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Sculture fantasiose per esplorare la nostra percezione della realtà

  • 0:02 - 0:04
    Se per caso siete stati
    nella città di Lubec nel Maine
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    nel luglio 2016,
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    forse avete visto qualcosa
    di molto curioso all'orizzonte
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    guardando oltre la baia.
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    In lontananza,
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    su un'isola che per il resto è disabitata,
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    delle grandi lettere nere componevano
    la parola "FOREVER" (PER SEMPRE).
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    La scritta era alta quattro metri e mezzo
    e lunga 15 metri,
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    così che nelle belle giornate
    si poteva vedere "FOREVER"
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    perfettamente leggibile da lontano.
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    Ma in alcuni giorni,
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    l'oceano sprigionava
    una nebbia bianca e spessa
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    che cancellava sia la parola
    che l'intero panorama.
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    Altre volte, come in questo video,
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    "FOREVER" si vedeva a malapena
    spuntare dalla nebbia,
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    accompagnata dal suono ritmato
    della sirena da nebbia.
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    (Suono della sirena da nebbia)
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    (Suono della sirena da nebbia)
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    Era iniziata come un'idea molto semplice,
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    anche se un po' strana,
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    mettere la parola
    "FOREVER" nel paesaggio
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    così che potesse apparire
    e scomparire nella nebbia.
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    Ci è voluto più di un anno
    per progettarla e realizzarla,
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    ed è servito il contributo
    di molte persone
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    come il capitano dell'aragostiera
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    che ha contribuito
    al trasporto dei materiali sull'isola.
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    E i volontari che hanno aiutato a portare
    migliaia di chili di legno e acciaio
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    in cima alla collina, attraverso
    arbusti alti fino ai fianchi.
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    Alla fine,
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    "FOEVER" è durato solo tre settimane.
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    (Risate)
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    Se vi state chiedendo
    perché ho fatto tutto questo,
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    come me lo sono chiesta io
    durante tutto il processo,
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    sarebbe forse utile sapere
    alcune cose su di me
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    e su come sono cresciuta.
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    Sono cresciuta in una famiglia
    cristiana evangelica.
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    Anche se oggi sono atea,
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    mi sono resa conto
    che l'educazione religiosa
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    ha giocato un ruolo importante
    nel formare la persona che sono oggi.
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    Nel 1986, quando avevo cinque anni,
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    i miei genitori diventarono
    missionari in Sud Africa.
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    Erano gli ultimi anni dell'apartheid,
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    quindi vivevamo in un quartiere
    abitato da soli bianchi
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    e io andavo in una scuola per soli bianchi
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    mentre i miei genitori
    aiutavano a costruire
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    una chiesa multirazziale a Cape Town.
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    Vista la mia giovane età
    era per me impossibile capire
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    la portata di quanto stava succedendo
    in Sud Africa a quel tempo.
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    Ho assistito al razzismo e all'oppressione
    delle persone di colore a cui volevo bene,
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    quotidianamente,
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    ma a causa del colore della mia pelle,
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    era per me impossibile
    capirlo fino in fondo.
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    Ho avuto il privilegio
    di vivere in prima persona
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    uno dei movimenti sociali più influenti
    del ventesimo secolo.
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    Ciò che più di tutto
    mi ha lasciato un segno
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    è stato come le persone
    che incontravo in Sud Africa
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    potessero immaginare un futuro migliore
    per loro e per il loro Paese.
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    Un futuro che davvero credevano possibile.
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    Dopodiché hanno lavorato insieme,
    incessantemente, per decenni
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    fino a raggiungere quello straordinario
    cambiamento storico.
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    Ho visto Nelson Mandela uscire di prigione
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    e ho visto l'intera nazione iniziare
    a compiere una trasformazione enorme.
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    Questo trasformò me in prima persona.
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    Ha infuso in me un senso
    di meraviglia, di ottimismo
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    e di positività, che influenza
    tutto ciò che creo.
