-
La domanda che si pone è:
-
Cos'è il sè?
-
Il sè è i 5 elementi o no?
-
Identificare il sè con i 5 elementi
-
Quindi, la prima visione erronea è:
-
il sè è i 5 elementi
-
è una visione erronea
-
perchè
-
i 5 elementi sono come 5 fiumi
-
che scorrono sempre
-
niente può durare più di un secondo
-
c'è sempre cambiamento
-
nel corpo, nelle senzazioni
-
nelle percezioni
-
il cambiamento è ogni secondo
-
Quindi, non c'è
-
qualche cosa che esiste
-
sempre uguale
-
permanente
-
l'esistenza di un mè, di un sè permanente
-
è impossibile
-
perchè
-
se guardiamo in profondità
-
non vediamo che i 5 elementi
-
e fuori da questii 5 elementi
-
non c'è un sè separato
-
e se identificate il sè con i 5 eklementi
-
dovete ammettere che il vostro sè
-
non è permanente
-
anche il vostro sè cambia
-
la maggior parte di noi pensa al sè
-
come qualcosa di immutabile
-
quando si invecchia si resta se stessi
-
la stessa persona
-
è una visione erronea
-
sul sè
-
Quand o guardiamo il fiore
-
si vedono i petali
-
lo stelo, eccetera...
-
e fuori da questi elementi
-
c'è forse un fiore separato?
-
No, non c'è!
-
Il fiore non ha un sè separato
-
Gli elementi che formano il fiore
-
sono il fiore stesso
-
Quindi, la prima domanda è:
-
-Il sè è uno o è i 5 elementi?
-
Forma, sensazioni, percezioni,
-
formazioni mentali, coscienza/conoscienza
-
seconda domanda:
-
-Il sè è qualcosa d'altro
-
che le 5 formazioni
-
i cinque elementi?
-
-il sè è la stessa cosa dei 5 elementi?-
-
prima domanda
-
-Il sè è qualcosa d'altro
-
che esiste fuori dai 5 elementi?-
-
seconda domanda
-
Ci sono persone
-
che credono che il sè è qualcosa
-
che esiste fuori dei 5 elementi
-
Seconda visione erronea
-
Terza visione erronea:
-
c'è il sè nei 5 elementi
-
ci sono i 5 elementi nel sè
-
Il sè è nei 5 elementi
-
o ci sono i 5 elementi nel sè?
-
E' l'analisi offerta dal Buddha stesso
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Le 3 visioni sul sè
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Prima visione:
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Il sè è i 5 elementi
-
Seconda visione:
-
Il sè è indipendente dai 5 elementi
-
Terza visione:
-
Il sè negli emlementi e gli elementi nel sè
-
e tutte sono visioni erronee
-
La terza formazione mentale che lavora
-
con manas
-
sono i complessi che concernono il sè
-
complesso di superiorità
-
complesso di inferiorità
-
e anche il complesso di uguaglianza
-
è perché c'è un sè
-
quindi, possiamo confrontare questo sè
-
con un altro sè
-
ed è la causa della sofferenza
-
la gelosia
-
e altro ancora
-
Nella psicoterapia si dice che
-
il complesso di inferiorità
-
è la sorgente di molte sofferenze
-
Cerchiamo di combattere questo complesso
-
di inferiorità
-
cerchiamo di consolidare il sè
-
allo scopo di poter guarire
-
ma nella luce dell'insegnamento del Buddha
-
l'idea del sè è alla base della sofferenza
-
è a causa di questo che voi pensate
-
che c'è un sè
-
è per questo che avete
-
l'abitudine di comparare
-
questo sè con gli altri sè
-
il complesso d'inferiorità
-
Nel Buddhismo non solamente
-
il complesso di inferiorità
-
è una malattia
-
ma anche il complesso di superiorità
-
è una malattia
-
e questo causa molta sofferenza a sè stessi
-
e agli altri
-
Quindi, nella luce della pratica
-
il complesso di superiorità
-
è anche una malattia
-
e non soltanto questi
-
ma anche il terzo complesso
-
il complesso di uguaglianza
-
è una malattia
-
gli "io sono" sono uguali
-
E' perchè pensate che avete un sè separato
