Il potere del "NOI": reinventare l'industria della moda| Matteo Ward | TEDxVicenza
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0:18 - 0:20"Datti una possibilità, Matte!"
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0:21 - 0:23Non è una frase che
ho iniziato a ripetermi -
0:23 - 0:25davanti allo specchio
per caricarmi, no. -
0:25 - 0:26È una frase che Susanna,
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0:26 - 0:28una persona per me molto importante,
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0:28 - 0:30mi ha detto all'inizio di questo percorso
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0:30 - 0:31che ho intrapreso ormai due anni fa.
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0:31 - 0:33Me l'ha pure scritto su una bandiera.
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0:33 - 0:35Una bandiera che ha cucito mia madre
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0:35 - 0:38e che custodisco quindi oggi
gelosamente in un cassetto. -
0:38 - 0:40E la possibilità me la sono data.
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0:40 - 0:43Però non a me stesso,
l'ho data ad una visione. -
0:43 - 0:45E non l'ho fatto assolutamente da solo,
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0:45 - 0:48ma l'ho fatto proprio con la
partecipazione di tante persone -
0:48 - 0:50che in questi due anni
hanno, non so come, -
0:50 - 0:53deciso di camminare con me
verso la stessa destinazione. -
0:54 - 0:56E questa che vi racconto oggi
è proprio l'inizio, -
0:56 - 0:59la storia del nostro primo capitolo.
Come sono andate le cose? -
0:59 - 1:02Allora, facciamo un passo indietro,
andiamo nel 2009. -
1:02 - 1:04Mi laureo in Economia
alla Bocconi a Milano. -
1:04 - 1:07Subito da neolaureato
mi capita questa opportunità: -
1:07 - 1:11l'opportunità di lavorare
per la mia azienda di moda del cuore. -
1:11 - 1:14Avevo questa sorta di amore adolescenziale
per questo brand, -
1:14 - 1:18che in quel momento stava iniziando
il proprio piano di espansione globale, -
1:18 - 1:21e cercava dei managers da formare.
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1:21 - 1:25Mi offrono, da neolaureato:
un periodo di training a Londra, -
1:25 - 1:28un contratto a tempo indeterminato,
trasferimento a Milano -
1:28 - 1:30e possibilità di carriera.
Tutto fantastico, -
1:30 - 1:33se non fosse che in realtà
avevo già la valigia in mano -
1:33 - 1:36perché stavo per andare a Barcellona.
Ero stato infatti preso ad un Master -
1:36 - 1:38in un'università molto importante
in Europa. -
1:38 - 1:41Avevo già pagato
la prima retta universitaria, (ride) -
1:41 - 1:45bloccato l'appartamento,
guardo mio padre e gli dico: -
1:45 - 1:48"Papà, penso che il Master
possa aspettare. -
1:48 - 1:51Magari poi torno a studiare
tra uno o due anni, non preoccuparti." -
1:51 - 1:53Però quell'aereo quel giorno
l'ho preso, per Londra, -
1:53 - 1:55il Master non l'ho più fatto,
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1:55 - 1:59ed è iniziata così la mia carriera
nel mondo della moda, avevo 23 anni. -
2:00 - 2:04Mi trovo fin da subito catapultato
in un mondo che dire travolgente è poco, -
2:04 - 2:08perché inizio ad aprire
stores ed uffici in tutta Europa. -
2:08 - 2:11Divento uno dei portabandiera
di questo brand, -
2:11 - 2:15che scatenava una reazione euforica
nelle persone a livello globale, -
2:15 - 2:18tant'è che è difficile descrivervi
la passione con cui vivevo ogni giornata. -
2:18 - 2:22Ed effettivamente poi
le possibilità di carriera arrivano, -
2:22 - 2:25perché nel 2012
divento Senior Manager in Germania. -
2:25 - 2:30E nel 2013, ruolo importante,
Co-amministartore -
2:30 - 2:34per il Diversity and Inclusion Council,
che era un organo, un team globale, -
2:34 - 2:39con la funzione di favorire
l'integrazione interna dei dipendenti, -
2:39 - 2:42ma soprattutto favorire poi
l'integrazione del brand -
2:42 - 2:46in tutti quei paesi nei quali gradualmente
stavamo piantando le nostre bandiere. -
2:47 - 2:51In questo ruolo inizia così
un percorso diverso, -
2:51 - 2:55inizio a scoprire che in realtà il dietro
le quinte del fashion system globale -
2:55 - 2:58era in un po' diverso da quello
che avevo vissuto fino a quel giorno. -
3:00 - 3:04Mi rendo conto che non era così
tutto felice. -
3:04 - 3:09E nasce in me un senso di malessere
che viene amplificato da un fatto tragico, -
3:09 - 3:14accaduto proprio quell'anno:
il crollo del Rana Plaza in Bangladesh. -
3:14 - 3:20Il Rana Plaza era un complesso di edifici
che ospitava diverse fabbriche tessili -
3:20 - 3:23che producevano abbigliamento
per una trentina di brand famosissime, -
3:23 - 3:27sono sicuro che tutti voi in platea,
se aprite oggi il vostro armadio, -
3:27 - 3:29avete almeno una maglietta
o un paio di pantaloni -
3:29 - 3:34che sono usciti da lì.
