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Baltimora ha scelto il cessate il fuoco

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    C'è un pastore a Baltimora.
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    Si chiama Michael Phillips,
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    è un pastore della Kingdom Life Church,
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    e parla spesso di problemi
    che ci si presentano in modo arrogante,
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    con tanta fiducia, come se
    non potessimo farci proprio niente.
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    Il tasso di omicidi a Baltimora
    stava facendo proprio questo.
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    Anno dopo anno, ha continuato a essere
    il grosso problema
  • 0:23 - 0:26
    per cui nessuno di noi
    poteva fare niente.
  • 0:26 - 0:28
    Ma Baltimora è speciale:
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    non è una che si lascia sconfiggere.
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    La storia del movimento
    Baltimore Ceasefire racconta
  • 0:35 - 0:38
    che Baltimora ha guardato
    negli occhi il tasso di omicidi
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    e ha detto: "Quello che non farai
    è portarci via la grandezza".
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    Due ani fa ero all'incontro
    di una 300 Man March.
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    All'epoca, ero una leader
    di quel movimento.
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    Quest'uomo si chiama Ogun,
  • 0:50 - 0:53
    è una specie di padrino
    dell'hip-hop a Baltimora,
  • 0:53 - 0:54
    viene da me e mi dice:
  • 0:54 - 0:58
    "Hey, ho questa idea
    di un cessate il fuoco a Baltimora,
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    e credo che tu sia quella giusta
    a cui parlarne".
  • 1:01 - 1:04
    Rispondo: "Sono assolutamente
    una a cui parlarne,
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    perché è una cosa che dovremmo fare".
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    Così facciamo il gioco
    del ti chiamo, ci vediamo
  • 1:09 - 1:13
    e due anni dopo ancora
    non ne avevamo parlato.
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    Ora siamo a maggio del 2017.
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    Mio figlio Paul, ha 19 anni, un giorno
    mi sta portando a casa dal lavoro,
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    e mi dice: "Mamma, sapevi
    che il tasso di omicidi a Baltimora
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    è più alto che mai?"
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    E dico: "Cosa intendi,
    è più alto che mai?
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    Com'è possibile?
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    Cosa succede a quelli che dicono
    di avere conoscenze in strada?
  • 1:32 - 1:36
    Perché non usano quelle conoscenze
    e dichiarano un cessate il fuoco?"
  • 1:36 - 1:37
    E andavo avanti così
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    dalla mia sensazione di impotenza
    per quello che altri non stavano facendo.
  • 1:41 - 1:43
    La mattina dopo mi svegliai
  • 1:43 - 1:45
    e mi resi conto che ero arrabbiata
  • 1:45 - 1:48
    non per quello che gli altri non facevano,
  • 1:48 - 1:51
    ma perché avevo sentito il messaggio
    anni prima,
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    e non mi ero mossa.
  • 1:52 - 1:55
    Ero io che dovevo fare qualcosa.
  • 1:55 - 1:57
    Mi alzai e via:
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    "Ok, se avessimo solo tre giorni
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    in cui tutti in città si impegnassero,
  • 2:02 - 2:05
    nessuno ucciderebbe nessuno,
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    e invece celebreremmo la vita.
  • 2:07 - 2:09
    Quando possiamo farlo?"
  • 2:09 - 2:10
    È maggio, guardo il calendario,
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    tutto bene, ho del tempo libero
    il primo weekend di agosto,
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    lo faremo dal 4 al 6 agosto.
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    Sono tutta emozionata,
    mi avvio al lavoro,
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    e più guido, più terrorizzata sono.
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    Quindi inizio: "Non ti preoccupare...
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    (Risate)
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    Non lo dirò ad alta voce.
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    Nessuno saprà mai che lo stavo pensando
    se non lo dico".
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    Ma non mi mollava,
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    perché a Dio piace mostrarsi
    sotto le nostre sembianze,
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    e perché sembro debole
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    e sono sempre chiamata
    a dimostrare integrità,
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    una chiamata nella mia vita
    me lo ha detto a voce alta.
