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Anapanasati Sutra 1. 16 esercizi sul respiro consapevole.

  • 0:07 - 0:13
    C'è un testo chiamato
    "Consapevolezza del respiro".
  • 0:14 - 0:19
    in cui il Buddha propone
    16 esercizi sulla respirazione consapevole.
  • 0:19 - 0:27
    È molto pratico, tutti possono farlo.
    Non è complicato.
  • 0:30 - 0:41
    Si può già notare l'effetto
    dello studio dopo una o due ore.
  • 0:43 - 0:46
    Il primo esercizio è così semplice;
  • 0:52 - 0:55
    Essere consapevoli del proprio inspiro
    ed espiro.
  • 0:56 - 0:59
    Questo è ciò che abbiamo praticato questa mattina.
  • 0:59 - 1:03
    Inspirando,
    So che sto inspirando.
  • 1:05 - 1:09
    Identificare l'inspiro come inspiro,
  • 1:09 - 1:13
    e per identificare l'espiro
    come un espiro.
  • 1:13 - 1:17
    Inspirando, so
    che sto respirando. È così semplice.
  • 1:20 - 1:24
    Eppure l'effetto può essere grande.
  • 1:29 - 1:36
    [1. consapevoli di inspiro + espiro]
  • 1:36 - 1:40
    Consapevoli dell'inspiro e del respiro.
  • 1:48 - 1:54
    Mentre inspiri, fai attenzione
    solo al tuo inspiro.
  • 1:55 - 1:59
    Il tuo inspiro diventa
    l'unico oggetto della tua mente.
  • 2:01 - 2:06
    E se siete veramente concentrati,
    memore del vostro inspiro,
  • 2:06 - 2:09
    si rilascia tutto il resto.
  • 2:09 - 2:15
    Si libera il passato, si libera
    il futuro, i tuoi progetti, la tua paura,
  • 2:15 - 2:20
    la tua rabbia, perché la mente
    ha un solo oggetto alla volta.
  • 2:21 - 2:26
    E l'oggetto della mente ora
    è l'inspirazione
  • 2:27 - 2:30
    Inspirando, so che sto inspirando.
  • 2:32 - 2:38
    Così si concentra la mente sul proprio inspiro
    e si rilascia tutto il resto
  • 2:39 - 2:41
    e si diventa liberi.
  • 2:42 - 2:47
    C'è del rimpianto per il passato,
    dolore per il passato.
  • 2:49 - 2:54
    C'è paura e incertezza
    riguardo al futuro.
  • 2:54 - 3:00
    Tutto ciò che si rilascia solo in 1
    o 2 secondi perché stai concentrando
  • 3:00 - 3:03
    tutta la tua mente nel tuo inspiro.
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    Quindi inspirare con attenzione ti rende libero.
    Hai la libertà.
  • 3:15 - 3:20
    Se dovete prendere una decisione, è meglio
    avere abbastanza libertà per farlo.
  • 3:21 - 3:24
    Non sei sotto l'influenza
    di rabbia o di paura,
  • 3:24 - 3:29
    e la tua decisione è molto migliore
    di quanto se non fossi libero.
  • 3:29 - 3:32
    Quindi il solo fatto di inspirare ti rende libero.
  • 3:34 - 3:38
    Ed è anche piacevole,
    è piacevole inspirare.
  • 3:53 - 4:01
    Quindi l'esercizio è così semplice
    ma l'effetto può essere grande.
  • 4:06 - 4:12
    Il secondo esercizio è seguire
    il tuo inspiro fino in fondo
  • 4:13 - 4:16
    e per seguire il tuo espiro
    fino in fondo.
  • 4:17 - 4:25
    E potete godere di questi due esercizi
    in qualsiasi momento e ovunque.
  • 4:27 - 4:32
    Inspirando, seguo il mio inspiro
    dall'inizio alla fine.
  • 4:34 - 4:37
    Supponiamo che questo marcatore rappresenti
    il mio inspiro.
  • 4:37 - 4:41
    Inizia qui
    e questo dito è la mia mente.
  • 4:42 - 4:47
    Inspirando, seguo il mio inspiro
    fino in fondo.
  • 4:49 - 4:54
    Non c'è nessuna interruzione,
    non un millisecondo di interruzione.
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    Così, nel il tempo che inspiri
    Consapevolmente, si coltiva la concentrazione.
  • 5:01 - 5:06
    Non siete solo consapevoli del vostro inspiro
    ma vi concentrate sul vostro inspiro.
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    L'energia della consapevolezza porta dentro di sé
    lei stessa l'energia della concentrazione.
  • 5:16 - 5:18
    Ed è anche piacevole,
  • 5:19 - 5:26
    perché essere consapevoli e concentrarsi
    sul vostro inspiro può essere molto piacevole.
  • 5:27 - 5:29
    Non dovete soffrire.
  • 5:30 - 5:33
    In effetti ci si può sentire meravigliosamente,
    solo inspirando,
  • 5:33 - 5:39
    specialmente quando l'aria è fresca
    e se il naso è libero.
  • 5:44 - 5:47
    Quindi il secondo esercizio
  • 5:47 - 5:53
    [2. seguire Inspiro + Espiro]
  • 5:53 - 5:58
    è seguire il tuo inspiro e
    il tuo espiro fino in fondo.
  • 6:00 - 6:03
    Sappiamo di poter fare questi due esercizi
  • 6:04 - 6:08
    ogni volta che vogliamo.
  • 6:10 - 6:16
    Il terzo esercizio è
    di essere consapevole del proprio corpo.
  • 6:17 - 6:22
    [3. consapevole del corpo]
  • 6:24 - 6:31
    Inspirando, sono consapevole del mio corpo.
    Tu porti la tua mente al tuo corpo.
  • 6:33 - 6:38
    E la tua mente diventa una mente incarnata.
  • 6:38 - 6:41
    Questo aiuterà a stabilirsi
    nel qui e nell'ora,
  • 6:41 - 6:44
    sei pienamente presente sei pienamente vivo
  • 6:45 - 6:49
    e puoi vivere quel momento
    della vostra vita quotidiana più profondamente
  • 6:50 - 6:52
    se corpo e mente sono insieme.
  • 6:53 - 6:58
    L'unicità del corpo e della mente è
    quello che si realizza con il terzo esercizio.
  • 7:05 - 7:11
    Quando si trascorrono 2 ore con il computer,
  • 7:13 - 7:16
    si dimentica completamente di avere un corpo.
  • 7:17 - 7:20
    Non sei veramente vivo in quel momento.
  • 7:23 - 7:26
    Tu sei veramente vivo solo
    quando la mente è con il corpo.
  • 7:27 - 7:31
    Sei pienamente nel qui e nell'ora
    e si toccano le meraviglie della vita
  • 7:31 - 7:33
    in te e intorno a te.
  • 7:35 - 7:37
    Molti dei nostri fratelli
    e sorelle in Plum Village
  • 7:38 - 7:41
    programmano un campana di consapevolezza
    nel loro computer.
  • 7:42 - 7:45
    E ogni quindici minuti,
    sentono la campana, smettono di lavorare,
  • 7:46 - 7:50
    tornano indietro e si godono
    il loro inspiro e il loro espiro,
  • 7:50 - 7:53
    sorridono e gioiscono del proprio corpo.
  • 7:54 - 7:57
    E rilascino la tensione nel loro corpo.
  • 7:58 - 8:03
    Questo è ciò che il Buddha raccomandava
    2600 anni fa.
  • 8:10 - 8:13
    C'è il quarto esercizio.
  • 8:17 - 8:23
    Inspirando calmo il mio corpo,
    Rilascio la tensione
  • 8:28 - 8:30
    nel mio corpo.
  • 8:30 - 8:34
    [4. calmare il corpo]
  • 8:34 - 8:36
    Quando tornerai al tuo corpo,
  • 8:36 - 8:40
    si può notare che
    c'è molta tensione nel tuo corpo.
