I frattali Africani: Ron Eglash
-
0:01 - 0:04Voglio iniziare la mia storia in Germania, nel 1877,
-
0:04 - 0:06con un matematico di nome Georg Cantor.
-
0:06 - 0:11Cantor decise di tracciare una linea e cancellare il terzo centrale della linea,
-
0:11 - 0:16per poi prendere queste due linee risultanti e fare la stessa cosa, in modo ricorsivo
-
0:16 - 0:18Quindi iniziò con una linea, e poi due,
-
0:18 - 0:214, 16 e così via.
-
0:21 - 0:24Facendolo un numero infinito di volte, cosa possibile in matematica,
-
0:24 - 0:26si finisce con un numero infinito di linee,
-
0:26 - 0:29ognuna della quali contiene un numero infinito di punti.
-
0:29 - 0:33Si rese quindi conto di avere un insieme il cui numero di elementi era maggiore dell'infinito.
-
0:33 - 0:36Questo lo sconvolse. Letteralmente. Finì in clinica (Risate).
-
0:36 - 0:38E quando uscì dalla clinica,
-
0:38 - 0:44si convinse che era stato messo sulla Terra per trovare una teoria degli insiemi transfiniti,
-
0:44 - 0:47perché il più largo insieme di infinità sarebbe stato Dio stesso.
-
0:47 - 0:48Era un uomo molto religioso.
-
0:48 - 0:50Un matematico in missione.
-
0:50 - 0:52E altri matematici fecero la stessa cosa.
-
0:52 - 0:54Un matematico svedese, von Koch,
-
0:54 - 0:58decise che invece di sottrarre le linee, le avrebbe aggiunte,
-
0:58 - 1:00e se ne uscì con queste bellissime curve.
-
1:00 - 1:03E non c'è una particolare ragione per cui dobbiamo inziare con questa forma-seme;
-
1:03 - 1:07possiamo usare qualunque forma-seme ci piaccia.
-
1:07 - 1:11Adesso la tiro di qui, la spingo in basso di qua...ok..
-
1:11 - 1:18e lanciando l'iterazione, questa forma-seme in un certo senso si "dispiega" in una struttura dall'aspetto molto diverso.
-
1:18 - 1:20Tutte queste forme hanno la proprietà dell'auto-somiglianza:
-
1:20 - 1:22la parte assomiglia al tutto.
-
1:22 - 1:24E' lo stesso pattern su molte scale differenti.
-
1:25 - 1:27I matematici pensavano che questo fosse molto strano,
-
1:27 - 1:32perché accorciando il righello, la lunghezza misurata aumenta sempre di più.
-
1:32 - 1:34Ed effettuando un numero infinito di iterazioni,
-
1:34 - 1:40riducendo le lunghezze unitarie, la misura complessiva si allungava all'infinito.
-
1:40 - 1:41Questo non aveva assolutamente senso,
-
1:41 - 1:44perciò relegarono queste curve alla fine dei libri di matematica.
-
1:44 - 1:48Dissero che queste erano "curve patologiche", e che non serviva discuterne
-
1:48 - 1:49(Risate)
-
1:49 - 1:51E questo continuò per un centinaio di anni.
-
1:52 - 1:57Poi, nel 1977, Benoit Mandelbrot, un matematico francese,
-
1:57 - 2:02capì che applicando questo genere di forme - che chiamò frattali - alla computergrafica
-
2:02 - 2:04si ottiengono le forme della natura.
-
2:04 - 2:08I polmoni umani, le acacie, le felci,
-
2:08 - 2:10queste bellissime forme naturali.
-
2:10 - 2:14Se prendete un pollice ed un indice e guardate proprio nel punto in cui si incontrano
-
2:14 - 2:16-- provate a farlo ora --
-
2:16 - 2:19e rilasate la mano, vedete una cresta,
-
2:19 - 2:22poi una valle dentro la cresta, e una cresta dentro la valle, giusto?
-
2:22 - 2:24Il vostro corpo é intriso di frattali.
