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Gli errori nella nostra dieta: Mark Bittman@TED

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    Mi occupo di cibo e di cucina.
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    Considero entrambi molto importanti,
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    ma oggi sono qui per parlare di qualcosa
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    che negli ultimi 1 o 2 anni è diventato molto importante per me.
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    Riguarda il cibo, ma non la cucina in senso stretto.
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    Inizierò con questa bella mucca.
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    Parafrasando Nixon, non sono un vegetariano.
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    Ma penso tuttavia che questo --
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    (Risate)
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    -- potrebbe diventare la nuova versione di questo.
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    Sto esagerando, ma solo un po'.
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    Perché dico tutto questo?
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    Perché solo un'altra volta il destino delle singole persone
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    e quello dell'umanità intera
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    sono stati così intrecciati.
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    Una bomba c'era allora e c'è adesso.
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    E quello che faremo d'ora in poi determinerà
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    non solo la qualità e la durata delle nostre vite,
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    ma se, fra cent'anni, la nostra Terra
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    avrà un aspetto riconoscibile.
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    È un Olocausto in forme diverse,
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    e nasconderci sotto il tavolo non servirà a nulla.
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    Partiamo dal concetto che il riscaldamento globale
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    non solo è reale, ma pericoloso.
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    Poiché tutti gli scienziati del mondo concordano al riguardo,
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    e persino il Presidente Bush ha visto la luce, o almeno finge di farlo,
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    possiamo prenderlo come un dato di fatto.
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    Allora ascoltate questo, per favore.
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    Dopo la produzione di energia, la carne è la seconda maggior produttrice
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    di gas che alterano l'atmosfera.
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    Quasi un quinto di tutti i gas serra
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    è generato dall'allevamento di bestiame-
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    inquina più dei trasporti.
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    E potete fare tutte le battute che volete sulle scoregge della mucca,
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    ma il metano inquina 20 volte più del CO2,
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    e non è solo il metano.
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    Gli allevamenti sono anche tra i maggiori responsabili del degrado delle terre,
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    dell'inquinamento dell'aria, dell'inquinamento e del consumo dell'acqua e della perdita di biodiversità.
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    C'è di più.
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    Metà degli antibiotici in circolazione negli USA
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    non sono somministrati alle persone, ma agli animali.
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    Ma liste come questa possono diventare noiose, per cui vi dirò solo questo:
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    se siete "progressisti",
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    guidate una Prius, fate acquisti verdi,
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    o mangiate cibo biologico,
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    probabilmente dovreste essere semi-vegetariani.
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    Ecco, io non sono più anti-carne di quanto non sia anti-atomo;
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    tutto sta in come le cose si usano.
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    C'è un altro tassello del mosaico
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    che Ann Cooper ha esposto così bene ieri,
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    e che voi già conoscete.
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    Non c'è dubbio che le cosiddette malattie del benessere --
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    diabete, malattie cardiovascolari, ictus, alcuni tumori --
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    sono assai più frequenti qui
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    che in ogni altra parte del mondo.
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    Ed è il diretto risultato della "dieta occidentale".
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    Il nostro desiderio di carne, latticini e carboidrati raffinati
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    -il mondo consuma un miliardo tra lattine e bottiglie di CocaCola al giorno-
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    e parlo di desideri, non di bisogni
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    ci porta a consumare molte più calorie di quanto sia giusto per noi.
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    E queste calorie si trovano in cibi che le malattie le causano, non le prevengono.
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    Ora, il riscaldamento globale è stato un effetto inaspettato.
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    Non sapevamo che l'inquinamento facesse più che offuscare la visuale.
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    D'accordo, un po' di malattie polmonari qua e là,
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    ma insomma, niente di che.
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    L'attuale crisi sanitaria, tuttavia,
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    sembra più l'opera di un genio del male.
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    Ci avevano detto, assicurato,
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    che più carne, latticini, pollame avremmo mangiato,
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    più sani saremmo stati.