  • 8:40 - 8:46
    Allora potreste voler fare qualcosa
    per aiutare il tuo corpo ad avere più pace,
  • 8:48 - 8:56
    soffrire meno e con il vostro espiro
    lasciare che la tensione si allenti.
  • 8:59 - 9:02
    Questi sono i primi quattro esercizi di respirazione consapevole
  • 9:03 - 9:05
    raccomandati dal Buddha
  • 9:06 - 9:09
    cosicché possiamo prenderci cura del nostro corpo.
  • 9:18 - 9:24
    E con il quinto esercizio
    andiamo nel regno dei sentimenti.
  • 9:29 - 9:36
    Il quinto esercizio è quello di generare
    una sensazione di gioia. Genere gioia.
  • 9:39 - 9:46
    [5. Generare gioia]
  • 9:48 - 9:52
    Un buon praticante sa
    come generare un sentimento di gioia,
  • 9:53 - 9:58
    perché sa che
    la consapevolezzagli permette di riconoscere
  • 9:58 - 10:05
    tutte le condizioni di felicità
    che sono già disponibili.
  • 10:07 - 10:13
    Possiamo ricordare a noi stessi e possiamo ricordare
    ai nostri cari che siamo molto fortunati.
  • 10:13 - 10:16
    Possiamo essere felici qui e adesso,
  • 10:16 - 10:21
    non dobbiamo correre nel futuro
    per cercare la felicità.
  • 10:22 - 10:26
    C'è un insegnamento dato dal Buddha.
  • 10:34 - 10:38
    Questo è l'insegnamento di
    vivere felicemente nel momento presente.
  • 10:46 - 10:51
    La vita è disponibile solo
    nel momento presente.
  • 10:52 - 10:56
    E se si torna al momento presente
  • 10:57 - 11:01
    noterete che ci sono
    tante condizioni di felicità
  • 11:02 - 11:04
    già disponibili.
  • 11:04 - 11:08
    Ecco perché gioia e felicità
    possono nascere subito.
  • 11:10 - 11:13
    L'espressione vivere felici
    nel momento presente
  • 11:14 - 11:16
    è stata trovata in un sutra
  • 11:23 - 11:25
    cinque volte.
  • 11:25 - 11:30
    Il Buddha stava insegnando ad Anathapindika,
  • 11:31 - 11:35
    un uomo d'affari, nella città di Sravasti.
  • 11:36 - 11:40
    Quel giorno Anathapindika, l'uomo d'affari,
  • 11:40 - 11:50
    è venuto con molte centinaia
    di uomini d'affari per visitare il Buddha.
  • 11:52 - 11:54
    E il Buddha diede loro questo insegnamento.
  • 11:55 - 11:58
    "Signori", disse, "potete essere felici
    proprio qui e adesso.
  • 11:58 - 12:01
    Non dovete correre nel futuro,
  • 12:01 - 12:07
    non dovete cercare il successo
    nel futuro per essere felici".
  • 12:08 - 12:12
    Penso che il Buddha sapesse molto bene
    che gli uomini d'affari,
  • 12:12 - 12:16
    pensano un po' troppo
    sul futuro e sui loro successi.
  • 12:17 - 12:20
    Ed è per questo che
    l'espressione vivere profondamente,
  • 12:21 - 12:26
    vivere felicemente nel momento presente
    è stato usato dal Buddha cinque volte
  • 12:26 - 12:30
    nello stesso sutra, nella stessa scrittura.
  • 12:32 - 12:36
    Drstādharmasukhavihara.
  • 12:40 - 12:47
    [drstādharmasukhavihara]
  • 12:52 - 12:56
    Vihara significa abitare o vivere,
    sukha significa "felicemente".
  • 12:57 - 13:01
    e il drstādharma è il momento presente.
  • 13:02 - 13:04
    (cinese)
  • 13:14 - 13:20
    Quindi un buon praticante
    non cerca la felicità nel futuro.
  • 13:22 - 13:24
    Sa come tornare a casa
    al momento presente
  • 13:25 - 13:29
    e riconoscere tutte le condizioni
    per la felicità che sono disponibili
  • 13:29 - 13:34
    e trovare gioia e felicità
    disponibili subito.
  • 13:35 - 13:41
    E lo fa per se stesso
    e lo fa per un'altra persona.
  • 13:41 - 13:47
    Creare felicità è un'arte.
    L'arte della felicità.
  • 13:50 - 13:57
    Quindi il quinto esercizio è quello di generare gioia
    e il sesto è generare felicità.
  • 13:59 - 14:04
    [6. Generare la felicità]
  • 14:08 - 14:11
    Il settimo è
  • 14:14 - 14:18
    essere consapevoli
    di un sentimento o di un'emozione dolorosa.
  • 14:21 - 14:28
    Inspirando, so che c'è
    una sensazione dolorosa, un'emozione dolorosa
  • 14:28 - 14:31
    che sta venendo fuori in me.
  • 14:34 - 14:39
    [7. Consapevole del dolore]
  • 14:43 - 14:53
    La praticante non cerca di combattere
    il dolore, di coprire il dolore che ha dentro
  • 14:54 - 14:58
    o di scappare dal dolore.
  • 15:00 - 15:05
    Infatti, poiché è una praticante
  • 15:05 - 15:08
    sa come generare
    l'energia della consapevolezza.
  • 15:09 - 15:15
    Con quell'energia riconosce il dolore
    e abbraccia il dolore con tenerezza.
  • 15:18 - 15:23
    "Ciao, mio piccolo dolore. So che sei
    lì. Mi prenderò cura di te".
  • 15:24 - 15:30
    Che si tratti di rabbia o di paura
    o gelosia o disperazione.
  • 15:30 - 15:34
    Dobbiamo essere lì per il nostro dolore.
  • 15:35 - 15:38
    Non si combatte,
  • 15:42 - 15:47
    non c'è violenza
    verso la nostra sofferenza.
  • 15:51 - 15:57
    Ieri abbiamo parlato di una madre
    che tiene in braccio il bambino che piange.
  • 15:58 - 16:03
    Il nostro dolore, la nostra sofferenza è il nostro bambino
  • 16:03 - 16:09
    e l'energia di consapevolezza generata
    dalla nostra pratica è la madre amorevole.
  • 16:10 - 16:15
    E la madre deve riconoscere
    che il bambino soffre.
  • 16:15 - 16:20
    Prende il bambino e tiene in braccio
    il bambino teneramente tra le sue braccia.
  • 16:21 - 16:24
    Questo è esattamente
    ciò farà un buon praticante
  • 16:25 - 16:28
    quando sorge una sensazione dolorosa.
  • 16:28 - 16:33
    Devi esserci
    per il tuo sentimento o l'emozione dolorosa.
  • 16:33 - 16:37
    Continui a respirare
    e di camminare in questo modo,
  • 16:38 - 16:41
    cosicché l'energia della consapevolezza
    continui ad essere prodotta.
  • 16:42 - 16:46
    Con quell'energia di consapevolezza
    si riconosce il dolore
  • 16:46 - 16:51
    e abbracci il dolore con tenerezza.
  • 17:08 - 17:16
    Nel Buddismo si parla di coscienza
    in termini di deposito e di mente.
  • 17:25 - 17:28
    Ci sono almeno
    due strati di coscienza.
  • 17:28 - 17:31
    Lo strato inferiore
    si chiama coscienza deposito.
  • 17:33 - 17:39
    La nostra paura, la nostra rabbia, la nostra disperazione sono
    lì in fondo alla nostra coscienza
  • 17:39 - 17:42
    sotto forma di semi.
  • 17:45 - 17:49
    C'è un seme di rabbia qui
  • 17:52 - 17:58
    e se il seme della rabbia
    accetta di dormire tranquillamente laggiù,
  • 17:59 - 18:01
    siamo a posto.
