Hans Rosling mostra le migliori statistiche mai viste
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0:00 - 0:04Da circa 10 anni, insegno lo sviluppo globale
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0:04 - 0:08a studenti universitari svedesi. Lo faccio dopo aver vissuto
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0:08 - 0:12circa 20 anni in Africa a studiare i problemi della fame,
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0:12 - 0:16quindi ne sapevo qualcosa del mondo.
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0:16 - 0:21Ho iniziato alla facoltà di medicina del Karolinska Institute
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0:21 - 0:25con un corso universitario detto Salute Globale. Un corso del genere
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0:25 - 0:28ti dà qualche preoccupazione. Gli studenti di questa facoltà
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0:28 - 0:31hanno il massimo dei voti nel sistema universitario svedese
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0:31 - 0:34magari sanno già tutto delle cose
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0:34 - 0:38che andrò a insegnare. Così ho approntato un test preliminare.
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0:38 - 0:41La domanda dalla quale ho capito molte cose è stata:
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0:41 - 0:45"Quale Paese ha il più alto tasso di mortalità infantile tra queste 5 coppie?"
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0:45 - 0:49Li ho disposti in modo tale che per ogni coppia di Paesi,
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0:49 - 0:54uno ha il doppio della mortalità infantile dell'altro. Ciò vuol dire che
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0:54 - 0:59c'è una differenza ben maggiore rispetto all'incertezza dei dati.
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0:59 - 1:01Non vi metterò alla prova, ma è la Turchia,
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1:01 - 1:06al primo posto in questo caso, la Polonia, la Russia, il Pakistan e il Sud Africa.
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1:06 - 1:09Questi sono i risultati degli studenti svedesi. In questo modo ho ottenuto
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1:09 - 1:12l'intervallo di confidenza, che è piuttosto ridotto, e mi ha fatto piacere:
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1:12 - 1:161,8 di risposte esatte su 5. Ciò significa che
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1:16 - 1:19il lavoro di un professore di salute globale era giustificato--
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1:19 - 1:21(Risate) e il mio corso aveva ragion d'essere.
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1:21 - 1:25Una sera, mentre compilavo il rapporto,
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1:25 - 1:29la mia scoperta mi è stata chiara: ho dimostrato che
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1:29 - 1:34i migliori studenti svedesi ne sanno statisticamente molto meno
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1:34 - 1:36del mondo rispetto agli scimpanzè.
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1:36 - 1:38(Risate)
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1:38 - 1:42Gli scimpanzè avrebbero indovinato metà delle domande
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1:42 - 1:45con due banane con lo Sri Lanka e la Turchia. Indovinano nella metà dei casi.
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1:45 - 1:49Ma gli studenti sono diversi. Il mio problema non era l'ignoranza:
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1:49 - 1:52erano i preconcetti.
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1:52 - 1:56Sono stato scorretto e ho fatto anche uno studio
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1:56 - 1:57su professori del Karolinska Institute (risate),
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1:57 - 1:59proprio quelli del Premio Nobel per la Medicina,
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1:59 - 2:01e sono allo stesso livello degli scimpanzè.
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2:01 - 2:04(Risate).
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2:04 - 2:08Qui mi sono reso conto della necessità di divulgare
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2:08 - 2:11i dati su ciò che sta accadendo nel mondo
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2:11 - 2:14e sulla salute dei minori in ogni Paese.
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2:14 - 2:19Abbiamo realizzato questo software: ogni pallino che vedete rappresenta un Paese.
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2:19 - 2:25Questa è la Cina. Qui c'è l'India.
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2:25 - 2:31La dimensione del pallino è in base alla popolazione, e su quest'asse troviamo il tasso di fertilità.
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2:31 - 2:34Ho messo i miei studenti
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2:34 - 2:36davanti al mondo e ho chiesto loro:
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2:36 - 2:38"Cosa ne pensate del mondo?"
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2:38 - 2:42La prima cosa che ho scoperto è che il loro libro preferito era Tintin.
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2:42 - 2:43(Risate).
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2:43 - 2:46E loro: "Il mondo è composto da 'noi' e 'loro'.
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2:46 - 2:49Dove 'noi' è il mondo occidentale e 'loro' il Terzo Mondo".
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2:49 - 2:52"Cosa intendete per mondo occidentale?" ho chiesto.
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2:52 - 2:57"Vita lunga e famiglia piccola, mentre Terzo Mondo significa vita breve e famiglia numerosa".