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    No. L'eccesso di carne, e ovviamente di cibo spazzatura,
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    unito al consumo molto ridotto di vegetali, è un problema.
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    Non c'è tempo, qui, di approfondire i benefici dei vegetali,
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    ma è stato dimostrato che le piante -e voglio ribadirlo con forza-
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    non è l'ingrediente nella pianta, sono le piante.
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    Non è il beta-carotene, sono le carote.
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    Le piante, dicevamo, promuovono la salute.
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    L'evidenza, al riguardo, è schiacciante.
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    Mangi più piante e meno di altre cose e vivi più a lungo. Non male, direi.
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    Mangi più piante, meno di altre cose, e vivi più a lungo. Non male, direi.
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    Ma torniamo agli animali e al cibo spazzatura.
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    Che cos'hanno in comune?
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    Primo: nessuno dei due è necessario alla nostra salute.
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    Non abbiamo bisogno di cibo animale,
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    e certo non ci servono pane bianco e CocaCola.
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    Secondo: entrambi vengono pubblicizzati aggressivamente,
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    creando un bisogno indotto.
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    Alla nascita, non piangevamo per dolciumi come Whoppers o Skittles.
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    Terzo: la loro produzione è stata appoggiata da agenzie governative
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    e a farne le spese è una dieta più sana e a minore impatto ambientale.
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    Immaginiamo un parallelo.
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    Immaginiamo che il nostro governo sostenga un'economia petrolifera
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    scoraggiando al contempo forme di energia più sostenibili,
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    sapendo che il risultato di tutto questo sarebbero
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    inquinamento, guerra e costi crescenti.
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    Incredibile, vero? Tuttavia lo fanno.
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    Incredibile, vero? Tuttavia lo fanno.
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    E fanno lo stesso col cibo. È lo stesso schema.
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    La cosa triste, parlando di cibo,
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    è che anche quando ufficiali federali benintenzionati
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    cercano di fare il nostro interesse, falliscono.
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    I burattini dell'agribusiness li mettono in minoranza,
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    oppure sono burattini loro stessi.
  • 4:56 - 5:00
    E così, quando la USDA ha finalmente riconosciuto
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    che sono le piante, più che gli animali, a rendere le persone sane,
  • 5:04 - 5:08
    ci hanno incoraggiato, attraverso questa rozza piramide alimentare,
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    a mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, oltre a più carboidrati.
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    a mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, oltre a più carboidrati.
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    Non hanno detto però che alcuni carboidrati sono migliori di altri,
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    e che piante e cereali integrali
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    dovrebbero sostituire il cibo spazzatura.
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    I lobbisti del settore non lo avrebbero mai permesso.
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    E sapete una cosa?
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    Metà delle persone che hanno messo a punto la piramide alimentare
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    hanno legami con l'agribusiness.
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    Perciò, invece di sostituire le piante con gli animali,
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    i nostri appetiti, già esagerati, aumentano ulteriormente,
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    senza che si intervenga sulle loro peggiori conseguenze.
  • 5:39 - 5:43
    Le diete "a basso contenuto di grassi", o di carboidrati, non sono vere soluzioni.
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    Le diete "a basso contenuto di grassi", o di carboidrati, non sono vere soluzioni.
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    Con tutte le persone intelligenti
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    che si chiedono se il cibo sia organico o locale,
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    o se trattiamo bene gli animali,
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    nessuno si pone le domande più importanti.
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    Ora, non fraintendetemi.
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    Mi piacciono gli animali,
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    e non penso sia giusto industrializzarne la produzione
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    e trattarli come un mero strumento di lavoro.
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    Ma non c'è modo di trattare bene gli animali
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    uccidendone 10 miliardi all'anno.
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    Questa è la cifra. 10 miliardi.
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    Mettendoli tutti in fila indiana,
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    polli, mucche, agnelli e maiali, farebbero il percorso
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    Terra-Luna cinque volte avanti e indietro.
