Return to Video

Cosa sta realmente accadendo al confine Stati Uniti - Messico -- e come agire in maniera migliore

  • 0:02 - 0:03
    Due volte a settimana
  • 0:03 - 0:06
    mi reco in auto da casa mia
    vicino a Tijuana, in Messico,
  • 0:06 - 0:09
    oltre il confine statunitense,
    fino al mio ufficio di San Diego.
  • 0:09 - 0:13
    Il netto contrasto tra la povertà
    e la disperazione da un lato del confine
  • 0:13 - 0:15
    e l'appariscente ricchezza dall'altro
  • 0:15 - 0:16
    ha sempre un effetto scioccante.
  • 0:16 - 0:19
    Ma quello che rende
    questo contrasto ancora più duro
  • 0:19 - 0:23
    è passare accanto all'edificio
    che noi che lavoriamo sul confine
  • 0:23 - 0:25
    chiamiamo insensibilmente il buco nero.
  • 0:25 - 0:27
    Il buco nero è
    la Polizia Doganale di Frontiera,
  • 0:27 - 0:29
    o CBP,
  • 0:29 - 0:30
    all'ingresso di San Ysidro,
  • 0:30 - 0:33
    proprio accanto
    a un centro commerciale di lusso.
  • 0:33 - 0:35
    È anche il posto in cui, ogni momento,
  • 0:35 - 0:37
    ci sono sugli 800 immigranti
  • 0:37 - 0:40
    chiusi in gelide, sudicie,
    celle di cemento proprio sotto l'edificio.
  • 0:41 - 0:43
    Sopra: buste da shopping e frappuccini.
  • 0:43 - 0:47
    Sotto: la realtà del sistema
    di immigrazione degli Stati Uniti.
  • 0:47 - 0:50
    E questo è il luogo dove un giorno
    di settembre del 2018,
  • 0:50 - 0:52
    mi trovai a cercare di raggiungere Anna,
  • 0:52 - 0:56
    una donna che il CBP aveva da poco
    separato da suo figlio di 7 anni.
  • 0:57 - 0:59
    Sono avvocatessa
    esperta in immigrazione
  • 0:59 - 1:02
    e direttrice delle politiche
    e dei contenziosi di Al Otro Lado,
  • 1:02 - 1:04
    no profit bi nazionale
    che assiste migranti sui due lati
  • 1:04 - 1:06
    del confine Stati Uniti-Messico.
  • 1:06 - 1:09
    Avevamo conosciuto Anna
    settimane prima nell'ufficio di Tijuana,
  • 1:09 - 1:13
    ci aveva detto di temere che lei
    e suo figlio venissero uccisi in Messico.
  • 1:13 - 1:17
    Quindi la preparammo per la procedura
    della sua autoconsegna al CBP
  • 1:17 - 1:18
    per chiedere asilo.
  • 1:19 - 1:22
    Poco dopo la sua richiesta d'aiuto
    al porto d'ingresso,
  • 1:22 - 1:24
    ci arrivò una telefonata accorata
  • 1:24 - 1:26
    dai suoi famigliari negli Stati Uniti,
  • 1:26 - 1:30
    dicevano che gli agenti del CBP
    avevano sottratto il figlio ad Anna.
  • 1:30 - 1:32
    Non che questo debba contare,
  • 1:32 - 1:35
    ma sapevo che si trattava
    di un bambino con bisogni speciali.
  • 1:35 - 1:36
    E ancora una volta,
  • 1:36 - 1:38
    la notizia mi riempì di panico
    e brutti presentimenti
  • 1:38 - 1:42
    che sono purtroppo diventati
    una caratteristica del mio lavoro.
  • 1:42 - 1:45
    Avevo un'autorizzazione a procedere
    firmata quale legale di Anna,
  • 1:45 - 1:47
    e sono corsa al porto d'entrata
  • 1:47 - 1:49
    per parlare con la mia assistita.
