Return to Video

L'italiano NON si legge come si scrive? �

  • 0:00 - 0:06
    L’italiano si legge come si scrive, 
    è una lingua fonetica! Vero?
  • 0:06 - 0:09
    D2: Oddio, così mi fai paura.
    Questo è uno di quei cliché che
  • 0:09 - 0:16
    noi italiani amiamo ripetere a pappagallo, 
    per sentito dire, un po’ come “l’italiano è
  • 0:16 - 0:21
    una lingua difficilissima!”, “l’italiano è la 
    lingua più bella del mondo”, “non ci sono più
  • 0:21 - 0:25
    le mezze stagioni”, “governo ladro”.
    D2: Ma gli ultimi due cosa c’entrano
  • 0:25 - 0:26
    con la lingua ita-...
    [lo fissa] Shh! Benvenuti su
  • 0:26 - 0:32
    Podcast Italiano, il canale YouTube e podcast 
    per chi impara o ama la lingua italiana.
  • 0:33 - 0:37
    Sarà vero? L’italiano si legge 
    veramente come si scrive?
  • 0:37 - 0:42
    D2: Vabbè dai, questo si sa, l’italiano è una 
    lingua fonetica. Dai, non facciamo ‘sto video...
  • 0:42 - 0:48
    A parte che, cosa vuol dire “lingua fonetica”? 
    Semmai ortografia fonetica. Ma poi che cosa
  • 0:48 - 0:54
    si intende con questa frase? “L’italiano si 
    legge come si scrive”. A mio avviso, due cose.
  • 0:54 - 1:00
    La prima è questa: generalmente se vediamo 
    una parola nuova in italiano sappiamo come
  • 1:00 - 1:07
    si pronuncia e, generalmente, se sentiamo una 
    parola che non abbiamo mai letto siamo in grado
  • 1:07 - 1:11
    di scriverla – generalmente, ripeto.
    Contrariamente a una certa lingua,
  • 1:11 - 1:17
    non faccio nomi, dove ci sono 12 possibili 
    pronunce per una combinazione di quattro
  • 1:17 - 1:25
    lettere. Ma non faccio nomi. Vero, lingua inglese?
    D2: Bene, quindi l’italiano è una lingua fonetica,
  • 1:25 - 1:29
    l’hai detto pure tu! Quindi io 
    prendo le mie cose e me ne vado.
  • 1:29 - 1:36
    Ma cosa fai? Sei impazzito? Ma torna qui. Ho detto 
    generalmente! Non hai sentito? Ci sono alcuni
  • 1:36 - 1:42
    aspetti, anche importanti, in cui l’ortografia 
    italiana è abbastanza ambigua e inefficiente.
  • 1:42 - 1:47
    Io ne ho scelti 5.
    1) Valore di S
  • 1:47 - 1:56
    La S in italiano ha due valori: /s/ e /z/ (“serio” 
    e “roza”). La domanda che sorge spontanea è...?
  • 1:56 - 2:03
    D2: La domanda che sorge spontanea è…?
    D: Eddai, è facile.
  • 2:03 - 2:11
    D2: Quale scegliere?
    Grazie per la domanda. Beh, ci sono alcune regole
  • 2:11 - 2:17
    che funzionano sempre. All’inizio di una parola, 
    per esempio, abbiamo sempre /s/. “Sono un signore
  • 2:17 - 2:24
    serio di Siena”. Nessuno sano di mente direbbe mai 
    /z/ono un /z/ignore /z/erio di /z/iena. A parte
  • 2:24 - 2:37
    forse i tedeschi. Prima di una consonante 
    sorda avremo sempre /s/ (storia, scarso,
  • 2:37 - 2:44
    speranza, sforzo) e prima di una consonante 
    sonora avremo /z/ ( “sdegno”, “sgarrare”,
  • 2:44 - 2:53
    “sbagliato”, “svelare”). Poi se la S segue una 
    consonante è sempre /s/: pensiero, falso, corsa,
  • 2:53 - 2:59
    transizione. Questo lo dico a chi è del nord, 
    come me, che ho sempre detto tran/z/izione.
  • 2:59 - 3:04
    D2: Ma come ci comportiamo 
    con la S tra due vocali?
  • 3:06 - 3:11
    Qui abbiamo qualche problema in più, 
    perché... Ingle/se/ o ingle/ze/? France/z/e
  • 3:11 - 3:16
    o france/s/e? Ca/za/ o ca/s/a?
    D2: Ma che stai dicendo?
  • 3:17 - 3:24
    Guarda che la pronuncia neutra tradizionale 
    fa delle distinzioni: /z/ in alcune parole e
  • 3:24 - 3:30
    /s/ in altre (ingle/s/e ma france/z/e, co/s/a ma 
    ro/z/a). Insomma, dipende dalla parola, in realtà.