-
2:24 - 2:27I matematici che le definivano forme patologiamente inutili,
-
2:27 - 2:29beh, respiravano quelle parole con polmoni frattali.
-
2:29 - 2:33E' molto ironico. E vi mostrerò qui una piccola iterazione naturale.
-
2:33 - 2:38Di nuovo, prendiamo queste tre linee, e ricorsivamente sostituiamole con l'intera figura.
-
2:38 - 2:43Ecco la seconda interazione, e la 3a, la 4a.. e così via.
-
2:43 - 2:45La natura ha quindi questa struttura auto-similare.
-
2:45 - 2:47La natura usa sistemi che si auto-organizzano.
-
2:47 - 2:50Negli anni '80, mi capitò di notare
-
2:50 - 2:54come, guardando una fotografia aerea di un villaggio africano, vedi dei frattali.
-
2:54 - 2:58E ho pensato: "Fantastico! Come é possibile?"
-
2:58 - 3:00Dovevo andare in Africa, e chiedere alle persone il perché.
-
3:00 - 3:06Così ottenni una borsa di studio di un anno per andare in Africa
-
3:06 - 3:08a chiedere alle persone perché stessero costruendo frattali.
-
3:08 - 3:10che é un gran bel lavoro, se ci riesci.
-
3:10 - 3:11(Risate)
-
3:11 - 3:18Così finalmente arrivai a questa città. Avevo già fatto un piccolo modello frattale della città,
-
3:18 - 3:21solo per vedere come si "svolgeva".
-
3:21 - 3:24Ma quando ci arrivai.. arrivai al palazzo del capo,
-
3:24 - 3:27e il mio francese non era un granché. Dissi qualcosa come:
-
3:27 - 3:30"Sono un matematico e vorrei salire sul vostro tetto".
-
3:30 - 3:33Ma lui la prese molto bene, mi ci portò sopra
-
3:33 - 3:34e parlammo dei frattali.
-
3:34 - 3:37E lui disse, "Oh sì sì. Sappiamo di un rettangolo dentro un rettangolo dentro un rettangolo,
-
3:37 - 3:39lo sappiamo tutti".
-
3:39 - 3:43E salta fuori che l'insegna reale ha un rettangolo dentro un rettangolo dentro un rettangolo,
-
3:43 - 3:47e il percorso che porta al palazzo è in effetti questa spirale.
-
3:47 - 3:51e man mano che attraversi il percorso, devi essere sempre più rispettoso.
-
3:51 - 3:54quindi stanno mappando la struttura sociale nella struttura geometrica.
-
3:54 - 3:59Il loro é un pattern consapevole. Non è inconsapevole come, ad esempio, la forma dei termitai.
-
3:59 - 4:01Questo é un villaggio nello Zambia meridionale;
-
4:01 - 4:05il Ba-Ila costruì questo villaggio di circa 400 metri di diametro.
-
4:05 - 4:07C'è un immenso anello,
-
4:07 - 4:13gli anelli che contengono le recinzioni familiari si allargano sempre più man mano che vai verso il fondo,
-
4:14 - 4:18e poi c'è l'anello del Capo, qui, verso il fondo,
-
4:18 - 4:21e i parenti stretti del Capo in quell'anello.
-
4:21 - 4:22Ecco la sua struttura frattale.
-
4:22 - 4:25Ecco una casa con l'altare sacro,
-
4:25 - 4:28ecco la casa delle case, la proprietà familiare,
-
4:28 - 4:31con gli umani al posto del sacro altare,
-
4:31 - 4:33e questo è l'intero villaggio,
-
4:33 - 4:38un anello di anelli di anelli con la famiglia allargata del capo qui, i suoi parenti stretti qui,
-
4:38 - 4:41e qui c'é un altro piccolo villaggio.
-
4:41 - 4:45Ora, potreste meravigliarvi di come potrebbe una persona vivere in un villaggio così piccolo.
-
4:45 - 4:48E' perché sono spiriti. Sono gli antenati.
-
4:48 - 4:53E certo, gli antenati hanno un piccolo villaggio in miniatura nel loro villaggio, giusto?
