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Turbolenza: uno dei grandi misteri irrisolti della fisica - Tomàs Chor

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    Sei su un aereo quando
    senti un improvviso scossone.
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    Fuori dal tuo finestrino sembra
    non stia succedendo nulla
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    eppure l'aereo continua a scuotere
    te e i tuoi compagni di viaggio
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    passando nell'aria
    turbolenta dell'atmosfera.
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    Sebbene potrebbe non consolarti sentirlo,
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    questo fenomeno è uno
    dei principali misteri della fisica.
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    Dopo più di un secolo
    di studi sulla turbolenza,
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    abbiamo dato solo alcune risposte
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    su come funziona e influenza
    il mondo intorno a noi.
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    Eppure, la turbolenza è onnipresente,
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    e spunta praticamente in ogni sistema
    con dei fluidi in movimento.
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    Questo include il flusso d'aria
    nell'apparato respiratorio.
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    Il sangue che si muove
    attraverso le arterie.
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    E il caffè nella tazzina,
    quando si mescola.
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    Le nuvole sono governate dalla turbolenza,
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    come lo sono le onde
    che si infrangono sulla costa
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    e le raffiche di plasma nel nostro sole.
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    Comprendere esattamente
    come funziona questo fenomeno
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    avrebbe una ripercussione
    su tanti aspetti della nostra vita.
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    Ecco ciò che sappiamo.
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    Liquidi e gas di solito
    hanno due tipi di moto:
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    un flusso laminare,
    che è stabile e tranquillo;
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    e un flusso turbolento,
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    che è composto di vortici
    apparentemente disordinati.
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    Immagina un bastoncino di incenso.
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    Il flusso laminare di fumo liscio
    alla base è stabile e facile da predire.
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    Tuttavia, nella parte più alta
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    il fumo accelera, diventa instabile,
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    e l'andamento del moto cambia
    in qualcosa di caotico.
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    Questa è la turbolenza in azione,
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    e i flussi turbolenti hanno
    certe caratteristiche in comune.
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    Prima di tutto, la turbolenza
    è sempre caotica.
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    Che è diverso dall'essere casuale.
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    Piuttosto, significa che la turbolenza
    è molto sensibile alle perturbazioni.
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    Una spintarella in un senso o nell'altro
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    porterà a risultati completamente diversi.
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    Questo rende praticamente impossibile
    predire cosa succederà,
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    persino con molte informazioni
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    sullo stato attuale del sistema.
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    Un'altra caratteristica importante
    della turbolenza
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    sono le diverse dimensioni di moto
    che mostrano questi flussi.
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    I flussi di turbolenza
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    hanno molti mulinelli di dimensioni
    differenti chiamati "vortici",
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    vortici di dimensione e forma diverse.
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    Tutti questi vortici di dimensioni diverse
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    interagiscono l'uno con l'altro,
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    rompendosi per diventare
    sempre più piccoli
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    fino a che tutto questo movimento
    è trasformato in calore,
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    in un processo chiamato
    la "cascata di energia".
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    Ecco come riconosciamo la turbolenza.
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    Ma perché si verifica?
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    In ogni liquido o gas che scorre
    ci sono due forse opposte:
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    l'inerzia e la viscosità.
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    L'inerzia è la tendenza dei fluidi
    a continuare a muoversi,
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    il che causa instabilità.
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    La viscosità contrasta le perturbazioni,
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    rendendo il flusso laminare.
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    In liquidi densi come il miele,
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    la viscosità vince quasi sempre.
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    Sostanze meno viscose
    come l'acqua o l'aria
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    sono più soggette all'inerzia,
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    che crea le instabilità
    che evolvono nella turbolenza.
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    Si misura dove è posizionato
    un fluido in questo spettro
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    con qualcosa chiamato
    il numero di Reynolds,
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    che è il rapporto tra l'inerzia
    di un fluido e la sua viscosità.
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    Più grande è il numero di Reynolds,
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    più è probabile
    che si verifichi una turbolenza.
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    Il miele versato in una tazza, ad esempio,
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    ha un numero di Reynolds pari ad 1.
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    La stessa situazione con l'acqua
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    ha un numero di Reynolds
    che è vicino a 10.000.
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    Il numero di Reynolds è utile
    per comprendere semplici scenari,
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    ma è inefficace in molte situazioni.
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    Ad esempio, il movimento dell'atmosfera
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    è influenzato in modo significativo
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    da fattori che includono
    la gravità e la rotazione della terra.
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    Oppure considera cose
    relativamente semplici
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    come la resistenza aerodinamica
    dei palazzi e delle macchine.
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    Possiamo fare dei modelli grazie
    a molti esperimenti e prove empiriche.
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    Ma i fisici vogliono
    essere in grado di prevederli
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    attraverso leggi fisiche ed equazioni,
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    così come siamo in grado di modellare
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    le orbite dei pianeti
    e i campi elettromagnetici.
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    Molti scienziati pensano che per arrivarci
    si farà affidamento sulla statistica
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    e sull'aumento della potenza di calcolo.
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    Simulazioni di flussi di turbolenza
    su computer estremamente veloci
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    potrebbero aiutarci a identificare schemi
    che potrebbero portare a una teoria
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    che organizzi e unifichi le predizioni
    attraverso situazioni diverse.
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    Altri scienziati pensano
    che il fenomeno sia talmente complesso
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    che una teoria così completa
    non potrà mai essere possibile.
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    Speriamo di giungere a una scoperta,
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    perché una vera comprensione
    della turbolenza
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    potrebbe avere enormi impatti positivi,
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    che potrebbero comprendere
    parchi eolici più efficienti;
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    la possibilità di prepararsi meglio
    a eventi atmosferici catastrofici;
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    o persino il potere di controllare
    gli uragani a distanza.
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    E naturalmente, voli più tranquilli
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    per milioni di passeggeri
    delle linee aeree.
Title:
Turbolenza: uno dei grandi misteri irrisolti della fisica - Tomàs Chor
Speaker:
Tomàs Chor
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Guarda la lezione completa: https://ed.ted.com/lessons/turbulence-one-of-the-great-unsolved-mysteries-of-physics-tomas-chor

Sei su un aereo quando senti un'improvviso scossone. Fuori dal tuo finestrino sembra non stia succedendo nulla, eppure l'aereo continua a scuotere te ed i tuoi compagni di viaggio quando attraversa l'aria turbolenta dell'atmosfera. Che cos'è esattamente la turbolenza, e perché si verifica? Tomàs Chor si immerge in uno dei predominanti misteri della fisica: il complesso fenomeno della turbolenza.

Lezione di Tomàs Chor, diretta da Biljana Labovic.

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English
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