Perché alcuni cervelli hanno una maggior capacità di concentrazione di altri? | Marvin Chun | TEDxKFAS

Di fronte alla travolgente quantità di informazioni e al crescente bisogno di svolgere più compiti contemporaneamente, come possono i nostri cervelli concentrarsi sui compiti importanti ed evitare distrazioni? Il Dr. Marvin Myungwoo Chun, ricercatore di neuroscienze cognitive, spiega perché alcune persone hanno una maggior capacità di attenzione di altre, riuscendo per questo meglio a scuola, nello sport, e sul posto di lavoro. Ci mostra anche quali sono le differenze nei nostri cervelli che spiegano le prestazioni superiori, e dà dei suggerimenti su come migliorare la nostra attenzione.

Il Dr. Marvin Myungwoo Chun è un ricercatore di neuroscienze cognitive e professore di psicologia e ha ricevuto il più alto premio per l’insegnamento presso l'Università di Yale. È professore di psicologia a Yale, con incarichi congiunti nel Programma di Scienze Cognitive e nel Dipartimento di Neurobiologia della Scuola di Medicina. È anche il John B. Madden Master del Berkeley College. Ha conseguito il suo B.A. presso la Yonsei University, il suo Ph.D. dal MIT e la sua formazione post-dottorato ad Harvard. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Federazione delle Associazioni in Scienze Comportamentali e Cervello ed è consulente scientifico del NIKE (Sport) Performance Council.
Chun è autore o coautore di oltre 100 articoli peer-reviewed in riviste di psicologia e neuroscienze.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

Per me, uno stile di vita intelligente
deve iniziare con l’essere produttivi.

Quanti di voi vorrebbero
essere più produttivi?

Se siete studenti,
vorreste ottenere voti migliori,

senza dover lavorare di più.

Se avete un lavoro,
vorreste essere più produttivi

ed essere più apprezzati
per il vostro lavoro

senza dovervi dedicare più ore,

perché tutti abbiamo
la stessa giornata di 24 ore.

Ci sono molti modi
per essere più produttivi.

Ma in questa presentazione vi dirò

come poter migliorare
la concentrazione e l'attenzione,

e che cosa hanno da dire in merito
la psicologia e le neuroscienze.

Abbiamo di fronte una grande sfida,
specialmente nella società moderna:

ci sono troppe informazioni.

L'accesso a un'infinità di informazioni
è sia una benedizione che una maledizione,

tutta la conoscenza prodotta dall'umanità
è a portata di mano sul nostro telefono.

E questo è un grande privilegio,

siamo fortunati a vivere in quest'epoca.

Ma dall'altra parte,

è molto difficile scegliere
e decidere da dove cominciare,

perché siamo costantemente
bombardati da troppe informazioni.

Inoltre, ci distraiamo,
facciamo fatica a concentrarci.

Ne sono un buon esempio le persone
che vediamo camminare per strada

con gli occhi fissi sul telefono.

E chiaramente un po' noncuranti
dell'ambiente che le circonda.

Vedete, viene verso la porta e ... bum!

si schianta contro la porta.

In questo video,

una donna cammina in un centro commerciale
guardando il telefono.

E, come potete vedere,
finisce dritta nella fontana.

Quindi, ci distraiamo continuamente.

Questo ci rende inconsapevoli
di ciò che ci sta intorno.

Questi sono esempi comici,

ma naturalmente ci sono
esempi molto più seri e pericolosi.

Per esempio, se un macchinista,
mentre guida un treno,

perde la concentrazione,
anche solo per pochi secondi,

se non rallenta,

farà deragliare il treno,
con conseguenze molto gravi.

Questi sono solo alcuni esempi

di quanto siamo sovraccaricati
di informazioni

e di come ci distraiamo.

Quindi la domanda è:

"Come possiamo migliorare
la nostra concentrazione?"

Viviamo in quella che John Cassidy,
della rivista "The New Yorker", chiama:

"economia della sindrome
da deficit di attenzione"

o "società della sindrome
da deficit di attenzione".

E stiamo ancora cercando
di capirne le conseguenze.