-
è per questo che continuate a comparare
-
è la causa della sofferenza
-
In una relazione padre figlio, per esempio
-
bisogna guardare in profondità
-
per vedere che il padre è nel figlio
-
e il figlio è nel padre
-
è come nella Trinità
-
Dio Padre si vede nel Dio Figlio
-
e Dio Figlio si vede in Dio Padre
-
La stessa cosa è vera con noi
-
padre e figlio
-
Se guardiamo in profondità
-
vediamo che il padre ha trasmesso sè stesso
-
al figlio
-
In ogni cellula del figlio
-
o della figlia
-
c'è la presenza del padre e della madre
-
E' una cosa logica
-
è una cosa scientifica
-
il nostro papà, la nostra mamma
-
sono veramente là
-
in ogni cellula del nostro corpo
-
Non siete affatto un'altra persona
-
Siete suo figlio
-
siete sua figlia
-
ma siete la sua continuazione
-
Io sono la continuazione del mio papà
-
Il mio papà è in me
-
Non ci sono due sè
-
separati
-
Quindi, toccate la natura del non sè
-
la verità del non sè
-
guardando profondamente in voi stessi
-
Un giorno ho passeggiato
-
nelle strade di Lo ndra
-
e ho visto esposto un libro
-
con il titolo:
-
-My mather, my self-
-
la mia mamma, me stesso
-
Non ho comprato il libro
-
è perchè sapevo che c'era nel libro
-
Siete figli
-
siete la continuazione di vostra mamma
-
è una verità
-
la vostra mamma continua in voi
-
e voi dovete accettare questo
-
Ci sono dei giovani che pensano che
-
che hanno difficoltà con il loro padre
-
e dicono:
-
-Quel signore là
-
non voglio averci niente a che fare-
-
Non senso
-
Siete il vostro papà
-
siete la continuazione del vostro papà
-
dovete accettare questo
-
La verità si vede nella genetica
-
nella biologia, ecc...
-
Il fatto che siete la continuazione
-
di vostro papà
-
voi siete vostro papà
-
Allora toccate la natura del non-sè
-
in voi e nel vostro papà
-
e se avete questa visione profonda
-
allora vedrete che la sofferenza
-
del vostro papà
-
è la vostra stessa sofferenza
-
e la vostra stessa sofferenza
-
è la sofferenza del vostro papà
-
allora questa visione profonda
-
potrà trasformare la rabbia in voi
-
e la riconciliazione con il vostro papà
-
è possibile
-
in voi
-
e quando la riconciliazione
-
è possibile in voi
-
la riconciliazione con il vostro papà
-
fuori di voi
-
è una cosa molto facile
-
Quindi
-
il non-sè non è una filosofia
-
non è una nozione
-
è una cosa che può essere vissuta
-
dal praticante
-
Quando pratichiamo la visione profonda
-
possiamo toccare la natura del non-sè
-
e siamo liberati
-
Quindi
-
la terza formazione mentale
-
con la quale Manas lavora
-
è: i tre complessi
-
e la quarta
-
è l'amore di sè
-
Mi sono innamorato
-
della coscienza deposito
-
la coscienza deposito è me
-
Ora vi descrivo la natura di manas
-
è molto importante riconoscere la natura
-
le tendenze di manas
-
bisogna che la mente aiuti manas
-
a riprogrammarsi
-
bisogna inventare
-
dei nuovi programmi
-
Manas
-
pensa sempre
-
"cogito" -
-
cogitazione
-
Manas pensa continuamente
-
alla ricerca del piacere
-
è una funzione di manas
-
La richerca del piacere
-
è in continuazione
-
Questo ci spinge in questa direzione
-
ricercare il piacere
-
ricercare il piacere
-
E' la tendenza
-
di manas
-
E poi la seconda tendenza di manas
-
è fuggire la sofferenza
-
Evitare la sofferenza
-
è manas
-
è lui, è lei
-
bisogna ben riconoscere
-
il viso di manas in voi
-
in noi
-
Manas
-
non conosce, non sa
-
il pericolo
-
il pericolo che si può incontrare
-
nella ricerca del piacere
-
Il pericolo nella ricerca del piacere
-
Ignorare il pericolo