  • 3:30 - 3:37
    D2: No, questa te la sei inventata. Dai, ingle/s/e 
    lo dicono a Roma o al sud, semmai. Ingle/s/e?
  • 3:37 - 3:46
    Vai a vedere, apri un dizionario.
    D2: Ingle/s/e. Ma c’hai ragione.
  • 3:46 - 3:52
    Ma… mi sembra un po’ strano, però. Ingle/s/e?
    A dire il vero oggi la pronuncia neutra moderna
  • 3:52 - 3:58
    (quindi quella che usano i doppiatori, gli attori 
    di teatro) tende a preferire /z/ sempre tra due
  • 3:58 - 4:06
    vocali (quindi ingle/z/e, co/z/a, france/z/e). 
    Io parlo così, non dico mai co/s/ìo ca/s/a,
  • 4:06 - 4:11
    ingle/s/e, ma co/z/ì, ca/za/, ingle/z/e.
    Quindi, prendiamo per buona questa regola
  • 4:11 - 4:16
    che è più semplice, tra due vocali si dice 
    /z/. Ma non finisce qui, perché ci sono
  • 4:16 - 4:22
    i composti: qualsia/s/i o qualsia/z/i?
    Beh, se percepiamo questa parola come un
  • 4:22 - 4:30
    composto - qual-sia-si - allora /si/ ha senso, ma 
    se la percepiamo come una parola unica (e magari
  • 4:30 - 4:37
    siamo del nord) tenderemo a dire qualsia/z/i. 
    Lo stesso per “Vendesi” o “vende/z/i”?
  • 4:37 - 4:45
    Pre/s/entimento e pre/z/entimento. La grafia non 
    ci dà una mano, non ci dice se dire /s/ o /z/. La
  • 4:45 - 4:51
    grafia ci dice… fate un po’ quello che volete.
    D2: Mi piace, nella lingua e nella vita bisogna
  • 4:51 - 4:55
    seguire il proprio istinto. 
    Quindi io ora me ne vado…
  • 4:55 - 4:56
    Stai qui.
    2) Valore di Z
  • 4:56 - 5:04
    Un’altra lettera ambigua è Z, che 
    può indicare sia /ts/, sia/dz/.
  • 5:04 - 5:11
    D2: E come facciamo a scegliere?
    Il problema qui è che ci sono ancora
  • 5:11 - 5:19
    meno regole rispetto alla S. Abbiamo “a/tsts/ione” 
    ma “a/dzdz/ienda”, “/ts/o/tsts/o” ma “ro/dzdz/o”,
  • 5:19 - 5:24
    “pe/tsts/o” ma “me/dzdz/o”, “amma/tsts/are”, ma 
    “organi/dzdz/are”, “al/ts/a” e “gar/dz/a”. Per
  • 5:24 - 5:30
    non parlare delle mille variazioni regionali: c’è 
    chi dice “al/dz/are” e chi “fa/dzdz/oletto”, al
  • 5:30 - 5:35
    posto di “al/ts/are” e “fat/tsts/oletto” (che sono 
    un po’ più comuni e più standard); c’è chi dice
  • 5:35 - 5:43
    /sgabu/dzdz/ino/ e chi sgabu/tsts/ino, men/ts/ogna 
    e men/dz/ogna, ra/tsts/ismo e ra/dzdz/ismo,
  • 5:43 - 5:49
    pran/dz/o e pran/ts/o. C’è molta variazione 
    nella pronuncia della Z in Italia. Insomma,
  • 5:49 - 5:54
    anche la Z è un casino. La sua pronuncia non è 
    prevedibile. E vi ricordo anche un’altra cosa:
  • 5:54 - 6:03
    che in parole come azione, situazione, ambizione 
    di Z ne scriviamo una, ma ne pronunciamo due.
  • 6:03 - 6:08
    3) Lettere “mute” (I)
    Sebbene l’italiano non abbia
  • 6:08 - 6:14
    troppe lettere mute (come qualche altra lingua 
    di mia conoscenza), ce ne sono alcune. Abbiamo
  • 6:14 - 6:19
    parlato in questo video dell’H etimologica 
    nel verbo “avere”. A proposito, andate a
  • 6:19 - 6:25
    vedere questo video, non l’avete apprezzato 
    molto… io mi sono messo d’impegno per farlo...
  • 6:25 - 6:30
    D2: Vabbè pure tu, cioè, pretendi che un video 
    sull’H diventi virale? Cioè, dai, un minimo...
  • 6:30 - 6:35
    Effettivamente…
    Ma c’è pure la I. Non quella I di CIAO e
  • 6:35 - 6:41
    GIANNI (che non si pronuncia ma è fondamentale per 
    distinguere /k/ da /tʃ/, quindi ha una funzione).