  • 18:01 - 18:04
    Possiamo ridere, possiamo divertirci.
  • 18:05 - 18:09
    Ma se qualcuno viene e dice qualcosa
    o fa qualcosa
  • 18:09 - 18:17
    e tocca quel seme di rabbia,
    quello si presenterà come fonte di energia.
  • 18:19 - 18:24
    Quaggiù si chiama seme.
  • 18:25 - 18:27
    [seme]
  • 18:28 - 18:30
    (cinese)
  • 18:33 - 18:35
    Bija.
  • 18:35 - 18:37
    [bija]
  • 18:37 - 18:43
    E quando arriva qui
    a livello di coscienza mentale
  • 18:44 - 18:48
    diventerà una specie di energia
    chiamata formazione mentale.
  • 18:50 - 18:54
    [formazione mentale]
  • 18:56 - 19:00
    E questa è la formazione mentale
    chiamata rabbia.
  • 19:03 - 19:06
    [M.F.]
  • 19:09 - 19:14
    Così, quando il praticante si accorge
    quando la rabbia si avvicina,
  • 19:15 - 19:21
    subito, respira
  • 19:21 - 19:26
    e invita il seme della consapevolezza
    a venire fuori come energia.
  • 19:27 - 19:33
    La consapevolezza è un altro seme che è qui.
  • 19:37 - 19:44
    Se siamo bravi praticanti,
    il seme della consapevolezza in noi sarà cresciuto
  • 19:45 - 19:50
    per diventare un seme molto importante.
  • 19:52 - 19:55
    Ha bisogno di un tocco leggero,
  • 19:55 - 20:01
    allora molta di quell'energia
    giunge a noi per essere usata.
  • 20:01 - 20:06
    Se non siamo praticanti, il seme
    di consapevolezza c'è, ma è molto piccolo.
  • 20:08 - 20:11
    Se si pratica la respirazione consapevole,
    camminando ogni giorno con attenzione,
  • 20:11 - 20:14
    il seme continua a crescere.
  • 20:16 - 20:21
    Se hai bisogno di quell'energia, basta toccarlo
    e si dispone di una potente fonte di energia
  • 20:22 - 20:30
    per aiutarvi a trattare
    con qualsiasi cosa stia succedendo lassù.
  • 20:31 - 20:35
    Così inizia il praticante inizia
    a respirare o camminare consapevolmente.
  • 20:37 - 20:43
    La seconda formazione mentale
    si manifesta a questo livello,
  • 20:45 - 20:50
    un'altra formazione mentale.
    E questa è la consapevolezza.
  • 20:51 - 20:59
    Quindi è l'energia della consapevolezza che
    si prenderà cura dell'energia della rabbia.
  • 21:00 - 21:02
    Non c'è combattimento.
  • 21:05 - 21:11
    La consapevolezza fa almeno due cose.
    Prima di tutto riconoscere,
  • 21:12 - 21:17
    un semplice riconoscimento del dolore.
  • 21:19 - 21:27
    E questo è il settimo esercizio.
    Inspirando, so che c'è rabbia in me.
  • 21:31 - 21:36
    O c'è disperazione in me o c'è gelosia in me.
  • 21:37 - 21:40
    Riconoscere semplicemente, non combattere.
  • 21:42 - 21:48
    La seconda cosa che la consapevolezza fa
    è abbracciare.
  • 21:50 - 21:59
    E questo si vede nell'ottavo esercizio
    è quello di calmare il dolore
  • 21:59 - 22:01
    [Calmare il dolore]
  • 22:01 - 22:04
    come una madre che tiene in braccio il bambino.
  • 22:04 - 22:07
    La madre non sa
    cosa c'è che non va con il bambino.
  • 22:07 - 22:10
    Ma il fatto che
    sta tenendo il bambino delicatamente
  • 22:10 - 22:13
    può aiutare il bambino a soffrire meno subito.
  • 22:13 - 22:17
    La stessa cosa è valida
    con il praticante.
  • 22:17 - 22:22
    Non sa quale sia la causa
    di quel tipo di rabbia o paura.
  • 22:26 - 22:32
    Ma il fatto che lei stia riconoscendo
    e trattenendo quell'energia di paura e rabbia
  • 22:35 - 22:43
    può aiutarla a soffrire meno subito,
    dopo uno o due minuti.
  • 22:45 - 22:48
    Quindi questa è
  • 22:53 - 22:56
    l'arte della sofferenza.
  • 22:56 - 22:58
    Questa è l'arte della felicità.
  • 22:59 - 23:02
    Come generare una sensazione
    di gioia e felicità.
  • 23:03 - 23:10
    Come prestare attenzione
    a un sentimento e un'emozione dolorosa.
  • 23:11 - 23:14
    Come calmarlo, come ottenere un sollievo.
  • 23:15 - 23:19
    E con gli esercizi che seguono
    si può andare oltre
  • 23:19 - 23:27
    e si può trasformare la sofferenza, la tristezza,
    la paura in qualcosa di più positivo,
  • 23:27 - 23:33
    come fare buon uso del fango
    per far crescere i fiori di loto.
  • 23:34 - 23:38
    Quindi un buon praticante
    non ha paura del dolore.
  • 23:39 - 23:43
    Non prova
    a scappare dal dolore.
  • 23:43 - 23:46
    In realtà, cerca di stare con il dolore.
  • 23:47 - 23:50
    Sa come gestire
    una sensazione di dolore,
  • 23:53 - 23:56
    una forte emozione.
  • 23:58 - 24:03
    E sa come fare
    buon uso di quel fango
  • 24:04 - 24:10
    per creare
    comprensione e compassione
  • 24:11 - 24:14
    che sono fattori di vera felicità.
  • 24:20 - 24:26
    Quindi con l'etica globale,
    con la pratica della consapevolezza,
  • 24:27 - 24:30
    con una dimensione spirituale
    nella nostra vita quotidiana,
  • 24:31 - 24:37
    sappiamo come superare le difficoltà
    che si presentano nella nostra vita quotidiana.
  • 24:39 - 24:44
    Ed è per questo che ognuno di noi
    dovrebbe portare una dimensione spirituale
  • 24:45 - 24:47
    alla nostra vita quotidiana.
  • 24:47 - 24:52
    Senza quel tipo di pratica, noi
    non sappiamo come gestire le difficoltà
  • 24:53 - 24:57
    che arrivano ogni giorno.
  • 25:08 - 25:17
    L'immagine di una madre che tiene in braccio
    un bambino è molto utile.
  • 25:21 - 25:25
    Se la tua consapevolezza è abbastanza potente,
  • 25:26 - 25:30
    abbracci il tuo dolore, il tuo dolore,
    continui a respirare
  • 25:30 - 25:33
    o a praticare la meditazione camminata.
  • 25:34 - 25:40
    È come immergere la tua paura,
    la tua rabbia in un bagno di consapevolezza.
  • 25:44 - 25:48
    Forse 3 minuti, forse 5, 10 minuti.
  • 25:48 - 25:50
    Dopo di che, perderà
    un po' della sua forza
  • 25:52 - 25:57
    e tornarà al luogo originale,
    laggiù nella coscienza deposito.
  • 26:02 - 26:06
    Dopo aver fatto un bagno di consapevolezza,
  • 26:06 - 26:15
    scende nel deposito e
    torna al punto in cui era stata all'inizio.
  • 26:15 - 26:22
    Far perdere un po' di forza.
    Questo è il potere della consapevolezza.
  • 26:30 - 26:33
    Nella tradizione buddista,
  • 26:37 - 26:44
    parliamo di 51 categorie
    di formazioni mentali.