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    La mia città sembra debole
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    e vorrebbe tanto mostrarsi
    nella sua integrità.
  • 2:51 - 2:55
    Avevo cuori nel petto
    che mi chiamavano
  • 2:55 - 2:59
    perché la gente in città voleva fare
    qualcosa di straordinario insieme.
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    Gente che era già stata uccisa
    nella mia città
  • 3:02 - 3:04
    mi chiamava
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    da dentro, dal petto,
  • 3:07 - 3:12
    e un nodo alla gola:
    "Yo, E, non puoi lasciarci morire invano
  • 3:12 - 3:14
    quando sai come urlare
    questa situazione".
  • 3:14 - 3:17
    E vi reagii con paura.
  • 3:17 - 3:20
    "Ma qualcuno potrebbe venire ucciso
    comunque quel weekend".
  • 3:20 - 3:22
    E quello fu il momento
    in cui dovetti accettare
  • 3:22 - 3:25
    che forse mentre siamo fuori
    a diffondere il messaggio:
  • 3:25 - 3:28
    "Ehi, nessuno ucciderà nessuno.
    Celebreremo la vita!",
  • 3:28 - 3:32
    magari qualcuno complotterà per prendersi
    una vita proprio lì e in quel momento,
  • 3:32 - 3:36
    ma ora sentiranno
    le avvisaglie nello spirito.
  • 3:36 - 3:38
    Seppi che era il momento
    per la mia città
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    di una rivolta dello spirito collettivo.
  • 3:42 - 3:44
    Andai al telefono, chiamai Ogun,
  • 3:45 - 3:47
    e dissi: "Hai detto che volevi
    un cessate il fuoco?
  • 3:47 - 3:48
    Cos'è? Sono pronta".
  • 3:48 - 3:53
    Disse: "Sai, quando sento
    di Palestinesi e Israeliani in guerra,
  • 3:53 - 3:55
    penso che dovrebbero smettere,
  • 3:55 - 3:57
    ma quando sento
    la parola 'cessate il fuoco',
  • 3:57 - 4:00
    mi fa fermare e ricercare
    cosa sta succedendo".
  • 4:00 - 4:03
    E voleva la stessa attenzione
    per Baltimora,
  • 4:03 - 4:04
    dall'esterno,
  • 4:04 - 4:08
    ma un'introspezione su quello
    che stava succedendo a noi.
  • 4:08 - 4:11
    Parlammo di come non potesse
    appartenere a una persona.
  • 4:11 - 4:15
    Non una persona o un'organizzazione
    dovrebbe dichiarare il cessate il fuoco.
  • 4:15 - 4:18
    L'intera città
    avrebbe dovuto farlo insieme.
  • 4:18 - 4:20
    Organizzammo il primo incontro a maggio.
  • 4:20 - 4:23
    Si presentarono circa 12 o 15 persone,
  • 4:23 - 4:26
    ed è da qui che prende
    il nome di Baltimore Ceasefire,
  • 4:26 - 4:27
    perché sapete cosa significa
  • 4:27 - 4:29
    quando sentite
    la parola "cessate il fuoco".
  • 4:29 - 4:31
    Non si uccide nessuno.
  • 4:31 - 4:34
    Da qui è nato
    il Baltimore Peace Challenge.
  • 4:34 - 4:37
    Perché non si tratta solo
    di non essere violenti.
  • 4:37 - 4:40
    Si tratta di essere
    deliberatamente pacifici.
  • 4:40 - 4:42
    Cosa state pensando?
  • 4:42 - 4:45
    Che tipo di cose meschine
    non state dicendo?
  • 4:45 - 4:49
    Come reagite al conflitto?
  • 4:49 - 4:51
    Afferrai cinque persone di fiducia,
  • 4:51 - 4:54
    e noi sei diventammo
    l'unità organizzativa.
  • 4:54 - 4:56
    Diamo un po' di sostegno rapidamente.
  • 4:56 - 4:59
    Al tre voglio che urliate "Unità!".
  • 4:59 - 5:01
    Uno, due, tre: unità!
    Pubblico: Unità!