  • 1:49 - 1:52
    Non solo gli agenti CBP
    non mi fecero parlare con Anna,
  • 1:52 - 1:55
    ma non vollero neanche dirmi
    se lei era lì.
  • 1:55 - 1:57
    Parlai con molti supervisori,
  • 1:57 - 2:00
    implorando di fornire prove
    dei bisogni speciali del figlio di Anna,
  • 2:00 - 2:03
    ma nessuno volle neanche
    parlarmi del caso.
  • 2:03 - 2:06
    Fu surreale osservare i passi calmi
    di chi faceva shopping
  • 2:06 - 2:09
    vicino una situazione
    che per me era di vita o di morte.
  • 2:09 - 2:13
    Dopo svariate ore di ostruzionismo
    da parte del CBP,
  • 2:13 - 2:14
    me ne andai.
  • 2:14 - 2:15
    Giorni dopo,
  • 2:15 - 2:18
    trovai il figlio di Anna
    nel sistema di affidamento.
  • 2:18 - 2:20
    Ma non avrei saputo niente di Anna
  • 2:20 - 2:21
    fino a dopo una settimana,
  • 2:21 - 2:24
    quando figurò in un centro
    di detenzione qualche chilometro a est.
  • 2:24 - 2:27
    Anna non aveva precedenti penali,
  • 2:27 - 2:30
    e aveva chiesto asilo seguendo la legge.
  • 2:30 - 2:33
    Eppure, gli agenti di frontiera
    la trattennero altri tre mesi,
  • 2:33 - 2:35
    finché non ottenemmo il suo rilascio
  • 2:35 - 2:38
    aiutandola a riabbracciare suo figlio.
  • 2:38 - 2:41
    La storia di Anna non è l'unica
    che potrei raccontarvi.
  • 2:41 - 2:44
    C'è Mateo, un bimbo di 18 mesi,
  • 2:44 - 2:46
    strappato dalle braccia di suo padre
  • 2:46 - 2:49
    e spedito in un centro d'accoglienza
    a migliaia di chilometri,
  • 2:49 - 2:52
    dove non sono riusciti a lavarlo
    come si deve per mesi.
  • 2:52 - 2:53
    C'è Amadou,
  • 2:53 - 2:55
    un bimbo africano non accompagnato,
  • 2:55 - 3:00
    trattenuto negli orribili istituti
    per adulti del CBP.
  • 3:01 - 3:03
    Ancora più sconvolgente, c'è Maria,
  • 3:03 - 3:07
    una rifugiata incinta che supplicò
    di ricevere cure mediche per 8 ore
  • 3:07 - 3:10
    per poi perdere il figlio
    sotto custodia del CBP.
  • 3:10 - 3:13
    Gli agenti del CBP
    la trattennero altre 3 settimane
  • 3:13 - 3:15
    prima di rispedirla in Messico,
  • 3:15 - 3:17
    dove è obbligata ad attendere mesi
  • 3:17 - 3:19
    per un'udienza di asilo negli Stati Uniti.
  • 3:20 - 3:24
    Assistere a questi orrori
    giorno dopo giorno mi ha cambiata.
  • 3:24 - 3:26
    Ero simpatica alle feste,
  • 3:26 - 3:29
    ma adesso mi ritrovo
    invariabilmente a dire alla gente
  • 3:29 - 3:32
    delle torture che il governo
    infligge ai rifugiati al confine
  • 3:32 - 3:34
    e nei campi di detenzione.
  • 3:34 - 3:36
    Tutti provano a cambiare argomento
  • 3:36 - 3:40
    e si congratulano con me per come lavoro
    aiutando persone come Anna.
  • 3:40 - 3:43
    Ma non so come far capire loro
  • 3:43 - 3:46
    che a meno che tutti non lottiamo
    più di quanto pensiamo sia possibile,
  • 3:46 - 3:50
    non si potrà sapere chi di noi
    sarà il prossimo a patire come Anna.
