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[Video sottotitolato in italiano]
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Sessione di silenzio - Domenica di Pasqua 2019
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[Mooji] Om. Namaste. Benvenuti al satsang
di oggi, a questa seduta di silenzio,
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che dedico al nome, alla presenza vivente
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del Signore Gesù Cristo,
in questo giorno di Pasqua.
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La seduta durerà approssimativamente
trenta, trentacinque minuti.
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Non c'è una tempistica rigida.
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Per la maggior parte del tempo ci sarà
solo silenzio, ma occasionalmente,
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se lo sento interiormente, potrei offrire
una guida o dirvi qualche parola.
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Sedete in modo da essere comodi;
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ovviamente, se entrate accidentalmente
in contatto con chi vi sta seduto accanto,
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non c'è problema; mettetevi comodi
in modo da poter rimanere seduti
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senza muovervi troppo, per la prossima mezz'ora.
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Al termine della seduta suonerò la campanella:
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indica che la sessione è terminata, per il momento.
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Noterete che il profondo silenzio interiore
non viene intaccato
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dal termine della sessione o da cose simili.
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Vi chiedo di restare seduti,
quando io lascerò la stanza.
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Quelli che vogliono rimanere ancora un po'
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per continuare a marinare in quel silenzio,
sono i benvenuti.
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Gli altri si muovano il più silenziosamente
possibile. Grazie.
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Al sacro nome e alla presenza
del Signore Gesù Cristo,
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il cui spirito, la cui presenza, dimora
felicemente qui, a Monte Sahaja,
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nel cuore di tutti gli esseri,
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dedichiamo questa seduta. Amen.
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[Suono della campanella]
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Fate ciò che è confortevole per voi:
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ci sono momenti in cui magari preferite
aprire gli occhi
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oppure tenerli chiusi; è perfettamente
naturale, siate a vostro agio.
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Il vero silenzio non è qualcosa che facciamo;
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non è solo rimanere quieti, senza parlare.
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Il vero silenzio non può essere
controllato da nessuno:
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è la natura dell'essere.
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Non è un 'fare'.
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È sinonimo del nostro essere interiore.
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Deve essere riconosciuto,
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ma non tramite la sensazione
che stiamo facendo qualcosa.
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Per poterlo riconoscere
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non seguire l'energia del pensiero o della mente.
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Rimani solo come osservatore,
un osservatore distaccato,
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che guarda senza avere un'identità.
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Non definirti 'osservatore';
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lascia che ci sia solo l'osservazione,
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spontanea e automatica,
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dove e quando è necessaria.
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Altrimenti, rimani vuoto.
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Non possiamo impedire ai pensieri di arrivare,
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ma possiamo impedire alla nostra attenzione
di seguirli.
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Rimani nella naturale neutralità del vuoto.
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Sii consapevole che l'abitudine della mente
è di creare, di muoversi.
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Tu, però, quello che osserva la mente,
sei sempre quieto.
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La mente è come il vento, vaga.
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Il tuo Sé è come lo spazio.
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È infinito.
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Non vaga.
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Ciò che tende a muoversi con la mente
è l'attenzione,
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uno dei tuoi strumenti più intimi, che ha potere.
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C'è però qualcosa oltre l'attenzione,
più presente dell'attenzione,
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in cui anche il movimento
dell'attenzione stessa viene osservato.
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Rimani qui.
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Al contrario dell'energia mentale,
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il puro Sé cosciente non si muove.
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È il Sé illimitato.
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È puro silenzio,
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ma non è stare in silenzio.
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È il silenzio stesso.
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Il silenzio non ha un autore, dietro di sé.
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Se nel corpo sembra esserci tensione,
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non significa nulla, ignorala.
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Qui, nel cuore dell'essere,
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non c'è niente da fare,
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da cambiare, da sistemare,
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da creare o da diventare.
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Non c'è niente da lasciare
e nessun luogo dove andare.
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È completamente oltre tutti gli stati mentali.
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È il tuo stato naturale.
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Eppure non è rigido.
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Non controlla.
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È privo di paura.
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Riconoscilo.
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Qualsiasi cosa appaia nella mente non ha realtà.
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Come una nuvola passeggera, non ha permanenza.
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Né il tempo, né il cambiamento
esistono senza di te,
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quello che li osserva.
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Se non ci sei tu, non c'è il tempo.
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Sei l'osservatore del tempo e del cambiamento,
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ma tu sei ciò che non cambia.
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Non dubitare di questo.
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Osserva e conferma,
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nel tuo silenzio.
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Questo corpo non è la prova della tua esistenza.
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Non c'è mai stato un tempo in cui tu non esistevi.
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Non sto parlando della tua persona.
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Nemmeno la tua persona esiste davvero.
