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Innovare è difficile, ma disimparando s’impara | Marco Dussin | TEDxMilano

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    Quando veniamo a conoscenza di un segreto,
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    generalmente stupiamo
    i bambini dicendo loro,
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    "Me l'ha detto un uccellino".
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    E in realtà chi è soltanto capace
    di ripetere le stesse cose
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    viene in genere additato
    più o meno come un pappagallo.
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    Secondo la cultura contadina,
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    le rondini sono degli animali sacri,
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    invece la civetta
    è portatrice di sventura.
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    In Mozambico,
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    alcune tribù hanno imparato
    a dialogare con i passeri
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    per andare con loro alla ricerca di miele.
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    Figure come Icaro,
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    piuttosto che Leonardo da Vinci
    si sono ispirate al volo degli uccelli
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    e hanno sognato
    di poter finalmente volare.
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    I corvi della Nuova Caledonia
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    hanno una capacità
    di astrazione incredibile.
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    Loro si fabbricano,
    utilizzando rametti e foglie,
  • 0:59 - 1:03
    gli strumenti necessari
    per andare alla ricerca di cibo.
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    Ora, questo presuppone
    una capacità cognitiva enorme.
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    Perché? Perché in realtà lo sanno fare
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    semplicemente per aver visto
    altri corvi utilizzare gli strumenti,
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    ovvero sanno costruire
    i loro strumenti di lavoro
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    pur non avendo mai visto
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    il processo necessario
    a poterli fabbricare.
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    Questo fenomeno è interessantissimo,
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    perché permette l'evoluzione stessa
    degli strumenti di lavoro
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    e anche l'evoluzione stessa
    della specie dei corvi.
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    E in realtà questo fenomeno
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    si riteneva solo un puro appannaggio
    della specie umana.
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    E basandomi su questo
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    che vi chiedo di frugare
    all'interno della vostra borsa TED,
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    cercate, guardate dentro,
    c'è una piccola busta.
  • 1:50 - 1:53
    Ok? Su cui c'è scritto,
    "Aspetta ad aprire".
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    Dentro questa busta ci trovate
    sei mattoncini colorati.
  • 1:58 - 2:00
    Siccome, appunto vi ho detto,
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    i corvi sanno fabbricarsi
  • 2:03 - 2:09
    i loro strumenti pur non avendo mai visto
    le istruzioni necessarie a poterlo fare,
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    l'esperimento che faremo qui dentro
    è di cercare di fare la stessa cosa.
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    Pensate ad una papera.
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    Voi avete mai visto una papera dal vivo?
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    Se non l'avete vista dal vivo,
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    di sicuro l'avete vista
    in qualche documentario,
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    l'avete vista nei cartoni animati,
    l'avete vista nei fumetti, ok?
  • 2:27 - 2:28
    Com'è fatta una papera?
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    Come sono fatte le sue zampe,
    com'è fatto il suo petto, il suo collo?
  • 2:33 - 2:35
    Vola o non vola una papera?
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    Immaginatela, costruitela
    nella vostra mente.
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    Ora vi chiedo con i sei pezzettini,
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    con i sei mattoncini
    che avete tra le mani,
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    di costruire una papera.
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    Non copiate dai vostri vicini.
    Vi do tempo più o meno un minuto.
  • 2:52 - 2:56
    Montate i vostri sei mattoncini
    e costruite una papera. Prego.
  • 2:58 - 3:02
    Quando avete finito di costruirla,
    sollevatela in alto,
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    così posso vedere chi ha finito.
  • 3:04 - 3:08
    Ora vi chiedo un po' di attenzione,
  • 3:08 - 3:10
    perché questa parte
    è estremamente divertente.
  • 3:11 - 3:13
    Allora, osservate.
  • 3:13 - 3:16
    Osservate le vostre papere,
    osservate le papere dei vostri vicini.
  • 3:16 - 3:18
    Tenetele su, tenetele su.
  • 3:18 - 3:20
    Ci sono papere uguali?
  • 3:20 - 3:23
    I vostri vicini hanno fatto
    delle papere uguali alla vostra?
  • 3:23 - 3:25
    (Trambusto)
  • 3:27 - 3:31
    So che vi ho fatto fare
    è un esercizio estremamente interessante,
  • 3:31 - 3:34
    ovvero vi ho fatte costruire una papera,
  • 3:34 - 3:37
    non vi ho dato le istruzioni
    per poterlo fare,
  • 3:37 - 3:40
    vi ho chiesto di osservare le papere,
  • 3:40 - 3:44
    non vi ho detto che poteva esistere
    una papera giusta e una papera sbagliata,
  • 3:44 - 3:47
    e probabilmente, se le osservassimo bene,
  • 3:47 - 3:52
    gran parte delle papere all'interno
    di questo teatro sono diverse tra di loro.
