Per strada con David Brooks | Art21 "New York Close Up"
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0:04 - 0:08[David Brooks, artista]
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0:09 - 0:12[New York Close Up]
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0:12 - 0:15Sono cresciuto
in una piccola cittadina dell'Indiana, -
0:15 - 0:17Brazil.
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0:22 - 0:25Mi sono trasferito a New York
a metà degli anni novanta -
0:25 - 0:27per andare alla
Cooper Union School. -
0:33 - 0:38["Per strada con David Brooks"]
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0:39 - 0:41Grazie allo skate,
potevo girare la città. -
0:41 - 0:43Quando andavo al museo,
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0:43 - 0:44portavo lo skate con me
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0:44 - 0:46e lo lasciavo al guardaroba.
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0:49 - 0:51Ero un tipo strano.
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0:51 - 0:53Vidi la mia prima opera d'arte
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0:53 - 0:57solo un anno prima.
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1:01 - 1:03Ricordo perfettamente
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1:03 - 1:05di essere andato al
Metropolitan Museum of Art -
1:06 - 1:11e di aver visto i Totem
della Nuova Guinea. -
1:12 - 1:14Fin dal primo momento,
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1:14 - 1:16mi colpirono
per il loro carattere esotico. -
1:16 - 1:20Ognuno di quei Totem
raffigurava una persona reale. -
1:23 - 1:25Quando compresi
cosa rappresentavano, -
1:25 - 1:30cambiai immediatamente opinione
sul significo dell'arte. -
1:32 - 1:37Il contesto che avvolgeva quell'opera,
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1:38 - 1:40il suo concepimento
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1:40 - 1:42e il ruolo che assumeva
all'interno della società. -
1:42 - 1:44Ciò che riguardava
la vita dell'opera, -
1:44 - 1:46intesa come il suo viaggio
verso gli Stati Uniti; -
1:46 - 1:49La storia che si cela dietro quei simboli
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1:49 - 1:52e la storia che essi vogliono raccontare.
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1:52 - 1:54È un qualcosa
di veramente straordinario -
1:54 - 1:57e che va ben più in profondità
di quanto si possa immaginare. -
2:03 - 2:05In un mio progetto esposto al PS1,
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2:05 - 2:08ho piantato circa cinquanta alberi.
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2:10 - 2:11Ho cercato di ricreare
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2:11 - 2:14una sezione trasversale
della foresta Amazzonica. -
2:16 - 2:18Poi, le abbiamo gettato addosso
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2:18 - 2:22venti tonnellate di cemento.
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2:23 - 2:24[RISATE]
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2:28 - 2:30Era più un gesto,
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2:30 - 2:32che una composizione
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2:32 - 2:33o un semplice oggetto.
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2:34 - 2:36Spaventoso e spettacolare
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2:36 - 2:39contemporaneamente.
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2:40 - 2:42Con il passare del tempo,
la foresta è ricresciuta -
2:42 - 2:44riaprendosi, così, un varco
nel cemento. -
2:44 - 2:48L'installazione
è durata circa 1 anno e mezzo. -
2:51 - 2:55Purtroppo non siamo più sensibili
alla violenza, -
2:55 - 2:57ch'essa riguardi la natura
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2:57 - 2:58o la cultura.
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2:58 - 3:00Quindi, il vero obbiettivo del progetto
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3:00 - 3:04era cercare di recuperare il legame
con la realtà. -
3:05 - 3:07Proprio come per lo skate,
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3:07 - 3:09non c'è un'ideologia
nell'andare in giro con lo skate. -
3:09 - 3:12Sei solo te e il tuo corpo
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3:12 - 3:14in quel momento.
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3:20 - 3:23M'avvicinai allo skate...
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3:23 - 3:27quand'ero piuttosto giovane,
e pure imbranato. -
3:28 - 3:30In particolare, ricordo mio fratello
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3:30 - 3:31prendermi in giro costantemente.
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3:31 - 3:34Mi diceva: "Lo fai da un sacco di tempo,
e ancora non hai imparato? " -
3:34 - 3:37Poi,
all'età di tredici anni, -
3:37 - 3:39iniziai a prender
la cosa più seriamente. -
3:39 - 3:42Mi fissai con il voler
imparare un trick al giorno. -
3:44 - 3:47Così, alle 2 del mattino,
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3:47 - 3:49sgattaiolavo fuori casa
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3:49 - 3:51e guidavo fino a Chicago oppure fino...