  • 5:01 - 5:04
    È il compleanno di Shellers.
    Buon compleanno, Shellers.
  • 5:04 - 5:05
    Pubblico: Buon compleanno!
  • 5:05 - 5:07
    Così pubblicammo un comunicato stampa,
  • 5:07 - 5:10
    e i media ci dissero,
    ancora non è una storia,
  • 5:10 - 5:14
    verremo il 7 agosto per vedere
    come è andato il cessate il fuoco.
  • 5:14 - 5:16
    E noi: "Oh, promesso? Oh, benissimo".
  • 5:16 - 5:18
    E Baltimora si mise al lavoro,
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    e non solo la gente
    inviò soldi al conto PayPal
  • 5:21 - 5:23
    per farci comprare volantini e poster,
  • 5:23 - 5:26
    la gente venne con i volantini e i poster
  • 5:26 - 5:28
    e li mandò in giro per la città,
  • 5:28 - 5:30
    e la gente ne parlava.
  • 5:30 - 5:34
    Che tipo di risorse vi servono?
    Cosa vi state succedendo?
  • 5:34 - 5:35
    Cosa vi è successo?
  • 5:35 - 5:39
    Perché capiamo le radici della violenza
    in questo paese.
  • 5:39 - 5:42
    La gente che diceva
    che non avrebbe funzionato
  • 5:42 - 5:43
    finiva comunque la frase così
  • 5:43 - 5:46
    "ma per favore continuate a provare.
    Qualcuno deve pur fare qualcosa".
  • 5:46 - 5:48
    Gli adolescenti che ci raccontavano
  • 5:48 - 5:51
    quello che facevano in strada
    tutto il giorno chiesero:
  • 5:51 - 5:54
    "Posso avere un poster
    da mettere sul mio muro di notte
  • 5:54 - 5:56
    così lo posso vedere quando vado a letto?"
  • 5:56 - 5:58
    I gangster ci chiamavano, dicevano:
  • 5:58 - 6:01
    "Vi dirò da dove la violenza non verrà,
  • 6:01 - 6:03
    perché aderiamo al Peace Challenge".
  • 6:03 - 6:04
    E hanno mantenuto la parola.
  • 6:04 - 6:06
    Quando la gente diceva; "Non funzionerà,
  • 6:06 - 6:09
    perché qualcuno ucciderà
    a Oriente e a Occidente,"
  • 6:09 - 6:13
    abbiamo detto: "Non importa.
    Si tratta di auto-determinazione.
  • 6:13 - 6:16
    Non riesci a mantenere la sicurezza
    in un raggio di tre o sei isolati?"
  • 6:16 - 6:18
    E diceva: "Non fraintendere.
    Sarà sicuro qui",
  • 6:18 - 6:22
    e hanno mantenuto al promessa.
  • 6:22 - 6:29
    (Applausi)
  • 6:29 - 6:30
    Quattro canzoni,
  • 6:31 - 6:33
    e ora sembra che stia alzando cinque dita,
  • 6:33 - 6:36
    ma ho quattro dita,
    quindi per me questo è quattro,
  • 6:36 - 6:39
    quattro canzoni sono state scritte
    per il Baltimore Ceasefire,
  • 6:39 - 6:41
    e quella che più lo rappresenta,
  • 6:41 - 6:44
    in cui un gruppo di artisti
    si è riunito e ha fatto una canzone,
  • 6:44 - 6:48
    ora è nominata per un Grammy.
  • 6:48 - 6:51
    Quello che stava succedendo
  • 6:51 - 6:54
    dai più bei angoli delle case di crack
  • 6:54 - 6:57
    agli angoli più lerci
    degli uffici dei politici,
  • 6:57 - 6:58
    tutti
  • 6:58 - 7:00
    (Risate)
  • 7:00 - 7:04
    parlavano di questa cosa
    che Baltimora stava facendo insieme.
  • 7:05 - 7:06
    E poi, arrivò il weekend:
  • 7:07 - 7:10
    eventi in tutta la città,
    gente che strillava
  • 7:10 - 7:12
    "Felice Giornata del Cessate il Fuoco!"