  • 3:50 - 3:53
    La divisione di massadi Trump
    delle famiglie di rifugiati
  • 3:53 - 3:54
    al confine meridionale
  • 3:54 - 3:56
    ha scosso le coscienze dell'umanità
  • 3:56 - 3:59
    e ha messo in luce le crudeltà
    del sistema d'immigrazione statunitense.
  • 3:59 - 4:00
    Sembra che oggi
  • 4:00 - 4:04
    più che mai siamo coinvolti
    nella lotta per i diritti dei migranti.
  • 4:04 - 4:07
    Sfortunatamente, però, le cose
    non stanno migliorando affatto.
  • 4:08 - 4:11
    A migliaia hanno protestato
    per non dividere le famiglie,
  • 4:11 - 4:13
    ma il governo continua a farlo.
  • 4:13 - 4:16
    Più di 900 bambini
    sono stati portati via ai loro genitori
  • 4:16 - 4:18
    dal giugno 2018.
  • 4:18 - 4:22
    Altre migliaia di bambini rifugiati
    sono stati presi dai loro nonni,
  • 4:22 - 4:25
    fratelli, sorelle
    o altri famigliari al confine.
  • 4:25 - 4:26
    Dal 2017,
  • 4:26 - 4:30
    almeno una trentina di persone sono morte
    mentre erano in custodia.
  • 4:30 - 4:33
    E ne moriranno ancora, bambini inclusi.
  • 4:34 - 4:37
    Certo, noi avvocati possiamo
    e continueremo a denunciare
  • 4:37 - 4:40
    per fermare le brutalità che il governo
    infligge ai nostri assistiti,
  • 4:40 - 4:43
    ma non possiamo continuare
    ad aggrapparci ai cavilli legali
  • 4:43 - 4:46
    se vogliamo che i migranti
    siano trattati umanamente.
  • 4:47 - 4:51
    Questo governo vuole farvi credere
    che bisogna separare le famiglie
  • 4:51 - 4:52
    e arrestare i bambini,
  • 4:52 - 4:56
    così da scoraggiare altri rifugiati
    prima che vengano al confine.
  • 4:56 - 4:57
    Ma sappiamo che non è così.
  • 4:57 - 4:59
    Nei fatti, nel 2019,
  • 4:59 - 5:02
    il numero di fermi al confine meridionale
  • 5:02 - 5:03
    è, invece, cresciuto.
  • 5:03 - 5:05
    Diciamo tutti i giorni
    alla gente al confine:
  • 5:05 - 5:08
    "Se chiedi asilo negli Stati Uniti,
  • 5:08 - 5:09
    rischi che ti separino la famiglia,
  • 5:09 - 5:12
    e la detenzione
    per un periodo indefinito".
  • 5:12 - 5:15
    Ma per molti di loro
    l'alternativa è anche peggiore.
  • 5:16 - 5:20
    La gente cerca asilo negli Stati Uniti
    per molte ragioni differenti.
  • 5:20 - 5:23
    A Tijuana, abbiamo conosciuto
    profughi di oltre 50 paesi,
  • 5:23 - 5:25
    che parlano 14 lingue diverse.
  • 5:25 - 5:28
    Abbiamo incontrato migranti LGBT
    provenienti da tutto il mondo
  • 5:28 - 5:31
    che non si sono sentiti sicuri
    in nessuno Stato, mai.
  • 5:31 - 5:33
    Vediamo donne di tutto il mondo
  • 5:33 - 5:36
    i cui Paesi si rifiutano di proteggere
  • 5:36 - 5:39
    da violenze domestiche brutali
    o norme sociali repressive.
  • 5:39 - 5:42
    Certamente vediamo
    famiglie del Centro America
  • 5:42 - 5:43
    in fuga dalla violenza delle gang.
  • 5:43 - 5:46
    Ma incontriamo anche dissidenti russi,
  • 5:46 - 5:47
    attivisti venezuelani,
  • 5:47 - 5:51
    cristiani cinesi, musulmani cinesi,
  • 5:51 - 5:53
    e migliaia e migliaia di altri rifugiati
  • 5:53 - 5:56
    che scappano da ogni tipo
    di persecuzione e di tortura.
