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El Anatsui: "Broken Bridge II" | "Exclusive" | Art21

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    [El Anatsui: "Broken Bridge II"]
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    [La High Line, New York City]
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    Vengo da un posto dove c'è molto cielo.
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    Il cielo comincia quasi da terra e va sù.
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    Ma qui devi sforzarti a guardare in alto
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    per capire che in fondo il cielo c'è
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    [RIDE] da qualche parte, no?
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    Questa più o meno è l'esperienza delle persone che vivono in campagna
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    e vengono a vivere a New York --
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    Il cielo non è un bene comune.
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    [rumori di traffico cittadino]
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    [JORDAN BENKE] Giusto?
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    [ANATSUI] Mmm hmm.
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    [BENKE] Quindi facciamo solo una piccola piega lì.
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    [ANATSUI] Sì.
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    [BENKE] Fino a qui.
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    [ANATSUI] Sì.
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    Ma se spingi il più possibile in modo che...
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    [BENKE] Sì, puoi fare una piega molto più grande lì.
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    [ANATSUI] Sì.
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    [rumore di metallo che si piega]
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    [ANATSUI] La piega dovrebbe esserci anche lassù...
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    [BENKE] Vediamo, penso che...
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    [ANATSUI] ... nell'angolo.
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    [BENKE] Sta aggiungendo molte pieghe all'opera,
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    traendo di più dalle pieghe...
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    Eravamo, penso, abbastanza conservatori e non volevamo incasinarci troppo con il materiale...
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    [Jordan Benke, Direttore di produzione]
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    Perché ogni volta che fai una di queste pieghe
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    è un po' come se deformassi questo metallo.
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    Era arrivato l'uragano Sandy, il che in pratica voleva dire che saremmo stati senza energia fino a Venerdì sera.
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    Le loro squadre avrebbero dovuto occuparsi di questa crisi fino al Mercoledì successivo,
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    Che è il giorno in cui c'è stato il nordorientale, quindi abbiamo perso altri due giorni.
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    [ANATSUI] Sono entrato per vedere circa tre o quattro muri diversi
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    e ho scelto questo perché gli altri erano esposti ad Ovest.
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    E quelli esposti ad Ovest non avevano quello che penso sia iconico di New York.
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    Cioè, i grattacieli e la mancanza di cielo.
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    Dato che l'opera ha degli specchi, volevo che essi fossero in grado di evidenziare quella caratteristica e metterla in mostra.
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    [CECILIA ALEMANI] La vedi, l'antenna dell'Empire?
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    [ANATSUI] Ah! Ok, ok, ok! Oh! [RIDE]
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    [ALEMANI] Piuttosto buono, no?
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    [ANATSUI] Mi avevano detto che l'Empire State Building si può vedere nell'opera, il che mi rende molto soddisfatto.
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    E' più chiaro qui che...
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    Sì, perché lo specchio è più basso qui.
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    [ALEMANI] Già, che buffo.
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    [ALEMANI] Penso che quest'opera, per me, sia un'evoluzione molto interessante delle opere che El ha fatto in passato.
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    [Cecilia Alemani, Curatrice del progetto High Line]
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    Perché a differenza delle altre opere che sono molto preziose, quasi dei gioielli,
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    questa intreccia dei materiali che sono molto più industriali in un certo senso.
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    [ANATSUI] Gli specchi sono l'elemento più recente nelle mie opere.
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    Col passare del tempo, credo che riuscirò a capire meglio lo specchio
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    e quale sia il suo linguaggio, le cose che può dire, e quelle che non può dire.
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    E' un processo graduale.
Title:
El Anatsui: "Broken Bridge II" | "Exclusive" | Art21
Description:

Episode #173: Girato tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013. L'artista nigeriano, El Anatsui, discute della sua grande scultura "Broken Bridge II" (2012) e dell'importanza del suo posizionamento sul muro rivolto ad Est dell'High Lane, un parco relativamente nuovo situato su dei binari sopraelevati e abbandonati del West-side di Manhattan. Inserendo nell'opera "Broken Bridge II" degli specchi, materiale nuovo all'artista, Anatsui è in grado di riflettere e sottolineare le caratteristiche di New York che egli considera iconiche. Il direttore di produzione del progetto High Lane Art e la curatrice Cecilia Alemani discutono del processo di istallazione e di come quest'opera sia diversa dalle sculture più piccole di Anatsui. "Broken Bridge II" sarà in mostra a Settembre del 2013.

Lavorando con legno, gesso, metallo e tappi di bottiglie di liquori, El Anatsui rompe con la tradizione scultoria dell'aderenza a delle forme fisse o fissate mentre fa riferimento in modo visivo all'astrazione dell'arte africana ed europea. Le opere di Anatsui tracciano la storia degli scambi economici e culturali del colonialismo in maniera più ampia, raccontandola attraverso la storia dei materiali di scarto, mentre esplorano le idee sulla funzione quotidiana degli oggetti ed il ruolo del linguaggio nel decifrare dei simboli visivi.

Scopri di più sull'artista su:
http://www.art21.org/artists/el-anatsui

RINGRAZIAMENTI: Produttore: Ian Forster. Produttore consultivo: Wesley Miller & Nick Ravich. Intervista: Ian Forster. Telecamera: Ian Forster. Audio: Stephanie Andreou. Montaggio: Morgan Riles. Musica: Henry Terepka. Time-lapse per gentile concessione di: High Line Art. Opere per gentile concessione di: El Anatsui, High Line Art & Jack Shainman Gallery. Ringraziamenti speciali: Friends of the High Line. Tema musicale: Peter Foley.

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Extended Play" series
Duration:
04:40
Giulia Di Pietro added a translation

Italian subtitles

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