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GRACE KELLY
LA PRINCIPESSA AMERICANA
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Nata in una ricca
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famiglia di Philadelphia
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sebbene fosse una bimba timida
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sognava di vivere sotto i riflettori
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"Non fare l'eroe!
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Non ce n'è bisogno, non per me!"
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"Non faccio l'eroe..."
- All'età di 23 anni,
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la bellezza e
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il suo talento
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la portarono a Hollywood.
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Recitò in 11 film in
3 anni e mezzo
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e divenne la star più ambita
dei suoi tempi
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Lavorò con i registi
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più importanti
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di Hollywood
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dando la replica
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ai più grandi attori
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"Niente è più misterioso
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e silenzioso quanto un teatro buio
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Poi, a 26 anni, girò le spalle
alla macchina dei sogni
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ma il sogno divenne realtà,
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in una fiaba condivisa
da tutto il mondo.
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Si chiamava Grace Kelly.
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Divenne: Sua Altezza Serenissima
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Principessa Grace di Monaco.
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Narrato da
RICHARD KILEY
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Non penso che Grace pensasse
di lasciare il cinema quando
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divenne la Principessa Grace di Monaco.
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Credo che la realtà di questa probabilità
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le si rivelò nel mezzo del Mediterraneo,
in luna di miele.
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Affrontava tutto con gran disinvoltura,
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niente sembrava troppo per lei.
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Di tutti i nomi, Grace, era quello
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che meglio le si addiceva,
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e persino la sua morte,
tragica e prematura
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contribuì a farla entrare
nella leggenda
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(Banda musicale suona)
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Monaco, principato
di appena 2,02 KM2
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sulla Costa Azzurra francese
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Per secoli, i Monegaschi
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hanno conservato il loro
carattere distintivo
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e il loro orgoglio.
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Ma, per il resto del mondo,
era conosciuto
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come "un parco giochi
per ricchi"
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che venivano a godere
della sua bellezza
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e del gioco
d'azzardo.
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Monaco divenne la dimora di una
giovane attrice americana
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che arrivò nel 1956 per diventarne
la sua Principessa.
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Portò con sè fama, affascinante bellezza
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e intelligenza.
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E portò guerra
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un senso di scopo.
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Questa storia di una Principessa
era saldamente ancorata nella realtà
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Una realtà che aveva
le sue origini
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a Philadelphia.
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La competizione era di casa dai Kelly.
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Qui lungo Kelly Drive,
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intitolato al padre di Grace,
John B. Kelly,
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continuano ancora
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a gareggiare nello sport
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in cui Jack Kelly
vinse una medaglia olimpica.
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Una statua, voluta dai
cittadini di Philadelphia
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commemora questa vittoria.
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Il padre di Jack Kelly era
un muratore
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venuto dall'Irlanda
in cerca di fortuna.
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Fin da giovane Jack
si unì all'attività di famiglia:
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costruzione e
produzione di mattoni.
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Si mise in proprio
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e costruì la sua propria fortuna.
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Ma rimase sempre
fedele e orgoglioso
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delle umili origini
della sua famiglia.
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Jack Kelly credeva
che il mondo
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fosse ciò che tu lo facevi diventare.
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Margaret Majer, sua moglie,
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fu una modella,
campionessa di nuoto e atleta.
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Margaret e Jack
erano determinati
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a crescere i figli
allo stesso modo.
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(Musica)
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Sei sei bravo abbastanza,
sei certo di raggiungere la vetta.
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Lo hanno inculcato ai loro
figli fin dalla tenera età.
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(Musica)
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Siamo sempre stati una famiglia
molto unita.
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Quattro per uno: Peggy, mia sorella,
la maggiore
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mio fratello Jack, Grace ed io.
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È stata la più piccola
per 3 anni e mezzo
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e ha amato ogni minuto
di questo
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Grace, da piccola, era molto timida
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e una figlia di mamma.
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Spesso, quando la fotografavamo
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sua madre doveva
tenerla
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inclinandosi
all'indietro
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per allontanarsi dalla camera
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senza fare piangere Grace,
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era molto dolce e delicata,
amava essere tenuta in braccio
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coccolata e baciata,
e amata.
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Io, invece,e mio fratello
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e mia sorella maggiore
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eravamo più del genere
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"statemi lontani"
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volevamo fare le nostre cose.
