From the Last Supper to advertising: Giovanni Morale at TEDxMilano
-
0:13 - 0:14Iniziamo il percorso,
-
0:14 - 0:18iniziamo ovviamente dal Cenacolo,
poco distante da qui. -
0:18 - 0:20Siamo nel refettorio
di Santa Maria delle Grazie, -
0:20 - 0:22ma ovviamente non parleremo
del Codice da Vinci -
0:22 - 0:25né del Cenacolo in sé, ma dell'immaginario,
-
0:25 - 0:26cioè che cosa è l'immagine.
-
0:26 - 0:27Porterò un po' l'acqua al mio mulino,
-
0:27 - 0:29cioè guarderò all'immagine antica.
-
0:29 - 0:31Questa è la prima immagine di un cenacolo,
-
0:31 - 0:32fatto in affresco,
-
0:32 - 0:35completamente diversa da quella
che abbiamo qui a Milano, -
0:35 - 0:38forse la prima immagine legata al tema,
-
0:38 - 0:40che ovviamente è un esempio.
-
0:40 - 0:41Questo qua è un manoscritto, va bene così,
-
0:41 - 0:45vedete, è una struttura piatta,
non c'è prospettiva, -
0:45 - 0:49Giuda è messo al di qui della tavola,
-
0:50 - 0:52quindi è un manoscritto
appunto dell'anno Mille. -
0:52 - 0:54Abbiamo percorso già un po' di secoli.
-
0:55 - 0:56Qua è la stessa più o meno cosa,
-
0:56 - 1:02con Cristo e Giuda ben evidenziato,
in questo appiattimento -
1:02 - 1:05stabilito proprio dall'opera.
-
1:05 - 1:08Questo è straordinario,
questa è una vetrata di Chartres, -
1:08 - 1:11in cui vediamo sempre Giuda fuori,
ma Giovanni, -
1:11 - 1:13come evangelicamente,
sul costato di Cristo. -
1:13 - 1:18Vedete come si evolve l'immaginario
dello stesso passo evangelico. -
1:19 - 1:20Questo è Giotto.
-
1:20 - 1:26Questo è Giotto, che già modifica,
quindi immagina, il testo in modo diverso. -
1:27 - 1:30Vediamo sempre Giovanni su Cristo,
e Giuda che intinge. -
1:31 - 1:32Abbastanza semplice qui.
-
1:32 - 1:34Quindi stiamo guardando l'antico,
-
1:34 - 1:36proprio l'altro ieri.
-
1:37 - 1:38Questo è Duccio.
-
1:38 - 1:40Più o meno, a parte la modifica
delle aureole, -
1:40 - 1:42una struttura classica diciamo,
-
1:42 - 1:46cioè viene rappresentato sempre
più o meno nello stesso stile. -
1:48 - 1:50Qua iniziamo a cambiare.
-
1:50 - 1:52Stiamo avvicinandoci al Cenacolo.
-
1:52 - 1:56Siamo in una grandiosa prospettiva
rinascimentale, -
1:56 - 2:00Andrea del Castagno,
appunto ci evidenzia Giuda -
2:00 - 2:02sempre all'antico modo medievale,
-
2:02 - 2:05con Giovanni vicino a Cristo,
-
2:05 - 2:08però in una prospettiva straordinariamente
rinascimentale -
2:08 - 2:13e legata a uno spazio pieno
di gemme e di marmi. -
2:13 - 2:15Qua siamo nella Cappella Sistina,
-
2:15 - 2:19siamo veramente in una sontuosità
non solo di luogo, -
2:19 - 2:22ma proprio di idea di spazio,
-
2:23 - 2:25però su stilemi antichi,
-
2:25 - 2:30come disposizioni dei protagonisti
di questa vicenda. -
2:31 - 2:34Qua invece siamo al nostro,
diciamo, oggetto dei desideri, -
2:34 - 2:36che è appunto un po' un lavoro
che stiamo facendo insieme -
2:36 - 2:40perché poi ognuno, nell'immagine,
nell'idea, -
2:42 - 2:44che si può fare, partiamo da questa,
-
2:44 - 2:46può essere usata questa immagine,
-
2:46 - 2:48ma poteva essere usato qualcos'altro.
-
2:48 - 2:52Ovviamente siamo a Milano,
usiamo uno dei capolavori milanesi. -
2:52 - 2:53Ma il gioco è sempre uguale.
