Antonio Damasio: Comprendere la coscienza
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0:00 - 0:02Sono qui per parlarvi
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0:02 - 0:05della meraviglia e del mistero
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0:05 - 0:08della mente cosciente.
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0:08 - 0:10La meraviglia è legata al fatto
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0:10 - 0:12che questa mattina ci siamo svegliati,
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0:12 - 0:14e, insieme al nostro risveglio,
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0:14 - 0:17c'è stato l'incredibile ritorno della nostra coscienza.
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0:17 - 0:20La nostra mente aveva un senso completo di sé
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0:20 - 0:23e un senso completo della nostra esistenza,
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0:23 - 0:25eppure noi ci soffermiamo a mala pena su questa meraviglia.
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0:25 - 0:27Dovremmo, invece, farlo,
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0:27 - 0:31perché se fossimo privati della possibilità di una mente cosciente,
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0:31 - 0:33non avremmo nessuna consapevolezza
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0:33 - 0:35della nostra umanità,
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0:35 - 0:38e non avremmo nessuna consapevolezza del mondo.
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0:38 - 0:40Non proveremmo dolore, ma nemmeno gioia.
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0:40 - 0:43Non avremmo accesso all'amore
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0:43 - 0:46né alla capacità di creare.
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0:46 - 0:49Certo, sono famose le parole di Scott Fitzgerald:
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0:49 - 0:52"Colui che ha inventato la coscienza
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0:52 - 0:55avrebbe molto di cui essere rimproverato".
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0:55 - 0:57Ma egli ha dimenticato
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0:57 - 0:59che senza la coscienza
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0:59 - 1:02non avremmo accesso alla vera felicità
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1:02 - 1:04e nemmeno la possibilità di una trascendenza.
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1:04 - 1:07Dopo la meraviglia, passiamo al mistero.
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1:07 - 1:09Questo è un mistero
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1:09 - 1:12che è stato estremamente difficile chiarire.
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1:12 - 1:15Fin dagli albori della filosofia
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1:15 - 1:18e certamente attraverso la storia della neuroscienza,
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1:18 - 1:21è stato un mistero
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1:21 - 1:23che ha sempre resisito ai chiarimenti,
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1:23 - 1:25e ha creato enormi controversie.
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1:25 - 1:27Sono in molti a ritenere
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1:27 - 1:29che non dovrebbe nemmeno essere toccato;
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1:29 - 1:31dovremmo lasciarlo irrisolto poiché tale deve rimanere.
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1:31 - 1:33Io non sono d'accordo
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1:33 - 1:35e credo che le cose stiano cambiando.
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1:35 - 1:37Sarebbe ridicolo affermare
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1:37 - 1:40che noi sappiamo come si forma la coscienza
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1:40 - 1:42all'interno del cervello,
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1:42 - 1:44ma possiamo certamente
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1:44 - 1:46studiare la questione
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1:46 - 1:49e cominciare a intravvedere una soluzione.
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1:49 - 1:52Un'altra meraviglia da celebrare
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1:52 - 1:56è il fatto che abbiamo tecnologie per immagini
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1:56 - 2:00che ci permettono di entrare nel cervello umano
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2:00 - 2:02e riuscire a fare, per esempio,
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2:02 - 2:04ciò che state vedendo adesso.
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2:04 - 2:07Queste immagini provengono dal laboratorio di Hanna Damasio
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2:07 - 2:10e vi mostrano, in un cervello vivente,
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2:10 - 2:12la ricostruzione di quel cervello.
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2:12 - 2:14E questo individuo è vivo,
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2:14 - 2:16non è un corpo
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2:16 - 2:19che stiamo studiando in autopsia.
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2:19 - 2:21Ancora più incredibile
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2:21 - 2:24- ed è una cosa davvero sorprendente -
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2:24 - 2:26è il prossimo passaggio che vi mostrerò,
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2:26 - 2:29in cui andremo sotto la superficie del cervello
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2:29 - 2:32per osservare il cervello vivente,
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2:32 - 2:35le connessioni e i percorsi effettivi.
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2:35 - 2:38Tutte queste linee colorate
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2:38 - 2:41corrispondono a fasci di assoni,
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2:41 - 2:43le fibre che collegano i corpi delle cellule
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2:43 - 2:46alle sinapsi.
