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Angela Belcher: come usare la natura per far crescere una batteria

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    Ho pensato di parlarvi un po' di come la natura produca i materiali.
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    Ho portato con me un abalone (haliotis, orecchia di mare).
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    Questo abalone è un materiale biocomposto
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    costituito al 98 per cento della massa da carbonato di calcio
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    e al due per cento da proteine.
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    Eppure, è 3000 volte più duro
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    del suo equivalente geologico.
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    E molte persone usano strutture simili all'abalone,
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    tipo il gesso.
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    Sono rimasta affascinata da come la natura produca materiali,
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    e c'è una lunga sequenza
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    per come fare un lavoro così squisito.
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    In parte il motivo è che questi materiali
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    hanno una struttura macroscopica,
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    ma vengono formati su scala nanometrica.
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    Sono formati su scala nanometrica,
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    e usano le proteine che sono codificate al livello genetico
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    e che permettono di costruire queste strutture davvero raffinate.
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    Quindi ciò che penso sia molto affascinante
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    è che cosa ne pensate se si potesse dar vita
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    a strutture inanimate
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    come le batterie o le celle solari?
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    E se avessero alcune delle capacità
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    che ha l'abalone,
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    per quanto riguarda l'essere in grado
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    di costruire strutture davvero raffinate
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    a temperatura ambiente e pressione ambiente,
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    usando composti chimici non tossici
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    e senza immettere materiali tossici nell'ambiente?
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    Allora, è questa l'idea su cui ho continuato a riflettere.
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    E se si potesse far crescere una batteria in una capsula di Petri?
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    O se si potesse dare dell'informazione genetica ad una batteria
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    cosicché potrebbe addirittura migliorare
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    nel tempo,
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    e fare ciò in modo sostenibile per l'ambiente?
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    E quindi, tornando all'abalone,
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    oltre ad essere nano-strutturato,
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    una cosa che è affascinante,
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    è che quando un maschio ed una femmina di abalone di uniscono,
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    inoltrano l'informazione genetica
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    che dice "Ecco come si costruisce un materiale squisito.
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    Ecco come farlo a temperature e pressione ambiente,
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    senza usare materiali tossici."
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    Lo stesso per le diatomee, mostrate qui, che sono strutture vetrose.
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    Ogni volta che le diatomee si replicano,
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    danno l'informazione genetica, la quale dice
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    "Ecco come si costruisce il vetro nell'oceano
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    un vetro che è perfettamente nano-strutturato.
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    E lo si può fare identico ogni volta ripetutamente."
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    E se potessimo fare la stessa cosa
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    per una cella solare o una batteria?
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    Mi piace dirla così, che il mio biomateriale preferito è mio figlio di 4 anni.
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    Ma chiunque abbia mai avuto, o conosca, dei bambini piccoli
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    sa che sono degli organismi incredibilmente complessi.
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    E quindi se volete convincerli
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    a fare qualcosa che non vogliono fare, è difficilissimo.
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    Quindi quando immaginiamo le tecnologie del futuro,
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    pensiamo davvero di usare batteri e virus,
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    organismi semplici.
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    Riuscite a convincerli a lavorare con una nuova cassetta degli attrezzi,
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    cosicché possano costruire una struttura
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    che sia utile a me?
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    E poi, pensiamo alle tecnologie del futuro.
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    Ma cominciamo dall'inizio, dai primordi della Terra.
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    Praticamente, c'è voluto un miliardo di anni
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    per avere la vita sulla Terra.
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    E molto rapidamente, gli organismi diventarono multi-cellulari,
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    impararono a replicarsi, a fare la fotosintesi
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    come mezzo di approvvigionamento energetico.
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    Ma non fu prima di 500 milioni di anni fa --
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    durante il periodo geologico Cambriano --
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    che gli organismi degli oceani cominciarono a produrre materiali duri.
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    Prima di allora erano tutte strutture molli e soffici.
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    E fu durante questo periodo
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    che la concentrazione nell'ambiente
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    di calcio, ferro e silicio aumentarono.
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    E gli organismi impararono a produrre materiali duri.
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    E quindi è questo quello che vorrei riuscire a fare --
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    convincere la biologia
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    a lavorare con il resto della tavola periodica.
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    Ora se date un'occhiata alla biologia,
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    ci sono tante strutture come il DNA e gli anticorpi
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    e le proteine e i ribosomi di cui avete sentito parlare
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    e che sono delle nano-strutture.
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    Quindi la natura ci dà già
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    delle strutture davvero raffinate a livello nanoscopico.
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    E se riuscissimo a sfruttarle
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    e a convincerle non di essere un anticorpo
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    che fa qualcosa come per l'HIV?
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    Ma piuttosto se le potessimo convincere
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    a costruire per noi una cella solare?
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    Ecco qui alcuni esempi: queste sono conchiglie naturali.
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    Ci sono materiali biologici naturali.
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    Qui l'abalone -- e se lo si rompe,
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    si può notare il fatto che è nano-strutturato.
