Perché i giornalisti hanno l'obbligo di sfidare il potere
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0:02 - 0:03Sono giornalista
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0:03 - 0:05e sono un immigrato.
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0:05 - 0:08Queste due condizioni mi definiscono.
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0:08 - 0:10Sono nato in Messico,
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0:10 - 0:12ma ho trascorso
più della metà della mia vita -
0:12 - 0:13da giornalista negli Stati Uniti,
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0:13 - 0:16un paese creato appunto dagli immigrati.
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0:16 - 0:19Da giornalista,
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0:19 - 0:21e straniero,
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0:21 - 0:23ho imparato che la neutralità,
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0:24 - 0:26il silenzio
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0:26 - 0:29e la paura non sono la scelta migliore,
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0:29 - 0:31né nel giornalismo, né nella vita.
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0:31 - 0:32La neutralità
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0:33 - 0:36il più delle volte è una scusa
che usiamo noi giornalisti -
0:36 - 0:40per nascondere
la nostra vera responsabilità. -
0:40 - 0:42E qual è questa responsabilità?
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0:42 - 0:44Fare domande
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0:44 - 0:46e sfidare
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0:46 - 0:47chi è al potere.
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0:47 - 0:49Serve a questo il giornalismo.
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0:49 - 0:51Questa è la grande meraviglia
del giornalismo: -
0:51 - 0:53fare domande e sfidare i potenti.
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0:54 - 0:57Certo che abbiamo l'obbligo
di riportare la verità così com'è, -
0:57 - 0:59non come vorremmo che fosse.
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0:59 - 1:02In questo senso, sono d'accordo
con il principio dell'obiettività; -
1:02 - 1:05se una casa è azzurra,
dico che è azzurra. -
1:05 - 1:08Se i disoccupati sono un milione,
dico che sono un milione. -
1:08 - 1:09Ma la neutralità
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1:09 - 1:13non mi porterà
necessariamente alla verità. -
1:13 - 1:17Nonostante io sia molto scrupoloso,
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1:17 - 1:20e io vi presenti
i due lati di una notizia, -
1:21 - 1:23quello democratico
e quello repubblicano, -
1:23 - 1:25liberale e conservatore,
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1:25 - 1:26il governo e l'opposizione,
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1:26 - 1:29alla fine, questo non mi garantisce,
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1:29 - 1:34né ci garantisce di sapere
quel che è certo e quel che non lo è. -
1:34 - 1:36La vita è molto più complicata,
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1:36 - 1:41credo che il giornalismo debba riflettere
precisamente questa complessità. -
1:42 - 1:44Fatemi dire una cosa: mi rifiuto
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1:45 - 1:47di fare il registratore.
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1:47 - 1:49Non sono diventato giornalista
per fare il registratore. -
1:49 - 1:52So quello che direte:
nessuno usa più i registratori. -
1:52 - 1:53(Risate)
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1:53 - 1:57Quindi, mi rifiuto
di prendere il cellulare -
1:57 - 2:00e premere il tasto registra
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2:00 - 2:03e puntarlo di fronte a me
come se fossi a un concerto, -
2:03 - 2:04come un fan a un concerto.
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2:04 - 2:07Questo non è vero giornalismo.
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2:07 - 2:10Contrariamente a quanto molti pensano,
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2:10 - 2:14i giornalisti danno giudizi di valore
in continuazione -- -
2:14 - 2:16giudizi etici e morali.
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2:16 - 2:20Prendiamo continuamente decisioni
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2:20 - 2:21prettamente personali
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2:22 - 2:24e straordinariamente soggettive.
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2:24 - 2:25Per esempio:
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2:26 - 2:28Cosa succede
se devi parlare di una dittatura -
2:28 - 2:31come quella di Augusto Pinochet in Cile
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2:31 - 2:33o quella di Fidel Castro a Cuba?
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2:33 - 2:37Si riporta solo quello che vorrebbe
il generale e il comandante, -
2:37 - 2:39o li si affrontano?
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2:39 - 2:42Cosa succede se ti accorgi
che nel tuo Paese -
2:43 - 2:44o nel Paese accanto
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2:45 - 2:48stanno scomparendo studenti
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2:48 - 2:50e appaiono fosse clandestine
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2:50 - 2:53o stanno sparendo milioni del budget
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2:53 - 2:55e appaiono magicamente
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2:55 - 2:57ex-presidenti multimilionari?
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2:57 - 2:59Dai solo la versione ufficiale?
