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Documentario "Ubuntu. Io sono perché noi siamo"

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    Eh, in questi anni è cambiato molto perché
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    prima le cose erano un po' più
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    diverse gente più semplice, gente che...
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    frequentava il centro del paese, come
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    posso dire...e ora stanno più in casa,
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    è meno...è meno vissuto, forse il paese.
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    Prima eravamo tutti più concentrati sulla
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    mia bottega... ecco il mondo, la vita...
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    l'era svolta lì.
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    E anche per conoscersi, per capirsi
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    per avere opinioni anche diverse
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    ma per arrivare a un dialogo poi ....
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    era più facile.
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    Era vita, secondo me era vita.
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    Poggio alla Croce si potrebbe
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    definire una "piccola Svizzera", è in un
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    posto bellissimo fra il Chianti ed il
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    in estate viene organizzata una bella
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    rassegna che attira la gente
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    dalle due valli.
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    Quando ci sono delle problematiche
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    come il ghiaccio d'inverno, allora
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    le informazioni circolano nella rete
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    e quindi sembrava un paesino ideale. Ecco
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    Quando poi nel nell'aprile del 2017 arriva
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    la "bomba": una notizia,
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    arrivano trenta migranti nel "palazzo",
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    che sarebbe l'ex albergo
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    che c'è in mezzo al paese.
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    Sembrava che stesse per atterrare
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    un'astronave con dentro
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    gli "omini" neri.
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    Arriva l'uomo nero. Arriva l'uomo nero,
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    e tutti siamo con le creste ritte,
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    impressionati, anche io,
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    devo dire la verità.
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    Anche se lo senti dire però senti dire il
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    bene ed il male di questi ragazzi.
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    La reazione più più forte, più intensa
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    più ampia è stata di rifiuto immediato,
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    quella che chiamiamo reazione "di pancia".
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    E' quella che ha causato l'organizzazione
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    immediata, per cui nel giro di tre giorni
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    sono comparse 230 firme contro,
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    laddove noi, gli abitanti, siamo 190.
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    C'è stata una prima riunione un anno
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    e mezzo fa, d'estate,
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    prima che arrivassero i migranti,
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    quindi non conoscevamo le persone,
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    non avevamo dato un volto,
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    non avevamo ha dato un nome
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    a queste persone.
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    E c'è stata una riunione nel paese.
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    Io non sono di Poggio alla Croce,
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    vengo dal paese vicino....
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    e nella riunione ci sono state
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    delle persone che proprio erano
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    aggressive, ma perché avevano paura.
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    La loro reazione non è frutto
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    della cattiveria, ma dietro c'è anche
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    una realtà che bisogna raccontare
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    bisogna dire che era dovuta al fatto che
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    nessuno era preparato a questo,
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    nessuno era stato avvertito
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    che venivano gli stranieri, i migranti
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    Siccome fecero fare delle firme,
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    ma io ero d'accordo solamente
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    perché volevo sapere questi ragazzi
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    come venivano sistemati,
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    cosa venivano a fare..
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    poi invece non era quello il motivo,
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    era perché non ce li volevano,
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    e allora ho detto che questa firma
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    era stata estorta e che non ero d'accordo.
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    Hanno detto: «Fra un anno
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    vi si rammenterà, vedrete,
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    perché noi abbiamo paura..
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    io ho una bambina di 18 mesi che
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    probabilmente non potrò mandare
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    nella strada» ... addirittura
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    le prime volte ci avevano, mi avevano,
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    chiesto di firmare, io non ho voluto
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    firmare e sono diventata la pecora nera
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    Sono neri, il discorso è uno solo,
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    e quello magari si riesce poco bene
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    a digerire ...non è facile l'integrazione,
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    quello no, anche per loro.
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    C'era una sensazione, un'atmosfera
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    tremenda a me tremavano le gambe
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    veramente ..
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    ho riconosciuto dei bambini
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    che ho visto quando erano piccoli e,
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    ormai grandi,, spaventatissimi,
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    che hanno iniziato a dire
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    che non li volevano,
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    che non volevano i migranti
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    perché la loro vita sarebbe cambiata,
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    non avrebbero potuto più andare in giro
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    per il Poggio tranquilli,
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    e non avrebbero potuto
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    più fare le passeggiate..
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    ma lo urlavano in modo proprio aggressivo
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    e io ho iniziato a tremare e avrei
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    voluto dire, non sono riuscita
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    perché tremavo, che mi dispiaceva
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    tantissimo vedere che dei bambini
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    che da piccoli erano stati abituati
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    alla condivisione, a stare tutti insieme
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    mi ricordo che allora c'erano anche
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    dei bambini di colore nelle nostre classi,
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    che giocavano tutti insieme
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    ora erano diventati così
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    e che mi facevano paura loro
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    più che i migranti che dovevano arrivare,
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    perché sentivo una rabbia una violenza
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    che mi spaventava
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    Quando poi l'astronave con gli "omini neri"
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    era effettivamente atterrata alla fine
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    riuscimmo ad organizzare in un locale
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    sotto la chiesa che poi è quello che
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    Don Martin il nostro parroco,
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    ha messo a disposizione per tutto il resto
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    della vicenda, ad organizzare
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    un primo cerchio dove facemmo,
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    proprio all'inizio, un gioco disposti
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    sulle sedie in maniera del tutto casuale,
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    quindi mescolati, un po' di loro un po'
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    di noi .. E cominciammo il gioco,
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    attaccammo un pezzo di carta alla parete
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    ed ognuno di noi cominciò a scrivere..