Da quegli edifici che il 24 aprile 2013 -
3:34 - 3:40purtroppo sono crollati,
e hanno ucciso 1138 persone -
3:40 - 3:43e ferite gravemente più di 2500.
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3:44 - 3:48Non si è trattato di un incidente,
questa è la cosa più tragica. -
3:48 - 3:51Si è trattato di una tragedia
assolutamente evitabile. -
3:51 - 3:54I palazzi già mostravano
segni di cedimento, -
3:54 - 3:57tant'è che i lavoratori stessi
avevano denunciato ai responsabili -
3:57 - 4:02lo stato di avanzato pericolo. Però
i responsabili avevano altre opportunità, -
4:02 - 4:04prima fra tutte continuare a produrre:
-
4:04 - 4:08era impensabile smettere di produrre
quando c'erano queste richieste -
4:08 - 4:11sempre più pressanti
da parte delle case di moda occidentale. -
4:11 - 4:15Sia in termini di pricing,
che in termini di tempistiche. -
4:15 - 4:17Ma purtroppo quel giorno
quella scelta è costata la vita -
4:17 - 4:20a migliaia e migliaia di persone.
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4:20 - 4:23Mio padre si trovava in Bangladesh
quando è crollato il Rana Plaza. -
4:23 - 4:27Io ricordo di averlo chiamato,
e il pensiero che ho fatto allora -
4:27 - 4:31è lo stesso che custodisco oggi
e che rivolgo anche a voi: -
4:31 - 4:35ma quand'è che il prezzo dei vestiti
che andiamo ad acquistare -
4:35 - 4:39è diventato più importante
della vita delle persone che li producono? -
4:41 - 4:44[EN, donna FC] Comunichiamo
chi siamo attraverso i vestiti. -
4:44 - 4:49Ed è totalmente diverso da quello
che vorremmo comunicare su noi stessi. -
4:50 - 4:54Una volta avevamo un sistema
che non ha nulla a che vedere -
4:54 - 4:58con il settore della moda di oggi.
È stato reinventato. -
4:59 - 5:03(Donna che piange)
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5:03 - 5:07[Uomo FC] Che cosa significa in Bangladesh
pagare il prezzo per i vestiti economici. -
5:11 - 5:17[Donna FC] Questa enorme industria avida,
che genera così tanto profitto, -
5:17 - 5:23perché non è in grado
di sostenere milioni di lavoratori? -
5:23 - 5:27Il modello di business attuale
è assolutamente insostenibile -
5:27 - 5:30se non viene cambiato questo modello
non cambierà nulla. -
5:30 - 5:33[Uomo FC] Possiamo migliorare le cose.
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5:33 - 5:52(Musica)
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5:53 - 5:56(Fine della musica)
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5:56 - 5:58[Dal documentario "The True Cost"
di Andrew Morgan] -
5:58 - 6:03[MW] È difficile rimanere impassibili
quando si vede questo. -
6:03 - 6:07Quando sono usciti questi filmati nel 2015
io lavoravo già nel mondo della moda -
6:07 - 6:10da ormai 6 anni e mezzo.
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6:10 - 6:14Come cavolo è possibile che abbia
contribuito a creare tutto questo schifo -
6:14 - 6:16senza assolutamente rendermene conto?