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2:57 - 3:03Questi sono i risultati. Qui ho messo il tasso di fertilità: numero di figli per donna,
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3:03 - 3:07uno, due, tre, quattro, fino a otto figli per donna.
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3:07 - 3:13Abbiamo ottimi dati a partire dal 1960 o '62 sulle dimensioni delle famiglie in tutti i Paesi.
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3:13 - 3:16Il margine d'errore è piccolissimo. Qui ho messo l'aspettativa di vita alla nascita,
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3:16 - 3:20da 30 anni in alcuni Paesi fino a circa 70 anni.
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3:20 - 3:23Nel 1962 c'era un bel gruppo di Paesi qui,
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3:23 - 3:28Paesi industrializzati, con famiglie piccole e vita lunga.
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3:28 - 3:30E questi erano i Paesi in via di sviluppo:
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3:30 - 3:33famiglie molto grandi e vita relativamente breve.
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3:33 - 3:37Cos'è successo dal 1962? Vediamo cos'è cambiato.
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3:37 - 3:40Hanno ragione gli studenti? Esistono due tipi di Paesi?
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3:41 - 3:44Oppure questi Paesi in via di sviluppo hanno famiglie più piccole e vivono qui?
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3:44 - 3:46Oppure hanno vita più lunga e vivono lassù?
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3:46 - 3:49Vediamo. Abbiamo fermato il mondo. Queste sono statistiche
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3:49 - 3:52delle Nazioni Unite. Riuscite a vedere?
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3:52 - 3:55Qui c'è la Cina che si sposta verso una sanità migliore, facendo progressi.
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3:55 - 3:58Tutti i Paesi verdi dell'America Latina si spostano verso famiglie più piccole.
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3:58 - 4:01I gialli sono i Paesi arabi,
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4:01 - 4:05e loro hanno famiglie più grandi, ma -- no, vita più lunga, ma non famiglie più grandi.
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4:05 - 4:08Qui ci sono gli africani, in verde. Rimangono fermi lì.
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4:08 - 4:11Questa è l'India. L'Indonesia avanza piuttosto rapidamente.
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4:11 - 4:12(Risate).
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4:12 - 4:15E negli anni '80, il Bangladesh è ancora tra i Paesi africani.
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4:15 - 4:18Ma ora il Bangladesh -- è il miracolo degli anni '80:
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4:18 - 4:21gli imam promuovono la pianificazione delle famiglie.
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4:21 - 4:26Si spostano in quell'angolo. E negli anni '90 abbiamo la terribile epidemia dell'HIV
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4:26 - 4:29che abbassa l'aspettativa di vita dei Paesi africani
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4:29 - 4:33e tutti gli altri si portano in quell'angolo,
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4:33 - 4:37dove abbiamo vita lunga e famiglie piccole e abbiamo un mondo completamente nuovo.
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4:37 - 4:50(Applausi).
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4:50 - 4:55Facciamo un paragone tra gli USA e il Vietnam.
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4:55 - 5:001964: in USA c'erano famiglie piccole e vita lunga;
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5:00 - 5:04In Vietnam famiglie grandi e vita breve. Ed è successo questo:
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5:04 - 5:10i dati durante la guerra indicano che nonostante tutti i decessi,
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5:10 - 5:13l'aspettativa di vita era migliorata. Entro la fine dell'anno,
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5:13 - 5:16in Vietnam iniziò la pianificazione e preferirono famiglie più piccole.
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5:16 - 5:19Negli USA si ha una vita più lunga e si mantengono
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5:19 - 5:22le dimensioni della famiglia. Negli anni '80
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5:22 - 5:25abbandonano la pianificazione comunista, e scelgono l'economia di mercato,
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5:25 - 5:29che va più veloce della vita sociale. Oggi,
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5:29 - 5:34in Vietnam abbiamo la stessa aspettativa di vita e dimensione delle famiglie
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5:34 - 5:41nel 2003 come negli USA nel 1974, alla fine della guerra.
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5:41 - 5:45Credo che ignorando questi dati
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5:45 - 5:49sottovalutiamo i notevoli cambiamenti in Asia, avvenuti
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5:49 - 5:53prima nella vita sociale e poi nell'economia.
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5:53 - 5:58Diamo uno sguardo alla distribuzione nel mondo
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5:58 - 6:05della ricchezza. Questa è la distribuzione della ricchezza nel mondo.
