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Bene.
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["New York Close Up"]
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Penso che questo sia...
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odore di popcorn...
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C'è una cavolo di fabbrica di popcorn qui.
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[Jamian Juliano-Villani, Artista]
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Popcorn.
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Pneumatici.
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Ancora pneumatici.
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Sembra così insolito e fortunato
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che un artista possa veramente
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pensare tutto il giorno alle cose che
gli vanno
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e documentarsi quanto gli pare.
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Questo è il suo lavoro.
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E ritengo che andare in giro ed
esplorare il mondo reale
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sia parte del lavoro.
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È folle,
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puoi vivere a New York
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e semplicemente andare in giro
ed esprimere te stesso
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e magari venire pure pagato?
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Questo è un privilegio.
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["Jamian Juliano-Villani's Field Work"]
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Così stupido.
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Vado da Strand da quando
mi sono trasferita a New York.
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Ogni volta che sono irrequieta per il
mio lavoro, vado da Strand
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e penso
"Troverò qualcosa qua"
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È come un evento.
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Di solito ci passo ore.
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Questo mi piace per il colore, ma...
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Mi piace a basta.
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"Maestro della Finzione"!
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Questo ce l'ho.
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È anche una copia firmata.
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Mi piace molto ispirarmi ai libri,
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anziché solo Internet.
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Ci puoi trovare qualcosa di particolare
che non troverai altrove.
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La sento una cosa più mia
se la prendo da un libro.
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Su Internet, tutto è dappertutto...
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È uno schifo.
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Che cos'è questo?
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Molti dipinti prendono spunto
da libri presi da Strand.
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Mi piacciono molto le cose
usa e getta.
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O le cose che la gente non usa più.
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È come sfogliare un flipbook.
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E posso subito dirti se mi
può servire o meno.
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Orribile.
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No.
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Puoi avere un milione di libri
sull'arte caricaturale.
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Quale sceglieresti?
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Non può essere solamente
la fonte più ovvia.
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C'è qualcosa che non va.
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O qualcosa di unico.
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È difficile da spiegare,
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ma sento che, quando capita qualcosa,
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tipo una luce che si spegne, allora
penso: "Mi piace!"
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Posso salire?
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Dai!
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Si?
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No?
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Si?
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[Clacson]
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Che cavolo è?
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- Non puoi salire
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mentre sono sulle strisce!
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- Non lo sapevo!
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- Sbrigati!
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- Va bene, va bene!
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Vivere a New York ed
essere cresciuti nel Jersey,
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la cosa meno cool che puoi fare
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è andare a Time Square.
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Però c'è qualcosa di ciò
che mi piace un sacco.
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Non solo è unicamente americano,
ma è anche che...
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È come quando prendi
di tutto dal frigo,
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lo metti in
una scodella
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e ci fai una specie di pastone.
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Pensi di poter costringere
qualcuno a mangiarlo?
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È qualcosa di simile e a me piace.
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Believe It or Not di Ripley
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è qualcosa che volevo fare per un po'
come ricerca.
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Sono come quei kit finti e trucchetti.
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Senza personalità,
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pacchiano.
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È un modo per fare
andare il cervello,
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Oddio!
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Non possono essere veri!
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Oddio, lo sono!
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Diamine, no!
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Guarda qua!
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È come un trip mentale.
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Ti senti come se fossi immerso nelle cose
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ma in realtà non ci metteresti mai piede.
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Oddio, non ce la faccio!
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È così disgustoso!
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È una specie di Paul Thek o simile.
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Non è questione di bello o brutto
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Chi lo può dire?
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Quando dipingo,
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è come se non lo sapessi nemmeno io.
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La linea è così sottile,
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mi confonde ogni volta.
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E ritrovarmi nella zona dell'incertezza,
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è la cosa che trovo più stimolante.
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Ritratto di Abe Lincoln in una mosca...
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[Risata]
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Folle.
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Tornando a Ripley,
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avete idea di quanto
valga quella roba?
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Quaranta dollari,
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la tariffa base!
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È così.
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Ma lo metti in una teca
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vicino a un Paul Thek,
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senza etichette o altro,
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chi vede la differenza?
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Sono entrambi effimeri.
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Fatti in un momento preciso.
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Entrambi culturali.
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La finzione dell'arte è qualcosa di
strano e sbagliato.
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Ecco cos'è.
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Credo che qualunque artista
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si senta colpevole di ciò.
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Per questo mi piacciono,
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questi strambi elementi della vita,
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specialmente della vita a New York.
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È un minimo comun denominatore,
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un comun denominatore base?
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E...
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credo sia stimolante!
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Non importa.
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Nessuno guarda.
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Puoi agire come vuoi.
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Puoi essere chi vuoi.
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Mi pare fantastico!