Sappiamo che significa
che siamo un po' meno concentrati,

più distratti, magari più superficiali.

Questo sovraccarico di informazioni
può renderci meno produttivi.

E, come ho mostrato prima,
può condurre a situazioni pericolose.

Si stima che l'impatto economico
del deficit di attenzione

arrivi a 200 miliardi di dollari,
solo negli USA.

Questi sono problemi seri
che influiscono sulla produttività.

Ecco un esempio.

Per cominciare, vorrei vedere
la vostra capacità di attenzione.

Guardando il video, dovrete concentrarvi
sulla squadra vestita di bianco

e ignorare quella vestita di nero.

Sullo schermo,
vedrete i giocatori correre,

e il vostro compito sarà di contare

quante volte passano la palla
agli altri giocatori,

agli altri giocatori con la maglia bianca.

Contate in silenzio, mentalmente,

e alla fine vi chiederò
di gridare la risposta.

Contate quante volte si passano la palla
i giocatori della squadra bianca.

È importante che lo facciate in silenzio.

Non ridete, non tossite, non parlate

perché rovinereste
la concentrazione agli altri.

Questo è il primo test
di deficit dell'attenzione.

Pronti? Uno, due, tre.

Video: quanti passaggi
fa la squadra bianca?

Ora!

Marvin Chun: Okay, qual'è la risposta?
Quante volte? 13?

Perfetto! Avete una grande attenzione
ed è veramente fantastico.

Siamo partiti bene.

Alcuni di voi avranno già visto il video
perché è su YouTube,

ed è piuttosto famoso.

Ma chi non lo ha mai visto prima,

per favore alzi bene la mano.

Guardatevi attorno:
la maggioranza non lo ha visto.

Tenete le mani alzate, per favore.

Di fatto, in questo video
succedeva qualcos'altro,

e potete abbassare le mani
- tenetele alzate, per favore -

potete abbassarle
se avete visto un orso ballare.

Ma se non avete visto l'orso che balla,
tenetele alzate,

guardate, non siete i soli.

La maggioranza non ha visto
una parte critica del video.

Ora potete abbassare le mani.

Non siete i soli.

Guardiamo ancora il video, senza contare.

Ora guardiamo solo il video.

Okay, niente conteggi.

[Quanti passaggi
fa la squadra bianca?]

MC: Guardate solamente.

Mentre osservavate la squadra bianca

da destra arriva un tizio vestito da orso

e fa un balletto. Giusto?

E poi se ne va ballando.

E la maggior parte di voi,
gente molto intelligente,

ha perso completamente
questo passaggio così evidente del video.

Da una parte, significa che avete
una buona capacità d'attenzione

perché non avete visto una cosa
che non vi avevo chiesto di cercare.

Ma dall'altra, mostra chiaramente

il limite della vostra capacità
di vedere il mondo e di farne esperienza.

Il nostro cervello ha dei limiti.

Ed è quello che cerco
di mostrare con questo video.

Abbiamo studiato questo aspetto
nel mio laboratorio di Yale,

con un mio ex assegnista di ricerca,

Yao Daiu,

ora professore ad Harvard.

Abbiamo condotto uno studio chiedendo
alla gente di fare una cosa semplicissima:

guardare queste immagini sulla sinistra.

Chiedevamo di fare attenzione alle forme

e di cercare di ricordarle
per due secondi.

Qualche volta di ricordarne una;
qualche volta due;

qualche volta tre.

Un compito molto semplice.

La gente non ha problemi
quando deve ricordare un oggetti.

Abbiamo anche misurato cosa fa il cervello

mentre esaminano e svolgono il compito.

E la linea verde chiaro, in basso,
mostra cosa succede

quando le persone stanno attente
a ricordare un solo oggetto.

Il cervello non si deve sforzare
e vanno alla grande,

svolgono il compito quasi alla perfezione.

Ma quando si arriva a due o a tre oggetti,

si può vedere,
dalle linee più scure del grafico,

che il cervello deve impegnarsi di più.

Non solo il cervello deve lavorare di più,
ma la prestazione cala.

Le persone cominciano a fare errori.