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2:46 - 2:48Mi spiace deludervi, non sono a colori,
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2:48 - 2:51ma comunque, eccoli qui.
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2:51 - 2:53I colori codificano le direzioni,
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2:53 - 2:55dal retro verso il fronte
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2:55 - 2:57o viceversa.
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2:57 - 3:00Ad ogni modo, cos'è la coscienza?
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3:00 - 3:02Cos'è una mente cosciente?
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3:02 - 3:04Potremmo semplicemente rispondere
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3:04 - 3:08che la coscienza è ciò che perdiamo
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3:08 - 3:13quando cadiamo in un sonno profondo, privo di sogni,
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3:13 - 3:15o quando siamo sotto anestesia,
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3:15 - 3:17ed è ciò che recuperiamo
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3:17 - 3:19al risveglio, o quando svanisce
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3:19 - 3:21l'effetto dell'anestesia.
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3:21 - 3:25Ma cos'è esattamente ciò che perdiamo sotto anestesia,
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3:25 - 3:27o quando siamo in un sonno profondo senza sogni?
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3:27 - 3:29Prima di tutto,
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3:29 - 3:31perdiamo la mente,
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3:31 - 3:33ovvero un flusso di immagini mentali.
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3:33 - 3:35Ovviamente consideriamo le immagini
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3:35 - 3:37come percorsi sensoriali,
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3:37 - 3:39visivi, come quelli che percepite ora
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3:39 - 3:41in relazione al podio e a me,
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3:41 - 3:43o come immagini uditive,
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3:43 - 3:45che percepite in relazione alle mie parole.
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3:45 - 3:47Quel flusso di immagini mentali
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3:47 - 3:49è la mente.
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3:49 - 3:51Ma c'è qualcos'altro
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3:51 - 3:53che tutti stiamo vivendo in questa stanza.
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3:53 - 3:55Noi non gestiamo passivamente
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3:55 - 3:58le immagini visive, uditive
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3:58 - 4:00e tattili.
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4:00 - 4:02Noi abbiamo un sé.
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4:02 - 4:04Noi abbiamo un Me,
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4:04 - 4:06che è automaticamente presente
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4:06 - 4:08nella nostra mente, proprio ora.
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4:08 - 4:10Siamo padroni della nostra mente,
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4:10 - 4:13e percepiamo che ognuno di noi
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4:13 - 4:15sta vivendo questo fenomeno -
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4:15 - 4:18non la persona seduta di fianco a voi.
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4:18 - 4:21Quindi, per avere una mente cosciente,
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4:21 - 4:25dobbiamo avere un sé dentro la mente cosciente.
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4:25 - 4:28Una mente cosciente possiede un sé al proprio interno.
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4:28 - 4:31Il sé introduce nella mente il punto di vista soggettivo,
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4:31 - 4:33e noi siamo completamente coscienti
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4:33 - 4:35solo quando riconosciamo il sé.
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4:35 - 4:38Ciò che dobbiamo sapere per iniziare a studiare questo mistero
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4:38 - 4:41è, prima di tutto, come è formata la mente all'interno del cervello
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4:41 - 4:45e, seconda cosa, come è formato il sé.
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4:45 - 4:48La prima parte, la prima questione,
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4:48 - 4:51è relativamente facile - non è facile per niente -
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4:51 - 4:55ma è stata gradatamente analizzata dalla neuroscienza.
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4:55 - 4:58Ed è evidente che, per formare una mente,
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4:58 - 5:01dobbiamo costruire delle mappe neurali.
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5:01 - 5:04Immaginate una griglia, come quella che vi mostro ora,
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5:04 - 5:06e ora immaginate, dentro quella griglia,
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5:06 - 5:08su quel foglio bi-dimensionale,
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5:08 - 5:10immaginate i neuroni.
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5:10 - 5:12Immaginatevi anche,
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5:12 - 5:14un cartellone digitale
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5:14 - 5:16sul quale trovate elementi
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5:16 - 5:18che possono essere accesi o spenti.
