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Dovremmo essere tutti femministi | Chimamanda Ngozi Adichie | TEDxEuston

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    Mio fratello Chuks e il mio amico Ike
    fanno parte dell'organizzazione
  • 0:20 - 0:23
    e quando mi hanno chiesto di venire,
    non ho potuto dire di no.
  • 0:24 - 0:25
    Ma sono felice di essere qui.
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    Che gruppo fantastico
    che si interessa all'Africa.
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    Mi sento così onorata
    e felice di essere qui.
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    Mi hanno anche detto che tra il pubblico
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    c'è la ragazzina più bella
    e meravigliosa al mondo,
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    si chiama Kamsi Adichie
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    e vorrei che si alzasse.
    È mia nipote!
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    (Applausi)
  • 0:51 - 0:55
    Vorrei iniziare parlandovi
    di uno dei miei più grandi amici,
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    Okoloma Maduewesi.
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    Okoloma viveva nella mia stessa via
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    e badava a me come un fratello maggiore.
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    Se mi piaceva un ragazzo,
    chiedevo il parere di Okoloma.
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    Okoloma è morto nel famigerato
    incidente aereo della Sosoliso,
  • 1:10 - 1:13
    in Nigeria nel dicembre del 2005.
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    Quasi esattamente sette anni fa.
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    Okoloma era una persona con cui potevo
    discutere, ridere e parlare davvero.
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    È stata anche la prima persona
    a definirmi femminista.
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    Avevo circa quattordici anni,
    eravamo a casa sua, stavamo discutendo.
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    Entrambi sprizzavamo nozioni
    imparate dai libri che avevamo letto.
  • 1:34 - 1:37
    Non mi ricordo quale fosse
    l'argomento specifico,
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    ma ricordo che, mentre
    discutevo e discutevo,
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    Okoloma mi guardò e disse:
    "Sai una cosa, sei una femminista".
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    Non era un complimento.
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    L'avevo capito dal tono, lo stesso
    che useresti per dire qualcosa tipo:
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    "Tu sostieni il terrorismo".
  • 1:53 - 1:55
    (Risate)
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    Non sapevo esattamente cosa
    volesse dire questa parola "femminista",
  • 1:59 - 2:02
    e non volevo che Okoloma
    capisse che non lo sapevo,
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    così la ignorai e continuai a discutere.
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    Decisi che appena tornata a casa
  • 2:07 - 2:11
    avrei cercato la parola
    "femminista" sul dizionario.
  • 2:11 - 2:15
    Andando velocemente avanti,
    qualche anno dopo scrissi un romanzo
  • 2:15 - 2:18
    su un uomo che, tra le alte cose,
    picchiava la moglie
  • 2:18 - 2:20
    e la cui storia non finisce molto bene.
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    Mentre promuovevo il romanzo in Nigeria,
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    un giornalista, gentile e benintenzionato,
    mi disse che voleva darmi un consiglio.
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    Per i nigeriani qui presenti,
    sono certa che sappiamo tutti bene
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    quanto fa presto la gente da noi
    a dare consigli non richiesti.
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    Mi disse che la gente diceva
    che il mio romanzo era femminista
  • 2:43 - 2:45
    e il suo consiglio era --
  • 2:45 - 2:48
    e scuoteva la testa tristemente
    mentre parlava --
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    che non avrei mai dovuto
    definirmi una femminista,
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    perché le femministe sono donne infelici
    perché non riescono a trovare marito.
  • 2:55 - 2:59
    (Risate)
  • 3:00 - 3:03
    Così ho deciso di definirmi
    "una femminista felice".
  • 3:03 - 3:06
    Poi un'accademica,
    una donna nigeriana, mi disse
  • 3:06 - 3:09
    che il femminismo non è
    la nostra cultura, non è africano,
  • 3:09 - 3:11
    e che mi definivo femminista
  • 3:11 - 3:14
    perché ero stata corrotta
    dai "libri occidentali".
  • 3:14 - 3:17
    La cosa mi ha divertito,
    perché molte delle mie prime letture
  • 3:17 - 3:19
    sono state decisamente non femministe.
  • 3:19 - 3:22
    Penso di aver letto ogni
    romanzo rosa della Mills & Boon
  • 3:22 - 3:24
    pubblicato prima dei miei sedici anni.
  • 3:24 - 3:28
    Ogni volta che provavo a leggere i libri
    definiti "classici del femminismo",
  • 3:28 - 3:31
    mi annoiavo e dovevo
    sforzarmi per terminarli.
  • 3:31 - 3:34
    Comunque, dato che
    il femminismo non era africano,
  • 3:34 - 3:37
    decisi che mi sarei definita
    "una femminista felice africana".
  • 3:38 - 3:42
    Poi diventai una femminista felice
    africana che non odia gli uomini,
  • 3:42 - 3:44
    a cui piace il rossetto
  • 3:44 - 3:47
    e che indossa i tacchi alti
    per se stessa ma non per gli uomini.
  • 3:48 - 3:50
    Ovviamente molto di tutto ciò era ironico,
  • 3:50 - 3:55
    ma la parola "femminista"
    ha un bagaglio così negativo.
  • 3:55 - 3:57
    Odi gli uomini, odi i reggiseni,
  • 3:57 - 4:00
    odi la cultura africana,
    questo genere di cose.
  • 4:00 - 4:03
    Questa è una storia della mia infanzia.
  • 4:03 - 4:05
    Quando ero alle elementari,
  • 4:05 - 4:09
    all'inizio del trimestre l'insegnante
    ci disse che avremmo fatto un test
  • 4:10 - 4:13
    e chi avesse avuto il voto più alto,
    sarebbe stato capoclasse.
  • 4:13 - 4:15
    Ora, essere capoclasse
    era una questione seria.
  • 4:15 - 4:18
    Se eri capoclasse,
  • 4:18 - 4:21
    avevi il compito di segnare
    i nomi di quelli che disturbavano,
  • 4:21 - 4:24
    che era già un bel potere.
  • 4:25 - 4:29
    Ma l'insegnante ti avrebbe anche
    dato una canna da tenere in mano
  • 4:29 - 4:33
    mentre facevi la ronda
    girando per la classe.
  • 4:33 - 4:37
    Ovviamente, non eri davvero
    autorizzato a usare la canna.
  • 4:37 - 4:41
    Ma per me che avevo nove anni
    era una prospettiva emozionante.