Anche in una cosa così semplice.

In sostanza, il cervello
può fare solo una cosa alla volta.

Può far bene solo una cosa alla volta.

Certo, potete cercare
di ricordare due o tre cose,

siete in grado di farlo,

ma la vostra produttività, la prestazione,
cominciano a diminuire.

Facciamo un altro test dell’attenzione.

Nel caso abbiate perso l’orso,
provate a fare questo.

Ascoltate questo video carino.

In realtà, è un video pubblicitario
per un’automobile,

ma penso sia utile dal punto di vista
delle scienze psicologiche e cognitive.

Quindi lascerò che parli da solo.

Non ricevo alcun compenso
da questa azienda.

Allora, partiamo.

[Test di valutazione dell'attenzione]

Video: Per valutare quanta attenzione

catturi davvero l’accattivante design
della nuova Skoda Fabia,

l’abbiamo lasciata parcheggiata
in una comune strada di Londra.

Volevamo vedere se la silhouette
definita, cristallina, audace

e il profilo più basso e ampio,

avrebbero attratto
l’attenzione desiderata.

I cerchi neri in lega da 17 pollici
avrebbero fatto fermare i passanti?

L’angolo delle luci anteriori avrebbe
attirato l’attenzione degli automobilisti?

La gente si sarebbe accalcata per dare
uno sguardo al suo look fresco e sportivo?

Beh, non proprio.

Ma il suo design accattivante è riuscito
a distrarre te dal notare

che l’intera strada stava cambiando
proprio sotto i tuoi occhi?

Non ci credi?

Diamo un’altra occhiata.

Hai notato il van mutare in un taxi?

O piuttosto lo scooter
diventare un paio di bici?

O la signora con il maialino?

Figuriamoci il fatto che l’intera strada
ora è completamente diversa.

Non te l'aspettavi?

Marvin Chun: Spero che ora sia chiaro

che il nostro cervello può davvero
stare attendo, concentrarsi, fare bene,

su una cosa alla volta, un oggetto
alla volta, un compito alla volta.

E così, partendo da questo

vi darò tre consigli su come
migliorare concentrazione e attenzione

tenendo conto di questi limiti.

Primo suggerimento: cercate
di semplificare ciò di cui vi occupate.

Tra poco lo spiegherò meglio,

perché prima dobbiamo provare a capire

come mai il cervello è in grado
di occuparsi solo di una cosa alla volta.

Vorrei che pensaste al cervello
come a un’orchestra.

È come un’orchestra.

Quando ascoltate un’orchestra

non vi concentrate su un unico
strumento o su un musicista,

ascoltate l’intera armonia
che emerge da tutti i diversi strumenti.

Emerge una musica meravigliosa
da questa sincronia,

dall'armonia e dalla coordinazione
di tutti questi strumenti diversi.

Ed è proprio così
che lavora anche il cervello.

E attualmente, nel mio laboratorio,

stiamo studiando dei modi
per misurare questa armonia

e per quantificarla, usando una cosa
che si chiama “connettività funzionale”.

Possiamo creare dei modelli
per valutare l’attenzione di una persona

sulla base di questa armonia,

come in questo grafico

in cui sull’asse X c’è una previsione
di chi sta più attento e chi meno attento,

e sull’asse Y

ci sono le misure, i valori reali
per quegli individui.

E si può vedere che il modello funziona.

Se si ascolta il cervello nel suo insieme

si può predire chi starà più attento
e chi starà meno attento.

Infatti, questi grafici
ci premettono di predire

i sintomi per i disturbi
da deficit dell’attenzione.

Quindi, chiaramente
le persone sono diverse.

Vi ho detto che abbiamo tutti il limite
di riuscire a occuparci di una cosa sola.

E ancora, alcune persone
sono più concentrate di altre.

Le persone in alto a destra
sono più concentrate,

possono mantenere l’attenzione più a lungo
delle persone in basso a sinistra.

Quindi, in cosa sono diversi
i vostri cervelli

e come possiamo aiutarvi ad avere
un cervello come quello in alto a destra,

che vi permetta
di mantenere la concentrazione?

