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Non siamo alla mercé delle nostre emozioni. È il cervello che le crea.

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    Il mio laboratorio sta a un miglio circa
    da dove sono esplose alcune bombe
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    durante la Maratona di Boston del 2013.
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    Il terrorista sopravvissuto,
    il ceceno Dzhokhar Tsarnaev,
  • 0:13 - 0:16
    è stato dichiarato colpevole
    e condannato a morte.
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    Bene, quando la giuria deve decidere
  • 0:19 - 0:23
    tra un ergastolo
    e una condanna a morte,
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    la scelta si basa quasi del tutto
    sul fatto che l'accusato
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    provi o meno rimorso per le sue azioni.
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    Tsarnaev ha pronunciato parole di scusa,
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    ma quando i giurati
    l'hanno guardato in volto
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    tutto ciò che hanno visto
    è stato uno sguardo impassibile.
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    Bene, Tsarnaev è colpevole,
    su questo non c'è dubbio.
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    Ha ucciso e mutilato persone innocenti,
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    e non sto qui a metterlo in discussione.
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    Il mio cuore va a tutte le persone
    che hanno sofferto.
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    Ma da scienziata, devo dirvi
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    che i giurati non riconoscono,
    non possono individuare il rimorso
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    né nessun'altra emozione,
    in nessuno, mai.
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    Né io né voi possiamo farlo,
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    e ciò accade perché le emozioni
    non sono ciò che pensiamo.
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    Non si esprimono né si riconoscono
    in maniera universale.
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    Non sono reazioni congenite nei cervelli,
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    reazioni incontrollabili.
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    Abbiamo mal interpretato
    la natura dell'emozione
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    per molto tempo,
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    e capire cosa siano realmente le emozioni
    ha conseguenze importanti per tutti noi.
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    Da scienziata, ho studiato le emozioni
    negli ultimi 25 anni,
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    e nel mio laboratorio abbiamo investigato
    volti umani misurando i segnali elettrici
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    che fanno contrarre i muscoli facciali
    per mostrare le varie espressioni.
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    Abbiamo studiato il corpo umano
    mentre prova emozioni.
  • 1:50 - 1:53
    Abbiamo analizzato
    centinaia di studi di fisiologia
  • 1:54 - 1:56
    che coinvolgono
    migliaia di soggetti.
  • 1:56 - 1:58
    Abbiamo esaminato
    centinaia di cervelli,
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    esaminato ogni studio su imaging
    di cervelli soggetti a emozioni
  • 2:01 - 2:03
    pubblicato negli ultimi 20 anni.
  • 2:04 - 2:09
    I risultati di questa ricerca
    sono straordinariamente omogenei.
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    Vi potrà sembrare
    che le emozioni siano condizionate
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    e le sentiate dopo
    essere stati sollecitati,
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    ma non è così.
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    Potreste pensare che il vostro cervello
    sia precostituito con circuiti emozionali,
  • 2:26 - 2:30
    di essere nati con circuiti
    emozionali, ma non è così.
  • 2:30 - 2:34
    Infatti, nessuno di noi in questa stanza
    possiede circuiti emozionali nel cervello.
  • 2:34 - 2:38
    Nessun cervello, sul pianeta,
    contiene circuiti emozionali.
  • 2:39 - 2:41
    Quindi? Cosa sono le emozioni?
  • 2:43 - 2:46
    Bene, allacciate le cinture,
    perché...
  • 2:48 - 2:50
    le emozioni sono delle ipotesi.
  • 2:50 - 2:55
    Sono delle ipotesi
    che il cervello costruisce
  • 2:55 - 3:00
    nel momento in cui miliardi
    di cellule celebrali lavorano insieme,
  • 3:00 - 3:04
    e noi abbiamo più controllo
    su queste ipotesi
  • 3:04 - 3:06
    di quanto possiamo immaginare.