-
4:53 - 4:56Quindi é proprio come ha detto George Cantor, la ricorsione continua all'infinito.
-
4:56 - 5:00Questo é nelle montagne Mondara, vicino al confine nigeriano in Camerun, Mokoulek.
-
5:00 - 5:03Ho visto questo diagramma disegnato da un architetto francese,
-
5:03 - 5:05e ho pensato: "Wow! Che bel frattale!"
-
5:05 - 5:11E sono partito con questa forma-seme che, iterazione dopo iteraizone, si dispiegava così.
-
5:11 - 5:13Me ne sono uscito con questa struttura qui.
-
5:13 - 5:17Guardiamo la 1a iterazione, 2a,3a,4a.
-
5:17 - 5:19Dopo la simulazione,
-
5:19 - 5:22ho capito che l'intero villaggio in un certo senso si avvolge a spirale, proprio così,
-
5:22 - 5:28ed ecco questa linea che si replica, che si "spiega" nel frattale.
-
5:28 - 5:33Beh. ho notato che la linea é più o meno dove si trova l'unico palazzo quadrato del villaggio.
-
5:33 - 5:35Perciò, quando sono arrivato nel villaggio,
-
5:35 - 5:37chiesi: "Potete portarmi all'edificio quadrato?"
-
5:37 - 5:39penso che lì ci sia qualcosa di importante."
-
5:39 - 5:42E loro dissero: "Beh, ti ci possiamo portare, ma non ci puoi entrare.
-
5:42 - 5:45Quello é l'altare sacro, dove ogni anno facciamo sacrifici
-
5:45 - 5:48per mantenere i cicli annuali di fertilità per i campi."
-
5:48 - 5:50E iniziai a realizzare che i cicli di fertilità
-
5:50 - 5:54erano proprio come i cicli ricorsivi degli algoritmi geometrici.
-
5:54 - 5:58La ricorsione, in questi vilaggi, continua e "scende" giù giù fino a scale molto piccole.
-
5:58 - 6:00Ecco un villaggio Nankani, nel Mali.
-
6:00 - 6:03E potete vedere che, entrando nella proprietà familare
-
6:03 - 6:07ecco, si trovano dei contenitori nell'area del focolare, impilati ricorsivamente.
-
6:07 - 6:11Ecco le zucche che Issa Diabate ci mostrava,
-
6:11 - 6:13impilate ricorsivamente.
-
6:13 - 6:15Ora, la zucca più piccola, in questa foto, mantiene l'anima della donna.
-
6:15 - 6:17E quando muore, fanno una cerimonia
-
6:17 - 6:22dove rompono questa pila, chiamata zalanga, e la sua anima se ne va nell'eternità.
-
6:22 - 6:25Ancora una volta, l'infinità é importante.
-
6:26 - 6:30A questo punto potreste farvi tre domande:
-
6:30 - 6:34Non sono questi pattern universali, presenti in qualunque architettura indigena?
-
6:34 - 6:36In effetti, quella era la mia prima ipotesi.
-
6:36 - 6:38Quando vidi per la prima volta quei frattali Africani,
-
6:38 - 6:42pensai: "Wow, allora qualunque indigeno che non riconosce uno Stato,
-
6:42 - 6:45quel tipo di gerarchia, deve avere una specie di architettura "dal basso".
-
6:45 - 6:47Ma pare non sia così.
-
6:47 - 6:51Iniziai a collezionare anche le foto aeree dell'architettura nativa americana e del Sud Pacifico;
-
6:51 - 6:53solo quelle Africane erano frattali.
-
6:53 - 6:59E se ci pensate, tutte queste società differenti usano diversi motivi geometrici.
-
6:59 - 7:05i nativi americani usano una combinazione di simmetria circolare e simmetria bi-assiale.
-
7:05 - 7:07Potete vederla sui vasi e sui canestri.
-
7:07 - 7:10Questa é una foto aerea di una delle rovine anasazi;
-
7:10 - 7:15potete vedere come sia circolare su larga scala, ma rettangolare su piccola scala.