  • 4:41 - 4:43
    Desideravo moltissimo essere capoclasse.
  • 4:43 - 4:46
    E ho ottenuto il punteggio
    più alto al test.
  • 4:46 - 4:50
    Ma con mia sorpresa, l'insegnate disse
    che il capoclasse doveva essere maschio.
  • 4:51 - 4:54
    Aveva dimenticato di chiarirlo prima
    perché credeva che fosse ovvio.
  • 4:54 - 4:57
    (Risate)
  • 4:57 - 5:00
    Un ragazzino aveva ottenuto
    il secondo punteggio più alto
  • 5:00 - 5:02
    e sarebbe stato lui il capoclasse.
  • 5:02 - 5:05
    La cosa ancora più interessante
    di tutta questa storia
  • 5:05 - 5:08
    è che questo ragazzino aveva
    un animo gentile e dolce
  • 5:08 - 5:12
    e non gli interessava per nulla
    sorvegliare la classe con la canna,
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    mentre io non vedevo l'ora.
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    Ma io ero una femmina e lui un maschio,
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    così divenne lui il capoclasse.
  • 5:21 - 5:24
    Non ho mai dimenticato questo episodio.
  • 5:24 - 5:27
    Spesso commetto l'errore di credere
  • 5:27 - 5:30
    che ciò che è ovvio per me,
    è ovvio anche per gli altri.
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    Prendete per esempio
    il mio caro amico Louis.
  • 5:33 - 5:35
    Louis è un uomo brillante e progressista,
  • 5:35 - 5:37
    quando chiacchieravamo mi diceva:
  • 5:37 - 5:41
    "Cosa intendi quando dici che le cose
    sono diverse o più difficili per le donne?
  • 5:41 - 5:44
    Forse in passato, ora non più."
  • 5:44 - 5:48
    Non capivo come mai Louis non vedesse
    quello che sembrava così evidente.
  • 5:48 - 5:52
    Poi una sera, a Lagos, io e Louis
    andammo a cena con degli amici.
  • 5:52 - 5:55
    Per quelli che non conoscono Lagos,
  • 5:55 - 5:57
    c'è questa meravigliosa presenza fissa,
  • 5:57 - 6:02
    questo gruppetto di uomini energici
    che aspettano all'esterno degli edifici
  • 6:02 - 6:05
    e ti "aiutano" in maniera teatrale
    a parcheggiare la macchina.
  • 6:06 - 6:09
    Ero impressionata dalla mimica particolare
  • 6:09 - 6:13
    dell'uomo che ci aveva trovato
    un parcheggio quella sera,
  • 6:13 - 6:16
    e così mentre stavamo andando via,
    ho deciso di lasciargli una mancia.
  • 6:17 - 6:18
    Ho aperto la borsa,
  • 6:18 - 6:20
    ho infilato la mano nella borsa,
  • 6:20 - 6:23
    tirato fuori i miei soldi,
    guadagnati grazie al mio lavoro,
  • 6:23 - 6:25
    e li ho dati all'uomo.
  • 6:26 - 6:27
    E lui,
  • 6:27 - 6:30
    quest'uomo molto riconoscente e felice,
  • 6:30 - 6:32
    prese i soldi da me,
  • 6:32 - 6:34
    girò lo sguardo verso Louis
  • 6:34 - 6:36
    e disse: "Grazie, signore!"
  • 6:36 - 6:41
    (Risate)
  • 6:41 - 6:45
    Louis mi guardò sorpreso e chiese:
  • 6:46 - 6:49
    "Perché sta ringraziando me?
    Non gli ho dato io i soldi."
  • 6:49 - 6:53
    Poi ho visto la consapevolezza
    apparire sul volto di Louis.
  • 6:53 - 6:56
    L'uomo credeva che i soldi che avevo
  • 6:56 - 6:59
    provenissero da Louis.
  • 7:00 - 7:02
    Perché Louis è un uomo.
  • 7:03 - 7:05
    Uomini e donne sono diversi.
  • 7:05 - 7:07
    Abbiamo ormoni diversi,
    organi sessuali diversi,
  • 7:07 - 7:10
    abbiamo capacità biologiche diverse:
  • 7:10 - 7:13
    le donne possono avere
    dei bambini, gli uomini no.
  • 7:13 - 7:15
    Almeno non ancora.
  • 7:16 - 7:20
    Gli uomini hanno il testosterone e hanno
    in genere un fisico più forte delle donne.
  • 7:21 - 7:24
    C'è una lieve maggioranza
    di donne al mondo,
  • 7:24 - 7:27
    le donne sono circa il 52%
    della popolazione mondiale.
  • 7:27 - 7:30
    Ma la maggior parte delle posizioni
    di potere e prestigio sono degli uomini.
  • 7:31 - 7:34
    L'ultimo premio Nobel per la Pace,
  • 7:34 - 7:37
    la keniota Wangari Maathai,
    lo ha spiegato bene e in poche parole:
  • 7:38 - 7:41
    "Più vai in alto, meno donne ci sono."
  • 7:42 - 7:46
    Nelle ultime elezioni americane sentivamo
    sempre nominare la legge Lilly Ledbetter,
  • 7:47 - 7:50
    e se andiamo oltre il nome
    così graziosamente allitterato,
  • 7:50 - 7:53
    in realtà parla di un uomo e una donna
  • 7:53 - 7:55
    che fanno lo stesso lavoro
    con la stessa qualifica
  • 7:55 - 7:58
    ma l'uomo è pagato di più
    perché è un uomo.
  • 7:58 - 8:02
    Gli uomini dominano
    letteralmente il mondo,
  • 8:02 - 8:05
    e questo aveva senso migliaia di anni fa
  • 8:05 - 8:08
    perché gli esseri umani
    vivevano in un mondo
  • 8:08 - 8:12
    in cui la forza fisica era l'attributo
    più importante per sopravvivere.
  • 8:12 - 8:17
    Era più probabile che comandasse
    la persona fisicamente più forte
  • 8:17 - 8:20
    e gli uomini, in generale,
    sono fisicamente più forti.
  • 8:20 - 8:23
    Ovviamente ci sono molte eccezioni.
  • 8:23 - 8:27
    Ma oggi viviamo in un mondo
    totalmente diverso.
  • 8:28 - 8:32
    La persona con più chance di comandare
    non è la più forte fisicamente,
  • 8:32 - 8:36
    ma quella più creativa,
    la più intelligente,
  • 8:36 - 8:38
    la più innovativa,
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    e non ci sono ormoni per quegli attributi.