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    Ora, se questo vi sembra insensato
    o un po' fuori di testa,
  • 3:11 - 3:16
    vi capisco bene perché, francamente,
    se non avessi visto le prove di persona,
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    decenni di prove su me stessa,
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    sono più che certa
    che non ci avrei creduto nemmeno io.
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    Il fatto è che le emozioni non sono
    costruite nel cervello alla nascita.
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    Sono costruite.
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    Per capire ciò che intendo, guardate qui.
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    Proprio ora, il vostro cervello
    sta lavorando all'impazzata.
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    Infinite scariche di neuroni
    stanno cercando di trovare un senso
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    in modo da vedere qualcosa
    al di là delle macchie bianche e nere.
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    Il vostro cervello sta setacciando
    un'intera vita di esperienze,
  • 3:51 - 3:54
    facendo migliaia di supposizioni
    contemporaneamente,
  • 3:54 - 3:56
    soppesando le probabilità,
  • 3:56 - 3:58
    tentando di rispondere alla domanda:
  • 3:58 - 4:00
    "A cosa assomiglia di più?".
  • 4:00 - 4:01
    Non: "Cos'è?",
  • 4:01 - 4:05
    ma: "A cosa somiglia di più
    nella mia esperienza passata?".
  • 4:05 - 4:08
    E tutto questo capita
    in un batter di ciglia.
  • 4:08 - 4:12
    Ora, se il vostro cervello fatica
    a trovare un buon accoppiamento
  • 4:12 - 4:15
    e vedete ancora macchie bianche e nere,
  • 4:15 - 4:19
    allora siete in uno stato
    chiamato "cecità esperienziale"
  • 4:19 - 4:23
    e io sto per curarvi da questa cecità.
  • 4:23 - 4:26
    È la mia parte preferita.
    Siete pronti per la cura?
  • 4:26 - 4:28
    (Esultanza)
  • 4:28 - 4:29
    Benissimo, ecco a voi!
  • 4:32 - 4:34
    (Stupore)
  • 4:37 - 4:38
    Benissimo.
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    Adesso molti di voi vedono un serpente,
  • 4:42 - 4:44
    e perché succede?
  • 4:44 - 4:48
    Perché nel momento in cui
    il cervello scandaglia il passato,
  • 4:48 - 4:50
    c'è una nuova conoscenza,
  • 4:50 - 4:52
    la conoscenza emersa
    dalla fotografia.
  • 4:52 - 4:55
    Ma ciò che è davvero interessante
  • 4:55 - 4:58
    è che la conoscenza
    che avete appena acquisito
  • 4:58 - 5:02
    sta cambiando il modo in cui, ora,
    percepite queste macchie.
  • 5:03 - 5:06
    Il cervello costruisce
    l'immagine di un serpente
  • 5:06 - 5:09
    dove non c'è un serpente,
  • 5:09 - 5:11
    e questa sorta di allucinazione
  • 5:11 - 5:15
    è quello che i neuroscienziati come me
    chiamano "predizioni".
  • 5:15 - 5:19
    Le predizioni sono il modo
    in cui lavora il nostro cervello.
  • 5:19 - 5:21
    È il lavoro classico del nostro cervello.
  • 5:21 - 5:25
    Le predizioni sono la base
    di ogni esperienza.
  • 5:25 - 5:27
    Sono la base di ogni azione che compiamo.
  • 5:27 - 5:33
    Le predizioni sono ciò che vi consente
    di capire cosa dico
  • 5:33 - 5:34
    mentre escono dalla mia...
  • 5:35 - 5:38
    Pubblico: Bocca.
    L.F. Barrett: Bocca. Esattamente.
  • 5:38 - 5:41
    Le predizioni sono primordiali.
  • 5:41 - 5:44
    Ci aiutano a dare un senso al mondo
    in modo veloce ed efficiente.
  • 5:44 - 5:49
    Dunque, il cervello non reagisce al mondo.
  • 5:51 - 5:53
    Facendo uso dell'esperienza passata,
  • 5:53 - 5:56
    il cervello predice e costruisce
  • 5:56 - 5:58
    il modo in cui percepiamo il mondo.
