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Possiedi il tuo volto | Robert Hodge | TedxSouthBank

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    Tutti voi siete molto belli.
  • 0:12 - 0:14
    Molti di noi
    non accettano il proprio volto.
  • 0:15 - 0:18
    Può essere davanti alla nostra testa
    e andare ovunque noi viaggiamo
  • 0:19 - 0:22
    ma non lo accettiamo veramente.
  • 0:22 - 0:24
    E sicuramente la colpa è dei soliti:
  • 0:24 - 0:28
    Hollywood, le pubblicità, i coetanei,
    coloro che amiamo.
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    Ma sapete chi dovremmo incolpare di più?
  • 0:31 - 0:36
    Io, voi, noi
  • 0:37 - 0:42
    L'ostacolo più grande nell'accettare
    il proprio viso è rinnegarlo.
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    Quando adocchiamo la copertina
    photoshoppata di un giornale,
  • 0:46 - 0:51
    quando clicchiamo su link che promettono
    foto di celebrità senza trucco,
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    quando distogliamo lo sguardo
    dallo specchio un po' troppo velocemente,
  • 0:55 - 0:57
    siamo sottomessi all'effetto
    della Regina Rossa,
  • 0:57 - 1:01
    dobbiamo correre sempre più veloci
    solo per stare fermi.
  • 1:02 - 1:04
    Prendete la mia storia per esempio:
  • 1:04 - 1:07
    vedete che ho delle deformità facciali
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    che ci sono da parecchio tempo.
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    Crescendo nell'utero di mia madre,
  • 1:11 - 1:15
    avevo un enorme tumore
    formatosi sul mio viso
  • 1:15 - 1:18
    Partiva dalla parte alta della fronte
    e da lì scendeva giù,
  • 1:18 - 1:21
    fino a dove avrebbe dovuto esserci
    la punta del naso
  • 1:21 - 1:24
    Era delle stesse dimensioni
    del pugno del bambino appena nato
  • 1:24 - 1:27
    Si era formato
    all'inizio della mia crescita
  • 1:27 - 1:29
    e aveva spinto i miei occhi
    ai lati della testa
  • 1:29 - 1:31
    come un pesce.
  • 1:31 - 1:37
    Ora, negli oscuri anni '70,
    non esistevano ecografie
  • 1:37 - 1:41
    quindi i miei genitori
    erano all'oscuro di tutto.
  • 1:41 - 1:48
    Quando nacqui mia madre
    capì che c'era qualcosa che non andava
  • 1:48 - 1:51
    quindi la sua prima domanda
    ai dottori e alle infermiere
  • 1:51 - 1:53
    non fu: "è un maschio o una femmina?"
  • 1:53 - 1:57
    La sua domanda fu:
    "il mio bambino sta bene?"
  • 1:58 - 2:01
    "No Mrs. Hodge," disse il dottore
    "non sta bene."
  • 2:01 - 2:05
    "C'è qualcosa che non va nella sua testa
    e nelle sue gambe."
  • 2:06 - 2:10
    Mia madre non mi vide
    prima della nascita,
  • 2:10 - 2:13
    e quando nacqui,
    fui portato nel reparto di neonatologia
  • 2:13 - 2:16
    e lei tornò in reparto,
  • 2:16 - 2:21
    e rimase lì per circa una settimana
    rifiutandosi di vedermi.
  • 2:21 - 2:24
    Lei aveva visitatori;
    oltre a mio padre, io non avevo nessuno
  • 2:24 - 2:28
    C'erano persone che andavano da lei
    e le chiedevano se volesse vedere il bebè
  • 2:29 - 2:30
    e lei si rifiutava.
  • 2:30 - 2:33
    Ma alla fine cambiò idea,
  • 2:33 - 2:40
    e si trovò al lato del mio lettino
    guardando questo.
  • 2:41 - 2:43
    E mi rifiutò
  • 2:43 - 2:49
    Decise lì per lì che non poteva
    relazionarsi con quella faccia.
