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Una storia di città e di caffè | Arthur Kay | TEDxHackney

  • 0:09 - 0:13
    Grazie di avermi dato la possibilità
    di parlarvi oggi pomeriggio.
  • 0:13 - 0:16
    Mi chiamo Arthur, e gestisco
    una piccola startup, Bio-bean.
  • 0:16 - 0:20
    Oggi vi parlerò di due cose,
    principalmente.
  • 0:20 - 0:23
    La prima riguarda le città
  • 0:23 - 0:28
    e di come possiamo iniziare
    a ripensare l'urbanistica
  • 0:28 - 0:30
    cambiando il nostro abito mentale.
  • 0:30 - 0:33
    E inoltre vi parlerò di caffè,
  • 0:33 - 0:36
    ma non dell'ennesimo Frappuccino.
  • 0:36 - 0:40
    In realtà sono gli scarti
    di filiera, che mi interessano.
  • 0:41 - 0:45
    Comincerò il mio intervento
    parlando dell'importanza delle città.
  • 0:45 - 0:48
    Viviamo tutti - o quasi tutti,
    penso - in una città.
  • 0:48 - 0:50
    La maggior parte di noi vive a Londra.
  • 0:50 - 0:51
    Le città contano molto.
  • 0:51 - 0:55
    Non sono solo la base
    della civiltà umana,
  • 0:55 - 0:59
    ma anche poli di potere
    economico e sociale
  • 0:59 - 1:03
    che guidano lo sviluppo concentrando
    abilità e risorse in un solo luogo.
  • 1:04 - 1:10
    Per convincervi, vi spiegherò
  • 1:10 - 1:15
    come le città non abbiano
    solo un effetto di concentrazione,
  • 1:15 - 1:17
    ma anche un potente
    effetto amplificatore.
  • 1:19 - 1:23
    Attraverso questa concentrazione
    di abilità, raccolgono delle sfide
  • 1:23 - 1:27
    e le rendono molto più grandi
    di quanto sarebbero altrimenti.
  • 1:27 - 1:31
    Amplificano e potenziano
    sia il bene che il male,
  • 1:31 - 1:33
    e questo rende le città
    sempre più importanti
  • 1:33 - 1:35
    per il futuro della nostra specie.
  • 1:37 - 1:40
    Cercherò di spiegarvi
    perché questo è così importante,
  • 1:40 - 1:45
    e tornerò anche sul punto
    già accennato oggi:
  • 1:45 - 1:46
    la rapida urbanizzazione,
  • 1:46 - 1:50
    l'aspetto futuro
    e quello attuale delle città.
  • 1:50 - 1:56
    Userò le fotografie di diversi membri
    della mia famiglia in calzoncini,
  • 1:56 - 1:58
    per illustrarvi il concetto.
  • 1:58 - 1:59
    (Risate)
  • 1:59 - 2:02
    Questo è mio nonno.
  • 2:02 - 2:05
    Quando è nato, a metà degli anni '20,
  • 2:05 - 2:08
    la popolazione mondiale era ancora
    limitata e prevalentemente rurale,
  • 2:08 - 2:12
    con appena il 15% circa di urbanizzati.
  • 2:12 - 2:17
    Quando è nato mio padre, negli anni '50,
  • 2:17 - 2:20
    la popolazione urbana mondiale
    era già raddoppiata,
  • 2:20 - 2:25
    con circa il 30%, su 2,8 miliardi,
    di persone urbanizzate nel mondo.
  • 2:25 - 2:27
    Quando sono nato io,
    agli inizi degli anni '90,
  • 2:27 - 2:30
    nel 1990, un'ulteriore crescita di massa:
  • 2:30 - 2:34
    43% di urbanizzati
    su 5 miliardi di persone.
  • 2:34 - 2:40
    Nei prossimi 35 anni circa,
    ci si aspetta che questo trend continui.
  • 2:40 - 2:47
    E a mio avviso, sarà il trend
    più importante del 21° secolo.
  • 2:47 - 2:50
    A metà del secolo, infatti, nel 2050,
  • 2:50 - 2:54
    circa 9 miliardi di persone
    vivranno sul pianeta, e di queste
  • 2:54 - 2:58
    3 su 4, cioè il 75%, vivranno in città.
  • 2:58 - 3:02
    Tutte queste cifre sembrano "buttate lì",
  • 3:02 - 3:05
    ed è piuttosto difficile cogliere
    la dimensione del fenomeno.