  • 8:41 - 8:44
    Essere intelligente è probabile tanto
    per un uomo quanto per una donna,
  • 8:44 - 8:46
    come essere creativi o innovativi.
  • 8:46 - 8:51
    Ci siamo evoluti, ma le nostre idee
    sul genere non si sono evolute.
  • 8:52 - 8:56
    Qualche settimana fa ero nella hall
    di uno dei migliori hotel nigeriani.
  • 8:56 - 8:59
    Pensavo di dire il nome dell'hotel,
    ma forse è meglio di no.
  • 8:59 - 9:03
    Una guardia all'entrata mi ha fermata
    e mi ha fatto delle domande fastidiose,
  • 9:04 - 9:07
    perché hanno dato per scontato
    che una donna nigeriana
  • 9:07 - 9:10
    che entra da sola in un hotel
    è una prostituta.
  • 9:11 - 9:12
    A proposito,
  • 9:12 - 9:15
    perché questi hotel si focalizzano
  • 9:15 - 9:18
    sulla presunta offerta e non
    sulla richiesta di prostitute?
  • 9:20 - 9:25
    A Lagos io non posso entrare da sola
    in molti bar e club "rispettabili".
  • 9:25 - 9:27
    Non ti fanno entrare se sei sola,
  • 9:27 - 9:30
    devi essere accompagnata da un uomo.
  • 9:30 - 9:33
    Ogni volta che entro in un ristorante
    nigeriano con un uomo,
  • 9:33 - 9:36
    il cameriere saluta lui e ignora me.
  • 9:36 - 9:39
    I camerieri sono il prodotto...
  • 9:39 - 9:42
    Alcune donne sentono che:
    "Si! L'ho pensato anch'io!"
  • 9:42 - 9:44
    I camerieri sono il prodotto
    di una società
  • 9:44 - 9:48
    che ha insegnato loro che gli uomini
    sono più importanti delle donne.
  • 9:48 - 9:51
    Lo so che i camerieri
    non lo fanno con cattiveria.
  • 9:51 - 9:55
    Ma una cosa è saperlo razionalmente
    e un'altra provarlo emotivamente.
  • 9:55 - 9:58
    Ogni volta che mi ignorano,
    mi sento invisibile.
  • 9:58 - 10:00
    Sono turbata.
  • 10:00 - 10:03
    Vorrei dire loro che sono proprio
    un essere umano come l'uomo,
  • 10:03 - 10:06
    che sono altrettanto degna
    di riconoscimento.
  • 10:07 - 10:08
    Queste sono piccole cose,
  • 10:08 - 10:11
    ma alle volte sono le piccole cose
    che fanno più male.
  • 10:11 - 10:13
    Non molto tempo fa ho scritto un articolo
  • 10:13 - 10:17
    su cosa vuol dire essere
    giovane e donna a Lagos
  • 10:17 - 10:21
    e un conoscente mi ha detto:
    "È così pieno di rabbia."
  • 10:21 - 10:23
    Certo che era pieno di rabbia!
  • 10:23 - 10:26
    (Risate)
  • 10:27 - 10:29
    Io sono piena di rabbia.
  • 10:29 - 10:32
    Il genere per come funziona oggi
    è una grave ingiustizia.
  • 10:32 - 10:33
    Dovremmo essere tutti arrabbiati.
  • 10:33 - 10:37
    Storicamente la rabbia ha portato
    dei cambiamenti positivi.
  • 10:38 - 10:41
    Ma, oltre a essere molto arrabbiata,
    sono anche speranzosa
  • 10:41 - 10:44
    perché credo profondamente
    nell'abilità dell'essere umano
  • 10:44 - 10:46
    di migliorarsi.
  • 10:47 - 10:49
    Il genere è un problema in tutto il mondo,
  • 10:49 - 10:53
    ma voglio concentrarmi sulla Nigeria
    e sull'Africa in generale,
  • 10:53 - 10:55
    perché è il luogo che conosco
  • 10:55 - 10:57
    e perché il mio cuore è lì.
  • 10:57 - 10:59
    Oggi vorrei chiedere
  • 10:59 - 11:02
    che si cominci a sognare e a pianificare
  • 11:02 - 11:05
    un mondo diverso, un mondo più giusto;
  • 11:06 - 11:09
    un mondo di uomini e donne più felici
  • 11:09 - 11:11
    che siano più sinceri con se stessi.
  • 11:11 - 11:12
    Si comincia così:
  • 11:13 - 11:15
    dobbiamo crescere
    le nostre figlie in modo diverso.
  • 11:15 - 11:18
    Dobbiamo crescere anche
    i nostri figli in modo diverso.
  • 11:18 - 11:21
    Facciamo un gran danno
    ai ragazzi crescendoli così;
  • 11:22 - 11:24
    noi reprimiamo l'umanità nei ragazzi.
  • 11:25 - 11:27
    Definiamo la mascolinità
    in modo molto restrittivo,
  • 11:27 - 11:30
    la mascolinità diventa
    questa gabbia piccola e rigida
  • 11:31 - 11:33
    e noi mettiamo i ragazzi in questa gabbia.
  • 11:33 - 11:36
    Insegniamo ai ragazzi a temere la paura.
  • 11:36 - 11:40
    Insegniamo ai ragazzi a temere
    la debolezza, la vulnerabilità.
  • 11:41 - 11:43
    Insegniamo loro a nascondere
    chi sono veramente,
  • 11:43 - 11:47
    perché loro devono essere,
    come si dice in Nigeria, "uomini duri!"
  • 11:49 - 11:53
    Alle superiori, un ragazzo
    e una ragazza, entrambi adolescenti,
  • 11:53 - 11:55
    entrambi con la stessa quantità di soldi,
  • 11:56 - 11:58
    escono assieme e ci si aspetta sempre
  • 11:58 - 12:02
    che sia il ragazzo a pagare,
    per provare la sua mascolinità.
  • 12:02 - 12:04
    Poi ci domandiamo perché è più probabile
  • 12:04 - 12:07
    che siano i ragazzi a rubare
    dei soldi ai loro genitori.
  • 12:08 - 12:11
    E se crescessimo i ragazzi e le ragazze
  • 12:11 - 12:14
    senza collegare la mascolinità al denaro?