  • 6:00 - 6:06
    Il modo in cui vediamo le emozioni altrui
    è profondamente radicato nelle predizioni.
  • 6:06 - 6:09
    A noi sembra di guardare
    in faccia qualcuno
  • 6:09 - 6:13
    e di leggere l'emozione
    nelle sue espressioni facciali
  • 6:13 - 6:15
    nel modo in cui leggiamo
    parole su una pagina.
  • 6:15 - 6:19
    In realtà, dietro le quinte, il cervello
    sta facendo una previsione.
  • 6:19 - 6:23
    Usa un'esperienza passata
    basata su situazioni simili
  • 6:23 - 6:25
    per cercarne un senso.
  • 6:25 - 6:27
    Questa volta non cercate
    un senso nelle macchie,
  • 6:27 - 6:30
    cercate un senso nei movimenti facciali
  • 6:30 - 6:33
    come l'arricciarsi di un labbro
    o l'inarcarsi di un sopracciglio.
  • 6:34 - 6:36
    E questa espressione glaciale?
  • 6:36 - 6:41
    Potrebbe essere quella di un killer
    senza rimorsi,
  • 6:41 - 6:43
    ma potrebbe anche significare
  • 6:43 - 6:47
    che qualcuno accetta
    stoicamente la sconfitta,
  • 6:47 - 6:50
    che è quello
    che la cultura cecena richiede
  • 6:50 - 6:53
    nella situazione di Dzhokhar Tsarnaev.
  • 6:54 - 6:56
    Dunque, qui la lezione è
  • 6:56 - 7:01
    che le emozioni che vi sembra
    di individuare negli altri
  • 7:01 - 7:05
    in realtà provengono in parte
    da ciò che si trova nella vostra testa.
  • 7:05 - 7:08
    E questo è tanto vero
    nell'aula di giustizia
  • 7:08 - 7:11
    così come in classe,
  • 7:11 - 7:13
    a letto
  • 7:13 - 7:15
    e in sala riunioni.
  • 7:16 - 7:18
    Ecco dunque la mia preoccupazione:
  • 7:18 - 7:21
    le compagnie tecnologiche
    di cui non faremo il nome...
  • 7:22 - 7:23
    o forse no.
  • 7:23 - 7:25
    Insomma, Google, Facebook,
  • 7:25 - 7:28
    (Risate)
  • 7:28 - 7:34
    spendono milioni di dollari nella ricerca
    di sistemi che riconoscono le emozioni
  • 7:34 - 7:37
    ma, sostanzialmente,
    si pongono la domanda sbagliata
  • 7:37 - 7:42
    perché cercano di riconoscere
    le emozioni sul volto e nel corpo,
  • 7:42 - 7:45
    ma le emozioni non sono
    sul volto e nel corpo.
  • 7:45 - 7:49
    I movimenti fisici non hanno in sé
    alcun significato emozionale.
  • 7:52 - 7:54
    Dobbiamo attribuirglielo noi.
  • 7:54 - 7:57
    Un individuo o un oggetto
    deve ricollegarli al contesto,
  • 7:57 - 7:59
    ed è questo che gli dà significato.
  • 7:59 - 8:05
    È così che possiamo riconoscere
    la tristezza in un sorriso
  • 8:05 - 8:08
    e un pianto che significa gioia
  • 8:08 - 8:12
    e che un volto stoico, freddo,
    può significare
  • 8:12 - 8:15
    che stai tramando con rabbia
    la sconfitta del tuo nemico.
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    Ora, se non mi fossi già sbilanciata,
  • 8:21 - 8:25
    mi sbilancerei ancora di più dicendovi
  • 8:25 - 8:28
    che il modo in cui provate
    le vostre emozioni
  • 8:28 - 8:31
    funziona allo stesso modo.
  • 8:31 - 8:36
    Il vostro cervello sta di fatto
    facendo predizioni, tentativi,
  • 8:36 - 8:38
    che sta costruendo al momento
  • 8:38 - 8:42
    con miliardi di neuroni
    che lavorano insieme.