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6:05 - 6:10Un dollaro, 10 dollari o 100 dollari al giorno.
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6:10 - 6:14Non c'è più differenza tra ricchi e poveri. Questo è un mito.
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6:14 - 6:18Qui c'è una gobbetta. Ma ci sono persone dappertutto.
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6:19 - 6:23Se guardiamo a dove va a finire la ricchezza,
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6:23 - 6:29questo è il 100% dei profitti mondiali per anno. Il 20% più ricco
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6:29 - 6:36si prende circa il 74%. Il 20% più povero
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6:36 - 6:41si prende circa il 2%. Ciò dimostra che il concetto di Paesi
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6:41 - 6:45in via di sviluppo è estremamente ambiguo. Per noi aiutare significa che
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6:45 - 6:50le persone qui aiutino le persone qui. Ma nel mezzo
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6:50 - 6:54abbiamo la gran parte della popolazione mondiale, che ora ha il 24% dei profitti.
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6:54 - 6:58Lo abbiamo sentito tante volte. Chi sono questi?
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6:58 - 7:02Dove sono i Paesi diversi? Vi mostro l'Africa.
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7:02 - 7:07Questa è l'Africa. Il 10% della popolazione mondiale, per lo più povera.
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7:07 - 7:12Questa è l'OECD. Il Paese ricco. Il country club dell'ONU.
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7:12 - 7:17E la troviamo da questa parte. L'Africa e l'OECD quasi si sovrappongono.
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7:17 - 7:20E questa è l'America Latina, che ha praticamente tutto:
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7:20 - 7:23dai più ricchi ai più poveri.
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7:23 - 7:28In cima possiamo mettere l'Europa orientale, l'Asia orientale
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7:28 - 7:33e l'Asia meridionale. E se andiamo indietro nel tempo,
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7:33 - 7:38per esempio al 1970? Troviamo ben altro che una gobbetta.
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7:38 - 7:42E vediamo che gli asiatici erano quelli che vivevano in totale povertà.
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7:42 - 7:49Il problema del mondo era la povertà in Asia. Andando avanti
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7:49 - 7:52vediamo che mentre la popolazione aumenta,
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7:52 - 7:55centinaia di milioni di persone in Asia escono dallo stato di povertà
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7:55 - 7:58mentre altri vi entrano, e questo è il modello che abbiamo oggi.
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7:58 - 8:02La miglior proiezione della Banca Mondiale lo conferma
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8:02 - 8:06e non avremo un mondo diviso. La maggior parte delle persone sarà nel mezzo.
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8:06 - 8:08E' ovvio che si tratta di un logaritmo,
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8:08 - 8:13ma il nostro concetto di economia è la crescita percentuale.
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8:13 - 8:19E' una possibilità di crescita percentile. Se cambio, prendendo
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8:19 - 8:23il prodotto interno lordo pro capite invece del reddito per famiglia e trasformo questi dati
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8:23 - 8:29in dati nazionali per prodotto interno lordo e prendo questi Paesi qui,
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8:29 - 8:33la dimensione del pallino rappresenta sempre la popolazione.
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8:33 - 8:36E qui avremo l'OECD, qui l'Africa sub-sahariana,
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8:36 - 8:39qui avremo gli stati arabi,
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8:39 - 8:43sia quelli africani che asiatici, e li mettiamo da questa parte,
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8:43 - 8:48potremo espandere quest'asse e otterremo una nuova dimensione
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8:48 - 8:51aggiungendo i valori sociali qui, la sopravvivenza dei bambini.
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8:51 - 8:56Su quest'asse ho i soldi e la possibilità di sopravvivenza dei bambini lì.
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8:56 - 9:00In alcuni Paesi, il 99,7% dei bambini sopravvive oltre i 5 anni;
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9:00 - 9:04in altri, solo il 70%. E qui compare il gap
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9:04 - 9:08tra l'OECD, l'America Latina, l'Europa orientale, l'Asia orientale,
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9:08 - 9:12gli stati arabi, l'Asia meridionale e l'Africa sub-sahariana.
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9:12 - 9:17La linearità è fortissima tra la sopravvivenza dei bambini e il denaro.
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9:17 - 9:25Dividiamo l'Africa sub-sahariana. La salute è qui e il benessere è lassù.
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9:25 - 9:30Vado qui e divido l'Africa sub-sahariana nei suoi diversi Paesi.