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5:18 - 5:21E a seconda di come create lo schema
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5:21 - 5:24di luci accese o spente,
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5:24 - 5:26di elementi digitali,
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5:26 - 5:28in questo caso, di neuroni, sul vostro foglio,
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5:28 - 5:30avrete tracciato una mappa.
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5:30 - 5:33Qui si tratta, ovviamente, di una mappa visiva,
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5:33 - 5:35ma l'idea si applica a ogni tipo di mappa,
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5:35 - 5:38uditiva, per esempio, rispetto alle frequenze del suono,
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5:38 - 5:41o alle mappe che disegniamo con la pelle,
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5:41 - 5:44rispetto a un oggetto che tastiamo.
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5:44 - 5:46Ora, per farvi comprendere
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5:46 - 5:48quanto sia forte
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5:48 - 5:51il legame tra le griglie di neuroni
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5:51 - 5:53e la disposizione topografica
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5:53 - 5:55della loro attività,
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5:55 - 5:57e la nostra esperienza mentale,
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5:57 - 5:59vi racconterò una storia molto personale.
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5:59 - 6:02Se io copro l'occhio sinistro,
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6:02 - 6:04il mio, non l'occhio di tutti voi;
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6:04 - 6:06se copro l'occhio sinistro,
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6:06 - 6:09e guardo la griglia, più o meno quella che sto mostrando a voi,
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6:09 - 6:12tutto è in ordine, bello, perpendicolare.
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6:12 - 6:14Ma un po' di tempo fa ho scoperto
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6:14 - 6:17che se mi copro l'occhio sinistro,
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6:17 - 6:19quello che vedo è questo.
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6:19 - 6:22Guardo la griglia e vedo una deformazione
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6:22 - 6:25sul bordo del mio campo centro-sinistro.
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6:25 - 6:27Molto strano. L'ho analizzato per un po'.
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6:27 - 6:30Ma poco tempo fa,
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6:30 - 6:33con l'aiuto di una collega oftalmologa,
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6:33 - 6:35Carmen Puliafito,
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6:35 - 6:38che ha sviluppato uno scanner laser della retina,
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6:38 - 6:40ecco cosa ho scoperto.
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6:40 - 6:42Se scannerizzo la mia retina
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6:42 - 6:45attraverso il piano orizzontale che vedete nell'angolo,
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6:45 - 6:47questo è il risultato.
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6:47 - 6:50Sulla destra, la mia retina è perfettamente simmetrica.
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6:50 - 6:53Vedete la discesa verso la fovea,
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6:53 - 6:55dove comincia il nervo ottico.
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6:55 - 6:57Ma sulla retina sinistra c'è una protuberanza
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6:57 - 6:59indicata dalla freccia rossa.
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6:59 - 7:01E corrisponde a una piccola ciste
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7:01 - 7:03situata al di sotto.
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7:03 - 7:06E' quella che causa
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7:06 - 7:09la distorsione della mia immagine visiva.
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7:09 - 7:11Pensateci:
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7:11 - 7:13avete una griglia di neuroni,
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7:13 - 7:17e ora, un semplice mutamento meccanico
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7:17 - 7:19nella posizione della griglia
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7:19 - 7:21causa una distorsione nell'esperienza mentale.
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7:21 - 7:23Vedete quanto sia legata,
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7:23 - 7:25la vostra esperienza mentale,
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7:25 - 7:28all'attività dei neuroni della retina,
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7:28 - 7:31che costituisce una parte del cervello situtata nell'occhio
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7:31 - 7:34o, in altre parole, una lamina di corteccia visiva.
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7:34 - 7:36Quindi dalla retina
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7:36 - 7:38si passa alla corteccia visiva.
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7:38 - 7:40Ovviamente il cervello aggiunge
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7:40 - 7:42moltissime informazioni
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7:42 - 7:44a quello che accade
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7:44 - 7:46nei segnali provenienti dalla retina.
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7:46 - 7:48In quell'immagine,
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7:48 - 7:50vedete una varietà di isole
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7:50 - 7:53di ciò che io chiamo zone di formazione delle immagini.
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7:53 - 7:55Vedete il verde, per esempio,
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7:55 - 7:57che corrisponde alle informazioni tattili,
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7:57 - 8:00e il blu che corrisponde a quelle uditive.
