Perché il cibo ha bisogno del design? | Sonia Massari | TEDxOrtygia
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0:16 - 0:22“E di design ci sono queste –
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0:22 - 0:26questi caissé al design
che sono più belli di quelli.” -
0:29 - 0:31“Perché sono di design questi?”
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0:33 - 0:38“Perché abbiamo usato
delle torte di design – -
0:38 - 0:40questo è il cupcake di design.
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0:40 - 0:47E questi sono i tortellini al design,
che sono tanto buonissimi -
0:47 - 0:54e anche il cupcake al design è buonissimo,
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0:54 - 0:57con un pochino di sale, tanto olio;
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0:57 - 1:00e questo è fatto con un pochino di sale,
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1:00 - 1:02e tanto pesce.”
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1:04 - 1:06(Applausi)
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1:07 - 1:12Questa è una bambina di due anni e mezzo,
a cui è stata fatta una domanda: -
1:12 - 1:16perché questi tortellini sono di design,
perché questo cibo è di design? -
1:16 - 1:18Sta giocando in cucina,
come tutti i bambini fanno. -
1:18 - 1:22E lei risponde "perché è più buono"
e "perché è buonissimo". -
1:23 - 1:26Quanti di voi, pensando
al cibo e al design, -
1:26 - 1:27pensano a una cosa bella,
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1:27 - 1:30esteticamente interessante,
colorata, decorata - alzate la mano. -
1:30 - 1:33Quanti di voi, pensando
al design - quasi tutti. -
1:33 - 1:37Ecco, se vi chiedessi quanti di voi
pensano che sia anche buona, -
1:37 - 1:40magari ci sarebbero
un pochino meno persone. -
1:40 - 1:43State tranquilli:
il 90 percento delle persone -
1:43 - 1:47pensa che il design sia collegato al cibo
per la questione estetica. -
1:47 - 1:49E questo è quello che mi viene chiesto
-
1:49 - 1:53tutte le volte che vado a fare
una presentazione su cibo e design. -
1:53 - 1:55Mi dicono, vieni con degli esempi belli:
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1:55 - 2:00un cake design, un bel piatto,
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2:00 - 2:03qualcosa di colorato, un bel ristorante.
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2:03 - 2:06Ecco, oggi io vorrei parlarvi
di qualcosa di diverso: -
2:06 - 2:07vorrei farvi vedere
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2:07 - 2:11che il design, nell'agroalimentare,
può avere anche delle altre applicazioni, -
2:11 - 2:15qualcosa che magari
non è così ben conosciuto. -
2:15 - 2:19E allora pensate al danno economico
-
2:19 - 2:22che nelle Marche,
dopo il terremoto c'è stato -
2:22 - 2:25perché le stalle sono state distrutte,
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2:25 - 2:28quindi gli animali sono morti,
e sono morti per fame e per gelo. -
2:29 - 2:32Un giovane designer,
uno studente di design, -
2:32 - 2:33incontra un allevatore e dice:
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2:33 - 2:35ma allora perché non usiamo questi droni
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2:35 - 2:38per trasportare il foraggio
agli animali che ne hanno bisogno? -
2:38 - 2:43E col drone siamo anche
in grado di monitorare -
2:43 - 2:46e magari trovare delle soluzioni
a quelli che sono i problemi. -
2:47 - 2:53In Siria, il 95 percento di alcune città
è stato totalmente distrutto: -
2:53 - 2:56tutti gli edifici distrutti, rasi a zero.
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2:56 - 2:57Ora, noi speriamo
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2:57 - 3:01che dopo otto anni di conflitti
queste persone possano tornare a casa: -
3:01 - 3:05ma torneranno in un luogo senza edifici,
dovranno ricostruire queste città. -
3:06 - 3:09E costruire gli edifici
è la parte più semplice. -
3:09 - 3:13L'idea sarà di sfamare le persone
all'interno di queste città. -
3:13 - 3:17Allora immaginiamo che dalle macerie
noi possiamo creare dei nuovi mattoni, -
3:17 - 3:20dei mattoni edibili,
dei mattoni da cui produrre, -
3:20 - 3:23da cui coltivare il cibo, poi,
che si mangerà. -
3:24 - 3:29E queste città che si ingrandiscono,
dove la popolazione urbana aumenta: -
3:29 - 3:31come sfameremo le città?