  • 3:52 - 3:53
    Ok?
  • 3:53 - 3:57
    In realtà, ciò che vi ho chiesto
    di fare è qualcosa di più.
  • 3:57 - 4:03
    Vi ho chiesto di sfruttare
    il vostro modello mentale di papera.
  • 4:03 - 4:05
    Tutti voi avete in testa
  • 4:05 - 4:07
    un modello mentale
    di che cosa sia una papera,
  • 4:07 - 4:10
    ovvero avete osservato
    le papere nella realtà.
  • 4:10 - 4:13
    Le papere nella realtà
    sono molteplici, ok?
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    Ci sono papere di tanti tipi diversi,
  • 4:15 - 4:17
    ma voi li avete sintetizzate
    nella vostra testa
  • 4:17 - 4:19
    e semplificate in un modello.
  • 4:19 - 4:21
    Ora, il vostro modello
  • 4:21 - 4:24
    non contiene tutti
    i dettagli di una papera.
  • 4:24 - 4:27
    Non sapete esattamente
    quante piume ha una papera, non lo so,
  • 4:27 - 4:29
    ma il vostro modello è sufficiente
  • 4:29 - 4:33
    da poter distinguere una papera
    da un airone o da un gallo.
  • 4:33 - 4:39
    Ora ci sono persone che innovano
    esattamente come avete fatto voi,
  • 4:39 - 4:41
    ovvero sanno osservare la realtà,
  • 4:41 - 4:45
    si rendono conto
    che la realtà è molteplice
  • 4:45 - 4:48
    e riescono a sintetizzare
    in testa dei modelli
  • 4:48 - 4:52
    che gli permettono di produrre
    a loro volta dei prodotti o dei servizi
  • 4:52 - 4:56
    da consegnare all'umanità
    che siano nuovi, che siano mai visti prima
  • 4:56 - 5:00
    e soprattutto che migliorino la vita
    degli esseri umani.
  • 5:00 - 5:01
    La creatività spinge in questo,
  • 5:01 - 5:03
    la vostra creatività vi ha portato a fare
  • 5:03 - 5:06
    un numero altissimo di papere diverse.
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    Ora vi faccio fare un esercizio in più.
  • 5:12 - 5:16
    Questo disegno è uno
    dei tanti studi di Pablo Picasso
  • 5:16 - 5:19
    in cui ha cercato
    di studiare e semplificare
  • 5:19 - 5:23
    il modo in cui potesse essere
    rappresentata la realtà
  • 5:23 - 5:26
    e tramite un semplice tratto,
    una semplice linea,
  • 5:26 - 5:29
    è riuscito a produrre
    quello che effettivamente
  • 5:29 - 5:32
    può essere facilmente
    identificato come un gallo.
  • 5:33 - 5:36
    Ok? Ora che processo è questo?
  • 5:36 - 5:38
    È un processo di
    ulteriore semplificazione.
  • 5:38 - 5:42
    I modelli mentali sono comodissimi
    perché ci permettono davvero,
  • 5:42 - 5:45
    da un semplice tratto,
    da un semplice dettaglio,
  • 5:45 - 5:47
    di poter decifrare la realtà.
  • 5:47 - 5:51
    Ci sono persone
    che innovano in questo modo,
  • 5:51 - 5:54
    ovvero sanno guardare
    nel profondo delle cose,
  • 5:54 - 5:58
    o meglio sanno guardare
    nel profondo dell'animo delle persone.
  • 5:58 - 6:01
    Sanno cogliere qual è
    l'essenza dei vostri sogni,
  • 6:01 - 6:03
    qual è l'essenza
    di ciò che vi piace di più,
  • 6:03 - 6:05
    qual è l'essenza della felicità
  • 6:05 - 6:08
    e la riescono a sintetizzare
  • 6:08 - 6:15
    in qualcosa che chiamiamo comunemente
    un'icona, ovvero un prodotto, un servizio,
  • 6:15 - 6:19
    un qualcosa che utilizzate
    e che riconoscete da un semplice tratto.
  • 6:22 - 6:26
    Rendiamo più complicato e divertente
    il nostro esercizio.