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    Ci sono diatomee fatte di SiO2 (ossido di silicio),
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    e sono dei batteri magnetotattici
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    che creano piccoli magneti a singolo dominio e li usano per navigare.
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    Ciò che tutti questi hanno in comune
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    è che questi materiali sono strutturati su scala nanometrica,
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    ed hanno una sequenza di DNA
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    che codifica una sequenza proteica,
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    che rappresenta il disegno tecnico, il progetto,
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    con le indicazioni per costruire queste strutture favolose.
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    Ora, tornando all'abalone,
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    l'abalone costruisce la conchiglia grazie a queste proteine.
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    Queste proteine sono fortemente cariche negativamente.
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    E possono estrarre il calcio dall'ambiente,
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    fare uno strato di calcio e poi di carbonato, e poi calcio e carbonato ancora.
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    Ha la sequenza chimica degli amminoacidi
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    che dice: "Ecco come costruire la struttura.
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    Ecco la sequenza di DNA, la sequenza proteica
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    che ti dice come fare."
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    E quindi è interessante l'idea per cui si vorrebbe scegliere un qualsiasi materiale,
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    o un elemento qualsiasi della tavola periodica,
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    e poter trovare la corrispondente sequenza di DNA,
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    quindi codificarla per la sequenza proteica corrispondente
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    per quindi costruire una struttura che non sia la conchiglia dell'abalone --
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    ma qualcosa su cui la natura
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    non ha ancora mai avuto l'opportunità di lavorarci su.
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    E allora ecco la tavola periodica degli elementi.
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    E io amo da matti la tavola periodica.
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    Ogni anno, per gli studenti entranti al MIT,
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    faccio fare una tabella periodica che dice
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    "Benvenuto al MIT. Ora sei nel tuo elemento."
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    E se la giri, ci sono gli amminoacidi
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    con il pH a cui hanno cariche diverse.
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    Quindi, la distribuii a migliaia di persone.
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    E lo so che dice MIT, e qui siamo a Caltech,
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    ma ne ho alcune in più se qualcuno le vuole.
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    E sono stata davvero fortunata quest'anno
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    di ricevere il Presidente Obama
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    durante la sua visita al MIT,
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    e volevo proprio dargli una di queste tavole periodiche.
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    E così sono rimasta sveglia la notte prima, e ho chiesto a mio marito
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    "Come faccio a dare la tavola periodica al Presidente Obama?
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    E se dicesse, 'Ah, ne ho già una'
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    oppure 'La so già a memoria'?"
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    Insomma, è venuto a visitare il mio laboratorio
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    ed è stata proprio una bella visita.
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    E dopo, gli ho detto
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    "Signor Presidente, vorrei donarle la tavola periodica,
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    se mai lei dovesse calcolare il peso molecolare in una situazione difficile".
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    E pensai che peso molecolare sembrava molto meno da secchioni
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    che non massa molare.
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    E lui l'ha guardata,
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    e ha detto
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    "Grazie. Ci darò un'occhiata periodicamente."
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    (Risate)
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    (Applausi)
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    E in una lezione sulle energie pulite che fece successivamente,
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    la tirò fuori e disse
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    "E quelli del MIT, distribuiscono tavole periodiche."
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    Beh, quindi quello che non vi ho detto
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    è che circa 500 milioni di anni fa, gli organismi cominciarono a produrre materiali,
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    ma ci vollero circa 50 milioni di anni affinché diventassero bravi in ciò.
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    Ci vollero circa 50 milioni di anni
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    affinché imparassero come perfezionarsi nel fare l'abalone.
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    E questo fatto non viene visto di buon occhio da uno studente di dottorato.
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    "Ho un progetto fantastico -- 50 milioni di anni."
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    Quindi abbiamo dovuto sviluppare una maniera
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    per provare a far ciò più rapidamente.
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    Quindi usiamo un virus, un virus non nocivo
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    che si chiama batteriofago M13
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    il cui compito è quello di infettare i batteri.
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    Bene, ha una struttura del DNA semplice
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    che si può manipolare con l'aggiunta
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    di altre sequenze di DNA.
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    E facendo ciò, si dice al virus
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    di esprimere sequenze proteiche a caso.
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    Tutto ciò e' biotecnologia di base.
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    E si può far ciò praticamente miliardi di volte.
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    Quindi si possono avere un milione di virus diversi
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    che sono geneticamente identici,
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    ma hanno di diverso un pezzetto,
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    una sequenza
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    che codifica una proteina.
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    Ora se si prende questo milione di virus,
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    e lo si mette in una goccia di liquido,
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    li si può forzare ad interagire con qualsivoglia elemento della tavola periodica.
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    E attraverso un processo di evoluzione selettiva,
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    si può estrarre dal mucchio quello che fa quella cosa specifica che si desidera,
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    come crescere un batterio, o una cella solare.
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    Praticamente, i virus non possono replicarsi da soli, hanno bisogno di un ospite.