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    «Andrea Formiconi, italiano,
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    parla l'italiano».. E poi puntando il
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    pennarello verso uno a caso,
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    quello è il suo turno e allora lui scrive
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    e ognuno di noi quindi scriveva
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    di che paese era, come si chiamava
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    e che lingua parlava.
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    In questo semplice gioco si aprì
  • Not Synced
    sostanzialmente un mondo,
  • Not Synced
    un universo perché su quattordici
  • Not Synced
    o quindici ragazzi vennero fuori i dodici
  • Not Synced
    o tredici lingue
  • Not Synced
    e poi venne fuori che c'erano
  • Not Synced
    degli analfabeti che si riconoscevano
  • Not Synced
    perché impugnavano in maniera improbabile
  • Not Synced
    il pennarello e in realtà non scrivevano
  • Not Synced
    il loro nome ma lo disegnavano.
  • Not Synced
    Però allo stesso tempo c'erano ragazzi
  • Not Synced
    invece scolarizzati, ad un estremo
  • Not Synced
    c'era un ragazzo che poi emerse
  • Not Synced
    che addirittura era scappato
  • Not Synced
    quando stava facendo
  • Not Synced
    il quarto anno di matematica.
  • Not Synced
    Questo fa capire il ventaglio enorme
  • Not Synced
    di storie e situazioni umane diverse
  • Not Synced
    che c'è dietro a questo stereotipo,
  • Not Synced
    che noi chiamiamo con nomi univoci:
  • Not Synced
    il migrante; dove ad ognuno viene in testa
  • Not Synced
    un omino nero, sempre il solito,
  • Not Synced
    con una storia standard:
  • Not Synced
    assolutamente no!
  • Not Synced
    Io credo che la scintilla che ha mosso
  • Not Synced
    tutta questa voglia della scuola
  • Not Synced
    è stato un ragazzo maliano, Alì,
  • Not Synced
    che mi aveva individuata perché
  • Not Synced
    avevamo parlato un po' francese
  • Not Synced
    ed un giorno l'ho visto arrivare
  • Not Synced
    a casa mia - io non abito in paese c'è un
  • Not Synced
    chilometro e mezzo di strada sterrata
  • Not Synced
    è arrivato da solo, con quaderno e matita
  • Not Synced
    dicendomi:
  • Not Synced
    «Io voglio imparare l'italiano».
  • Not Synced
    Noi siamo tre che si sono imbarcati
  • Not Synced
    in questa avventura della "scuolina"
  • Not Synced
    di Poggio alla Croce
  • Not Synced
    non sapendo cosa ci sarebbe successo.
  • Not Synced
    Bisognava fare qualcosa
  • Not Synced
    per aiutare questi ragazzi e si pensava
  • Not Synced
    che la cosa migliore fosse
  • Not Synced
    insegnare loro l'italiano, più che altro
  • Not Synced
    aiutarli ad avere fiducia in loro stessi.
  • Not Synced
    Come noi abbiamo paura dei loro neri,
  • Not Synced
    loro hanno paura di noi bianchi,
  • Not Synced
    loro hanno paura di noi.
  • Not Synced
    Poi la cosa buffa è che avevamo coinvolto
  • Not Synced
    un sacco di gente che non c'entrava niente
  • Not Synced
    con l'insegnamento: c'era Marcie,
  • Not Synced
    una canadese, e sapeva pochissimo
  • Not Synced
    l'italiano ma è stata insegnante
  • Not Synced
    di italiano, e poi abbiamo avuto
  • Not Synced
    anche Willy, che ancora è qui
  • Not Synced
    con noi che legge, fa il dettato,
  • Not Synced
    fa tutte le cose con questi ragazzi
  • Not Synced
    Sono una maestra delle elementari
  • Not Synced
    al martedì esco dalla mia classe,
  • Not Synced
    magari stanchissima,
  • Not Synced
    soprattutto l'anno scorso
  • Not Synced
    che avevo una prima,
  • Not Synced
    e mi siedo in macchina e dico:
  • Not Synced
    no, ma chi me lo fa fare?
  • Not Synced
    Ma io sono matta, ma perché vado là
  • Not Synced
    che sono stanchissima,
  • Not Synced
    dovrei andare a casa a riposarmi
  • Not Synced
    o a fare da cena e poi invece
  • Not Synced
    chiudo gli occhi e penso: se è una cosa
  • Not Synced
    giusta quella che sto facendo,
  • Not Synced
    mi arriveranno le energie! E parto
  • Not Synced
    e poi sono felice perché arrivi lì
  • Not Synced
    e vedi quei sorrisi coi denti bianchi
  • Not Synced
    quegli occhi felici... che ti aspettano
  • Not Synced
    che ti ringraziano che sono lì, che non
  • Not Synced
    vedono l'ora che gli insegni qualcosa.
  • Not Synced
    Sono arrivata qui un po' per caso,
  • Not Synced
    ho conosciuto questa esperienza
  • Not Synced
    grazie ad Andreas, ai suoi racconti
  • Not Synced
    nelle aule universitarie e ho deciso
  • Not Synced
    di venire a dare un'occhiata.
