte del percorso umano,
e poi guarderemo quali sono
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le caratteristiche e le qualità
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di ciò che ci è stato trasmesso dai semi
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ai quali abbiamo prestato attenzione.
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E questo è in verità un altro modo
di parlare di ciò che
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Thay chiamava "innaffiatura selettiva",
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giusto sforzo, retta diligenza,
ovvero: a cosa
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prestiamo attenzione?
Dove portiamo la nostra mente?
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Su cosa portiamo la nostra mente
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e il nostro cuore? E quindi analizzeremo
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le nostre cerchie, magari selezioneremo
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le tre che sono state più presenti
nei nostri pattern energetici
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negli ultimi 30 giorni,
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e ciò ci preparerà per
la prossima sessione,
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che è la distinzione. È la sessione
sulla discriminazione,
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discriminazione in un senso saggio.
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Attenzione saggia alle
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presenze positive di cui
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hai bisogno adesso
nella tua vita quotidiana.
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Ad esempio io so che posso invitare
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il Buddha, posso invitare Thay,
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posso invitare Dr. Martin Luther King,
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posso invitare Gandhi.
Ho avuto esperienze concrete
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con tutte queste persone,
in un modo o nell'altro.
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Gandhi era stato in uno dei suoi rifugi
e poi io sono stato in India
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per due anni, e la sua energia
era ovunque
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perché stavo lavorando nei villaggi.
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Mi sono assicurato di prestarvi
attenzione.
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Uno dei miei viaggi preferiti
era il seguente: per accedere al
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villaggio andavo in bicicletta,
e c'erano una statua
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di Martin Luther King e
una statua di Gandhi
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una affianco all'altra. E questo è proprio
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ciò a cui mi riferisco. È questo che ti
manterrà vivə e
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vitale in questi tempi
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esterni molto difficili.
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In questi tempi esterni molto depressi.
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Devi trovare un modo,
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ed è per questo che per me
la pratica è molto importante
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al momento, devi trovare un modo
per venire a contatto con la gioia
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ed essere contattatə dalla gioia.
E dunque uno dei modi
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in cui presto attenzione alla
mia stessa energia,
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ai miei modelli energetici,
alla mia conversazione interiore
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o dialogo con ciò che quel
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dialogo potrebbe rappresentare, è:
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mi sta portando gioia?
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O mi sta portando solo al giudizio?
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È una distinzione molto importante
perché
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quella trasformazione di cui il mondo
ha bisogno in questo momento
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può solo derivare da questa
esperienza della
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saggezza della gioia.
La gioia nel momento presente
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e nelle le nostre vite.
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Qui insieme su questo pianeta
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con tutti questi co-esseri. E infine
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vedremo...
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ho cercato un modo di descrivelo
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senza che sembri un modello occidentale
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con i Cavalieri della Tavola Rotonda,
ma si tratta del tuo
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Sangha interiore.
È un processo che attraversi
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ed è meglio scegliere
chi vuoi che partecipi al tuo
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Sangha interiore.
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Mia nonna è nel mio Sangha interiore,
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mia madre è nel mio Sangha interiore,
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mio padre è lì - ma non altrettanto -
però è lì,
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e ovviamente Thay è lì, e altrɜ lɜ ho
menzionatɜ prima...
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Unə dellɜ miɜ primɜ insegnanti
del cristianesimo
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fa parte del mio Sangha interiore.
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E per me ciò significa che posso sentirlɜ
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qualche volta, sentire ciò che hanno detto
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che mi è rimasto in mente.
E diventa
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ciò che chiamiamo resilienza,
quando un ricordo
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positivo si ripresenta.
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E quindi se voglio avere
una conversazione con Thay,
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o con qualsiasi altrə insegnante o amicə,
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o mentore, posso sedermi
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in meditazione e in cinque minuti
visualizzare me stesso
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con loro, in un dialogo,
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in una conversazione, in silenzio,
e fare esperienza
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del nutrimento dato dall'essere
in contatto con una guarigione
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positiva, un'energia di trasformazione.
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E quindi il Sangha interiore
non è una commissione.
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Non è permanente. Come del resto
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null'altro, nulla è permanente.
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È solo uno sguardo nel momento,
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potrebbe essere utile
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riconoscere la tua vita interiore
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come un qualcosa di vivente,
vitale, importante.
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Perché qualsiasi cosa avvenga
nella tua vita interiore
-
finisce per riversarsi nella tua
vita esterna.
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Grazie.