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Da giovani, avevamo sempre
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un posto al mare.
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Penso che siano stati
i migliori momenti vissuti insieme.
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Semplicemente sono stati
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momenti meravigliosi
e Grace
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per tutta la vita , amò
stare vicino all'oceano
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e al mare
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Grace e tutti noi, eravamo
una famiglia competitiva.
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Penso che lo abbiamo preso,
so che lo abbiamo preso
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da nostra madre e
da nostro padre
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Ci hanno instillato un profondo
senso della competizione
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e l'amore per lo sport,
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la voglia di vincere,
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ma ci hanno anche insegnato
a perdere con grazia.
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Ma i Kelly non erano
intenzionati a perdere
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e nessuno era un miglior
coach di Jack Kelly
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Era divertente, famigliare,
e ci ha lasciato
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una determinazione speciale.
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In Grace, questa determinazione
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non si manifestò tanto nello sport.
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Ma subito prese un altro aspetto.
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Amava sedersi per ore e fingere
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e creare situazioni dicendo:
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"Lizzie, fai questo e io sarò questo",
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e"Io sarò la madre e tu il bebé",
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certo, molte volte ho resistito
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perchè non volevo giocare
ai suoi giochi.
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Per Grace, crescere
in una famiglia benestante
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significava praticare sport invernali
a Lake Placid.
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Ma anche frequentare le migliori
scuole private.
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Molto presto si dedicò
alle cause in cui credeva.
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Sfilò per le raccolte fondi.
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Ma per Grace rappresentava
più di questo.
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Per lei erano teatro.
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Prese l'amore per il teatro
da mio zio George.
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Era un drammaturgo e
dirigeva spettacoli teatrali.
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Era molto gentile, colto
e molto spiritoso.
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Era affascinata dai racconti
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del palcoscenico e del teatro.
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Suo zio George Kelly, fu
un modello per lei.
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Era sensibile, gentile e
aveva talento
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e credo che di tutti gli uomini
che abbia conosciuto,
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piutttosto che
"l'uomo macho e atletico"
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avesse come ideale suo zio George.
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Di suo padre, John B, Jack Kelly ricordo
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che era un uomo enorme
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con una grande energia, schietto,
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tutto allo scoperto e avanti tutta.
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Un uomo gentile, ma senza
una grande sensibilità interiore.
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Suo padre era assolutamente
convinto che Peggy,
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la maggiore, sarebbe diventata
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la grande star della famiglia,
il successo,
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e non prestò mai attenzione
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alla parte centrale della sua famiglia
e ai suoi 4 figli
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e lei era silenziosa, osservava
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gli altri e adorava
suo fratello maggiore Kell,
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John B. Kelly Jr., campione di atletica,
grande pilota ,
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suo padre lo
considerava fantastico,
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ma Grace l'ha solo accettata e
penso che
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non l'abbia mai capita,
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ma lei lo adorava.
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Eppure, c'é da chiedersi, quando
non si ottiene
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da un genitore ciò
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di cui si ha forse bisogno
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se non sia proprio questo la spinta
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per tirare fuori e diventare
il meglio di te stesso.
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Prese la decisione di partire a New York
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e i miei genitori ne furono
particolarmente sorpresi
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perché era una ragazza
timida e riservata.
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Erano un po' preoccupati che andasse
a New York e da sola
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ma la madre disse: "Jack, non è come se
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andasse a Hollywood o in California".
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Grace capì che suo padre non credeva
in una carriera da attrice.
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Le permisero di andare,
per toglierle il pensiero.
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""Lasciala andare, non porterà a nulla".
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Grace fu ammessa all'Accademia
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Americana di Arti Drammatiche
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e fu ospitata nel Carnegie Hall
di Manhattan.
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Era il 1947 e Grace Kelly aveva 18 anni.
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Si mantenne facendo la modella,
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Creato il book, poco alla volta
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iniziò ad ottenere ingaggi.
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Così non dovette chiedere favori,
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a sostegno dei suoi sforzi
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potendo giustificare la propria esistenza
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con il proprio potere di guadagno.
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Grace apparve anche in
spot pubblicitari.
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Era la ragazza della porta accanto,
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La ragazza che ogni uomo
sperava di poter sposare.