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    Ora, i miei conti sono un po' approssimativi,
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    dipende se il maiale è lungo 120 o 150 cm
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    ma insomma, era per darvi un'idea.
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    E parliamo solo degli Stati Uniti.
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    E finché continua questo iperconsumo di animali,
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    fonte di gas serra e malattie cardiache,
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    parlare di "trattarli bene" è fumo negli occhi.
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    Cominciamo a ridurre il numero di animali uccisi,
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    e poi ci preoccuperemo di trattare bene i superstiti.
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    Un altro esempio di fumo negli occhi può essere la parola "locavoro",
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    nominata Parola dell'Anno dal New Oxford American Dictionary.
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    Non sto scherzando.
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    Il locavoro, per chi di voi non lo sapesse,
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    è colui che mangia solo prodotti del luogo in cui vive.
  • 7:01 - 7:04
    Il che va bene per chi vive in California,
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    ma al resto di noi suona come uno scherzo di cattivo gusto.
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    Tra la storia ufficiale -- la piramide alimentare --
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    e la visione locavora all'ultima moda,
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    avete due versioni differenti su come migliorare la dieta.
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    (Risate).
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    Entrambe, tuttavia, sbagliano.
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    La prima è quanto meno populista, e la seconda è elitaria.
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    Il modo in cui siamo arrivati a questo punto è la storia alimentare
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    degli Stati Uniti negli ultimi 100 anni,
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    che adesso riepilogherò in breve.
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    Cento anni fa, indovinate un po'?
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    Tutti erano locavori, anche New York aveva allevamenti vicini
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    e l'idea di trasportare il cibo per tutta la nazione sarebbe sembrata ridicola.
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    Ogni famiglia aveva un cuoco, di solito la madre.
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    Queste madri acquistavano e preparavano il cibo.
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    Un po' come la vostra visione romantica dell'Europa.
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    La margarina non esisteva.
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    In effetti, quando fu inventata,
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    diversi stati promulgarono leggi per imporre alla margarina un colorante rosa
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    cosicché tutti capissero che era un falso.
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    Non c'erano snack e, fino agli anni '20,
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    quando arrivò Clarence Birdseye, non c'era cibo surgelato.
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    Non c'erano catene di ristoranti.
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    C'erano ristoranti di quartiere gestiti da persone del quartiere,
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    ma nessuno di loro pensava di aprirne un altro.
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    I ristoranti etnici, se tu stesso non eri etnico, erano impensabili.
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    E l'alta cucina era solo Francese.
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    Per inciso, quelli di voi che ricordano
  • 8:22 - 8:26
    Dan Aykroyd che, negli anni '70, fa l'imitazione di Julia Child
  • 8:26 - 8:31
    possono vedere, in questa slide, da dove ha preso l'idea di infilzarsi.
  • 8:31 - 8:32
    (Risate)
  • 8:32 - 8:36
    In quel periodo, prima ancora di Julia Child,
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    non c'era una "filosofia del cibo".
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    Si mangiava. Punto e basta.
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    Non dichiaravi di essere "qualcosa".
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    Non c'era "marketing". Non c'erano marchi nazionali.
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    Non avevano ancora inventato le vitamine.
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    Non c'erano avvisi medici, almeno non quelli imposti per legge.
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    Grassi, carboidrati, proteine, non erano buone o cattive. Erano cibo.
  • 8:55 - 8:58
    Si mangiava cibo.
  • 8:58 - 9:00
    Difficilmente qualcosa conteneva più di un ingrediente,
  • 9:00 - 9:02
    perché era un ingrediente.
  • 9:02 - 9:04
    I fiocchi di mais non erano ancora stati inventati.
  • 9:04 - 9:05
    (Risate)
  • 9:05 - 9:08
    Niente Pop-Tart, Pringles, Cheez Whiz, Goldfish Swam.
  • 9:08 - 9:10
    Niente Pop-Tart, Pringles, Cheez Whiz, Goldfish Swam.