-
2:53 - 2:57Qui, ci sono due cose interessanti,
-
2:57 - 3:01almeno ci sono tantissime,
ma questo: la spazialità. -
3:01 - 3:04Leonardo crea una prospettiva accelerata,
-
3:05 - 3:10un effetto 3D, che non era mai stato dato,
e magnifico. -
3:10 - 3:13Immaginate per un visitatore dell'inizio
del Cinquecento -
3:13 - 3:16guardare questa infinità,
-
3:16 - 3:17che viene ancora resa in gigantesca
-
3:17 - 3:20da queste tre finestre, verso l'infinito.
-
3:20 - 3:22Francesco I, quando arrivò a Milano, ha detto:
-
3:22 - 3:25"Me lo porto a casa". No, un attimo. Ecco.
-
3:25 - 3:27E soprattutto il tema.
-
3:27 - 3:31Cioè non parla di tutto quello che succede
in quella santissima notte, -
3:31 - 3:36ma, nel refettorio dove tutti i giorni
i domenicani mangiavano, -
3:36 - 3:38c'è l'eco delle parole di Cristo:
-
3:38 - 3:40"Uno di voi mi sta tradendo, mi tradirà".
-
3:40 - 3:43E c'è proprio una teatralità.
-
3:44 - 3:47Vedete le mani, vedete questo supporto,
-
3:47 - 3:50vedete quanto, cosa succede no.
-
3:50 - 3:51Che è un po' inquietante andare
tutte le volte a mangiare -
3:51 - 3:55e vedere questa immagini
che ti evoca qualcos'altro. -
3:56 - 4:02Cosa succede dal 1498 ai giorni nostri?
-
4:03 - 4:04Qua niente.
-
4:04 - 4:06Siamo nell'inizio, ma siamo in latitudine,
-
4:06 - 4:08Eh no, ma è importante sapere!
-
4:09 - 4:13Eh no, perché ovviamente ho portato
esempi non troppo – -
4:14 - 4:18come dire, auto-referenziali,
nella dimostrazione. -
4:18 - 4:21Però anche al nord
non era ancora arrivato. -
4:21 - 4:23Non c'era internet, invece era –
-
4:23 - 4:26Dürer, che aveva conosciuto Leonardo,
poco dopo, -
4:27 - 4:30ovviamente lui è un grandissimo,
non è che lo copia, -
4:30 - 4:34però ha già un movimento,
un'apertura, una prospettiva. -
4:36 - 4:39Qui Albain, soprattutto nelle mani,
-
4:40 - 4:43e soprattutto in queste tre aperture,
-
4:43 - 4:44ovviamente avrà visto qualcosa.
-
4:44 - 4:46La reinterpreta.
-
4:46 - 4:49Guardate come viene elaborato
a livello mentale di immagine, -
4:50 - 4:51nel corso dei secoli.
-
4:51 - 4:54Un po' un lavoro che stiamo facendo
adesso. -
4:54 - 4:56Non ce la farò mai, ecco.
-
4:56 - 4:59Abbastanza chiaro il riferimento.
-
4:59 - 5:00Ognuno poi si trova i particolari,
-
5:00 - 5:02perché ognuna avrebbe bisogno di –
-
5:02 - 5:03Qua siamo negli anni Venti
del Cinquecento, -
5:03 - 5:06e proprio c'è, guardate le mani,
qua a destra, -
5:06 - 5:09la struttura, le tre aperture.
-
5:09 - 5:13Una cosa ovviamente diversa,
al il richiamo, l'eco. -
5:13 - 5:15Questo è un Tiziano prima maniera,
-
5:15 - 5:18che ha l'apertura, ma abbastanza diverso.
-
5:19 - 5:23Un Tiziano della maturità,
straordinariamente simile. -
5:23 - 5:27Morirà nel '76, ma guardate
il movimento, le mani. -
5:27 - 5:30Giovanni lì, però Giuda comunque
è insieme agli altri, -
5:30 - 5:32siamo tutti traditori.
-
5:33 - 5:37Non si può più fare a meno
di questa opprimente -
5:37 - 5:40immagine del refettorio
di Santa Maria delle Grazie. -
5:42 - 5:45Vedete voi, guardate le aperture dietro.
-
5:45 - 5:48Non so, un po' copiata.
-
5:50 - 5:53Non volevo far ridere, ma bene.