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2:59 - 3:01O cosa succede
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3:02 - 3:03se devi parlare
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3:04 - 3:09delle elezioni presidenziali
della principale super potenza -
3:09 - 3:13e uno dei candidati fa commenti razzisti,
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3:15 - 3:16sessisti,
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3:16 - 3:17e xenofobi?
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3:19 - 3:20Questo è successo a me.
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3:21 - 3:23Voglio raccontarvi cosa ho fatto,
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3:23 - 3:26però prima, fatemi spiegare
da dove vengo -
3:26 - 3:28perché capiate la mia reazione.
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3:31 - 3:34Sono cresciuto a Città del Messico.
Sono il maggiore di cinque fratelli. -
3:34 - 3:37La verità è che a casa
non c'erano abbastanza soldi -
3:37 - 3:39per pagare le rette universitarie,
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3:39 - 3:42quindi studiavo la mattina
e lavoravo la sera. -
3:42 - 3:43Parecchio tempo dopo,
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3:44 - 3:47mi diedero il lavoro
che avevo sempre cercato: -
3:47 - 3:49giornalista televisivo.
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3:49 - 3:50Era una grande opportunità.
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3:50 - 3:53Ma nel mio terzo servizio, mi capitò
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3:54 - 3:55di criticare il presidente
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3:56 - 3:59e mettere in discussione
l'assenza di democrazia in Messico -- -
3:59 - 4:04dal 1929 al 2000 in Messico,
era pura frode. -
4:04 - 4:07Il presidente in carica
eleggeva lui stesso -
4:07 - 4:08il suo successore.
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4:08 - 4:12E questo non era una vera democrazia.
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4:12 - 4:15Denunciarlo mi sembrava un'idea geniale,
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4:15 - 4:16però al mio capo --
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4:16 - 4:18(Risate)
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4:18 - 4:20al mio capo non sembrava tanto geniale.
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4:20 - 4:24All'epoca la casa presidenziale
de Los Pinos censurava direttamente -
4:24 - 4:25i mezzi di comunicazione,
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4:25 - 4:26e il mio capo,
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4:26 - 4:30che oltre ad essere responsabile
del programma su cui lavoravo, -
4:30 - 4:33si occupava anche
di una squadra di calcio, -
4:33 - 4:34e sospettavo sempre
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4:34 - 4:37che lo interessassero di più
i goal delle notizie, -
4:37 - 4:39censurò il mio servizio.
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4:39 - 4:41Mi chiese di cambiarlo, dissi di no,
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4:41 - 4:45quindi mise
un altro giornalista a scrivere -
4:45 - 4:47quello che io avrei dovuto dire.
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4:48 - 4:52Non volevo essere
un giornalista censurato. -
4:52 - 4:54Non so da dove presi la forza,
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4:54 - 4:56scrissi la lettera di dimissioni,
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4:56 - 5:00e così a 24 anni -- avevo solo 24 anni --
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5:00 - 5:04presi la decisione più difficile
e importante della mia vita. -
5:04 - 5:06Non solo avrei rinunciato
alla televisione, -
5:06 - 5:09ma avevo deciso
di andarmene dal mio paese. -
5:10 - 5:11Vendetti la macchina,
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5:11 - 5:13che era un fatiscente maggiolino rosso,
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5:13 - 5:15ne ricavai qualche dollaro,
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5:15 - 5:18salutai la mia famiglia e i miei amici,
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5:18 - 5:19le mie strade,
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5:19 - 5:21i miei angoli -- i miei tacos --
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5:21 - 5:22(Risate)
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5:22 - 5:25e comprai un biglietto di sola andata
-
5:25 - 5:27per Los Angeles, California.
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5:27 - 5:29Così diventai
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5:29 - 5:33uno dei 250 milioni di immigrati
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5:33 - 5:34di tutto il mondo.
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5:34 - 5:36Chiedete a qualunque immigrato
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5:36 - 5:39del primo giorno in cui arriva
in un nuovo Paese, -
5:39 - 5:41e vedete come si ricorda
assolutamente di tutto, -
5:41 - 5:43come se fosse un film
con una musica di fondo. -
5:43 - 5:47Nel mio caso, arrivai a Los Angeles,
il sole stava calando, -
5:47 - 5:49e tutto quello che avevo --
-
5:49 - 5:52una chitarra, una valigia,
qualche documento -- -
5:52 - 5:54ci stava tutto
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5:54 - 5:55in due mani.
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5:55 - 5:58Questa sensazione di libertà assoluta
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5:58 - 6:00non l'ho più provata.