  • 9:10 - 9:12
    (Risate)
  • 9:12 - 9:15
    È dura da immaginare. La gente coltivava cibo e mangiava cibo.
  • 9:15 - 9:18
    E tutti mangiavano cibo locale.
  • 9:18 - 9:21
    Le arance erano un tipico regalo di Natale, a New York.
  • 9:21 - 9:24
    perché arrivavano dalla Florida.
  • 9:25 - 9:27
    Dagli anni '30 in poi, si amplò il sistema stradale,
  • 9:27 - 9:29
    i camion si sostituirono alle ferrovie,
  • 9:29 - 9:31
    il cibo fresco iniziò a viaggiare di più.
  • 9:31 - 9:33
    Le arance diventarono comuni a New York.
  • 9:33 - 9:36
    Il Sud e l'Ovest diventarono "poli agricoli",
  • 9:36 - 9:39
    e altrove i sobborghi presero il posto delle fattorie.
  • 9:39 - 9:42
    Gli effetti di tutto questo sono ben conosciuti, li si vede dappertutto.
  • 9:42 - 9:45
    La fine delle fattorie a conduzione familiare è un altro tassello del puzzle,
  • 9:45 - 9:47
    così come quasi tutto il resto,
  • 9:47 - 9:49
    dalla distruzione delle comunità locali
  • 9:49 - 9:53
    alla difficoltà di trovare un buon pomodoro, persino in estate.
  • 9:53 - 9:57
    Alla fine la California produceva troppo cibo per spedirlo fresco,
  • 9:57 - 10:00
    perciò diventò cruciale venderlo surgelato e in scatola.
  • 10:00 - 10:02
    E così arrivò la "convenienza".
  • 10:02 - 10:04
    Quel cibo fu venduto alle casalinghe protofemministe
  • 10:04 - 10:06
    come un mezzo per ridurre le faccende di casa.
  • 10:06 - 10:09
    Ora, so che chiunque abbia più di 45 anni
  • 10:09 - 10:11
    adesso ha la bava alla bocca.
  • 10:11 - 10:12
    (Risate)
  • 10:12 - 10:13
    (Applausi)
  • 10:13 - 10:17
    Se poi fosse un polpettone ancora di più, vero?
  • 10:17 - 10:18
    (Risate)
  • 10:19 - 10:21
    Tutto ciò avrà anche ridotto i lavori domestici,
  • 10:21 - 10:24
    ma anche, di pari passo, la varietà alimentare.
  • 10:24 - 10:28
    Molti di noi sono cresciuti senza mai mangiare verdura fresca
  • 10:28 - 10:32
    a parte qualche carota cruda o forse un'insalata ogni tanto.
  • 10:32 - 10:34
    Per quanto mi riguarda, non ho mangiato
  • 10:34 - 10:38
    spinaci né broccoli fino all'età di 19 anni.
  • 10:38 - 10:40
    A chi servivano? C'era carne ovunque.
  • 10:40 - 10:43
    Cosa c'era di più semplice, sano, nutriente per la tua famiglia
  • 10:43 - 10:45
    di una bistecca ai ferri?
  • 10:45 - 10:49
    Ma a quell'epoca il bestiame veniva già allevato in modo innaturale.
  • 10:49 - 10:51
    Più che erba, per la quale hanno lo stomaco adatto,
  • 10:51 - 10:54
    questi animali passavano la vita
  • 10:54 - 10:56
    costretti a mangiare soia e mais.
  • 10:56 - 10:59
    Naturalmente avevano problemi a digerirli,
  • 10:59 - 11:02
    ma questo non costituiva un problema per gli allevatori.
  • 11:02 - 11:05
    C'erano i farmaci, per tenerli in salute.
  • 11:05 - 11:07
    Beh, li tenevano in vita. La salute è un'altra cosa.
  • 11:07 - 11:09
    Beh, li tenevano in vita. La salute è un'altra cosa.
