Dai semi al sole | Giorgio Vacchiano | TEDxBustoArsizio
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0:01 - 0:06[Musica]
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0:09 - 0:14[Applausi]
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0:17 - 0:20Ho amato la natura fin da piccolo.
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0:20 - 0:21I miei ricordi vanno da quando
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0:21 - 0:23guardavo il mondo dall'alto
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0:23 - 0:27dallo zaino di mio papà
durante le escursioni estive in montagna -
0:27 - 0:29e poi dal basso del mio metro e qualcosa
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0:29 - 0:31non appena ho imparato a camminare
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0:31 - 0:34e riconoscere cosa fosse un sentiero.
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0:35 - 0:37Mio padre è fotografo naturalista,
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0:38 - 0:40mi ha insegnato ad osservare
ed a farmi domande. -
0:41 - 0:43La farfalla che si posava sulla mia mano,
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0:43 - 0:46gli stambecchi maschi in lotta
nella nebbia autunnale, -
0:46 - 0:48i minerali che brillavano al sole.
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0:48 - 0:51Pian piano sono diventati dei compagni
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0:51 - 0:53che ritrovavo tutte le estati.
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0:53 - 0:55Sulla riva di questi laghetti alpini
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0:55 - 0:58ho dato il mio primo bacio
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0:58 - 1:01e molti dei viaggi immaginari
che facevo da adolescente -
1:01 - 1:04avevano luogo in montagna,
erano ambientati lì. -
1:05 - 1:08Salire verso l'alto,
scoprire nuovi sentieri -
1:08 - 1:09era ogni volta un avventura,
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1:09 - 1:13ma anche qualcosa che
mi faceva sentire a casa. -
1:14 - 1:18Estate dopo estate,
cercare stelle cadenti nel cielo notturno -
1:18 - 1:21è una sana passione per guerre stellari.
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1:22 - 1:25Mi ha fatto venir voglia di
conoscere meglio l'universo. -
1:25 - 1:30Allora ho comprato un libro,
che spiegava le stelle, le costellazioni -
1:30 - 1:34e leggevo di nebulose di
polvere che creavano pianeti -
1:34 - 1:37e particelle in viaggio fin
dall'origine dell'universo, -
1:37 - 1:40di fusione nucleare al centro del sole.
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1:41 - 1:44Tutto aumentava il mio senso
di meraviglia. -
1:44 - 1:47Spazi e tempi immensi erano
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1:47 - 1:49a portata di un semplice binocolo, anzi
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1:49 - 1:52a volte li potevo percepire
anche ad occhio nudo, -
1:52 - 1:54come quando trovavo
la galassia di Andromeda -
1:54 - 1:56nel cielo
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1:56 - 1:58e mi accorgevo di stare a guardare
indietro nel tempo -
1:58 - 2:00di due milioni di anni
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2:00 - 2:03tanto ci aveva messo la luce
ad arrivare ai miei occhi. -
2:04 - 2:05O quando vedevo
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2:05 - 2:07il centro della nostra galassia:
la Via Lattea -
2:07 - 2:09e mi accorgevo che in fondo,
io e lei -
2:09 - 2:12eravamo fatti praticamente
degli stessi elementi. -
2:13 - 2:16A scuola non ero molto bravo in fisica:
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2:16 - 2:18sapevo fare bene i conti,
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2:18 - 2:20ma dimostrare i teoremi
non era il mio pane, -
2:20 - 2:23però il mio professore di
scienze era un laureato -
2:23 - 2:25in scienze forestali,
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2:25 - 2:27una disciplina che non
sapevo neanche esistesse. -
2:28 - 2:30Mi spiegò che questa materia
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2:30 - 2:32insegnava non solo
a conoscere la natura, -
2:32 - 2:36ma anche a lavorare insieme
a lei per il bene della Società. -
2:37 - 2:39Sembrava un lavoro
a contatto con l'ambiente, -
2:39 - 2:41in più mi affascinava
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2:41 - 2:44la prospettiva di mettere
un po' le mani in pasta, -
2:44 - 2:48anzichè limitarmi ad uno
studio da spettatore. -
2:48 - 2:50Così era deciso:
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2:50 - 2:52l'estate della maturità mi iscrissi
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2:52 - 2:54a Scienze Forestali.