  • 6:41 - 6:47
    No, parlo della I in parole come “scienza” e 
    “coscienza” (ma non “conoscenza”!), “efficiente”,
  • 6:47 - 6:50
    “sufficiente” “specie”, “superficie”, “cielo”, 
    “cieco” (ma non “ceco”). E so bene che c’è una
  • 6:50 - 6:58
    spiegazione etimologica per queste I mute, ma 
    è davvero necessario mantenerle se 1) non si
  • 6:58 - 7:05
    pronunciano; 2) non hanno una funzione come la “i” 
    di CIAO e GIANNI; e 3) da piccoli (e da adulti)
  • 7:05 - 7:11
    creano problemi quasi a tutti (e non mentite, 
    perché vi hanno creato problemi, sono sicuro)?
  • 7:11 - 7:16
    Per non parlare delle I nei plurali, che non ho 
    mai capi-... cioè, le ho capite, ma non mi sono
  • 7:16 - 7:24
    mai piaciute. “Camicie”, “valigie”, “ciliegie” con 
    la I; “pronunce”, “mance” e “province” senza I. E
  • 7:24 - 7:31
    conosco la regola, se prima della C o G c’è una 
    vocale si mette la I dopo, ma mi sembra comunque
  • 7:31 - 7:38
    un po’ superflua, non si pronuncia... A parte che 
    a Roma c’è questa via e Oriana Fallaci ha scritto
  • 7:38 - 7:41
    questo romanzo, quindi…
    4) Vocali medie
  • 7:41 - 7:49
    Non è un video di Podcast Italiano se a un certo 
    punto non menziono le vocali medie! Oramai pure i
  • 7:49 - 7:56
    muri sanno che in italiano standard nelle sillabe 
    toniche, dove cade l’accento, si possono usare…
  • 7:56 - 8:04
    D2: Sette vocali. Però scusa, io non sono un muro. 
    Un po’ di rispetto per la mia professionalità.
  • 8:04 - 8:13
    Bravo, tieni questa penna. Quindi, questo è un 
    altro aspetto che viene totalmente trascurato
  • 8:13 - 8:21
    dall’ortografia. Colléga il cavo o collèga 
    di lavoro (vabbè, lui è più uno schiavo,
  • 8:21 - 8:30
    in realtà)? Vénti persone o vènti del deserto? 
    Una bótte di vino o “ti riempio di bòtte”
  • 8:31 - 8:38
    Ecco, il fatto che l’ortografia non ci dica 
    quale vocale usare secondo me è ciò che ha
  • 8:38 - 8:45
    portato alle varie pronunce regionali della E e 
    della O (e questo vale anche forse per la S e Z);
  • 8:45 - 8:50
    cioè, è proprio questa la causa del fatto 
    che in Italia chi non vive nelle regioni
  • 8:50 - 8:58
    linguisticamente centrali pronuncia la E e 
    la O in modi così diversi, così variabili,
  • 8:58 - 9:03
    perché l’ortografia non ci dice quale 
    pronunciare e per noi del nord e del sud,
  • 9:03 - 9:09
    che parlavamo dialetti piuttosto diversi dalle 
    lingue dell’Italia centrale, che erano più
  • 9:09 - 9:15
    affini all’italiano, non era naturale scegliere i 
    suoni giusti. L’ortografia, anche in questo caso,
  • 9:15 - 9:21
    ci dice: “Scegliete un po’ il suono che volete…”
    Ah, a proposito! In passato c’è stato chi
  • 9:21 - 9:29
    ha provato a risolvere (o… a ri/s/olvere/) il 
    problema. Gian Giorgio Trissino nel Cinquecento
  • 9:29 - 9:34
    propose le lettere greche ε (epsilon) 
    e ω (omega) per indicare è e ò aperte,
  • 9:34 - 9:39
    poi ha scambiato la o e l’ω. Ma evidentemente 
    la sua proposta non ha preso piede.
  • 9:39 - 9:44
    5) Accenti tonici
    A proposito del buon vecchio Gian Giorgio.
  • 9:44 - 9:50
    Vi confesso che per molto tempo ho letto il suo 
    cognome “Trissìno”, un po’ come un “grissìno”
  • 9:50 - 9:56
    (forse perché sono torinese – ba-dum-ts), 
    prima di imparare che in realtà si pronuncia
  • 9:56 - 10:02
    “Trìssino”. Questo perché io ho sempre letto il 
    suo cognome e non l’ho mai sentito. E in italiano
  • 10:02 - 10:08
    la pronuncia “trissìno”, con l’accento sulla 
    penultima sillaba, è naturale. Ma è sbagliata.
  • 10:08 - 10:13
    Questo è un grande problema per chi impara 
    l’italiano: se avessi un euro per ogni volta che
  • 10:13 - 10:21
    ho sentito uno straniero dire “Bergàmo” al posto 
    di “Bèrgamo” avrei almeno 15 euro. Almeno 15...
