New York close Up ["Jordan Casteel dipinge la sua comunità"] [JORDAN CASTEEL] Ciao. Ti ricordi di me? Sai dov'è Harold? Hai visto... Harold? Gli ho fatto un ritratto. Gli volevo far vedere il quadro. Gli ho dato i miei dati per mettersi in contatto con me, ma non l’ho più visto qui. [UOMO] E' da un po’ che non lo vedo. [CASTEEL] Ok, se dovessi rivederlo… [UOMO] E' 1 anno che non lo vedo. [CASTEEL] Gli mando un'email o un text. Anche questo è alto 2 metri. È grosso. Vai più vicino a tuo padre. Mettiti qui. Questo è tuo papà? O è quello tuo papà? Sì. Lo amo. Ora lo vedo. È proprio bello. [UOMO] Grazie. [CASTEEL] Vieni qui. Mettiti qui nel mezzo. [MACCHINA CHE SCATTA] Metti la gamba un po' in dentro? Si! Sto pensando alle mie tele. Si, è perfetto. [UOMO] Grazie. [CASTEEL] Guarda. [UOMO] Oh, si proprio bello. [CASTEEL] L'estate fra il primo e il secondo anno a Yale, Ho vinto una borsa di studio di diecimila dollari per andare a Gloucester, Massachusetts e dipingere paesaggi. In quel periodo, c'è stata l'assoluzione dell'assassino di Trayvon Martin. Gloucester è a maggioranza bianca, io probabilmente ero l'unica persona di colore per miglia. Quindi provavo un senso di isolamento in relazione a quell'esperienza. [Casa della zia di Jordan] Ricordo una conversazione telefonica con il mio gemello. Il mio gemello mi raccontava di essere andato in un supermercato dove qualcuno lo seguiva, e continuava a protestare irato, dicendo "Sai, mi seguono come se fossi una minaccia," "ma non sanno neanche che sono padre" "e che cerco di rimettermi in sesto." "Non sanno niente di me," "sono solo quello che" "gli ruberà qualcosa o che ne so." Penso che in quel momento avevo bisogno di tornare a Yale