Wildfires 101: come la NASA studia gli incendi in un mondo che cambia

Quando pensi agli incendi,

potresti pensare alla distruzione.

Foreste scheletriche, proprietà perse
e vite cambiate per sempre.

Ma i fuochi posso portare rigenerazione.

Possono rinnovare gli ecosistemi,
nutrire il terreno, e favorire ricrescita.

Il cambiamento climatico sta causando
incendi sempre più vasti, e frequenti.

Questi vasti incendi, sempre più frequenti
danneggiano gli ecosistemi,

distruggono comunità, e possono
anche influenzare il clima.

Quindi, comprendere le basi
degli incendi

e come sono impattati dal
cambiamento climatico,

è cruciale per l'abilità di predire
dove e quando è probabile che avvengano.

Oltre che rilevare da remoto e
tracciare incendi una volta accesi,

e da ultimo mitigare i loro impatti
sulla salute umana

e l'ambiente.

Questo è incendi 101.

La prima cosa che devi sapere,

è che gli incendi richiedono tre
ingredienti chiave:

carburante da bruciare, giuste condizioni,
e una fonte di accensione.

Ma cosa vuol dire esattamente?

Quindi il carburante - come aghi, foglie,
o legno sul suolo della foresta,

è raramente un fattore che limita
il fuoco.

Le condizioni favorevoli per il fuoco come
il caldo, il secco e giornate ventose,

diventano sempre più comuni
in quanto il nostro clima cambia.

Sotto queste condizioni "clima di fuoco",

il carburante secca e diventa
più suscettibile di bruciare

E la fonte di accensione?

Beh, la maggior parte
dei fuochi

rilevati dallo spazio dalla NASA,
sono iniziati da persone.

Altri, di solito nell'Artico e nelle
regioni boreali, da fulmini.

La NASA può tracciare queste condizioni
e informare i gestori dei terreni

quando un'area appare a rischio
incendi.

Ogni giorno, la NASA è in grado
di rilevare migliaia

di nuovi fuochi
dallo spazio.

Insieme ai nostri partners al NOAA,

usiamo satelliti sia orbitanti polari che
geostazionari

per avere informazioni come la
struttura e l'evoluzione di un fuoco.

I satelliti geostazionari rimangono
fissati in relazione al globo,

dandoci nuove immagini di un
emisfero ogni 5-15 minuti.

Però, la risoluzione è
di solito più grossolana

che con i satelliti orbitanti polari,

che passano sopra un fuoco
due volte al giorno.

Da oltre 500 miglia sopra la Terra,

questi satelliti orbitanti rileveranno
e individueranno anomalie termiche:

località sulla superficie della Terra
che sono più calde di quelle vicine,

quello può indicare fuoco

associato con nuovi o
esistenti incendi.

Soprattutto, questi strumenti possono
rilevare i fuochi la notte -

un periodo in cui tipicamente i fuochi
covano sotto la cenere.

In quanto la maggior parte dei grossi
incendi dura diversi giorni,

l'abilità di tracciarli giorno e notte
è strumentale

ad aiutare i gestori dei terreni
a combattere le fiamme.

Ma non è solo il fuoco stesso
a essere pericoloso.

Il fumo degli incendi può viaggiare
migliaia di miglia,

avendo la capacità di coprire vaste
strisce di un continente

da un solo incendio.

Il fumo degli incendi può
raggiungere alte quote -

tra le 3 e le 6 miglia -
viaggiando con i venti dominanti.

Questo fumo può rimanere nell'aria
per diverse settimane,

cambiando la chimica
dell'atmosfera

e riducendo la quantità di luce solare
che raggiunge il suolo.

Il fumo che resta intrappolato
a terra

impatta pesantemente la qualità
dell'aria circostante,

e una cattiva qualità dell'aria può
durare mesi

in quanto i grandi incendi continuano
ad ardere

anche dopo che il fuoco stesso
è stato contenuto.