  • 26:45 - 26:55
    Come monaco novizio, dovevo sapere a memoria
    tutte queste formazioni mentali,
  • 26:56 - 26:58
    in modo che ogni volta che ne saltava fuori una,
  • 26:59 - 27:01
    ero in grado di
    chiamarla col suo vero nome,
  • 27:01 - 27:07
    "Ciao mia paura, so il tuo nome,
    Mi prenderò cura di te".
  • 27:08 - 27:13
    Riconoscere e abbracciare.
    Questo è il primo passo della pratica.
  • 27:17 - 27:23
    Ci sono semi sani e positivi quaggiu',
    abbiamo accennato alla consapevolezza.
  • 27:24 - 27:27
    Abbiamo parlato di concentrazione,
    abbiamo parlato di intuizione,
  • 27:29 - 27:35
    abbiamo parlato di non violenza, abbiamo
    parlato di gioia, abbiamo parlato di compassione.
  • 27:36 - 27:39
    Ci sono molte cose buone laggiù.
  • 27:40 - 27:44
    E da bravi praticanti,
    sappiamo come riconoscerli
  • 27:44 - 27:49
    e aiutarli a venire su
    il più spesso possibile,
  • 27:50 - 27:55
    perché renderanno bello il paesaggio
    della coscienza mentale.
  • 27:56 - 27:58
    Siamo felici se sappiamo
  • 27:58 - 28:06
    come invitarli a manifestarsi
    come formazioni mentali quassù.
  • 28:07 - 28:13
    Per quanto le formazioni mentali negative, malsane
    come la paura, la rabbia, la disperazione,
  • 28:14 - 28:18
    è meglio tenerli laggiù,
    non dar loro la possibilità di venire su.
  • 28:18 - 28:23
    E diventeranno sempre più deboli,
    sempre più deboli.
  • 28:23 - 28:29
    Lo facciamo per noi stessi e lo facciamo
    per aiutare i nostri cari a fare lo stesso.
  • 28:37 - 28:39
    (Campana)
  • 28:44 - 28:49
    (Campana)
  • 29:32 - 29:35
    Se parliamo di
    la vita di un insegnante di scuola,
  • 29:37 - 29:43
    sappiamo che c'è sofferenza
    nell'insegnante,
  • 29:44 - 29:49
    e c'è anche sofferenza
    negli studenti.
  • 29:51 - 30:00
    Ecco perché se gli insegnanti della scuola sanno
    come gestire la propria sofferenza,
  • 30:01 - 30:05
    se gli insegnanti sanno come generare
    gioia e felicità
  • 30:08 - 30:10
    diventeranno insegnanti felici,
  • 30:11 - 30:13
    soffriranno meno,
  • 30:14 - 30:20
    e quando faranno lezione, possono
    aiutano i loro studenti a fare lo stesso.
  • 30:26 - 30:29
    Negli ultimi due decenni
    del secolo scorso,
  • 30:29 - 30:33
    c'era un professore di matematica,
    a Toronto.
  • 30:33 - 30:40
    Ha insegnato alla scuola francese di Toronto.
  • 30:42 - 30:47
    E' venuto in un ritiro
    organizzato a Montreal.
  • 30:48 - 30:51
    E' tornato
    e ha cercato di mettere in pratica
  • 30:53 - 30:56
    la pratica della respirazione consapevole
    e della camminata.
  • 30:57 - 31:00
    Il suo nome è Henry Keekoo
  • 31:01 - 31:07
    ed è direttore
    del programma di matematica
  • 31:07 - 31:11
    nella scuola francese di Toronto.
  • 31:18 - 31:22
    Due giornalisti di The Globe e The Mail
  • 31:24 - 31:27
    sono andati alla sua classe per intervistarlo
  • 31:29 - 31:35
    sul perché ha voluto introdurre
    Il buddismo nelle sue lezioni.
  • 31:35 - 31:38
    Cosa proibita qui in Canada.
  • 31:38 - 31:43
    E così ha invitato i due giornalisti
    a venire alle sue lezioni
  • 31:44 - 31:49
    e vedere come insegnava ai suoi studenti.
  • 31:53 - 31:59
    Il giorno in cui è tornato a casa dal ritiro
    e riprese la sua lezione
  • 31:59 - 32:05
    camminà con consapevolezza,
    lentamente e consapevolmente.
  • 32:06 - 32:12
    E si avvicinò alla lavagna e ha cancellato
    le cose con consapevolezza,
  • 32:13 - 32:16
    e gli studenti hanno chiesto,
    "Maestro, stai male?
  • 32:17 - 32:20
    (francese) "Papa, es tu malade?
  • 32:20 - 32:23
    "No, non sono malato,
    Stro praticando la consapevolezza".
  • 32:23 - 32:25
    (Risate)
  • 32:26 - 32:35
    Così ha detto agli studenti di
    ciò che aveva imparato nel ritiro.
  • 32:36 - 32:41
    Respirare, camminare, rilassarsi,
    calmarsi e così via.
  • 32:42 - 32:48
    E ha proposto che
    ogni mezz'ora, 15 minuti
  • 32:49 - 32:56
    un ragazzo battesse le mani tre volte,
    sostituendo la campana della consapevolezza
  • 32:56 - 33:01
    e tutti si esercitassero a respirare con attenzione
    inspirando ed espirando per calmarsi.
  • 33:06 - 33:10
    E la classe ha fatto molti progressi.
  • 33:10 - 33:15
    c'è molta gioia
    e progresso nella sua classe.
  • 33:15 - 33:22
    E ha insegnato in molte classi
    di matematica in questo modo.
  • 33:23 - 33:27
    Così, quando sono arrivati i due giornalisti,
    ne sono stati testimoni,
  • 33:32 - 33:37
    insegnante e studenti si siedono
    e gioiscono a respirare insieme,
  • 33:37 - 33:41
    espirando insieme ridendo.
  • 33:41 - 33:44
    E ogni volta che sentono questo
    (battere le mani),
  • 33:45 - 33:51
    tutti smettono di insegnare, di imparare,
    e si divertono ad inspirare ed espirare.
  • 33:51 - 33:56
    Questo ha avuto un buon impatto sull'
    apprendimentoe l'insegnamento della scuola.
  • 33:57 - 34:04
    Così, quando è arrivato il momento di andare in pensione,
    gli hanno chiesto di rimanere per altri tre anni.
  • 34:05 - 34:12
    E altre classi hanno adottato
    il suo modo di insegnare.
  • 34:25 - 34:27
    Quindi per un insegnante,
  • 34:30 - 34:32
    o gli insegnanti della scuola,
  • 34:32 - 34:36
    la prima cosa da fare è riportare a casa
    se stessi o se stesse.
  • 34:42 - 34:44
    La via d'uscita è dentro.
  • 34:48 - 34:56
    Tornare a se stessi
    e prendersi cura di se stessi.
  • 34:58 - 35:01
    Imparare a generare un sentimento di gioia,
  • 35:01 - 35:05
    imparare a generare
    una sensazione di felicità,
  • 35:05 - 35:13
    imparare a gestire una sensazione
    dolorosa, un'emozione dolorosa.
  • 35:14 - 35:17
    Ascoltare la sofferenza
  • 35:17 - 35:23
    permettere la comprensione e la compassione
    di essere nati e soffrire meno.
  • 35:24 - 35:30
    Questo è il primo passo e lui o lei
    deve farlo. Questo è il primo passo.
  • 35:32 - 35:37
    Un sangha, una comunità di pratica
    nel quartiere può aiutarlo,
  • 35:38 - 35:42
    può aiutarla ad approfondire la loro pratica.
  • 35:42 - 35:45
    Devi iniziare da te stesso.
  • 35:49 - 35:57
    E anche l'insegnante della scuola
    ha dei membri della sua famiglia;
  • 36:02 - 36:08
    una compagna, dei bambini. Proprio così.
  • 36:09 - 36:16
    Così, dopo averlo fatto per se stesso,
    può aiutare l'altro a fare lo stesso.
