Covid-19: false cure e false diagnosi

La disinformazione sul covid-19 dilaga, e dilagano le false cure e le false diagnosi. In un momento in cui le notizie, e purtroppo il virus, corrono così velocemente, come si fa a distinguere i fatti dalla finzione? In questo video, proviamo a guardare da vicino qualche famosa bufala che ancora circola nonostante sia stata ampiamente sconfessata.

Non dimenticarti di mettere like e di iscriverti al link: https://bit.ly/3dziPoH

Take on Fake è una serie che si propone di smascherare le affermazioni false che girano in rete, con lo scopo di dimostrare cos'è una buona informazione. Il presentatore, Hari Sreenivasan, si cala nello strano mondo della disinformazione, andando oltre il titolo per rintracciare fonti credibili e raggiungere la verità.

Fonti:
FactCheck.org:
https://www.factcheck.org/2020/03/viral-social-media-posts-offer-false-coronavirus-tips/
World Health Organization: ttps://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/myth-busters

#TakeOnFake

Salve, sono Hari Sreenivasan.
Benvenuti a Take on Fake.

Il nostro scopo è aiutarvi a capire
ciò che è reale e ciò che non lo è.

Ma, come è successo a tutti,
il nostro scopo,

la nostra missione, i nostri intenti
sono stati stravolti

dalla nuova realtà
della pandemia da coronavirus.

E infatti vi sto parlando
da questo fantastico studio

che è casa mia.

E' una novità per me,

è una novità per ciascuno di noi.

Eppure al momento la nostra missione

è ancora più importante del solito

perché online c'è moltissima
disinformazione sul coronavirus.

Dunque tenteremo di mostrarvi
alcuni esempi di disinformazione

o cattiva informazione sul coronavirus

e di aiutarvi a realizzare

cosa è vero e cosa non lo è.

Una delle prime cose che abbiamo trovato

ha lasciato una delle mie collaboratrici
a distanza

letteralmente senza fiato
per 10 secondi.

Allora, Erin McIntyre,
qual è il problema?

Perché stavi trattenendo il respiro?

Stavo scorrendo Facebook,

come molti di noi di questi tempi,

in cerca di qualsiasi informazione
che riguardasse il coronavirus.

E un mio amico ha condiviso una lista,

apparentemente proveniente da Stanford,
con una serie di consigli,

diverse cose da provare
per non rischiare di esporsi al virus

o scoprire se l'hai già contratto.

E una delle cose da fare
era trattenere il respiro per 10 secondi,

e se ce la fai per 10 secondi,

significa che non c'è
nei tuoi polmoni.

(Risata)

Ma se non ci si riesce,

se per esempio si ha avuto bisogno di aria
prima dei 10 secondi, che ne so, dopo 5,

significa che potresti avere il virus.

Così mi sono messa seduta sul divano
accanto a mio marito

e ho trattenuto il respiro per 10 secondi,

poi mi sono girata e gli ho detto:
"Ehi, hai letto questa lista?".

Non sembra molto scientifico

e sono abbastanza sicuro che
qualsiasi medico che si rispetti

ti direbbe che non c'è niente di vero.

Mentre scorrevo la lista,

a un certo punto ho letto:
"Bevi acqua ogni 15 minuti

per spingere il virus verso lo stomaco

dove gli acidi gastrici lo distruggeranno"

E' lì che mi è venuto qualche dubbio.

(Risate)

Però comunque ti ha convinto a provarci.

Se avete inoltrato mail
con messaggi simili

o avete provato una di quelle cure
miracolose, non è perchè siete stupidi.

E' naturale, è nella natura umana

voler provare a conquistare
una parvenza di controllo

su qualcosa che sembra
completamente fuori dal nostro controllo.

Ma ricordate, così come è facile
fare copia e incolla,

è altrettanto facile
modificare un testo.

In realtà, non è affatto difficile

trovare buone informazioni
di cui fidarsi.

E infatti, c'è un pezzo su "factcheck.org"

che scorre quella ista
dell'ospedale di Stanford

riga per riga.

Questo sito prende informazioni
dall'OMS e dai CDC

e discute aspetti specifici con un esperto
di medicina della Temple University.

I post virali in rete
sono quasi sempre innocui,

ma quando si tratta di salute,

specialmente in tempi come questo

in cui la gente vuole
e cerca informazioni,

cose di questo tipo possono diventare
estremamente pericolose.

Girava un post in cui si affermava

che l'alcol rallenta
la diffusione del contagio.

Quel post ha incredibilmente portato
a dozzine di morti in Iran.

Quindi, se vedete online
qualcosa che vi insospettisce,

mandatelo a noi.

Magari la nostra squadra
può studiarlo meglio.

Io sono Hari Sreenivasan
e questo è Take on Fake.

Fino alla prossima,
non diffondere fake news!

Dite la verità!

(Musica)

Ehi, qui è Hari. Grazie per aver guardato
questo episodio di Take on Fake.

Diteci cosa ne pensate
nei commenti qui sotto

e iscrivetevi

per sapere quando
esce il prossimo episodio.