  • 11:09 - 11:11
    Grazie ai sussidi alle fattorie,
  • 11:11 - 11:14
    e alla preziosa sinergia tra Congresso ed agribusiness,
  • 11:14 - 11:16
    soia, mais e bestiame divennero i re della tavola.
  • 11:16 - 11:19
    E il pollame si unì presto al gruppo.
  • 11:19 - 11:22
    Fu durante questo periodo che iniziò il ciclo
  • 11:22 - 11:24
    di distruzione alimentare e ambientale,
  • 11:24 - 11:26
    una cosa che stiamo comprendendo solo ora.
  • 11:26 - 11:28
    Sentite questa:
  • 11:28 - 11:33
    tra il 1950 e il 2000, la popolazione mondiale è raddoppiata,
  • 11:33 - 11:36
    mentre il consumo di carne è quintuplicato.
  • 11:36 - 11:42
    Qualcuno doveva pur mangiarla, quella roba, e nacquero così i fast food.
  • 11:43 - 11:46
    E questo ci condizionò profondamente.
  • 11:46 - 11:50
    La cucina domestica rimase la norma, ma la qualità precipitò.
  • 11:50 - 11:54
    Sempre meno pasti contenevano pane, dessert e zuppe fatti in casa,
  • 11:54 - 11:56
    poiché potevano essere comprati in qualunque negozio.
  • 11:56 - 11:59
    Non erano buoni, per niente, ma erano disponibili.
  • 11:59 - 12:01
    La maggior parte delle madri cucinava come la mia --
  • 12:01 - 12:05
    bistecca ai ferri, un'insalata pronta con una salsa in bottiglia,
  • 12:05 - 12:07
    zuppa in scatola, frutta in scatola.
  • 12:07 - 12:10
    Magari patate al forno, o purè,
  • 12:10 - 12:13
    o il cibo più stupido del mondo: il Minute Rice.
  • 12:13 - 12:17
    Per dolce, gelato confezionato o biscotti.
  • 12:17 - 12:21
    Mia madre non è qui, perciò posso dirlo:
  • 12:21 - 12:25
    questo stile alimentare mi ha invogliato a cucinarmi il cibo da solo.
  • 12:25 - 12:26
    (Risate)
  • 12:26 - 12:28
    Non tutto era sbagliato, però.
  • 12:28 - 12:30
    Negli anni '70, le persone più lungimiranti
  • 12:30 - 12:33
    iniziavano a riconoscere il valore degli ingredienti locali.
  • 12:33 - 12:36
    Coltivavamo gli orti, ci interessavamo al cibo biologico,
  • 12:36 - 12:38
    conoscevamo dei vegetariani, o lo eravamo noi stessi.
  • 12:38 - 12:40
    E non eravamo nemmeno tutti hippy.
  • 12:40 - 12:43
    Alcuni di noi mangiavano in ristoranti di alto livello e imparavano a cucinare bene.
  • 12:43 - 12:48
    Nel frattempo, la produzione di cibo era diventata industriale. Industriale!
  • 12:48 - 12:51
    Forse perché era prodottourazionalmente"
  • 12:51 - 12:53
    come se fosse plastica,
  • 12:53 - 12:57
    il cibo era considerato una magia o un veleno, o entrambi.
  • 12:57 - 12:59
    Molta gente si lasciò ossessionare dai grassi.
  • 12:59 - 13:03
    Altri veneravano i broccoli come una divinità.
  • 13:03 - 13:05
    Ma la maggior parte non mangiava i broccoli.
  • 13:05 - 13:07
    Si buttò invece sullo yogurt,
  • 13:07 - 13:09
    che era buono quasi quanto i broccoli.
  • 13:09 - 13:12
    Peccato che l'industria, per vendere lo yogurt,
  • 13:12 - 13:15
    lo avesse trasformato in qualcosa di molto più simile a un gelato.
  • 13:15 - 13:18
    Similmente, osserviamo una barretta di cereali.