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6:00 - 6:03Sopravvissi con il poco che avevo.
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6:04 - 6:06Ottenni un visto da studente,
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6:06 - 6:08studiavo,
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6:08 - 6:11mangiavo molta insalata e pane,
perché non avevo niente altro. -
6:11 - 6:13E finalmente nel 1984,
-
6:14 - 6:17trovai il mio primo lavoro
da giornalista televisivo -
6:17 - 6:18negli Stati Uniti.
-
6:18 - 6:23La prima cosa che notai
è che i miei colleghi negli Stati Uniti -
6:23 - 6:26criticavano, molto duramente,
il presidente in carica Ronald Reagan, -
6:26 - 6:28e non succedeva assolutamente niente;
-
6:28 - 6:29nessuno li censurava.
-
6:29 - 6:30E pensai:
-
6:31 - 6:32(in inglese)
Adoro questo paese. -
6:32 - 6:35(Risate)
-
6:35 - 6:39(Applausi)
-
6:39 - 6:40Così è stato
-
6:41 - 6:42per più di 30 anni --
-
6:43 - 6:45ho lavorato in assoluta libertà,
-
6:45 - 6:48trattato alla pari
pur essendo un immigrato, -
6:48 - 6:51finché improvvisamente,
mi toccò parlare -
6:51 - 6:54delle scorse elezioni presidenziali
degli Stati Uniti. -
6:57 - 7:00Il 16 giugno 2015,
-
7:00 - 7:02un candidato che alla fine è diventato
-
7:02 - 7:04presidente degli Stati Uniti
-
7:04 - 7:07disse che gli immigrati messicani
-
7:08 - 7:10erano dei criminali,
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7:11 - 7:13narcotrafficanti,
-
7:13 - 7:14e stupratori.
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7:14 - 7:15Io sapevo
-
7:16 - 7:17che stava mentendo.
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7:17 - 7:20Sapevo che si stava sbagliando
per un motivo molto semplice: -
7:20 - 7:22sono un immigrato messicano
-
7:22 - 7:24e non siamo così.
-
7:24 - 7:27Quindi feci quello che qualunque
altro giornalista avrebbe fatto: -
7:28 - 7:30gli scrissi una lettera,
a mano, -
7:31 - 7:33chiedendo un'intervista
-
7:33 - 7:35e inviai la lettera
alla sua torre a New York. -
7:35 - 7:37Il giorno successivo,
-
7:37 - 7:40ero in ufficio, e improvvisamente
comincio a ricevere -
7:40 - 7:44centinaia di chiamate
e messaggi sul cellulare, -
7:44 - 7:45uno più offensivo dell'altro.
-
7:45 - 7:47Non sapevo cosa stava succedendo
-
7:47 - 7:49finché un amico arrivò in ufficio
-
7:49 - 7:53e disse: "Hanno pubblicato su Internet
il tuo numero di cellulare." -
7:54 - 7:56Fecero proprio questo, davvero.
-
7:56 - 7:59Questa è la lettera che mandarono
-
7:59 - 8:02in cui pubblicarono il mio numero.
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8:02 - 8:05Non prendete nota.
Non vi disturbate, l'ho cambiato. -
8:05 - 8:06(Risate)
-
8:06 - 8:08Ma imparai due cose.
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8:08 - 8:11La prima è mai e poi mai
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8:12 - 8:14dare il proprio numero di cellulare
-
8:14 - 8:15a Donald Trump.
-
8:15 - 8:18(Risate)
-
8:18 - 8:21(Applausi)
-
8:21 - 8:26E la seconda lezione è
che dovevo smettere di essere neutrale -
8:26 - 8:27in quel momento.
-
8:27 - 8:30A partire da allora cambiò
la mia missione da giornalista. -
8:30 - 8:32Avrei affrontato il candidato,
-
8:32 - 8:34e dimostrato che si sbagliava,
-
8:34 - 8:36che non ero certo
quel che diceva degli immigrati -
8:36 - 8:38negli Stati Uniti.
-
8:38 - 8:39Fatemi dare un dato.
-
8:39 - 8:41Il 97 per cento
di tutti gli immigrati clandestini -
8:41 - 8:43negli Stati Uniti
-
8:43 - 8:44è brava gente.
-
8:44 - 8:47Meno del tre per cento
ha commesso un grave delitto, -
8:47 - 8:49o "felony", come dicono in inglese.
-
8:49 - 8:50A confronto,
-
8:50 - 8:54il sei per cento degli americani
ha commesso un delitto grave. -
8:54 - 8:55La conclusione è
-
8:55 - 8:59che gli immigrati clandestini
si comportano molto meglio -
8:59 - 9:01degli americani.