  • 2:49 - 2:53
    non voleva averla,
    non voleva avermi.
  • 2:54 - 2:59
    Quindi tornò nel reparto
    e una settimana dopo tornò a casa
  • 3:00 - 3:02
    ed io rimasi in ospedale.
  • 3:02 - 3:06
    Quindi lei era a casa,
    e rimase a casa per circa un altro mese
  • 3:06 - 3:10
    e iniziò a parlare con mio padre
    e con i suoi amici, e la sua famiglia,
  • 3:10 - 3:14
    e i suoi dottori, e con i sacerdoti
    si parlava di me.
  • 3:14 - 3:17
    E lei era preoccupata
    per l'impatto che portarmi a casa
  • 3:17 - 3:19
    avrebbe avuto
    sui miei fratelli e le mie sorelle
  • 3:19 - 3:21
    E dopo un mese o poco più,
  • 3:21 - 3:23
    il suo punto di vista
    iniziò ad ammorbidirsi un po'.
  • 3:23 - 3:27
    E pensò che se era così preoccupata
    dell'impatto che portarmi a casa
  • 3:27 - 3:29
    avrebbe avuto
    sui miei fratelli e sulle mie sorelle
  • 3:29 - 3:31
    avrebbe fatto meglio
    ad ascoltare la loro opinione.
  • 3:31 - 3:35
    Quindi, un sabato mattina,
    si sedettero al tavolo della cucina
  • 3:35 - 3:37
    per una discussione di famiglia.
  • 3:37 - 3:40
    Parlarono della mia faccia,
    delle mie gambe,
  • 3:40 - 3:44
    e discussero
    se avrebbero dovuto portarmi a casa.
  • 3:44 - 3:48
    E i miei genitori diedero
    ai miei fratelli la possibilità di votare,
  • 3:48 - 3:49
    e chiesero:
  • 3:49 - 3:50
    "Dovremmo portare Robert a casa?"
  • 3:50 - 3:54
    E, uno alla volta,
    i miei fratelli e le mie sorelle
  • 3:54 - 3:56
    dissero di sì.
  • 3:56 - 4:00
    Katherine, mia sorella minore,
    aveva solo quattro anni
  • 4:00 - 4:02
    e suppongo che disse di sì
  • 4:02 - 4:05
    solo perchè tutti gli altri prima di lei
    dissero sì.
  • 4:05 - 4:06
    (Risate)
  • 4:06 - 4:09
    Quindi forse la pressione dei coetanei
    a volte è positiva.
  • 4:09 - 4:11
    E tornai a casa,
  • 4:11 - 4:12
    e dopo essere tornato a casa,
  • 4:12 - 4:17
    i miei genitori dovettero
    portarmi nel grande mondo
  • 4:17 - 4:19
    e quando lo fecero,
  • 4:19 - 4:21
    iniziarono a notare
    la reazione delle persone.
  • 4:21 - 4:23
    Ed è piuttosto divertente:
  • 4:23 - 4:25
    in termine di partecipazione alla società,
  • 4:25 - 4:27
    è probabilmente il fatto
    che non avessi le gambe
  • 4:27 - 4:31
    che aveva un impatto maggiore
    rispetto alla mia faccia.
  • 4:31 - 4:34
    Ma le persone che mi incontravano
    per la prima volta
  • 4:34 - 4:36
    spesso non si rendevano nemmeno conto
    che avevo le protesi.
  • 4:36 - 4:38
    Veniamo giudicati per le nostre facce.
  • 4:38 - 4:41
    Mia mamma mi portava
    a fare shopping,
  • 4:41 - 4:43
    e vedeva le persone fissarmi;
  • 4:43 - 4:45
    mio padre
    mi portava in piscina,
  • 4:45 - 4:48
    e sentiva gli altri bambini
    parlare del mio naso schiacciato
  • 4:48 - 4:50
    e della mia faccia buffa.