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2:55 - 2:58Negli anni dell'università
continuavo ad andare in montagna, -
2:58 - 3:01ma l'attenzione si spostava ora sul bosco
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3:01 - 3:03che fino ad allora consideravo uno sfondo
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3:03 - 3:05oppure un noioso intermezzo
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3:05 - 3:07da superare il più in fretta possibile
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3:07 - 3:10per arrivare un po' più in alto.
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3:10 - 3:12Ora invece imparavo a
riconoscere gli alberi, -
3:12 - 3:14a chiamarli per nome,
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3:14 - 3:16a sapere che ciascuno ha i suoi gusti
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3:16 - 3:20in fatto di luce, di acqua,
di suolo dove crescere. -
3:21 - 3:24Soprattutto imparavo che
tutte le cose in natura -
3:24 - 3:26sono collegate
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3:26 - 3:28anche su distanze e tempi
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3:28 - 3:30che sembrano impossibili da colmare.
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3:30 - 3:32È un po' come i nostri atomi,
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3:32 - 3:34sono stati forgiati
nel nucleo delle stelle -
3:34 - 3:36miliardi di anni fa,
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3:36 - 3:38allo stesso modo le foreste
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3:38 - 3:41portano in sé la traccia di
eventi lontani -
3:41 - 3:43nel tempo e nello spazio.
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3:44 - 3:47Prendiamo gli anelli di
accrescimento annuali degli alberi: -
3:48 - 3:51negli anelli noi possiamo leggere
non solo l'età delle piante, -
3:52 - 3:53ma anche la pioggia,
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3:53 - 3:55il caldo, il freddo del passato
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3:55 - 3:58registrati nell'ampiezza
di ciascun anello. -
3:59 - 4:00Così che leggendo oggi
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4:00 - 4:01questi diari naturali
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4:01 - 4:04siamo in grado di ricostruire
il clima di decenni -
4:04 - 4:06o centinaia di anni fa
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4:06 - 4:08e capire come stia cambiando.
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4:08 - 4:10Per esempio:
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4:10 - 4:12quasi tutti gli alberi della terra
si ricordano -
4:12 - 4:16della più grande eruzione
vulcanica registrata in tempi storici -
4:16 - 4:18quella del vulcano Tambora,
in Indonesia -
4:18 - 4:20nel 1815.
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4:21 - 4:24In poco meno di un anno
la cenere fece il giro della Terra -
4:24 - 4:26si disperse in tutta l'atmosfera
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4:26 - 4:29causando una stagione
così fredda e umida -
4:29 - 4:31che il 1816
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4:31 - 4:33venne ricordato come l'anno senza estate.
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4:33 - 4:36Quell'anno gli alberi crebbero molto meno
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4:36 - 4:39e ancora oggi troviamo la
traccia di questa eruzione -
4:39 - 4:41nell'anello di accrescimento del 1816
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4:41 - 4:44improvvisamente più stretto
di tutti gli altri. -
4:45 - 4:48Molte altre cose accaddero
in quell'anno senza estate: -
4:49 - 4:51gli eserciti di Napoleone
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4:51 - 4:53si impanatarono nel terreno
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4:53 - 4:56inaspettatamente zuppo a Waterloo;
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4:56 - 4:58nella campagna svizzera
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4:58 - 5:00un gruppo di amici scrittori
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5:00 - 5:02fu costretto a passare gran
parte dell'estate al chiuso, -
5:03 - 5:05tra di loro, una dicianovenne
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5:05 - 5:06Mary Shelley
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5:06 - 5:08scrisse Frankestein;
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5:08 - 5:11i tramonti nei cieli del nord Europa
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5:11 - 5:12si colorarono di rosso
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5:12 - 5:14a causa della cenere vulcanica
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5:14 - 5:16che era ancora dispersa nell'aria,
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5:16 - 5:18come vediamo ancora oggi
nel "L'urlo" di Munch. -
5:18 - 5:20Ecco, ogni volta che
guarderete questo quadro -
5:20 - 5:22da oggi in poi
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5:22 - 5:24potrete percepire,
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5:24 - 5:25quanto siamo connessi
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5:25 - 5:28a tutto quello che avviene sul Pianeta.