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6:16 - 6:19Ero completamente ignaro di tutto ciò.
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6:22 - 6:26Quel senso di malessere
che avevo iniziato a sviluppare nel 2013, -
6:26 - 6:31diventa sempre più forte. E diventa
anche molto difficile nasconderlo. -
6:33 - 6:36La realtà oggettiva è che la moda
è diventata oggi nel mondo -
6:36 - 6:39la seconda industria più inquinante
dopo quella petrolifera. -
6:39 - 6:41Consuma una quantità
di risorse naturali e umane -
6:41 - 6:44ad un tasso esorbitante.
E quindi mi sono guardato allo specchio -
6:44 - 6:48e mi sono detto: "Ma Matteo, cavolo,
se non ci provi tu a cambiare le cose -
6:48 - 6:51oggi che ne sei consapevole,
chi altro mai può farlo?" -
6:51 - 6:54O meglio, se non ci proviamo tutti assieme
a ridisegnare un futuro migliore -
6:54 - 6:58di quello che ci si prospetta,
chi altro mai può farlo? -
6:58 - 7:03La realtà è che noi siamo nati e cresciuti
in un sistema già disegnato da altri, -
7:03 - 7:06ma questo sistema non funziona più.
Bisognava tracciare linee nuove, -
7:06 - 7:10tracciare una visione diversa,
percorrere un nuovo binario. -
7:10 - 7:17E alla fine la domanda che mi pongo è:
ma quand'è che c'è stata l'ultima volta -
7:17 - 7:19una vera e propria una rivoluzione?
-
7:19 - 7:21Bam, questa, ragazzi
mi gasava tantissimo. -
7:21 - 7:23Non riuscivo a dormire la notte,
-
7:23 - 7:25più pensavo a queste cose
e tante le domande, -
7:25 - 7:28tante le risposte che inizio a scrivere
e a buttare giù, -
7:28 - 7:30che diventano in qualche modo
il seme di un business plan. -
7:30 - 7:34E alla fine, preso dall'euforia, bam!
Sconvolgo tutti e decido di licenziarmi. -
7:34 - 7:38Lascio il mio ufficio a Monaco,
la mia carriera e il mio posto fisso, -
7:38 - 7:42e ritorno a casa, a Vicenza.
-
7:42 - 7:44Per fare cosa? La rivoluzione.
-
7:44 - 7:49Ecco, se prima non dormivo la notte
perché ero animato da questi pensieri -
7:49 - 7:52se volete anche un po' romantici,
ora non dormivo la notte -
7:52 - 7:56perché, ve lo chiedo anche a voi,
ma come cavolo si fa la rivoluzione? -
7:56 - 8:01Mi trovo in questa situazione
in cui diventa difficile -
8:01 - 8:04giustificare agli altri
cosa sto andando a fare. -
8:04 - 8:09L'unica certezza che avevo
era la mia visione. -
8:09 - 8:14La visione di creare un movimento
con delle persone, animate come me -
8:14 - 8:17dalla consapevolezza
che ciò che indossiamo -
8:17 - 8:20non ci rappresenta più
dal punto di vista valoriale. -
8:20 - 8:23Ed era necessario
lavorare assieme per creare -
8:23 - 8:27un modo di essere
completamente diverso, innovativo. -
8:27 - 8:31Capace soprattutto di rispettare
le risorse naturali ed umane -
8:31 - 8:35che stanno dietro a ciò che indossiamo,
al fine di garantire vita -
8:35 - 8:37per le generazioni future.
-
8:37 - 8:40Non un progettino da poco.
Da solo non ce l'avrei mai fatta, -
8:40 - 8:43per cui mi rendo conto
che ho bisogno di compagni di viaggio. -
8:43 - 8:47E li trovo nelle persone a me più vicine.
Victor, che è il mio pilastro nella vita -
8:47 - 8:51da tanti anni, e Federica,
amica d'infanzia, -
8:51 - 8:55anche lei impegnatissima
sul fronte ambientale e sociale -
8:55 - 8:57con diverse organizzazioni.
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8:57 - 9:00Con loro scrivo proprio
il primo atto di questo percorso. -
9:00 - 9:03Decidiamo di fare un viaggio,
un viaggio in giro per l'Europa, -
9:03 - 9:07con uno scopo ben preciso:
piantare il seme della consapevolezza -
9:07 - 9:11in tante città diverse.