  • 4:50 - 4:54
    Quindi, quando compii quattro anni
  • 4:54 - 4:56
    i dottori avevano parlato
    con i miei genitori
  • 4:56 - 4:57
    e dissero: "Sentite,
  • 4:57 - 4:59
    vogliamo risolvere questo problema"
  • 4:59 - 5:04
    Vogliamo fare alcune operazioni
    abbastanza invasive al volto di Robert
  • 5:04 - 5:06
    per farlo sembrare un po' più normale
  • 5:06 - 5:09
    così potrà socializzare quando
    inizierà ad andare a scuola."
  • 5:09 - 5:12
    Ora, avevo già avuto
    un paio di operazioni prima di allora,
  • 5:12 - 5:17
    una per rimuovere il tumore sul mio viso
    - rimasi con una faccia piatta -
  • 5:17 - 5:19
    e qualche altra cosa meno importante,
  • 5:19 - 5:22
    ma questa sarebbe stata un'operazione
    abbastanza seria.
  • 5:22 - 5:25
    E i dottori dissero ai miei genitori
    che avrebbero fatto circa
  • 5:25 - 5:27
    40 diverse procedure chirurgiche.
  • 5:27 - 5:30
    Prima di tutto avrebbero aperto
    il mio viso,
  • 5:30 - 5:34
    avrebbero tagliato un pezzo del mio cranio
    a forma di V,
  • 5:34 - 5:39
    avrebbero spinto i miei occhi davanti
    alla mia faccia e poi,
  • 5:39 - 5:45
    siccome non avevo il naso, avrebbero usato
    una delle dita dei piedi amputate
  • 5:45 - 5:47
    per costruirne uno nuovo.
  • 5:47 - 5:48
    Semplice, vero?
  • 5:48 - 5:51
    Lo proveremo all'aperto
    mentre beviamo il tè.
  • 5:51 - 5:52
    (Risate)
  • 5:53 - 5:58
    Quindi, tutto questo sembrava
    molto interessante ai miei genitori,
  • 5:58 - 6:01
    e poi i dottori iniziarono a parlare
    dei rischi,
  • 6:01 - 6:03
    "Guardate, potrebbe verificarsi
    un'emorragia,
  • 6:03 - 6:05
    potrebbe esserci un'infezione
  • 6:05 - 6:08
    dobbiamo avvisarvi che l'operazione
    potrebbe andare male."
  • 6:08 - 6:09
    A proposito, dissero:
  • 6:09 - 6:11
    "C'è una possibilità su quattro
  • 6:11 - 6:13
    che vostro figlio muoia
    sul tavolo operatorio."
  • 6:13 - 6:15
    Una su quattro.
  • 6:15 - 6:19
    Mio padre era un giocatore d'azzardo
    e queste probabilità non gli piacevano.
  • 6:19 - 6:23
    Iniziò a discutere con mia madre
    e con i miei dottori, chiedendo:
  • 6:23 - 6:26
    "Perché dovremmo rischiare
    che nostro figlio muoia?
  • 6:26 - 6:29
    Perché dovremmo rischiare che muoia
    con così alta probabilità
  • 6:29 - 6:32
    solo per orgoglio e apparenze?"
    come le chiamò lui.
  • 6:32 - 6:38
    Penso che mia madre capisse meglio
    l'importanza delle apparenze
  • 6:38 - 6:44
    e dell'avere un aspetto quasi normale
    crescendo,
  • 6:44 - 6:48
    quindi continuarono a discutere,
    e andarono avanti così per mesi.
  • 6:48 - 6:50
    Fecero avanti e indietro dai dottori
    con domande sui rischi
  • 6:50 - 6:52
    e se potessero essere diminuiti,
  • 6:52 - 6:55
    cercando di dare un senso
    a ciò che volesse dire.
  • 6:55 - 6:58
    Arrivarono al punto in cui mia madre
    minacciò mio padre di lasciarlo,
  • 6:58 - 7:02
    andarsene e firmare il permesso
    per l'operazione andando avanti da sola.
  • 7:02 - 7:04
    Fortunatamente non arrivarono a questo.