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5:29 - 5:32Anche se oggi non ce ne
accorgiamo, pure le foreste -
5:32 - 5:34ci legano alla terra
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5:34 - 5:36e rendono possibile la vita.
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5:36 - 5:38Più di un miliardo di persone nel mondo
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5:38 - 5:41dipende dalle foreste per
bere acqua pulita. -
5:41 - 5:42Gli alberi inoltre
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5:42 - 5:45trattengono il terreno con le radici,
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5:45 - 5:47intercettano la pioggia
con le foglie, -
5:47 - 5:49la fanno infiltrare lentamente nel suolo
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5:49 - 5:51con il loro humus,
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5:51 - 5:54diminuendo così la velocità del deflusso
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5:54 - 5:56e proteggendo chi abita a valle
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5:56 - 5:58da frane ed alluvioni.
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5:59 - 6:01Il carbonio, che gli alberi assorbono
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6:01 - 6:04grazie alla fotosintesi, viene
sottratto all'atmosfera -
6:04 - 6:07e questo ci aiuta nella lotta ai
cambiamenti climatici, -
6:07 - 6:10che senza le foreste sarebbero
del 30% più intensi. -
6:11 - 6:14L'assorbimento di carbonio
poi può essere prolungato -
6:14 - 6:17se facciamo rivivere gli alberi
nel loro legno: -
6:18 - 6:21le travi del tetto di alcune
malghe [alpeggi], baite di montagna -
6:21 - 6:23ci dimostrano che il legno può
trattenere carbonio -
6:23 - 6:24al suo interno
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6:24 - 6:26per decine o centinaia di anni
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6:27 - 6:30e oggi l'edilizia in legno sta
vivendo una nuova primavera. -
6:30 - 6:32Gli architetti di tutto il mondo
si sfidano -
6:32 - 6:34a costruire edifici in legno
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6:34 - 6:36sempre più alti, di design,
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6:36 - 6:39grazie alle nuove opportunità
-
6:39 - 6:42offerte dal Mass Timber, dal XLam.
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6:42 - 6:44In fondo il legno
che usiamo tutti i giorni -
6:44 - 6:48negli oggetti di casa nostra,
ci connette a tutta la Terra, -
6:48 - 6:52all'aria che è servita
per far crescere gli alberi -
6:52 - 6:54all'acqua e al suolo
che li hanno nutriti, -
6:54 - 6:58alle mani e alla fantasia di chi
li ha lavorati per noi. -
7:00 - 7:01Purtroppo in Italia
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7:01 - 7:03quando usiamo il legno
ci connettiamo spesso -
7:03 - 7:06ad ingiustizie ambientali o sociali.
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7:06 - 7:09Nonostante le nostre foreste
siano in aumento, -
7:09 - 7:12quasi l'80% del legno che utilizziamo
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7:12 - 7:13proviene dall'estero
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7:13 - 7:15e di questo un quinto
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7:15 - 7:18da foreste che sono tagliate
in modo illegale -
7:18 - 7:19o insostenibile,
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7:19 - 7:23come negli stati del Sud America
o dell'Europa dell'est. -
7:23 - 7:26Le foreste sono un ecosistema delicato:
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7:26 - 7:28se non sono gestite nel modo corretto
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7:28 - 7:30rischiano di perdersi,
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7:30 - 7:32e con loro la qualità della vita,
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7:32 - 7:34di chi dalle foreste dipende
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7:34 - 7:36per acqua, cibo, lavoro.