  • 12:14 - 12:17
    Se l'atteggiamento non fosse
    "il ragazzo deve pagare",
  • 12:17 - 12:21
    ma piuttosto "dovrebbe pagare
    chi ha più soldi"?
  • 12:21 - 12:23
    Naturalmente a causa
    del vantaggio storico,
  • 12:23 - 12:26
    sono quasi sempre gli uomini
    ad avere più soldi oggi,
  • 12:26 - 12:28
    ma se iniziamo a crescere
    i figli in modo diverso
  • 12:28 - 12:31
    in cinquant'anni, in un centinaio d'anni,
  • 12:31 - 12:35
    i ragazzi non sentiranno più la pressione
    di dover provare la loro mascolinità.
  • 12:36 - 12:39
    Ma la cosa di gran lunga peggiore
    che facciamo agli uomini,
  • 12:39 - 12:41
    facendo sentire loro
    che devono essere dei duri,
  • 12:41 - 12:45
    è che li lasciamo
    con un ego molto fragile.
  • 12:45 - 12:49
    Più l'uomo si sente
    obbligato a essere "un duro",
  • 12:50 - 12:52
    più debole è il suo ego.
  • 12:53 - 12:56
    E poi facciamo un danno
    ancora più grande alle ragazze
  • 12:56 - 13:00
    perché le cresciamo per soddisfare
    l'ego fragile degli uomini.
  • 13:01 - 13:04
    Insegniamo alle ragazze
    a tirarsi indietro, a farsi piccole;
  • 13:04 - 13:06
    diciamo alle ragazze:
  • 13:06 - 13:08
    "Puoi avere delle ambizioni,
    ma non troppe."
  • 13:10 - 13:12
    "Dovresti puntare ad avere
    successo, ma non troppo,
  • 13:12 - 13:15
    altrimenti diventi
    una minaccia per l'uomo."
  • 13:15 - 13:18
    Se sei quella che guadagna di più
    nella relazione con un uomo,
  • 13:18 - 13:20
    devi far finta che non sia così,
  • 13:20 - 13:24
    specialmente in pubblico,
    altrimenti lo castreresti.
  • 13:25 - 13:27
    E se mettessimo in discussione
    la premessa stessa:
  • 13:27 - 13:31
    perché il successo di una donna
    dovrebbe essere una minaccia per un uomo?
  • 13:32 - 13:35
    E se noi decidessimo semplicemente
    di eliminare quella parola,
  • 13:35 - 13:40
    e non penso che esista una parola
    che mi piace meno di "castrazione".
  • 13:41 - 13:44
    Un conoscente nigeriano una volta
    mi domandò se non ero preoccupata
  • 13:44 - 13:46
    di intimidire gli uomini.
  • 13:47 - 13:49
    Non ero per nulla preoccupata.
  • 13:49 - 13:51
    Non mi era mai venuto in mente
    di essere preoccupata
  • 13:51 - 13:53
    perché un uomo intimidito da me
  • 13:53 - 13:56
    è esattamente il tipo di uomo
    che non mi interessa.
  • 13:56 - 14:05
    (Risate) (Applausi)
  • 14:05 - 14:08
    Ma la cosa mi ha veramente colpita.
  • 14:08 - 14:12
    Dato che sono una donna
    ci si aspetta che io aspiri al matrimonio;
  • 14:12 - 14:15
    ci si aspetta che io prenda
    le mie decisioni sempre pensando
  • 14:15 - 14:18
    che il matrimonio è la più importante.
  • 14:18 - 14:20
    Un matrimonio può essere una buona cosa:
  • 14:20 - 14:25
    può essere una fonte di gioia
    e amore e mutuo sostegno.
  • 14:25 - 14:28
    Ma perché insegniamo alle ragazze
    ad aspirare al matrimonio
  • 14:28 - 14:31
    e non facciamo lo stesso con i ragazzi?
  • 14:31 - 14:33
    Conosco una donna che
    ha deciso di vendere casa sua
  • 14:33 - 14:37
    perché non voleva intimidire un uomo
    che l'avrebbe potuta sposare.
  • 14:38 - 14:42
    Conosco una donna non sposata in Nigeria
    che, quando va alle conferenze,
  • 14:42 - 14:44
    indossa una fede nuziale
  • 14:44 - 14:48
    perché a quando dice, vuole che
    gli altri partecipanti alla conferenza
  • 14:48 - 14:50
    "le portino rispetto".
  • 14:50 - 14:53
    Conosco giovani donne
    che subiscono una pressione tale
  • 14:53 - 14:57
    da parte della famiglia, degli amici
    e anche al lavoro perché si sposino
  • 14:57 - 15:00
    che sono spinte a fare scelte terribili.
  • 15:00 - 15:02
    Una donna non sposata a una certa età,
  • 15:03 - 15:07
    è portata dalla nostra società a vederlo
    come un profondo fallimento personale.
  • 15:07 - 15:10
    Ma se un uomo non è
    sposato a una certa età,
  • 15:10 - 15:13
    pensiamo solo che non ha
    ancora trovato quella giusta.
  • 15:13 - 15:15
    (Risate)
  • 15:15 - 15:16
    Per noi è facile dire:
  • 15:16 - 15:19
    "Ma le donne possono dire di no
    a tutto questo."
  • 15:19 - 15:21
    La realtà è più difficile e più complessa.
  • 15:21 - 15:23
    Siamo tutti esseri sociali.
  • 15:23 - 15:26
    Interiorizziamo le idee
    da questa socializzazione.
  • 15:26 - 15:28
    Anche il linguaggio che usiamo
  • 15:28 - 15:31
    nel parlare di matrimonio
    e delle relazioni ce lo dimostra.
  • 15:31 - 15:34
    Il linguaggio del matrimonio
    è spesso il linguaggio del possesso
  • 15:34 - 15:37
    piuttosto che il linguaggio dell'accordo.
  • 15:37 - 15:40
    Noi usiamo la parola "rispetto"
  • 15:40 - 15:43
    per parlare di una cosa che
    la donna mostra verso un uomo
  • 15:43 - 15:46
    ma spesso non una cosa che
    l'uomo mostra verso una donna.
  • 15:46 - 15:49
    Sia gli uomini che le donne
    in Nigeria dicono --
  • 15:49 - 15:51
    questa è un'espressione
    che mi diverte molto --
  • 15:51 - 15:55
    "Lo faccio per la pace
    nel mio matrimonio."
  • 15:55 - 15:57
    Ora, quando sono gli uomini a dirlo,
  • 15:57 - 15:59
    parlano di qualcosa che
    non dovrebbero fare comunque.