  • 7:12 - 7:15
    A più di 200 persone hanno cancellato
    i precedenti e hanno trovato lavoro
  • 7:15 - 7:18
    altri sono entrati in programmi
    di recupero dalla droga
  • 7:18 - 7:20
    grazie a quello che succedeva
    in città quel weekend.
  • 7:20 - 7:23
    Le gente diceva:
    "L'aria sembra diversa a Baltimora.
  • 7:23 - 7:25
    Niente telefonate alle madri
    la scorsa notte.
  • 7:25 - 7:26
    Non ho sentito spari".
  • 7:27 - 7:30
    Il sabato, Trey andò a cercarsi un lavoro
  • 7:30 - 7:31
    ed era emozionato.
  • 7:31 - 7:33
    A 24 ore senza omicidi,
  • 7:33 - 7:38
    cantavamo Kendrick Lamar.
    "We gon' be alright. We gon' be alright."
  • 7:38 - 7:41
    E poi alle 4:59 il sabato,
  • 7:41 - 7:44
    riceviamo un messaggio
    che qualcuno è stato ucciso.
  • 7:44 - 7:46
    Non sapevamo il nome,
    ma scopriamo che era Trey.
  • 7:49 - 7:51
    Siamo accorsi in Sargeant Street,
  • 7:52 - 7:54
    ci siamo tenuti per mano in cerchio
  • 7:54 - 7:56
    e abbiamo guardato il pavimento,
  • 7:56 - 8:00
    dicendo: "Questo è terreno sacro
    perché lo rendiamo tale,
  • 8:00 - 8:04
    perché il punto in città in cui
    qualcuno perde la vita per la violenza
  • 8:04 - 8:06
    deve essere terreno sacro".
  • 8:06 - 8:10
    Non si trattava solo di sostenere
    Trey e la sua transizione
  • 8:10 - 8:13
    e trasmettere amore alla sua famiglia.
  • 8:13 - 8:18
    Si trattava di fermarsi
    a pensare davvero a cosa si prova
  • 8:18 - 8:21
    20 minuti dopo aver ucciso qualcuno.
  • 8:21 - 8:23
    Possiamo riversare amore in questo?
  • 8:23 - 8:27
    Perché finché non lo facciamo,
    non cureremo questa epidemia.
  • 8:27 - 8:30
    Più tardi quel giorno,
    riceviamo un'altra chiamata.
  • 8:31 - 8:33
    Dante è stato ucciso.
  • 8:33 - 8:35
    Alla fine della giornata
    eravamo sconvolti.
  • 8:36 - 8:38
    Nella vita reale, eravamo sconvolti,
  • 8:38 - 8:40
    perché avevamo aperto i nostri cuori
  • 8:40 - 8:42
    e cambiato l'atmosfera della città,
  • 8:42 - 8:45
    e i nostri cuori
    si erano spezzati insieme.
  • 8:45 - 8:48
    Dovevamo essere onesti
    sul fatto che l'ultimo weekend,
  • 8:48 - 8:51
    con la perdita
    di sei persone per violenza,
  • 8:51 - 8:54
    non era come questo weekend
    in cui ne avevamo perse due,
  • 8:54 - 8:57
    perché ora facevamo attenzione.
  • 8:57 - 9:00
    Ora speravamo tutti
  • 9:00 - 9:02
    che nessuno venisse ucciso.
  • 9:02 - 9:05
    Quindi abbiamo dovuto fare voto
  • 9:05 - 9:10
    di non essere più insensibili
    quando perdiamo qualcuno in città.
  • 9:10 - 9:16
    Queste due vite ci avrebbero ricordato
    di pulsare più alto e andare avanti.
  • 9:16 - 9:20
    Andando avanti
    con il Baltimore Ceasefire 365,
  • 9:20 - 9:23
    perché c'è lavoro da fare tutto l'anno,
  • 9:23 - 9:25
    e c'è un altro cessate il fuoco
    il prossimo weekend,
  • 9:25 - 9:28
    dal 3 al 5 novembre,
    segnatevelo in agenda.