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    Una volta trovato quell'uno su un milione,
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    lo si inocula in un batterio,
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    e se ne fanno milioni e miliardi di copie
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    di quella particolare sequenza.
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    L'altra cosa bella della biologia
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    è che la biologia ci dà davvero strutture eccezionali
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    con buone relazioni tra grandezze diverse.
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    E questi virus sono lunghi e sottili,
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    e possiamo far sì che esprimano la capacità
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    di crescere in modo che somiglino ai semiconduttori
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    o ai materiali per le batterie.
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    Ora questa è una batteria ad alta potenza che abbiamo fatto crescere nel mio laboratorio.
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    Abbiamo progettato un virus che usa i nanotubi di carbonio.
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    Quindi una parte del virus afferra il nanotubo di carbonio.
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    L'altra parte del virus ha una sequenza
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    che può far crescere un materiale che funge da elettrodo per la batteria.
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    E poi crea le connessioni elettriche con il collettore di corrente.
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    E quindi, tramite un processo di evoluzione selettiva,
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    siamo passati dall'avere un virus che costruiva una batteria scadente
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    ad un virus che faveca una buona batteria
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    ad un virus che faceva una batteria ad alta potenza da record,
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    tutto ciò fatto a temperatura ambiente, praticamente sul banco da lavoro.
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    E quella batteria è andata alla Casa Bianca per una conferenza stampa.
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    L'ho portata qui.
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    In questo caso potete vedere che fa accendere un LED.
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    Ora, se potessimo fare lo stesso su scala,
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    si potrebbe usare
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    per far alimentare la vostra Prius,
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    che è il mio sogno -- poter guidare un auto alimentata da virus.
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    Ma praticamente
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    se ne può selezionare uno su un milione.
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    Se può amplificare per molte volte.
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    Praticamente, si può amplificare in laboratorio.
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    E poi si può fare in modo che si auto-assembli
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    per formare una struttura come una batteria.
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    Riusciamo a far ciò anche con la catalisi.
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    Ecco un esempio
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    di scissione fotocatalitica dell'acqua.
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    E siamo riusciti a progettare
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    un virus che praticamente prende delle molecole che assorbono dei cromofori
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    e le allinea sulla superficie del virus
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    così che funziona da antenna,
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    e si ottiene un trasferimento di energia lungo il virus.
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    Successivamente possiamo dargli un secondo gene
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    per fra crescere un materiale inorganico
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    che può essere utilizzato per la scissione dell'acqua
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    in ossigeno e idrogeno,
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    che si può usare come carburante pulito.
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    E oggi ho portato con me un esempio.
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    I miei studenti mi hanno giurato che funziona.
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    Questi sono dei fili nanometrici assemblati tramite virus.
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    Quando li si espone alla luce, si possono vedere delle bollicine.
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    In questo caso, state vedendo fuoriuscire delle bollicine di ossigeno.
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    E praticamente controllando i geni,
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    si possono controllare molteplici materiali per migliorare le prestazioni del dispositivo.
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    L'ultimo esempio sono le celle solari.
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    Si può fare lo stesso con le celle solari.
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    Siamo stati in grado di progettare dei virus
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    che prendono i nanotubi di carbonio
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    e poi ci fanno crescere dell'ossidio di titanio intorno --
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    e usarlo per ottenere elettroni attraverso il dispositivo.
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    E abbiamo scoperto che, attraverso l'ingegneria genetica,
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    possiamo davvero aumentare
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    l'efficienza di queste celle solari
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    fino a valori record
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    per questo tipo di sistemi a pigmenti fotosensibili.
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    E ho portato anche uno di questi
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    con cui dopo ci potete sperimentare all'aperto.
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    Quindi questa è una cella solare fatta con i virus.
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    Attraverso l'evoluzione e la selezione,
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    siamo passati da una cella solare con efficienza dell'8%
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    ad una con efficienza dell'11%.
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    Quindi spero di avervi convinto
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    che si sono un sacco di cose fantastiche ed interessanti da imparare
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    su come la natura faccia i materiali --
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    e portando il discorso al livello successivo --
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    per vedere se si può forzare,
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    o se si può sfruttare il modo in cui la natura fa i materiali,
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    per fare cose che la natura non ha ancora pensato di fare.
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    Grazie.
Title:
Angela Belcher: come usare la natura per far crescere una batteria
Speaker:
Angela Belcher
Description:

Inspirandosi alla conchiglia dell'abalone, Angela Belcher programma i virus per costruire delle eleganti strutture su scala nanometrica che possono essere usate dagli uomini. Tramite un processo di evoluzione guidata per selezionare i geni ad alta performance, Angela ha prodotto dei virus che sanno costruire delle nuove e potenti batterie, combustibili puliti a idrogeno e celle solari da record. Ci mostra come a TEDxCaltech.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:05
Michele Gianella edited Italian subtitles for Using nature to grow batteries
Michele Gianella edited Italian subtitles for Using nature to grow batteries
Virginia Claudio added a translation

Italian subtitles

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