  • 6:26 - 6:30
    Se vi avessi chiesto
    di costruire una non papera,
  • 6:30 - 6:32
    che cosa avreste costruito?
  • 6:32 - 6:36
    Sareste partiti da un progetto
    o avreste cominciato a muovere le mani?
  • 6:36 - 6:38
    Aumento la difficoltà:
  • 6:38 - 6:41
    se vi avessi chiesto
    di spiegare al vostro vicino di posto
  • 6:41 - 6:46
    che cosa sia un aeroplano
    e lui non l'avesse mai visto?
  • 6:46 - 6:49
    Gli avreste detto: "Un aeroplano
    è più o meno simile ad una papera".
  • 6:49 - 6:53
    Può avere lo stesso colore di una papera,
    vola più o meno come una papera,
  • 6:53 - 6:55
    non fa l'uovo.
  • 6:55 - 7:00
    Quindi a volte cerchiamo di utilizzare
    i modelli mentali per spiegare agli altri
  • 7:00 - 7:02
    qualcosa che loro non hanno mai visto.
  • 7:02 - 7:04
    Aumento la difficoltà:
  • 7:04 - 7:08
    se vi avessi chiesto di raccontare
    al vostro vicino di posto
  • 7:08 - 7:12
    un qualcosa che non esiste nella realtà,
  • 7:12 - 7:16
    ma che vorreste fare
    perché è il vostro prodotto innovativo.
  • 7:16 - 7:19
    Che cosa gli avreste raccontato?
    Beh, la difficoltà aumenta.
  • 7:19 - 7:24
    È difficile pensare nella vostra testa,
    decifrare ciò che state pensando,
  • 7:24 - 7:26
    ed è ancora più difficile
    raccontarlo agli altri
  • 7:26 - 7:28
    o farvi aiutare dagli altri.
  • 7:28 - 7:31
    Ci sono persone
    che innovano in questo modo,
  • 7:31 - 7:35
    ovvero riescono a concepire
    nella loro testa
  • 7:35 - 7:40
    prodotti, servizi, innovazioni così nuove
  • 7:40 - 7:44
    da essere non soltanto
    difficili da pensare
  • 7:44 - 7:47
    ma anche difficili
    da raccontare agli altri.
  • 7:47 - 7:51
    Ora, come fanno queste persone?
  • 7:51 - 7:54
    Come fanno a riuscire
    a portare a bordo altre persone?
  • 7:54 - 7:56
    Come fanno a raccontare tutto questo?
  • 7:56 - 8:00
    Beh, sono persone che hanno capito appieno
    come funzionano i nostri tempi.
  • 8:00 - 8:02
    Sono persone che li sanno cavalcare.
  • 8:02 - 8:04
    Sono persone cha hanno capito
    che il cambiamento
  • 8:04 - 8:07
    è la misura dei tempi di oggi.
  • 8:07 - 8:08
    Perché?
  • 8:08 - 8:11
    Perché i tempi di oggi
    sono caratterizzati dalla velocità.
  • 8:11 - 8:14
    Che cosa significa "tempi veloci"?
  • 8:14 - 8:17
    Tempi veloci sono tempi
    in cui ti sembra sempre,
  • 8:17 - 8:20
    perennemente di essere in ritardo, certo.
  • 8:20 - 8:24
    O sono quei tempi per cui chi si trova
    a dover fare prodotti e servizi
  • 8:24 - 8:27
    arriva sul mercato
    sempre un po' troppo tardi.
  • 8:27 - 8:29
    Se i nostri tempi sono veloci,
  • 8:29 - 8:33
    ci hanno anche permesso
    di renderci conto di un'altra cosa,
  • 8:33 - 8:38
    ovvero che i tempi
    in cui viviamo sono non lineari.
  • 8:38 - 8:40
    Che cosa significa non lineari?
  • 8:41 - 8:43
    Ve lo spiego con un esempio.
  • 8:43 - 8:46
    Provate a pensare ai vostri nonni,
  • 8:46 - 8:50
    quanti cambiamenti epocali
    avranno vissuto nella loro vita.
  • 8:50 - 8:53
    Certo alcuni cambiamenti
    vissuti dai vostri nonni
  • 8:53 - 8:57
    probabilmente sono stati davvero epocali
    e stravolgenti per l'intera umanità.
  • 8:57 - 8:58
    Davvero impattanti.
  • 8:58 - 9:03
    Ma quanti in tutto? Forse cinque?
