Eli l'anguilla: una misteriosa migrazione - James Prosek

Lezione intera: http://ed.ted.com/lessons/eli-the-eel-a-mysterious-migration-james-prosek

Sono viscide e striscianti e pur sembrando proprio dei serpenti marini, le anguille sono in realtà dei pesci unici nel loro genere che possono respirare attraverso la loro pelle e sopravvivere fuori dall'acqua. James Prosek traccia il percorso della vita di Eli l'anguilla mentre lei, (sì, lei) compie la sua migrazione al rovescio dall'oceano alle acque dolci per poi ritornare alle acque salate.

Lezione di James Prosek, animazione di Cinematic.

Sono lunghe e viscide

e non sono particolarmente colorate.

Sono però caratterizzate da una loro particolare bellezza:

i loro sinuosi movimenti

nell'acqua durante la notte

sono affascinanti da osservare.

Pur assomigliando a serpenti acquatici,

le anguille sono in realtà dei pesci davvero interessanti.

Sono molte le cose che rendono le anguille

degli esseri unici

oltre alla loro forma allungata e al corpo senza arti.

Le anguille

possono respirare attraverso la pelle.

Alcune possono abbandonare l'acqua

e muoversi sulla terra per brevi periodi.

Al contrario di molti altri pesci migratori

che si riproducono in acque dolci

e poi trascorrono la vita in acque salate,

come i salmoni,

le anguille del genere delle Anguille

migrano nella direzione opposta,

accoppiandosi e riproducendosi in mari e oceani

e trascorrendo il rimanente tempo

in acque dolci.

Se prendessimo una di queste anguille d'acqua dolce

e seguissimo la storia della sua vita

questa comincerebbe nel mezzo dell'Atlantico del Nord,

circa 1600 chilometri a est delle Bermuda.

Quest'area chiamata Mar dei Sargassi,

forma la parte occidentale

di un vortice subtropicale,

un vortice gigante nel mezzo dell'oceano.

La nostra anguilla, chiamiamola Eli,

comincerebbe come uno dei 10-20 milioni di piccole uova

di un'anguilla femmina

che schiudendosi diventa un essere fogliforme trasparente

che non assomiglia per niente a un'anguilla.

Eli si lascia trasportare dalle correnti oceaniche,

in particolar modo dalla Corrente del Golfo,

o verso l'Europa o verso l'America de Nord,

a seconda della specie di appartenenza.

Appena raggiunge la costa,

Eli misura circa cinque centimetri,

ricorda più un'anguilla ma è ancora trasparente.

in questa fase è conosciuta come cieca.

Bastano un paio di giorni nelle acque dolci

e la pelle di Eli si pigmenterà di marrone-nerastro

e comincerà a sembrare di più un'anguilla adulta.

Forse vi sarete resi conto

che non abbiamo ancora detto

se Eli è maschio o femmina.

Questo perché il genere si determinerà

una volta entrata nelle acque dolci,

anche se nessuno sa precisamente come questo accada.

La maggior parte delle anguille negli estuari

e nelle acque salmastre diventeranno maschi

mentre quelle che vanno controcorrente femmine

diventando due a tre volte più grandi

delle loro controparti maschili.

Nel nostro caso,

Eli è il diminutivo di Elaine.

In qualità di anguilla femmina,

Elaine sarà piuttosto solitaria durante gran parte

della sua vita nel fiume

e mangerà tutto ciò che cade nell'acqua:

cavallette, grilli, piccoli pesci,

larve d'insetti, rane, uccellini,

praticamente tutto ciò che può mettere in bocca.

Potrà crescere

fino a 1,2 metri

e pesare anche sei chili.

Non sappiamo come esattamente

però le anguille d'acqua dolce sanno

quando è ora di tornare nell'oceano,

sembra che qualcosa le richiami.

La loro migrazione autunnale è una delle più

grandi migrazioni mai viste sulla faccia

del nostro pianeta.

Non appena Elaine abbandona le acque dolci,

nell'oceano, subisce una metamorfosi scioccante.

I suoi occhi si ingrandiscono di circa 10 volte,

la sua pelle si ispessisce

e le sue pinne diventano più grandi.

Con ogni probabilità questi sono adattamenti

in previsione del viaggio oceanico che la aspetta

ed Elaine compie senza conseguenze

questa transizione, tossica per quasi tutti

gli altri pesci, da acque dolci a salate.

Una volta che Elaine lascia la foce del fiume

scomparirà completamente dalla nostra vista.

Nessuno ha mai assistito o è mai stato capace

di seguire un'anguilla adulta

durante la sua migrazione e non si sa nemmeno

a che profondità si riproducano.

Si presuppone che possano seguire dei segnali

che riescono a riconoscere,

come ad esempio la barriera termica tra le correnti oceaniche

o un cambio di salinità,

per riuscire a tornare nella stessa zona

dove sono nate.

Visto che non sappiamo esattamente

cosa accade durante la migrazione di un'anguilla,

possiamo solo immaginare il loro accoppiamento.

L'ipotesi comune è che Elaine

e migliaia

o centinaia di migliaia

di altre anguille

si riuniscano in grandi masse aggrovigliate

e rilascino le loro uova e il loro sperma

in un'orgia gigante conosciuta come panmixia.

Un paio di giorno dopo essere state deposte,

le uova si schiudono

e il ciclo inizia di nuovo.

Ma non avendo mai visto l'anguilla adulta

ritornare fino alle acque dolci dei fiumi,

dobbiamo supporre che

dopo aver terminato il loro lungo viaggio circolare

queste creature fantastiche e misteriose

muoiono qui,

nello stesso posto dove sono nate.

Addio Elaine!

È stato un piacere conoscerti.