  • 13:18 - 13:20
    Potresti considerarla cibo sano,
  • 13:20 - 13:22
    ma in effetti, se osservi la lista degli ingredienti,
  • 13:22 - 13:26
    somiglia più ad uno Snicker che ai fiocchi di avena.
  • 13:27 - 13:30
    Triste. Fu quello il momento in cui la cucina casalinga finì in coma,
  • 13:30 - 13:32
    se non proprio sottoterra.
  • 13:33 - 13:36
    Fu l'inizio dell'era d'oro del cibo "a valore aggiunto",
  • 13:36 - 13:38
    che conteneva quanta più soia e mais
  • 13:38 - 13:40
    ci si potessero infilare.
  • 13:40 - 13:42
    Pensate ai bocconcini di pollo.
  • 13:42 - 13:45
    Il pollo viene nutrito con mais, la sua carne viene tritata
  • 13:45 - 13:49
    e mescolata ad altri prodotti a base di mais per aggiungere volume e consistenza,
  • 13:49 - 13:52
    e alla fine viene fritta in olio di mais.
  • 13:53 - 13:55
    La immergi, e via. Che c'è di meglio?
  • 13:56 - 13:58
    Tutto questo si diffuse in tempi rapidissimi.
  • 13:59 - 14:03
    Negli anni '70, la cucina casalinga era messa così male
  • 14:03 - 14:06
    che l'alto contenuto di grassi e di spezie in cibi
  • 14:06 - 14:08
    come i McNuggets e gli Hot Pockets --
  • 14:08 - 14:11
    ognuno aveva i suoi favoriti, per la verità --
  • 14:11 - 14:13
    li faceva sembrare più attraenti
  • 14:13 - 14:15
    del cibo preparato a casa.
  • 14:15 - 14:19
    Nel contempo, masse di donne entravano nella forza lavoro,
  • 14:19 - 14:21
    e il cibo, semplicemente, non era considerato abbastanza importante
  • 14:21 - 14:23
    da spingere gli uomini a fare metà del lavoro.
  • 14:23 - 14:26
    E così c'erano le serate-pizza, le serate-microonde,
  • 14:26 - 14:28
    serate-carne,
  • 14:28 - 14:30
    serate-mangio-da-solo e così via.
  • 14:31 - 14:34
    Chi c'era in testa al corteo?
  • 14:34 - 14:36
    Carne, cibo spazzatura, formaggio.
  • 14:36 - 14:38
    Proprio la roba che finirà con l'ucciderci.
  • 14:38 - 14:40
    Perciò adesso non parliamo che di biologico.
  • 14:40 - 14:42
    Il che è un bene.
  • 14:42 - 14:44
    E a prova del fatto che le cose possono effettivamente cambiare,
  • 14:44 - 14:46
    ora possiamo trovare il cibo biologico nei supermercati,
  • 14:46 - 14:48
    e persino nei fast-food.
  • 14:48 - 14:50
    Ma nemmeno il cibo biologico è la risposta,
  • 14:50 - 14:53
    non nel modo in cui lo intendiamo oggi, almeno.
  • 14:53 - 14:55
    Lasciate che vi faccia una domanda:
  • 14:55 - 14:57
    può il salmone di allevamento essere definito organico
  • 14:57 - 15:02
    quando il suo nutrimento non ha niente a che vedere con la sua dieta naturale,
  • 15:02 - 15:06
    anche supponendo che il cibo in sé sia biologico, e gli stessi pesci
  • 15:06 - 15:11
    siano costretti a nuotare in piccole celle nelle proprie scorie?
  • 15:11 - 15:15
    E se quel salmone viene dal Cile e viene ucciso laggiù
  • 15:15 - 15:18
    e poi vola per 5000 miglia, o quello che è,
  • 15:18 - 15:21
    rilasciando chissà quanta CO2 nell'atmosfera?
  • 15:21 - 15:23
    Non saprei.
  • 15:23 - 15:25
    Poi viene imballato nel polistirolo, ovviamente,
  • 15:25 - 15:28
    prima di atterrare da qualche parte negli Stati Uniti
  • 15:28 - 15:30
    e poi trasportato in camion qualche altro centinaio di miglia.