  • 8:43 - 8:47
    Il cervello è già precostituito
    per provare alcune sensazioni,
  • 8:47 - 8:52
    semplici sensazioni che partono
    dalla fisiologia del corpo.
  • 8:52 - 8:54
    Così quando nasciamo,
  • 8:54 - 8:58
    proviamo sensazioni
    di calma, di agitazione,
  • 8:58 - 9:01
    eccitazione, benessere e sconforto.
  • 9:01 - 9:04
    Ma queste semplici sensazioni
    non sono emozioni.
  • 9:04 - 9:08
    In realtà sono in noi
    in ogni momento della nostra vita.
  • 9:09 - 9:13
    Sono semplici riassunti
    di quello che succede nel corpo,
  • 9:13 - 9:15
    quasi come un barometro.
  • 9:16 - 9:18
    Ma hanno davvero pochi dettagli,
  • 9:18 - 9:19
    e noi abbiamo bisogno di quei dettagli
  • 9:19 - 9:21
    per capire la prossima mossa:
  • 9:21 - 9:23
    cosa fare con queste sensazioni?
  • 9:23 - 9:25
    E come fa il cervello
    a fornire questi dettagli?
  • 9:25 - 9:27
    Bene, è ciò che fanno le predizioni.
  • 9:27 - 9:31
    Le predizioni connettono
    le sensazioni del corpo
  • 9:31 - 9:32
    che danno quelle emozioni di base
  • 9:32 - 9:34
    con ciò che succede nel mondo
    intorno a noi
  • 9:34 - 9:36
    così sapremo cosa fare.
  • 9:36 - 9:37
    E talvolta
  • 9:37 - 9:42
    queste costruzioni sono emozioni.
  • 9:42 - 9:47
    Così per esempio, se stiamo per entrare
    in una pasticceria,
  • 9:47 - 9:51
    il cervello potrebbe predire
    che sentiremo
  • 9:51 - 9:55
    l'aroma delizioso di biscotti
    al cioccolato appena sfornati.
  • 9:56 - 9:57
    So che il mio cervello predirebbe
  • 9:57 - 10:00
    l'aroma di biscotti al cioccolato
    appena sfornati.
  • 10:00 - 10:03
    E il cervello potrebbe risvegliare
    il nostro stomaco
  • 10:03 - 10:06
    per prepararlo a mangiare quei biscotti.
  • 10:06 - 10:08
    E se abbiamo ragione,
  • 10:08 - 10:11
    se infatti alcuni biscotti
    sono appena usciti dal forno,
  • 10:11 - 10:14
    il nostro cervello
    avrà già "costruito" la fame,
  • 10:14 - 10:18
    e noi siamo pronti
    a mangiare quei biscotti
  • 10:18 - 10:20
    e a digerirli in modo molto efficiente,
  • 10:20 - 10:22
    mangiandone molti.
  • 10:22 - 10:24
    E sarebbe davvero una bella cosa.
  • 10:24 - 10:27
    Non state ridendo abbastanza,
    io sono serissima.
  • 10:27 - 10:31
    (Risate)
  • 10:31 - 10:32
    Ma ecco il punto.
  • 10:32 - 10:34
    Quello stomaco risvegliato,
  • 10:34 - 10:36
    se lo fa in altre occasioni,
  • 10:36 - 10:38
    può avere significati
    del tutto differenti.
  • 10:38 - 10:42
    Così se il cervello predice
    uno stomaco sveglio
  • 10:42 - 10:47
    dentro, diciamo, un ospedale
    mentre aspettate i risultati del test,
  • 10:47 - 10:50
    allora il vostro cervello
    starà costruendo paura,
  • 10:50 - 10:52
    preoccupazione o ansia,
  • 10:52 - 10:56
    e potrebbe indurvi, forse,
  • 10:56 - 10:58
    a torcere le mani
  • 10:58 - 11:01
    a fare un respiro profondo
    o persino a piangere.