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9:30 - 9:35Quando esplode, la dimensione del pallino mostra quella della popolazione.
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9:35 - 9:39La Sierra Leone è qui. Le Mauritius qui. Le Mauritius sono state le prime
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9:39 - 9:42a sfruttare il commercio, ma potevano vendere lo zucchero.
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9:43 - 9:48Potevano vendere i tessuti alle stesse condizioni dell'Europa e del Nord America.
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9:48 - 9:52C'è una differenza enorme in Africa. E il Ghana è qui al centro.
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9:52 - 9:55In Sierra Leone, gli aiuti umanitari.
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9:55 - 10:00Qui in Uganda, aiuti per lo sviluppo. Qui è il momento buono per investire,
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10:00 - 10:03lì ci si può andare in vacanza. In Africa le differenze
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10:03 - 10:08sono enormi e raramente vengono prese in considerazione.
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10:08 - 10:12Divido l'Asia meridionale. L'India è il pallino grande al centro.
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10:12 - 10:16Ma vediamo un'enorme differenza tra Afghanistan e Sri Lanka.
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10:16 - 10:20Divido gli stati arabi. Stesso clima, stessa cultura,
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10:20 - 10:24stessa religione. Differenza enorme. Anche tra stati vicini.
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10:24 - 10:29Yemen: guerra civile. Emirati Arabi Uniti: soldi ben distribuiti e sfruttati.
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10:29 - 10:36Non come il mito. E quello comprende tutti i bambini dei lavoratori stranieri che vivono nel Paese.
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10:36 - 10:40I dati sono spesso più confortanti. Molti credono siano sbagliati.
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10:41 - 10:43Esiste un margine di incertezza, ma qui possiamo vedere la differenza:
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10:43 - 10:46Cambogia, Singapore. Le differenze sono ben superiori
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10:46 - 10:49alla debolezza dei dati. Europa orientale:
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10:49 - 10:55economia sovietica per un lungo periodo, ma ne sono venuti fuori dopo 10 anni
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10:55 - 10:58e molto, molto diversi. E qui c'è l'America Latina.
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10:58 - 11:02Oggi non dobbiamo andare a Cuba per trovare un sano paese latinoamericano.
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11:02 - 11:07In Cile entro pochi anni ci sarà una mortalità infantile inferiore a quella di Cuba.
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11:07 - 11:10E qui abbiamo i Paesi ad alto reddito dell'OECD.
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11:10 - 11:14Qui abbiamo tutto il modello mondiale,
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11:14 - 11:19che è più o meno così. Diamo uno sguardo
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11:19 - 11:25al mondo: nel 1960 comincia a muoversi. 1960.
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11:25 - 11:28Questo è Mao Tse-tung. Ha portato la sanità in Cina. E poi è morto.
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11:28 - 11:33Poi è arrivato Deng Xiaoping e ha portato soldi alla Cina, reinserendola nel flusso.
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11:33 - 11:37E abbiamo visto quanti Paesi si spostano in direzioni diverse come queste,
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11:37 - 11:41quindi è difficile ottenere
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11:41 - 11:46un Paese campione che mostri il modello mondiale.
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11:46 - 11:52Torniamo un attimo al 1960.
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11:52 - 12:02Facciamo un confronto tra la Corea del Sud, che è questa, e il Brasile,
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12:02 - 12:07che è questo qui. La didascalia è scomparsa. E prendiamo anche l'Uganda,
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12:07 - 12:12che è qui. Lo faccio scorrere in avanti, così.
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12:12 - 12:21Come potete vedere la Corea del Sud avanza rapidamente,
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12:21 - 12:24mentre il Brasile è molto più lento.
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12:24 - 12:30Se torniamo indietro e inseriamo i tracciati,
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12:30 - 12:34vedrete che la velocità di sviluppo
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12:34 - 12:40è molto diversa e i Paesi si spostano più o meno
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12:40 - 12:44allo stesso passo in quanto a soldi e a salute, ma sembra si possa progredire
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12:44 - 12:48più velocemente se si è in buona salute prima.
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12:49 - 12:53E per dimostrarlo, prendiamo gli Emirati Arabi Uniti.
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12:53 - 12:56Vengono da qui, un Paese ricco di minerali. Hanno riservato il petrolio,
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12:56 - 13:00ricevuto il denaro, ma la salute non si compra al supermercato.