-
5:53 - 5:56Rubens, ovviamente lui è un grande,
-
5:56 - 5:59qua questo dipinto l'ho messo
per dire che, -
5:59 - 6:04si sa benissimo, però, come a dire:
"Ci penso io". -
6:04 - 6:05Ci sta.
-
6:06 - 6:08(Risate)
-
6:10 - 6:13Questo qua è –
volevo passare una tavola di Parigi – -
6:14 - 6:15(Risate)
-
6:15 - 6:17Qua proprio Philippe de Champaigne,
-
6:17 - 6:18uno dei miei autori preferiti,
-
6:18 - 6:21addirittura c'è la piegatura
attiva e passiva -
6:21 - 6:25della tovaglia stirata del cenacolo.
Complimenti. -
6:25 - 6:27Cioè, meraviglioso.
(Risate) -
6:27 - 6:33(Applausi)
-
6:34 - 6:37Tiepolo invece, ovviamente,
-
6:37 - 6:40c'è l'apertura nel senso della spazialità,
della commensalità, -
6:40 - 6:42però ovviamente diciamo che
-
6:42 - 6:45ci sono degli aspetti molto vicini
al Cenacolo, -
6:45 - 6:49però proprio tra le righe.
Non è questo il luogo per – -
6:49 - 6:53Qua proprio siamo nella seconda
metà dell'Ottocento, -
6:54 - 6:55Vogliono –
-
6:55 - 6:58Questa è San Pietroburgo,
i russi vogliono fare una loro -
6:59 - 7:03immagine di un testo evangelico ortodosso,
-
7:03 - 7:09e quindi si distaccano completamente
dal prototipo vinciano, giustamente. -
7:09 - 7:12E quindi vi ho portato
anche il contro-esempio, -
7:12 - 7:14che male non fa.
-
7:15 - 7:17Questo è un Nolde.
-
7:18 - 7:20Non c'è quasi nulla del Cenacolo.
-
7:20 - 7:23C'è proprio la voglia di rompere
con la classicità, -
7:24 - 7:27anche se questo senso
della convivialità rimane. -
7:27 - 7:29Però ovviamente qui sarebbe un po' ardito.
-
7:29 - 7:32Anche quindi l'esercizio è non trovarlo
in ogni momento. -
7:33 - 7:35Calma un attimo.
-
7:36 - 7:37Infatti li ho portati apposta.
-
7:37 - 7:40Qua è Spencer, che non c'entra nulla.
-
7:40 - 7:43Ritorna Giovanni sul costato di Cristo,
-
7:43 - 7:46però c'è l'apertura,
questo senso della tavola, -
7:46 - 7:49e non la divisione con Giuda.
-
7:49 - 7:55Ormai questo prototipo è entrato
anche nella modernità, -
7:55 - 7:58nella contemporaneità, la infetta.
-
7:59 - 8:01E non se ne può fare più a meno.
-
8:01 - 8:04Dalì che sembra anche lì, ma c'è proprio la –
-
8:04 - 8:05completamente diverso,
-
8:05 - 8:08questo senso proprio dell'eucarestia
di cui Leonardo -
8:08 - 8:11non voleva dare assolutamente,
ma c'è il senso dell'infinito. -
8:12 - 8:15Ovviamente fa sempre un po' –
un po' sopra le righe Dalì, -
8:15 - 8:20però ne ha sicuramente un sentore.
-
8:21 - 8:23Questo è interessante perché è esatto.
-
8:23 - 8:25Questo Buffet, che è ai Musei Vaticani,
-
8:25 - 8:31è esattamente un ricordo,
non vuole imitare Leonardo, -
8:31 - 8:33imita quello che c'è stato prima:
-
8:34 - 8:37con Giudas, il cui nome compare in alto,
-
8:37 - 8:39al di qua della tavola,
-
8:39 - 8:41come succedeva a Chartres,
-
8:41 - 8:44come succedeva nei manoscritti
che abbiamo visto. -
8:45 - 8:46Guardate questo è un regalo,
-
8:46 - 8:48questo è un Bunuel,
-
8:48 - 8:52nel film che ha vinto nel '61
il Festival di Cannes, -
8:52 - 8:54visto che siamo recenti dai fasti
della Croisette, -
8:54 - 8:57guardate, imita esattamente,
-
8:57 - 9:00è una celebrazione del Cenacolo
di Leonardo. -
9:00 - 9:05Anche l'arte, un'altro tipo di arte,
non ne può fare a meno. -
9:06 - 9:09È il cenacolo senza i commensali.