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3:51 - 3:52[RISATE]
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3:52 - 3:54fino a Louisville.
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3:57 - 4:00Lo skate, per me,
diventava ancor più eccitante -
4:00 - 4:05quando mi trovavo in un contesto urbano
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4:05 - 4:08e dovevo cercare nuovi modi
per sfruttare l'ambiente. -
4:10 - 4:14Sei costretto ad andare fuori
nel mondo, a esplorarlo. -
4:23 - 4:24[The Explorer Club]
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4:27 - 4:30The Explorer Club è un club privato,
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4:33 - 4:35fondato nel 1904
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4:35 - 4:40da un gruppo di persone
solite impegnarsi in diverse imprese -
4:40 - 4:42e che,
come dire, -
4:42 - 4:43avevano bisogno di un posto
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4:43 - 4:43dove riunirsi
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4:43 - 4:46per fare ciò che chiamavano 'smoker':
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4:46 - 4:50incontrarsi e discutere
delle spedizioni che avevano fatto. -
4:51 - 4:55Era un posto
dove poter condividere le proprie storie. -
5:01 - 5:03Quando venne fondato,
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5:03 - 5:06era frequentato da persone che partecipavano
alla grandi corse verso il Polo -
5:06 - 5:07Nord o Sud,
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5:09 - 5:12o che provavano a raggiungere le cime
delle vette più alte sulla Terra, -
5:12 - 5:13come il Monte Everest.
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5:13 - 5:15Senza dimenticare, poi,
chi cercava di arrivare alla Luna. -
5:16 - 5:18Ma proprio la loro caccia ai grandi record,
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5:18 - 5:21li sviava dal vivere a pieno la loro vita,
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5:21 - 5:22in un certo senso.
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5:22 - 5:24Oggigiorno, credo siamo arrivati
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5:24 - 5:26a concepire in modo
completamente diverso -
5:26 - 5:30l'esplorazione.
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5:30 - 5:32Ora si tratta degli aspetti
più piccoli -
5:32 - 5:35ed infinitesimali che compongono la vita,
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5:35 - 5:39e che in realtà
fanno del mondo quello che è. -
5:45 - 5:49In pratica, la mietitrebbia è un attrezzo
per l'agricoltura -
5:49 - 5:51che taglia il mais,
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5:51 - 5:53ne rompe le cariossidi,
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5:53 - 5:57setaccia, raspa
le pannocchie e -
5:59 - 6:01pulisce il cereale.
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6:02 - 6:06In questa esposizione,
il macchinario è sezionato -
6:06 - 6:08in migliaia di pezzi.
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6:09 - 6:13Ci vuole tempo per muoversi attorno
e osservarla bene. -
6:13 - 6:15Come in un eco-sistema,
non è un'esperienza -
6:15 - 6:19per cui basta presentarsi
e posizionarcisi di fronte. -
6:19 - 6:22È un' insieme di processi
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6:22 - 6:23che sei in grado di comprendere
lentamente, -
6:23 - 6:25e solo poi rimetterli insieme.
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6:25 - 6:27Lo scopo è guadagnare
una visione macroscopica del tutto, -
6:27 - 6:29di tutti quei particolari
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6:29 - 6:31di cui è formata,
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6:31 - 6:34ma che allo stesso tempo
contribuiscono ad un sacco di cose. -
6:40 - 6:42Esistono un numero infinito di possibilità
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6:42 - 6:45che una persona può fare
con lo skateboard. -
6:47 - 6:49E non si finisce mai di imparare,
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6:49 - 6:52nonostante l'impegno.
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6:58 - 7:00Ad un certo punto della mia vita,
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7:00 - 7:02pensai veramente di poter diventare un skater professionista.
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7:03 - 7:06Ma una ragazza mi spezzò il cuore
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7:06 - 7:08e così finii per fare arte,
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7:08 - 7:10piuttosto assiduamente anche.
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7:12 - 7:13Ben presto realizzai che
ero più incline all'arte -
7:15 - 7:17che a skateare.
- Title:
- Per strada con David Brooks | Art21 "New York Close Up"
- Description:
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Può davvero uno skater smetter di esserlo?
