Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND
-
0:15 - 0:17Il World Wide Mind è un'idea.
-
0:17 - 0:22Il World Wide Mind è un concetto.
-
0:22 - 0:29Dunque ciò che ho cercato di fare nel libro è parlare del World Wide Mind come di una imminente intelligenza globale.
-
0:29 - 0:35E lo intendo nel senso di una intelligenza con una intenzionalità ed una coscienza propria,
-
0:35 - 0:38del tutto parte dell'intelligenza umana.
-
0:38 - 0:43Quello che mi riprometto di fare è stare lontano dalla fantascientifica idea
-
0:43 - 0:47che Internet, di per sé, stia per diventare intelligente. Penso che sia un'idea assurda.
-
0:47 - 0:52Equivarrebbe ad affermare che mettendo insieme un mucchio di transistor si possa ottenere automaticamente una radio.
-
0:52 - 0:59Non credo che stia per accadere questo. La mia tesi è che il World Wide Mind è una combinazione
-
0:59 - 1:06di esseri umani e di Internet che agiscono insieme di concerto, e che la combinazione dei due soggetti produca un'entità,
-
1:06 - 1:13che è più potente di quanto siano ognuno dei due isolatamente. E che, sostengo, darebbe come risultato
-
1:13 - 1:15il germe di una intelligenza che nessuno dei due possiede di per sé.
-
1:15 - 1:18Ed è ciò a cui penso come il World Wide Mind.
-
1:23 - 1:27E' sicuramente lecita la preoccupazione che Internet ci sta alienando gli uni dagli altri.
-
1:27 - 1:35Basti pensare a figure come quella dell'adolescente medio che invia e riceve 2.272 SMS al mese,
-
1:35 - 1:40e addirittura alcuni adolescenti arrivano fino a 14-20.000 SMS in un mese.
-
1:40 - 1:44Così, quando si guarda a numeri del genere, davvero è inevitabile concludere che
-
1:44 - 1:47essi passino più tempo a guardare lo schermo di quello che passano a guardare le persone.
-
1:47 - 1:52La mia tesi è che non si può davvero fermare quella fame di restare connessi.
-
1:52 - 1:56Non si può arginare quel bisogno di guardare lo schermo.
-
1:56 - 2:00L'argomentazione che sostengo nel libro è che è possibile incorporare quel bisogno,
-
2:00 - 2:03in un fondersi effettivo della tecnologia con il corpo
-
2:03 - 2:08per fare di quella connessione tramite la tecnologia un collegamento fisico,
-
2:08 - 2:12una connessione che si attua come parte di una propria esperienza di legame interno.
-
2:12 - 2:18Ecco qui la mia personale connessione uomo-macchina. Io ho due impianti cocleari.
-
2:18 - 2:26Allora, la cosa che indosso sull'orecchio è un processore in cui il microfono capta il suono che viene elaborato dalla
-
2:26 - 2:34unità, qui, in segnali digitali e invia i dati a una parte interna, che è un trasmettitore radio dotato di un magnete.
-
2:34 - 2:41Il magnete verrà in contatto con l'impianto situato (sottocute, n.d.r.) nella mia testa. Ed attraverso la pelle invierà i dati a tale impianto.
-
2:41 - 2:48Poi ci sono alcuni elettrodi, collegati ai miei nervi uditivi, che inviano piccoli impulsi elettrici ai miei nervi uditivi
-
2:48 - 2:52ricreando per me la percezione dell'udito.
-
2:52 - 2:58Dunque io sono uno che ha davvero 32 elettrodi e decine di migliaia,
-
2:58 - 3:01nientemeno che centinaia di migliaia di transistor nella sua testa.
-
3:09 - 3:17Quello che spero che impareremo è che esiste un nuovo modo di pensare a come tecnologia
-
3:17 - 3:20e relazioni umane possono convergere.
-
3:20 - 3:25Ora come ora la gente pensa a questi domini come vicendevolmente esclusivi.
-
3:25 - 3:32Ciò che suggerisco nel mio libro è che esiste un modo per mettere insieme questi due mondi
-
3:32 - 3:34tramite l'integrazione fisica di esseri umani e macchine.
-
3:34 - 3:38Sapete, io non ho la pretesa che questo sia qualcosa subito dietro l'angolo.
-
3:38 - 3:43Ma io attingo alla mia personale esperienza di avere un impianto cocleare.
-
3:43 - 3:47Quindi è una realtà quotidiana della mia vita "fare il boot" al mio orecchio ogni mattina
-
3:47 - 3:51indossando il processore del mio impianto cocleare e attivando di conseguenza
-
3:51 - 3:55i componenti elettronici che si trovano nella mia testa.
-
3:55 - 3:59Quindi quello che sto davvero cercando di dire è che la tecnologia può essere utilizzata
-
3:59 - 4:04allo scopo di creare più connessioni umane tra le persone.
- Title:
- Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND
- Description:
-
Michael Chorost explains the way our brains and technology will eventually connect is in a space called the World Wide Mind, a space similar to the Internet.
Get more on Michael Chorost at SimonandSchuster.com: http://authors.simonandschuster.com/Michael-Chorost/60275262?mcd=vd_youtube
- Video Language:
- English
- Duration:
- 04:19
r.ranzani edited Italian subtitles for Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND | ||
r.ranzani edited Italian subtitles for Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND | ||
r.ranzani edited Italian subtitles for Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND | ||
r.ranzani edited Italian subtitles for Michael Chorost explores the WORLD WIDE MIND |