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8:00 - 8:02Un altro fenomeno che si manifesta
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8:02 - 8:05è che le zone di formazione delle immagini,
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8:05 - 8:07dove avviene l'intreccio
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8:07 - 8:09di tutte queste mappe neurali,
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8:09 - 8:11possono fornire segnali
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8:11 - 8:14a questo oceano viola che vedete qui intorno,
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8:14 - 8:16che è la corteccia associativa,
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8:16 - 8:19dove si registra quello che si è svolto
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8:19 - 8:21in quelle isole in cui si creano le immagini.
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8:21 - 8:23La cosa spettacolare è che,
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8:23 - 8:26poi, si può procedere con la memoria,
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8:26 - 8:28partendo da quelle cortecce associative,
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8:28 - 8:31e riprodurre immagini
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8:31 - 8:34nelle medesime zone che hanno la percezione.
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8:34 - 8:37Pensate com'è splendidamente conveniente e pigro
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8:37 - 8:39il cevello.
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8:39 - 8:41Fornisce delle zone
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8:41 - 8:43per la percezione e per la creazione di immagini.
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8:43 - 8:45E quelle sono esattamente le stesse
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8:45 - 8:48che verranno utilizzate per creare le immagini
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8:48 - 8:51quando noi richiamiamo le informazioni.
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8:51 - 8:54Finora il mistero della mente cosciente
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8:54 - 8:56si sta leggermente diradando,
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8:56 - 8:58perché abbiamo un'idea generale
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8:58 - 9:00di come formiamo queste immagini.
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9:00 - 9:02Ma cosa possiamo dire del sé?
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9:02 - 9:05Il sé è il vero problema inafferrabile.
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9:05 - 9:07E per molto tempo
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9:07 - 9:09la gente si rifiutava di affrontarlo
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9:09 - 9:11perché diceva:
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9:11 - 9:14"Come puoi avere il punto di riferimento, la stabilità,
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9:14 - 9:16che è necessaria a mantenere
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9:16 - 9:19la continuità del sé, un giorno dopo l'altro?"
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9:19 - 9:22Io ho pensato a una soluzione a questo problema.
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9:22 - 9:24E' la seguente:
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9:24 - 9:26noi generiamo mappe del cervello,
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9:26 - 9:28dell'interno del corpo,
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9:28 - 9:31e le usiamo come referenti per tutte le altre mappe.
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9:31 - 9:34Lasciate che vi spieghi come sono arrivato a questa idea.
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9:34 - 9:36Ci sono arrivato perché,
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9:36 - 9:40se dobbiamo avere un referente che identifichiamo come sè
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9:40 - 9:42-il Me, l'Io,
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9:42 - 9:45nei nostri processi mentali -
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9:45 - 9:47dobbiamo avere qualcosa che sia stabile,
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9:47 - 9:50che non muti molto
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9:50 - 9:52da un giorno all'altro.
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9:52 - 9:54Beh, noi abbiamo un corpo solo.
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9:54 - 9:57Ne abbiamo uno, non due o tre.
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9:57 - 9:59E quello è l'inizio.
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9:59 - 10:01Esiste un solo punto di riferimento, il corpo.
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10:01 - 10:04Poi, ovviamente, il corpo ha molti componenti,
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10:04 - 10:06le cui parti crescono a ritmi diversi,
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10:06 - 10:08e ci sono misure diverse per ogni persona.
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10:08 - 10:11Ma questo non vale per l'interno.
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10:11 - 10:13Quello che è legato
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10:13 - 10:15al nostro internal milieu,
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10:15 - 10:17per esempio, l'intera gestione
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10:17 - 10:19della chimica interna al nostro corpo,
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10:19 - 10:21è, in realtà, assolutamente stabile,
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10:21 - 10:23giorno dopo giorno,
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10:23 - 10:25per una ragione molto specifica.
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10:25 - 10:27Se si devia troppo
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10:27 - 10:29nei parametri
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10:29 - 10:31vicini alla linea mediana
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10:31 - 10:34di quei valori che permettono di sopravvivere,
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10:34 - 10:36ci si ammala o si muore.
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10:36 - 10:39Abbiamo dunque un sistema interno
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10:39 - 10:41alla nostra vita stessa
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10:41 - 10:44che ci assicura un certo tipo di continuità.