  • 3:05 - 3:08
    In realtà ci troviamo nel bel mezzo
    di una transizione epocale:
  • 3:08 - 3:12
    per la prima volta nella storia umana
    saremo una specie urbana.
  • 3:12 - 3:13
    Il che farà un'enorme differenza
  • 3:13 - 3:18
    nel nostro modo futuro
    di pensare, di vivere,
  • 3:18 - 3:22
    nel tipo di tecnologie e innovazioni
    di cui avremo bisogno,
  • 3:22 - 3:25
    quando saremo una specie
    prevalentemente urbana.
  • 3:26 - 3:31
    Per mostrarvi che aspetto abbia
    un mondo prevalentemente urbanizzato,
  • 3:31 - 3:34
    e quanto sarà rapida,
    nei prossimi 35 anni,
  • 3:34 - 3:36
    la crescita della popolazione urbana,
  • 3:36 - 3:38
    vi dirò che si tratta di aggiungere
  • 3:38 - 3:41
    una nuova New York
    sulla faccia della Terra
  • 3:41 - 3:43
    sette volte all'anno.
  • 3:43 - 3:45
    E non per un solo anno.
  • 3:45 - 3:48
    Parliamo di aggiungere
    7 volte all'anno, per 35 anni
  • 3:48 - 3:51
    250 città come New York al pianeta:
  • 3:51 - 3:53
    non è un cambiamento da poco.
  • 3:53 - 3:57
    Le proporzioni saranno epocali,
    e dobbiamo ripensare
  • 3:57 - 4:00
    il nostro modo di concepire
    e progettare queste sfide.
  • 4:01 - 4:08
    Questa urbanizzazione non implica solo
    che la nostra popolazione urbana crescerà,
  • 4:08 - 4:12
    ma anche che le sfide chiamate,
    normalmente, "problemi globali",
  • 4:12 - 4:14
    saranno potentemente amplificate
  • 4:14 - 4:17
    e anche interconnesse:
  • 4:17 - 4:20
    dalle infrastrutture
    all'approvvigionamento idrico;
  • 4:20 - 4:23
    dalla nostra dieta alla nostra
    prosperità economica;
  • 4:23 - 4:27
    dai rifiuti alla produzione di energia.
  • 4:27 - 4:31
    Non saranno soltanto problemi globali,
    ma fattori urbani interconnessi,
  • 4:31 - 4:35
    massicciamente amplificati
    e potenziati dalle città.
  • 4:35 - 4:39
    Vi faccio un esempio
    prendendo un problema
  • 4:39 - 4:41
    che la maggior parte
    di noi ritiene globale
  • 4:41 - 4:44
    - anzi, di solito lo si chiama
    riscaldamento globale -
  • 4:44 - 4:45
    ed è il cambiamento climatico.
  • 4:45 - 4:50
    Normalmente lo consideriamo
    un problema su larghissima scala.
  • 4:50 - 4:52
    Ci sono persone potenti e carismatiche,
  • 4:52 - 4:54
    in posti come l'ONU,
  • 4:54 - 4:56
    che dicono, dobbiamo
    affrontare il problema!
  • 4:56 - 4:57
    Certo che dobbiamo:
  • 4:57 - 5:00
    ma spesso pensiamo
    che sia una cosa insormontabile,
  • 5:00 - 5:03
    molto difficile da affrontare e superare.
  • 5:04 - 5:10
    Esaminando il semplice dato statistico
    che di tutte le emissioni globali di CO2,
  • 5:10 - 5:15
    circa l'80% sono attribuibili
    direttamente alle città,
  • 5:15 - 5:20
    immediatamente un problema
    generalmente definito globale
  • 5:20 - 5:23
    appare in modo molto diverso,
    diventa un problema urbano,
  • 5:23 - 5:26
    con l'80% di quelle emissioni
    ascrivibile alle città.
  • 5:27 - 5:28
    Restiamo su quell'80%.
  • 5:28 - 5:30
    Quando parliamo di città, subito pensiamo
  • 5:30 - 5:33
    alle migliaia e migliaia
    di città esistenti nel mondo.
  • 5:33 - 5:38
    E così le dimensioni del problema
    restano scoraggianti.