Con la speranza che in qualche modo, -
9:11 - 9:14parlando così alle persone,
queste si animassero come noi -
9:14 - 9:18e andassero a fare delle cose funzionali
e ad attivare il cambiamento positivo -
9:18 - 9:20per la moda.
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9:20 - 9:24Ed effettivamente succede questo.
Partendo in questo viaggio, -
9:24 - 9:28la cosa straordinaria è che
quella che era inizialmente la mia visione -
9:28 - 9:32in realtà era già diventata nostra
perché da solo ero passato a tre persone, -
9:32 - 9:39e tornato a Vicenza dopo 2 mesi e mezzo,
eravamo partiti da Bracellona, Biarritz, -
9:39 - 9:42San Sebastián, fino al Nord Europa
e poi giù di nuovo in Italia, -
9:42 - 9:49avevamo creato un movimento:
da 3 eravamo diventati 5, 10, 15, 20, 500 -
9:49 - 9:53e da qui nasce Wråd.
Nasce questa community. -
9:53 - 9:57Inizialmente Wråd è il nome
che diamo alla nostra pagina Instagram -
9:57 - 10:02per comunicare le nostre avventure.
Ma immediatamente ci rendiamo conto -
10:02 - 10:06che diventa qualcosa di più.
Diventa l'aggettivo scelto dalle persone -
10:06 - 10:10che spontaneamente iniziano a dire:
io sono Wråd. Perché? -
10:10 - 10:12Perché anche loro sono animate
da questa voglia -
10:12 - 10:16di diventare "rebels with the cause",
proprio dei rivoluzionari come noi. -
10:16 - 10:18Tante sono le voci che si avvicinano
in questo senso. -
10:18 - 10:21Silvia, una delle voci più importanti
all'interno del movimento, -
10:21 - 10:23la incontro prima del viaggio,
la ripesco dopo, -
10:23 - 10:26e si avvicina a noi e dice:
"Io voglio investire tutta me stessa -
10:26 - 10:30per catalizzare questo cambiamento
e lavorare con voi". -
10:30 - 10:34E poi Alvise, Matteo, mia sorella Anna,
Alberto, Santiago, Michelle, -
10:34 - 10:39son tante le voci che trasformano
questa voce un vero e proprio ruggito. -
10:39 - 10:44Un ruggito che portiamo dentro le scuole.
Perché tra il 2015 e il 2016 -
10:44 - 10:49decidiamo di collaborare con le scuole
per parlare ai ragazzi di queste cose. -
10:49 - 10:53Partendo da un liceo poco distante da qui,
il Liceo Classico Antonio Pigafetta, -
10:53 - 10:57realizziamo un progetto educativo
oggi disponibile in 92 paesi nel mondo. -
10:59 - 11:03Avevamo tracciato la nostra strada.
Piantando il seme della consapevolezza -
11:03 - 11:07eravamo riusciti gradualmente,
e lo stiamo facendo tuttora, -
11:07 - 11:13ad alimentare questa voglia di cambiamento
funzionale allora, all'inizio del 2016, -
11:13 - 11:17per portare Wråd ad uno stadio
di sviluppo successivo. -
11:17 - 11:23Perché dall'ispirazione, a un certo punto,
diventa impellente passare ai fatti. -
11:24 - 11:31E questa voglia di cambiare si diffonde.
E avvicina a noi tante realtà industriali -
11:31 - 11:34che iniziano a fornirci dei mezzi
per portare sul mercato -
11:34 - 11:39non tanto dei prodotti da vestire,
ma dei beni originali, accessibili, -
11:39 - 11:42innovativi, sostenibili,
ma allo stesso tempo -
11:42 - 11:45reale riflesso del nostro manifesto.
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11:47 - 11:51Tantissime le storie
che nel 2016 attiviamo in questo senso. -
11:51 - 11:55Ma una fra tutte ve la racconto
perché è molto curiosa e simpatica. -
11:56 - 12:00La storia è legata all'economia circolare.