-
3:31 - 3:35Allora l’idroponica, l'acquaponica,
queste tecnologie -
3:35 - 3:39potranno essere utilizzate
per degli scenari emergenti -
3:39 - 3:43e utilizzeremo magari l'aria, e l'acqua,
per le nostre coltivazioni. -
3:45 - 3:50Capire i flussi migratori nel Mediterraneo
adesso non è cosa semplice. -
3:50 - 3:52L'unica cosa sicura, da sempre,
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3:52 - 3:55è che il Mediterraneo
è unito dagli ingredienti: -
3:55 - 3:57abbiamo gli stessi ingredienti da sempre.
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3:57 - 4:02Immaginiamo allora uno strumento
che ci riporta a conversare, ad unire, -
4:02 - 4:03perché con lo stesso strumento
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4:03 - 4:07possiamo cucinare
tutte le cucine del Mediterraneo. -
4:07 - 4:12Inclusione e integrazione,
invece che confronto e attacco. -
4:13 - 4:16Il packaging ci sta aiutando tanto,
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4:16 - 4:19ci permette di conservare,
ci permette di trasportare -
4:19 - 4:21e quindi anche di non sprecare.
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4:21 - 4:25Però è anche vero
che sprechiamo tanto packaging, -
4:25 - 4:28perché non tutto il packaging
è biodegradabile; -
4:28 - 4:31e assolutamente non è naturale.
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4:31 - 4:33Allora immaginiamo un packaging diverso,
-
4:33 - 4:36che magari viene proprio,
anche, dallo stesso cibo. -
4:36 - 4:39Un packaging che scadrà -
-
4:39 - 4:43avrà una data di scadenza
uguale al cibo che noi mangiamo. -
4:43 - 4:48Un packaging fatto
di olio d'oliva, di riso, di alghe. -
4:51 - 4:54E da una ricerca dell'Eurisko
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4:54 - 4:59sembra che il 51 percento di quel campione
abbia detto che è interessato, -
4:59 - 5:03o comunque ha già utilizzato
dei servizi di take-away, -
5:03 - 5:05quindi cibo da asporto.
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5:06 - 5:07Questo è un grande trend:
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5:07 - 5:11ma se noi potessimo avere,
come cibo da asporto, -
5:11 - 5:15un cibo fatto a mano, fatto in casa,
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5:15 - 5:19fatto come una volta,
fatto con le tradizioni di una volta, -
5:20 - 5:24allora potremo ricostruire, magari,
anche dei rapporti di vicinato, -
5:24 - 5:27perché potremo comprare dalle persone
che vivono vicino a noi. -
5:27 - 5:31E quel cibo diventerebbe un mezzo
di comunicazione, di riavvicinamento. -
5:34 - 5:39Il 70 percento degli uccelli marini,
e l’80 percento delle tartarughe, -
5:40 - 5:41mangiano plastica.
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5:41 - 5:45Non ho dati sui pesci –
e i pesci li mangiamo pure noi, dopo. -
5:46 - 5:50Ecco: un'azienda artigianale di birra
ha incontrato un designer, -
5:50 - 5:53e hanno pensato: ma allora,
perché non facciamo quegli anelli -
5:53 - 5:57più biodegradabili,
in grado di sciogliersi; -
5:57 - 6:01e magari utilizziamo proprio gli avanzi
della birra, della fermentazione - -
6:01 - 6:04il frumento, l'orzo -
-
6:04 - 6:06per creare qualcosa
che si scioglierà nei mari -
6:06 - 6:10e a sua volta diventerà
cibo per gli animali. -
6:10 - 6:13Un sistema-cibo che crea
un altro sistema-cibo. -
6:14 - 6:18Perché il cibo può cambiare,
può diventare qualcos'altro. -
6:18 - 6:22E allora i nostri avanzi
possono diventare il materiale -
6:22 - 6:27che usiamo nelle stampanti 3D
per produrre dei nuovi oggetti, -
6:27 - 6:28per esempio.