  • 5:38 - 5:40
    In realtà è possibile
    ridimensionarle di molto,
  • 5:40 - 5:45
    perché una grandissima parte
    di quell'80% di emissioni
  • 5:45 - 5:49
    è prodotto non tanto nelle vecchie città
    nelle migliaia di città del mondo,
  • 5:49 - 5:51
    quanto nelle 35 megalopoli
  • 5:51 - 5:53
    da oltre 10 milioni di abitanti.
  • 5:53 - 5:56
    Si tratta di ridurre
    la "scala" di questi problemi,
  • 5:56 - 6:00
    e dire "se possiamo
    ridurre quell'impatto,
  • 6:00 - 6:02
    ridimensionare mentalmente la portata
  • 6:02 - 6:06
    di un problema come il cambiamento
    di clima, e concentrarci su 35 megalopoli,
  • 6:06 - 6:08
    cominciamo ad affrontare la maggior parte
  • 6:08 - 6:10
    di un problema come
    il riscaldamento globale."
  • 6:10 - 6:14
    Per me è un'opportunità davvero esaltante,
  • 6:14 - 6:17
    perché anche se le città
    amplificano fenomeni indesiderati,
  • 6:17 - 6:21
    se si possono ridurre le emissioni
    in una di queste 35 città
  • 6:21 - 6:24
    ciò si traduce immediatamente
    in un beneficio generale.
  • 6:24 - 6:28
    Per la prima volta
    nella storia dell'umanità,
  • 6:28 - 6:33
    una differenza fatta su base locale,
  • 6:33 - 6:34
    su piccola scala, come in una città,
  • 6:34 - 6:37
    può avere un impatto
    realmente globale,
  • 6:37 - 6:43
    allo stesso modo in cui
    enormi innovazioni sono derivate
  • 6:43 - 6:46
    da cose come il software e Internet.
  • 6:46 - 6:48
    In modo analogo,
    il software ci ha permesso
  • 6:48 - 6:51
    di fare una grande differenza
    individualmente
  • 6:51 - 6:54
    con l'incontro dei computer
    e di Internet.
  • 6:54 - 6:57
    In questo caso, la città agisce
    come una simile tecnologia
  • 6:57 - 7:00
    iniziando ad amplificare
    e potenziare molte cose.
  • 7:03 - 7:06
    È un piccolo scarto
    - ma so cosa state pensando:
  • 7:06 - 7:09
    va benissimo Arthur,
    ma tu che ruolo hai in tutto questo?
  • 7:09 - 7:13
    Adesso farò una piccola digressione,
  • 7:13 - 7:18
    perché il mio interesse per tutto ciò
    deriva dai miei studi.
  • 7:18 - 7:22
    Ho studiato architettura qui a Londra
    e mi sono molto interessato a due cose.
  • 7:22 - 7:25
    Una sono appunto le città,
    con cui vi ho già annoiato abbastanza.
  • 7:25 - 7:27
    L'altra cosa che ha davvero
    destato il mio interesse
  • 7:27 - 7:29
    è qui dietro di me, i rifiuti.
  • 7:29 - 7:30
    Sono affascinato
  • 7:30 - 7:35
    da come sia possibile riorganizzare
    e reimmaginare le filiere urbane,
  • 7:35 - 7:39
    legando insieme
    questi due interessi e tendenze.
  • 7:39 - 7:42
    Il centro della mia attenzione
    è stato il caffè esausto.
  • 7:42 - 7:44
    Una delle mie ossessioni,
    alla scuola di architettura,
  • 7:44 - 7:47
    era progettare una caffetteria
    e una fabbrica di caffè,
  • 7:47 - 7:51
    uno dei divertenti compiti
    assegnati agli studenti.
  • 7:51 - 7:53
    In questo caso, stavo pensando
  • 7:53 - 7:56
    a come prelevare
    i rifiuti da quell'edificio
  • 7:56 - 7:57
    e renderli utili.
  • 7:57 - 7:59
    Cercavo un tipo di sistema chiuso
  • 7:59 - 8:02
    che potesse raccogliere i rifiuti
    generati da un edificio,
  • 8:02 - 8:04
    e con grande delusione del mio tutor
  • 8:04 - 8:06
    ho preso la cosa un po' troppo sul serio.
  • 8:06 - 8:10
    Ora passo gran parte
    del mio tempo a pensarci.