  • 36:17 - 36:21
    È molto più facile. Quando non
    hai cambiato te stesso,
  • 36:21 - 36:25
    è molto difficile aiutare a
    cambiare l'altra persona.
  • 36:25 - 36:28
    Per aiutarla a soffrire meno.
  • 36:28 - 36:34
    Quindi con un discorso affettuoso e un ascolto
    profondo, con più pace e dolcezza in te stesso
  • 36:34 - 36:37
    si diventa più piacevoli.
  • 36:37 - 36:41
    Ecco perché potete aiutare
    l'altra persona molto più facilmente,
  • 36:41 - 36:47
    e lei o lui potrà
    fare la stessa cosa.
  • 36:48 - 36:51
    E noi diventiamo co-praticanti.
  • 36:52 - 36:57
    Condividiamo gli stessi valori,
    condividiamo la stessa pratica spirituale.
  • 36:57 - 37:02
    Perché sappiamo che ogni giorno
    la situazione migliora;
  • 37:03 - 37:07
    c'è più pace, meno sofferenza,
    più gioia, più felicità
  • 37:08 - 37:12
    e i bambini ne trarranno profitto.
  • 37:16 - 37:21
    Perché anche i bambini possono
    praticare molto bene.
  • 37:21 - 37:26
    E quando si ha
    una famiglia unita e armoniosa,
  • 37:27 - 37:31
    allora puoi portare tutto ciò
    nel posto di lavoro.
  • 37:33 - 37:41
    Poi forse hai la tua classe
    e tu trasformi la tua classe.
  • 37:42 - 37:46
    La tua classe diventa un posto più felice.
  • 37:46 - 37:49
    La tua classe può diventare una famiglia
  • 37:49 - 37:53
    perché ci sono molti bambini
    che sono sfortunati.
  • 37:55 - 37:59
    I loro genitori non sono in buoni rapporti
    fra loro. Litigano,
  • 37:59 - 38:02
    soffrono l'uno con l'altro
  • 38:02 - 38:07
    e il bambino non ha alcuna possibilità
    per imparare cos'è l'amore.
  • 38:13 - 38:19
    La classe può essere la seconda possibilità
    per il bambino.
  • 38:19 - 38:24
    E l'insegnante può giocare
    il ruolo del padre o della madre
  • 38:24 - 38:30
    e può insegnare al giovane
    come amare, cos'è l'amore.
  • 38:31 - 38:33
    È qualcosa di reale.
  • 38:35 - 38:39
    Ricordo l'apertura di quest'estate
    in Plum Village
  • 38:42 - 38:51
    c'era una bambina che venne qui
    per le domande e le risposte
  • 38:52 - 38:56
    e ha fatto piangere tutto il sangha.
  • 38:58 - 39:02
    Ha detto che i suoi genitori sono divorziati.
    Litigano tra loro,
  • 39:03 - 39:06
    si generano sofferenza a vicenda
  • 39:06 - 39:12
    e quando arrivano, litigano ancora
    fra loro davanti alla bambina.
  • 39:13 - 39:21
    E la bambina chiese: "Cos'è l'amore?
    Io non lo so, che cos'è l'amore?
  • 39:21 - 39:26
    Perché litigano così tanto?
    anche davanti a noi?
  • 39:26 - 39:30
    Molte persone hanno pianto.
    Davvero sconvolgente.
  • 39:32 - 39:41
    Allora è possibile dare ai bambini
    come lei una seconda possibilità
  • 39:42 - 39:46
    trasformando l'aula
    in una famiglia,
  • 39:47 - 39:50
    e Henry Keekoo è stato in grado di farlo.
  • 39:56 - 40:03
    Ci sono altre classi nella scuola
    e c'è la direzione scolastica,
  • 40:04 - 40:11
    e naturalmente faranno tutto
    per migliorare la qualità della vita,
  • 40:11 - 40:15
    la qualità dell'insegnamento e
    dell'apprendimento in tutta la scuola.
  • 40:25 - 40:31
    Abbiamo una lista di 51 formazioni mentali.
  • 40:32 - 40:34
    Gli insegnanti di Dharma di Plum Village
  • 40:35 - 40:39
    possono fornirvi la lista
    di queste formazioni mentali.
  • 40:40 - 40:43
    Formazione è un termine tecnico.
  • 40:45 - 40:47
    Tutto è una formazione.
  • 40:47 - 40:49
    Come un fiore.
  • 40:51 - 40:56
    Molti elementi non floreali
    si sono riuniti
  • 40:56 - 41:00
    e hanno aiutato il fiore
    a manifestarsi come un fiore.
  • 41:00 - 41:05
    Quindi un fiore è una formazione,
    è una formazione fisica.
  • 41:06 - 41:14
    La mia mano è una formazione fisiologica,
    la mia rabbia è una formazione mentale.
  • 41:16 - 41:20
    E il praticante
    è in grado di riconoscere
  • 41:21 - 41:25
    una formazione mentale quando si presenta.
  • 41:26 - 41:30
    Se la formazione mentale chiamata gelosia
    si sta avvicinando,
  • 41:31 - 41:36
    tu dici: "Salve.
    Conosco il tuo nome, sei la gelosia.
  • 41:37 - 41:39
    Mi prenderò cura di te".
  • 41:39 - 41:47
    Quindi è bene avere
    la lista delle formazioni mentali.
  • 41:47 - 41:51
    Quando ero studente
    all'Istituto Buddista,
  • 41:51 - 41:58
    abbiamo dovuto memorizzare i nomi
    di tutte queste formazioni mentali
  • 41:59 - 42:04
    in modo da riconoscerle
    ogni volta che i manifestano.
  • 42:14 - 42:17
    La consapevolezza è una formazione mentale.
  • 42:19 - 42:25
    Tutti hanno un seme di consapevolezza,
    e se ci esercitiamo diligentemente,
  • 42:26 - 42:33
    allora il seme della consapevolezza in noi
    diventerà sempre più grandi.
  • 42:34 - 42:37
    Ogni volta che ne abbiamo bisogno
    di quell'energia di consapevolezza,
  • 42:37 - 42:42
    la tocchiamo e basta, e ne avremo
    disponibile in abbondanza.
  • 42:44 - 42:48
    Sappiamo che la consapevolezza
    ha il potere, ha la capacità
  • 42:48 - 42:52
    di farci sapere cosa sta accadendo.
  • 42:57 - 43:04
    Cosa accade nel nostro corpo,
    cosa accade nei nostri sentimenti,
  • 43:06 - 43:10
    cosa accade nella mente,
    cosa accade nel mondo.
  • 43:11 - 43:15
    Quindi la consapevolezza ha quattro oggetti.
  • 43:18 - 43:22
    Il primo oggetto della consapevolezza è il corpo.
  • 43:24 - 43:26
    [corpo]
  • 43:27 - 43:36
    E abbiamo quattro esercizi
    sulla respirazione consapevole
  • 43:38 - 43:43
    per prendersi cura del nostro corpo.
  • 43:46 - 43:50
    Poi, abbiamo il regno dei sentimenti.
  • 43:50 - 43:53
    [sentimenti]
  • 43:56 - 44:00
    Ne abbiamo un altro gruppo di quattro
  • 44:04 - 44:08
    per prendersi cura dei nostri sentimenti
    e delle nostre emozioni.
  • 44:10 - 44:15
    E il terzo oggetto
    della nostra consapevolezza è la mente.
  • 44:15 - 44:17
    [mente]
  • 44:17 - 44:21
    La mente significa, le formazioni mentali.
  • 44:21 - 44:23
    [M.F.]
  • 44:23 - 44:26
    La mente è un po' come un fiume,
  • 44:26 - 44:29
    e le formazioni mentali
    sono gocce d'acqua
  • 44:32 - 44:40
    che si succedono l'un l'altra
    e creano un flusso.