  • Not Synced
    La domanda che mi si rivolge più spesso
  • Not Synced
    è perché lo faccio, soprattutto perché
  • Not Synced
    quello che colpisce di me è il fatto
  • Not Synced
    che arrivo da quasi 90 chilometri
  • Not Synced
    di distanza quindi mi faccio
  • Not Synced
    comunque quasi due ore di macchina
  • Not Synced
    solo per arrivare qui.
  • Not Synced
    Non è facile spiegarlo, perché la ragione
  • Not Synced
    risiede in tantissime piccole cose:
  • Not Synced
    sono i gesti, gli sguardi, le emozioni,
  • Not Synced
    le sensazioni che provi quando
  • Not Synced
    stai a contatto con queste persone,
  • Not Synced
    con questi ragazzi, che poi alla fine
  • Not Synced
    sono vite, sono esperienze,
  • Not Synced
    sono mondi con cui tu vieni a contatto
  • Not Synced
    e di cui tu spesso non sai niente.
  • Not Synced
    Io vado a scuola a Figline Valdarno ogni giorno,
  • Not Synced
    Il lunedì e il martedì vado con la macchina
  • Not Synced
    ma gli altri giorni con la bicicletta.
  • Not Synced
    Andare non è difficile, ma lo è ritornare
  • Not Synced
    perché ci vuole un'ora e trenta minuti,
  • Not Synced
    è faticoso.
  • Not Synced
    Quando ero in Africa non sono andato
  • Not Synced
    a scuola e fortunatamente mi sono
  • Not Synced
    ritrovato in Europa e ho incontrato
  • Not Synced
    le persone che mi stanno aiutando
  • Not Synced
    e mi hanno iscritto a scuola.
  • Not Synced
    Il mio obiettivo è imparare
  • Not Synced
    la lingua italiana
  • Not Synced
    vorrei restare in Italia, vorrei lavorare
  • Not Synced
    per aiutare la mia famiglia in Africa.
  • Not Synced
    Allora devo concentrarmi per studiare
  • Not Synced
    è il mio obiettivo
  • Not Synced
    Mi chiamo Madou Koulibaly, vengo
  • Not Synced
    dalla Guinea e ho 20 anni.
  • Not Synced
    Sono arrivato in Italia da un anno
  • Not Synced
    e due mesi, è stato un viaggio
  • Not Synced
    molto difficile, non posso dimenticarlo,
  • Not Synced
    è stato molto pericoloso.
  • Not Synced
    Ho sacrificato la mia vita
  • Not Synced
    per cercare la fortuna in Europa
  • Not Synced
    e grazie a Dio sono entrato in Italia
  • Not Synced
    il 13 giugno 2018
  • Not Synced
    e sono stato trasferito
  • Not Synced
    a Poggio alla Croce. Ho incontrato
  • Not Synced
    delle persone bravissime che mi hanno
  • Not Synced
    trattato come se fossi uno di loro,
  • Not Synced
    loro sono come i miei genitori qui,
  • Not Synced
    non solo io ma tutti gli africani
  • Not Synced
    che vivono a Poggio alla Croce.
  • Not Synced
    Vorrei continuare a studiare,
  • Not Synced
    se c'è la possibilità, mi piacerebbe
  • Not Synced
    andare a studiare ed imparare
  • Not Synced
    un mestiere, ad esempio il saldatore.
  • Not Synced
    L'Italia mi ha salvato nel mare,
  • Not Synced
    in Italia sono andato a scuola
  • Not Synced
    e vorrei continuare a studiare ancora,
  • Not Synced
    non so cosa succederà dopo.
  • Not Synced
    Poggio alla Croce è il mio villaggio.
  • Not Synced
    Il cammino è caotico,
  • Not Synced
    non si può pretendere di seguire
  • Not Synced
    un filo preordinato:
  • Not Synced
    ucciderebbe questo tipo di scuola.
  • Not Synced
    Quindi bisogna essere disposti a andare
  • Not Synced
    dove il vento ti indica che è opportuno andare.
  • Not Synced
    Un esempio può essere quello in cui
  • Not Synced
    Samba aveva scritto il curriculum al computer
  • Not Synced
    allora naturalmente tu cerchi di dare una mano..
  • Not Synced
    "Samba, ma questo che cosa vuol dire,
  • Not Synced
    questo che cos'è?"..
  • Not Synced
    Ad un certo punto c'è scritto
  • Not Synced
    "esperienza di guida"
  • Not Synced
    allora io dico "Samba ma tu che cosa guidavi?"..
  • Not Synced
    lui si illumina immediatamente e dice "mucca!"
  • Not Synced
    E da lì è nato tutto un altro discorso,
  • Not Synced
    su come cambiano le cose nel tempo,
  • Not Synced
    come cambiano in Africa come cambiano qui.
  • Not Synced
    Ecco questo è un esempio di digressione.
  • Not Synced
    E' una scuola centrata sull'uomo sostanzialmente
  • Not Synced
    Tutti abbiamo le soffitte piene di vecchi computer,
  • Not Synced
    non sappiamo che farcene..
  • Not Synced
    E’ un problema perché tocca portarli all'ecocentro
  • Not Synced
    e così allora noi da mesi
  • Not Synced
    diffondiamo questa informazione:
  • Not Synced
    hai un computer vecchio, non sai che fartene,
  • Not Synced
    per te è un problema?