  • 8:10 - 8:15
    Molti studenti di architettura
  • 8:15 - 8:17
    si sono interessati
    all'aspetto delle caffetterie.
  • 8:17 - 8:19
    Pareti di mattoni o di metallo?
  • 8:19 - 8:20
    Cose così.
  • 8:20 - 8:22
    Ma io ero interessato ai rifiuti,
  • 8:22 - 8:25
    soprattutto perché ho scoperto
    quanto caffè beviamo.
  • 8:25 - 8:26
    E anche quanto spreco c'è là fuori,
  • 8:26 - 8:29
    e anche che lo spreco
    è molto interessante.
  • 8:29 - 8:33
    Noi beviamo circa... 500,000 tazze?
  • 8:33 - 8:36
    Beviamo circa 70 milioni
    di tazze di caffè ogni giorno,
  • 8:36 - 8:39
    cioè circa 1,000 tazze
    di caffè al secondo.
  • 8:39 - 8:40
    Sono valanghe di caffè.
  • 8:40 - 8:42
    Quanti di voi hanno
    già bevuto un caffè, oggi?
  • 8:42 - 8:44
    La maggioranza, immagino.
  • 8:44 - 8:46
    Preso il caffé oggi, ragazzi?
  • 8:46 - 8:46
    Sì?
  • 8:46 - 8:48
    Due?
  • 8:48 - 8:49
    Sì?
  • 8:49 - 8:51
    Più di due?
    Ok, bene.
  • 8:52 - 8:55
    Beviamo, come ho detto, circa
    1,000 tazze di caffè al secondo,
  • 8:55 - 8:56
    solo nel Regno Unito.
  • 8:56 - 9:03
    Il che genera 500,000 tonnellate
    di fondi di caffè ogni anno,
  • 9:03 - 9:05
    sempre nel solo Regno Unito.
  • 9:05 - 9:07
    L'industria paga
    circa 80 millioni di sterline
  • 9:07 - 9:09
    per conferirlo correttamente.
  • 9:09 - 9:12
    Di solito finisce in posti
    come discariche o simili
  • 9:12 - 9:18
    emettendo, tra l'altro,
    circa due milioni di tonnellate di CO2.
  • 9:19 - 9:22
    Mentre cercavo di scoprire
    l'ammontare dello spreco,
  • 9:22 - 9:25
    decisi di approfondire
  • 9:25 - 9:29
    e finii per fondare un'azienda
    con l'obiettivo di affrontare il problema.
  • 9:29 - 9:31
    L'azienda si chiama Bio-Bean.
  • 9:31 - 9:34
    In azienda prendiamo
    i fondi di caffè,
  • 9:34 - 9:36
    li lavoriamo con la filiera esistente,
  • 9:36 - 9:39
    e li trasformiamo in due combustibili:
  • 9:39 - 9:42
    uno è bio-diesel,
    un combustibile liquido
  • 9:42 - 9:45
    usato per alimentare diversi sistemi
    di trasporto urbano,
  • 9:45 - 9:47
    come auto, bus, treni e così via;
  • 9:47 - 9:49
    l'altro è pellet di biomassa,
  • 9:49 - 9:53
    un carburante usato al posto
    di legna e carbone,
  • 9:53 - 9:55
    per riscaldare gli edifici.
  • 9:55 - 9:58
    Vi descrivo brevemente come facciamo.
  • 9:58 - 10:03
    Lavoriamo con diverse
    aziende di trasporto rifiuti,
  • 10:03 - 10:05
    che ci consegnano i fondi esausti.
  • 10:05 - 10:07
    Non operiamo su piccola scala
  • 10:07 - 10:10
    siamo a Hackney, quindi non è
    molto hipster vendere cose,
  • 10:10 - 10:12
    ma lavoriamo su larga scala.
  • 10:12 - 10:14
    Siamo in grado di processare
  • 10:14 - 10:16
    circa 50,000 tonnellate
    di caffè esausto all'anno.
  • 10:16 - 10:19
    Cioè circa una tazza su 10
    nel Regno Unito.
  • 10:19 - 10:23
    o, come dico sempre io,
    circa 100 tazze al secondo
  • 10:23 - 10:26
    - l'avrete capito, mi piace
    ragionare in secondi.
  • 10:26 - 10:28
    È una grande quantità di caffè esausto.
  • 10:28 - 10:30
    Il caffè viene portato in fabbrica.
