Stai nella tua universalità
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0:01 - 0:10Conversazioni spontanee con Mooji
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0:16 - 0:34Stai nella tua universalità
Monte Sahaja - 5 maggio 2012 -
0:40 - 0:45[Mooji] Quando la coscienza si esprime
come essere umano, -
0:45 - 0:49ha una vita molto ristretta, piccola,
anche molto privata -
0:49 - 0:54e spesso è così che la mente si sente a suo agio,
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0:54 - 0:59dimorando in questo mondo
che può essere davvero piccolo. -
0:59 - 1:03Invece,
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1:03 - 1:11voglio invitare tutti noi
a stare nell'essere universale. -
1:11 - 1:18In qualche modo, qualcosa vuole ridursi
a un essere personale, piccolo; -
1:18 - 1:23conoscete il vostro mondo,
vi siete adattati bene al vostro contesto, -
1:23 - 1:26ma nel contempo, siete esseri universali!
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1:26 - 1:31Anche se vivete in un posto
come un piccolo paesino, -
1:31 - 1:36questo non vi impedisce
di essere universali interiormente. -
1:36 - 1:47È qualcosa che stamattina ho sentito fortemente
di voler esprimere in questo modo: -
1:47 - 1:52tornare ad affermare
che, all'interno della coscienza, -
1:52 - 2:01in quanto coscienza, siamo universali,
non siamo personali, e quando noi... -
2:01 - 2:11Ora lo formulo volutamente, dentro di me,
come un invito ad accogliere, -
2:11 - 2:15la vostra universalità, o meglio, a entrarvi.
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2:15 - 2:20Se dico 'accogliere' la vostra universalità,
sembra quasi che a volte, -
2:20 - 2:25lo facciate continuando a essere la persona:
è molto sottile, -
2:25 - 2:32perché a un certo punto, sembra del tutto naturale,
semplice e senza sforzo essere la persona. -
2:32 - 2:42Non cercate di smettere di essere la persona,
però, state nella vostra universalità, -
2:42 - 2:49perché vivere la vita che la maggior parte
della gente chiama 'vita' o 'esistenza', -
2:49 - 2:55può essere una cosa molto ristretta,
una faccenda molto privata, -
2:55 - 3:06ma essere nella vostra universalità,
significa aver dimestichezza con ogni cosa; -
3:06 - 3:14non dovete per forza conoscere tutto,
ma il vostro essere è ampio a sufficienza, -
3:14 - 3:18perché tutto trovi posto al suo interno.
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3:18 - 3:24Non so se state realmente seguendo
ciò che vi indico, -
3:24 - 3:28perché può essere un riconoscimento
istantaneo, immediato; -
3:28 - 3:36assolutamente immediato,
che vi ricorda di restare aperti. -
3:36 - 3:40All'inizio può sembrare uno sforzo,
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3:40 - 3:45perché qualcosa ricade sempre
nello scenario personale, -
3:45 - 3:50e naturalmente quello può restare, non opponetevi,
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3:50 - 3:57ma cercate di capire cosa significa
essere nella vostra universalità. -
3:57 - 4:03L'unico modo per farne esperienza con successo,
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4:03 - 4:07in un certo senso, è di essere consapevoli dell'io
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4:07 - 4:11nella sua normale espressione e nel suo contesto
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4:11 - 4:16ed essere consapevoli che pure quello è osservato.
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4:16 - 4:19Il fatto stesso di osservare l'io-me,
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4:19 - 4:25pone il senso di sé
in uno spazio più ampio dell'essere: -
4:25 - 4:31è un po' come dover essere vuoti;
ritornare a essere vuoti. -
4:31 - 4:35Quando siete vuoti, non avete dimensioni;
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4:35 - 4:43quando siete la persona avete sicuramente
una determinata dimensione -
4:43 - 4:48e questo vi fa quasi sentire una sorta di sicurezza,
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4:48 - 4:52ma l'universalità è più collegata alla coscienza.
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4:52 - 4:57Il corpo ha dimensioni precise,
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4:57 - 5:03la mente e il nostro livello di conoscenza attuale,
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5:03 - 5:10hanno delle proporzioni, in un certo senso,
ma il puro essere non può essere misurato, -
5:10 - 5:13tuttavia, paradossalmente, è l'unica costante!
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5:13 - 5:18Non parlo della coscienza dinamica,
della sua funzione dualistica, -
5:18 - 5:22ma del puro essere: dell'unico aspetto...
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5:22 - 5:27uso questa parola,
ma il linguaggio è di per sé molto limitato, -
5:27 - 5:31quindi, le parole saranno sempre riduttive.