La moda consuma tessuti, -
12:00 - 12:04sostanze chimiche, energia e acqua
in quantità spropositate. -
12:04 - 12:08Perciò da mesi ci interrogavamo
su come cercare di realizzare qualcosa -
12:08 - 12:12che fosse funzionale
ad amplificare questo messaggio -
12:12 - 12:15e a parlare di questo problema
ad una massa di persone più ampia, -
12:15 - 12:20e allo stesso tempo capace di risolvere
in qualche modo il sistema. -
12:21 - 12:25E l'opportunità mi arriva quando Susanna,
la stessa delle bandiere -
12:25 - 12:28di cui vi ho parlato all'inizio,
un anno e mezzo dopo mi fa: -
12:28 - 12:32"Matteo io svariate tonnellate
di polvere di grafite di scarto". -
12:32 - 12:35Il perché Susanna le abbia
è un'altra storia. -
12:35 - 12:41"Ma, non so, secondo te
c'è una possibilità di applicarla, -
12:41 - 12:44c'è una possibilità di riutilizzo
nella moda, nel fashion?" -
12:44 - 12:46Io non lo sapevo,
giro la domanda a Silvia, -
12:46 - 12:49esperta di tintura,
e Silvia effettivamente scopre -
12:49 - 12:52che, 2000 anni fa, i romani già tingevano
con la grafite. -
12:52 - 12:57Oggi la grafite invece viene buttata via.
Straordinariamente scopriamo anche -
12:57 - 13:00che questa pratica non era finita
in epoca romana, -
13:00 - 13:05ma delle donne di un paese
a noi ora molto caro, Monterosso Calabro, -
13:05 - 13:08l'avevano tramandata
di generazione in generazione -
13:08 - 13:09fino ai giorni nostri.
-
13:09 - 13:12Loro erano le uniche depositarie
di questa conoscenza. -
13:13 - 13:18C'era solo una cosa da fare a quel punto:
riprendiamo gli zaini dell'anno prima -
13:18 - 13:22e andiamo a Monterosso Calabro per vedere
come si tingeva con la grafite. -
13:22 - 13:28(PARLA IN DIALETTO CALABRESE)
-
13:28 - 13:32(EN) Aspettate un minuto.
Torniamo alla storia per un secondo. -
13:35 - 13:38(MUSICA) Tanto tempo fa,
ai tempi degli antichi romani, -
13:38 - 13:42come narrato dagli storici, gli uomini
cominciarono a tingere la stoffa -
13:42 - 13:44usando un minerale
scuro e prezioso, la grafite, -
13:44 - 13:48che era presente in abbondanza
nella città di Monterosso Calabro, -
13:48 - 13:49nell'Italia meridionale.
-
13:49 - 14:04(MUSICA)
-
14:04 - 14:08Dalla tradizione all'innovazione,
abbiamo deciso di reinventare -
14:08 - 14:11questa tecnica meravigliosa riusando
lo scarto della polvere di grafite. -
14:11 - 14:17(MUSICA)
-
14:17 - 14:22A volte devi fare un passo indietro
per poter andare avanti. -
14:22 - 14:27(IT) Nasce così, facendo un passo indietro
nella storia, GRAPHI-TEE, -
14:27 - 14:32che è stato il primo "purpose product",
un prodotto con un obiettivo, -
14:32 - 14:36che nasce per raccontare la storia
di forme alternative di tintura, -
14:36 - 14:41e in questo caso fanno economia circolare
perché partivamo dalla grafite di scarto, -
14:41 - 14:44ma allo stesso tempo diventa,
negli ultimi mesi, -
14:44 - 14:49il mezzo attraverso cui abbiamo finanziato
un programma di ricerca e sviluppo -
14:49 - 14:52che ha portato questa forma di tintura
ad uno stadio di innovazione successivo. -
14:52 - 14:55Tutte le persone che hanno deciso
di vestirsi di GRAPHI-TEE -
14:55 - 15:02hanno infatti supportato la ricerca
per arrivare al deposito di un brevetto, -
15:02 - 15:05per una forma di tintura
ancora più innovativa, -
15:05 - 15:09per un tessuto che è altamente inquinante,
il denim, quello che abbiamo addosso -
15:09 - 15:15quando vestiamo con dei pantaloni jeans,
e questa forma di tintura è straordinaria -
15:15 - 15:18perché ci consente proprio di ridurre
l'impatto ambientale -
15:18 - 15:20in termini di consumo d'acqua,
sostanze chimiche ed energetico -
15:20 - 15:25del tessuto dell'85%.