  • 10:30 - 10:34
    Ne estraiamo l'olio,
    e lo trasformiamo in diesel.
  • 10:34 - 10:35
    Poi prendiamo la biomassa residua,
  • 10:35 - 10:38
    la pellettiamo e li trasformiamo
    in combustibile solido.
  • 10:38 - 10:41
    Poi sono sia distribuiti
    che venduti, in alcuni casi,
  • 10:41 - 10:45
    di nuovo a chi ci ha dato
    il caffè esausto,
  • 10:45 - 10:47
    perché molti possiedono punti vendita,
  • 10:47 - 10:49
    fabbriche di caffè
    e strutture simili,
  • 10:49 - 10:50
    e hanno bisogno di calore e di diesel.
  • 10:50 - 10:53
    Questo è uno dei nostri camion.
  • 10:53 - 10:55
    Potreste averlo visto girare per Londra.
  • 10:55 - 10:58
    Nella prossima diapositiva
    vedrete la nostra fabbrica.
  • 10:58 - 11:02
    Come vedete è grande, ha un camino
    e un sacco di fantastiche macchine dentro.
  • 11:02 - 11:04
    (Risate)
  • 11:05 - 11:10
    Ero lì, prima, e c'erano molti uomini
    a fare un duro lavoro,
  • 11:10 - 11:14
    tipo saldare e sollevare macchine -
    e molto caffè in giro.
  • 11:14 - 11:17
    Questo è il nostro diesel.
  • 11:17 - 11:19
    Come ho detto, il caffè
    è ottimo per fare diesel,
  • 11:19 - 11:21
    perché non è solo altamente calorifico,
  • 11:21 - 11:24
    - più del legno, in effetti.
  • 11:24 - 11:25
    Ha anche un alto contenuto in olio.
  • 11:25 - 11:27
    Circa il 20 percento in peso.
  • 11:27 - 11:30
    Un olio che si presta
    a diverse applicazioni
  • 11:30 - 11:32
    perché ha elementi chimici interessanti,
  • 11:32 - 11:34
    ma può anche essere
    trasformato in combustibile.
  • 11:34 - 11:37
    Questi sono i pellet di biomassa:
    sono usati, come dicevo,
  • 11:37 - 11:40
    in modo intercambiabile
    nella stessa infrastruttura
  • 11:40 - 11:43
    al posto di carbone e legno.
  • 11:43 - 11:47
    È questo l'aspetto fondamentale
    di ciò a cui siamo interessati.
  • 11:47 - 11:50
    Non è costruirci dietro
    un'infrastruttura completamente nuova,
  • 11:50 - 11:55
    e non è fare una cosa del genere
    su piccola scala.
  • 11:55 - 11:59
    Significa prendere grandi quantità
    di una certa materia prima
  • 11:59 - 12:01
    e lavorarla su scala industriale.
  • 12:01 - 12:04
    così da sostituire,
    nell'infrastruttura esistente,
  • 12:04 - 12:05
    i carburanti convenzionali.
  • 12:06 - 12:11
    Per capire cosa significa questo
    dal punto di vista della CO2,
  • 12:11 - 12:13
    - perché in fondo produciamo
    energia rinnovabile,
  • 12:13 - 12:17
    e abbiamo un ruolo sia economico,
    sia ambientale -
  • 12:17 - 12:20
    Per ogni tonnellata di fondi di caffè
    che ricicliamo con la nostra tecnologia,
  • 12:20 - 12:25
    risparmiamo circa 6,8 tonnellate
    di emissioni di CO2.
  • 12:25 - 12:30
    Anche qui, mi aspetto che non molti qui
  • 12:30 - 12:35
    siano esperti climatologi, o manager
    della sostenibilità o cose simili.
  • 12:35 - 12:37
    Per darvi un'idea di cosa sono
    6,8 T di CO2 in meno,
  • 12:37 - 12:41
    per ogni tonnellata di fondi esausti,
    è un risparmio enorme.
  • 12:41 - 12:45
    È l'equivalente di guidare
    una macchina o un taxi di Londra,
  • 12:45 - 12:50
    da qui a Londra
    fino a Pechino, due volte, a/r.
  • 12:50 - 12:51
    Da una singola tonnellata.
  • 12:51 - 12:55
    Ricordate, la nostra fabbrica è in grado
    di lavorare circa 50k ton all'anno.