  • Not Synced
    prima di portarlo all'ecocentro dallo a noi,
  • Not Synced
    ci installiamo una versione del sistema operativo
  • Not Synced
    in software libero, cioè Linux,
  • Not Synced
    ed in particolare delle varianti di Ubuntu,
  • Not Synced
    versione leggera che sta bene nei computer
  • Not Synced
    vecchi, li "resuscita" facilmente.
  • Not Synced
    Il sistema operativo Ubuntu
  • Not Synced
    si chiama così perché è un concetto
  • Not Synced
    che è nato nell'Africa del sud e Nelson Mandela
  • Not Synced
    in un bellissimo video che poi abbiamo utilizzato
  • Not Synced
    per un lavoro con i ragazzi
  • Not Synced
    lo descrive con una piccola storia:
  • Not Synced
    un tempo, quando un viandante arrivava
  • Not Synced
    in un villaggio era stanco, assetato, affamato,
  • Not Synced
    nessuno gli avrebbe mai fatto una domanda,
  • Not Synced
    gli portavano semplicemente da bere
  • Not Synced
    e da mangiare. Questo è Ubuntu, cioè
  • Not Synced
    pensare all'altro nella consapevolezza
  • Not Synced
    che questo crea una comunità
  • Not Synced
    che vive bene se tutti facciamo così.
  • Not Synced
    Ubuntu è una grande filosofia africana,
  • Not Synced
    che prima di arrivare all'aiuto
  • Not Synced
    parte dal fatto che tutti siamo fratelli
  • Not Synced
    e se aiuto una persona quella persona può aiutare
  • Not Synced
    un'altra persona vicino a me,
  • Not Synced
    quindi un collegamento generale della società
  • Not Synced
    in quanto ci consideriamo tutti fratelli e sorelle.
  • Not Synced
    Quello che è successo a Poggio alla Croce
  • Not Synced
    è Ubuntu, è proprio Ubuntu autentico.
  • Not Synced
    Io penso che seguire un principio per cui
  • Not Synced
    se io aiuto l'altro e l'altro aiuta me
  • Not Synced
    si vive meglio tutti e due,
  • Not Synced
    piuttosto che farsi la lotta fra di noi,
  • Not Synced
    anche se nella lotta poi magari c'è uno che vince
  • Not Synced
    e che quindi può essere più soddisfatto
  • Not Synced
    di quello che perde.
  • Not Synced
    Questo mi ha sempre guidato
  • Not Synced
    da quando ho in qualche modo avuto
  • Not Synced
    la ragione nella mia vita, ho sempre passato
  • Not Synced
    il tempo che avevo a disposizione nel sociale
  • Not Synced
    ma per questo motivo, non per buonismo..
  • Not Synced
    non è che sia buono allora penso che
  • Not Synced
    per essere buoni bisogna fare del bene
  • Not Synced
    quindi aiutare gli altri, fare la carità..
  • Not Synced
    no, è forse un modo egoistico,
  • Not Synced
    cioè io penso di guadagnarci qualcosa
  • Not Synced
    in questo modo e quindi riuscire a vivere meglio,
  • Not Synced
    essere sereni..
  • Not Synced
    Si prendono delle fregature, tante,
  • Not Synced
    ma non sono fregature come chi lotta poi perde,
  • Not Synced
    sono forse opportunità che ci lasciano
  • Not Synced
    magari un po' col sapore amaro in bocca,
  • Not Synced
    ma che non creano grossi disagi
  • Not Synced
    perché sappiamo di doverli avere
  • Not Synced
    C'erano dei problemi di natura quasi razzista,
  • Not Synced
    per cui sono intervenuto anche per questo,
  • Not Synced
    ma poi era il mio modo di fare:
  • Not Synced
    io sono migrante a Poggio alla Croce
  • Not Synced
    perché vengo dalla città in campagna,
  • Not Synced
    ho scelto questo e subito
  • Not Synced
    ho cercato di integrarmi nell'associazione
  • Not Synced
    che c'è qui, perché mi era naturale.
  • Not Synced
    Per cui è un modo di vivere
  • Not Synced
    che non è certamente da eroi, è normale,
  • Not Synced
    penso che tutti possano capire questo.
  • Not Synced
    Questa idea di Ubuntu, questa idea di rigenerare
  • Not Synced
    computer o oggetti o strumenti che parevano
  • Not Synced
    da gettar via, è un po' quello che poi ha ispirato
  • Not Synced
    anche l'agire di questa comunità, che piano piano
  • Not Synced
    ha rigenerato se stessa. Infatti quel motto
  • Not Synced
    "Noi abbiamo bisogno di voi", di fatto significa
  • Not Synced
    proprio questo cioè in realtà la nostra comunità
  • Not Synced
    locale si è rigenerata grazie al vostro arrivo,
  • Not Synced
    grazie alla vostra astronave di voi "omini neri",
  • Not Synced
    perché ha generato in noi di nuovo una necessità
  • Not Synced
    di lavorare insieme, di uscire di casa,
  • Not Synced
    abbandonare i divani, abbandonare la televisione,
  • Not Synced
    uscire di casa e provare insieme a risolvere
  • Not Synced
    un problema per il beneficio della comunità tutta.