-
nella ricerca
-
del piacere
-
E' come il pesce
-
che è sul punto
-
di ingoiare
-
l'esca
-
Il pesce non sa che c'è un amo
-
appuntito
-
che è nascosto nell'esca
-
l'esca è molto attraente
-
deliziosa
-
e questa ignoranza
-
mette in pericolo la vita del pesce
-
Quindi, è la stessa cosa manas
-
cerca il piacere
-
è alla ricerca del piacere
-
ma ignora il pericolo
-
della ricerca
-
E' per questo che la mente deve aiutarlo
-
la mente deve riprogrammarlo
-
Manas
-
ignora
-
la legge
-
della moderazione
-
Questo fa parte di manas
-
bisogna riconoscerlo bene
-
bisogna che la vostra mente aiuti manas
-
La mancanza di moderazione porta
-
molta sofferenza
-
nel nostro corpo fisico, nella nostra mente
-
Ma manas
-
nella sua ricerca
-
continua di piacere
-
ignora i pericoli
-
ignora la legge della moderazione
-
è importante riconoscerlo
-
Un'altra tendenza di manas è
-
che ignora i benefici della sofferenza
-
Ignorare
-
il beneficio
-
della sofferenza
-
ognuno/a di noi ha bisogno
-
di una dose di sofferenza
-
per poter crescere
-
E' la sofferenza che ci istruisce
-
e conoscere la sofferenza a fondo
-
ci porta della comprensione
-
e della compassione
-
Senza compassione
-
senza comprensione
-
non possiamo essere felici
-
Ma la compassione come la comprensione
-
sono coltivate
-
attraverso l'nvestigazione sulla sofferenza
-
ed è il punto di partenza del buddhismo
-
cominciamo con l'investigazione
-
sulla sofferenza
-
Comprendere la sofferenza
-
è essenziale
-
Questa comprensione
-
porta l'accettazione
-
e il perdono
-
e la compassione
-
Una persona non può essere felice
-
senza questa energia di compassione
-
in lei
-
senza la compassione
-
siete completamente allienati
-
non potete mettervi in contatto
-
con le altre persone
-
gli altri esseri viventi
-
Quindi, è la compassione che vi collega
-
con il mondo
-
con gli altri
-
ed è per questo che bisogna
-
coltivare la compassione per essere felici
-
la persona che non ha compassione
-
è una persona infelice
-
Ma per coltivare la compassione
-
bisogna coltivare la comprensione
-
Il Buddha ha detto questo:
-
-Se tu non comprendi, non puoi amare-
-
La comprensione è la base dell'amore
-
Se il marito non comprende la moglie
-
è impossibile per lui amare
-
e fare la felicità di sua moglie
-
Quindi, la comprensione è la base
-
dell'amore
-
La comprensione quindi
-
è l'altro nome dell'amore
-
Comprendere è già amare
-
Amare è comprendere
-
Per cui, bisogna accostarsi
-
all'altra persona
-
e farle questa domanda:
-
-Cara, pensi che io ti comprendo abbastanza?
-
Dimmi cara, ti comprendo abbastanza?
-
Voglio amarti
-
voglio renderti felice
-
e so molto bene che se non ti comprendo
-
non potrò farlo
-
Allora, aiutami a comprenderti
-
Dimmi ciò che c'è nel tuo cuore
-
Dimmi delle tue difficoltà
-
delle tue sofferenze
-
delle tue paure
-
perchè io possa comprenderti
-
così ti posso veramente amare
-
Bisogna che parlate alla persona che amate
-
così:
-
-Voglio amarti
-
non voglio farti soffrire
-
Per cui, aiutami a comprenderti-
-
Qindi, l'insegnamento del Buddha è chiaro
-
La comprensione è alla base dell'amore
-
E la comprensione
-
è prima di tutto,
-
la comprensione della sofferenza
-
E il Buddhismo comincia con la sofferenza
-
e quindi, la comprensione della sofferenza
-
La sofferenza
-
il malessere
-
è la prima Nobile Verità
-
e la comprensione della causa
-
della sofferenza gioca un ruolo importante
-
Proviamo a meditare su ciò:
-
il Regno di Dio
-
C'è sofferenza nel Regno di Dio?
