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In Siria, il presidente ha promesso
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di valutare riforme
dopo una settimana di violente proteste
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nella città di Daraa.
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Ma questo non ha fermato i dimostranti
che venerdì hanno chiesto
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manifestazioni su scala nazionale.
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Migliaia di persone in strada giovedì
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per commemorare le persone
a cui hanno sparato durante
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la repressione del governo.
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Gira la voce che Bashar al-Assad
parlerà alla nazione
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entro le prossime ore per cercare
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di calmare la situazione.
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Rula Amin si unirà adesso a me da Damasco.
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Rula, come abbiamo detto,
è previsto che il presidente parlerà
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alla popolazione.
Ha offerto alcune sostanziali
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concessioni, ma non sembrano -
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o noi non sappiamo ancora
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- se queste avranno un impatto
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sulle manifestazioni della giornata.
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Rimane tutto da vedere.
Però, abbiamo parlato
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con molti siriani,
anche a Daraa.
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E le reazioni a tali provvedimenti
sono contrastanti.
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Gli attivisti, e i tenaci
attivisti dell'opposizione
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sono molto scettici
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e dicono che queste sono
solo promessse vuote
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e non cambierà molto.
Altri danno al presidente
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il beneficio del dubbio, e dicono
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che è un buon inizio.
Diamogli un po' di tempo.
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Forse si realizzerà.
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Un mutamento in Siria
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senza avere, o forzare le persone
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a scendere in strada.
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Ricordiamo, le manifestazioni sono state
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confinate a Daraa nonostante sette giorni
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di forti contrasti,in cui
decine di persone sono state uccise.
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La capitale rimane calma,
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così come il resto delle città siriane.
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Oggi sarà una sfida
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e un test, sia per gli attivisti
che per l'opposizione, e il governo.
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Se le persone scendono
in strada in altre città,
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forse è troppo tardi per le concessioni.
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Se non lo fanno, significa che
il presidente è riuscito
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a contenere la crisi a Daraa,
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e che alcune persone,
alcuni siariani almeno,
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se la sono bevuta,
e gli stanno dando tempo
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e riponendo fiducia
nei suoi nuovi provvedimenti.
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(Ma, il fatto che questi provvedimenti
sono stati offerti
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Rula, spiegandolo meglio per noi,
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quanto è sorprendente,
visto che questo regime
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ha una storia di pesanti
e brutali repressioni
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verso ogni tipo di insurrezione?)
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Si, sei mesi fa,
nessuno avrebbe immaginato
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che questo tipo di concessioni
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fossero date in Siria, ma da un mese fa
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è sembrato molto logico.
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Sono arrivata qui domenica, e dal momento
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in cui sono arrivata,
era ovvio che entrambi,
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i siriani e il governo
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hanno capito che un cambiamento
sta arrivando in Siria,
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e il governo sa che non può
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continuare alla vecchia maniera.
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Il presidente precisò
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che capisce il bisogno di una riforma
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e che lo metterà in pratica.
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Le persone la vogliono adesso, seria,
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significativa, e non vogliono aspettare.
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E c'è una corsa contro il tempo.
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Alcuni credono che il presidente
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stesso voglia cambiare, ma è circondato da
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un gruppo di persone, o il sistema stesso,
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che non gli permette
di fare ciò che vuole.
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Ciò gli sta dando il beneficio del dubbio.
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La protesta in Siria, a Daraa, aggiunge
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pressione sul governo, e gli fa capire
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che è molto urgente agire adesso,
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prima che sia troppo tardi.
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Quindi, per ora, sembra che il presidente
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desideri contenere la crisi in Siria
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e sia determinato.
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Il popolo vuole assicurarsi che sia deciso
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a portare un cambiamento in Siria,
non solo a contenere la crisi.
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(E, ovviamente, noi seguiremo
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lo sviluppo sul posto con te, Rula.
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Grazie davvero, per adesso Rula,
in Damasco.)