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Diplomatasi all'American Academy,,
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trovò ruoli in compagnie teatrali
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e il suo primo ruolo professionale
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nella commedia di suo zio George Kelly:
"I portatori di torce".
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Poi, arrivò il suo primo ruolo a Broadway
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in una commedia di Strindberg.
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Salimmo tutti da Philadelphia
per il debutto
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e papà non sapeva che
recitasse anche Raymond Massey.
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Grace presentò suo padre a
Raymond che gli disse:
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"Oh! Jack! Come stai?" e poi
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"È tua figlia?
Non lo sapevo!"
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Quindi fece tutto da sola
non volendo nessun aiuto
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da nessuno della famiglia
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perché diceva:" Se non posso farlo da me,
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allora non lo voglio affatto".
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Sono rimasta molto colpita
dal suo aspetto,
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dalla sua camminata,
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e specialmente dalla
sua voce incantevole.
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Aveva una bellissima voce.
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Eccetto che il parlato non era ancora,
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come attrice, in sintonia con la postura
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e l'imponente figura che proiettava.
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Studiò,
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si applicò molto ai personaggi
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su cui stava lavorando.
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Incontrai Grace Kelly all'inizio
della sua carriera
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nel 1950 quando diressi
"Danger" per la CBS Television.
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Venne sua madre, e
penso suo fratello
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per vedere le prove,
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e alla fine delle prove,
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sentii sua madre dire:
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"Tesoro, quando parli
sei un po' affettata,
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potresti gentilmente essere più naturale?"
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e lei rispose: "Madre,
ci sto lavorando".
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"La tua città è piena di suoni,
ascolta..."
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"Non sento nulla."
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"C'è un'auto che passa,
e un cavallo
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e una barca nel porto..."
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Interpretò per me il ruolo principale
"The Rich Boy"
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"Ti porterò con me"
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"Lo farai?..."
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Sotto la pressione della
televisione in diretta,
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senza riprese,
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senza possibilità di tornare
indietro e correggere.
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In televisione, quando cadevano i fondali
sui tavolini da tè
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e tutti improvvisavano.
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Lei si esibì brillantemente
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e rapidamente divenne uno dei
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membri principali della cosiddetta
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"stock company"
[compagnia teatrale],
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Quegli attori che tendevamo a prendere
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ancora e ancora.
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"...fondamentalmente direi.
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"Oh, devo sembrarti molto
snob riguardo al West."
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"Oh! No! Mi interessa,
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solo che non ci ho mai pensato così."
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"Bé, la gente dell'ovest è più aperta"
-
"Sono aperto."
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"È perché avrete bevuto molto.
-
Ha bevuto molto, vero?"
-
"No!"
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"La stavo ossevando
-
dall'altra parte
della stanza,
-
continuava a versarsi da bere."
-
"Mi stava osservando?"
-
"Come le altre ragazze"
-
"Alcuni uomini sono così,
-
attirano l'attenzione."
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"Non ti avevo vista fino a
qualche minuto fa
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e non vedevo l'ora
di esserle presentato."
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"Alcuni uomini sono così..."
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La prima volta che vidi Grace,
difficilmente
-
avrei potuto descriverla
come la regina mondiale del glamour.
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Durante le prove, portava gli occhiali,
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e stavano leggermente giù sul naso,
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e aveva un terribile raffreddore.
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Ed era piuttosto riservata,
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Ricordo che ci siamo stretti la mano,
ma non era una stretta energica,
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sembrava quella di una bambina.
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E ho pensato: "Ooh, che maestrina carina!"
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Veniva da Philadelphia, e questa fu
la mia prima impressione di Grace.
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Grace ebbe un piccolo ruolo
nel film "Quattordici ore"
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nel quale non fu notata.
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Tornò alla televisione e
al teatro di repertorio.
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La sua grande occasione arrivò
per un colpo di fortuna.
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Incontrai Grace nel 1953, stava passando
davanti alla fila di ricevimento
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del mio matrimonio con Jay Kanter,
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che era il suo agente.
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Ero incuriosito dal suo aspetto
nelle foto che Edie mi aveva inviato
-
dal suo background e
ancora di più probabilmente
-
che non volesse accettare
un contratto
-
a lungo termine
con lo studio.
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Era un giovane agente,
ero un giovane produttore,
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e mi aveva portato Marlon Brando,
-
poi mi aveva inviato
una foto di Grace Kelly
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all'epoca stavamo facendo
il casting per "Mezzogiorno di fuoco".