-
Avete la tendenza di dire no
-
Il Regno di Dio
-
è un luogo
-
dove non c'è che comprensione e dell'amore
-
ma se guardiamo in profondità
-
vediamo che
-
senza la comprensione della sofferenza
-
l'amore è una cosa impossibile
-
Non voglio mandare i miei figli
-
in un luogo dove non c'è sofferenza
-
E' perchè so che la sofferenza
-
li istruirà
-
So che la comprensione della sofferenza
-
poterà la comprensione e la compassione
-
E' come in uno stagno di loto
-
Se siete venuti nel mese di luglio
-
avete visto dei fiori di loto
-
un po' dappertutto
-
al Plum Village
-
negli stagni
-
e sapete molto bene che
-
senza il fango non ci può essere loto
-
E' il fango
-
che fa il loto
-
E' la sofferenza
-
che fa la comprensione
-
e la compassione
-
Una comprensione della sofferenza
-
vi porterà la compassione
-
Una persona senza compassione
-
è una persona che soffre profondamente
-
Allora, per poter coltivare la compassione
-
bisogna mettersi in contatto
-
con la sofferenza
-
Se non c'è sofferenza
-
nel Regno di Dio
-
come possiamo coltivare la compassione
-
se non c'è il fango come possiamo nutrire
-
il fiore di loto?
-
E' questa visione non dualistica
-
che dobbiamo avere
-
C'è una connessione tra la sofferenza
-
e il benessere
-
Felicità e sofferenza
-
e voi sapete già
-
che la felicità è fatto
-
con elementi di non felicità
-
e c'è inclusa la sofferenza
-
Grazie alla sofferenza
-
potete crescere
-
come esseri viventi
-
come persone
-
Tutti gli uomini
-
tutti i grandi esseri
-
hanno sofferto
-
hanno conosciuto la sofferenza
-
hanno compreso che cos'è la sofferenza
-
e la loro vita è dedicata
-
al lavoro per la trasformazione
-
della sofferenza
-
Quindi, la sofferenza è benefica
-
Se avete sofferto è un bene
-
Bisogna approfittare di questa sofferenza
-
per vedervi, per istruirvi
-
e grazie al contatto con la soffernza
-
grazie alla comprensione della sofferenza
-
potete coltivare il vostro amore
-
la vostra comprensione
-
la vostra compassione
-
E manas, non sa questo
-
non conosce i benefici della sofferenza
-
lui ha paura della sofferenza
-
Ma noi praticanti
-
noi dobbiamo poter
-
tenere la sofferenza
-
nelle nostre braccia
-
con molta tenerezza
-
allo scopo di poter guardare profondamente
-
nella sua natura
-
Bisogna guardare nella prima nobile verità
-
per poter scoprire la seconda nobile verità
-
E il sentiero
-
si decide
-
molto velocemente, molto chiaramente
-
il sentiero è la quarta nobile verità
-
Il sentiero del Buddha
-
il vostro sentiero
-
il vissuto quotidiano
-
Quindi
-
manas ricerca sempre il piacere
-
manas cerca sempre di fuggire la sofferenza
-
Ma manas ignora
-
il pericloo nella sua ricerca di piacere
-
manas ignora sempre
-
la legge della moderazione
-
e manas ignora sempre
-
ignora completamente
-
il beneficio della sofferenza
-
Voi che siete praticanti
-
non avete più paura della sofferenza
-
imparate a tenere la sofferenza
-
con molta tenerezza
-
per poterla guardare
-
La vostra sofferenza
-
è la vostra disperazione
-
è la vostra ansia
-
è la vostra rabbia
-
è la vostra gelosia
-
Bisogna riconoscere
-
queste formazioni mentali
-
bisogna abbracciarle
-
bisogna guardarle con molta attenzione
-
ma prima di tutto bisogna riconoscerle
-
bisogna abbracciarle con molta tenerezza
-
Meditare
-
non è trasformarsi in un campo di battaglia
-
il bene che combatte il male
-
No!