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6:28 - 6:30Immaginate i contadini:
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6:30 - 6:34se potessero, dai loro avanzi,
dai loro sprechi produrre dei contenitori; -
6:34 - 6:36e a sua volta quegli agricoltori
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6:36 - 6:39potrebbero trovare nel design
soluzioni di rete, -
6:40 - 6:41la rete che permetterebbe a loro
-
6:41 - 6:44di risolvere tanti problemi
del mercato di oggi. -
6:45 - 6:48Come vedete, c'erano tante parole dentro -
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6:48 - 6:51design for food, urban food system design,
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6:51 - 6:52social food design -
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6:52 - 6:54queste sono delle categorie
che noi utilizziamo -
6:54 - 6:57e tante volte è difficile,
anche, categorizzare -
6:57 - 7:01fino a dove finisce il social,
fino dove finisce il systemic. -
7:01 - 7:04Diciamo che questo è tutto design,
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7:05 - 7:08design applicato
alla filiera agroalimentare. -
7:08 - 7:10E che cos'è il design?
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7:10 - 7:16Il design non è nient'altro
che le competenze e le conoscenze -
7:16 - 7:20che ci servono per risolvere
dei problemi complessi. -
7:21 - 7:23Il design, in inglese,
vuol dire “progettare”. -
7:24 - 7:28E non “bello”, come noi spesso pensiamo.
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7:29 - 7:32È indubbio che il design
sia cambiato nel tempo, -
7:33 - 7:35perché è cambiata la società
e sono cambiati i bisogni; -
7:35 - 7:37ma comunque è sempre design.
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7:38 - 7:42Quindi all'inizio eravamo,
con l'espansione industriale, -
7:42 - 7:44alla ricerca di prodotti e oggetti,
-
7:44 - 7:48quindi c'era un utilizzo
dell'industrial design, -
7:48 - 7:52c'era una ricerca in quello
che viene chiamato il disegno industriale. -
7:52 - 7:56E poi ci si evolve,
cambiano chiaramente gli scenari -
7:56 - 7:59e il design viene applicato
anche in altri contesti; -
8:00 - 8:02si inizia a puntare
l'attenzione sull'utente, -
8:03 - 8:06poi sull'interazione
tra l'utente e gli oggetti; -
8:06 - 8:09fino ad arrivare,
con la penetrazione del digitale, -
8:10 - 8:14a un livello esperienziale
molto importante, -
8:14 - 8:16e quindi ci si focalizza sull'esperienza.
-
8:16 - 8:19Immaginate che un designer
deve rendere interessante -
8:19 - 8:22un pezzo di plastica
come il vostro iPhone - -
8:23 - 8:25è semplicemente un pezzo di plastica,
-
8:25 - 8:27ma quante esperienze fate
con quel pezzo di plastica? -
8:29 - 8:34Le possibilità per un designer
diventano innumerevoli. -
8:34 - 8:39E il rischio è anche che si progettino
delle cose che non servono, -
8:39 - 8:40quindi cose inutili.
-
8:40 - 8:47E allora ci si rifocalizza
sull'umanità, l'uomo, i suoi valori. -
8:48 - 8:50Il design ti dice:
-
8:50 - 8:54pensiamo quali sono
i veri valori per l'uomo. -
8:54 - 8:56Nel cibo questo è fondamentale,
-
8:56 - 9:00perché i valori sono determinati
dal rapporto che noi abbiamo con il cibo. -
9:00 - 9:04E il nostro rapporto con il cibo
è dato da mediazioni culturali, -
9:04 - 9:07che noi creiamo a tutti
i livelli della filiera. -
9:07 - 9:12La filiera è lunga: produzione;
distribuzione; commercializzazione; -
9:12 - 9:17consumo e, anche, post-consumo -
abbiamo visto lo spreco, l'educazione. -
9:19 - 9:23È fondamentale lavorare
e progettare sui valori. -
9:23 - 9:27Quando vi dicono [che] il food design,
o il design applicato al cibo, è nuovo, -
9:27 - 9:29non è tanto vero, l'ho detto prima:
-
9:29 - 9:31in fase di espansione industriale,
-
9:31 - 9:34diciamo che il design
si è proprio approcciato al cibo, -
9:34 - 9:38producendo e creando
nuovi prodotti, nuovi oggetti. -
9:39 - 9:41Pensate che questa - la riconoscete?
-
9:41 - 9:45È la rotella di liquirizia;
il brevetto è del 1934. -
9:45 - 9:47[Il design ha bisogno del cibo]
-
9:47 - 9:48In quel periodo,
-
9:48 - 9:51e con il boom economico,
con l'espansione industriale, -
9:51 - 9:55potremmo quasi dire che era più il design
che aveva bisogno del cibo: -
9:55 - 9:58più cibo c'era e più si poteva progettare.