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Ora, volevo una ragazza anonima.
Chiesi di vederla.
-
Arrivò da Denver per un colloquio.
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per una parte in un western,
indossando guanti bianchi
-
niente di meno.
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Mi riportò a quando da bambina
-
Mia madre insisteva ogni volta
che andavamo in città:
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"in città indossate guanti e cappello."
-
Non era solo mia madre.
Siamo stati educati in un convento,
-
e le suore insistevano che
indossassimo guanti bianchi
-
nelle occasioni speciali.
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Ero entusiasta per le sue doti
da vera lady
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quel tipo di dignità, tanto in contrasto
con lo scenario Western,
-
che funziona così bene.
Questi sono i guanti bianchi
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"....Tuo legittimo sposo,
di amarlo e
-
rispettarlo, finché
morte non vi separi."
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Il motivo per cui penso che
fosse la scelta sbagliata
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è che Cooper era molto
più vecchio di Grace Kelly
-
era troppo vecchio per Kelly,
in realtà, per quel ruolo.
-
Lei non pensava di essere
andata bene nel film
-
e nemmeno io lo pensavo.
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C'era una ragazza nel film, Katy Jurado,
-
recitava la parte
della ragazza messicana nella città,
-
Katy Jurado era dinamica e dominante,
-
eppure, Kelly non ne è stata fagocitata,
neppure con il suo ruolo mal assegnato
-
proprio grazie a questa qualità
da lady che emergeva.
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"...erano dalla parte giusta,
ma ciò non li ha aiutati
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quando è iniziata la sparatoia.
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Mio fratello aveva 19 anni.
L'ho visto morire..."
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Per Grace Kelly è stata
la prima grande occasione
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e per me, il mio primo film americano
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girato qui a Holllywood.
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Avevo due anni più di lei,
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avevo girato per 7 anni
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in Messico, ma c'era qualcosa
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di molto diverso fra Grace e me,
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non avremmo potuto spiegarlo,
non eravamo molto vicine
-
ma potevo vedere una ragazza con
grande dignità e molto carattere
-
che voleva essere qualcuno nel cinema
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e ha lavorato molto duramente
in questo film.
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Sembrava debole e piccolina,
invece era una molto forte.
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Penso che sia la la stella
del cinema più forte
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con cui abbia mai lavorato
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Sapeva quello che voleva,
e lo otteneva.
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(Musica)
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Gary Cooper vinse un Academic Award
come Miglior Attore del 1952,
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ma non ci furono
riconoscimenti per Grace,
-
e prontamente tornò a New York
per continuare a studiare.
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Era una Kelly, e doveva fare di meglio.
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Abbiamo probabilmente letto entrambi
questa cosa in cui diceva
-
"Puoi vedere ogni cosa
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negli occhi di Gary Coooper"
mentre i suoi occhi invece erano
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"piatti e noiosi, e morti" e
che non le piacevano
-
non riusciva ad esprimere
ciò che sentiva il personaggio.
-
Cominciò a lavorare duramente
concentrata sul suo obiettivo.
-
In altre parole, quella sarebbe stata
-
la cura per il suo modo di
-
affrontare i personaggi
per farli prendere vita
-
Per fare brillare i suoi occhi
di significato.
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Ha sempre avuto un'immagine di
sè come di un'attrice vecchio stile
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con il fascino tipico di Brodway.
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Grace anelava ad un ruolo principale
-
in una produzione newyorkese
di "Cyrano de Bergerac".
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Avrei voluto avere Grace come Roxanne,
-
L'avrei voluta, non per
le sue grandi qualità di recitazione,
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ma per la disciplina che aveva.
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Purtroppo non si è mai resa conto
-
che per ogni ruolo a cui
si presentava a Brodway,
-
eccezion fatta per "The Father",
lo perdeva.
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E quando non lo otteneva
-
se ne parlava nelle colonne dei giornali
e così via.
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Era molto, molto giù
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ma poi si è ripresa, ed ha proseguito
-
"Mogambo" pare che fosse un film
a cui tenesse particolarmente
-
tanto da essere disposta
a firmare un contratto
-
a lungo termine con la MGM
pur di recitarvi.
-
"È tutto ciò che sei disposta
a fare per lui?!"