  • 12:55 - 12:57
    È un discreto ammontare
    in termini di risparmio
  • 12:57 - 13:00
    anche da un punto di vista ambientale.
  • 13:02 - 13:06
    Il che mi riporta al tema
    da cui sono partito:
  • 13:06 - 13:10
    le città e l'importanza
    che avranno in futuro.
  • 13:10 - 13:14
    Per me è chiaro che se stiamo per entrare
    in una rapida urbanizzazione,
  • 13:14 - 13:18
    e la maggior parte di noi vivrà
    in centri urbani molto grandi,
  • 13:18 - 13:20
    le città dovranno cambiare.
  • 13:20 - 13:23
    Prima bisogna capire questo,
  • 13:23 - 13:27
    e poi si possono iniziare ad affrontare
    alcune delle sfide che si porranno.
  • 13:27 - 13:28
    E bisogna capire, inoltre,
  • 13:28 - 13:32
    che non si tratta solo
    di grandi, nebulose sfide globali,
  • 13:32 - 13:36
    ma di sfide squisitamente
    urbane e interconnesse.
  • 13:36 - 13:39
    Tutto, dal nostro benessere
    fisico e mentale
  • 13:39 - 13:40
    fino, come abbiamo sentito prima,
  • 13:40 - 13:47
    alla dieta, all'approvvigionamento idrico
    ed energetico, alle abitazioni ecc..
  • 13:48 - 13:50
    Queste sfide non sono globali,
    ma tipicamente urbane.
  • 13:50 - 13:53
    E se saranno causate dalle città,
    come sempre più spesso accade,
  • 13:53 - 13:56
    toccherà alle città risolverle.
  • 13:59 - 14:02
    Questo, come ho detto,
    per me è molto esaltante
  • 14:02 - 14:05
    perché se possiamo cambiare
    una situazione locale,
  • 14:05 - 14:09
    poi possiamo cambiare il mondo
    su scala molto più vasta
  • 14:09 - 14:12
    con un impatto relativamente modesto.
  • 14:12 - 14:15
    Alimentare le città a caffè
    è solo l'inizio.
  • 14:15 - 14:17
    Questa è una delle cose che ho capito,
  • 14:17 - 14:22
    - e il mio background certamente
    non è in biochimica o in rifiuti
  • 14:22 - 14:25
    o biocarburanti o in un'altra
    di queste discipline entusiasmanti
  • 14:25 - 14:28
    il mio background è in architettura,
    completamente diverso.
  • 14:28 - 14:30
    Se ci sono opportunità
    come questa, là fuori,
  • 14:30 - 14:32
    il fatto che prima il caffè fosse
  • 14:32 - 14:36
    - ed è ancora, in gran parte
    dell'Inghilterra e nel resto del mondo -
  • 14:36 - 14:40
    scaricato a terra ad un costo
    per l'economia e l'ambiente,
  • 14:40 - 14:43
    pensate a quante opportunità
    simili ci sono là fuori.
  • 14:44 - 14:49
    A mio avviso, se riusciamo
    a concentrarci su questo
  • 14:49 - 14:53
    e a coltivare
    una nuova generazione
  • 14:53 - 14:56
    di designer urbani innovativi
    che si concentrano su questo,
  • 14:56 - 14:59
    il futuro urbano davanti a noi
    sarà esaltante.
  • 14:59 - 15:02
    Ogni persona che viene al mondo
  • 15:02 - 15:06
    ha il potere di creare, innovare
    e cambiare lo status quo
  • 15:06 - 15:09
    e rendere la propria città,
    in qualunque condizione si trovi,
  • 15:09 - 15:12
    più grandiosa, efficiente e bella
    di quanto fosse prima.
  • 15:12 - 15:13
    Vi ringrazio molto.
  • 15:13 - 15:17
    [Applausi]
Title:
Una storia di città e di caffè | Arthur Kay | TEDxHackney
Description:

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Arthur Kay è un designer e un imprenditore, vincitore di numerosi premi, che ha cofondato e amministrato bio-bean, una ESCo che ricicla i fondi di caffè in biocombustibili di nuova generazione. L'idea alla base di bio-bean gli è venuta in mente mentre studiava architettura alla Bartlett, UCL. Oggi siede in diversi consigli di amministrazione associati all'imprenditoria sociale e verde, ed è un Fellow di W​IRED​, RSA e IoD.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:23

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