-
7:15 - 7:19Non é lo stesso pattern su due scale differenti.
-
7:19 - 7:20In secondo luogo, potreste chiedermi:
-
7:20 - 7:23"Beh, Dr. Eglash, non sta ignorando la diversità delle culture Africane?"
-
7:24 - 7:26E per tre motivi, la risposta é no.
-
7:26 - 7:30Prima di tutto, condivido il bellissimo libro di Mudimbe "L'Invenzione Dell'Africa",
-
7:30 - 7:33secondo il quale l'Africa é un'invenzione artificiale del primo colonialismo
-
7:33 - 7:35e poi dei movimenti di opposizione.
-
7:35 - 7:40No, poi, perché una geometria largamente condivisa non ti dà necesariamente un'unità culturale
-
7:40 - 7:43-- e assolutamente non é "nel DNA africano".
-
7:43 - 7:45E per finire, i frattali hanno l'auto somiglianza
-
7:45 - 7:49-- quindi sono simili a sé stessi, ma non sono necessariamente simili l'uno all'altro;
-
7:49 - 7:51si possono vedere usi molto diversi dei frattali.
-
7:51 - 7:53In Africa, é una tecnologia condivisa.
-
7:54 - 7:57E per finire, potreste dire: "Beh, non é puro intuito?
-
7:57 - 7:59Non é davvero conoscenza matematica.
-
7:59 - 8:02Non é possibile che gli Africani usino davvero le geometrie frattali, no?
-
8:02 - 8:04Sono state inventate negli anni '70."
-
8:05 - 8:10Beh, é vero che alcuni frattali africani sono, per quanto ne so, puro intuito.
-
8:10 - 8:13Dopo aver visto alcune di queste cose, giravo per le strade di Dakar
-
8:13 - 8:16chiedendo alla gente: "Qual'é l'algoritmo? Qual'é la regola?"
-
8:16 - 8:17E loro dicevano,
-
8:17 - 8:20"Beh, lo facciamo così perché é carino, scemo" (Risate).
-
8:20 - 8:23Ma a volte, non è così.
-
8:23 - 8:28In alcuni casi, c'erano davvero degli algoritmi, e molto sofisticati anche.
-
8:28 - 8:31Nella scultura Manghetu, vedete questa geometria ricorsiva.
-
8:31 - 8:36Negli incroci Etiopi, vedete questo fantastico dispiegamento della forma.
-
8:36 - 8:40In Angola, il popolo Chokwe disegna linee sulla sabbia,
-
8:40 - 8:43ed é quello che il matematico tedesco Eulero chiamava un grafico;
-
8:43 - 8:45-- e che ora chiamiamo percorso Euleriano,
-
8:45 - 8:47per cui non puoi mai sollevare la penna dalla superficie,
-
8:47 - 8:50e non puoi mai passare due volte sopra la stessa linea --
-
8:50 - 8:53Ma loro lo fanno ricorsivamente, e con un sistema che procede "per anzianità",
-
8:53 - 8:56per cui i bambini piccoli imparano questo, poi i bambini più grandi imparano quest'altro,
-
8:56 - 8:59e poi con l'iniziazione alla successiva fase della vita, impari questo,
-
8:59 - 9:02e con ogni interazione di quell'algoritmo,
-
9:02 - 9:04impari le iterazioni del mito.
-
9:04 - 9:06Raggiungi il livello successivo di conoscenza.
-
9:07 - 9:09E finalmente, in tutta l'Africa potete trovare questo gioco da tavolo.
-
9:09 - 9:12Si chiama Owari in Ghana, dove l'ho studiato,
-
9:12 - 9:17si chiama Mancala qui sulla costa Est, Bao in Kenya, Sogo da qualche altra parte.
-
9:17 - 9:22Beh, in questo gioco questi pattern che si auto-organizzano si presentano spontaneamente .
-
9:22 - 9:25E i Ghanesi conoscevano questi pattern "auto-organizzanti"
-
9:25 - 9:27e li usavano strategicamente.