  • 44:41 - 44:47
    Quindi meditare significa sedersi
    sul fiume della mente
  • 44:47 - 44:53
    e riconoscere ogni formazione
    mentale così come si presenta.
  • 44:59 - 45:02
    Questo è essere consapevoli del nostro
    inspiro e dell'espiro.
  • 45:05 - 45:09
    [1. consapevole di I+E]
  • 45:12 - 45:17
    Questo è seguire il nostro inspiro
    e il nostro espiro.
  • 45:17 - 45:19
    [2. seguire I+E]
  • 45:19 - 45:22
    Questo è essere consapevoli del nostro corpo.
  • 45:22 - 45:24
    [3. consapevole corpo]
  • 45:25 - 45:27
    Questo è calmare il nostro corpo.
  • 45:28 - 45:30
    [4. calmare corpo]
  • 45:30 - 45:32
    Questo per generare gioia.
  • 45:33 - 45:35
    [5. generare gioia]
  • 45:36 - 45:39
    Questo per generare felicità.
  • 45:39 - 45:42
    [6. generare felicità]
  • 45:42 - 45:46
    Questo per essere consapevoli
    del sentimento o dell'emozione dolorosa.
  • 45:46 - 45:49
    [7. consapevole sofferenza]
  • 45:49 - 45:54
    E questo è per calmare
    il sentimento doloroso e l'emozione.
  • 45:54 - 45:57
    [8. calmare sofferenza]
  • 45:57 - 46:03
    Quindi la consapevolezza ha il corpo come primo
    l'oggetto, i sentimenti come secondo oggetto,
  • 46:03 - 46:07
    e la mente come terzo oggetto.
  • 46:08 - 46:10
    Il nono esercizio
  • 46:12 - 46:19
    è quello di essere a conoscenza di ogni
    la formazione mentale al suo insorgere.
  • 46:20 - 46:23
    [9. consapevole F.M.]
  • 46:23 - 46:27
    Semplice riconoscimento, semplice attenzione.
    Nessun tentativo di lotta,
  • 46:31 - 46:34
    o di attaccamento.
  • 46:35 - 46:38
    Nessun attaccamento, nessuna lotta.
  • 46:38 - 46:42
    Basta permettere alla formazione mentale
    per essere lì e riconoscerla.
  • 46:42 - 46:46
    "Ciao paura, so che ci sei.
    Mi prenderò cura di te".
  • 46:53 - 46:58
    Quindi è utile
    di avere una lista di formazioni mentali
  • 46:59 - 47:04
    in modo che possiamo riconoscerle facilmente,
    chiamandole con il loro vero nome.
  • 47:05 - 47:11
    E il decimo esercizio
    di respirazione consapevole
  • 47:12 - 47:21
    è rendere il paesaggio della mente
    cosciente bella, felice.
  • 47:24 - 47:27
    Ieri abbiamo visto
  • 47:30 - 47:33
    che la coscienza
    ha almeno due strati.
  • 47:35 - 47:38
    Lo strato inferiore è la coscienza deposito.
  • 47:38 - 47:40
    [DEPOSITO]
  • 47:41 - 47:45
    Ci sono dei semi buoni e sani quaggiù.
  • 47:47 - 47:52
    Tra loro il seme della consapevolezza,
    il seme della concentrazione,
  • 47:52 - 47:55
    il seme dell'intuizione,
    il seme della comprensione,
  • 47:56 - 48:00
    amore, non violenza, gioia,
    la felicità e così via.
  • 48:05 - 48:09
    Quindi la pratica del decimo esercizio
  • 48:10 - 48:18
    è aiutare, è invitare
    questi semi sani a manifestarsi.
  • 48:21 - 48:26
    Il seme della consapevolezza, il seme di
    la concentrazione, il seme dell'intuizione,
  • 48:26 - 48:29
    il seme della comprensione,
    amore, compassione.
  • 48:29 - 48:33
    Ci sono molti semi buoni in noi.
    Se vogliamo essere felici,
  • 48:34 - 48:39
    dovremmo imparare l'arte della felicità,
    di annaffiare i semi buoni che ci sono in noi.
  • 48:42 - 48:47
    Quando veniamo a un ritiro come questo,
    abbiamo la possibilità di annaffiare i semi buoni.
  • 48:49 - 48:51
    Tutto quello che sentiamo, che vediamo,
  • 48:54 - 48:58
    ha la funzione di annaffiare
    i semi buoni che sono in noi.
  • 48:58 - 49:04
    Questo per rallegrare la nostra mente,
    per rendere bello il paesaggio della mente.
  • 49:17 - 49:20
    Quindi il primo aspetto della pratica
  • 49:21 - 49:26
    è dare a questi bellissimi semi
    un'occasione per manifestare.
  • 49:27 - 49:31
    Se si manifestano al livello superiore
    della nostra coscienza,
  • 49:33 - 49:36
    siamo felici, siamo gioiosi.
  • 49:37 - 49:39
    Quindi un buon praticante
  • 49:39 - 49:45
    sa come innaffiare il seme sano
    in lui o in lei ogni giorno.
  • 49:46 - 49:49
    Deve scegliere.
  • 49:51 - 49:56
    Perché quando si legge
    una rivista, un articolo,
  • 49:56 - 50:03
    quell'articolo potrebbe contenere
    molta rabbia, o frustrazione, o paura.
  • 50:04 - 50:09
    E mentre leggete quell'articolo,
    annaffiate i semi malsani.
  • 50:09 - 50:12
    Vengono fuori e soffrite.
  • 50:13 - 50:16
    Quindi bisogna essere selettivi
    nell'innaffiare.
  • 50:17 - 50:19
    Si cerca di leggere solamente,
  • 50:19 - 50:23
    di vedere solamente le cose
    che annaffiano i semi buoni in voi.
  • 50:24 - 50:29
    Di questo possiamo discutere
    con i nostri figli e i nostri studenti.
  • 50:31 - 50:35
    Perché molti di noi sono
    intossicati ogni giorno
  • 50:36 - 50:40
    da un consumo inconsapevole.
  • 50:42 - 50:46
    Anche una conversazione
    può essere molto tossica.
  • 50:48 - 50:51
    L'altra persona
    può parlare con noi per un'ora.
  • 50:51 - 50:55
    E quello che dice
    è pieno di rabbia, di paura e di disperazione.
  • 50:56 - 51:02
    Se ascoltiamo questo, annaffiamo
    quei semi malsani che abbiamo dentro
  • 51:02 - 51:04
    e ci ammaliamo.
  • 51:05 - 51:09
    Se sei uno psicoterapeuta,
    proteggiti,
  • 51:10 - 51:14
    perché ogni giorno ascolti
    storie di sofferenza.
  • 51:15 - 51:19
    Bisogna stabilire un equilibrio.
  • 51:20 - 51:21
    Devi andare al sangha,
  • 51:22 - 51:25
    devi annaffiare i semi buoni
    che sono dentro di te.
  • 51:25 - 51:28
    Altrimenti non si può continuare
    per molto tempo.
  • 51:36 - 51:43
    Così il buon praticante sa
    come annaffiare i semi buoni
  • 51:44 - 51:51
    e dare loro la possibilità di manifestarsi quassù
    a livello della coscienza mentale.
  • 51:58 - 52:03
    È felice, è piacevole,
    e il suo partner ne sarà felice.
  • 52:04 - 52:07
    Il praticante sa anche
  • 52:07 - 52:11
    come aiutare l'altra persona
    a fare lo stesso.
  • 52:14 - 52:21
    "Cara, se davvero ci tieni a me
    non annaffiare i semi negativi dentro di me.
  • 52:21 - 52:28
    Sai che ho il seme della rabbia,
    paura, gelosia e così via.
  • 52:28 - 52:35
    Se annaffierai questi semi, soffrirò.
    Se io soffro, tu devi soffrire con me."