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5:31 - 5:39Dico che la dimensione del Sé è, in assoluto,
l'unico luogo dove siete privi di sforzo, -
5:39 - 5:45tuttavia, poiché entriamo nella sensazione
dello sforzo che è quella della persona, -
5:45 - 5:52ovvero, in qualcosa di costruito,
sembra che 'noi' dobbiamo sforzarci -
5:52 - 5:58per essere quell'assenza di sforzo
che siamo per natura. -
5:58 - 6:02Vedete come l'errore viene alimentato:
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6:02 - 6:06il senso di noi stessi si rifà sempre
a qualcosa di personale, -
6:06 - 6:11torniamo sempre a qualificare:
"Questo è proprio ciò che sono" -
6:11 - 6:17e ci definiamo in base al temperamento,
alle abitudini e ai condizionamenti, -
6:17 - 6:22mentre tutto ciò è fenomenico per colui che vede.
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6:22 - 6:28Questo richiamo all'universalità,
non so quanto penetrerà nel vostro essere -
6:28 - 6:37e come si manifesterà,
ma è comunicando queste verità -
6:37 - 6:42che la coscienza scuote via
la piccolezza dell'essere -
6:42 - 6:49e trova lo spazio infinito
in cui tutto ha una collocazione. -
6:49 - 6:55Nella totalità, ogni cosa ha un posto,
nella persona no. -
6:55 - 7:02Certo, alcune cose le vogliamo, altre no,
la nostra mente agisce come un vigile urbano, -
7:02 - 7:09perché dobbiamo proteggere l'identità
e l'idea che abbiamo di noi stessi. -
7:09 - 7:14Non è così per chi vede,
per costui non c'è nulla da proteggere, -
7:14 - 7:19perché 'ciò che è' non può essere danneggiato!
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7:19 - 7:24Finché nel corpo,
c'è la sensazione di essere e di esistere, -
7:24 - 7:29sembra che la coscienza
cerchi di portarlo avanti a ogni costo, -
7:29 - 7:34tanto che se si potesse scegliere
di vivere per sempre nel corpo, -
7:34 - 7:40diremmo: "Sì, sì, sì",
considerandolo come un enorme regalo. -
7:40 - 7:50In realtà, non è la vita in un particolare corpo
a essere preziosa, è la coscienza. -
7:50 - 7:58Quando deve esserci davvero un'evoluzione
nell'essere cosciente, -
7:58 - 8:02tutto gli indica che deve tornare al vuoto:
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8:02 - 8:07è l'unico luogo dove c'è spazio,
tutto il resto è claustrofobico. -
8:07 - 8:10In quanto persone siamo claustrofobiche!
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8:10 - 8:14Troppe faccende,
troppe cose che devono essere mantenute, -
8:14 - 8:23troppa coscienza di sé stessi,
troppa attenzione data al corpo e così via. -
8:23 - 8:33Allora, la cosa incisiva che voglio dirvi è:
state nella vostra universalità! -
8:33 - 8:40A volte, il semplice fatto di dire queste cose,
il solo il fatto di dirle e udirle -
8:40 - 8:47ci dimostra dove non siamo
nella nostra universalità: -
8:47 - 9:00la coscienza volge l'attenzione
sempre nelle proiezioni di tipo personale. -
9:00 - 9:04Smettete, per un attimo,
di sprecare tempo con quest'ultime -
9:04 - 9:10e contemplate un po' cosa significa
stare nella vostra universalità': -
9:10 - 9:15è qualcosa che dovete fare?
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9:15 - 9:27Oppure non è solo una sorta di riconoscimento
che indica, in qualche modo, ciò che già è? -
9:27 - 9:31Ma poi qualcosa pensa:
"Come faccio a restare così?". -
9:31 - 9:38Questa è la voce dell'umano. Capite?