  • Not Synced
    Sono Samba e vengo dal Mali, sono un artista
  • Not Synced
    ma prima quando cantavo con i miei amici,
  • Not Synced
    la mia famiglia non voleva che io facessi musica,
  • Not Synced
    però a me piace tanto. Nel 2016 sono andato
  • Not Synced
    in Algeria e poi sono andato anche in Libia
  • Not Synced
    poi sono arrivato qua due anni fa.
  • Not Synced
    La mia vita è complicata..Io vorrei fare l'artista,
  • Not Synced
    un rapper come tantissimi italiani, Ghali, Sfera
  • Not Synced
    Ebbasta.. e anche io vorrei fare come loro.
  • Not Synced
    Io di preciso non lo so cosa può essere successo,
  • Not Synced
    però siamo cambiati un po' tutti.
  • Not Synced
    Ho trovato in loro dei cambiamenti anche
  • Not Synced
    nei nostri confronti perché prima magari
  • Not Synced
    passavano, ci facevano il sorrisino e basta...poi
  • Not Synced
    quando hanno visto che veramente noi
  • Not Synced
    gli si vuole bene...
  • Not Synced
    io non posso parlare per tutti, ma per quelle
  • Not Synced
    persone come me che quando se ne vede
  • Not Synced
    uno nuovo si ferma: "ehi!" e se è alto gli si dice
  • Not Synced
    di abbassarsi perché non ci si arriva.. e lui
  • Not Synced
    ci chiama e noi gli si dice "nonni, nonni"
  • Not Synced
    e lui risponde "nonno, nonna"
  • Not Synced
    Noi parliamo in italiano.. allora ci si fa capire,
  • Not Synced
    quando si vede che proprio non capiscono
  • Not Synced
    che cosa gli vogliamo dire, per esempio se
  • Not Synced
    gli vogliamo dire di abbassarsi gli facciamo così..
  • Not Synced
    hanno imparato, quando passano (ci dicono)
  • Not Synced
    "nonna, aiuto?".. "no, oggi no, domani"
  • Not Synced
    magari c'è qualcuno che sa parlare qualche parola
  • Not Synced
    di inglese come me allora gli dico "tomorrow"
  • Not Synced
    e loro mi capiscono..
  • Not Synced
    Io l'ho sempre detto: non ho posto in casa
  • Not Synced
    ma se ne avessi li prenderei volentieri.. uno, due,
  • Not Synced
    quanti ne potrei tenere, soprattutto
  • Not Synced
    se la casa fosse mia, perché secondo me le loro
  • Not Synced
    hanno anche bisogno di essere capiti..che il bene
  • Not Synced
    lo sentano, non così: soltanto il sorriso...
  • Not Synced
    Ci sono cose più fondamentali nella vita di tutti,
  • Not Synced
    ma di loro specialmente: vengono via
  • Not Synced
    dalla famiglia, da un sistema brutto,
  • Not Synced
    patiscono la fame.. Forse non gli diamo
  • Not Synced
    queste cose, siamo due o tre persone
  • Not Synced
    che veramente gli vogliamo bene dal cuore,
  • Not Synced
    non della bocca e basta e loro lo sentono,
  • Not Synced
    basta che ci vedano vengono subito e subito
  • Not Synced
    il bacio, la merendina, gli diamo i biscotti,
  • Not Synced
    come se si vedesse un bambino
  • Not Synced
    a cui si insegna a parlare.
  • Not Synced
    Con quelli che vediamo più spesso si è creato
  • Not Synced
    un contatto per cui ci si perde del tempo,
  • Not Synced
    ma non è tempo perso, è tempo buono.
  • Not Synced
    Probabilmente anche le persone che ci hanno visti
  • Not Synced
    così all'inizio ci hanno criticati e ora invece
  • Not Synced
    hanno detto "è vero, si sono fatti ben volere...
  • Not Synced
    ma voi come fate?"...come si fa?
  • Not Synced
    bene, gli parliamo! Prima o dopo capiscono..
  • Not Synced

    Poi la cosa piano piano si è stabilizzata,
  • Not Synced
    questi ragazzi sono bravissimi, non danno noia
  • Not Synced
    a nessuno, salutano tutti passano, ti chiamano,
  • Not Synced
    noi si risponde, almeno io personalmente, anche
  • Not Synced
    se qualcuno nemmeno gli parlerà...
  • Not Synced
    però il paese è tranquillo.
  • Not Synced
    Ha dato il peggio di sé, perché credo che
  • Not Synced
    le informazioni non conosciute per bene fanno fare
  • Not Synced
    una reazione sbagliata. Poi le cose le conosci,
  • Not Synced
    le vedi e le vivi, perché alla fine è vivere
  • Not Synced
    insieme a loro è anche bello.
  • Not Synced
    Per come lo vedo io questi ragazzi li hanno messi
  • Not Synced
    in galera, sono chiusi lì dentro,
  • Not Synced
    se non ci fosse stato questo gruppo
  • Not Synced
    che gli faceva scuola e le altre cose che cosa
  • Not Synced
    rappresenta stare lì? Se si mettono trenta ragazzi
  • Not Synced
    chiusi in un Cas, a che cosa serve? A me sembra
  • Not Synced
    che non serva a nulla.. se non fanno attività,
  • Not Synced
    sono tutti ragazzi giovani di vent'anni,
  • Not Synced
    che devono fare? Se fanno qualcosa,
  • Not Synced
    se c'è modo di dargli sfogo, spazio nelle attività,
  • Not Synced
    nel gioco allora la cosa è diversa. Possono anche
  • Not Synced
    diventare utili però ci vuole un inserimento
  • Not Synced
    che non si fa in due o tre mesi, perché
  • Not Synced
    poi c'è la diffidenza..se vedi una persona nera
  • Not Synced
    accanto ti fa effetto, c'é anche questo da dire..