  • 15:30 - 15:35
    Sarà biologico in punta di legge, ma non nello spirito.
  • 15:36 - 15:38
    E qui è dove tutti noi ci incontriamo.
  • 15:38 - 15:41
    I locavori, gli organivori, i vegetariani, i vegani, i buongustai,
  • 15:41 - 15:43
    I locavori, gli organivori, i vegetariani, i vegani, i buongustai,
  • 15:43 - 15:47
    e quelli di noi che sono semplicemente interessati al buon cibo.
  • 15:47 - 15:50
    Anche se siamo arrivati qui da punti diversi,
  • 15:50 - 15:52
    dobbiamo intervenire sul modo
  • 15:52 - 15:56
    in cui tutti noi concepiamo il cibo.
  • 15:56 - 15:58
    Dobbiamo iniziare ad agire.
  • 15:58 - 16:02
    E non è solo una questione di giustizia sociale, come ha detto Ann Cooper --
  • 16:02 - 16:04
    che ha naturalmente, perfettamente ragione --
  • 16:04 - 16:06
    ma anche una questione di sopravvivenza globale.
  • 16:06 - 16:11
    Il che mi fa chiudere il cerchio e puntare direttamente alla questione principale:
  • 16:11 - 16:15
    l'eccessiva produzione carne, e l'eccessivo consumo di cibo spazzatura.
  • 16:15 - 16:18
    Come ho detto, il 18% dei gas serra
  • 16:18 - 16:21
    vengono attribuiti all'allevamento di bestiame.
  • 16:21 - 16:24
    Quante risorse servono per tutto questo?
  • 16:24 - 16:27
    Il 70% del terreno agricolo sulla Terra.
  • 16:27 - 16:33
    Il 30% delle terre emerse è più o meno direttamente impiegato
  • 16:33 - 16:36
    ad allevare gli animali che mangeremo.
  • 16:36 - 16:39
    E ci si aspetta che questo ammontare raddoppi nei prossimi 40 anni circa.
  • 16:39 - 16:41
    Sempre che le stime provenienti dalla Cina
  • 16:41 - 16:44
    siano erraate, perché altrimenti
  • 16:44 - 16:46
    gli anni saranno meno di 40.
  • 16:46 - 16:50
    Non c'è alcuna buona ragione per mangiare tanta carne quanto noi.
  • 16:50 - 16:55
    Ve lo dice uno che la sua dose di manzo impanato se l'è mangiata.
  • 16:55 - 16:58
    L'argomento più comune è che ci servono le proteine --
  • 16:58 - 17:01
    anche se mangiamo, in media, il doppio delle proteine
  • 17:01 - 17:06
    raccomandate anche dalla USDA, tanto ossessionata dall'industria.
  • 17:06 - 17:10
    Ascoltatemi. Chi si occupa seriamente di ridurre le malattie da malnutrizione
  • 17:10 - 17:16
    raccomanda, per gli adulti, non più di 200-220 grammi di carne alla settimana.
  • 17:16 - 17:20
    Quanta pensate che ne mangiamo, al giorno? 200-220 grammi!
  • 17:20 - 17:23
    Ma la carne non serve a diventare grandi e forti?
  • 17:23 - 17:26
    Non è indispensabile per la salute?
  • 17:26 - 17:28
    La verdura non ci trasformerà in liberali effemminati senza Dio?
  • 17:28 - 17:31
    La verdura non ci trasformerà in liberali effemminati senza Dio?
  • 17:31 - 17:32
    (Risate)
  • 17:32 - 17:35
    Alcuni potrebbero pensare che sia positivo.
  • 17:35 - 17:40
    Ma no, anche se giocassimo a football e fossimo dopati fino al midollo,
  • 17:40 - 17:42
    la risposta è no.