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"Che cosa si aspetta che faccia,
sig.ra Nordley,
-
che mi arrampichi nel suo letto
e gli tenga la mano?"
-
Il pensiero di dare la replica
ad una star come Clark Gable
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diretta da John Ford,
compatriota irlandese.
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E anche penso, affascinata
all'idea di girare in Africa.
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Durante le riprese di "Mogambo",
Clark Gable descrisse un incidente
-
a Rupert Allan, corrispondente
della rivista Look.
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Grace era in disparte e
fu ragggiunta da Gable.
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Si girò verso di lui e vide
che stava piangendo.
-
e le disse: "Perché piangi , Grace?"
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Rispose: "È così bello, sto leggendo
"Le nevi del Kilimanjaro"
-
di Hemingway, e ho alzato gli occhi
e stavo giusto leggendo di questo
-
leopardo congelato, credo che
lo abbiano trovato nelle nevi
-
lassù di questa montagna
più alta dell'Africa,
-
e ho alzato gli occhi dal mio libro
pensando
-
a che bella immagine
aveva dentro Hemingway,
-
e poi ho visto un leone
camminare lungo la spiaggia.
-
è così bello."
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Dava una personalità umana ai suoi animali
-
e spesso dava personalità animali
agli umani.
-
Soleva chiamare alcuni
suoi amici intimi uccelli e chiamava
-
Rita uccellino, Jay uccellino,
questo uccellino, quello uccellino.
-
Voglio dire, persone ed animali
-
diventavano intercambiabili con Grace.
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Il ruolo di Grace in "Mogambo"
vinse la nomina
-
per l'Academy Award come
-
Miglior Attrice Non Protagonista
nel 1953
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"Cosa dici? Sei ubriaco!"
-
"Sai com'è nei safari"
-
È in ognuno di noi, una donna cade
sempre per il Cacciatore Bianco
-
e noi ragazzi ne aproffittiamo
al massimo, puoi biasimarci?
-
Oh, quando arrivi con quello sguardo..."
-
Alcuni critici la definirono
una star in divenire
-
Pochi si resero conto di quanto
avrebbe brillato la futura star,
-
e tanto rapidamente.
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Hollywood, per quanto ne sapessero
Jack e Margaret Kelly,
-
non era un posto
per ragazze come lei.
-
Spesso la domenica, andavamo in chiesa,
-
e lo zio George che viveva
nel sud della California
-
veniva a prenderci
-
e ci portava a fare un giro
e poi a pranzo,
-
e lei amava tanto
queste passeggiate con George.
-
Io stavo nei sedili posteriori
magari appisolandomi,
-
loro invece parlavano di
teatro, libri e poesia.
-
Certa gente in città,
i capi degli studios,
-
erano perplessi nei suoi confronti,
non capivano
-
perché declinasse
gli inviti alle loro cene
-
dove sedere accanto alle giuste persone
che le giovani attrici
-
dovrebbero voler frequentare.
-
Non era espansiva
-
e non teneva affatto
a farsi tanti e tanti amici.
-
Si alzava alle 5 di mattina,
andava sul set, rientrava
-
per mangiare qualcosa al volo.
-
Di solito un hamburger,
che era il suo piatto preferito.
-
E poi a letto.
-
Era sempre affascinante,
mai fredda, non era mai glaciale
-
con nessuno sul set.
-
Poteva sembrare fredda,
sempre al di sopra di tutto,
-
ma interiormente era spesso in tumulto.
-
Ed era una persona mutevole ma
sempre sotto controllo.
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Alfred Hitchcock diceva di Grace Kelly
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con il suo solito umorismo
che la sua apparente frigidità
-
era come una montagna
coperta di neve,
-
ma che la montagna
era in realtà un vulcano.
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Nel 1953, il regista Hitchcock trovò
in Grace l'eroina perfetta
-
C'è una scena in "Il delitto perfetto"
in cui lei doveva rispondere al telefono
-
infilandosi l'accappatoio
-
e lei disse che non c'era motivo
che infilasse l'accappatoio solo
-
per rispondere al telefono,
con nessuno nelle vicinanze"
-
E lui disse:
"Cosa vorresti indossare allora?"
-
Rispose:"Indosserò
una camicia da notte"
-
Disse:"Va bene"
E funzionò a meraviglia
-
"Pronto...
