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Abbiamo il nostro corpo fisico
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Ma abbiamo anche il nostro corpo di Dharma.
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Il nostro corpo di Dharma
e' la nostra comprensione del Dharma
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e la nostra pratica del Dharma.
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E dopo un ritiro dei 21 giorni
il nostro corpo di Dharma dovrebbe essere più forte
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più robusto.
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Perché se abbiamo una buona pratica
non abbiamo paura.
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Ci saranno ostacoli e difficoltà
lungo il nostro cammino.
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Ma non abbiamo paura
perché abbiamo la pratica
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Abbiamo un corpo di Dharma.
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e possiamo superare, trasformare.
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Ed è per questo che dobbiamo nutrire il nostro corpo
ogni giorno,
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per far sì che sia solido.
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Ho un buon corpo di Dharma
e lo nutro ogni giorno,
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e lo nutro ogni giorno,
camminando, respirando, meditando e cosi via.
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E sto trasmettendo questo corpo
ai miei amici, studenti, al mio corpo di continuazione.
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Voglio trasmettere il meglio di me.
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E voglio trasmettere il mio corpo di Dharma.
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Il mio corpo di Dharma mi ha aiutato tantissimo.
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Sono passato attraverso molte difficoltà
sofferenze, e disperazione.
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Siamo passati attraverso molte guerre, divisioni,
molte discriminazioni, molto odio, e molta disperazione.
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E grazie al mio corpo di Dharma,
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sono stato in grado di sopravvivere,
trasformare e superare.
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Il meglio che posso offrire
è il mio corpo di Dharma.
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E voglio che i miei amici, miei studenti
lo ricevano e si nutrano di esso.
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Anche per un futuro migliore.
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Ci saranno generazioni future.
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E se pratichiamo bene e se continuiamo
a nutrire il nostro corpo di Dharma,
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le generazioni future ne trarranno beneficio.
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Tutti noi abbiamo un corpo di Dharma.
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E abbiamo anche un corpo di continuazione.
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Il nostro corpo di continuazione,
possiamo vederlo proprio ora.
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Non dobbiamo morire per vedere
il nostro corpo di continuazione.
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Devi riconoscere il tuo corpo di continuazione ora.
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E' fatto dei tuoi pensieri,
parole, e delle tue azioni.
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E la bellezza del tuo corpo di continuazione
sarà più o meno intensa
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sulla base della qualità dei tuoi pensieri,
delle tue parole e delle tue azioni.
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Vogliamo vivere per fare il nostro meglio.
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La tua azione è un tuo prodotto,
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in termini di pensieri, parole e azioni.
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E sappiamo che le nostre azioni sono
la nostra continuazione.
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Non possiamo morire.
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Non moriamo mai.
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Come una nuvola.
Noi continuiamo con le nostre azioni.
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Le nostre azioni prenderanno forma,
differenti forme.
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Possono prendere una forma bellissima.
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Come la nuvola, se non è una nuvola,
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può essere pioggia o neve ed essere molto bella.
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Quindi non preoccuparti del tuo corpo fisico attuale.
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Prenderà altre forme.
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E non dobbiamo aspettare il disfacimento di questo corpo
per avere nuove forme,
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un nuovo corpo.
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Può essere proprio qui ed ora,
il tuo corpo di continuazione.
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Dobbiamo osservare.
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Quindi, abbiamo il corpo fisico di cui prenderci cura.
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Sappiamo come praticare il rilassamento totale.
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Sappiamo come mangiare, come consumare cosiché
possiamo avere un corpo più leggero,
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che possiede libertà e cosi via.
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E abbiamo un corpo di Dharma che nutriamo ogni giorno.
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che ci aiuta a trasformare, superare le difficoltà,
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a creare gioia, pace, e felicità per noi e per gli altri.
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Ognuno ha bisogno di un corpo di Dharma.
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È la nostra dimensione spirituale,
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la dimensione spirituale della nostra vita.
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E dobbiamo nutrirlo.
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Poi, abbiamo il nostro corpo di Sangha.
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Dobbiamo costruire un Sangha,
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dagli elementi presenti nella nostra famiglia,
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nella nostra società.
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Abbiamo bisogno di un corpo di Sangha,
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per mantenere viva la nostra pratica...
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Il Buddha ha bisogno di un Sangha.