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7:37 - 7:39Una parte dei migranti climatici
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7:39 - 7:42che oggi sono costretti a spostarsi
in ampie parti del mondo -
7:42 - 7:45sono spinti a partire dalla deforestazione
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7:45 - 7:48e dagli effetti che la deforestazione ha
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7:48 - 7:51sulla sicurezza alimentare,
sull'accesso all'acqua -
7:51 - 7:53e sulla salute.
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7:54 - 7:57Esistono invece strategie per
aumentare l'uso del legno -
7:57 - 8:00in modo sostenibile dalle nostre foreste,
-
8:00 - 8:03evitando gli impatti a lunga distanza
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8:03 - 8:05e garantendo al tempo stesso
la conservazione -
8:05 - 8:07della loro biodiversità
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8:07 - 8:10e della funzione di protezione del suolo.
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8:10 - 8:14Per esempio: si tratta di
scegliere le piante da tagliare -
8:14 - 8:17in modo di lasciare spazio e
luce alle nuove piantine -
8:17 - 8:20che nel frattempo si saranno
sviluppate dai semi -
8:20 - 8:23che gli alberi intorno hanno
disperso nell'ambiente -
8:23 - 8:25e che crescendo
-
8:25 - 8:27garantiranno che la foresta
nel suo complesso -
8:27 - 8:29continui a prosperare.
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8:30 - 8:33Scegliere quali piante
tagliare, quali lasciare, -
8:33 - 8:36quali foreste possono darci
legno in modo sostenibile -
8:36 - 8:39e quali invece è prioritario
gestire e conservare -
8:39 - 8:41per la loro diversità,
-
8:41 - 8:44è il compito della
pianificazione forestale. -
8:44 - 8:47Un compito che deve impostare oggi
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8:47 - 8:50quello che vogliamo che
accada tra 50 o 100 anni. -
8:51 - 8:54Perchè la lentezza con cui
crescono le foreste -
8:54 - 8:57ci obbliga a connetterci
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8:57 - 8:58con una percezione del tempo
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8:58 - 9:01radicalmente diversa dalla nostra.
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9:02 - 9:04Guardando al futuro poi
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9:04 - 9:06non possiamo dimenticare
i cambiamenti climatici. -
9:07 - 9:10Oggi l'aumento di temperatura, di siccità
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9:10 - 9:13causa ondate di mortalità
nelle foreste di tutto il mondo. -
9:14 - 9:16Può propagare e facilitare
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9:16 - 9:18la propagazione di incendi molto vasti
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9:18 - 9:21come abbiamo visto in Italia
nell'estate del 2017 -
9:22 - 9:24e causare la drastica riduzione
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9:24 - 9:27della superficie occupata da
alcune specie forestali -
9:27 - 9:30come già stiamo osservando nelle Alpi.
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9:30 - 9:34In più, un'atmosfera più energetica
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9:34 - 9:36significa una maggiore probabilità
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9:36 - 9:39che si verifichino alucni eventi estremi
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9:39 - 9:41come gli schianti provocati dal vento
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9:41 - 9:43che si sono verificati in Trentino,
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9:43 - 9:44in Friuli, in Veneto.
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9:44 - 9:47Un fenomeno che non ha
precedenti storici in Italia. -
9:48 - 9:51Questi cambiamenti sono molto più veloci
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9:51 - 9:54della capacità delle piante
di evolversi e di adattarsi, -
9:54 - 9:58ma forse possiamo aiutare gli
alberi ad attraversarli, -
9:58 - 10:00ad esempio facendoli crescere
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10:00 - 10:02in modo che resistano
un po' di più al vento -
10:02 - 10:04o assicurandoci che esista
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10:04 - 10:06una giovane generazione di piantine
-
10:07 - 10:11pronta a partire in caso di
catastrofe naturale. -
10:13 - 10:14Prendiamo per esempio
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10:14 - 10:16un piccolo seme di faggio.
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10:17 - 10:20Il faggio è una specie un po' speciale,
-
10:20 - 10:22contrariamente alla maggior
parte delle piante -
10:22 - 10:24che si riproducono ogni anno,
-
10:24 - 10:27come ci aspetteremmo da un
organismo che è interessato -
10:27 - 10:30a diffondersi, a colonizzare
l'ambiente che lo circonda, -
10:30 - 10:33il faggio invece funziona
ad intermittenza. -
10:33 - 10:35In alcuni anni produce moltissimo seme,
-
10:35 - 10:38in altri poco o nessuno.