  • 7:04 - 7:07
    Mio padre alla fine accettò
    ed io sopravvissi.
  • 7:08 - 7:12
    Dopo quello
    sembravo un po' più umano.
  • 7:12 - 7:14
    Ho un naso tutt'altro che perfetto
  • 7:14 - 7:17
    ma i miei occhi sono davanti.
  • 7:17 - 7:19
    E sono andato avanti nella mia vita.
  • 7:19 - 7:22
    Facciamo un salto di dieci anni;
  • 7:22 - 7:24
    ho 14 anni.
  • 7:24 - 7:28
    I bambini sono più o meno come
    missili telecomandati,
  • 7:28 - 7:33
    quando si tratta di trovare ogni bozzo,
    ogni ferita,
  • 7:33 - 7:37
    ogni naso creato da un vecchio alluce
    che si possa trovare
  • 7:37 - 7:38
    (Risate)
  • 7:38 - 7:40
    e lo trovano.
  • 7:40 - 7:42
    All'età di 14 anni
  • 7:42 - 7:45
    avevo accumulato un elenco abbastanza
    rilevante di soprannomi:
  • 7:45 - 7:48
    Jake the peg,
  • 7:48 - 7:51
    Pinocchio - che non aveva molto senso
    visto che il suo naso cresceva -
  • 7:51 - 7:53
    (Risate)
  • 7:53 - 7:59
    tozzo, ritardato e un molto specifico
    e altrettanto terribile: naso-alluce
  • 7:59 - 8:04
    E questo era il tipo di cose
    che mi impediva di essere a mio agio
  • 8:04 - 8:06
    con il mio stesso volto,
    questo era il tipo di cose
  • 8:06 - 8:09
    che mi impedivano
    di accettare la mia faccia.
  • 8:09 - 8:12
    È difficile fare i conti coni brufoli
    o con un brutto taglio di capelli,
  • 8:12 - 8:15
    quando non sembri uguale agli altri,
  • 8:15 - 8:18
    e quando sei così diverso
    da tutti gli altri.
  • 8:18 - 8:23
    Così i dottori iniziarono a parlare
    con i miei genitori di un'altra operazione
  • 8:23 - 8:27
    perché a quel punto
    avevo iniziato a notare le ragazze
  • 8:27 - 8:31
    e avevo iniziato a notare che le ragazze
    notavano la mia faccia.
  • 8:31 - 8:33
    e i dottori avevano iniziato a notare
  • 8:33 - 8:35
    che io notavo che loro notavano.
  • 8:35 - 8:36
    (Risate)
  • 8:36 - 8:39
    Così dissero: "Meglio rimettersi
    di nuovo al lavoro su Robert"
  • 8:39 - 8:43
    quindi quello che dissero fu ok,
    faremo un'altra grande operazione.
  • 8:43 - 8:45
    E a quel punto avevo avuto circa
    due dozzine di operazioni,
  • 8:45 - 8:46
    alcune più piccole,
  • 8:46 - 8:49
    alcune come la ricostruzione
    di Robert Hoge quando avevo 4 anni -
  • 8:49 - 8:51
    abbastanza considerevole -
  • 8:51 - 8:53
    e dissero "ok,
    stiamo per farne un'altra."
  • 8:53 - 8:55
    Quello che dissero ai miei genitori
    fu: "Sentite,
  • 8:55 - 8:59
    riempiremo i bozzi ai lati della sua testa
    dove c'erano i suoi occhi,
  • 8:59 - 9:01
    ci libereremo di alcune cicatrici,
  • 9:01 - 9:04
    gli rifaremo un naso nuovo
  • 9:04 - 9:07
    e di gran lunga migliore
    per la seconda volta,
  • 9:07 - 9:10
    e siccome il rifarmi il naso
    avrebbe enfatizzato
  • 9:10 - 9:14
    che i miei occhi erano ancora
    un po' troppo staccati,
  • 9:14 - 9:17
    li avrebbero spostati appena
    un centimetro più vicini,
  • 9:17 - 9:19
    e sarei stato
    meravigliosamente perfetto,
  • 9:19 - 9:21
    magari come David Hasslehoff,
    chi lo sa?