    Forse dieci nella loro vita?
  • 9:03 - 9:06
    I loro nonni quanti ne avranno vissuti?
  • 9:06 - 9:07
    Forse di meno.
  • 9:07 - 9:10
    Ora pensate a voi,
    pensate ai vostri figli.
  • 9:10 - 9:12
    Gli analisti dicono
    che nei prossimi 20 anni,
  • 9:12 - 9:14
    il genere umano cambierà
  • 9:14 - 9:18
    più di quanto non abbia fatto
    negli scorsi 300.
  • 9:19 - 9:22
    Quindi che cosa significa
    che il nostro tempo è non lineare?
  • 9:22 - 9:25
    Significa che non segue
    a tutti i costi una linea retta.
  • 9:25 - 9:27
    La linea retta è quella che ti fa pensare
  • 9:27 - 9:30
    che domani andrà più o meno
    come oggi e come ieri.
  • 9:30 - 9:33
    Ma è chiaro a tutti che alcune linee
    non sono rette, sono esponenziali,
  • 9:33 - 9:37
    se non addirittura completamente
    imprevedibili e impreviste.
  • 9:38 - 9:41
    I nostri tempi, poi, sono complessi.
  • 9:41 - 9:43
    Che cosa significa complesso?
  • 9:43 - 9:47
    "Complesso" significa
    che la quantità di relazioni tra le parti
  • 9:47 - 9:51
    è talmente alta da non
    permetterci di semplificare.
  • 9:51 - 9:53
    È complessa la natura:
  • 9:53 - 9:56
    pensate alla foresta,
    pensate agli ecosistemi naturali.
  • 9:56 - 9:59
    È complesso il corpo umano,
    è complesso il nostro cervello.
  • 9:59 - 10:00
    Non è così facile,
  • 10:00 - 10:04
    non è neppure possibile
    isolare una parte e semplificare.
  • 10:04 - 10:08
    Ora, ciò che è importante
    all'interno della complessità
  • 10:08 - 10:10
    è che appunto le reti e le relazioni
  • 10:10 - 10:15
    ne sono la misura
    davvero importante e interessante.
  • 10:15 - 10:20
    E ultima cosa, i nostri tempi
    sono caratterizzati dall'imprevedibilità.
  • 10:20 - 10:23
    Ora, l'imprevedibilità
    è sempre stata considerata,
  • 10:23 - 10:26
    o è spesso stata considerata
    dalle nostre aziende
  • 10:26 - 10:27
    come un qualcosa di negativo.
  • 10:27 - 10:29
    Abbiamo cercato di pianificare ogni cosa,
  • 10:29 - 10:33
    ci ha sempre spaventato
    pensare che il futuro sia imprevedibile.
  • 10:33 - 10:38
    In realtà l'imprevedibilità
    è un buonissimo motore di innovazione.
  • 10:38 - 10:39
    Ce lo racconta Darwin,
  • 10:39 - 10:43
    ci racconta che è l'imprevedibilità
    a permettere alle specie di evolversi
  • 10:43 - 10:46
    e di adattarsi al mondo
    in cui stiamo vivendo.
  • 10:48 - 10:51
    Ora quindi come fare?
  • 10:51 - 10:56
    Io nella mia esperienza ho avuto modo
    di incontrare centinaia di imprenditori
  • 10:56 - 10:59
    che si stanno facendo questa domanda.
  • 10:59 - 11:04
    Alcuni hanno capito come fare,
    altri non lo sanno, alcuni ci riescono,
  • 11:04 - 11:06
    altri non ci riescono.
  • 11:06 - 11:09
    Tutti riconoscono
    che è estremamente difficile,
  • 11:09 - 11:12
    ma c'è un'altra cosa
    che invece io riconosco in tutti loro
  • 11:12 - 11:15
    e sono due caratteristiche
    che accomunano le persone
  • 11:15 - 11:17
    che cercano di innovare oggi,
  • 11:17 - 11:21
    e sono una deliberata, sconfinata,
    un desiderio fortissimo,
  • 11:21 - 11:25
    una voglia fortissima
    di poter fare sperimentazione,
  • 11:25 - 11:31
    e di nuovo un deliberato e sconfinato
    desiderio fortissimo di poter disimparare.
  • 11:31 - 11:34
    Che cosa significano queste due cose?
  • 11:35 - 11:37
    Ora, ci siamo detti,
  • 11:37 - 11:41
    "Il mondo di oggi, i nostri tempi
    sono caratterizzati dall'incertezza
  • 11:41 - 11:45
    e l'incertezza è una misura positiva
    dei nostri tempi".