-
9:01 - 9:04Con questi dati, feci un piano.
-
9:04 - 9:07Otto settimane dopo la pubblicazione
del mio numero di cellulare, -
9:08 - 9:11mi registrai da giornalista
a una conferenza stampa -
9:11 - 9:14del candidato che scalava i sondaggi
-
9:14 - 9:16e decisi di affrontarlo
-
9:17 - 9:18di persona.
-
9:19 - 9:20Però...
-
9:20 - 9:24le cose non andarono esattamente
come avevo pianificato; guardate: -
9:26 - 9:28[Conferenza stampa di Donald Trump -
Dubuqye, Iowa] -
9:31 - 9:35(Video) Jorge Ramos: (inglese)
Sig. Trump, una domanda sull'immigrazione. -
9:35 - 9:37Donald Trump: Chi è il prossimo?
Sì, per favore. -
9:37 - 9:40JR: Il suo piano per l'immigrazione
è pieno di vuote promesse. -
9:40 - 9:42DT: Si sieda. Non è stato interpellato.
JR: Sono giornalista -- -
9:42 - 9:46da immigrato e cittadino degli Stati Uniti
ho il diritto di fare una domanda. -
9:46 - 9:48DT: Non è stato interpellato.
JR: Ho il diritto di fare -- -
9:48 - 9:49DT: Torni a Univision.
-
9:49 - 9:51JR: Questa è la domanda:
-
9:51 - 9:53lei non può deportare
11 milioni di persone. -
9:53 - 9:56Non può costruire un muro
di 3000 chilometri. -
9:56 - 10:00Non può negare la cittadinanza
ai bambini di questo Paese. -
10:00 - 10:02DT: Si sieda per favore.
JR: Con queste idee -- -
10:03 - 10:06JR: Sono giornalista --
Non mi tocchi signore. -
10:06 - 10:08Guardia 1: Per favore, non mi interrompa.
-
10:08 - 10:12JR: Ho il diritto di fare una domanda.
-
10:12 - 10:14Guardia 2: Ha le credenziali?
-
10:14 - 10:15JT: Ho il diritto --
-
10:15 - 10:17G2: Me le faccia vedere.
JR: Sono lì. -
10:17 - 10:19Uomo: Esca, rimanga fuori.
-
10:19 - 10:20G2: Deve aspettare il suo turno.
-
10:20 - 10:23Uomo: Lei è molto scortese.
Lei non c'entra. -
10:23 - 10:25JR: Non c'entra --
Uomo: Se ne vada dal mio paese! -
10:25 - 10:27Uomo: Lei non c'entra.
-
10:27 - 10:29JR: Anch'io sono cittadino americano.
-
10:29 - 10:32Uomo: Bene, come vuole.
No, Univision. Lei non c'entra. -
10:32 - 10:34JR: Lei non c'entra.
C'entra con gli Stati Uniti. -
10:36 - 10:39(Applausi)
-
10:45 - 10:47(Applausi)
-
10:51 - 10:54Dopo aver visto il video,
la prima cosa che penso sempre -
10:54 - 10:56è che l'odio
-
10:56 - 10:57è contagioso.
-
10:57 - 11:01Se notate dopo che il candidato mi dice,
"Torni a Univision" -- -
11:01 - 11:02è un modo di dire;
-
11:02 - 11:04quello che mi sta dicendo è
"Se ne vada di qui" -- -
11:04 - 11:06uno dei suoi collaboratori,
-
11:06 - 11:08come se avesse il permesso,
mi disse: -
11:08 - 11:10"Vattene dal mio Paese,"
-
11:10 - 11:13senza sapere che anch'io
sono cittadino degli Stati Uniti. -
11:15 - 11:18Dopo aver visto questo video tante volte,
-
11:18 - 11:21penso che per liberarsi
della neutralità -- -
11:21 - 11:22perché sia una vera liberazione --
-
11:22 - 11:24bisogna liberarsi dalla paura,
-
11:24 - 11:28e poi imparare a dire:
"No. Non starò zitto. -
11:29 - 11:30Non me ne starò seduto.
-
11:31 - 11:32Non me ne andrò."
-
11:33 - 11:35Il "no" --
-
11:35 - 11:39(Applausi)
-
11:39 - 11:42il "no" è la parola
più potente che esista -
11:42 - 11:43in qualunque lingua,
-
11:43 - 11:46e precede sempre i cambiamenti
importanti nella vita. -
11:46 - 11:49Credo che vi sia grande dignità,
-
11:49 - 11:50che alimenti grande rispetto
-
11:50 - 11:52il poter separare
-
11:52 - 11:54e resistere e dire
-
11:54 - 11:55"No".