Ecco i tre consigli di cui ho parlato.

Primo: semplificare.

Vi ho detto che, nell'ambiente,
ci sono troppe informazioni,

quindi controllate a quante informazioni
dovete prestare attenzione.

Se siete una società che cerca
di vendere un prodotto,

o di insegnare qualcosa,

o di presentare una persona a qualcuno,

semplificate il messaggio.

Allo stesso modo, se siete un consumatore,
semplificate quello che vedete.

Il mio esempio preferito è
la leggendaria presentazione dell’iPhone

da parte di Steve Jobs.

Il design del telefono parla da solo.

Mostra il prezzo in alto.

Indica la capacità di memoria,
e lascia solo lo stretto necessario,

così la gente può concentrarsi
sulle informazioni importanti.

Se fosse stato un principiante

forse avrebbe mostrato
una slide come questa:

Introduzione del nuovo iPhone.
Design rivoluzionario.

Ed è così che qualcuno
prepara le proprie slide.

È così che alcune aziende
vendono i propri prodotti.

Ma bisogna davvero semplificare,

perché i consumatori, tutti noi,

non abbiamo la capacità
di processare così tante informazioni.

Secondo consiglio: rilassarsi.

È molto importante.

Questo è un vecchio principio
della psicologia molto famoso,

che si chiama "legge di Yersen e Dodson".

Qui sull’asse X c’è lo stimolo.

O lo stress, l’emozione,
la concentrazione;

tutto questo è sull’asse X,
e va da poco a molto.

Quello che interessa a noi
è il rendimento, sull’asse Y.

Vogliamo che sia alto,
che la prestazione sia elevata.

Alcune persone agiscono pensando
che più sono pompate

e più duramente lavorano,

più le loro prestazioni
continueranno a migliorare;

che più sono sotto pressione
più le prestazioni miglioreranno.

Alcuni pensano funzioni così.

Ma i ricercatori affermano
che non succede così.

La curva in realtà è una funzione
a forma di U rovesciata.

Quindi, per una prestazione ottimale,
sì, serve un certo stimolo,

bisogna impegnarsi
per svolgere il compito,

così si raggiunge
il proprio picco di rendimento.

Ma un impegno eccessivo,
o uno stimolo eccessivo,

determinano un calo nella prestazione,
nella parte tutta a destra.

Questo è una regola molto importante
nella ricerca dell’attenzione.

E come si fa a rilassarsi?

Ovviamente, si potrebbe organizzare
una conferenza TED solo sul rilassamento.

Vi darò solo un paio
di consigli veloci per questo.

Uno è di non dimenticarvi di respirare,
per quanto banale possa sembrare.

Se vi sentite stressati,
o anche se non siete stressati,

respirare è davvero un’ottima cosa.

Facciamo una prova.

Facciamo un respiro profondo
per circa 5 o 10 secondi.

Insipiriamo,

facciamo entrare l’aria
in profondità nei nostri polmoni,

e poi espiriamo molto lentamente.

Okay. Molto bene.

Riuscite a sentire il vostro cervello
schiarirsi mentre respirate?

Le considerazioni sono due.

Fare un respiro profondo
aiuta davvero a rilassarsi.

E per poter fare un respiro profondo
effettivamente bisogna rilassarsi.

Nessuno riesce a fare
un respiro profondo

mentre sta saltando su e giù
o sta facendo qualche esercizio faticoso.

Questo è un suggerimento molto semplice,

per cercare di favorire il rilassamento.

Meditate, pregate, fate yoga.

Ci sono molti modi per rilassarsi.

La seconda cosa che vi dirò
sul rilassamento

forse vi sorprenderà, o forse no.

Fare esercizio è di grande aiuto.

E fare una lunga camminata è utilissimo.

Tantissime ricerche dimostrano

che fare una passeggiata
giova non solo all’umore,

ma anche all’attenzione
e alle capacità cognitive.

E soprattutto, è importante
camminare in un parco

o dove ci siano degli alberi,
dove ci sia del verde.

Se si considerano due gruppi --

questo studio è stato fatto da Berman
e Jonides all’Università del Michigan.

