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Spiritualità.
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Abbiamo qui con noi un monaco inglese,
lui è un musicista,
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uno scienziato.
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Lui e la sua ragazza hanno ricevuto l’ordinazione
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monastica insieme, lo stesso giorno.
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C'è anche Sorella Lam Nghien,
sorella Dedizione.
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Anche per lei è la prima volta
qui a Deer Park.
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Hanno praticato come novizi per tre anni
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prima di diventare pienamente ordinati.
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Stanno sostenendo molto l’organizzazione,
del movimento “Wake Up”,
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dando cosi la possibilità
a giovani da tutto il mondo
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di godere dei benefici della pratica.
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Ora molti giovani monaci e monache
si recano in molte università europee
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per parlare ai giovani
su come beneficiare della pratica.
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È il movimento “Wake Up”.
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Non dobbiamo
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stabilire un momento speciale
per la meditazione ogni giorno,
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quanto è possibile meditare,
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in qualsiasi momento,
in qualsiasi luogo.
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Ad esempio ogni mattina camminando
dal vostro parcheggio,
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al vostro luogo di lavoro,
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potete godere della pratica
del respiro consapevole,
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e della camminata consapevole.
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Ogni respiro, ci riporta alla nostra casa,
al qui ed ora
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ad ogni passo.
Possiamo godere di ogni passo che facciamo.
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Questa, è già meditazione.
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E non è necessario stabilire un tempo all'esterno
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per meditare.
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Quando fai la doccia,
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puo essere un'occasione per meditare,
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per riportare la tua mente al tuo corpo.
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Diventare consapevole del tuo corpo
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trasmesso dai tuoi genitori, antenati.
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Stare con il tuo corpo,
per rinnovarne la sua fragranza
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e smettere di pensare,
semplicemente provando la gioia di fare la doccia,
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in modo che la felicità e la libertà siano possibili.
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Senza essere intrappolato nella tua rabbia,
paura, preoccupazioni,
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senza pensare ai tuoi progetti,
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sei libero, e godi della tua doccia,
questa è meditazione.
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Quando lavi i tuoi denti
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prenditi il tempo per godere
del lavarti i denti.
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È un momento per meditare, non pensare,
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smetti di pensare, entra in contatto con l'acqua,
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senti il tuo corpo,
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sii consapevole delle tue mani, del loro movimento
e godi del lavarti i denti.
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Forse hai solo alcuni minuti per lavarti i denti,
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ma è possibile
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generare l'energia della consapevolezza,
della pace, gioia, mentre lavi i denti.
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E non cercare di farlo velocemente per finire,
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godi dell'acqua, del dentifricio, dello spazzolino.
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Quando lavo i miei denti, sono consapevole che
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nonostante l'età,
ho ancora dei denti da lavare,
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e questo già mi fa felice.
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Quindi il tempo in cui lavi i denti,
è un tempo per meditare.
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Cosi come quando mangi un'arancia
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o bevi una tazza d'acqua,
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o fai il pranzo, è un tempo per meditare.
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Se mangi in un certo modo,
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la libertà e la gioia diventano possibili.
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Sei libero,
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dalle tue preoccupazioni,
dai tuoi pensieri, dalla tua rabbia.
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È un tempo per te stesso,
per godere del tuo pranzo,
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inspiri così da essere pienamente presente
nel qui ed ora.
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Ed ogni boccone di cibo che mastichi e ingerisci,
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dovrebbero essere per te un'opportunità
di essere li presente.
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E quel cibo, proviene dall'universo,
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ogni singolo pezzo di pane, vegetale
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contengono in sé, l'intero universo.
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C'è il sole, la pioggia, la terra,
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il tempo, lo spazio, tutto è presente
in quel pezzo di pane,
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e quando tieni un pezzo di pane nelle tue mani
e respiri,
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puoi realizzare che quel pezzo di pane,
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è un ambasciatore dal cosmo che arriva per te.
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Arriva da te per nutrirti.
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Nella tradizione Cristiana,
nella celebrazione del rito eucaristico,
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il pane che mangiamo è il corpo di Gesù,
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cosicché sei in comunione con lui, attraverso il pane,
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perché il pane è Gesù.
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Gesù non è qualcuno o qualcosa che si trova
al di fuori del pane,
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Gesù è il pane.
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E con la consapevolezza e la concentrazione,
entriamo in contatto con Gesù.
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Nel Buddismo riferiamo in un modo diverso,
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diciamo che il pezzo di pane nelle tue mani
è il corpo dell'intero Universo.
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E quando sei in grado di vedere il sole, la nuvola,
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la pioggia ed ogni cosa in quel pezzo di pane,
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hai visto ,"il pane".
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Altrimenti il pane non è reale
è semplicemente un tozzolo,
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non è reale.
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Ecco che pochi secondi di mindfulness
ti aiutano a vedere
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il pane per quello che realmente è:
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il corpo dell'intero universo,
in cui tutto è presente.
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E il pane che mangi, che mastichi
ti mette in contatto con l'intero universo.
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Non c'è pensiero ma solo consapevolezza.
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C'è un'entrare in contatto, c'è un sentire,
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un'intuizione, ma non un pensare.
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Il non pensare è il segreto.
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E mentre mastichi, se quando mastichi quel pezzo di pane,
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sei consapevole di ciò che stai masticando,
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hai la possibilità di masticare solo il pane,
non i tuoi progetti, la tua rabbia.
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Non è salutare,
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masticare ed ingoiare la tua rabbia, i tuoi progetti,
semplicemente mastica il tuo pane,
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facendolo in questo modo diventare delizioso.
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Possiamo mangiare ogni boccone del nostro pranzo
in questo modo,
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ed ogni tanto smettiamo di mangiare, masticare
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e ci guardiamo intorno,
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per riconoscere un fratello, o una sorella di Dharma
seduti vicino a noi.
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C'è gioia, è una grande gioia,
potersi sedere e condividere il pranzo insieme
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alla comunità di pratica.
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È produrre l'energia della fratellanza, sorellanza
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della gioia e della pace.
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Mangiando in questo modo,
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trarrai nutrimento non solo per il tuo corpo
e per la tua mente,
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ma anche per la tua coscienza,
questo è mangiare in consapevolezza.
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All'epoca del Buddha,
i monaci sedevano con il Budhha,
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e mangiavano in questo modo,
godendo della fratellanza
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e della sorellanza nel mangiare
il pranzo tutti insieme.
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Oggi faremo allo stesso modo
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siederemo in gruppo
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con il nostro panino e la nostra bottiglia d'acqua,
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inspirando ed espirando,
nel mantenere il panino nelle nostre mani
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l'osserveremmo in profondità per alcuni secondi,
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consapevoli che si tratta del corpo dell'intero universo.
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È meraviglioso avere qualcosa da mangiare
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quando ci sono milioni di bimbi affamati.
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Mangiare in questo modo può generare l'energia della compassione,
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cosicché comprendiamo cosa fare e cosa non fare,
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per aiutare a ridurre la sofferenza nel mondo.
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Possiamo mangiare e consumare in un modo che
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può aiutare a preservare la nostra compassione.
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Poiché senza compassione, un persona non può
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essere una persona felice.
E nessuno può contare su di lei o su di lui
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se non possiede in se stessa alcuna compassione.
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Quindi mangiare è un modo di nutrire
non solo il nostro corpo
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ma la nostra compassione, la nostra felicità.
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[Suono di campana]
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