  • 11:02 - 11:06
    Giusto? Stessa sensazione,
    stesso stomaco risvegliato,
  • 11:07 - 11:08
    diversa esperienza.
  • 11:09 - 11:10
    E quindi la lezione qui
  • 11:10 - 11:15
    è che le emozioni
    che sembrano capitarvi
  • 11:15 - 11:17
    in realtà sono create da voi.
  • 11:20 - 11:25
    Non siete alla mercè
    di fantomatici circuiti emozionali
  • 11:25 - 11:29
    sepolti nel profondo
    di qualche luogo ancestrale del cervello.
  • 11:30 - 11:34
    Avete molto più controllo
    sulle vostre emozioni
  • 11:34 - 11:35
    di quanto possiate credere.
  • 11:35 - 11:38
    Non dico che vi basti schioccare le dita
  • 11:38 - 11:42
    e modificare ciò che provate
    come se vi steste cambiando d'abito.
  • 11:42 - 11:44
    Ma il vostro cervello è strutturato
  • 11:44 - 11:50
    in modo tale che, mutando gli ingredienti
    che usa per creare emozioni
  • 11:50 - 11:54
    allora potrete trasformare
    la vostra vita emotiva.
  • 11:54 - 11:57
    Se cambiate questi ingredienti oggi,
  • 11:57 - 12:02
    state insegnando al cervello
    come predire il futuro in modo differente,
  • 12:02 - 12:07
    e questo è ciò che definisco
    essere architetti della propria esperienza.
  • 12:09 - 12:10
    Ed eccone un esempio.
  • 12:12 - 12:15
    Tutti abbiamo avuto una sensazione
    di nervosismo prima di un esame, no?
  • 12:16 - 12:20
    Ma alcuni provano
    un'angoscia paralizzante.
  • 12:20 - 12:22
    Hanno un'ansia da esame.
  • 12:23 - 12:28
    In base alle esperienze passate
    sui test affrontati
  • 12:28 - 12:31
    il loro cervello predice
    un battito accelerato,
  • 12:31 - 12:33
    mani sudate,
  • 12:33 - 12:38
    così tanto da rendere impossibile
    sostenere l'esame.
  • 12:38 - 12:40
    L'esito non è buono,
  • 12:40 - 12:44
    a volte non solo falliscono un corso,
    ma l'intero percorso universitario.
  • 12:45 - 12:46
    Ma ecco il punto:
  • 12:47 - 12:51
    un cuore che batte forte
    non lo fa necessariamente per ansia.
  • 12:51 - 12:56
    Potrebbe darsi che il vostro corpo
    si stia preparando per la battaglia
  • 12:56 - 12:58
    per superare l'esame...
  • 12:58 - 13:01
    oppure, per tenere un discorso
  • 13:01 - 13:04
    di fronte a centinaia di persone
    su un palco mentre vieni filmato.
  • 13:04 - 13:06
    (Risate)
  • 13:06 - 13:07
    Sono seria.
  • 13:07 - 13:09
    (Risate)
  • 13:10 - 13:12
    La ricerca mostra
    che quando gli studenti imparano
  • 13:12 - 13:17
    a creare questo tipo di determinazione
    carica di energia,
  • 13:17 - 13:18
    che sostituisca l'ansia,
  • 13:18 - 13:21
    ottengono risultati migliori negli esami.
  • 13:21 - 13:26
    Questa determinazione prepara i cervelli
    a predire il futuro in modo differente
  • 13:26 - 13:29
    e a far volare le farfalle nello stomaco
    in formazione compatta.
  • 13:30 - 13:32
    E se lo fanno abbastanza spesso,
  • 13:32 - 13:34
    non solo riescono a passare l'esame
  • 13:34 - 13:37
    ma sarà più semplice
    avere successo nei loro corsi,
  • 13:37 - 13:40
    e anche ottenere una laurea,
  • 13:40 - 13:45
    cosa che ha un grosso impatto
    sul potenziale guadagno futuro.