  • 5:57 - 6:00
    Molte di queste persone
    avrebbero diritto allo status di rifugiato
  • 6:00 - 6:03
    secondo la legge internazionale.
  • 6:03 - 6:06
    La Convenzione sui Rifugiati
    fu creata nel secondo dopoguerra
  • 6:06 - 6:09
    per fornire protezione
    a chi che fuggiva dalla persecuzione
  • 6:09 - 6:14
    per via della razza, religione,
    nazionalità, opinione politica
  • 6:14 - 6:16
    o appartenenza a un certo gruppo sociale.
  • 6:16 - 6:20
    Ma nemmeno chi sarebbe un rifugiato
    secondo il diritto internazionale
  • 6:20 - 6:23
    ha accesso all'accoglienza
    negli Stati Uniti.
  • 6:23 - 6:25
    E questo perché dal 2017
  • 6:25 - 6:29
    i procuratori generali statunitensi
    hanno stravolto la legge sull' asilo,
  • 6:29 - 6:33
    per far sì che meno persone abbiano
    diritto alla protezione negli Stati Uniti.
  • 6:33 - 6:36
    Ora queste leggi sono dirette
    soprattutto ai centroamericani
  • 6:36 - 6:38
    per tenerli fuori dal Paese,
  • 6:38 - 6:41
    ma colpiscono anche
    altri tipi di rifugiati.
  • 6:41 - 6:45
    Il risultato è che gli Stati Uniti
    deportano spesso rifugiati
  • 6:45 - 6:48
    condannandoli
    alla persecuzione e alla morte.
  • 6:49 - 6:53
    Gli Stati Uniti sfruttano anche
    la reclusione per provare a scoraggiare
  • 6:53 - 6:56
    i rifugiati e rendere loro
    più difficile vincere le cause.
  • 6:56 - 7:00
    Oggi ci sono oltre 55.000 migranti
    detenuti negli Stati Uniti,
  • 7:00 - 7:03
    molti in centri di detenzione sperduti,
  • 7:03 - 7:05
    lontani da ogni sostegno legale.
  • 7:05 - 7:07
    E questo è molto importante.
  • 7:07 - 7:10
    Poiché si tratta di detenzione
    civile e non penale,
  • 7:10 - 7:12
    manca un sistema di difesa d'ufficio,
  • 7:12 - 7:15
    e molti migranti detenuti
    non possono avere un avvocato
  • 7:15 - 7:16
    che li assista con i processi.
  • 7:17 - 7:19
    Un migrante assistito da avvocato
  • 7:19 - 7:22
    ha probabilità 10 volte maggiori
    di vincere la sua causa
  • 7:22 - 7:23
    rispetto a chi non ce l'ha.
  • 7:24 - 7:27
    Come avete visto, odio
    farmi portavoce di cattive notizie,
  • 7:27 - 7:30
    ma la situazione è addirittura peggiore
    per le famiglie di rifugiati oggi
  • 7:30 - 7:33
    che durante le separazioni famigliari.
  • 7:33 - 7:35
    Dal gennaio 2019,
  • 7:35 - 7:37
    gli Stati Uniti
    hanno adottato una politica
  • 7:37 - 7:41
    che ha obbligato più di 40.000 rifugiati
    ad aspettare in Messico
  • 7:41 - 7:44
    le udienze di asilo negli Stati Uniti.
  • 7:44 - 7:47
    Questi rifugiati, molti dei quali
    sono famiglie,
  • 7:47 - 7:50
    sono intrappolati in alcune delle città
    più pericolose del mondo,
  • 7:50 - 7:52
    dove sono stuprati, rapiti
  • 7:52 - 7:54
    e ricattati da associazioni criminali.