  • 15:59 - 16:02
    (Risate)
  • 16:02 - 16:04
    Alle volte lo dicono agli amici,
  • 16:04 - 16:08
    è qualcosa da dire agli amici
    con un fondo di esasperato affetto,
  • 16:08 - 16:11
    sapete, qualcosa che in definitiva
    dimostra quanto sono virili,
  • 16:11 - 16:13
    quanto sono desiderati e amati.
  • 16:13 - 16:16
    "Oh, mia moglie ha detto
    che non posso uscire tutte le sere,
  • 16:16 - 16:19
    così per la pace del matrimonio
    lo faccio solo nel weekend".
  • 16:19 - 16:20
    (Risate)
  • 16:20 - 16:24
    Quando una donna dice: "L'ho fatto
    per la pace del matrimonio",
  • 16:24 - 16:28
    di solito lo dice quando
    rinuncia a un lavoro,
  • 16:28 - 16:29
    un sogno,
  • 16:29 - 16:31
    una carriera.
  • 16:31 - 16:34
    Insegniamo alle femmine
    che nelle relazioni
  • 16:34 - 16:37
    spetta alle donne fare dei compromessi.
  • 16:37 - 16:40
    Insegniamo alle ragazze
    a guardarsi l'un l'altra come rivali
  • 16:40 - 16:43
    non per un lavoro o per un traguardo,
    che credo sarebbe una buona cosa,
  • 16:43 - 16:45
    ma per l'attenzione degli uomini.
  • 16:46 - 16:49
    Insegniamo alle ragazze che
    non possono avere la vita sessuale
  • 16:49 - 16:51
    che hanno i ragazzi.
  • 16:51 - 16:55
    Se abbiamo dei figli maschi
    non ci importa sapere delle loro ragazze.
  • 16:55 - 16:57
    Ma i ragazzi delle nostre figlie?
    Dio ci scampi.
  • 16:57 - 16:58
    (Risate)
  • 16:58 - 17:00
    Ma naturalmente al momento giusto
  • 17:00 - 17:04
    ci aspettiamo che le nostre figlie portino
    a casa il marito perfetto.
  • 17:04 - 17:06
    Controlliamo le ragazze,
  • 17:06 - 17:08
    lodiamo la loro verginità,
  • 17:08 - 17:10
    ma non lodiamo i ragazzi per la verginità
  • 17:10 - 17:13
    e mi sono sempre chiesta
    come può funzionare questa cosa
  • 17:13 - 17:14
    perché...
  • 17:14 - 17:16
    (Risate)
  • 17:16 - 17:23
    (Applausi)
  • 17:24 - 17:27
    Voglio dire che di solito il processo
    di perdere la verginità implica...
  • 17:27 - 17:29
    (Risate)
  • 17:29 - 17:30
    Recentemente una giovane donna
  • 17:30 - 17:33
    ha subito uno stupro di gruppo
    in un'università in Nigeria,
  • 17:33 - 17:35
    penso che l'abbiate sentito.
  • 17:35 - 17:37
    La risposta di molti giovani nigeriani,
  • 17:37 - 17:38
    sia uomini che donne,
  • 17:38 - 17:40
    è stata qualcosa del tipo:
  • 17:40 - 17:43
    "Sì, stuprare è sbagliato.
  • 17:43 - 17:47
    Ma cosa ci fa una ragazza
    in una stanza con quattro ragazzi?"
  • 17:47 - 17:52
    Se riusciamo a mettere da parte
    l'orribile crudeltà di quella risposta,
  • 17:52 - 17:57
    quei nigeriani sono cresciuti pensando
    che la donna è colpevole per natura,
  • 17:58 - 18:01
    e sono stati cresciuti aspettandosi
    così poco dagli uomini
  • 18:01 - 18:05
    che l'idea che gli uomini siano
    selvaggi senza alcun controllo
  • 18:05 - 18:06
    è in qualche modo accettabile.
  • 18:07 - 18:09
    Insegniamo la vergogna alle ragazze.
  • 18:09 - 18:11
    "Chiudi le gambe", "Copriti".
  • 18:12 - 18:14
    Le facciamo sentire
    come se essere nate femmine
  • 18:14 - 18:16
    le rendesse già colpevoli di qualcosa.
  • 18:16 - 18:19
    Così le ragazze crescono e diventano donne
  • 18:19 - 18:21
    che non sanno più di avere dei desideri.
  • 18:21 - 18:24
    Crescono e diventano donne
    che zittiscono se stesse.
  • 18:25 - 18:29
    Crescono e diventano donne che
    non sanno più cosa pensano veramente,
  • 18:29 - 18:30
    e crescono --
  • 18:30 - 18:33
    e questa è la cosa peggiore
    che facciamo alle ragazze --
  • 18:33 - 18:36
    crescono e diventano donne
    che hanno fatto della finzione un'arte.
  • 18:37 - 18:43
    (Applausi)
  • 18:43 - 18:46
    Conosco una donna
    che odia i lavori di casa,
  • 18:46 - 18:47
    li odia proprio,
  • 18:47 - 18:50
    ma fa finta che le piacciano,
  • 18:50 - 18:54
    perché le è stato insegnato
    che per essere "una brava moglie"
  • 18:54 - 18:59
    deve essere, per dirla
    in modo nigeriano, molto "casalinga".
  • 19:00 - 19:01
    Poi si è sposata,
  • 19:01 - 19:03
    e dopo un po' la famiglia di suo marito
  • 19:03 - 19:06
    ha cominciato a lamentarsi
    del fatto che era cambiata.
  • 19:07 - 19:08
    In realtà non era cambiata,
  • 19:08 - 19:10
    si era solo stancata di far finta.
  • 19:11 - 19:13
    Il problema con il genere,
  • 19:14 - 19:17
    è che stabilisce come dobbiamo essere
  • 19:17 - 19:19
    invece di riconoscere come siamo.
  • 19:20 - 19:22
    Immaginate quanto saremmo più felici,
  • 19:22 - 19:26
    quanto saremmo più liberi
    di essere noi stessi,
  • 19:26 - 19:29
    se non avessimo il peso
    delle aspettative legate al genere.
  • 19:29 - 19:34
    È innegabile che ragazzi e ragazze
    sono diversi biologicamente
  • 19:34 - 19:37
    ma la socializzazione
    ingigantisce le differenze
  • 19:37 - 19:40
    e poi diventa un circolo vizioso.