-
10:39 - 10:41La cosa straordinaria
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10:41 - 10:44è che questa variabilità è
sincronizzata puntualmente -
10:44 - 10:47tra albero e albero,
tra foresta e foresta -
10:47 - 10:49anche su grandi distanze
-
10:49 - 10:51come tra le faggete tra le Alpi
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10:51 - 10:54e quelle della Foresta Nera in Germania.
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10:54 - 10:56Con il nostro team di ricerca
-
10:56 - 10:59abbiamo scoperto che questa variabilità
-
10:59 - 11:02in realtà è causata da una
ben precisa sequenza climatica. -
11:03 - 11:06È necessaria prima un estate
fresca ed umida -
11:06 - 11:10per aumentare la disponibilità
di sostanze nutritive nel terreno -
11:10 - 11:13e subito dopo una calda e secca,
-
11:13 - 11:15per spingere le piante e le gemme
-
11:15 - 11:18a produrre fiori, anzichè foglie.
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11:18 - 11:20Se le sostanze nutritive si
sono accumulate, -
11:20 - 11:23la fioritura avverrà in massa
-
11:23 - 11:27e con essa la produzione
di frutti e di semi. -
11:27 - 11:29Questa sequenza inoltre
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11:29 - 11:32è legata ai cicli dell'attività solare.
-
11:32 - 11:35Quando il sole è più attivo
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11:35 - 11:37il clima sulla terra è
un po' più variabile, -
11:37 - 11:39discontinuo, imprevedibile.
-
11:39 - 11:42Così è più probabile che si
susseguano stagioni -
11:42 - 11:44molto diverse tra di loro,
-
11:44 - 11:46come nel caso di una fredda ed umida
-
11:46 - 11:49e di una calda e secca subito dopo.
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11:49 - 11:51Questo fenomeno
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11:51 - 11:53ha ripercussioni su tutti gli ecosistemi,
-
11:53 - 11:56anzitutto sul numero di
germogli e di piantine -
11:56 - 11:59che possono rappresentare
il futuro della foresta, -
11:59 - 12:02soprattutto se queste annate
di iper-produzione di seme -
12:02 - 12:04si verificano subito dopo un incendio,
-
12:05 - 12:08da cui la foresta può quindi
riprendersi molto più facilmente. -
12:09 - 12:12E poi a cascata, con effetti
sempre più ampi -
12:12 - 12:16sul numero dei mammiferi che
si nutrono di quei semi, -
12:16 - 12:20sui parassiti che trasportano,
come le zecche per esempio -
12:20 - 12:22o il loro ospite un po' sgradevole:
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12:22 - 12:24il batterio del morbo di lyme.
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12:24 - 12:27O ancora, sulle concentrazioni dei pollini
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12:27 - 12:28che sono prodotti da quei fiori
-
12:28 - 12:31e che possono causare
un picco nelle allergie. -
12:32 - 12:35Ecco, i cicli dei semi di faggio
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12:35 - 12:39ci raccontano le storie delle connessioni
che attraversano la natura, -
12:39 - 12:42dal seme al sole,
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12:42 - 12:44fino ad arrivare a noi.
-
12:44 - 12:47Quasi a rispecchiare lo stesso legame
-
12:47 - 12:48che accomuna i nostri atomi
-
12:48 - 12:51con quello che avviene
nel nucleo delle stelle. -
12:53 - 12:55Quando muovevo i primi passi
-
12:55 - 12:56nelle alpi piemontesi
-
12:56 - 12:58non avrei mai immaginato
-
12:58 - 13:00di diventare uno scienziato.