-
Meditare è riconoscere ciò che si manifesta
-
per poter comprendere
-
e per poter aiutare
-
la trasformazione
-
E' completamente nonviolenta
-
la pratica della meditazione
-
si basa su una visione
-
non dualistica
-
tra sofferenza
-
e felicità
-
La sofferenza e la felicità
-
intersono
-
se non c'è la sofferenza
-
non c'è felicità
-
Pensate che la soffernza
-
sia la nemica della felicità? No!
-
è una compagna della felicità
-
E' in effetti, come la sinistra e la destra
-
La sinistra e la destra non sono nemiche
-
Se la destra non è qui
-
la sinistra non può essere qui
-
anche
-
Quindi
-
la sinistra e la destra intersono
-
Dove c'è sinistra, c'è destra
-
Se voi siete politicamente di sinistra
-
non dovete augurarvi
-
la scomparsa della destra
-
se la destra scompare
-
scomparite anche voi
-
Quindi, le cose intersono
-
La stessa cosa è vera
-
con la felicità e la sofferenza
-
Quindi, bisogna guardare
-
e contemplare ancora
-
sulla natura del Regno di Dio
-
della Terra Pura del Buddha
-
Nel Regno di Dio la sofferenza
-
deve esserci
-
per giocare il suo ruolo
-
la sofferenza può aiutare la gente
-
a coltivare la comprensione
-
e la compassione
-
e ne abbiamo bisogno
-
Un'altra tendenza di manas è
-
cercare sempre
-
di "appropiarsi"
-
Quindi
-
in manas c'è il programma
-
egocentrico
-
che opera
-
e che vi porta molto malessere
-
è per questo che bisogna
-
fare qualcosa per poterlo riprogrammare
-
ed è il lavoro della mente
-
La mente deve praticare
-
il fermarsi
-
la mente deve praticare
-
la visione profonda
-
per toccare la natura dell'inter-essere
-
tra il bene e il male
-
tra la felicità e la sofferenza
-
tra il sè e il non-sè
-
e questa comprensione
-
potrà cambiare la visione
-
e d aiutare manas a trasformarsi
-
E' perché
-
in manas c'è anche una visione profonda
-
chiamata
-
la visione della non-discriminazione
-
é una saggezza chiamata
-
la saggezza della non-discriminazione
-
Non c'è un sè
-
non c'è più la comparazione
-
tra questo sè e l'altro sè
-
Io sono voi e voi siete me
-
Il padre è il figlio
-
e il figlio è il padre
-
la felicità non è più un affare individuale
-
Se tu soffri, papà, io non posso essere
-
veramente felice
-
Quindi, faccio di tutto perchè
-
tu cessi di soffrire
-
la mia felicità dipende da questo
-
questa è la saggezza
-
E' perchè voi sapete che
-
voi e vostro papà non siete persone separate
-
voi siete la continuazione dell'altro
-
voi continuate vostro padre
-
nella direzione del futuro
-
e vostro papà
-
vi dona accesso agli antenati
-
nel passato
-
Quindi, possiamo toccare molto bene
-
la verità dell'interessere , del non sè
-
Parliamo della coscienza deposito,
-
che riceve le informazioni
-
che fa lo stoccaggio dell'informazioni
-
che tratta le informazioni
-
e che esegue le istruzioni
-
date dalla mente
-
La mente o meglio da manas
-
E se non pratichiamo
-
siamo sempre in balia del pilota automatico
-
ed è il deposito
-
che fa tutto
-
Allora, la pratica consiste
-
nel fare entrare in scena la mente
-
E' perchè la mente può introdurre
-
la visione profonda
-
che mira ad una trasformazione
-
della visione
-
della visione erronea
-
Quindi, bisogna che la mente
-
lavori per aiutare a trasformare
-
manas
-
Vi ho detto che nel cuore di manas
-
c'è anche il seme
-
della saggezza
-
è perchè secondo il Buddhismo
-
dopo la trasformazione
-
manas è trasformato in saggezza
-
Dalla discriminazione
-
alla non-discriminazione
-
La saggezza
-
della non-discriminazione
-
Questo si scrive in cinese: ....