  • 7:54 - 7:58
    E se sopravvivono abbastanza a lungo
    da farcela per l'udienza di asilo,
  • 7:58 - 8:01
    meno dell'1% di loro
    potrà trovare un avvocato
  • 8:01 - 8:03
    che li assista con il processo.
  • 8:04 - 8:09
    Il governo statunitense farà leva
    sulle quote più basse di accettazione
  • 8:09 - 8:11
    per sostenere che non si tratta
    di veri rifugiati,
  • 8:11 - 8:14
    quando a tutti gli effetti
    le leggi degli Stati Uniti
  • 8:14 - 8:17
    sono un percorso a ostacoli
    progettato per farli cadere.
  • 8:17 - 8:20
    Certo non tutti i migranti
    al confine sono rifugiati.
  • 8:20 - 8:22
    Incontro molti migranti
    con motivi economici.
  • 8:22 - 8:25
    Per esempio, gente che vuole
    andare negli Stati Uniti per lavorare
  • 8:25 - 8:27
    e pagare per le cure di un genitore
  • 8:27 - 8:30
    o le tasse scolastiche di un figlio.
  • 8:30 - 8:33
    Poi, incontro sempre più migranti
    per motivi climatici.
  • 8:33 - 8:37
    Incontro soprattutto
    molti nativi del Centro America
  • 8:37 - 8:39
    che non riescono più
    a sostentarsi con l'agricoltura
  • 8:39 - 8:42
    a causa della catastrofica siccità locale.
  • 8:42 - 8:44
    Sappiamo che oggi
  • 8:44 - 8:47
    le persone emigrano
    per i cambiamenti climatici
  • 8:47 - 8:49
    e che ce ne saranno di più in futuro,
  • 8:49 - 8:53
    ma è chiaro che non abbiamo
    un sistema legale per queste migrazioni.
  • 8:54 - 8:57
    Sarebbe opportuno, come inizio,
  • 8:57 - 8:59
    allargare la definizione di rifugiato
  • 8:59 - 9:02
    a quei rifugiati, per esempio.
  • 9:02 - 9:04
    Ma chi di noi sarebbe in grado
    di promuovere queste modifiche
  • 9:04 - 9:06
    è occupato a fare causa al governo
  • 9:06 - 9:10
    per far sì che le misere protezioni legali
    che esistono vengano rispettate.
  • 9:10 - 9:12
    Siamo esausti,
  • 9:12 - 9:15
    e quasi non c'è più tempo.
  • 9:16 - 9:17
    E ora sappiamo
  • 9:17 - 9:19
    che non è solo un problema americano.
  • 9:19 - 9:22
    Dai brutali campi di detenzione
    al largo dell'Australia
  • 9:22 - 9:28
    alla criminalizzazione italiana di chi
    salva i migranti che affogano in mare,
  • 9:28 - 9:31
    i Paesi del primo mondo
    si sono mossi fino allo sfinimento
  • 9:31 - 9:33
    per impedire che i rifugiati
    arrivino da noi.
  • 9:34 - 9:37
    Ma hanno fatto ben più
    che restringere lo status di rifugiato.
  • 9:37 - 9:40
    Hanno creato sistemi legali
    paralleli e di tipo fascista
  • 9:40 - 9:44
    in cui i migranti sono privati dei diritti
    che formano le basi di una democrazia,
  • 9:44 - 9:48
    le tanto sbandierate fondamenta
    dei Paesi in cui cercano accoglienza.
  • 9:49 - 9:51
    La storia c'insegna che il primo gruppo
  • 9:51 - 9:55
    a essere vilipeso e spogliato
    dei suoi diritti è difficilmente l'ultimo,
  • 9:55 - 9:57
    e molti americani, molti europei
  • 9:57 - 10:01
    sembrano accettare un opaco e ingiusto
    sistema legale per i non cittadini,
  • 10:01 - 10:03
    perché credono di essere immuni.
  • 10:03 - 10:04
    Però alla fine
  • 10:04 - 10:08
    queste idee autoritarie ricadono
    sui cittadini e colpiscono anche loro.