  • 9:28 - 9:29
    (Applausi)
  • 9:29 - 9:31
    Giusto?
    Ci aspettiamo la stessa cosa.
  • 9:31 - 9:34
    È stato nei notiziari di tutto il mondo,
  • 9:34 - 9:35
    Australia, Norvegia, Cina.
  • 9:35 - 9:38
    Tutti volevamo venire
    al risollevamento di Baltimora
  • 9:38 - 9:40
    e potreste farlo tutti, giusto?
  • 9:40 - 9:43
    Andando oltre,
    ora non dobbiamo più chiedere
  • 9:43 - 9:44
    "Cosa possiamo fare?"
  • 9:45 - 9:48
    Abbiamo visto la forza
    della coscienza collettiva.
  • 9:48 - 9:51
    Tutti voi avete frainteso Baltimora.
  • 9:51 - 9:54
    Pensavate tutti che Baltimora
    fosse solo "The Wire."
  • 9:54 - 9:56
    Quando abbiamo perso Freddie Gray,
  • 9:56 - 9:58
    avete visto tutti la rivolta di Baltimora,
  • 9:58 - 10:02
    e la gente in giro per il mondo
    l'ha mal qualificato e frainteso.
  • 10:02 - 10:08
    Ciò di cui non vi siete resi conto
    è che Baltimora ha la forza di sollevarsi,
  • 10:08 - 10:10
    ed è quello che continuiamo a fare.
  • 10:10 - 10:11
    (Applausi)
  • 10:11 - 10:14
    Proseguendo, vediamo te, America,
  • 10:14 - 10:19
    che con sistemi di oppressione violenta
    cerchi di batterci sul campo,
  • 10:19 - 10:21
    eppure, ci alziamo.
  • 10:21 - 10:26
    Ci alziamo e ci schieriamo con le città
    di tutto il paese come noi
  • 10:26 - 10:28
    che sono in mano, senza colpa,
  • 10:28 - 10:31
    a condizioni criminali in cui vivere
  • 10:31 - 10:35
    e sono poi etichettate
    come selvagge per come vivono.
  • 10:35 - 10:37
    Siamo dalla loro parte.
  • 10:37 - 10:41
    Ricordiamo loro che siamo un esempio
    di quel che si può fare dicendo:
  • 10:41 - 10:44
    "No, non accetto queste condizioni
  • 10:44 - 10:46
    che stai cercando di mettermi in mano.
  • 10:46 - 10:50
    Voglio decidere come deve essere
    la più grande versione di me stesso.
  • 10:51 - 10:54
    La prossima volta
  • 10:54 - 10:57
    che affrontate un dilemma, un problema,
  • 10:57 - 11:01
    potete dire: "Voglio essere come Baltimora
  • 11:01 - 11:03
    e voglio guardarlo in faccia,
  • 11:03 - 11:05
    voglio raccontarlo".
  • 11:05 - 11:08
    Ma quello che non farete
    è portarmi via la mia grandezza.
  • 11:08 - 11:10
    Per favore, credeteci.
  • 11:10 - 11:11
    Grazie.
  • 11:11 - 11:14
    (Applausi)
Title:
Baltimora ha scelto il cessate il fuoco
Speaker:
Erricka Bridgeford
Description:

In un giorno, in una città, in un quartiere. E se tutti deponessero le armi? Erricka Bridgeford è una pacificatrice che vuole fermare gli omicidi e la violenza a Baltimora, la sua città natale. Così ha aiutato a organizzare il cessate il fuoco di Baltimora, una campagna locale per mantenere la pace. In un intervento personale e appassionato, la Bridgeford racconta la storia del movimento per il cessate il fuoco e la sua visione più ampia per l'eliminazione degli omicidi a Baltimora.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
11:27
Elena Montrasio approved Italian subtitles for How Baltimore called a ceasefire
Elena Montrasio accepted Italian subtitles for How Baltimore called a ceasefire
Elena Montrasio edited Italian subtitles for How Baltimore called a ceasefire
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Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How Baltimore called a ceasefire

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