-
e questo si scrive in sanscrito: ...
-
La saggezza della non- discriminazione
-
Cos'è questa saggezza
-
è la base della vera felicità
-
è la base della vera pace
-
Esaminate, per esempio, le mie due mani
-
è la mia mano destra che ha scritto
-
tutte le poesie
-
che ho scritto
-
non scrivo le poesie
-
con la macchina da scrivere
-
le scrivo sempre con la mano destra
-
con una penna
-
solo una volta
-
che non avevo la penna
-
ho utilizzato una macchina per scrivere
-
ed è un'occasione unica per la mano sinistra
-
di aiutarmi a scrivere una poesia
-
Mi ricordo il titolo di questa poesia
-
"Il piccol muflone
-
muflone
-
che corre dietro al sole"
-
E la mia mano destra
-
possiede questa saggezza
-
di non-discriminazione
-
Non dice mai alla mano sinistra:
-
-Tu sei una fanullona
-
sono io che scrivo tutte le poesie di Thay
-
tu non ha fatto proprio niente
-
Io sono molto fiera di me stessa
-
io ha scritto tutte le poesie di Thay
-
sono io che invito la campana a suonare
-
e sono io che scrivo le cose sulla lavagna
-
io sono superiore a te
-
No! La mia mano destra non pensa mai così
-
E la mia mano sinistra ha anche questa
-
saggezza di non-discriminazione
-
non ci sono complessi
-
Una volta
-
ho provato ad appendere
-
un quadro sul muro
-
con la mano sinistra
-
tenevo un chiodo
-
e la mano destra un martello
-
non avevo abbastanza concentrazione
-
è per questo che non ho battuto sul chiodo
-
ma sulla mano sinistra
-
Allora immediatamente la mia mano destra
-
ha posato il martello sul tavolo
-
e ha cominciato a prendersi cura
-
della mano sinistra
-
Così
-
Non ha detto qualcosa come:
-
-Mano sinistra, sai che ti sto aiutando?
-
devi ricordarti di questo
-
No! La mano destra non ha detto
-
e non pensa così
-
Lei si prende carico,si prende cura
-
della mano sinistra
-
come si prende cura di se stessa
-
Non c'è separazione
-
non c'è discriminazione sinistra e destra
-
E la mano sinistra
-
non era arrabbiata
-
la mano sinistra non ha detto questo:
-
-Tu,
-
mano destra
-
mi hai causato della sofferenza
-
io voglio la giustizia
-
dammi questo martello
-
No! La mano sinistra
-
la mia mano sinistra
-
non ha pensato così
-
non ha agito così
-
Quindi, c'è una perfetta intesa
-
tra la mia mano sinistra e
-
la mia mano destra
-
Ed è per questo che sono sempre in armonia
-
nella pace
-
Quindi
-
la saggezza della non-discriminazione
-
è qualche cosa che esiste
-
Se gli Israeliani e i Palestinesi
-
possono toccare
-
questa saggezza in loro
-
allora saranno in pace
-
E se gli Islamici e gli Indu
-
possono toccare
-
la saggezza della non-discriminazione
-
allora possono vivere
-
coesistere in pace, lo stesso
-
Allora manas
-
possiede questa capacità chiamata
-
la saggezza della non discriminazione
-
è necessario che la mente
-
lo aiuti
-
per trasformare le 4 formazioni mentali
-
perchè manas possa
-
divenire
-
questa saggezza di non discriminazione
-
ed è una cosa possibile con la pratica
-
Continueremo domani