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Pareva conoscere i movimenti
prima che Hitchcock
-
dicesse qualcosa in proposito
-
E penso che Hitchcock
lo apprezzasse
-
Penso che chiunque lo apprezzerebbe
-
In "La finestra sul cortile" Hitchcock
disse a Grace,
-
"Ora, devi attraversare
ed entrare nella stanza"
-
e Grace senza altre indicazioni,
andò semplicemente oltre
-
arrampicandosi sulla scala antincendio
-
sgattaiolò da una delle finestre
ed entrò di soppiatto dalla porta
-
poi, si girò verso Hitchcock e chiese:
-
È quello che intendevi?"
-
"Bè, hanno tutti applaudito
e se lo meritava
-
perchè era esattamente ciò che
Hitchcock voleva.
-
Ciò che Grace apportava,
in quanto attrice,
-
era l'immagine attuale
-
delle giovani donne anni '50,
in una visione glamour.
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Era un'epoca molto convenzionale,
esclusiva in un certo senso.
-
Sotto sotto, ovviamente,
c'era sempre un senso di civetteria
-
e di divertimento
da giovani donne
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Grace era davvero arrivata
-
Appariva sulle copertine delle
riviste nazionali
-
Ma il successo significava anche
più tempo a Hollywood
-
Era davvero attaccata alla famiglia,
non le piaceva stare da sola
-
Ricordo quando venne per la prima
volta in California per le riprese
-
che viveva da sola,
e improvvisamente chiese
-
a Rita Gam di
venire a stare da lei
-
Grace mi accolse, vestiva la stessa gonna
di Philadelphia
-
le stesse scarpe comode,
gli stessi capelli legati all'indietro
-
eccetto che stava diventando
un bene molto prezioso
-
non avevo idea del suo opulente background
-
La consideravo una collega, un'attrice.
-
Poi, d'improvviso e molto direttamente,
aperta e cordiale
-
chiese: Vorresti condividere
il mio appartamento?"
-
Potrebbe conciliarsi
con il tuo programma?"
-
Risposi,"Ebbene, io
mi alzo alle 5 di mattina"
-
Disse:"Mi alzo alle cinque anch'io"
-
Le dissi:"Possiamo entrambe
coricarci alle 9"
-
Mi disse:"Fantastico! così sia"
-
Penso che molti dimentichino
che mentre le accadeva tutto ciò
-
Questa straordinaria eccitazione
che si stava generando
-
intorno alla sua carriera
-
ai suoi ruoli con gli attori
più celebri al mondo
-
per i registi più stimati,
-
ma che lei aveva solo 20 anni
-
Una sera a Holllywood,
siamo state invitate a quella che
-
si è rivelata essere
una cena con due scapoli
-
Doveva essere una grande
festa con molte persone
-
ma ormai eravamo lì,
e le luci si sono soffuse
-
e il vino diventava più pesante,
e io cominciavo ad essere molto nervosa
-
e ho dato una gomitata
sotto il tavolo a Grace
-
Lei portava i suoi occhiali,
penso che fossero la sua protezione
-
la mia era chiaccherare nervosamente,
le dissi:"Andiamo, andiamo via Grace"
-
E lei mi sussurrò:"Aspettiamo il dessert,
potrebbe essere buono"
-
"I ponti di Toko-Ri" diede a Grace
l'opportunità di girare con
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un attore che ammirava molto:
William Holden
-
"Harry, devi parlarmi di quei ponti"
-
Il tipo di concentrazione di cui
è capace un buon attore
-
L'avrebbe definitivamente
contagiata.
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"So che non voleremo sopra le montagne"
-
"Ci,passeremo in mezzo"
-
L'avrebbe fatta reagire, e così si percepì
-
una sorta di agitazione interiore
tale al rumore della carta da lucido.
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Reagì immediatamente
-
"Non vuoi dirmelo perchè
non vuoi angustiarmi
-
bene, allora non voglio che ti preoccupi,
per me intendo "
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"So cosa l'ammiraglio
stava cercando di dirmi,
-
li ho dovuti affrontare
anche io questi ponti"
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Il regista George Seaton fu impressionato
dalla performance di Grace
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e la scelse per il ruolo impegnativo
della moglie in "La ragazza di campagna"
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Prima di rilasciarla, la MGM insistette
perché apparisse in "Fuoco Verde"