  • 9:21 - 9:22
    (Risate)
  • 9:22 - 9:27
    Così i miei genitori
    iniziarono a parlarmene,
  • 9:27 - 9:28
    e poi iniziammo a parlare dei rischi,
  • 9:28 - 9:32
    c'erano gli stessi rischi:
    infezione, emorragia,
  • 9:32 - 9:35
    il rischio di disfare il lavoro
    fatto quando avevo 4 anni,
  • 9:35 - 9:39
    e dissero: "ah comunque visto che
    sposteremo le orbite dei tuoi occhi,
  • 9:39 - 9:42
    c'è una possibilità su quattro
    che tu rimanga cieco."
  • 9:42 - 9:46
    Così parlammo per un po',
  • 9:46 - 9:51
    e poi i miei genitori fecero
    la cosa peggiore che mi avessero mai fatto
  • 9:51 - 9:52
    in assoluto.
  • 9:52 - 9:55
    Dissero: "Ora che hai 14 anni Robert,
    sei quasi un adulto.
  • 9:55 - 9:58
    è una tua scelta,
    è totalmente una tua scelta.
  • 9:58 - 10:00
    Dipende da te,
    se lo vuoi fare, bene,
  • 10:00 - 10:02
    se non lo vuoi fare,
    va bene lo stesso."
  • 10:03 - 10:05
    Io ero un bambino di seconda media,
  • 10:05 - 10:07
    la peggior forma umana immaginabile.
  • 10:07 - 10:09
    (Risate)
  • 10:09 - 10:12
    Non sapevo come prendere questa decisione.
  • 10:12 - 10:17
    Così, discutemmo un po' dei rischi
    e, alla fine,
  • 10:17 - 10:19
    arrivò il momento della decisione.
  • 10:19 - 10:22
    Mi sedetti con i miei genitori
    allo stesso tavolo della cucina
  • 10:22 - 10:25
    dove i miei fratelli e le mie sorelle
    avevano votato per portarmi a casa
  • 10:25 - 10:26
    14 anni prima
  • 10:26 - 10:29
    e ne parlai con i miei genitori.
  • 10:29 - 10:31
    Mio fratello era lì ad ascoltare,
  • 10:31 - 10:36
    e parlammo delle opportunità e dei rischi,
    e rimase in silenzio per tutto il tempo
  • 10:36 - 10:39
    finché non tirammo fuori il fatto
  • 10:39 - 10:42
    che l'operazione
    avrebbe potuto costarmi la vista.
  • 10:42 - 10:45
    A quel punto aprì la bocca
    e disse:
  • 10:45 - 10:49
    "Che senso ha essere belli
    se non puoi nemmeno vederti?"
  • 10:49 - 10:53
    In quell'istante
    la mia faccia mi apparteneva.
  • 10:53 - 10:57
    Fino ad allora, la mia vita
    era stata governata dalle apparenze,
  • 10:57 - 10:59
    ma non avevo mai avuto voce in capitolo.
  • 10:59 - 11:02
    Erano state prese decisioni
    sul destino della mia faccia
  • 11:02 - 11:07
    dai miei genitori, dai miei dottori,
    dagli assistenti sociali, dai bambini
  • 11:07 - 11:08
    che mi prendevano in giro.
  • 11:08 - 11:14
    E il commento di mio fratello
    mi fece realizzare che avevo una scelta
  • 11:14 - 11:18
    e che potevo appropriarmi del mio volto
    facendo questa scelta.
  • 11:19 - 11:23
    Non pensavo
    fosse mai valsa la pena dipingermi,
  • 11:23 - 11:26
    ma ne avevo abbastanza
    di essere la tela dei dottori.
  • 11:27 - 11:29
    Credo che fu la decisione giusta.
  • 11:30 - 11:32
    Sono abbastanza sicuro che lo fu.