-
9:27 - 9:29Questa é conoscenza molto consapevole, dunque.
-
9:29 - 9:31Ecco un bellisssimo frattale.
-
9:31 - 9:35Dovunque tu vada, nel Sahel, vedrai questa barriera antivento.
-
9:35 - 9:39E certo, in tutto il mondo le barriere sono "Cartesiane", strettamente lineari.
-
9:39 - 9:43Ma qui in Africa, abbiamo queste barriere nonlineari.
-
9:43 - 9:45Ho rintracciato uno di quelli che le fanno,
-
9:45 - 9:49un tipo del Mali appena fuori da Bamako, e gli ho chiesto:
-
9:49 - 9:51"Com'é possibile che stiate facendo pareti frattali? Non lo fa nessun altro!"
-
9:51 - 9:53La sua risposta fu molto interessante.
-
9:53 - 9:58Disse:"Beh, se vivessi nella giungla, userei soltanto le canne di paglia,
-
9:58 - 10:00che sono rapide da lavorare, e molto economiche.
-
10:00 - 10:03Non richiedono molto tempo, né molto materiale."
-
10:03 - 10:05"Ma il vento e la polvere", mi disse, "ci passano attraverso facilmente."
-
10:05 - 10:09Ora, le canne strette in cima, mantengono davvero fuori il vento e la polvere.
-
10:09 - 10:14Ma ci vuole molto tempo, e molto materiale, perché sono tessute molto intrecciate tra loro.
-
10:14 - 10:16"E sappiamo," disse, "per esperienza,
-
10:16 - 10:21che più ti innalzi dal terreno, più forte soffia il vento."
-
10:21 - 10:24Capito? E' un analisi costi-benefici!
-
10:24 - 10:26Ho misurato le lunghezze delle canne,
-
10:26 - 10:28le ho messe in un grafico logaritmico,
-
10:28 - 10:33ne ho calcolato l'esponente, ed era quasi esattamente l'esponente per la relazione tra velocità del vento e altezza delle barriere
-
10:33 - 10:34nel manuale di ingegneria del vento.
-
10:34 - 10:39quindi questa gente fa un uso pratico della tecnologia scalare.
-
10:39 - 10:44L'esempio più complesso di un approccio algoritmico ai frattali che ho trovato,
-
10:44 - 10:46in effetti, non era nella geometria, ma in un codice simbolico,
-
10:46 - 10:49ed era la divinazione delle sabbie di Bamana.
-
10:49 - 10:52E lo stesso sistema di divinazione si trova in tutta l'Africa.
-
10:52 - 10:57Potete trovarlo sia sulla costa orientale sia su quella occidentale,
-
10:57 - 10:59e spesso i simboli sono molto ben preservati,
-
10:59 - 11:05ciascuno di questi simboli ha quattro bit (è una parola binaria a quattro bit),
-
11:05 - 11:10disegni queste linee casualmente nella sabbia, e poi conti;
-
11:10 - 11:12se è un numero dispari, tracci un segno,
-
11:12 - 11:14se è un numero pari, ne tracci due.
-
11:14 - 11:17Fecero il tutto molto rapidamente,
-
11:17 - 11:19e non riuscivo a capire dove volessero arrivare -
-
11:19 - 11:21fecero l'iterazione casuale solo quattro volte,
-
11:21 - 11:23non riuscivo a capire come ottenessero gli altri dodici simboli.
-
11:23 - 11:25E non volevano dirmelo.
-
11:25 - 11:27Dicevano: "No, no, non possiamo dirtelo".
-
11:27 - 11:29Io insistivo: "Guarda, ti pago, puoi essere il mio insegnante,
-
11:29 - 11:31verrò ogni giorno e ti pagherò"
-
11:31 - 11:34Ma loro insistevano: "non è una questione di soldi. E' una questione religiosa."
-
11:34 - 11:35E finalmente, per disperazione, dissi:
-
11:35 - 11:38" Beh, lasciate che vi racconti di George Cantor nel 1877".