  • 10:09 - 10:10
    L'ho vissuto sulla mia pelle
  • 10:10 - 10:13
    quando il governo degli Stati Uniti
    mi ha messo su una lista di illegali
  • 10:13 - 10:16
    per il mio lavoro d'assistenza
    ai migranti al confine.
  • 10:16 - 10:18
    Un giorno di gennaio del 2019,
  • 10:18 - 10:20
    lasciavo il mio ufficio di San Diego
  • 10:20 - 10:23
    e passavo il confine
    per tornare a casa in Messico.
  • 10:24 - 10:27
    Gli agenti messicani,
    anche se avevo un visto valido,
  • 10:27 - 10:30
    mi fermarono e dissero
    che non potevo entrare nel Paese
  • 10:30 - 10:34
    perché un governo straniero
    aveva segnalato il mio passaporto,
  • 10:34 - 10:36
    definendomi un rischio
    per la sicurezza nazionale.
  • 10:36 - 10:40
    Fui trattenuta e interrogata
    in una stanza lercia per ore.
  • 10:40 - 10:41
    Pregai gli agenti messicani
  • 10:41 - 10:44
    di lasciarmi tornare in Messico
    a prendere mio figlio,
  • 10:44 - 10:47
    che allora aveva solo 10 mesi.
  • 10:48 - 10:49
    Ma rifiutarono,
  • 10:49 - 10:51
    e invece mi consegnarono
    agli agenti del CBP,
  • 10:51 - 10:54
    che mi obbligarono
    a tornare negli Stati Uniti.
  • 10:54 - 10:57
    Mi ci vollero settimane per ottenere
    un altro visto e tornare in Messico,
  • 10:57 - 11:00
    e mi recai al confine col visto in mano.
  • 11:00 - 11:02
    Ma mi trattennero
    e mi interrogarono ancora
  • 11:02 - 11:05
    perché il mio passaporto
    era ancora segnalato.
  • 11:06 - 11:07
    Poco dopo,
  • 11:07 - 11:09
    documenti divulgati, interni al CBP,
  • 11:09 - 11:11
    confermarono che il mio stesso governo
  • 11:11 - 11:14
    era stato connivente
    in questa segnalazione contro di me.
  • 11:15 - 11:18
    Da allora, non ho viaggiato
    in nessun altro Paese,
  • 11:18 - 11:19
    perché ho paura di essere arrestata
  • 11:19 - 11:22
    e deportata anche da lì.
  • 11:22 - 11:25
    Queste restrizioni di viaggio,
    le detenzioni,
  • 11:25 - 11:27
    e la separazione da mio figlio neonato
  • 11:27 - 11:31
    sono cose che mai avrei creduto
    di poter vivere da cittadina statunitense,
  • 11:31 - 11:35
    ma sono tutto fuorché l'unica a essere
    criminalizzata per aiutare i migranti.
  • 11:35 - 11:38
    Gli Stati Uniti e altri Paesi
    hanno reso il soccorso un crimine,
  • 11:38 - 11:41
    e chi di noi sta semplicemente
    facendo il proprio lavoro
  • 11:41 - 11:45
    è obbligato a scegliere
    tra la nostra umanità e la nostra libertà.
  • 11:45 - 11:47
    E la cosa che mi rende disperata
  • 11:47 - 11:50
    è che tutti voi
    state affrontando la stessa scelta,
  • 11:50 - 11:52
    ma ancora non lo capite.
  • 11:53 - 11:55
    E so che ci sono persone buone.
  • 11:55 - 11:57
    Vedo migliaia di voi nelle strade,
  • 11:57 - 11:59
    a protestare contro
    le separazioni delle famiglie.
  • 11:59 - 12:03
    E questo ha reso possibile
    la fine delle politiche ufficiali.
  • 12:04 - 12:06
    Ma sappiamo che il governo
    sta ancora dividendo i bambini.
  • 12:06 - 12:09
    E le cose stanno addirittura peggiorando.