-
11:55 - 11:58Elie Wiesel, sopravvissuto all'Olocausto,
-
11:58 - 11:59Premio Nobel per la Pace,
-
11:59 - 12:02sfortunatamente
scomparso da poco -
12:02 - 12:04dice parole molto sagge, diceva:
-
12:04 - 12:06"Dobbiamo schierarci.
-
12:07 - 12:10La neutralità aiuta solo l'oppressore,
-
12:10 - 12:11mai la vittima."
-
12:11 - 12:12E ha perfettamente ragione.
-
12:12 - 12:16Noi giornalisti, siamo obbligati
a schierarci in alcune circostanze. -
12:16 - 12:17In casi di razzismo,
-
12:18 - 12:19discriminazione,
-
12:19 - 12:21corruzione,
-
12:21 - 12:22pubblica menzogna,
-
12:22 - 12:24dittature e diritti umani,
-
12:24 - 12:27dobbiamo mettere da parte
la neutralità e l'indifferenza. -
12:28 - 12:30In spagnolo, c'è una bella parola
-
12:30 - 12:34che descrive
la presa di posizione dei giornalisti. -
12:34 - 12:36La parola è: contropotere.
-
12:36 - 12:40Davvero, i giornalisti
devono stare dal lato opposto -
12:41 - 12:42dei potenti.
-
12:42 - 12:45Invece se siete a letto con il politico,
-
12:45 - 12:48se andate al battesimo o alle nozze
del figlio del governatore -
12:48 - 12:50o se volete essere amici del presidente,
-
12:50 - 12:51come potrete criticarlo?
-
12:51 - 12:55Quando mi tocca intervistare
gente potente o influente, -
12:55 - 12:57penso sempre a due cose:
-
12:57 - 12:59che se io non faccio
quella domanda difficile e scomoda, -
12:59 - 13:00non la farà nessuno.
-
13:02 - 13:03E che non vedrò mai più
-
13:03 - 13:05quella persona.
-
13:05 - 13:08Quindi, non sto cercando
né di fare bella impressione -
13:09 - 13:10né di avere connessioni.
-
13:10 - 13:15Alla fine, se devo scegliere
tra essere amico o nemico del presidente, -
13:15 - 13:17è sempre preferibile essere nemico.
-
13:19 - 13:20Per finire:
-
13:21 - 13:26so che questi sono momenti difficili
per essere immigrati e giornalisti, -
13:26 - 13:28però ora più che mai,
-
13:28 - 13:31servono giornalisti che siano disposti
-
13:31 - 13:33in un certo momento,
-
13:33 - 13:35a mettere da parte la neutralità.
-
13:35 - 13:39Personalmente, sento di essermi preparato
per questo momento tutta la vita. -
13:39 - 13:42Quando mi censurarono a 24 anni,
-
13:42 - 13:46imparai che la neutralità,
la paura e il silenzio -
13:46 - 13:48tante volte ti trasformano in complice
-
13:48 - 13:50di crimini, di abusi
-
13:51 - 13:52e di ingiustizie.
-
13:52 - 13:54Essere complice del potere
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13:54 - 13:57non è mai buon giornalismo.
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13:58 - 14:00Oggi, a 59 anni,
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14:00 - 14:02spero solo di avere
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14:02 - 14:06un po' del valore
e della lucidità mentale -
14:06 - 14:07che avevo a 24 anni
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14:07 - 14:09e in questo modo
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14:09 - 14:11non stare mai più zitto.
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14:11 - 14:12Grazie mille.
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14:12 - 14:15(Applausi)
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14:15 - 14:16Grazie.
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14:16 - 14:18(Applausi)
- Title:
- Perché i giornalisti hanno l'obbligo di sfidare il potere
- Speaker:
- Jorge Ramos
- Description:
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Si può Jorge Ramos da una conferenza stampa (come ha fatto Donald Trump nel 2015), ma non lo si può mai far stare zitto. Giornalista per più di 30 anni, Ramos crede che sia responsabilità di un giornalista mettere in discussione e sfidare la gente di potere. In questo convincente intervento, che a metà si è guadagnata una standing ovation , Ramos spiega perché, in certe circostanze crede che i giornalisti debbano schierarsi.
- Video Language:
- Spanish
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 14:30
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