-
11:38 - 11:42E cominciai a spiegare perché mi trovavo in Africa,
-
11:42 - 11:44si esaltarono vedendo l'insieme di Cantor.
-
11:44 - 11:48E allora uno di loro disse, "Dai, vieni, penso di poterti aiutare.
-
11:48 - 11:53E quindi mi fece fare tutto il rituale di iniziazione dei sacerdoti Bamana.
-
11:53 - 11:55Io ero solo interessato alla matematica, naturalmente.
-
11:55 - 11:57e infatti lui continuava a scuotere la testa ripetendo:
-
11:57 - 11:58"Sai, io non l'ho imparato così"
-
11:58 - 12:02Dovevo dormire con una noce di Kola di fianco al mio letto, seppellito nella sabbia,
-
12:02 - 12:05e dare sette monete ai sette lebbrosi, e così via.
-
12:05 - 12:09E finalmente mi rivelò il segreto.
-
12:10 - 12:14Saltò fuori che era un generatore di numeri pseudo-casuale basato sul caos deterministico.
-
12:14 - 12:20Quando hai un simbolo di 4 bit, poi lo metti accanto a un altro,
-
12:20 - 12:22Ecco, pari più dispari dà dispari.
-
12:22 - 12:24Dispari più pari dà dispari.
-
12:24 - 12:27Pari più pari dà pari. Dispari più dispari dà pari.
-
12:27 - 12:31E' un'addizione modulo 2, proprio come nei controlli di parità sul vostro computer.
-
12:31 - 12:35E poi prendi questo simbolo, e lo rimetti dentro,
-
12:35 - 12:37così é una diversità di simboli che si auto-genera,
-
12:37 - 12:41stanno davvero usando una specie di caos deterministico.
-
12:41 - 12:43Ora, siccome è un codice binario,
-
12:43 - 12:45puoi implementarlo nel'hardware
-
12:45 - 12:50-- sarebbe un fantastico strumento di insegnamento nelle scuole di ingegneria Africane.
-
12:50 - 12:53E la cosa più interessante che ho trovato a riguardo era storica.
-
12:53 - 12:59Nel 12° secolo, Hugo Santalia la portò dai mistici Islamici in Spagna.
-
12:59 - 13:05E là entrò nella comunità degli alchimisti come geomanzia:
-
13:05 - 13:07la divinazione attraverso la Terra.
-
13:07 - 13:12Questo è un grafico geomantico disegnato per Re Riccardo II nel 1390.
-
13:12 - 13:15Leibniz, il matematico tedesco,
-
13:15 - 13:19parlò della geomanzia nella sua dissertazione chiamata "De Combinatoria".
-
13:19 - 13:23e disse, "beh, invece di usare uno o due tratti,
-
13:23 - 13:27usiamo un uno e uno zero, così potremo contare per potenze di due"
-
13:27 - 13:29Uni e zeri. Il codice binario.
-
13:29 - 13:32Poi George Boole prese il codice binario di Leibniz e creò l'algebra Booleana,
-
13:32 - 13:35e John Von Neumann prese l'algebra Booleana e creò il computer digitale.
-
13:35 - 13:38Quindi tutti questi portatili e palmari-
-
13:38 - 13:41ogni circuito digitale nel mondo- è iniziato in Africa.
-
13:41 - 13:46So che secondo Brian Eno non c'é abbastanza Africa nei computers;
-
13:46 - 13:51io penso invece che non ci sia abbastanza storia africana in Brian Eno.
-
13:51 - 13:54(Applausi)
-
13:54 - 13:58Fatemi concludere con due parole sulle applicazioni che abbiamo trovato per questa cosa.
-
13:58 - 14:00Potete andare nel nostro sito web,
-
14:00 - 14:02gli applet sono tutti gratuiti, girano nel browser,
-
14:02 - 14:04chiunque può usarli.