-
9:58 - 9:59Ed è anche un po’ il motivo
-
9:59 - 10:02per cui il design è finito
dalla parte dei nemici, -
10:02 - 10:04col marketing, con la pubblicità:
-
10:04 - 10:05più si progettava,
-
10:05 - 10:10e più uscivano prodotti
che proprio sani non erano. -
10:10 - 10:13Però è anche vero
che bisogna dire grazie al design, -
10:13 - 10:17perché è riuscito a progettare
anche delle identità, -
10:18 - 10:20qualcosa che abbiamo portato nel tempo;
-
10:20 - 10:26a crearci una vita più semplice,
mobile, efficiente, efficace; -
10:27 - 10:30e anche a darci delle icone
-
10:30 - 10:33che sono diventate le icone
della cultura del progetto. -
10:34 - 10:38È vero anche che ci sono
dei progetti interessanti, ludici, carini -
10:38 - 10:43che insomma, proprio utili
non è che siano, nella quotidianità. -
10:43 - 10:45Questi sono oggetti per l'ufficio,
-
10:45 - 10:47per mangiare lo snack
all'interno dell'ufficio. -
10:49 - 10:52Se è vero che il food design non è nuovo,
-
10:52 - 10:57o comunque che l'applicazione del design
al mondo-cibo non è una novità, -
10:57 - 11:00è vero che è invece molto più recente
-
11:00 - 11:04l'interesse del design
applicato al mondo agroalimentare. -
11:04 - 11:05Cosa vuol dire?
-
11:05 - 11:09Vuol dire che effettivamente -
questo è un po’ più recente, -
11:09 - 11:16perché accade quasi in contemporanea
o subito dopo l'inizio dei food studies. -
11:16 - 11:20Cosa sono i food studies?
Sono gli studi accademici sul cibo. -
11:20 - 11:24I food studies non nascono in Italia,
nascono negli Stati Uniti. -
11:24 - 11:30Siamo alla fine degli anni ‘90,
e la gente inizia a chiedersi: -
11:30 - 11:33ma quello che mangio da dove viene?
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11:33 - 11:36È sano, è sostenibile?
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11:36 - 11:38Come sarà il cibo del futuro?
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11:38 - 11:41A tutte queste domande
servono delle risposte: -
11:41 - 11:48e l'accademia deve rispondere,
l'accademia deve trovare delle soluzioni, -
11:48 - 11:51deve realizzare il sistema
e trovare delle soluzioni, -
11:51 - 11:55perché nel 2018 ancora viviamo in un mondo
-
11:55 - 11:59in cui si muore per il troppo cibo
e si muore perché non c’è cibo. -
12:01 - 12:03Sappiamo come creare sistemi sostenibili,
-
12:03 - 12:06abbiamo delle tecnologie pazzesche
che ci possono aiutare in questo; -
12:06 - 12:07ma non lo facciamo.
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12:08 - 12:10E con quello che noi sprechiamo,
-
12:10 - 12:14potremo dare da mangiare
e dare delle risorse tre - quattro volte -
12:14 - 12:18alle persone che ne hanno bisogno,
e non sto parlando solo di Africa. -
12:19 - 12:25Quindi c'è, da parte del mondo del cibo,
un interesse a usare il design, -
12:25 - 12:28perché il design può dare delle soluzioni.
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12:28 - 12:29[Il cibo ha bisogno del design]
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12:29 - 12:34Questo viene chiesto al design:
soluzioni per risolvere dei problemi. -
12:35 - 12:41E un po’ il fatto che non sia nuovo,
ma che sia l'interesse cambiato, -
12:41 - 12:43io un po’ l'ho provato sulla mia pelle.