-
9:09 - 9:12Questo acrilico in cui, ovviamente,
-
9:12 - 9:15ormai Leonardo diventa il padre
-
9:15 - 9:17a cui non si riesce più a togliere.
-
9:18 - 9:22Warrol, che dedica al Cenacolo Da Vinci
proprio una serie -
9:22 - 9:24notevolissima, guardate anche questa,
-
9:24 - 9:29di studi fotografici e di serigrafie
su tela. -
9:30 - 9:32Paterson cambia completamente,
-
9:32 - 9:35la modernità proprio:
una parete con i nomi. -
9:35 - 9:37( Risate )
-
9:37 - 9:40Interessante, ovviamente
non mi sembra – -
9:40 - 9:43che ci siano grandi affinità, però –
-
9:44 - 9:48ma non vogliamo trovarle a tutti i costi.
-
9:48 - 9:51(Applausi)
-
9:51 - 9:55Questa, questa che è un po' reverente,
-
9:55 - 9:58è un cenacolo in cui sembra
che non ci siano affinità, -
9:59 - 10:00invece ce ne sono molte:
-
10:00 - 10:03molte per la divisione degli apostoli,
-
10:03 - 10:05e per quelle tre aperture.
-
10:05 - 10:08È inutile, anche se siamo in un sottoscala
in un sobborgo di New York, -
10:09 - 10:12ricorda, echeggia,
il refettorio di Santa Maria delle Grazie. -
10:12 - 10:14Ne poteva far due, per non essere
proprio uguali! -
10:14 - 10:15No tre.
-
10:15 - 10:17Questa è l'ultima che vi faccio vedere.
-
10:17 - 10:21È una pubblicità che ovviamente
è dissacrante, -
10:21 - 10:23perché ricorda talmente il cenacolo
-
10:23 - 10:25che ovviamente è stata proibita in Italia
-
10:25 - 10:27perché considerata blasfema
-
10:27 - 10:30anche perché pubblicizzava
dei collant francesi. -
10:30 - 10:31(Risate)
. -
10:32 - 10:33Benissimo.
-
10:34 - 10:41(Applausi)
-
10:41 - 10:45Abbiamo finito.
Voi vi siete fatti un po' il filo, -
10:45 - 10:47avete visto un po' –
questo è un gioco che potete -
10:47 - 10:50fare a casa con gli amici,
mettendo le figurine -
10:50 - 10:52e aprendo i libri di storia dell'arte.
-
10:52 - 10:54Ovviamente è una provocazione,
-
10:54 - 10:55abbiamo fatto il cenacolo,
-
10:55 - 10:57ma potevamo fare qualsiasi altra cosa.
-
10:58 - 11:01È un modo per dirvi diverse cose:
-
11:02 - 11:06una banalmente che il moderno è leggibile
-
11:06 - 11:10nella sua completezza
solo se c'è l'antico, -
11:10 - 11:11e quindi dobbiamo per forza.
-
11:12 - 11:16Addirittura andiamo a vedere lo ieri,
ma anche l'altro ieri, -
11:16 - 11:18per essere proprio tranquilli e sereni
-
11:18 - 11:21e prenderlo nella sua interezza.
-
11:21 - 11:25Un altro discorso interessante
è il discorso degli archetipi. -
11:26 - 11:28L'ha affrontato Jung in modo –
-
11:28 - 11:30Cioè noi viviamo di archetipi,
dentro di noi, -
11:30 - 11:32nel nostro pneuma, nella nostra anima
-
11:32 - 11:35abbiamo degli archetipi,
cioè delle immagini, -
11:36 - 11:39che ci rendiamo consapevoli
o non consapevoli. -
11:39 - 11:42Ovviamente gli archetipi iniziano
dal mito. -
11:43 - 11:46Ma io sto parlando
di archetipi immaginativi, -
11:46 - 11:48cioè nella creazione di nuove immagini.