  • 19:40 - 19:42
    Cucinare, per esempio.
  • 19:43 - 19:46
    Oggi è più probabile che siano
    le donne a fare i lavori di casa,
  • 19:46 - 19:47
    cucinare e fare le pulizie.
  • 19:47 - 19:49
    Ma perché?
  • 19:49 - 19:52
    È perché le donne sono nate
    con il gene della cucina?
  • 19:52 - 19:53
    (Risate)
  • 19:53 - 19:57
    O è perché per anni sono state cresciute
    vedendo che cucinare è compito loro?
  • 19:57 - 20:01
    Veramente stavo per dire che forse
    sono nate con il gene della cucina,
  • 20:01 - 20:04
    ma mi sono ricordata che la maggioranza
    dei cuochi famosi in tutto il mondo,
  • 20:04 - 20:07
    a cui diamo l'estroso titolo di "chef",
  • 20:07 - 20:08
    sono uomini.
  • 20:09 - 20:11
    Guardavo mia nonna,
  • 20:11 - 20:13
    una donna molto, molto brillante,
  • 20:13 - 20:15
    e mi domandavo come sarebbe stata
  • 20:15 - 20:18
    se crescendo avesse avuto
    le stesse opportunità degli uomini.
  • 20:19 - 20:22
    Oggi ci sono molte
    più opportunità per le donne
  • 20:22 - 20:24
    di quelle che c'erano
    al tempo di mia nonna
  • 20:24 - 20:27
    grazie ai cambiamenti
    nella politica e nelle leggi,
  • 20:27 - 20:28
    tutti molto importanti.
  • 20:28 - 20:32
    Ma quel che conta ancora di più
    è il nostro atteggiamento, la mentalità,
  • 20:33 - 20:36
    quel che crediamo e a cui
    diamo valore circa il genere.
  • 20:36 - 20:39
    E se nell'allevare i nostri figli
  • 20:39 - 20:42
    ci focalizzassimo sulle loro abilità
    invece che sul genere?
  • 20:42 - 20:43
    Se nell'allevare i nostri figli
  • 20:43 - 20:47
    ci focalizzassimo sui loro interessi
    invece che sul genere?
  • 20:47 - 20:50
    Conosco una famiglia
    che ha un figlio e una figlia,
  • 20:50 - 20:51
    entrambi sono bravi a scuola,
  • 20:51 - 20:53
    e sono bambini meravigliosi.
  • 20:53 - 20:56
    Quando il ragazzo ha fame,
    i genitori dicono alla ragazza:
  • 20:56 - 20:59
    "Va a cucinare i noodle
    Idomie per tuo fratello."
  • 20:59 - 21:03
    La figlia non ama particolarmente
    cucinare i noodle Indomie,
  • 21:03 - 21:06
    ma è una ragazza e deve farlo.
  • 21:06 - 21:07
    E se i genitori,
  • 21:07 - 21:09
    fin dall'inizio,
  • 21:09 - 21:13
    avessero insegnato a entrambi
    a cucinare i noodle Indomie?
  • 21:14 - 21:17
    A proposito, cucinare è
    un'abilità molto utile per un ragazzo.
  • 21:17 - 21:22
    Ho sempre pensato che non avesse senso
    lasciare una cosa così cruciale,
  • 21:22 - 21:25
    l'abilità di nutrirsi,
  • 21:25 - 21:27
    in mano ad altri.
  • 21:27 - 21:32
    (Applausi)
  • 21:32 - 21:36
    Conosco una donna che ha la stessa laurea
    e lo stesso lavoro di suo marito,
  • 21:36 - 21:39
    quando tornano dal lavoro
    lei fa quasi tutti i lavori di casa,
  • 21:39 - 21:41
    e io penso che questo succeda
    in molti matrimoni.
  • 21:41 - 21:43
    Ma quello che mi ha colpito era
  • 21:43 - 21:46
    che ogni volta che suo marito
    cambiava il pannolino al bambino
  • 21:46 - 21:48
    lei gli diceva: "Grazie."
  • 21:49 - 21:54
    E se lei vedesse come una cosa
    perfettamente normale e naturale
  • 21:54 - 21:57
    che lui si occupi di suo figlio?
  • 22:00 - 22:03
    Sto provando a disimparare
    molti degli insegnamenti sul genere
  • 22:03 - 22:06
    che ho interiorizzato crescendo.
  • 22:06 - 22:08
    Ma alle volte mi sento
    ancora molto vulnerabile
  • 22:08 - 22:11
    di fronte alle aspettative di genere.
  • 22:11 - 22:14
    La prima volta che ho insegnato
    in un corso di scrittura
  • 22:14 - 22:16
    era preoccupata.
  • 22:16 - 22:19
    Non ero preoccupata per la lezione
    che avrei fatto perché ero preparata
  • 22:19 - 22:22
    e avrei insegnato
    quello che amavo insegnare.
  • 22:22 - 22:24
    Ero preoccupata invece su cosa mettermi.
  • 22:25 - 22:27
    Volevo essere presa sul serio.
  • 22:28 - 22:29
    Sapevo che siccome sono donna
  • 22:29 - 22:33
    dovevo automaticamente
    dar prova del mio valore.
  • 22:33 - 22:35
    Mi preoccupavo di sembrare
    troppo femminile
  • 22:35 - 22:38
    e di non essere presa sul serio.
  • 22:38 - 22:42
    Volevo mettere il lucidalabbra
    e la mia gonna femminile
  • 22:42 - 22:43
    ma ho deciso di non farlo.
  • 22:44 - 22:46
    Al contrario, ho indossato il mio completo
  • 22:46 - 22:49
    molto maschile, serio e brutto.
  • 22:50 - 22:53
    Perché la triste verità è
    che quando si tratta di aspetto
  • 22:53 - 22:55
    l'uomo è lo standard,
  • 22:55 - 22:56
    la norma.
  • 22:56 - 22:59
    Se un uomo si prepara
    per un incontro d'affari
  • 22:59 - 23:01
    non si preoccupa
    di sembrare troppo mascolino
  • 23:01 - 23:03
    e per questo motivo
    di essere dato per scontato.
  • 23:03 - 23:06
    Se una donna si prepara
    per un incontro d'affari
  • 23:06 - 23:09
    deve preoccuparsi di non sembrare
    troppo femminile, l'immagine che dà
  • 23:11 - 23:13
    e se sarà presa seriamente o no.