  • 17:42 - 17:46
    In effetti, non c'è dieta sulla Terra
  • 17:46 - 17:50
    che soddisfi i nostri bisogni nutrizionali senza promuovere la crescita
  • 17:50 - 17:53
    e molte di queste diete vi renderebbero più sani delle nostre.
  • 17:53 - 17:56
    Mangiando animali, non ci garantiamo un'adeguata nutrizione, ma una strana
  • 17:56 - 18:02
    forma di malnutrizione, che ci sta facendo fuori.
  • 18:02 - 18:05
    Sembrerebbe assurdo suggerire, nell'interesse di tutti,
  • 18:05 - 18:08
    che gli Americani mangino il 50% di carne in meno,
  • 18:08 - 18:11
    e non è una riduzione sufficiente, ma un inizio.
  • 18:11 - 18:16
    Ma è esattamente quello che dovrebbe accadere,
  • 18:16 - 18:19
    ed è quello che le persone più lungimiranti
  • 18:19 - 18:22
    dovrebbero fare e propagandare,
  • 18:22 - 18:25
    oltre ad aumentare il loro consumo di piante.
  • 18:26 - 18:29
    Ho scritto di cibo in modo più o meno onnivoro --
  • 18:29 - 18:32
    si potrebbe dire indiscriminato -- per circa 30 anni.
  • 18:32 - 18:34
    In tutto questo periodo ho mangiato,
  • 18:34 - 18:37
    e raccomandato di mangiare, più o meno di tutto.
  • 18:38 - 18:40
    Certo, non smetterò mai completamente di mangiare animali,
  • 18:41 - 18:43
    ma penso che, per il bene di tutti,
  • 18:43 - 18:46
    sia arrivata l'ora di non allevarli più industrialmente
  • 18:46 - 18:48
    e non mangiarli più in modo così dissennato.
  • 18:48 - 18:50
    Ann Cooper ha ragione.
  • 18:50 - 18:55
    Il Dipartimento dell'Agricoltura non è dalla nostra parte.
  • 18:55 - 18:57
    Dobbiamo prendere in mano il problema,
  • 18:57 - 19:00
    non solo raccomandando agli altri una migliore dieta
  • 19:00 - 19:04
    ma anche -ed è più difficile- migliorando la nostra.
  • 19:04 - 19:06
    E in fondo non è così difficile.
  • 19:06 - 19:09
    Meno carne, meno spazzatura, più piante.
  • 19:09 - 19:11
    È una formula semplice -- mangia cibo. Mangia cibo "vero".
  • 19:11 - 19:13
    È una formula semplice -- mangia cibo. Mangia cibo "vero".
  • 19:13 - 19:17
    Potremo continuare a goderci il cibo, e possiamo continuare a mangiare bene,
  • 19:17 - 19:19
    e potremo mangiare anche meglio.
  • 19:19 - 19:22
    Possiamo continuare a cercare gli ingredienti che amiamo,
  • 19:22 - 19:27
    e possiamo continuare a parlare dei nostri cibi preferiti.
  • 19:27 - 19:31
    Ridurremo non solo le calorie, ma la nostra impronta ecologica.
  • 19:31 - 19:34
    Possiamo rendere il cibo più importante, non meno,
  • 19:34 - 19:36
    e così facendo, salvarci.
  • 19:36 - 19:39
    È un percorso obbligato.
  • 19:39 - 19:41
    Grazie infinite.
Title:
Gli errori nella nostra dieta: Mark Bittman@TED
Speaker:
Mark Bittman
Description:

In questo appassionante discorso, l'editorialista del New York times, Mark Bittman, analizza gli squilibri della nostra alimentazione (troppa carne, non abbastanza verdura, poca cucina casalinga), e spiega come tutto questo stia mettendo in pericolo l'intero pianeta.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
19:43
Elena Montrasio edited Italian subtitles for What's wrong with what we eat
Elena Montrasio edited Italian subtitles for What's wrong with what we eat
Michele Gianella added a translation

Italian subtitles

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