  • 13:45 - 13:49
    Io chiamo tutto questo
    intelligenza emotiva in azione.
  • 13:50 - 13:54
    Ora voi stessi potete coltivare
    quest'intelligenza emotiva
  • 13:54 - 13:56
    e usarla nella vita di ogni giorno.
  • 13:56 - 13:58
    Così, vi dico,
  • 13:58 - 13:59
    immaginate di alzarvi al mattino.
  • 13:59 - 14:02
    Sono sicura che, come me,
    l'avete già provato.
  • 14:02 - 14:04
    Vi alzate, e mentre entrate
    in uno stato di coscienza
  • 14:04 - 14:08
    provate questo orribile timore,
  • 14:08 - 14:10
    questa reale miseria,
  • 14:10 - 14:12
    e immediatamente la vostra mente
    comincia a correre.
  • 14:12 - 14:15
    Cominciate a pensare a tutte
    le cose noiose da fare al lavoro
  • 14:15 - 14:17
    a quella montagna di email
  • 14:17 - 14:20
    da cui non riemergerete mai,
  • 14:20 - 14:22
    alle persone che dovete richiamare,
  • 14:22 - 14:24
    a quella riunione importante in città,
  • 14:24 - 14:26
    e dovrete combattere il traffico,
  • 14:26 - 14:28
    quindi prendere i vostri
    bimbi in ritardo
  • 14:28 - 14:31
    e il cane è malato,
    e cosa preparerete per cena?
  • 14:31 - 14:32
    Oh mio Dio.
  • 14:32 - 14:33
    Cosa non va nella vostra vita?
  • 14:33 - 14:35
    Cosa non va nella mia vita?
  • 14:35 - 14:40
    (Risate)
  • 14:40 - 14:43
    Quella corsa mentale è predizione.
  • 14:44 - 14:48
    il vostro cervello sta cercando
    di trovare una spiegazione
  • 14:48 - 14:54
    a quelle sensazioni del vostro corpo
    che percepite come confuse,
  • 14:54 - 14:58
    proprio come è successo
    con l'immagine delle macchie.
  • 14:59 - 15:04
    Il vostro cervello tenta di spiegare
    cosa ha causato queste sensazioni
  • 15:04 - 15:06
    affinché voi sappiate come gestirle.
  • 15:07 - 15:09
    Ma queste sensazioni
  • 15:09 - 15:12
    potrebbero non indicare
    che tutto va storto nella vostra vita.
  • 15:12 - 15:15
    Potrebbero avere una causa
    puramente fisica.
  • 15:15 - 15:16
    Forse siete stanchi.
  • 15:16 - 15:18
    Non avete dormito abbastanza.
  • 15:18 - 15:19
    Forse avete fame,
  • 15:19 - 15:21
    o siete disidratati.
  • 15:22 - 15:27
    La prossima volta che provate
    uno stress intenso,
  • 15:27 - 15:29
    chiedetevi:
  • 15:29 - 15:33
    "Potrebbe esserci una causa
    puramente fisica?".
  • 15:33 - 15:37
    È possibile trasformare
  • 15:37 - 15:41
    la sofferenza emotiva
    in un semplice disagio fisico?
  • 15:42 - 15:45
    Non sto suggerendo
  • 15:45 - 15:48
    che vi basti seguire
    un paio di trucchetti mentali
  • 15:48 - 15:51
    per superare la depressione
  • 15:51 - 15:55
    l'ansia o ogni altra sorta
    di condizione grave.
  • 15:55 - 15:57
    Ma vi sto dicendo
  • 15:57 - 16:01
    che avete più controllo sulle emozioni
    di quanto non immaginiate,
  • 16:01 - 16:03
    e che avete la capacità
  • 16:03 - 16:06
    di diminuire l'intensità
    della sofferenza emotiva
  • 16:06 - 16:08
    e le sue conseguenze sulla vostra vita
  • 16:08 - 16:11
    imparando a costruire le esperienze
    in maniera diversa.