  • 23:14 - 23:17
    Vorrei non aver indossato
    quel brutto completo quel giorno.
  • 23:18 - 23:20
    E comunque l'ho bandito
    dal mio guardaroba.
  • 23:21 - 23:26
    Se avessi avuto allora la sicurezza
    in me stessa che ho oggi
  • 23:26 - 23:29
    i miei studenti avrebbero tratto
    ancora più vantaggio dalle mie lezioni
  • 23:29 - 23:31
    perché sarei stata più a mio agio,
  • 23:31 - 23:33
    e sarei stata pienamente
    e completamente me stessa.
  • 23:34 - 23:38
    Ho deciso che non voglio più scusarmi
    per il fatto di essere una donna
  • 23:38 - 23:40
    e per la mia femminilità.
  • 23:40 - 23:47
    (Applausi)
  • 23:47 - 23:50
    Voglio essere rispettata
    in tutto il mio essere donna
  • 23:50 - 23:52
    perché lo merito.
  • 23:52 - 23:55
    Parlare di genere non è una cosa facile.
  • 23:56 - 23:58
    Sia per gli uomini che per le donne,
  • 23:58 - 24:01
    toccando questo argomento si incontra
    spesso una resistenza immediata.
  • 24:01 - 24:04
    Immagino che alcune persone qui
    stiano pensando:
  • 24:05 - 24:07
    "Donne, fedeli a se stesse?"
  • 24:08 - 24:10
    Alcuni uomini qui potrebbero pensare:
  • 24:10 - 24:12
    "Okay, è tutto interessante,
  • 24:12 - 24:15
    ma io non penso questo".
  • 24:15 - 24:17
    E questo è parte del problema.
  • 24:17 - 24:20
    Che molti uomini non pensino
    attivamente al genere
  • 24:20 - 24:22
    o non notino il genere,
  • 24:22 - 24:24
    è parte del problema del genere.
  • 24:24 - 24:26
    Che molti uomini dicano,
    come il mio amico Louis,
  • 24:26 - 24:29
    che adesso va tutto bene;
  • 24:29 - 24:32
    e che molti uomini non facciano
    nulla per cambiare le cose.
  • 24:32 - 24:35
    Se sei un uomo ed entri
    in un ristorante con una donna
  • 24:35 - 24:37
    e il cameriere saluta solo te,
  • 24:37 - 24:40
    non ti viene in mente
    di chiedere al cameriere:
  • 24:40 - 24:42
    "Perché non saluta anche lei?"
  • 24:44 - 24:46
    Dato che il genere può essere...
  • 24:46 - 24:53
    (Risate)
  • 24:56 - 24:59
    In effetti potremmo lasciare la versione
    più lunga di questo discorso.
  • 25:00 - 25:04
    Dato che il genere può essere
    un argomento molto scomodo,
  • 25:04 - 25:07
    ci sono molti modi semplici
    per chiudere la conversazione.
  • 25:07 - 25:10
    Alcune persone tireranno
    in ballo l'evoluzione biologica
  • 25:10 - 25:11
    e le scimmie,
  • 25:11 - 25:15
    come le femmine di scimmia
    si inchinano alla scimmia maschio
  • 25:15 - 25:17
    e questo genere di cose.
  • 25:17 - 25:19
    Ma il punto è che noi non siamo scimmie.
  • 25:19 - 25:25
    (Risate) (Applausi)
  • 25:25 - 25:30
    Le scimmie vivono sugli alberi
    e mangiano vermi a colazione,
  • 25:30 - 25:32
    ma noi no.
  • 25:32 - 25:33
    Alcuni diranno:
  • 25:33 - 25:37
    "Poverini gli uomini, hanno
    anche loro i loro problemi".
  • 25:37 - 25:39
    Ed è vero.
  • 25:39 - 25:41
    Ma questo non è...
    (Risate)
  • 25:41 - 25:44
    Ma non stiamo parlando di questo.
  • 25:46 - 25:49
    Il genere e la classe sono
    due forme di oppressione.
  • 25:49 - 25:53
    In verità ho imparato un bel po'
    sui sistemi di oppressione
  • 25:53 - 25:56
    e quanto possono essere ciechi
    uno nei confronti dell'altro
  • 25:56 - 25:58
    parlando con gli uomini di colore.
  • 25:58 - 26:01
    Mi è capitato di parlare di genere
    con un uomo di colore
  • 26:01 - 26:03
    e lui mi ha detto:
  • 26:03 - 26:04
    "Perché devi dire:
  • 26:04 - 26:06
    'la mia esperienza come donna'?
  • 26:06 - 26:07
    Non puoi dire
  • 26:07 - 26:10
    'la mia esperienza come essere umano'?"
  • 26:11 - 26:13
    Questo era lo stesso uomo
    che parlava spesso
  • 26:13 - 26:16
    della sua esperienza di uomo nero.
  • 26:18 - 26:21
    Il genere conta. Uomini e donne
    vivono il mondo in modo diverso.
  • 26:22 - 26:25
    Il genere colora il modo
    in cui viviamo il mondo.
  • 26:25 - 26:27
    Ma possiamo cambiarlo.
  • 26:27 - 26:29
    Alcuni diranno:
  • 26:29 - 26:32
    "Oh, ma le donne hanno il vero potere,
  • 26:32 - 26:33
    il potere di fondo".
  • 26:34 - 26:36
    Per i non nigeriani, potere di fondo
    è un'espressione che,
  • 26:36 - 26:38
    credo significhi qualcosa come
  • 26:38 - 26:42
    'una donna che usa la sua sessualità
    per avere favori dagli uomini'.
  • 26:42 - 26:45
    Il potere di fondo non è potere.
  • 26:47 - 26:50
    Il potere di fondo significa che una donna
  • 26:50 - 26:53
    ha la possibilità di sfruttare
    di tanto in tanto
  • 26:53 - 26:56
    il potere di qualcun altro.
  • 26:56 - 26:58
    Poi dobbiamo chiederci cosa succede
  • 26:58 - 27:00
    se quel qualcuno è di cattivo umore,
  • 27:00 - 27:02
    o ammalato,
  • 27:02 - 27:03
    o impotente.
  • 27:03 - 27:07
    (Risate)
  • 27:08 - 27:13
    Alcuni diranno che una donna
    subordinata a un uomo è la nostra cultura.