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Ciò che esiste eternamente è la coscienza,
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l'essenza di Dio.
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Sii felice, perché la tua esistenza
è inclusa in Dio.
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Lui ti ha dato l'intelligenza
e la facoltà di discernere
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affinché tu lo possa riconoscere,
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Lui è l'unico a essere reale e immutabile.
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È lo spazio immutabile dentro di noi
a essere eterno.
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Questo corpo appartiene al tempo:
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ha una nascita, una vita e una fine.
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Lo spirito in te, invece, è immortale.
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È sinonimo di pura coscienza.
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Esiste oltre la storia.
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Non occorre immaginarlo.
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Rimani nel momento presente, senza il 'dopo'.
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Sebbene la mente egoica consideri questo
come una sorta di restrizione,
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in verità è la tua libertà eterna.
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Senza limiti.
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Inconquistabile.
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Può sembrare che qualche nuvola
di ignoranza copra il Sé,
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ma è un'illusione.
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Tu, che percepisci il velo, non sei velato.
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Om.
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Adesso, lascia tutto:
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ogni pensiero, ogni intenzione,
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ogni seme di ricordo, lascia ogni cosa.
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Non c'è bisogno di distruggere o eliminare,
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semplicemente lascia tutto da parte,
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anche l'idea di te stesso.
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Se lasciassi ogni cosa percepibile...
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entra nel profondo.
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Non associare te stesso
ad alcun pensiero o concetto.
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Non sei forse ancora qui?
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In qualità di cosa sei presente?
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Lascia da parte ogni definizione,
ogni intenzione, ogni ricordo.
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Non sei forse ancora qui?
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Sei sminuito?
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Lascia tutto ciò che è personale
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e vedi
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se puoi perdere il tuo Sé.
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Non lasciarti sopraffare dal sonno.
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Rimani nel radioso Sé consapevole.
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Qualsiasi cosa si muova o appaia, è effimera,
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non è permanente.
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Come una nuvola, lascia che passi.
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Non occorre spingere o tirare;
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riconosci la tua quiete,
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la tua quiete priva di sforzo.
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E sii felice.
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In verità, non sei il pensatore dei pensieri,
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o l'agente delle azioni,
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o quello che si gode il mondo.
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Tutto questo lo percepisci.
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Nella tua natura essenziale,
non c'è bisogno di nulla.
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Presta attenzione, osserva.
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È importante riconoscerlo.
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Quando questo viene riconosciuto,
confermato dentro il tuo cuore,
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questo mondo non ti turberà più.
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Non verrà considerato come un nemico.
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Diventerà il corpo stesso di Dio.
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Nota la tua quiete, il tuo silenzio naturale.
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Di per sé, non cambia mai.
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Non arriva e non se ne va.
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Non credere che il movimento
del corpo e della mente
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sia il tuo movimento.
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Eppure, in questa espressione dinamica del Sé,
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ci sei anche tu.
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Quando riconosci ciò che è reale,
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ciò che non lo è, che è temporaneo,
non ti disturba più.
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Dio-coscienza-Brahman è il tuo vero essere.
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Rallegrati di questo.
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Se in te dovesse sorgere
una sensazione di distrazione...
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nota che anch'essa viene osservata;
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non darle troppa importanza.
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È solo una sensazione.
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Non è una definizione di ciò che sei.
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Molto prima che questo corpo
entrasse nell'esistenza,
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tu esistevi già, come coscienza.
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Il lavoro che deve essere fatto qui
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è quello di far emergere,
dalla profondità del tuo essere
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nel campo dinamico, il potere e la grazia
della tua osservazione.
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La tua vita in questo mondo dovrebbe essere
la canzone di Dio.
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Una volta Cristo disse in preghiera:
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"Padre, fammi essere di nuovo con te,
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"com'era prima dell'inizio di questo mondo".
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Quando ha inizio questo mondo?
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Comincia nella mente.
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Tu non sei la mente.
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La mente non esiste senza ciò che la osserva.
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La sensazione di essere una persona
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deriva dalla breve associazione della coscienza
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con il senso della persona.
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È uno stato che va trasceso.
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Se il paradiso fosse un luogo o uno stato
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in cui ci sono forme di alberi, belle montagne,
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cieli, fiumi ed esseri meravigliosi,
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allora sarebbe qualcosa di fenomenico,
seppure di tipo elevato.
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Nella pura coscienza, invece...
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sei oltre il paradiso e gli stati paradisiaci.
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Però non respingere il paradiso.
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Sahaja è un piccolo assaggio di paradiso.
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Quello che però io indico
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si trova oltre ogni forma, oltre il tempo
e il cambiamento.
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Non ha dimensione, né limiti.
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Non è creato e non cambia.
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Sappi che questa è la vera essenza.