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13:00 - 13:04Bisogna investire nella salute. Bisogna scolarizzare i bambini.
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13:04 - 13:07Bisogna formare il personale sanitario. Bisogna istruire la popolazione.
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13:07 - 13:10E lo sceicco Al Zayed lo ha fatto proprio bene.
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13:10 - 13:14Nonostante la caduta dei costi del petrolio, ha portato il Paese qui.
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13:14 - 13:18Quindi abbiamo un quadro più compatto del mondo,
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13:18 - 13:20dove tutti i Paesi tendono a usare il denaro
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13:20 - 13:25meglio rispetto al passato. Ora diamo uno sguardo alla
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13:25 - 13:32media dei dati dei Paesi. Sono così.
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13:32 - 13:37Usare la media dei dati può essere pericoloso, perché
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13:37 - 13:43c'è grande differenza tra i Paesi. Quindi se vado qui, vedo
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13:43 - 13:49che l'Uganda di oggi si trova dov'era la Corea del Sud nel 1960. Se divido l'Uganda,
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13:49 - 13:54vedo che ci sono grandi differenze al suo interno. Questi sono i quintili dell'Uganda.
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13:54 - 13:57Il 20% degli ugandesi ricchi è qui.
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13:57 - 14:01I poveri sono qui. Se divido il Sud Africa, sarà così.
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14:01 - 14:06Se prendiamo il Niger, dove c'è stata una tremenda carestia,
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14:06 - 14:11sarà così. Il 20% della popolazione più povera del Niger è lì,
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14:11 - 14:14ed il 20% dei sudafricani ricchi è qui,
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14:14 - 14:19tuttavia si parla sempre delle soluzioni da prendere per l'Africa.
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14:19 - 14:22In Africa c'è di tutto. E non si può discutere l'accesso
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14:22 - 14:26universale ai farmaci anti-HIV per quel quintile lì
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14:26 - 14:30con la stessa strategia utilizzata qui. Per avere un mondo migliore
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14:30 - 14:35bisogna contestualizzarlo, non è pertinente farlo a livello
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14:35 - 14:38regionale. Dobbiamo essere più precisi.
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14:38 - 14:42Notiamo che gli studenti si entusiasmano ad usare questo metodo.
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14:42 - 14:47Sempre più politici e corporazioni vorrebbero vedere
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14:47 - 14:51come cambia il mondo. Perché non avviene?
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14:51 - 14:55Perché non usiamo i dati che abbiamo? I nostri dati sono presso le Nazioni Unite,
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14:55 - 14:57nelle agenzie statistiche nazionali
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14:57 - 15:01e nelle università ed altre organizzazioni non governative.
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15:01 - 15:03Perché i dati vengono nascosti nei database.
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15:03 - 15:08E il pubblico esiste, internet esiste, ma non lo sfruttiamo a dovere.
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15:08 - 15:11Tutte le informazioni che vediamo sul mondo che cambia
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15:11 - 15:15non comprendono le statistiche a finanziamento pubblico.
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15:15 - 15:21Esistono siti web come questo, ma si nutrono dei database,
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15:21 - 15:26ma ci mettono costi, stupide password e noiose statistiche.
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15:26 - 15:29(Risate). (Applausi).
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15:29 - 15:33E non va bene. Cosa serve? Abbiamo i database.
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15:33 - 15:37Non serve un nuovo database. Abbiamo splendidi strumenti
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15:37 - 15:40ai quali se ne aggiungono altri. Perciò abbiamo creato
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15:40 - 15:45un'associazione no-profit chiamata "Gapminder" (riempivuoto)
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15:45 - 15:48pensando alla metropolitana di Londra e ai segnali
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15:48 - 15:51"attenti al vuoto". Quindi abbiamo ritenuto opportuno questo nome.
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15:51 - 15:55Abbiamo realizzato un software in grado di collegare i dati in questo modo.
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15:55 - 16:01Non è stato difficile. C'è voluto qualche anno e abbiamo realizzato animazioni.
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16:01 - 16:03Si può prendere un set di dati e metterlo qui.
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16:03 - 16:08Stiamo liberando i dati di alcune organizzazioni ONU.
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16:08 - 16:12Alcuni Paesi consentono la divulgazione dei loro database,
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16:12 - 16:15ma fondamentalmente ciò che serve è una funzione di ricerca.