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    Creo sculture come "FOREVER"
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    per dare una forma fisica e tangibile
    al linguaggio e al tempo.
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    A quelle forze potenti ma invisibili
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    che modellano il modo in cui percepiamo
    e viviamo le nostre realtà.
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    Nel farlo, provo a dare
    ad altri l'opportunità
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    di riflettere sulla propria
    percezione della realtà
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    e spingerli a farsi domande e a immaginare
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    cos'altro potrebbe essere possibile.
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    Per farlo, uso spesso dei cartelli
  • 4:15 - 4:20
    perché riescono ad attirare l'attenzione
    in modo semplice ed efficace
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    e comunicano direttamente l'informazione.
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    Spesso indicano cose
    che altrimenti non guarderemmo
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    come questo cartello
    sul lato dell'autostrada in Texas.
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    [TENTAZIONI]
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    Spesso possono significare cose
    che non vediamo
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    come quanto manca
    alla nostra destinazione.
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    I cartelli spesso aiutano
    ad orientarci nel mondo
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    [Ti trovi su un'isola]
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    dicendoci dove ci troviamo
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    e cosa sta succedendo in questo momento.
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    Ma possono anche aiutarci ad estraniarci,
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    a cambiare la nostra prospettiva,
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    e vedere il quadro generale delle cose.
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    Immaginate, ad esempio,
  • 4:56 - 4:59
    di stare camminando
    in una strada di Philadelphia.
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    Una città che contiene
    molta storia americana,
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    il luogo natio della nostra costituzione.
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    Ma immaginate di stare camminando
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    in un'area che sta profondamente cambiando
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    a causa della gentrificazione.
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    E mentre camminate
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    notate qualcosa sopra di voi
    che vi abbaglia.
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    Allora alzate lo sguardo e vedete questo:
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    un'insegna neon che dice
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    "Tutte le luci che vedete
    vengono dal passato"
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    e poi: "Tutto ciò che vedete è passato"
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    prima di spegnersi
    completamente per un secondo.
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    Vi chiede di fermarvi e notare
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    la storia infusa in tutto ciò che vedete.
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    Vi ricorda anche
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    che visto che la luce richiede tempo
    per viaggiare nello spazio,
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    anche se si tratta di attraversare
    una strada o una stanza,
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    tutto ciò che vedete nel presente,
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    è tecnicamente un'immagine del passato.
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    I cartelli influiscono il modo
    in cui percepiamo il mondo,
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    cioè hanno l'abilità di creare
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    un'esperienza o un'idea collettiva.
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    Il periodo in Sud Africa mi ha insegnato
  • 6:11 - 6:14
    che quando le persone
    trovano dei punti in comune
  • 6:14 - 6:18
    e lavorano insieme
    verso un obiettivo condiviso,
  • 6:18 - 6:22
    possono succedere cose meravigliose
    e molte altre diventano possibili.
  • 6:22 - 6:25
    Voglio creare più possibilità
  • 6:25 - 6:28
    affinché le persone trovino
    quei punti in comune.
  • 6:28 - 6:32
    Voglio che le persone vivano
    la forza della collaborazione
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    a volte quasi letteralmente.
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    Qualche anno fa,
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    un mio amico mi mostrò
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    come i nostri corpi possono condurre
    piccole quantità di elettricità.
  • 6:43 - 6:46
    Se tieni la mano di un'altra persona,
  • 6:46 - 6:49
    una piccola scarica elettrica
    può passare tra le mani unite
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    e diventare una specie di interruttore
    per far succedere dell'altro.
  • 6:54 - 6:59
    L'anno scorso ho usato
    questa forma di connessione umana
  • 6:59 - 7:02
    per attivare una scultura gonfiabile.
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    Ho messo due sensori
    abbastanza lontani su una piattaforma
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    così che una persona da sola
    non potesse attivarli.
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    Ma se due o più persone lavorano insieme
  • 7:11 - 7:14
    per completare il circuito elettrico,
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    il gonfiabile prende vita.