Ecco, l'85% da solo come dato -
15:25 - 15:27forse non vi dice niente,
ma basta che vi dica -
15:27 - 15:30che un singolo paio di jeans
può arrivare a consumare -
15:30 - 15:34fino a 9000 litri d'acqua,
e ci rendiamo conto della novità -
15:34 - 15:39che ha portato GRAPHI-TEE.
Non solo a noi, ma per l'industria intera. -
15:39 - 15:43Ecco una novità che è scaturita
da una situazione di crisi. -
15:43 - 15:47Ed è questa la cosa importante.
Qualche mese fa ero ad una conferenza, -
15:47 - 15:50e una persona che mi ha ispirato
parlava delle tre grandi crisi -
15:50 - 15:54che ci troviamo a fronteggiare oggi:
c'è una crisi spirituale, -
15:54 - 15:57ricerchiamo sempre nuove ideologie,
c'è una crisi sociale ed umanitaria, -
15:57 - 16:00c'è una crisi ambientale.
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16:00 - 16:06Io credo che nella loro drammaticità
queste crisi sono la nostra chance -
16:06 - 16:11di progresso, la nostra opportunità
di ridisegnare nuovi modelli di business -
16:11 - 16:15capaci di riportare la persona
e il pianeta al centro di tutto, -
16:15 - 16:19e non più un consumatore
avido di consumare prodotti -
16:19 - 16:21in quantità sempre maggiore.
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16:21 - 16:25Questo è il futuro per me,
il futuro è fatto di consapevolezza, -
16:25 - 16:28è fatto di partecipazione,
sia da parte di chi produce -
16:28 - 16:31che da parte di chi consuma.
Quando noi indossiamo dei vestiti -
16:31 - 16:35non indossiamo soltanto degli oggetti,
indossiamo la storia delle persone -
16:35 - 16:37che li hanno fatti
e la storia della natura -
16:37 - 16:41che li ha portati sul mercato.
Possiamo continuare a scegliere -
16:41 - 16:45di vestirci in modo irresponsabile,
oppure possiamo scegliere di vestirci -
16:45 - 16:48con qualcosa
che ci rappresenti nello spirito. -
16:48 - 16:53Uno spirito che noi chiamiamo Wråd,
uno spirito che trova l'entusiasmo -
16:53 - 16:56nella realizzazione che il cambiamento
sia veramente possibile -
16:56 - 17:00e possiamo realizzarlo noi tutti assieme.
Grazie al vostro coinvolgimento, -
17:00 - 17:03grazie alla scelta di tutte le persone
che da domani possono decidere -
17:03 - 17:08di indossare non più dei vestiti,
ma degli oggetti che in qualche modo -
17:08 - 17:12abbiano una coscienza, una prospettiva
e ci consentano di guardare al mondo -
17:12 - 17:16senza vergogna e senza sensi di colpa.
Vogliamo darci questa possibilità assieme? -
17:16 - 17:17Grazie.
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- Title:
- Il potere del "NOI": reinventare l'industria della moda| Matteo Ward | TEDxVicenza
- Description:
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Matteo Ward è uno dei co-fondatori di WRÅD, un progetto mirato ad apportare un cambiamento radicale nell'industria della moda. Definirlo come un brand sminuirebbe la missione di Matteo: Wråd, infatti, non è un semplice brand, ma un'esortazione ad agire. Matteo ha iniziato a riconsiderare la sua posizione nell'industria della moda dopo aver realizzato il suo negativo impatto globale: la moda è infatti la seconda industria più inquinante al mondo. Nel 2015 ha deciso di lasciare il suo lavoro ad Abercrombie & Fitch, guidato dal desiderio di prendere attivamente parte ad un cambiamento. WRÅD ha presto preso la forma di una collaborazione tra persone pronte a rivoluzionare il mondo della moda, facendosi avanti nel nome del cambiamento positivo. Nell'arco di mesi, partner istituzionali, sostenitori, investitori e contribuenti si sono uniti al movimento. Lo scopo di WRÅD? Catalizzare la crescita della moda sostenibile. Una moda che enfatizzi la vita delle risorse naturali e umane che vi sono dietro, così da garantire un futuro per le generazioni a venire.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito https://www.ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 17:20