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16:15 - 16:20Una funzione che consenta di copiare i dati in formato ricercabile
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16:20 - 16:23e diffonderli nel mondo. E cosa sentiamo quando andiamo in giro?
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16:23 - 16:27Ho fatto uno studio antropologico. Tutti dicono:
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16:28 - 16:32"E' impossibile. Non si può fare. Le nostre informazioni
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16:32 - 16:35sono talmente particolari ed è impossibile ricercarle come le altre.
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16:35 - 16:40Non possiamo distribuire i nostri dati gratis agli studenti o agli imprenditori nel mondo".
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16:40 - 16:43Ma questo è ciò che ci piacerebbe vedere, no?
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16:43 - 16:46I dati a finanziamento pubblico sono qui.
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16:46 - 16:49E noi vorremmo vedere fiori nascere in rete.
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16:49 - 16:54E uno dei punti cruciali è renderli ricercabili affinché possano essere usati
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16:54 - 16:56i diversi strumenti di design per animarli.
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16:56 - 17:01Ho una buona notizia per voi. La buona notizia è che l'attuale
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17:01 - 17:05nuovo Capo dell'ufficio Statistiche dell'ONU non dice che è impossibile.
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17:05 - 17:07Dice semplicemente: "Non possiamo farlo".
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17:07 - 17:11(Risate).
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17:11 - 17:13Ed è un tipo intelligente, eh?
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17:13 - 17:15(Risate).
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17:15 - 17:19Ne vedremo delle belle nei dati degli anni a venire.
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17:19 - 17:23Potremo vedere la distribuzione dei redditi in modi del tutto nuovi.
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17:23 - 17:28Questa è la distribuzione dei redditi in Cina nel 1970.
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17:29 - 17:34La distribuzione dei redditi negli USA nel 1970.
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17:34 - 17:38Non si sovrappongono quasi. Cos'è successo?
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17:38 - 17:43Ecco cosa è successo: la Cina sta crescendo, non è più così omogenea,
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17:43 - 17:47e compare qui mentre quasi sovrasta gli USA.
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17:47 - 17:49Sembra quasi un fantasma, vero?
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17:49 - 17:51(Risate).
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17:51 - 18:01Fa davvero paura. Ma credo sia importantissimo disporre di questi dati.
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18:01 - 18:07Dobbiamo vederli. Ma invece di parlare di questo,
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18:07 - 18:12desidero concludere mostrandovi gli utenti internet per 1000.
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18:12 - 18:17Con questo programma è possibile accedere facilmente a circa 500 variabili da tutti i Paesi.
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18:17 - 18:21Ci vuole un po' di tempo a cambiare,
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18:21 - 18:26ma sugli assi è possibile inserire la variabile desiderata.
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18:26 - 18:31Il massimo sarebbe ottenere i database gratis,
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18:31 - 18:34renderli ricercabili e con un secondo clic trasformarli
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18:34 - 18:39in formato grafico, in modo da essere immediatamente comprensibili.
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18:39 - 18:42Agli statistici questo non piace, perché dicono
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18:42 - 18:51che non mostrano la realtà, bisogna avere metodi statistici e analitici.
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18:51 - 18:54Ma questo porta alle ipotesi.
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18:54 - 18:58Concludo con il mondo. Qui sta arrivando internet.
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18:58 - 19:02Il numero di utenti internet sta crescendo in questo modo. Questo è il prodotto interno lordo pro capite.
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19:02 - 19:07E c'è una nuova tecnologia in arrivo, ma è fantastico come si inserisce
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19:07 - 19:12nell'economia dei Paesi. Per questo il computer da 100 dollari
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19:12 - 19:15sarà importantissimo. Ma la tendenza è buona.
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19:15 - 19:18E' come se il mondo si stesse appiattendo, vi pare?
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19:18 - 19:21Questi Paesi crescono più dell'economia e sarà interessante
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19:21 - 19:25starlo a vedere anno per anno, e vorrei poterlo fare
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19:25 - 19:27con tutti i dati a finanziamento pubblico. Grazie per l'attenzione.
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19:28 - 19:31(Applausi).
- Title:
- Hans Rosling mostra le migliori statistiche mai viste
- Speaker:
- Hans Rosling
- Description:
-
Non si sono mai visti dati presentati in questo modo. Con fare da cronista sportivo, il guru della statistica Hans Rosling distrugge i miti del cosiddetto "mondo in via di sviluppo".
- Video Language:
- English
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 19:33