  • 11:32 - 11:33
    In un certo senso, penso
  • 11:33 - 11:36
    che se mi avessero fatto sembrare
    un po' più normale
  • 11:36 - 11:38
    non sarei comunque
    mai sembrato perfettamente normale,
  • 11:38 - 11:40
    ci sarebbe sempre stata
    un po' di dissonanza.
  • 11:40 - 11:44
    E c'è questa idea chiamata
    la zona perturbante,
  • 11:44 - 11:47
    nella robotica
    e nell'animazione computerizzata,
  • 11:47 - 11:49
    e si riferisce a questa idea
  • 11:49 - 11:56
    che più le facce artificiali hanno
    un aspetto normale e realistico,
  • 11:56 - 11:59
    più diventano sgradevoli,
  • 11:59 - 12:04
    perché possiamo riconoscere Duffy duck
    da una creazione CGI;
  • 12:04 - 12:08
    e questa creazione CGI
    sembra avere qualcosa di sbagliato.
  • 12:08 - 12:11
    E c'è anche una zona perturbante
    della bruttezza
  • 12:11 - 12:13
    ed è lì che sarei stato,
  • 12:13 - 12:19
    ma questo mi fece pensare
    a come sarei sembrato se mi fossi operato.
  • 12:19 - 12:22
    E penso che avrei potuto essere
    qualcosa come questo.
  • 12:22 - 12:27
    È una zona perturbante
    piuttosto profonda,
  • 12:27 - 12:30
    non conosco nessuno che pensi
    che quello sia meglio di questo.
  • 12:30 - 12:33
    Sono contento di poter sentire,
    possiamo discutere
  • 12:33 - 12:37
    e potete dirmi ciò che volete,
    ma quella faccia è abbastanza sgradevole.
  • 12:37 - 12:42
    Penso ci sia anche
    una zona perturbante della bruttezza
  • 12:42 - 12:46
    che si collega benissimo
    al concetto di bellezza ideale.
  • 12:46 - 12:49
    Proviamo ad identificare
    la bellezza ideale
  • 12:49 - 12:52
    come fosse il monte Everest
    e ognuno debba scalarlo.
  • 12:52 - 12:54
    Questo è sbagliato.
  • 12:55 - 12:58
    La bellezza ideale è molto meglio
  • 12:58 - 13:01
    quando la pensiamo come
    un milione di punti diversi su una mappa.
  • 13:01 - 13:03
    Certo, se vuoi andare
    sul monte Everest, vai;
  • 13:03 - 13:07
    cammina fino al campo base,
    saluta dalla cima,
  • 13:07 - 13:12
    ma poi scegli il tuo proprio punto
    sulla mappa e cammina lontano da lì
  • 13:12 - 13:15
    perché sono le scelte che contano.
  • 13:15 - 13:18
    Ironia della sorte,
  • 13:18 - 13:23
    la mia bruttezza mi rese più facile
    accettare la mia faccia
  • 13:23 - 13:25
    di quanto lo sia per molti di voi;
  • 13:25 - 13:28
    ma ognuno di noi affronta scelte
    ogni giorno.
  • 13:28 - 13:33
    Avevo una scelta su un aspetto
    della mia faccia quando avevo 14 anni,
  • 13:33 - 13:35
    e ho esercitato quella scelta,
  • 13:35 - 13:39
    che ha influenzato il mio aspetto
    per il resto della mia vita.
  • 13:39 - 13:41
    Ma tutti noi facciamo delle scelte
    ogni giorno:
  • 13:41 - 13:46
    rasarsi, truccarsi, e se sì quanto,
    farsi un piercing,
  • 13:46 - 13:50
    schiarirsi i peli sul labbro,
    e tutti questi tipi di cose.
  • 13:50 - 13:55
    E questo tipo di cose è ciò che
    ci fa avere accesso ai gruppi
  • 13:55 - 13:56
    dove vogliamo entrare.