-
12:43 - 12:47Tanto più che ho una storia,
abbastanza emblematica, -
12:47 - 12:50che non dovrei condividere, ma lo faccio:
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12:51 - 12:53nel 2012 avevo appena finito uno studio
-
12:53 - 12:57sull'utilizzo delle nuove tecnologie
nel mondo agroalimentare, -
12:57 - 12:59per vedere come le nuove tecnologie
-
12:59 - 13:01possono cambiare
il nostro modo di mangiare. -
13:02 - 13:05E come il design, appunto,
può aiutare in questo. -
13:05 - 13:08Sono andata a una conferenza a New York
-
13:08 - 13:10dove ho presentato
i risultati della mia ricerca. -
13:10 - 13:14C’erano dieci persone -
massimo - all'interno, -
13:14 - 13:18e sono andate via
prima della fine del mio speech. -
13:18 - 13:21E la frase che hanno detto in inglese era:
-
13:21 - 13:25"Speriamo che il mondo che quella ragazza
italiana ha presentato non succeda mai". -
13:26 - 13:27E uno è uscito dicendo:
-
13:27 - 13:30“I had so much fun”,
mi sono troppo divertito. -
13:30 - 13:34Questo è il finale
della mia presentazione. -
13:34 - 13:37Io me ne sono andata -
devo dire non ero molto contenta - -
13:37 - 13:38e ho anche detto, ho anche pensato:
-
13:38 - 13:40forse è meglio lasciar perdere,
-
13:40 - 13:43che questa cosa del design
non interesserà a nessuno. -
13:43 - 13:47E per tre anni non ho più presentato
niente che avesse a che fare con il design -
13:47 - 13:51nelle conferenze dedicate ai food studies.
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13:51 - 13:532015: Expo.
-
13:53 - 13:55Expo dà coraggio a tutti quelli
che lavoravano nel cibo, -
13:55 - 13:57ricredono a quello che fanno.
-
13:57 - 14:00Mi chiamano di nuovo negli Stati Uniti
-
14:00 - 14:03per parlare a una conferenza
“Creatività e cibo”. -
14:03 - 14:07Io mi presento, faccio una cosa
che non si dovrebbe mai fare: -
14:07 - 14:11prendo la presentazione del 2012
e cambio la prima slide - la data: -
14:11 - 14:14uguale, stessa presentazione.
-
14:14 - 14:1950 e più persone sono rimaste lì,
tutte, fino alla fine. -
14:19 - 14:22Applausi, domande - un successone.
-
14:23 - 14:26L'ho detto ad alcuni, non a tutti
perché sennò mi avrebbero menato, -
14:26 - 14:30ma ho detto: sapete cosa,
il mio speech non è questo, -
14:30 - 14:31perché voi pensate
-
14:31 - 14:33che io vi stia presentando
il cibo del futuro, -
14:33 - 14:35ma questo è già passato.
-
14:35 - 14:38L’ho presentato nel 2012,
ed era il passato già allora. -
14:39 - 14:42Questo è solo la prova
che il vostro interesse è cambiato; -
14:43 - 14:45voi oggi siete più interessati
a quello che io presento -
14:45 - 14:48perché trovate in questo delle soluzioni.
-
14:48 - 14:51Siete voi che avete cambiato
il punto di vista, -
14:51 - 14:53non io che presento qualcosa di nuovo.
-
14:53 - 14:55Per me questo è molto importante.
-
14:55 - 14:59E infatti poi sono comparse,
dal 2014-2015, -
14:59 - 15:03una serie di conferenze dedicate
proprio al food, al design, -
15:03 - 15:04all'applicazione di questi.
-
15:05 - 15:09Abbiamo contaminato benissimo,
col design, professori e docenti; -
15:09 - 15:11abbiamo contaminato anche la gente comune
-
15:11 - 15:16perché questi eventi, queste conferenze
erano aperte al pubblico -
15:16 - 15:20e le persone hanno iniziato a essere
veramente interessate all'argomento. -
15:20 - 15:21Ma sapete cosa?
-
15:21 - 15:27Non abbiamo ancora contaminato
chi fa il food, chi fa il cibo, -
15:27 - 15:30quindi i veri attori
della filiera agroalimentare. -
15:30 - 15:32Abbiamo iniziato, ma è ancora debole.
-
15:32 - 15:34Non abbiamo contaminato
-
15:34 - 15:37i contadini, gli agricoltori,
gli apicoltori, gli allevatori. -
15:37 - 15:39Non abbiamo contaminato i ristoratori,
-
15:39 - 15:45i produttori delle aziende alimentari,
dell'industria alimentare, i manager, -
15:46 - 15:48chi si occupa del turismo,
-
15:48 - 15:53i sindaci, gli agronomi,
gli ingegneri del cibo, i politici. -
15:53 - 15:56Mi dispiace perché non ho trovato
il Playmobil del politico, -
15:56 - 15:58per cui è rimasto questo.