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10:44 - 10:47Io la chiamo l'identità infinita del giorno per giorno.
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10:47 - 10:51Se non abbiamo questa identità fisiologica,
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10:51 - 10:53ci ammaliamo o moriamo.
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10:53 - 10:56Ecco quindi un altro elemento per questa continuità.
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10:56 - 10:58L'ultima cosa è l'esistenza
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10:58 - 11:00di una fortissima associazione
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11:00 - 11:04tra la regolazione del corpo all'interno del cervello
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11:04 - 11:06e il corpo stesso.
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11:06 - 11:09Differisce da ogni altra associazione.
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11:09 - 11:11Per esempio, io mi faccio un'immagine di voi,
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11:11 - 11:14ma non c'è un legame fisiologico
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11:14 - 11:17tra le immagini che ho di voi nel pubblico
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11:17 - 11:19e il mio cervello.
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11:19 - 11:23Tuttavia, c'è un legame forte e permanente
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11:23 - 11:26tra le zone del mio cervello che regolano il mio corpo
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11:26 - 11:28e il corpo stesso.
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11:28 - 11:31Eccone l'immagine. Guardate questa zona.
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11:31 - 11:34Abbiamo il tronco encefalico in mezzo alla corteccia cerebrale,
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11:34 - 11:36e il midollo spinale.
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11:36 - 11:38E' all'interno di questa zona,
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11:38 - 11:40che adesso metto in risalto,
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11:40 - 11:43che abbiamo la sede
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11:43 - 11:46di tutti i meccanismi che regolano
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11:46 - 11:48le funzioni vitali del corpo.
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11:48 - 11:51Questo è talmente specifico
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11:51 - 11:54che se, per esempio, guardate la parte in rosso,
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11:54 - 11:56nella zona superiore del tronco encefalico,
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11:56 - 11:59se la danneggiate a causa di un ictus, per esempio,
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11:59 - 12:01il risultato è il coma
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12:01 - 12:03o lo stato vegetativo,
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12:03 - 12:05che è, ovviamente, uno stato
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12:05 - 12:07in cui la mente scompare,
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12:07 - 12:10in cui la coscienza scompare.
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12:10 - 12:12Ciò che effettivamente accade
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12:12 - 12:15è la perdita delle fondamenta del sé:
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12:15 - 12:18non si ha più accesso ad alcuna percezione della propria esistenza.
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12:18 - 12:21Infatti, ci possono essere immagini
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12:21 - 12:23che si formano nella corteccia cerebrale
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12:23 - 12:25ma noi non ne abbiamo coscienza.
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12:25 - 12:28Abbiamo, appunto, perso coscienza,
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12:28 - 12:32nel momento in cui abbiamo danneggiato la zona rossa del tronco encefalico.
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12:32 - 12:35Ma se consideriamo la zona verde del tronco encefalico,
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12:35 - 12:37niente di simile accade.
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12:37 - 12:39E' specifica a tal punto.
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12:39 - 12:42Nella componente verde del tronco encefalico,
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12:42 - 12:45se avviene un danno, e avviene spesso,
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12:45 - 12:47si rimane totalmente paralizzati,
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12:47 - 12:50ma la mente cosciente rimane.
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12:50 - 12:53Sentite, sapete, avete una piena consapevolezza
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12:53 - 12:56che potete riferire molto indirettamente.
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12:56 - 12:59E' una condizione terribile. Meglio non conoscerla.
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12:59 - 13:01Le persone rimangono imprigionate
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13:01 - 13:03all'interno del proprio corpo
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13:03 - 13:05ma mantengono la mente cosciente.
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13:05 - 13:07Hanno fatto un film molto interessante,
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13:07 - 13:09uno dei pochi film ben fatti,
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13:09 - 13:11che parlava di questa situazione,
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13:11 - 13:13il regista era Julian Schnabel.
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13:13 - 13:16Il paziente era in questa condizione.
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13:16 - 13:18Ora vi mostrerò una fotografia.
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13:18 - 13:20Prometto di non dire nulla,
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13:20 - 13:22tranne che intendo spaventarvi.