Percorrendo le strade di New York a bordo del suo skate, l’artista David Brooks traccia la sua evoluzione che lo porta da giovane skater ad ambizioso scultore; e ci guida attraverso progetti e momenti salienti che via via gli hanno dato ispirazione. A metà degli anni ‘90, Brooks si trasferì dalla provincia dello stato dell’Indiana verso New York e con se portò anche il suo skate, mezzo che usò per esplorare il paesaggio culturalmente dinamico della città.
La scoperta dei manufatti esposti nella sezione Arts of Africa, Oceania and the Americas del Metropolitan Museum of Art, ciascuno dei quali rappresentava una singola persona, rappresentò una epifania per Brooks, che iniziò a concepire l’arte come qualcosa di attivo nel panorama mondiale. “Quando realizzai il loro vero significato”, dice a proposito dei totem della Papua Nuova Guinea, “frantumarono completamente il mio preconcetto ciò di arte.” Tutt’oggi, quel momento continua a influenzare il lavoro dell’artista, aiutandolo a considerare le connessioni storiche e culturali intrinseche ai materiali utilizzati, portandolo ad utilizzare del cemento a spruzzo nella sua installazione “Preserved Forest” esposta al MoMA PS1.
Pochi metri più avanti, di fronte al The Explorers Club, una club per scienziati ed esploratori, Brooks discute come quelle prime grandi corse che caratterizzarono il ventesimo secolo modificarono il loro significato con l’avvento del ventunesimo secolo. Infatti, replica, iniziammo a concepire l’esplorazione come la ricerca di un qualcosa di più minuzioso, di ciò che andava nascondendosi in tutti quei piccoli segreti che costellano la vita e che andavano via via dimenticati. L’artista applica questa lente d’ingrandimento anche nella sua “Continuous service Altered Daily” (2016) esposta all’Aldrich Contemporary Art Museum; opera dove decostruisce una mietitrebbia John Deere del 1976 in migliaia di piccoli pezzi, rivelandone il complicato insieme da cui è composta.
Sebbene Brooks abbia ormai smesso skateare a livello professionista, la connessione esistente tra skate e le sue creazioni è ancora presente e fortemente radicata. Non solo è intuibile dal sapiente utilizzo dei materiali, ma anche nell’adattabilità che ha l’artista nel comprendere e nell’utilizzare lo spazio urbano circostante. “Esiste un numero infinito di cose che una persona può fare con lo skate,” dice l’artista, “un numero in costante crescit, per questo motivo bisogna cercare costantemente di impegnarsi.”
Con la collaborazione delle opere dei pianisti Edvard Grieg (Pezzi Lirici op.12 No. 2) e Franz Schubert (Sinfonia n.4 in Do minore, D. 899).
David Brooks (1975, Brazil, Indiana, USA) vive e lavora a Brooklyn, New York. Per maggiori informazioni sull’artista:
art21.org/newyorkcloseup/artists/david-brooks/
CREDITS | "New York Close Up" Series Producer: Nick Ravich. Direttore: Nick Ravich. Editor: Mary e Toman. Fotografia: Tyler Haft Assistente di produzione e fonico: Logan Floyd Grafica e Design: Open & Urosh Perisic. Opere e archivio fotografico: David Brooks, Cathy Carver, MoMA PS1, NASA, & Tom Powel Imaging. Musiche: Harris Andersen, Circus Marcus, Museopen, Musicians from Marlboro, & Paul Pitman. Ringraziamenti: Lacey Flint, Kevin Murphy, Rebecca Schear, Naomi Takafuchi, The Explorers Club & The Metropolitan Museum of Art. © Art21, Inc. 2017. Qualsiasi diritto è riservato.
“New York Clos Up” è supportato, in parte, da The Lambent Foundation; da finanziamenti pubblici da parte del Dipartimento d’Affari Culturali della città di New York e dal Comune; VIA Art Fund; Lévy Gorvy e altri contribuenti privati.
- Video Language:
- English
- Team:
- Art21
- Project:
- "New York Close Up" series
- Duration:
- 07:37
Andrea Della giustina published Italian subtitles for David Brooks Hits the Pavement | Art21 "New York Close Up" | ||
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E. M. edited Italian subtitles for David Brooks Hits the Pavement | Art21 "New York Close Up" | ||
E. M. edited Italian subtitles for David Brooks Hits the Pavement | Art21 "New York Close Up" |