  • 27:14 - 27:16
    Ma la cultura cambia continuamente.
  • 27:16 - 27:19
    Ho due belle nipoti gemelle
    di quindici anni
  • 27:19 - 27:20
    che vivono a Lagos,
  • 27:20 - 27:23
    se fossero nate cento anni fa
  • 27:23 - 27:25
    sarebbero state portate via e uccise.
  • 27:25 - 27:29
    Perché la nostra cultura, la cultura Igbo
    prevedeva di uccidere i gemelli.
  • 27:30 - 27:32
    Quindi, cos'è la cultura?
  • 27:32 - 27:34
    C'è la parte ornamentale,
  • 27:34 - 27:35
    le danze...
  • 27:36 - 27:40
    ma la cultura significa anche
    la difesa e la continuità di un popolo.
  • 27:40 - 27:41
    Nella mia famiglia,
  • 27:41 - 27:45
    sono io quella che si interessa
    di più alla nostra storia,
  • 27:45 - 27:46
    alle nostre tradizioni,
  • 27:46 - 27:48
    alla conoscenza
    delle terre dei nostri avi.
  • 27:48 - 27:51
    I miei fratelli non sono
    interessati come me.
  • 27:51 - 27:53
    Ma io non posso partecipare,
  • 27:53 - 27:55
    non posso andare ai loro incontri,
  • 27:55 - 27:57
    non posso dire la mia.
  • 27:57 - 27:59
    Perché sono una donna.
  • 27:59 - 28:01
    Non è la cultura che fa le persone,
  • 28:01 - 28:03
    sono le persone che fanno la cultura.
  • 28:05 - 28:08
    (Applausi)
  • 28:09 - 28:12
    Se è vero che l'umanizzazione delle donne
  • 28:12 - 28:14
    non è parte della nostra cultura,
  • 28:14 - 28:17
    allora dobbiamo renderla
    parte della nostra cultura.
  • 28:17 - 28:22
    Penso molto spesso
    al mio caro amico Okoloma,
  • 28:22 - 28:27
    possano lui e tutti i morti
    nello schianto del volo Sosoliso
  • 28:27 - 28:29
    riposare in pace.
  • 28:29 - 28:33
    Sarà sempre ricordato
    da quelli che lo amavano.
  • 28:34 - 28:36
    Aveva ragione quel giorno di molti anni fa
  • 28:36 - 28:38
    quando mi ha chiamato femminista.
  • 28:38 - 28:40
    Io sono una femminista.
  • 28:40 - 28:43
    E quando ho cercato
    sul dizionario quel giorno,
  • 28:43 - 28:44
    la definizione era:
  • 28:44 - 28:45
    Femminista,
  • 28:45 - 28:48
    una persona che crede
    nell'eguaglianza sociale, politica,
  • 28:48 - 28:51
    ed economica tra i sessi.
  • 28:51 - 28:53
    La mia bisnonna,
  • 28:53 - 28:54
    dalle storie che ho sentito,
  • 28:54 - 28:56
    era una femminista.
  • 28:56 - 28:59
    Scappò dalla casa dell'uomo
    che non voleva sposare,
  • 28:59 - 29:02
    e finì per sposare l'uomo
    che aveva scelto.
  • 29:02 - 29:05
    Si rifiutò, protestò, disse la sua
  • 29:05 - 29:11
    ogni volta che sentiva di essere privata
    di possibilità, di terra, quelle cose lì.
  • 29:11 - 29:14
    La mia bisnonna non conosceva
    la parola "femminista",
  • 29:14 - 29:17
    ma questo non significa che non lo fosse.
  • 29:17 - 29:20
    Molte di noi dovrebbero
    rivendicare quella parola.
  • 29:21 - 29:24
    La mia definizione di femminista è:
  • 29:24 - 29:26
    femminista è un uomo o una donna
  • 29:26 - 29:28
    che dice...
  • 29:28 - 29:38
    (Risate) (Applausi)
  • 29:38 - 29:41
    Femminista è un uomo o una donna che dice:
  • 29:41 - 29:44
    "Si, c'è un problema di genere
    così com'è oggi,
  • 29:44 - 29:46
    e dobbiamo sistemarlo.
  • 29:46 - 29:48
    Dobbiamo migliorare."
  • 29:49 - 29:51
    Il miglior femminista che conosco
  • 29:51 - 29:53
    è mio fratello Kenny.
  • 29:54 - 29:58
    È anche un uomo gentile, amorevole, bello,
  • 29:58 - 30:00
    ed è molto virile.
  • 30:00 - 30:01
    Grazie.
  • 30:01 - 30:07
    (Applausi)
Title:
Dovremmo essere tutti femministi | Chimamanda Ngozi Adichie | TEDxEuston
Description:

In questa conferenza sincera e divertente, Chimamanda Adichie si interroga sui ruoli di genere e suggerisce una prospettiva diversa con cui analizzare il problema, una prospettiva che possa veramente portarci all'uguaglianza.
(Musica di Kadialy Kouyate eseguita al TEDxEuston 2011)

Chimamanda Ngozi Adichie è una famosa scrittrice nigeriana, nata nel 1977. È cresciuta nella città universitaria di Nsukka, Enugu State dove ha frequentato la scuola primaria e secondaria. Si è trasferita poi negli Stati Uniti per frequentare l'università, laureandosi summa cum laude alla Eastern Connecticut State University in comunicazione come materia primaria e scienze politiche come materia secondaria. Ha un master in scrittura creativa alla Johns Hopkins e un master in studi africani alla Yale University. È stata Hodder Fellow alla Princeton nel 2005-2006, dove insegnava introduzione al romanzo. L'edizione di aprile 2012 di Time Magazine l'ha celebrata come una delle 100 persone più influenti nel mondo. Attualmente divide il suo tempo tra gli Stati Uniti e la Nigeria.

Chimamanda è l'autrice di "Half of a Yellow Sun", che ha vinto l'Orange Prize For Fiction nel 2007, e di "Purple Hibiscus", che ha vinto il premio Commonwealth Writers' Prize: Best First Book nel 2005 e il Hurston-Wright Legacy Award: Best Debut Fiction Category nel 2004. Nel 2009 è stata pubblicata la sua collezione di racconti "The Thing Around Your Neck". Il New Yorker l'ha nominata tra i venti più importanti scrittori di narrativa sotto i 40 anni e recentemente è stata oratrice alla conferenza annuale del Commonwealth.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
30:17

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