  • Not Synced
    Ma questo non significa nulla, alla fine è come me,
  • Not Synced
    se impari a conoscerlo. Ma anche se sto con te
  • Not Synced
    che non ti conosco, posso avere la stessa
  • Not Synced
    opinione. Mi sembra logico.
  • Not Synced
    Il primo paese che ho visto dopo essere entrato
  • Not Synced
    in Europa è stato Poggio alla Croce, non lo
  • Not Synced
    dimenticherò mai, perché mi hanno dato proprio
  • Not Synced
    una vita, un'esperienza indimenticabile:
  • Not Synced
    le persone, la gioia, un rispetto per la società
  • Not Synced
    che mi hanno dato, fin dai primi giorni quando
  • Not Synced
    mi portavano da tutte le parti: a cercare lavoro,
  • Not Synced
    a prendere la patente, a scuola...e ho pensato:
  • Not Synced
    guarda, queste persone da te non vogliono nulla
  • Not Synced
    ma ti stanno dando tantissimo una nuova vita
  • Not Synced
    Devo restituirgli qualcosa, quindi ho pensato che
  • Not Synced
    può essere una cosa bella andare avanti con loro,
  • Not Synced
    aiutandoli anche fisicamente. Io dimenticherò mai
  • Not Synced
    questo paese nella mia vita, e anche le persone
  • Not Synced
    che mi conoscono, la mia famiglia, anche se
  • Not Synced
    non sono in Italia conoscono Poggio alla Croce!
  • Not Synced
    E' una grande gioia anche per loro, secondo me
  • Not Synced
    anche se loro incontreranno qualche persona
  • Not Synced
    italiana o europea la rispetteranno perché hanno
  • Not Synced
    dato una cosa buona e una vita nuova a loro figlio.
  • Not Synced
    In futuro mi piacerebbe aiutare con la scuola,
  • Not Synced
    non parlo benissimo italiano ma mi piacerebbe
  • Not Synced
    almeno aiutare i pakistani, quelli che non parlano
  • Not Synced
    inglese e non hanno studiato io posso fare
  • Not Synced
    da interprete fra di loro tra un italiano che spiega
  • Not Synced
    le regole e tutte le cose...è un aiuto verso di loro
  • Not Synced
    ma è un modo per restituire qualcosa
  • Not Synced
    verso la società, verso il paese.
  • Not Synced
    Tu sei integrato dentro la società ma ora
  • Not Synced
    stai insegnando ad altre persone ad integrarsi
  • Not Synced
    nella società, e così sviluppano delle nuove cose
  • Not Synced
    belle. Devo imparare tantissimo ancora, finora
  • Not Synced
    ho imparato poco, ma loro (le persone di Poggio)
  • Not Synced
    mi hanno dato proprio una vita bella che
  • Not Synced
    non è spiegabile, non posso spiegarlo con le
  • Not Synced
    parole. Io cercherò sempre di dare, di restituire
  • Not Synced
    ma è un paese indimenticabile, è bello..
  • Not Synced
    Questa iniziativa della scuola ha fatto in modo che
  • Not Synced
    molte persone del paese che non si conoscevano
  • Not Synced
    ora invece si conoscono, collaborano insieme,
  • Not Synced
    sono diventate amiche...Per cui non solo i migranti
  • Not Synced
    hanno la scuola di italiano, di matematica ma
  • Not Synced
    noi stessi del paese abbiamo imparato
  • Not Synced
    a conoscerci, a convivere e si sta molto meglio.
  • Not Synced
    Un altro dei ricordi che ho e che penso non
  • Not Synced
    riuscirò mai a scordare è il secondo giorno che
  • Not Synced
    sono tornata alla scuolina ed era il compleanno
  • Not Synced
    del mitico Duccio, la nostra mascotte. Compiva
  • Not Synced
    un anno e ad un certo punto durante il mini buffet
  • Not Synced
    che sua mamma aveva preparato per noi i ragazzi
  • Not Synced
    aprono un sacchetto e tirano fuori un carrettino
  • Not Synced
    fatto di legno tutto colorato e si vedeva che era fatto
  • Not Synced
    in casa, di quelli che io potrei trovare nella soffitta
  • Not Synced
    della nonna erano pezzi di legno assemblati
  • Not Synced
    con questa corda attaccata per trascinare
  • Not Synced
    il carrettino, con le ruote, era fatto proprio bene.