-
11:49 - 11:52Il Cenacolo è un capolavoro non solo
per la maestria, -
11:52 - 11:55per chi l'ha fatto, per la fisiognomica,
-
11:55 - 11:56per tutto quanto è stato scritto,
-
11:56 - 12:00ma perché è un archetipo, cioè seduce,
-
12:00 - 12:05è un'energia, che ovviamente,
a cui si deve per forza fare i conti; -
12:06 - 12:10è un padre e un nonno
a cui tutti gli autori, -
12:10 - 12:12ma non solo gli autori
che creano l'immagine, -
12:12 - 12:16ma noi fruitori abbiamo
un eco di questa immagine. -
12:16 - 12:20Il problema, in un mondo
così pieno di immagini, -
12:21 - 12:25è difficile creare archetipi nuovi
per il futuro, -
12:25 - 12:27perché ovviamente sono stati già fatti,
-
12:27 - 12:29ma comunque pensiamo a studiare
quelli antichi, -
12:29 - 12:31per capire dove possiamo posizionarci.
-
12:31 - 12:35Perché creare archetipi, è creare
nuovi linguaggi, -
12:35 - 12:37nuove comunicazioni.
-
12:37 - 12:41Un nuovo senso di spazialità mentale,
di libertà interiore. -
12:43 - 12:47Al Cenacolo non vediamo
un'immagine fissa su un muro, -
12:47 - 12:51ma un'energia, una storia, è una poesia.
-
12:52 - 12:53Un'ultima cosa.
-
12:54 - 12:58Qua tiro veramente l'acqua al mio mulino,
onestamente. -
12:58 - 13:01Si, parliamo tanto di contemporaneità.
-
13:02 - 13:07Abbiamo visto quanto serve per il domani,
-
13:07 - 13:12comprendere l'antico, quasi una banalità,
vi sto dicendo. -
13:13 - 13:17Però mi piace pensare che queste pitture,
-
13:17 - 13:19che questi capolavori,
queste uniche immagini -
13:19 - 13:23che non vanno via come internet,
come youtube, -
13:23 - 13:25ma rimangono lì fisse
-
13:25 - 13:28aiutano noi ad arricchirci.
-
13:28 - 13:31Come diceva Simone Weil,
una grande filosofa del Novecento, -
13:31 - 13:37"La bellezza di quelle immagini erode
la mediocrità, la bruttezza". -
13:37 - 13:39Un altro autore dell'Ottocento diceva:
-
13:40 - 13:44“Io non vado nei musei per conoscere
gli antichi maestri, -
13:45 - 13:48ma per conoscere meglio me stesso."
-
13:48 - 13:52Ecco, il messaggio non è partire
dal Cenacolo e fare questa cosa. -
13:52 - 13:56Il messaggio è che quelle immagini
servono noi oggi, -
13:57 - 14:02a vivere, a superare le difficoltà,
ad andare in un museo -
14:02 - 14:05e fermarsi mezz'ora davanti
a un grande quadro -
14:05 - 14:08e l'energia di quelle forme,
di quei colori, -
14:08 - 14:12di quella sapienza ci aiuta a vivere oggi.
-
14:12 - 14:16E forse con un animo più sereno
vedremo il futuro. -
14:16 - 14:20(Applausi)
- Title:
- From the Last Supper to advertising: Giovanni Morale at TEDxMilano
- Description:
-
Communicator of Art - Passionate and enthusiastic communicator of art. In addition to a career in the economic and financial field, after the degree at Bocconi University, he has always cultivated his passion for the history of art: a second degree, the publication of essays related in particular to the Renaissance period in Milan, the artistic management of a cultural association founded by himself and some collaborations with FAI. Member of the Board of Directors of the Ente Raccolta Vinciana, today he is responsible for the art collection of a major bank institution.
In the spirit of ideas worth spreading, TEDx is a program of local, self-organized events that bring people together to share a TED-like experience. At a TEDx event, TEDTalks video and live speakers combine to spark deep discussion and connection in a small group. These local, self-organized events are branded TEDx, where x = independently organized TED event. The TED Conference provides general guidance for the TEDx program, but individual TEDx events are self-organized.* (*Subject to certain rules and regulations)
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 14:23
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Els De Keyser
Ciao Stefania,
Could you have another look at your transcription, taking into account the rules on subtitle length and reading speed?
https://www.youtube.com/watch?v=yvNQoD32Qqo
This tool can help you to spot subtitles that violate the rules on subtitle length and reading speed.
http://archifabrika.hu/tools/
See you later,
Els
chiara0086
Cara Els,
my name is Chiara.. I don't know if you meant to comment on someone else's video..
Also, I don't think I ever uploaded the subtitles for "The last supper". Are they there instead?