  • 52:36 - 52:38
    (Risate)
  • 52:40 - 52:46
    Quindi, tesoro, ti prometto che non annaffierò
    questi semi negativi in me.
  • 52:48 - 52:52
    E tu devi prendere lo stesso impegno.
  • 52:52 - 52:57
    Non innaffiare
    questi semi malsani dentro di te.
  • 52:58 - 53:02
    Mi assumo l'impegno
    per non innaffiarli in te,
  • 53:02 - 53:08
    e tu prendi l'impegno di non innaffiare
    quei semi malsani dentro di me".
  • 53:09 - 53:12
    Questo è un trattato di pace.
  • 53:15 - 53:18
    Da firmare con il tuo partner.
  • 53:22 - 53:30
    Il primo passo della pratica è
    chiamata la pratica dell'irrigazione selettiva
  • 53:30 - 53:33
    o la pratica della vera diligenza.
  • 53:34 - 53:41
    E' per non dare ai semi negativi
    quaggiù una possibilità.
  • 53:42 - 53:45
    Lasciateli dormire tranquilli laggiù.
  • 53:45 - 53:49
    "Se mi ami, ti prego, non annaffiare
    questi semi in me
  • 53:50 - 53:55
    e prometto di non annaffiare
    questi semi malsani dentro di te."
  • 54:03 - 54:06
    Il secondo aspetto della pratica
  • 54:07 - 54:15
    è che se per caso, se succede che
    un seme negativo viene annaffiato
  • 54:17 - 54:21
    e si manifesta qui come una formazione mentale,
  • 54:22 - 54:30
    dovresti sapere come aiutarlo
    per tornare al suo luogo d'origine
  • 54:31 - 54:35
    il più velocemente possibile.
    Non cercare di reprimerlo.
  • 54:36 - 54:39
    Ci sono molti modi.
  • 54:39 - 54:47
    Il primo è invitare il seme della consapevolezza
    ad arrivare a riconoscerlo, ad abbracciarlo.
  • 54:48 - 54:50
    E dopo qualche minuto,
  • 54:50 - 54:55
    perderà un po' della sua forza e tornerà
    Torniamo al punto di partenza, qui.
  • 54:57 - 55:00
    Questo è il primo metodo,
  • 55:01 - 55:07
    aiutando quel seme
    a tornare indietro il più velocemente possibile
  • 55:07 - 55:12
    tramite il riconoscimento e l'abbraccio.
  • 55:12 - 55:15
    Di questo abbiamo parlato
    Già ieri.
  • 55:16 - 55:23
    Il secondo modo è quello di invitare
    il seme opposto qui dentro a venire fuori.
  • 55:28 - 55:32
    Perché hai un seme
    di rabbia, di violenza,
  • 55:32 - 55:37
    ma avete anche
    un seme di tenerezza, di gentilezza.
  • 55:38 - 55:42
    E quando il seme della tenerezza, della gentilezza
    e della compassione sono invitati a venir su
  • 55:43 - 55:46
    gli altri semi
    si ritireranno da soli.
  • 55:47 - 55:52
    E' come un televisore
    con diversi canali.
  • 55:53 - 55:57
    Sta a voi scegliere.
  • 55:57 - 55:59
    Canale 1 o canale 2.
  • 56:03 - 56:07
    Inferno o paradiso. A voi la scelta.
  • 56:08 - 56:11
    Basta premere un pulsante.
  • 56:15 - 56:19
    Quindi il primo aspetto è che il negativo
    seme quaggiù
  • 56:19 - 56:24
    non abbia una possibilità
    in te stesso e nell'altra persona.
  • 56:27 - 56:32
    E il secondo aspetto è che se uno
    di loro si manifesta qui,
  • 56:36 - 56:42
    cercare di aiutarlo a tornare indietro
    il prima possibile.
  • 56:42 - 56:45
    Perché più a lungo sta quassù,
  • 56:46 - 56:50
    più grande crescerà quaggiù,
    a livello di base.
  • 56:52 - 56:55
    Ci sono molte persone che sono
    molto arrabbiate.
  • 56:56 - 56:59
    Ma dieci anni fa,
    non erano così arrabbiate.
  • 57:01 - 57:05
    Perché il seme della rabbia in lui
    è stato innaffiato ogni giorno
  • 57:05 - 57:07
    da lui stesso e dai suoi amici.
  • 57:10 - 57:18
    Ecco perché non innaffiare
    i semi negativi è una pratica.
  • 57:18 - 57:22
    E dobbiamo concordarlo col nostro partner,
    il nostro partner, forse nostro padre,
  • 57:23 - 57:27
    nostra madre, nostro figlio,
    nostra figlia, nostra amica.
  • 57:32 - 57:39
    Poi, il terzo aspetto della pratica
    è riconoscere i semi buoni che ci sono in te,
  • 57:39 - 57:46
    e invitarli
    il più spesso possibile.
  • 57:48 - 57:53
    Perché la loro presenza a livello
    della coscienza mentale vi porterà gioia,
  • 57:53 - 57:59
    felicità per allietare la nostra mente.
    Il decimo.
  • 58:02 - 58:07
    [allietare M.]
  • 58:13 - 58:18
    E quando un seme buono
    si manifesta quassù,
  • 58:22 - 58:30
    ci piacerebbe tenervelo
    il più a lungo possibile.
  • 58:33 - 58:38
    Possa la gioia perdurare.
    (fr): Que la joie demeure.
  • 58:39 - 58:44
    E' come quando ricevi
    la visita di un caro amico.
  • 58:44 - 58:47
    Ti piace trattenerti più a lungo
    con lei o con lui.
  • 58:47 - 58:50
    La stessa cosa vale per questo.
  • 58:50 - 58:55
    Se un sentimento di gioia, un sentimento
    di felicità, un sentimento di compassione
  • 58:55 - 59:01
    si è manifestato, cerca di mantenere
    quel sentimento quassù, finche' puoi.
  • 59:02 - 59:09
    Perché più a lungo rimangono qui,
  • 59:11 - 59:14
    più grandi cresceranno quaggiù.
  • 59:14 - 59:19
    Dal basso,
    il seme buono continuerà a crescere.
  • 59:23 - 59:28
    È come quando veniamo
    a un ritiro di una settimana.
  • 59:29 - 59:32
    Alcuni dei semi buoni sono annaffiati.
  • 59:32 - 59:40
    E se prolunghiamo il ritiro a due settimane,
    allora i semi buoni diventeranno più grandi.
  • 59:42 - 59:46
    Quindi questi sono i quattro livelli
    o quattro aspetti della pratica.
  • 59:47 - 59:51
    I semi negativi, non date loro
    la possibilità, in me e in te.
  • 59:53 - 59:56
    Se hanno già avuto
    un'occasione per manifestarsi,
  • 59:56 - 59:59
    aiutateli a tornare a casa
    il più velocemente possibile.
  • 60:00 - 60:03
    I semi buoni, date loro
    tante possibilità di manifestarsi
  • 60:03 - 60:08
    e quando si sono manifestati,
    teneteli quassù il più a lungo possibile.
  • 60:10 - 60:16
    Questo è ciò che chiamiamo a Plum Village
    la pratica dell'irrigazione selettiva.
  • 60:18 - 60:21
    È possibile cambiare la situazione
    molto rapidamente.
  • 60:22 - 60:26
    Anche solo un'ora di pratica
    può già cambiare la situazione.
  • 60:35 - 60:37
    (Campana)
  • 60:40 - 60:45
    (Campana)
  • 60:54 - 60:56
    Ricordo quel giorno.
  • 60:56 - 61:00
    Era il giorno di Vesak, l'anniversario
    della nascita del Buddha, a Plum Village,
  • 61:01 - 61:06
    e stavo facendo un discorso sullo studio
    di irrigazione selettiva.