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    Inizia a riempirsi di aria
  • 7:19 - 7:23
    e più le persone si tengono per mano,
    più si ingrandisce
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    fino a diventare le parole "Siete magici".
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    (Musica, cinguettio di uccelli)
  • 7:30 - 7:32
    Amo vedere
  • 7:32 - 7:35
    come ogni gruppo di persone
    trova modi diversi
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    per colmare quel divario
    fisico e metaforico.
  • 7:40 - 7:45
    Appena allontanano le mani
    e interrompono la connessione,
  • 7:45 - 7:49
    le parole iniziano subito
    a incurvarsi e cadere
  • 7:49 - 7:53
    e alla fine tornano a essere
    una pila di tessuto senza vita sul suolo.
  • 7:55 - 8:02
    (Applausi)
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    In questo periodo storico,
    penso siamo tutti d'accorso nel dire
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    che il futuro sembra cupo e incerto.
  • 8:14 - 8:15
    Ma forse la speranza
  • 8:15 - 8:21
    in un futuro più brillante,
    più sostenibile e più equo
  • 8:21 - 8:24
    dipende in primo luogo
    dalla nostra capacità di immaginarlo.
  • 8:26 - 8:28
    Dopo averlo immaginato
  • 8:28 - 8:31
    dobbiamo credere
    che sia davvero possibile.
  • 8:32 - 8:35
    Poi dobbiamo trovare dei punti in comune
  • 8:35 - 8:39
    con persone con le quali potremmo
    altrimenti non essere d'accordo
  • 8:39 - 8:42
    e lavorare insieme verso
    quell'obiettivo comune.
  • 8:43 - 8:47
    Se lo facciamo, sono convinta
    che possiamo diventare magici.
  • 8:49 - 8:52
    Se potete assecondarmi ancora un istante,
  • 8:52 - 8:57
    chiederei a tutti voi nel teatro
    di tenervi per mano.
  • 9:03 - 9:05
    Vi capita spesso di prendere
    per mano uno sconosciuto?
  • 9:05 - 9:07
    (Risate)
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    Se siete a vostro agio,
  • 9:11 - 9:14
    vi chiederei di andare oltre
    e fare il gesto metaforico
  • 9:14 - 9:16
    di tendere il braccio
    oltre il corridoio.
  • 9:16 - 9:20
    Dopo aver preso per mano le persone
    da una parte e dall'altra,
  • 9:20 - 9:23
    se ve la sentite, chiudete gli occhi.
  • 9:24 - 9:27
    Prendetevi un minuto
    per immaginare cosa volete
  • 9:27 - 9:30
    come volete che sia il vostro futuro.
  • 9:31 - 9:36
    Concedetevi di essere
    almeno un po' idealistici.
  • 9:38 - 9:43
    Cosa volete che cambi o succeda
    nella vostra vita personale?
  • 9:45 - 9:51
    Cosa volete che cambi o succeda
    per tutti, per il pianeta?
  • 9:52 - 9:54
    Potete immaginarlo?
  • 9:55 - 9:59
    E riuscite a vedere come,
    se tutti lavorassimo insieme,
  • 9:59 - 10:02
    sarebbe davvero possibile?
  • 10:04 - 10:05
    Ora aprite gli occhi,
  • 10:06 - 10:08
    e realizziamolo.
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    Grazie.
  • 10:10 - 10:16
    (Applausi)
Title:
Sculture fantasiose per esplorare la nostra percezione della realtà
Speaker:
Alicia Eggert
Description:

Alicia Eggert, membro di TED, ci porta in un tour virtuale del suo lavoro: da una scultura gigante su un'isola disabitata del Maine, a un'installazione interattiva che si gonfia soltanto quando le persone generano corrente elettrica tenendosi per mano. Il suo lavoro esplora il potere dell'arte di stimolare la meraviglia e promuovere la speranza durante tempi bui.
"Un futuro più brillante, più sostenibile e più equo dipende in primo luogo dalla nostra capacità di immaginarlo" dice.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:29

Italian subtitles

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