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13:22 - 13:24E' solo per dirvi
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13:24 - 13:27che nella zona rossa del tronco encefalico
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13:27 - 13:29ci sono, in parole povere,
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13:29 - 13:32tutti quei quadratini che corrispondono a dei moduli
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13:32 - 13:35che, in effetti, formano le mappe cerebrali
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13:35 - 13:38dei diversi aspetti del nostro interno,
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13:38 - 13:40dei diversi aspetti del nostro corpo.
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13:40 - 13:43Sono magnificamente topografici
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13:43 - 13:45e magnificamente interconnessi
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13:45 - 13:47in un motivo ricorrente.
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13:47 - 13:50E' a partire da questo motivo e dalla stretta associazione
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13:50 - 13:52tra il tronco encefalico e il corpo
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13:52 - 13:54che io ritengo - potrei sbagliarmi
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13:54 - 13:56ma non credo -
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13:56 - 13:59che noi generiamo la mappatura del corpo
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13:59 - 14:02che fornisce le basi del sé
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14:02 - 14:04e si manifesta sotto forma di percezioni -
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14:04 - 14:06percezioni primordiali, ad ogni modo.
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14:06 - 14:08Cos'è, allora, l'immagine che otteniamo?
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14:08 - 14:10Guardiamo "corteccia cerebrale", "tronco encefalico"
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14:10 - 14:12e "corpo",
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14:12 - 14:15e otteniamo l'interconnessione
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14:15 - 14:19nella quale il tronco encefalico fornisce le basi del sé
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14:19 - 14:22in un fortissimo legame con il corpo.
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14:22 - 14:24E abbiamo la corteccia cerebrale
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14:24 - 14:27che fornisce a quel grande scenario della nostra mente
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14:27 - 14:29quella profusione di immagini
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14:29 - 14:32che costituiscono il contenuto della nostra mente
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14:32 - 14:35e alle quali di solito prestiamo grande attenzione,
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14:35 - 14:37come è giusto fare, perché si tratta proprio
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14:37 - 14:39della pellicola che gira nella nostra mente.
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14:39 - 14:41Ma guardate le frecce.
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14:41 - 14:43Non sono decorative.
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14:43 - 14:46Stanno a indicare questa strettissima interazione.
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14:46 - 14:48Non possiamo avere una mente cosciente
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14:48 - 14:50se non esiste interazione
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14:50 - 14:52tra la corteccia cerebrale e il tronco encefalico.
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14:52 - 14:54Non possiamo avere una mente cosciente
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14:54 - 14:56se non esiste interazione
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14:56 - 14:58tra il tronco encefalico e il corpo.
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14:58 - 15:00Un altro aspetto interessante
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15:00 - 15:02è che il nostro tronco encefalico
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15:02 - 15:04lo condividiamo con molte altre specie.
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15:04 - 15:06Nei vertebrati,
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15:06 - 15:09la configurazione del tronco encefalico è simile alla nostra,
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15:09 - 15:11ed è una delle ragioni per cui ritengo
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15:11 - 15:14che quelle specie abbiano una mente cosciente proprio come noi.
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15:14 - 15:17Solo che la loro non è ricca come la nostra
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15:17 - 15:19perché non hanno una corteccia cerebrale come la nostra.
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15:19 - 15:21Ecco dove si trova la differenza.
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15:21 - 15:24Io sono fortemente contrario all'idea
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15:24 - 15:27che la coscienza sia da considerare
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15:27 - 15:29come il prodotto della corteccia cerebrale.
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15:29 - 15:31Solo il benessere della mente lo è,
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15:31 - 15:34non il fatto specifico che abbiamo un sé
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15:34 - 15:36che possiamo riferire
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15:36 - 15:38alla nostra esistenza,
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15:38 - 15:42e che abbiamo la percezione della persona.
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15:42 - 15:45Ci sono tre livelli di sé da considerare :
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15:45 - 15:48il proto livello, quello centrale e l'autobiografico.
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15:48 - 15:50I primi due li condividiamo
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15:50 - 15:52con moltissime altre specie,
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15:52 - 15:54e hanno origine in gran parte
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15:54 - 15:56nel tronco encefalico
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15:56 - 15:59e nella corteccia cerebrale che posseggono.
