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Nella tua pratica di meditazione buddhista
dovresti imparare velocemente che
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il bene e il male sono...
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della stessa origine.
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Sono del tutto organici.
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Nutrono l'un l'altro.
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È come un fiore con la spazzatura.
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Un fiore è nutrito dalla spazzatura.
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E la spazzatura è nutrita dal fiore.
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Perché il fiore dovrà...
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marcire, decomporsi,
e diventare la spazzatura.
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Quindi la pratica nella meditazione
Buddhista non consiste nel cercare di
distruggere, di combatere
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ciò che chiamiamo male,
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ma di abbracciarlo teneramente e
riconoscerlo per com'è perché sei tu.
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La tua paura è te stessə.
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E combattere la tua paura è
combattere te stessə.
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Temere la tua paura è...
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temere te stessə.
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Quindi usare l'energia della consapevolezza
per abbracciare la tua paura
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che è rappresentata dal piccolo bambino
ferito che è in te
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è un'immagine molto bella
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che corrisponde alla realtà.
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Perché quel bambino sofferente
è ancora vivo in te.
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E potresti essere statə troppo impegnatə
per prendertene buona cura.
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E ora conosci la pratica.
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E devi tornare a lui o lei,
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per stringerla, per reggerlo dolcemente
nelle tue braccia di consapevolezza.
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Con il tuo respiro consapevole,
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i tuoi passi consapevoli,
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ti prendi cura di lui, di lei.
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E fai affidamento sull'energia
collettiva del sangha,
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così da abbracciarlə,
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per nutrire anche ləi.
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E la pratica collettiva
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porta sempre l'energia collettiva
della consapevolezza
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sulla quale possiamo sempre contare,
utilizzandola per abbracciare...
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il nostro bambino ferito.