-
13:00 - 13:02A dir la verità volevo fare il contadino,
-
13:02 - 13:05come suggerisce il significato
originale del mio nome: -
13:05 - 13:06Giorgio,
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13:06 - 13:09ma guardavo l'ambiente che mi circondava,
-
13:09 - 13:11mi lasciavo meravigliare
-
13:11 - 13:13dagli alberi, dalle farfalle,
dai cieli stellati -
13:14 - 13:17e capivo che tutte le cose
erano in qualche modo -
13:17 - 13:18collegate tra di loro.
-
13:18 - 13:22Una rete di relazioni in cui
mi sentivo a casa, -
13:22 - 13:24piccolo forse
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13:24 - 13:26ma non insignificante.
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13:27 - 13:31Studiare le foreste continua
a raccontarmi le storie -
13:31 - 13:34delle relazioni che percorrono
gli ecosistemi -
13:34 - 13:36anche a grandissima distanza.
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13:36 - 13:38Un fenomeno affascinante
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13:38 - 13:41di cui posso addirittura farmi canale,
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13:41 - 13:43raccontando a voi oggi qui
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13:43 - 13:44di alberi e di legno,
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13:44 - 13:47di semi e di incendi
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13:47 - 13:49e aprendo una connesione
-
13:50 - 13:52attraverso cui ciascuno di voi
-
13:52 - 13:54possa sentirsi
-
13:54 - 13:56parte integrante dell'ecosistema,
-
13:57 - 13:58riconoscendosi al tempo stesso
-
13:58 - 14:01una sua causa e un suo effetto.
-
14:02 - 14:04Ce ne accorgiamo noi,
-
14:04 - 14:06noi apparteniamo a queste relazioni
-
14:06 - 14:10e gli alberi e il legno, come
grandi connettori, -
14:10 - 14:11legano la nostra vita
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14:11 - 14:13a quella di tante altre persone
sulla Terra -
14:13 - 14:15vicine e lontane
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14:15 - 14:17che sono venute o che verranno.
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14:17 - 14:20Piccole ma non insignificanti.
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14:21 - 14:23Tutt'uno col Pianeta.
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14:23 - 14:26Reti di relazioni con altri uomini.
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14:28 - 14:30Questo è quello che per me
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14:30 - 14:33significa vivere.
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14:33 - 14:33Grazie.
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14:33 - 14:39[Applausi]
- Title:
- Dai semi al sole | Giorgio Vacchiano | TEDxBustoArsizio
- Description:
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Un viaggio che parte dalle foreste e da un piccolo seme e arriva alle stelle che ne regolano i cicli.
La ricerca scientifica sulle foreste ci fa scoprire che tutte le cose sono collegate tra loro: una rete di relazioni percorre gli ecosistemi e ne modifica le dinamiche, anche a migliaia di chilometri di distanza. Un fenomeno affascinante, che passa dal legno, dalle radici, dall'aria e dal fuoco: che ne siamo consapevoli oppure no, noi siamo parte integrante di queste relazioni. Siamo piccoli, ma non insignificanti, siamo tutt'uno con il pianeta e con gli altri uomini. Connessi dal seme al sole. Ricercatore di Pianificazione forestale e Selvicoltura presso il Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università Statale di Milano, è tra gli undici scienziati emergenti al mondo su 500 profili valutati secondo il Nature Index. Da sempre appassionato di natura e di montagna, Giorgio Vacchiano si laurea in Scienze forestali e ambientali all’Università di Torino nel 2003, dove consegue anche un dottorato in Scienze agrarie, forestali e agroalimentari, mentre “approda” nel febbraio 2018 all’Università Statale nel team di ricerca coordinato dal professor Giambattista Bischetti.Al centro della sua attività vi sono la gestione forestale, la capacità di resistenza e resilienza delle foreste ai cambiamenti climatici, lo studio delle conseguenze di incendi e altri “disturbi naturali” sulle foreste temperate italiane e europee, collaborando con team di ricerca italiani, europei e nordamericani a numerose ricerche sulla “dinamica” delle foreste.
Questo discorso si è tenuto ad un evento TEDx utilizzando il formato TED ma organizzato autonomamente da una comunità locale. per maggiori informazioni consulta https://www.ted.com/tedx
This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at https://www.ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 14:49
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