  • 13:56 - 13:59
    Decidere di vestirsi gotici,
  • 14:00 - 14:04
    è la stessa identica scelta
    del sembrare un hipster con la barba;
  • 14:04 - 14:07
    è solo una decisione diversa.
  • 14:08 - 14:14
    Così, più o meno un anno fa,
    un artista mio amico Nick Stathopoulos
  • 14:14 - 14:16
    mi chiese
    di prendere una decisione.
  • 14:16 - 14:18
    Mi chiese se avesse potuto dipingere
    il mio ritratto
  • 14:18 - 14:21
    e io dissi:
    "Sì certo, non preoccuparti."
  • 14:21 - 14:24
    Ho pensato che, al massimo,
    avrei dovuto stare immobile per un po'
  • 14:24 - 14:27
    Così andai da Nick e posai per lui,
    fece qualche schizzo,
  • 14:27 - 14:30
    mi parlò di alcune sue idee,
    e poi me ne andai;
  • 14:30 - 14:32
    e mi invitò ancora
    un paio di mesi dopo
  • 14:32 - 14:34
    per vedere i progressi della sua opera.
  • 14:34 - 14:39
    E andai nel suo studio a vedere
    l'enorme ritratto della mia faccia,
  • 14:39 - 14:44
    e rimasi in silenzio
    per due interi minuti.
  • 14:44 - 14:45
    E questo è quello che vidi.
  • 14:45 - 14:50
    Fino ad allora pensavo che
    il fatto che la mia faccia mi appartenesse
  • 14:50 - 14:52
    significava che non poteva appartenere
    a nessun altro
  • 14:52 - 14:58
    ma guardai questo ritratto turbato,
    senza voce, in silenzio, piangendo
  • 14:58 - 15:03
    perché mi sembrò che Nick
    avesse posseduto la mia faccia per me.
  • 15:03 - 15:09
    Sembra che questo ritratto catturi
    ogni dolore, ogni pizzico di vita
  • 15:09 - 15:12
    che io abbia provato
    da quando avevo 14 anni.
  • 15:12 - 15:15
    E penso che la cosa più importante
  • 15:15 - 15:18
    è che tante persone cercheranno
    di appropriarsi dei nostri visi
  • 15:18 - 15:23
    ma ci avranno impiegato un milione
    di pennellate per farlo?
  • 15:23 - 15:26
    Anche voi potete possedere
    la vostra faccia.
  • 15:26 - 15:28
    Possedere è scegliere.
  • 15:28 - 15:33
    scegli di accettare il tuo viso,
    scegli di apprezzare il tuo viso.
  • 15:33 - 15:37
    non distogliere lo sguardo
    dallo specchio così velocemente;
  • 15:37 - 15:44
    cogli tutto l'amore, la vita, il dolore
    che sono parte del tuo volto,
  • 15:44 - 15:46
    che sono l'arte del tuo volto.
  • 15:47 - 15:51
    Domani, quando vi sveglierete,
    quale sarà la vostra scelta?
  • 15:51 - 15:53
    (Applausi)
Title:
Possiedi il tuo volto | Robert Hodge | TedxSouthBank
Description:

Questa conferenza si è tenuta ad un evento TEDx usando il format delle conferenze TED. L'evento è stato organizzato in modo indipendente da una comunità locale. Scopri di più a http://ted.com/tedx

Padre, autore del libro "Brutto", e consulente politico, Robert Hoge esplora il motivo per cui ognuno di noi ha bisogno di possedere il proprio volto.
Condividendo la sua storia personale esamina vita, amore, bellezza, imperfezione e dolore in questa potente conferenza.

Robert Hoge ha lavorato come giornalista, scrittore di discorsi, comunicatore scientifico per la CSIRO e come consulente politico per l'ex primo ministro del Queensland e per il vice premier. Anche se la sua carriera come giocatore di bocce professionista non lo ha portato lontano, Robert ha portato la fiamma olimpica nel 2000. É sposato e vive a Brisbane con sua figlia di 11 anni che pensa che la fiamma olimpica sarebbe una perfetta mazza da cricket.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:09

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