"Come faccio a restare così?". -
9:38 - 9:47Voglio che capiamo davvero qual è il contenuto
di questo desiderio o preghiera per la mente umana. -
9:47 - 9:55Prima di tutto, chi è colui che lo dice:
è quello che siete? -
9:55 - 10:02Perché se vi identificate con quello,
è da lì che parte l'energia: lo capite o no? -
10:02 - 10:08Se diciamo: "Come faccio a restare qui?",
è da costui che verranno gli sforzi, -
10:08 - 10:12da colui che non ce la fa a restare
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10:12 - 10:17e che non ha la coerenza sufficiente
a vedere oltre le sue proiezioni. -
10:17 - 10:27Dobbiamo esaminare
questo posizionamento dell'identità. -
10:27 - 10:31Se dite che siete il Sé, Quello,
qualcosa dentro dice: -
10:31 - 10:38"Sì, so che sono Quello",
ma persino in quel momento c'è un tradimento: -
10:38 - 10:47è come se riconoscessimo dalla posizione
della persona, di essere la presenza. -
10:47 - 10:51Ma non è come dire: "Così è, punto e basta",
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10:51 - 10:56è qualcosa tipo:
"Sono d'accordo, lo vedo, lo capisco", -
10:56 - 11:01ma non è la vostra verità vivente,
non ancora o qualcosa del genere. -
11:01 - 11:07Non dovete metterci più sforzo,
o praticare ulteriori tecniche, -
11:07 - 11:12si tratta solo di una piccola torsione
della coscienza -
11:12 - 11:19che rimuove la sensazione nata dalla convinzione
che ci sia qualcuno che fa le cose. -
11:19 - 11:27Certo, per un po' è utile se la coscienza sceglie
di esprimersi come 'viaggiatrice verso la verità': -
11:27 - 11:35diventerà sempre più affinata
nella dimensione della mente, -
11:35 - 11:42ma avrà da attraversare
tante variazioni e sottigliezze, -
11:42 - 11:48che la cosa potrà andare molto per le lunghe.
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11:48 - 11:53A volte si pensa di essere riusciti
a mettere a fuoco qualcosa, -
11:53 - 11:59si scende molto in profondità nell'essenza,
e si scopre che è solo mente; -
11:59 - 12:05si pensa di andare in profondità nel Sé,
ma si va sempre di più nella mente! -
12:05 - 12:13Però, nel momento in cui si vede il corpo,
qualcosa si tira fuori da lì. -
12:13 - 12:19Quello che è in cammino, e pensa:
"Sono il viaggiatore e mi sto avvicinando", -
12:19 - 12:25"devo farcela, forse devo meditare di più"
io, io, io... pure quell'io è il Sé, -
12:25 - 12:35ma è il sé in uno stato di ipnosi:
cammina, parla e vive nel sonno. -
12:35 - 12:43Anche l'ambizione, la destinazione,
l'obiettivo di quel ricercatore -
12:43 - 12:49è sempre il Sé che siamo tutti,
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12:49 - 13:02ma quella leggera non chiarezza tiene
altri miliardi di persone immerse nel saṃsāra, -
13:02 - 13:11dato che l'identità appare molto persistente
e praticamente costante. -
13:11 - 13:16Forse volete chiamare 'grazia'
ciò che agisce su di voi, -
13:16 - 13:21ma non consideratela qualcosa di esterno:
sorge dal vostro Sé; -
13:21 - 13:26sorge sotto forma di apertura,
comprensione e così via. -
13:26 - 13:31A poco a poco ciò che è personale,
quella che vorrei chiamare -
13:31 - 13:40'infatuazione di sé', si brucia,
e deve rimanere solo lo spazio dell'essere. -
13:40 - 13:44Chi vuole conoscere la finalità della verità
legge libri, -
13:44 - 13:51le persone amano Rumi, Papaji,
Ramana Maharshi, Krishna e così via, -
13:51 - 13:57eppure, dicono tutti la stessa cosa;
tutti loro indicano solo Questo. -
13:57 - 14:03Potete amare Krishna, ma alla fine,
se qualcosa ha paura dell'indagine, -
14:03 - 14:07ci sono sempre paura e sfiducia,
che operano insieme. -
14:07 - 14:12Coloro che hanno scoperto
e si sono immerse in Quello, -
14:12 - 14:19non hanno un passato che sia più forte
della presenza che sono. -
14:19 - 14:23Per Krishna, la sua storia non ha significato.
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14:25 - 14:32Esprimo queste cose oggi,
per provare a spostarci in quello spazio, -
14:32 - 14:36a essere consapevoli,
a stare in quella consapevolezza. -
14:36 - 14:40Non voglio dirvi come, sarebbe troppo misero;
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14:40 - 14:45non voglio dirvi come,
è sufficiente dirvi di essere ciò che siete: -
14:45 - 14:48il Sé universale, l'universo.
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14:48 - 14:52Non c'è un 'come farlo'.
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14:52 - 14:59Se vi dico come, tornate a cadete nella trappola,
perché siete Questo! -
14:59 - 15:04Qualcosa, dentro di voi,
è assolutamente in pace con questo, -
15:04 - 15:12ma a volte è necessario
una sorta di presa di coscienza, -
15:12 - 15:18che potrei chiamare rispetto di se stessi,
forse posso usare questa parola. -
15:18 - 15:22Se dite di no a questa cosa
torniamo subito a palleggiare. -
15:22 - 15:26Sedetevi, invece, e percepite Quello!