  • 12:09 - 12:12
    Oggi, il governo degli Stati Uniti
    sta lottando per il diritto
  • 12:12 - 12:15
    a trattenere a tempo illimitato
    bambini rifugiati in campi di prigionia.
  • 12:16 - 12:17
    Non è finita.
  • 12:17 - 12:20
    Non possiamo permetterci di perdere
    la sensibilità e di non guardare.
  • 12:21 - 12:23
    Chi di noi è cittadino di Paesi
  • 12:23 - 12:27
    le cui politiche causino detenzione,
    separazione e morte,
  • 12:27 - 12:30
    deve decidere in fretta
    da che parte stare.
  • 12:30 - 12:35
    Dobbiamo esigere che le nostre leggi
    rispettino l'innata dignità delle persone,
  • 12:35 - 12:39
    specialmente dei rifugiati
    che chiedono aiuto alle frontiere,
  • 12:39 - 12:42
    compresi migranti e rifugiati
    con motivazioni economiche e climatiche.
  • 12:43 - 12:46
    Bisogna pretendere che i rifugiati
    abbiano eque opportunità
  • 12:46 - 12:48
    di trovare protezione nei nostri Paesi
  • 12:48 - 12:50
    facendo in modo
    che abbiano accesso a consulenze
  • 12:50 - 12:52
    e creando tribunali indipendenti
  • 12:52 - 12:55
    che non siano assoggettati
    ai capricci politici del presidente.
  • 12:56 - 12:58
    So che è pazzesco,
  • 12:58 - 13:00
    e so che questo sembra scontato,
  • 13:01 - 13:04
    ma dobbiamo contattare
    i nostri rappresentanti eletti
  • 13:04 - 13:05
    e pretendere questi cambiamenti.
  • 13:06 - 13:08
    So che l'avete già sentito,
  • 13:08 - 13:10
    ma l'avete mai fatta la chiamata?
  • 13:10 - 13:12
    Sono telefonate che fanno la differenza.
  • 13:13 - 13:17
    Il sistema distopico d'immigrazione
    creato nei Paesi sviluppati
  • 13:17 - 13:19
    è una prova per i cittadini
  • 13:19 - 13:23
    per vedere quanto lascerete
    che il governo faccia i propri comodi
  • 13:23 - 13:27
    negando i diritti di altre persone
    pensando che non accadrebbe a voi.
  • 13:27 - 13:30
    Ma quando lasciate che il governo
    si prenda i bambini
  • 13:30 - 13:32
    senza nemmeno un processo
  • 13:32 - 13:35
    e rinchiuda la gente indefinitamente
    senza accesso all'assistenza,
  • 13:35 - 13:37
    state fallendo la prova.
  • 13:37 - 13:39
    Quello che succede ai migranti adesso
  • 13:39 - 13:43
    è solo un anticipo di quello
    che ci succederà se non ci muoviamo.
  • 13:43 - 13:45
    Grazie.
  • 13:45 - 13:48
    (Applausi)
Title:
Cosa sta realmente accadendo al confine Stati Uniti - Messico -- e come agire in maniera migliore
Speaker:
Erika Pinheiro
Description:

Al confine Stati Uniti-Messico, le politiche di detenzione prolungata e di separazione delle famiglie hanno reso difficile e pericolosa la richiesta di asilo negli Stati Uniti. In questo intervento diretto e sentito, l'avvocatessa specializzata in immigrazione, Erika Pinheiro, offre uno sguardo sul suo lavoro di ogni giorno sui due versanti della frontiera e condivide alcune delle storie che si celano dietro le statistiche, compresa la sua vicenda personale, che la vede rinchiusa e separata da suo figlio. È un limpido appello affinché ci accorgiamo delle vite umane colpite da queste politiche e un avvertimento: "La storia insegna che il primo gruppo a essere vilipeso e spogliato dei propri diritti è difficilmente l'ultimo," ci dice.

more » « less
Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
14:03

Italian subtitles

Revisions