-
15:59 - 16:03La cosa che, diciamo,
attrae un po’ tutti del design -
16:03 - 16:05è il concetto di creatività.
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16:05 - 16:08Ecco, la creatività, diciamo,
è un po’ più semplice -
16:08 - 16:12e quest'idea è uscita
con questo termine che va molto, no? -
16:12 - 16:13Il “design thinking”.
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16:13 - 16:18Il design thinking è “voglio imparare
a pensare come i designer“. -
16:18 - 16:19Cosa vuol dire?
-
16:19 - 16:22A me piace tantissimo
questa scena di Big Hero 6, -
16:22 - 16:24un cartone animato.
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16:24 - 16:27Se non lo avete visto guardatelo,
perché è molto bello. -
16:27 - 16:29Il fratello grande di questo piccolo,
-
16:29 - 16:34che è un genio, ma che non ha idee,
a cui non viene un'idea, dice: -
16:34 - 16:38guarda con un angolo differente
la cosa e ti verrà l'idea, -
16:38 - 16:41quindi guarda gli scenari
con una prospettiva diversa. -
16:42 - 16:44Questo è pensare come i designer:
-
16:44 - 16:48e se è vero che tutti, più o meno,
possiamo essere creativi, -
16:48 - 16:51è anche vero che non tutti
siamo dei designer. -
16:53 - 16:54Ezio Manzini,
-
16:54 - 16:56che è un grande teorico
del design italiano, -
16:56 - 17:01dice: tutti sappiamo cantare,
tutti sappiamo - qualcuno sa suonare, -
17:01 - 17:04ma non tutti sono
dei direttori d'orchestra. -
17:04 - 17:06Allora chi è il designer?
-
17:06 - 17:10Il designer è proprio quella persona
che incanala le intuizioni. -
17:10 - 17:12La differenza tra intuizione e progetto
-
17:12 - 17:17è che il designer prende l'intuizione
e ti aiuta a progettare. -
17:18 - 17:20Il designer è quella persona
-
17:20 - 17:23che è creativa, ma che rende
creativo anche l'utente, -
17:23 - 17:26cioè la persona per cui progetta;
-
17:26 - 17:29e rende creative anche le persone
che lavorano con lui. -
17:30 - 17:32Il designer è quella persona
-
17:32 - 17:36che potrebbe veramente
diventare un changemaker -
17:36 - 17:39e aiutare i changemaker a diventarlo.
-
17:40 - 17:44Allora immaginate il designer che -
-
17:45 - 17:47da un concetto semplice,
da un rituale semplice, -
17:47 - 17:49perché il designer non inventa,
-
17:49 - 17:52trova dei rituali e li esalta
attraverso i propri prodotti, -
17:52 - 17:56ma da un rituale semplice
come quello di annusare -
17:56 - 17:57possa uscire un’idea come questa,
-
17:57 - 18:00un'applicazione che ti dice
che quella mela, al mercato, -
18:00 - 18:03è più buona perché un buon odore.
-
18:04 - 18:05Cosa cambierebbe?
-
18:05 - 18:07Cambierebbe il mercato:
-
18:07 - 18:10non compreremmo più
perché le cose sono belle o costano poco, -
18:10 - 18:12ma le compriamo
perché hanno un buon odore. -
18:13 - 18:14E questo porterebbe le persone
-
18:14 - 18:17a riacquisire una competenza
che purtroppo stiamo perdendo: -
18:17 - 18:19che odore ha il cibo?
-
18:20 - 18:23Cambierebbe l'economia,
cambierebbe il mercato, -
18:23 - 18:26cambierebbe anche il concetto
esperienziale ed estetico del cibo. -
18:28 - 18:33Il design è sempre sistemico,
è sempre transdisciplinare. -
18:33 - 18:35Cosa vuol dire?
-
18:35 - 18:37Che mette insieme
le discipline, le competenze. -
18:37 - 18:42Riesce a creare un ambiente
perché queste si contaminino. -
18:43 - 18:47E il design usa l'empatia,
usa la flessibilità cognitiva -
18:47 - 18:49per aiutare le persone a parlare.