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15:26 - 15:30La mente vuole partecipare, fare qualcosa, dire:
-
15:30 - 15:37"Sì, quando faccio così e cosà, vedo questo",
no, è tutto già fatto. -
15:45 - 15:48Non voglio dire altro su questo.
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15:48 - 15:53Mentre vi muovete e fate
o non fate le vostre cose, comunque sia, -
15:53 - 15:58arriverà il tempo, il momento, e forse sarà oggi,
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15:58 - 16:03questa mattina o un'altra volta,
la prossima settimana o mese, chissà, -
16:03 - 16:09in cui giungerete a vedere le cose come sono
e le vedrete da un luogo vuoto, -
16:09 - 16:13allora sarete del tutto vuoti, ma lo siete già!
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16:13 - 16:18Questa non è una convinzione:
che siamo l'ego è una credenza! -
16:18 - 16:23Che siamo l'ego o la persona lo è,
e molto radicata anche, -
16:23 - 16:27talmente radicata
che nessuno la mette in discussione, -
16:27 - 16:33cosicché tutto parte
dalla posizione di quell'identità, -
16:33 - 16:41ma perché possiate trovare qualcosa di autentico,
quella deve venire inghiottita. -
16:41 - 16:47Non vi servono i punti di riferimento
che la vostra mente immagina, -
16:47 - 16:53la vita può essere interamente qui:
vedrete le cose coi sensi, come tutti, -
16:53 - 16:58ma non avranno più lo stesso potere.
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16:58 - 17:02I sensi non sono fatti per governare,
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17:02 - 17:09sono i nostri inviati, le nostre antenne
per percepire nel mondo. -
17:09 - 17:14Queste forze non devono dominarci,
accade solo se diventiamo la persona. -
17:14 - 17:19Prima diventate la persona e poi un asino [risate]:
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17:19 - 17:24siete la bestia da somma
del vostro modo di pensare. -
17:24 - 17:28[Interlocutrice] Ogni volta
che c'è coinvolgimento personale -
17:28 - 17:32lo sento molto sgradevole
e qualcosa vorrebbe... -
17:32 - 17:37[Mooji] Se siamo consapevoli del Sé,
possiamo gioire della persona -
17:37 - 17:43perché non è una minaccia,
è come giocare con un serpente senza denti! -
17:43 - 17:50Va bene, non vi può fare niente,
se lo date ai vostri bambini possono giocarci, -
17:50 - 17:54però, se le date credito
vi portate dietro la persona, -
17:54 - 18:02dopo un po' diventa troppo per voi e dite:
"Basta, devo andare!" ed è finita. -
18:02 - 18:08Il senso della persona può anche essere
giocoso e leggero, per un momento: -
18:08 - 18:11non è nulla, non lascia cattivo odore,
-
18:11 - 18:17lo lascia quando questo tipo di persona
crede nella persona e porta il suo peso. -
18:17 - 18:22Come ho già detto,
l'ego è la cosa più pesante del mondo; -
18:22 - 18:29è più pesante di tutte le montagne messe insieme,
-
18:29 - 18:36perché quando si siede sull'essere,
quest'ultimo non si può muovere tanto è pesante; -
18:36 - 18:44l'essere è il grembo di tutto l'universo,
ma se l'ego gli si siede sopra, non si muove più. -
18:44 - 18:50Per questo dico che l'ego è la cosa
più pesante del mondo. Capite? -
18:50 - 18:55'Sederglisi sopra' significa accecarlo,
in un certo senso: -
18:55 - 19:00dimenticate il vostro Sé
e questa è una cosa molto pesante. -
19:06 - 19:12Se sei consapevole del Sé,
allora puoi gioire della persona, -
19:12 - 19:16perché non è una minaccia.
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19:16 - 19:21È come giocare con un serpente senza denti.
- Title:
- Stai nella tua universalità
- Description:
-
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Conversazioni spontanee con Mooji
Vivere la vita che la maggior parte della gente chiama 'vita' o 'esistenza', può essere una cosa molto ristretta, una faccenda molto privata, ma essere nella tua universalità è aver dimestichezza con tutte le cose.
Non devi per forza conoscere tutto, ma il tuo essere è ampio a sufficienza perché tutto trovi posto al suo interno.
In quanto persone siamo claustrofobiche! Troppe faccende, troppe cose che devono essere mantenute, troppa coscienza di se stessi e troppa attenzione data al corpo. In quanto coscienza siamo universali, non siamo personali.
Può essere un riconoscimento immediato e anche se vivi in un posto come un piccolo paesino, questo non ti impedisce di essere universale interiormente".
~ MoojiIl satsang si è svolto a Monte Sahaja, in Portogallo, il 05 maggio 2012.
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- Video Language:
- English, British
- Duration:
- 20:05
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