  • 11:45 - 11:49
    Se sei incerto che cosa puoi fare?
    Come ti puoi comportare?
  • 11:49 - 11:52
    Cosa puoi fare, se non puoi
    prevedere sempre tutto?
  • 11:52 - 11:56
    Un'idea buona è cominciare
    a scommettere, anziché promettere;
  • 11:56 - 11:58
    e per scommettere bene,
  • 11:58 - 12:03
    una buona idea è di cominciare
    a muoverci un passo dopo l'altro.
  • 12:03 - 12:05
    Ovvero, faccio un piccolo passo
  • 12:05 - 12:08
    verso la direzione
    in cui penso di voler andare,
  • 12:08 - 12:10
    poi mi chiedo come sta andando.
  • 12:10 - 12:13
    Se mi chiedo come sta andando,
    lo chiedo anche agli altri.
  • 12:13 - 12:16
    Questo capite che presuppone
    una estrema gentilezza
  • 12:16 - 12:19
    nei confronti di noi stesse
    e delle altre persone,
  • 12:19 - 12:23
    ovvero devo davvero accettare
    di domandarmi come sta andando.
  • 12:23 - 12:26
    Ora non vi sto dicendo
    che tutto è allo sbando,
  • 12:26 - 12:27
    davvero non vi sto dicendo
  • 12:27 - 12:31
    che andare a caso è più o meno
    come muoversi con un obiettivo,
  • 12:31 - 12:35
    ma vi sto dicendo che gli obiettivi
    si raggiungono per piccoli passi
  • 12:35 - 12:37
    tramite i quali continuare a imparare.
  • 12:39 - 12:40
    Questa cosa dell'imparare
  • 12:40 - 12:44
    è un secondo termine
    estremamente importante,
  • 12:44 - 12:48
    ovvero per anni abbiamo trasformato
    le nostre organizzazioni
  • 12:48 - 12:50
    in learning organisations,
  • 12:50 - 12:54
    cioè abbiamo cominciato a pensare
    che imparare fosse una misura buona
  • 12:54 - 12:57
    per poterci muovere
    nei nostri tempi, ed è vero.
  • 12:57 - 12:58
    Per fortuna è stato così,
  • 12:58 - 13:02
    per fortuna ci siamo resi conto
    che imparare è importante,
  • 13:02 - 13:04
    ma ad un certo punto è anche successo,
  • 13:04 - 13:07
    e lo fanno alcune
    delle aziende con cui lavoro,
  • 13:07 - 13:12
    che tutto ciò che avevano imparato,
    chiamateli data o chiamateli big data,
  • 13:12 - 13:14
    tutto ciò che avevano imparato
  • 13:14 - 13:18
    ogni tanto gli ha fatto pensare
    di poter predire il futuro.
  • 13:18 - 13:20
    L'uomo da sempre ha sperato
    di poter predire il futuro;
  • 13:20 - 13:24
    ma in realtà predire il futuro,
    lo sappiamo, non si può fare.
  • 13:24 - 13:27
    Non riusciamo neppure
    a predire che tempo farà domani,
  • 13:27 - 13:28
    per cui probabilmente,
  • 13:28 - 13:32
    anziché concentrarvi
    su come diventare learning organisation,
  • 13:32 - 13:34
    ciò che vi voglio proporre
  • 13:34 - 13:37
    è di concentrarvi su come diventare
    unlearning organisation,
  • 13:37 - 13:42
    ovvero a volte è più difficile
    disimparare che imparare.
  • 13:42 - 13:47
    Disimparare significa spostarsi
    in una condizione di leggero disagio.
  • 13:47 - 13:50
    Guardare il mondo,
    guardare le cose che stai facendo
  • 13:50 - 13:52
    e renderti conto che forse
  • 13:52 - 13:55
    ciò che avevi imparato
    per ieri e per oggi,
  • 13:55 - 13:58
    oggi non vale più per domani,
  • 13:58 - 14:02
    ovvero non puoi riapplicare
    vecchie regole a mondi nuovi
  • 14:02 - 14:05
    e disimparare fa spazio
    a un nuovo imparare.
  • 14:06 - 14:08
    Serve molto coraggio per poterlo fare.
  • 14:08 - 14:12
    È davvero una sfida entusiasmante
    per il mondo dell'imprenditoria
  • 14:12 - 14:15
    ma anche per il mondo,
    al di fuori del mondo del lavoro.