-
14:04 - 14:09Il programma "Allargare la partecipazione nell'uso dei computer" della National Science Foundation,
-
14:09 - 14:16ci ha recentemente premiato con un finanziamento per realizzare una versione programmabile di questi strumenti di design,
-
14:16 - 14:18quindi si spera che, entro tre anni, chiunque potrà andare sul Web
-
14:18 - 14:21e crearsi le proprie simulazioni e i propri artefatti.
-
14:21 - 14:26Negli USA ci siamo concentrati sugli studenti afro-americani, sui Nativi Americani e sui latino-americani.
-
14:26 - 14:32Abbiamo osservato, statisticamente, grandi miglioramenti nei bambini che usano questo software per le lezioni di matematica,
-
14:32 - 14:35rispetto ad un gruppo di controllo che non usava il software.
-
14:35 - 14:41Quindi ha davvero molto successo insegnare ai bambini africani che hanno un'eredità culturale matematica,
-
14:41 - 14:45che l'Africa non é solo canti e balli.
-
14:45 - 14:48Abbiamo iniziato un programma pilota in Ghana,
-
14:48 - 14:53abbiamo una piccola borsa di studio, solo per vedere se qualcuno fosse interessato a lavorare con noi;
-
14:53 - 14:56siamo molto eccitati per le potenzialità del programma.
-
14:56 - 14:58Abbiamo anche lavorato sul design.
-
14:58 - 15:03Non ci ho messo il suo nome, ma il mio collega Kerry in Kenya se ne é uscito con questa grande idea
-
15:03 - 15:08di usare la struttura frattale per gli indirizzi postali nei villaggi che hanno una struttura frattale,
-
15:08 - 15:12perché se provi ad imporre un sistema postale strutturato a griglia su un villaggio frattale,
-
15:12 - 15:14davvero non fuzinona.
-
15:14 - 15:19Bernard Tschumi, alla Columbia University, ha finito per usarlo in un design per un museo di Arte Africana.
-
15:19 - 15:27David Hughes alla Ohio State University ha scritto un documento sull'architettura afrocentrica
-
15:27 - 15:29in cui ha usato alcune di queste strutture frattali.
-
15:29 - 15:34E per finire, voglio mettere in chiaro che quest'idea dell'auto-organizzazione,
-
15:34 - 15:36come abbiamo sentito prima, è nel cervello.
-
15:36 - 15:41E' nel.. motore di ricerca di Google.
-
15:41 - 15:43In effetti, la ragione per cui Google é stato un successo tale è perché
-
15:43 - 15:47sono stati i primi a capire le capacità di autogestirsi del Web.
-
15:47 - 15:49E' nella sostenibilità ecologica,
-
15:49 - 15:51è nel potere di sviluppo dell'imprenditoria,
-
15:51 - 15:53nel potere etico della democrazia.
-
15:54 - 15:56Ed è anche in alcune cose cattive.
-
15:56 - 15:59L'auto-organizzazione è il motivo per cui l'AIDS si diffonde così in fretta,
-
15:59 - 16:03e se non pensate che il capitalismo - che si auto-organizza - può avere effetti distruttivi,
-
16:03 - 16:05beh, aprite gli occhi...
-
16:05 - 16:09Quindi ci serve pensare, come è stato detto prima,
-
16:09 - 16:11ai metodi Africani tradizionali per creare l'auto-organizzazione.
-
16:11 - 16:13Sono algoritmi potenti.
-
16:14 - 16:17Sono modi di creare l'auto-organizzazione - di fare imprenditoria -
-
16:17 - 16:19gentili, ugualitari.
-
16:19 - 16:23Quindi se vogliamo trovare un modo migliore di fare quel tipo di cose,
-
16:23 - 16:28ci basta guardare all'Africa per trovare questi robusti algoritmi di auto-organizzazione.
-
16:28 - 16:29Grazie.
- Title:
- I frattali Africani: Ron Eglash
- Speaker:
- Ron Eglash
- Description:
-
"Sono un matematico, e vorrei salire sul vostro tetto." E' così che Ron Eglash salutava molte famiglie africane, durante la sua ricerca sui pattern frattali osservati nelle foto aree da tutto il continente.
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 16:34