  • 10:21 - 10:26
    D2: Vabbè però noi italiani non abbiamo 
    ‘sti problemi Bergàmo… ma chi lo dice.
  • 10:26 - 10:31
    Ti sbagli, perché questo è un problema che abbiamo 
    anche noi madrelingua… almeno in quattro casi.
  • 10:31 - 10:40
    1) con alcune parole che gli italiani pronunciano 
    in più di un modo. Èdile o edìle? Amàca o àmaca?
  • 10:40 - 10:46
    Frìuli o friùli? La grafia non ci aiuta.
    2) Con i toponimi, i nomi di luoghi. Solo
  • 10:46 - 10:51
    uno straniero direbbe Bergàmo, ma prendiamo 
    questa. Io abito vicino a una cittadina che
  • 10:51 - 10:58
    si scrive così. Voi come la pronuncereste? 
    La pronuncia corretta è Rìvoli, non Rivòli,
  • 10:58 - 11:02
    ma se voi non abitate da queste 
    parti non avete modo di saperlo.
  • 11:02 - 11:07
    3) Nelle parole omografe, cioè parole che 
    si scrivono allo stesso modo.. Prìncipi o
  • 11:07 - 11:14
    princìpi? Lèggere o leggère? Sùbito o subìto? 
    Qui, in realtà, spesso si indica l’accento per
  • 11:14 - 11:19
    togliere ambiguità, ma non si fa sempre.
    4) Con i cognomi. Conoscete questa marca
  • 11:19 - 11:23
    di vestiti? Come la pronunciate?
    D2: Questa la so, Bènetton.
  • 11:24 - 11:29
    Non avevo dubbi che l’avresti pronunciata così, 
    ma no. Questa marca viene da un cognome veneto
  • 11:29 - 11:35
    che si pronuncia “Benettòn” (come tutti i cognomi 
    veneti e friulani che finiscono con la N: Padoan,
  • 11:35 - 11:43
    Trevisan, Visentin, ecc.), anche se qualcuno dice 
    Bènetton è sbagliato. Ma la grafia non ci aiuta...
  • 11:43 - 11:48
    Riguardo all’accentazione ci sono lingue che 
    fanno francamente peggio di noi (*tossisce*
  • 11:48 - 11:53
    russo *tossisce*inglese), ma c'è una 
    lingua che fa molto meglio di noi:
  • 11:53 - 11:58
    lo spagnolo. Lo spagnolo è bello, perché 
    ha un sistema molto preciso (anche se un
  • 11:58 - 12:03
    pochino complicato) che permette di 
    sapere sempre dove cade l’accento,
  • 12:03 - 12:08
    non ci si può sbagliare. A proposito, 
    vi consiglio questo video del fantastico
  • 12:08 - 12:13
    canale “Linguriosa”. Mi ha detto un uccellino 
    che forse faremo qualcosa insieme in futuro…
  • 12:13 - 12:18
    Bene, mi fermo qui anche se ci sono 
    altre stranezze, altre ambiguità, di cui
  • 12:18 - 12:23
    parlerò nell’episodio del mio podcast esclusivo 
    sul Podcast Italiano Club, che vi piacerà un
  • 12:23 - 12:28
    sacco se state imparando la lingua italiana. 
    Insomma, l’ortografia italiana non è male,
  • 12:28 - 12:35
    anzi, è un sistema buono, ma un sistema che ha 
    qualche ambiguità, anche abbastanza significativa.
  • 12:35 - 12:39
    Se siete italiani fatemi sapere quale aspetto 
    dell’ortografia italiana non vi piace e magari
  • 12:39 - 12:46
    cambiereste. Se siete stranieri ditemi quali sono 
    le vostre principali difficoltà ma anche quali
  • 12:46 - 12:53
    aspetti dell’ortografia della vostra lingua 
    vi piacciono e quali invece non tollerate.
  • 12:53 - 12:58
    Ringrazio come sempre i membri del Club, che 
    sostengono questo progetto e ottengono una miriade
  • 12:58 - 13:04
    di materiali esclusivi, circa novanta di episodi 
    di un podcast esclusivo di approfondimento,
  • 13:04 - 13:09
    trascrizioni, accesso a un gruppo Telegram per 
    esercitarsi in italiano e molto altro ancora.
  • 13:09 - 13:14
    Andate a dare un’occhiata, non ve ne pentirete. 
    Ci vediamo nel prossimo video! Alla prossima.
Title:
L'italiano NON si legge come si scrive? �
Description:

more » « less
Video Language:
Italian
Team:
Podcast Italiano
Duration:
13:38

Italian subtitles

Revisions Compare revisions