  • Not Synced
    E' stato fatto artigianalmente da loro
  • Not Synced
    ed il regalo è stato veramente apprezzato
  • Not Synced
    da Duccio perché fra tanti giocattoli che ci sono
  • Not Synced
    qui in casa, giocattoli fantastici che suonano,
  • Not Synced
    cantano, urlano, questo semplice carrettino
  • Not Synced
    di legno è piaciuto subito a Duccio,
  • Not Synced
    che ci ha giocato senza sbatterlo per terra come fa
  • Not Synced
    con gli altri giocattoli dopo trenta secondi che
  • Not Synced
    li tiene in mano e li scaraventa via.. Anche perché,
  • Not Synced
    forse, fin da piccolo, appena nato noi abbiamo
  • Not Synced
    cercato, sia io che la mia compagna, di far
  • Not Synced
    integrare Duccio insieme a questi ragazzi, senza
  • Not Synced
    fargli vivere questa esperienza come se fosse
  • Not Synced
    chissà che cosa, cioè come se fossero parenti
  • Not Synced
    nostri, amici i nostri, fratelli nostri e lui veramente
  • Not Synced
    quando li vede ride, gli va incontro - mio figlio ha
  • Not Synced
    18 mesi.. è diventato praticamente la mascotte
  • Not Synced
    del centro di accoglienza perché tutte le volte
  • Not Synced
    lo vedono lo chiamano "Duscio, Duscio" li vedi che
  • Not Synced
    quando c'è "Duscio" a loro si apre il sorriso
  • Not Synced
    e questa cosa mi fa veramente piacere.
  • Not Synced
    E' una frase fatta ma voglio che mio figlio diventi
  • Not Synced
    cittadino del mondo,
  • Not Synced
    non cittadino di Poggio alla Croce
  • Not Synced
    (Madou spiega la ricetta di pane, olio e sale
  • Not Synced
    nella sua lingua)
  • Not Synced
    Mi chiamo Omar e vengo dal Senegal,
  • Not Synced
    sono in Italia da due anni. Sono arrivato a Poggio
  • Not Synced
    alla Croce e sono contento, ho conosciuto
  • Not Synced
    tante persone... loro insegnano un po' di lingua
  • Not Synced
    italiana io e sono diventato amico di queste persone
  • Not Synced
    vado a scuola, anche a scuola di potatura,
  • Not Synced
    ho fatto la vendemmia e la raccolta delle olive.
  • Not Synced
    Loro mi hanno aiutato a trovare un buon lavoro,
  • Not Synced
    ho trovato una mamma e un babbo, mi mancano
  • Not Synced
    solo dei fratelli ma la mia mamma e il mio babbo
  • Not Synced
    sono vicini a me, sono Paola e Gabriele
  • Not Synced
    Loro sono molto bravi,
  • Not Synced
    lo sono tutti a Poggio alla Croce
  • Not Synced
    Uno straniero quando viene qua e lascia
  • Not Synced
    la sua terra ha ancora questa nostalgia, crede che
  • Not Synced
    dove va forse troverà un'accoglienza, un sorriso.
  • Not Synced
    Quando viene e trova un rifiuto è un momento
  • Not Synced
    di grandissima difficoltà, una tristezza.
  • Not Synced
    Tutti siamo stranieri per qualcun altro, anch'io
  • Not Synced
    sono straniero e sono arrivato qui nel 2000 e ora
  • Not Synced
    sono passati 19 anni e mi trovo qui
  • Not Synced
    come sacerdote a Poggio alla Croce.
  • Not Synced
    Danno l'idea di avere in qualche maniera ripreso
  • Not Synced
    il destino della loro vita nelle loro mani.
  • Not Synced
    La trasformazione naturalmente, e questo forse
  • Not Synced
    è uno degli aspetti significativi, non riguarda solo
  • Not Synced
    loro: è sempre errato focalizzarsi su "loro".
  • Not Synced
    Le cose funzionano quando il contesto si lascia
  • Not Synced
    cambiare e in questo senso questa è una reazione
  • Not Synced
    positiva della popolazione. Delle compaesane
  • Not Synced
    anziane che magari erano terrorizzate in quelle
  • Not Synced
    famose, terribili riunioni all'inizio ora li possono
  • Not Synced
    chiamare, quando il boscaiolo scarica davanti
  • Not Synced
    a casa loro 10 quintali di legna e per loro c'è
  • Not Synced
    il problema di portarla in giardino, portarla dentro..
  • Not Synced
    e allora, come dicono loro, di questi "marcantoni"
  • Not Synced
    né chiamano un paio e dicono
  • Not Synced
    "ce la porti dentro?" e chiaramente questi
  • Not Synced
    ragazzi dieci minuti fanno il lavoro e loro magari
  • Not Synced
    gli pagano il cappuccino
  • Not Synced
    o gli danno qualche soldo.
  • Not Synced
    E' stata in questa maniera recuperata una vita
  • Not Synced
    normale, è la normalità sana che forma la reale
  • Not Synced
    civiltà di una popolazione.
  • Not Synced
    ..e tra l'altro, e questo mi commuove, le persone
  • Not Synced
    che ora sono con me e che mi hanno coinvolta
  • Not Synced
    in questa avventura due in particolare, due donne
  • Not Synced
    che hanno iniziato questa avventura, sono
  • Not Synced
    le stesse persone che mi hanno accolta ormai
  • Not Synced
    ventisei anni fa quando sono arrivata
  • Not Synced
    qui a San Polo. E questo è importante per me,
  • Not Synced
    perché è stata un'esperienza bellissima che ho
  • Not Synced
    vissuto io e che voglio fare vivere agli altri, a loro.
  • Not Synced
    "Come si chiama questo piatto?" "Mafe"
  • Not Synced
    "come lo fate questo piatto, solo carne, verdure?"