  • 14:15 - 14:17
    Magari ciò che fate normalmente
    nella vostra vita
  • 14:17 - 14:19
    portatelo nel vostro mondo del lavoro,
  • 14:19 - 14:23
    perché lo lasciate confinato
    allo spazio al di fuori del vostro lavoro?
  • 14:24 - 14:28
    Ora, la domanda importante per tutti noi
  • 14:28 - 14:30
    però è quella che ci siamo
    fatti all'inizio,
  • 14:30 - 14:34
    ovvero, voi che tipo di innovatori siete?
  • 14:34 - 14:39
    Siete innovatori che guardano il mondo
    e riconoscono quanto è variopinto
  • 14:39 - 14:44
    e sanno aggiungere prodotti nuovi
    per creare ancora più felicità
  • 14:44 - 14:48
    o siete innovatori che sanno guardare
    nel profondo dell'essere umano
  • 14:48 - 14:53
    e riconoscerne i tratti fondamentali
    che accomunano tutte le persone
  • 14:53 - 14:56
    e produrre quelle che chiamiamo
    appunto delle icone.
  • 14:56 - 14:59
    Siete innovatori
    che sanno fare esperimenti?
  • 14:59 - 15:01
    Sapete sperimentare ed essere gentili
  • 15:01 - 15:03
    nei confronti dei risultati
    dei vostri esperimenti?
  • 15:03 - 15:06
    O siete innovatori che sanno disimparare
  • 15:06 - 15:07
    e che quindi ogni tanto
  • 15:07 - 15:10
    riconoscono di poter lasciare alcune
    vecchie tradizioni
  • 15:10 - 15:13
    per far spazio a nuove idee
    e nuove modalità.
  • 15:15 - 15:19
    Qualsiasi tipo di innovatori voi siate,
  • 15:19 - 15:22
    il motivo per cui lo fate è importante.
  • 15:22 - 15:25
    Ovvero, nella mia esperienza
  • 15:25 - 15:29
    vedo innovatori che in genere
    non innovano solo per sé stessi
  • 15:29 - 15:33
    e non innovano neppure
    per l'innovazione fine a sé stessa.
  • 15:33 - 15:36
    Non innovi solo
    per modificare dei processi
  • 15:36 - 15:40
    e non innovi neppure soltanto
    per guadagnare di più.
  • 15:41 - 15:47
    Il motivo principale per cui innovi
    è la linfa vitale dell'innovazione,
  • 15:47 - 15:52
    è la quantità di relazioni
    che hai saputo creare attorno a te.
  • 15:52 - 15:55
    È la linfa che ti spinge a voler innovare
  • 15:55 - 15:59
    ed è anche la misura
    di quanto bravo sei stato a farlo.
  • 15:59 - 16:03
    Più relazioni hai, più innoverai,
    e più relazioni hai, più hai innovato.
  • 16:06 - 16:08
    Non è mai esistito prima, un periodo,
  • 16:08 - 16:11
    un momento migliore
    per poter fare innovazione
  • 16:11 - 16:14
    e in realtà, se non mi credete,
  • 16:15 - 16:17
    ritirate su le vostre papere
    che avete costruito.
  • 16:19 - 16:21
    Ascoltate questa cosa,
  • 16:21 - 16:25
    ascoltate il sorriso che vi è nato
    sul volto quando le avevate costruite,
  • 16:25 - 16:29
    ascoltate il sorriso che è nato
    sul volto delle persone
  • 16:29 - 16:31
    che le avevano costruite vicino a voi.
  • 16:31 - 16:33
    Ecco, questa è la misura
  • 16:33 - 16:38
    di quanto oggi valga la pena di innovare
    e creare nuove relazioni.
  • 16:38 - 16:39
    Grazie.
  • 16:39 - 16:42
    (Applausi)
Title:
Innovare è difficile, ma disimparando s’impara | Marco Dussin | TEDxMilano
Description:

Capacità cognitiva, modelli mentali e innovazione: la creatività ci porta a costruire sempre cose nuove. Ma in tempi sempre più veloci, non lineari, come possiamo rimanere in equilibrio? Marco Dussin ci porta a mettere al centro noi stessi e gli altri per capire come muoverci e come innovare con uno sguardo nuovo, abbracciando l'imprevedibilità: la vera spinta che ci permette di cambiare e di evolvere.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
17:00

Italian subtitles

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