  • 61:07 - 61:12
    Ho visto una signora seduta tra il pubblico
  • 61:13 - 61:16
    e ha pianto dall'inizio
    del discorso fino alla fine.
  • 61:20 - 61:25
    Quindi, dopo aver finito il discorso,
    Sono andata da lui, da suo marito,
  • 61:26 - 61:32
    e gli ho detto: "Caro amico,
    il tuo fiore ha bisogno di un po' d'acqua".
  • 61:34 - 61:39
    Ha capito subito, ha capito
    l'insegnamento, ma non ha praticato.
  • 61:39 - 61:44
    Aveva bisogno di un sangha, aveva bisogno di un insegnante,
    aveva bisogno di un amico di pratica
  • 61:44 - 61:47
    per ricordargli di esercitarsi.
  • 61:48 - 61:54
    Quindi, dopo pranzo, tornando a casa in macchina
    con la moglie e hanno praticato.
  • 61:55 - 61:59
    Lui annaffiava i semi buoni in lei.
  • 61:59 - 62:02
    Quando sono arrivati
    nella loro casa di Bordeaux,
  • 62:03 - 62:06
    che è a circa un'ora di macchina,
  • 62:06 - 62:09
    leri era completamente trasformata.
    Molto gioiosa, molto felice.
  • 62:09 - 62:13
    I bambini erano molto sorpresi.
  • 62:13 - 62:18
    E' molto veloce.
    Il risultato può arrivare molto rapidamente.
  • 62:21 - 62:28
    Riconoscere i semi buoni in lui o in lei,
    Innaffiateli e vedrete.
  • 62:29 - 62:33
    La trasformazione può avvenire
    molto, molto rapidamente.
  • 62:47 - 62:55
    L'undicesimo esercizio
    è praticare la concentrazione
  • 62:57 - 63:00
    [concentrare F.M.]
  • 63:01 - 63:03
    su una formazione mentale.
  • 63:08 - 63:13
    Ti eserciti guardando profondamente
    nella natura di quella formazione mentale
  • 63:15 - 63:19
    come la paura, la rabbia, la disperazione.
  • 63:20 - 63:24
    Il dodicesimo esercizio di respirazione consapevole
  • 63:25 - 63:28
    è liberare se stessi
  • 63:29 - 63:31
    [liberazione F.M.]
  • 63:32 - 63:38
    da quella formazione mentale
    come la paura, la rabbia, la disperazione.
  • 63:40 - 63:44
    Questi sono i dodici esercizi
    sulla respirazione consapevole.
  • 63:44 - 63:47
    Ce n'è un'altra serie di quattro.
  • 63:49 - 63:52
    Tutti questi sono stati proposti
    dal Buddha.
  • 63:58 - 64:02
    Questo è il terzo oggetto di attenzione,
  • 64:03 - 64:07
    e il quarto oggetto della mente
    si chiama oggetto della mente.
  • 64:09 - 64:12
    [oggetto di M.]
  • 64:14 - 64:21
    Il che significa il mondo. Si tratta di
    la nostra percezione, la nostra percezione del mondo.
  • 64:23 - 64:27
    Gli scienziati la definiscono natura,
  • 64:29 - 64:35
    che comprende galassie, stelle, sole, luna,
    alberi, montagne, fiumi,
  • 64:35 - 64:39
    elettroni e così via.
  • 64:39 - 64:42
    Ma nel Buddismo li definiamo oggetti della mente.
  • 64:46 - 64:51
    Perché tutto dipende dalla mente.
    C'è una cosa di cui si può essere sicuri;
  • 64:53 - 64:58
    galassie, o cosmo, o alberi,
    o uccelli, o fiumi, o montagne
  • 64:59 - 65:03
    sono quantomeno
    oggetti della tua mente.
  • 65:04 - 65:09
    Perché la mente include il soggetto e l'oggetto.
  • 65:10 - 65:16
    E ogni formazione mentale
    comprende anche il soggetto e l'oggetto.
  • 65:21 - 65:29
    Essere arrabbiati è di essere arrabbiati
    con qualcosa, con qualcuno.
  • 65:29 - 65:34
    Non si può essere arrabbiati sul nulla.
    Quindi la rabbia ha bisogno di un oggetto.
  • 65:35 - 65:42
    La rabbia è una formazione mentale,
    la percezione è una formazione mentale.
  • 65:44 - 65:51
    Percepire significa percepire qualcosa.
    Non si può percepire senza un oggetto.
  • 65:53 - 65:58
    Il percepiente e la cosa che è
    percepita, si manifestano allo stesso tempo.
  • 66:01 - 66:07
    Il soggetto e l'oggetto, sono nell'inter-essere.
    Non si può escludere il soggetto dall'oggetto,
  • 66:07 - 66:12
    l'oggetto dal soggetto.
    Questa è la natura dell'inter-essere.
  • 66:13 - 66:17
    Come quando ieri parlavamo
    di quel foglio di carta.
  • 66:17 - 66:21
    La sinistra e la destra.
    Non si può togliere la destra dalla sinistra
  • 66:22 - 66:24
    e la sinistra dalla destra.
  • 66:24 - 66:27
    Lo stesso vale
    con la percezione, con la mente.
  • 66:28 - 66:36
    Mente e oggetto della mente inter-sono.
    Non si possono escludere l'uno dall'altro.
  • 66:38 - 66:43
    La scienza moderna comincia a rendersene conto.
    Non si può più essere ed osservare,
  • 66:43 - 66:46
    devi essere partecipare.
  • 66:49 - 66:54
    Ed è per questo che nel buddismo,
    da 2600 anni fa,
  • 66:56 - 67:01
    noi non diciamo che l'oggetto della mente
    è il cosmo o la natura.
  • 67:02 - 67:05
    Noi lo chiamiamo con il suo vero nome.
    Oggetti della mente
  • 67:05 - 67:07
    inclusi cosmo,
  • 67:12 - 67:16
    montagna, fiume, galassie e così via.
  • 67:26 - 67:31
    Il quarto regno della consapevolezza
  • 67:38 - 67:43
    consiste nella pratica della concentrazione
  • 67:44 - 67:47
    che ha il potere di liberare.
  • 67:49 - 67:53
    Il tredicesimo esercizio
    sulla respirazione consapevole
  • 67:53 - 67:58
    è contemplare
  • 68:07 - 68:11
    [13. contemplare l'impermanenza]
  • 68:11 - 68:14
    l'impermanenza.
  • 68:20 - 68:25
    Il quattordicesimo è contemplare
    la natura del non desiderio/brama.
  • 68:26 - 68:29
    [ 14. contemplare il non desiderio/brama]
  • 68:30 - 68:33
    Il quindicesimo è contemplare la natura
    di nessuna nascita e nessuna morte,
  • 68:34 - 68:36
    che è il Nirvana.
  • 68:37 - 68:39
    [15. contemplare il Nirvana]
  • 68:40 - 68:44
    Nessuna nascita e nessuna morte
    di quello che c'è.
  • 68:46 - 68:51
    E il sedicesimo esercizio è
    contemplare il lasciar andare.
  • 68:52 - 68:54
    [16. Lasciare andare]
  • 68:54 - 69:03
    Lasciar andare le idee come l'essere, il non essere,
    nascita, morte, identicità, alterità.
  • 69:03 - 69:07
    Parleremo di questo
    più tardi nel ritiro.
  • 69:08 - 69:17
    Quindi le ultime quattro serie di esercizi sono
    il tipo di pratica di concentrazione
  • 69:18 - 69:21
    che ci aiuta a liberarci dalle afflizioni
  • 69:22 - 69:27
    e ci liberano dal tipo
    di afflizioni che ci fanno soffrire.
  • 69:52 - 69:58
    (Campana)
Title:
Anapanasati Sutra 1. 16 esercizi sul respiro consapevole.
Video Language:
English
Duration:
01:10:46

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