  • 16:12 - 16:14
    Tutti possiamo farlo
  • 16:14 - 16:17
    e con un po' di pratica,
    possiamo farlo molto bene
  • 16:17 - 16:18
    proprio come guidare un'auto.
  • 16:18 - 16:20
    All'inizio si fa maggiore sforzo
  • 16:20 - 16:22
    ma alla fine diventa quasi automatico.
  • 16:23 - 16:25
    Ora, io non so voi,
  • 16:25 - 16:30
    ma io lo trovo un messaggio
    che dà forza e ispirazione,
  • 16:30 - 16:33
    e il fatto che sia dimostrato
    da decenni di ricerca
  • 16:33 - 16:36
    mi rende anche felice come scienziata.
  • 16:36 - 16:39
    Ma vi devo altresì mettere in guardia
    su alcuni dettagli,
  • 16:39 - 16:43
    perché maggior controllo significa
    maggior responsabilità.
  • 16:45 - 16:49
    Se non siete in balia
    di leggendari circuiti emotivi
  • 16:49 - 16:52
    sepolti da qualche parte
    nel vostro cervello,
  • 16:52 - 16:54
    che si attivano in maniera automatica,
  • 16:54 - 16:57
    allora chi è responsabile
  • 16:57 - 16:59
    quando vi comportate male?
  • 17:00 - 17:02
    Voi.
  • 17:02 - 17:05
    Non perché abbiate colpa
    per le vostre emozioni,
  • 17:05 - 17:10
    ma perché le azioni
    e le esperienze di oggi
  • 17:10 - 17:13
    per il vostro cervello diventano
    le predizioni di domani.
  • 17:14 - 17:17
    A volte siamo responsabili di qualcosa
  • 17:17 - 17:19
    non perché ne abbiamo colpa
  • 17:19 - 17:22
    ma perché siamo gli unici
    che possiamo cambiarlo.
  • 17:24 - 17:26
    Responsabilità è una parola grossa,
  • 17:26 - 17:28
    tanto grossa, infatti,
  • 17:28 - 17:33
    che a volte la gente sente la necessità
    di resistere all'evidenza scientifica
  • 17:33 - 17:37
    secondo cui le emozioni
    sono create e non innate.
  • 17:39 - 17:43
    L'idea che siamo responsabili
    delle nostre emozioni
  • 17:43 - 17:46
    è difficile da mandare giù.
  • 17:47 - 17:51
    E ciò che vi suggerisco
    è di non soffocarvi con quest'idea.
  • 17:51 - 17:52
    Fate un respiro profondo,
  • 17:52 - 17:55
    se vi aiuta, magari bevete
    un bicchiere d'acqua
  • 17:55 - 17:56
    e abbracciate l'idea.
  • 17:56 - 17:58
    Abbracciate questa responsabilità,
  • 17:58 - 18:03
    perché è la via verso un corpo più sano,
  • 18:03 - 18:06
    un sistema legale più giusto e informato,
  • 18:06 - 18:09
    e una vita emotiva più flessibile e forte.
  • 18:10 - 18:11
    Grazie.
  • 18:11 - 18:16
    (Applausi)
Title:
Non siamo alla mercé delle nostre emozioni. È il cervello che le crea.
Speaker:
Lisa Feldman Barrett
Description:

Puoi guardare qualcuno in faccia e capire cosa sta provando? Proviamo felicità, tristezza e ansia tutti alla stessa maniera? E poi, cosa sono le emozioni? Negli ultimi 25 anni la professoressa di psicologia Lisa Feldman Barrett ha creato mappature di espressioni facciali, ha studiato il cervello e ha analizzato centinaia di studi di fisiologia per capire davvero cosa siano le emozioni. Oggi condivide il risultato della sua approfondita ricerca e spiega come abbiamo maggior controllo sulle nostre emozioni di quanto possiamo pensare.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
18:15

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