  • Not Synced
    carne, verdure, pomodoro, burro di noccioline
  • Not Synced
    "come fate, dovete pulire, tagliare?"
  • Not Synced
    "Bravi, ok ragazzi vi lascio lavorare intanto
  • Not Synced
    io vi guardo e vi aiuto".
  • Not Synced
    "cos'è questa cosa bianca?" Bantara "
  • Not Synced
    "e come si cuoce?" ci vuole tanto tempo
  • Not Synced
    in Senegal sì, non so come si cuoce in Europa...
  • Not Synced
    "perché se più fresca si cuoce molto
  • Not Synced
    velocemente se è vecchia ci vuole più tempo"
  • Not Synced
    Chiude questa sorta di Barbiana dei migranti
  • Not Synced
    a Villa Viviana, a Poggio alla Croce. Oggi c'è
  • Not Synced
    un grande silenzio da quando questi ragazzi che
  • Not Synced
    avevano riportato la vita da due anni nel borgo
  • Not Synced
    spopolato sono stati costretti ad andarsene.
  • Not Synced
    Se ne sono andati in fretta senza preavviso,
  • Not Synced
    alcune cose sono rimaste lì.
  • Not Synced
    La cooperativa Cristoforo, che gestiva il centro
  • Not Synced
    lascia perché con il budget, ridotto da 35 a 21 euro
  • Not Synced
    per migrante ha già dovuto chiudere cinque centri
  • Not Synced
    su 17 ed è solo l'inizio: la situazione non è più
  • Not Synced
    sostenibile a livello finanziario. A Poggio alla
  • Not Synced
    Croce, nel comune di Figline e Incisa, i migranti
  • Not Synced
    una trentina, erano arrivati due anni fa
  • Not Synced
    fra la diffidenza e le proteste delle poche anime
  • Not Synced
    del borgo, poi è cambiato tutto però, in molti
  • Not Synced
    li hanno adottati, qualcuno ha deciso
  • Not Synced
    di improvvisare una scuola, di insegnare loro
  • Not Synced
    a cucinare o a potare gli olivi. Ne era nata
  • Not Synced
    un'esperienza singolare di integrazione fino ad ora
  • Not Synced
    all trasloco improvviso e forzato verso un altro
  • Not Synced
    centro a Sesto Fiorentino.
  • Not Synced
    Oggi era l'ultimo giorno di studio a Poggio
  • Not Synced
    alla Croce, era una scuola dove gli stranieri
  • Not Synced
    imparano un sacco di cose era la scuola dove
  • Not Synced
    abbiamo imparato tutto ciò di cui avevamo bisogno
  • Not Synced
    in italiano, in inglese e soprattutto la cultura
  • Not Synced
    italiana. In questo momento è molto difficile
  • Not Synced
    allontanarci dagli abitanti di Poggio alla Croce
  • Not Synced
    oppure restare lontani dai nostri maestri
  • Not Synced
    o dalle nostre maestre. Ci dispiace moltissimo
  • Not Synced
    ma non abbiamo scelto, vi diciamo che non
  • Not Synced
    abbiamo tante parole da dire perché vivere con voi
  • Not Synced
    è stato molto bello. Dovete essere orgogliosi di voi
  • Not Synced
    stessi per tutto quello che avete fatto e ancora
  • Not Synced
    state facendo: avete creato una storia incredibile e
  • Not Synced
    incancellabile nel nostro paesino, un paesino in cui
  • Not Synced
    l'umanità è rispettata molto. Per alcune persone
  • Not Synced
    vivere con ragazzi africani è una noia
  • Not Synced
    oppure come un peccato. Ma con voi
  • Not Synced
    non è stato così, sempre con i sorrisi, belle parole
  • Not Synced
    senza parolacce né la distinzione di pelle.
  • Not Synced
    Siamo stati fortunati a vivere con voi un momento
  • Not Synced
    di questo viaggio, dopo lo studio a Poggio
  • Not Synced
    abbiamo capito che ognuno di noi deve essere
  • Not Synced
    padrone del proprio destino. Grazie per averci
  • Not Synced
    insegnato il buon atteggiamento, come ci si
  • Not Synced
    comporta in Europa, grazie per averci fatto capire
  • Not Synced
    che non dovremo essere come le persone
  • Not Synced
    delinquenti oppure che fanno l'elemosina. Non vi
  • Not Synced
    dimenticherò mai, carissimi saluti..
  • Not Synced
    Perché secondo me questa storia del Poggio,
  • Not Synced
    della scuolina, è proprio una storia d'amore perché
  • Not Synced
    ci si vuole bene tra noi volontari, perché stiamo
  • Not Synced
    insieme in un modo particolare, e noi con i ragazzi
  • Not Synced
    e i ragazzi a noi vogliono bene, sono nate
  • Not Synced
    delle vere amicizie, è una storia d'amore la nostra.
  • Not Synced
    Sono questi piccoli gesti, sono questi racconti
  • Not Synced
    di quotidianità che rendono la nostra esperienza
  • Not Synced
    così speciale. E' quello che ti fa dire:
  • Not Synced
    "A me importa di te"
  • Not Synced
    E' il dono più prezioso
  • Not Synced
    che possiamo portarci a casa.
Title:
Documentario "Ubuntu. Io sono perché noi siamo"
Description:

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Video Language:
Italian
Duration:
52:00

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