Considerando due gruppi,

confrontando quello che cammina in città

con quello che cammina
in un parco o in un bosco

chi cammina in un bosco
non solo è più rilassato e felice,

ma mostra effettivamente un miglioramento
dell’attenzione e della concentrazione

dopo essere tornato dalla camminata.

Quindi giusto una piccola proposta
per fare una camminata dopo pranzo.

L’ultimo consiglio è
svolgere un compito alla volta.

E questo è forse il consiglio
più importante che posso darvi,

perché ci sono moltissime ricerche

i cui risultati possono essere
controintuitivi.

La gente pensa che per essere produttivi,
si debbano fare più cose in parallelo,

si debbano fare più cose insieme
in ogni momento.

Ma è proprio l’opposto
di tutto quello che vi ho detto

su come lavora il cervello.

Il nostro cervello lavora meglio
se svolge un compito alla volta,

quando fa solo una cosa alla volta.

Quanti di voi controllano il telefono
mentre studiano,

o mentre fanno qualcosa di importante

come scrivere una relazione o un progetto?

Quanti di voi guardano il telefono
mentre fanno queste cose?

Siate onesti.

Guardate tutti il telefono, vero?

Quanti di voi controllano il telefono
più di una o due volte all'ora?

Sì, le vostre mani
sono ancora tutte alzate. Okay?

In base agli studi di psicologia
e neuroscienze

questo modo di lavorare
non è molto efficace.

Ora facciamo questa prova.

Penso che ci darà
un’importante dimostrazione.

Vi mostrerò un elenco di numeri
sulla sinistra.

Se il numero è blu, dovrete sommarvi 7;
se il numero è rosso, dovrete sottrarvi 7.

Poi passate al numero successivo.

Proseguite nella lista
più veloce che potete.

Aggiungete 7 se è blu,
e sottraete 7 se è rosso,

e passate al numero successivo.

Quando avete finito, battete le mani
così saprò che avete terminato.

Le istruzioni sono semplici.
Sommare 7 o sottrarre 7.

Partiamo. Uno, due, tre.

Fate più veloce che potete.

Okay. Sento qualcuno battere le mani.

Quando avete finito, battete le mani.

Okay. Bene. Avete quasi finito.

Rifacciamo ancora una volta.

Ora la lista sulla destra.

Via.

Se è blu aggiungete 7;
Se è rosa sottraete 7.

Più veloce che potete.

E alla fine della lista
potete battere le mani.

Allora, cosa ne pensate?

Molto più difficile, vero?

Ma probabilmente avrete notato anche
che le due liste sono uguali.

Gli stessi numeri
del problema della somma,

gli stessi numeri
del problema della differenza,

Però sulla sinistra il compito è unico:

si esegue un gruppo di addizioni

e poi, cambiando solo una volta,
si fanno le sottrazioni.

Sulla destra la modalità
è quella del multitasking.

Se state studiando o lavorando,
quando guardate il telefono,

fate ciò che avete fatto a destra,

vi state complicando il compito.

E se volessimo valutare questo
in laboratorio,

con la lista a destra sareste
il 30% più lenti e il 30% meno precisi,

e il vostro cervello lavorerebbe di più.

È come correre
indossando uno zaino pesante.

Perché penalizzarvi

quando potete svolgere
un compito alla volta

come nel caso qui a sinistra?

Quindi questo è il mio ultimo consiglio.

Cercate di svolgere un compito alla volta

per migliorare
concentrazione e produttività.

Va bene controllare il telefono;

ma fatelo dopo aver finito di lavorare,
anche per 30 minuti o un’ora,

come ricompensa.

Non guardatelo ogni cinque minuti.

Non controllate la posta,
o Facebook, ogni cinque minuti.

Quindi, per concludere,

i miei tre consigli, per migliorare
concentrazione e attenzione, sono:

semplificare, rilassarsi,
svolgere un compito alla volta.

Vi garantisco che le ricerche indicano
che la vostra produttività migliorerà

se seguirete questi tre consigli,

e forse diventerete anche più brillanti.

Grazie mille.

(Applausi)