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Sa che senza un corpo di Sangha,
non può raggiungere,
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realizzare il suo sogno di aiutare gli altri.
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Per questo il Buddha ha speso molto tempo
ed energia per costruire un Sangha.
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Un Sangha è uno strumento meraviglioso per
realizzare il sogno di un Buddha,
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di aiutare più persone possibile.
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Ecco, che tutti noi abbiamo bisogno di un Sangha,
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un Sangha che può aiutarci a preservare la nostra pratica.
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Senza un Sangha possiamo perdere la nostra pratica
già dopo pochi mesi.
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Con un Sangha noi possiamo prendere rifugio,
nutrire la nostra pratica
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e possiamo aiutare tante altre persone.
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Quindi ognuno di noi dovrebbe avere un Sangha.
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E abbiamo un Sangha.
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E dobbiamo continuare a nutrirlo.
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Abbiamo il nostro Sangha cosmico
e il nostro corpo cosmico.
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Ora sappiamo che quando guardiamo le stelle,
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sappiamo che esse sono l'oggetto della nostra coscienza.
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E sappiamo già che l'oggetto della coscienza
non può essere svincolato dal soggetto stesso della coscienza.
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Quando guardiamo una montagna, sappiamo che
essa è l'oggetto della nostra coscienza.
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E non possiamo rimuovere
la nostra coscienza dalla montagna
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Non dovremmo dire che la montagna continua ad essere lì,
indipendentemente dalla presenza della nostra coscienza.
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Non è esatto.
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La realtà è che la montagna, il fiume,
sono oggetti della nostra coscienza.
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E come abbiamo imparato, non possiamo separare
il soggetto dall'oggetto.
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Quindi tu sei il fiume.
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Sei la montagna.
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Hai un corpo cosmico.
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È come l'onda e l'oceano,
l'onda possiede il corpo dell'oceano.
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Così come ogni onda.
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E non deve andare alla ricerca
del suo corpo di oceano.
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Il suo corpo di oceano è lì in lei.
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E il corpo cosmico è nella consapevolezza cosmica,
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nella coscienza cosmica.
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La coscienza cosmica è Dio,
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e ognuno di noi possiede il suo corpo di Dio.
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Ognuno di noi ha il proprio corpo di Dio,
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e il proprio corpo cosmico,
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il corpo dharmadhatu .
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È come ogni nuvole possiede
il suo corpo di oceano.
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Sappiamo che ogni nuvola viene dall'oceano,
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e che ogni nuvola porta con sé l'oceano.
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Quindi, ogni nuvola, ogni onda
ha il proprio corpo di oceano.
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Come ognuno di noi ha il proprio corpo di Dio,
il proprio corpo cosmico.
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Non credere che possiedi solo questo corpo
( fisico).
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Fino a quando il corpo cosmico sarà presente,
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non preoccuparti più del essere o non essere di questo corpo (fisico).
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Fino a quando l'oceano continuerà ad esserci,
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le nuvole e le onde non si dovranno preoccupare.
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Continueranno ad andare avanti e indietro.
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Avanti e indietro.
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Ogni volta sempre più bello.
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Quindi, perché dovremmo avere paura
del non-essere o della morte?
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E non dobbiamo andare alla ricerca
del nostro corpo di Dio
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Non devi andare alla ricerca di Dio,
poiché Dio é il tuo corpo, il tuo corpo cosmico.
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E come non puoi rimuovere l'onda dall'oceano.
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Non puoi rimuovere Dio al di fuori di te.
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Non puoi rimuovere il cosmo fuori di te.
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Ed é per questo che dobbiamo
praticare la meditazione.
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Meditare significa avere il tempo
per osservare in profondità.
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E quando osserviamo in profondità,
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l'onda sa che ha un corpo di oceano.
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E non non deve andare in giro a cercarlo.
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È l'oceano.
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E questo è il significato
della terza porta della liberazione,
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dell'assenza di scopo.
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Non corri più dietro a nulla
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Non hai più bisogno di correre
e cercare altro.
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Sei già quello che vuoi essere
e diventare.
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E questo è il significato della terza porta della liberazione.
Apranahita significa assenza di scopo.
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Non ti importa di nient'altro
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hai già tutto.
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Hai il corpo di Dio e il corpo cosmico con te.