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Non immaginare solamente di essere qui.
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Trascendi l'influenza della mente
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mantenendo l'attenzione radicata nel Sé.
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Abbi fede in Dio,
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mentre il senso dell'individualità e della persona,
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dell'autonomia, permangono ancora in te.
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Prega affinché il Supremo assorba
la tua attenzione frammentata
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e ti immerga nell'unità dell'essere.
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Non ritenerti speciale.
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Piuttosto, sii il vuoto.
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Zero oltre il concetto di 'zero'.
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Allora ogni cosa ritorna alla sua essenza.
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Non fare l'errore di credere o di ritenere
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che il puro Sé sia una sensazione elevata.
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È molto più sottile persino
dell'assenza di sensazioni.
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È pura consapevolezza.
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È l'unico a esistere davvero, qui.
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Tutto il resto è fatto di nuvole che passano.
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Incluso il ricercatore.
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Quando ciò che si cerca viene trovato,
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il ricercatore non esiste più.
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Possa ciò che è stato condiviso oggi
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trovare la sua via nelle profondità del tuo essere,
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oltre ogni memoria,
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nell'essenza stessa del tuo Sé.
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Non consentire al sonno di farti perdere
questa opportunità.
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Non è il momento di dormire.
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Come ho già detto, voi siete i semi del risveglio
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in un mondo addormentato.
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Non dormite adesso.
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Anche se la mente si ribella,
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sentendo queste cose, il tuo cuore le conosce.
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Onora ciò che è nel tuo cuore.
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Il Signore Gesù Cristo, tutti i santi e i profeti
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sono stati dei fari in questo mondo,
e lo sono ancora.
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Dal tuo cuore puro sgorga la vera luce del mondo;
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non lasciare che la tua mente la oscuri.
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La mente e l'ego offrono una vita
di piaceri e attività,
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che terminano nella morte.
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Il cuore invece rivela la vita, eterna e pura.
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Scegli tu.
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Le parole che ho pronunciato
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sgorgano dal mio cuore: queste parole passeranno,
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ma il luogo da cui provengono non passerà mai.
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Giungono dallo stesso spazio che è la tua essenza.
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Stiamo parlando e ascoltando, e anche oltre.
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Non consegnare questo alla mente.
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Se senti di voler pregare, nel tuo cuore,
allora prega Dio
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affinché giunga la vera comprensione
e scacci ogni illusione,
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affinché si risvegli in te il vero riconoscimento
del tuo essere senza tempo
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e della tua armonia con Dio, che è verità.
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Oggi onoriamo lo spirito di Cristo,
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che è anche la luce che splende dentro il cuore.
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Non solo la persona di Cristo,
ma anche la coscienza cristica,
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che non è altro che la coscienza di Krishna
o l'essere Shiva,
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il cuore, l'essenza dei santi, profeti
e veggenti di tutti i tempi.
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La nostra vita è frutto della loro comprensione,
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testimonianza della loro realizzazione.
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Lo spirito di Cristo non è un fenomeno storico;
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è l'essere vivente, senza tempo,
è l'essenza stessa della vita,
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la vita che emana da questo corpo.
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Deve essere conosciuta, riconosciuta
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mentre questo corpo è ancora caldo.
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Mentre hai il senso del tempo,
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usa questo tempo per scoprire
ciò che non appartiene al tempo.
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Il Budda è un vero maestro.
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Bevi direttamente dalle labbra
e dal cuore del maestro.
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Rama, Krishna, Cristo e i santi profeti:
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bevi direttamente dalle labbra
e dal cuore del maestro.
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Bevi dal calice della grazia.
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Il Signore supremo è però oltre tutto questo.
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Oltre tutti i nomi e le forme.
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Vive dentro il cuore di ogni essere senziente.
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Comincia con il trovarlo tramite la vibrazione
'io sono' dentro di te.
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Sii una cosa sola con questa intuizione,
con il senso dell''io sono'.
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Non lasciare che si colleghi
a nessun altro concetto.
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Ti porterà nel cuore di Dio.
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Sebbene io sia senza tempo,
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nella mia vita fenomenica
sono qui per un po' di tempo.
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Utilizza il tuo tempo
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per scoprire e confermare
ciò che è senza tempo dentro di te.
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Allora saprai che io non sono mai separato da te.
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Possano la pace, l'amore e la saggezza
del Signore Gesù Cristo,
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di tutti i santi e i profeti, dei veggenti di ogni tempo,
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sorgere e dimorare nel tuo cuore,
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sostenere la tua realizzazione
e la tua unione con il Sé supremo,
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in accordo con la volontà di Dio.
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Sia così.
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Om, shanti, shanti, shanti.
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Hallelujah. Amen.
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[Suono della campanella]
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Om.
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