-
18:49 - 18:54E ne abbiamo bisogno del design,
abbiamo sicuramente bisogno. -
18:54 - 18:56Soprattutto perché
le Nazioni Unite hanno detto -
18:56 - 19:00che entro il 2030 noi dobbiamo
raggiungere quei 17 obiettivi, -
19:01 - 19:03in cui il cibo è trasversale a tutti.
-
19:03 - 19:06E se non iniziamo a lavorare insieme,
in maniera sistemica, -
19:06 - 19:08difficilmente li raggiungeremo.
-
19:10 - 19:13Il design è uno strumento,
che possiamo utilizzare: -
19:13 - 19:18e credetemi, nelle professioni del futuro
ci sarà molto più design. -
19:18 - 19:20Professioni del futuro
del cibo, in particolare. -
19:22 - 19:24Questa è Zoe, ha 5 anni ed è mia figlia;
-
19:24 - 19:27è la stessa bimba
che avete sentito all'inizio, -
19:27 - 19:29prima ne aveva due anni e mezzo.
-
19:29 - 19:31Quello è il suo gioco preferito:
-
19:31 - 19:33è una macchina fotografica,
l'ho comprata io. -
19:34 - 19:36Pensavo fosse la normale
macchina fotografica -
19:36 - 19:38che spingi e fa le foto;
-
19:38 - 19:41invece all'interno ha delle app
che permettono di fare la foto a me, -
19:41 - 19:43io divento un personaggino di una storia,
-
19:43 - 19:47che lei può editare con la musica
e le parole che lei mette -
19:47 - 19:48e crea delle storie.
-
19:50 - 19:53È arrivata senza libretto
di istruzioni, questa macchinetta, -
19:53 - 19:58e io di certo non sono la persona
che le ha insegnato ad utilizzarlo. -
19:58 - 20:00Questo è l'oggetto
che lei utilizza da tre anni, -
20:01 - 20:02e non si è mai stancata,
-
20:03 - 20:05che esalta la sua creatività.
-
20:05 - 20:07Mia figlia è una nativa digitale:
-
20:07 - 20:11vuol dire che è nata in un mondo
in cui le tecnologie sono semplici per lei -
20:11 - 20:13perché sono parte
di quel bagaglio culturale -
20:13 - 20:15che lei ha acquisito dall’inizio.
-
20:15 - 20:17Non c'è difficoltà per lei
-
20:17 - 20:19ad acquisire queste tecnologie,
questi comportamenti. -
20:19 - 20:22Io spero che lei possa diventare
una nativa sostenibile -
20:22 - 20:25e vivere in un mondo
di nativi sostenibili. -
20:25 - 20:26Cosa vuol dire?
-
20:26 - 20:29Vuol dire nascere e crescere in un mondo
-
20:29 - 20:34in cui tutti i servizi, i sistemi,
i prodotti che noi abbiamo -
20:34 - 20:37ci permettono di vivere facilmente
una vita sostenibile e sana: -
20:37 - 20:41una città a misura d'uomo,
luoghi per l'educazione del cibo, -
20:41 - 20:43una casa che mi parla del cibo
-
20:43 - 20:47e mi racconta che il cibo
ha un suo ciclo di vita, -
20:47 - 20:49che io devo rispettare;
-
20:49 - 20:51dei prodotti industriali, anche,
-
20:51 - 20:54che tengono conto dell'ambiente
e che lo rispettano. -
20:56 - 21:00John Thackara, un grande teorico
del design, dice: -
21:00 - 21:02se riuscissimo, un giorno,
-
21:03 - 21:09a rendere così sexy, così interessante
la biodiversità, la sostenibilità -
21:09 - 21:12così come oggi lo è
il digitale per la gente, -
21:12 - 21:13saremmo a cavallo.
-
21:14 - 21:19E allora forse qui c'è la risposta:
a cosa serve il design per il cibo? -
21:20 - 21:26Serve a ricreare, e a creare,
dei nuovi rapporti tra noi e il cibo. -
21:26 - 21:27Grazie.
-
21:27 - 21:30(Applausi)
- Title:
- Perché il cibo ha bisogno del design? | Sonia Massari | TEDxOrtygia
- Description:
-
Sonia collabora con aziende agroalimentari e istituti di ricerca come consulente, designer e trainer. Dal palco di TEDxOrtygia, ci mostra il potenziale che potrebbe liberarsi se la filiera agroalimentare e il mondo del design si ibridassero.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 21:36
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