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15:59 - 16:01E' il sé autobiografico
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16:01 - 16:03che alcune specie posseggono, io credo.
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16:03 - 16:06I cetacei e i primati hanno anche
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16:06 - 16:08un sé autobiografico di un certo livello.
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16:08 - 16:10Il cane, che tutti abbiamo in casa,
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16:10 - 16:13ha un sé autobiografico di un certo livello.
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16:13 - 16:15Ma qui sta la novità:
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16:15 - 16:17il sé autobiografico si forma
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16:17 - 16:19sulla base di ricordi passati
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16:19 - 16:22e di ricordi di progetti che abbiamo fatto.
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16:22 - 16:25E' il passato vissuto e il futuro che attendiamo.
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16:25 - 16:27Il sé autobiografico ha sollecitato
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16:27 - 16:30memoria a lungo termine, ragionamento,
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16:30 - 16:32immaginazione, creatività e linguaggio.
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16:32 - 16:35Da qui si sono originati gli strumenti della cultura -
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16:35 - 16:37religione, giustizia,
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16:37 - 16:39commercio, arti, scienza, tecnologia.
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16:39 - 16:41Ed è all'interno di quella cultura
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16:41 - 16:43che possiamo veramente ottenere
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16:43 - 16:45-ecco la novità-
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16:45 - 16:49qualcosa che non pertiene totalmente alla nostra biologia,
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16:49 - 16:51ma si sviluppa tra le culture,
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16:51 - 16:55si sviluppa tra i collettivi di esseri umani.
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16:55 - 16:57E questa è la cultura
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16:57 - 17:00al cui interno abbiamo sviluppato quel che mi piace definire
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17:00 - 17:02regolazione socio-culturale.
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17:02 - 17:04In conclusione, potreste chiedere,
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17:04 - 17:06giustamente: "E allora?"
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17:06 - 17:09Perché dovrebbe interessarci se è il tronco, o la corteccia,
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17:09 - 17:11e come è formato?
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17:11 - 17:13Tre ragioni. Primo: la curiosità.
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17:13 - 17:15I primati sono estremamente curiosi,
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17:15 - 17:17e gli umani più di tutti gli altri.
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17:17 - 17:20Se, per esempio, ci interessa
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17:20 - 17:22il fatto che l'anti-gravità
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17:22 - 17:24allontani le galassie dalla Terra,
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17:24 - 17:26perché non dovrebbe interessarci quel che accade
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17:26 - 17:29all'interno degli esseri umani?
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17:29 - 17:31Secondo: comprendere società e cultura.
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17:31 - 17:33Dovremmo osservare
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17:33 - 17:35come società e cultura
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17:35 - 17:37in questa regolazione socio-culturale
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17:37 - 17:39siano in costante sviluppo.
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17:39 - 17:41E infine, la medicina.
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17:41 - 17:43Non dimentichiamo che alcuni dei peggiori mali
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17:43 - 17:45che affliggono l'umanità
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17:45 - 17:47sono la depressione,
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17:47 - 17:50l'Alzheimer e la dipendenza dalle droghe.
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17:50 - 17:53Pensate a come un ictus vi può devastare la mente
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17:53 - 17:55o rendervi privi di coscienza.
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17:55 - 17:58Non esiste possibilità
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17:58 - 18:01di trattare efficacemente questi mali
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18:01 - 18:03e in un modo non casuale,
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18:03 - 18:05se non se ne conosce il funzionamento.
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18:05 - 18:07Si tratta di un'ottima ragione,
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18:07 - 18:09al di là della curiosità,
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18:09 - 18:11per giustificare quel che facciamo,
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18:11 - 18:14e il nostro interesse in ciò che accade nel nostro cervello.
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18:14 - 18:16Grazie per l'attenzione.
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18:16 - 18:21(Applausi)
- Title:
- Antonio Damasio: Comprendere la coscienza
- Speaker:
- Antonio Damasio
- Description:
-
Ogni mattina, tutti noi ci svegliamo e riprendiamo coscienza: si tratta di un fenomeno meraviglioso ma, cosa riprendiamo esattamente? Il neouroscienziato Antonio Damasio utilizza questa semplice domanda per offrirci una visione di come il nostro cervello crea la coscienza di sé.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 18:22