(acqua che scorre)
Ho bruciato tutto il legno.
In realtà pulisco tutto.
Solo per renderlo più liscio
e utilizzabile il più possibile, sai?
C'è una piccola lumaca dentro, vedi?
Penso di essere sempre stata una ragazza
di città con un cervello naturale.
Ho sempre amato gli animali,
le piante e gli insetti.
[Wangechi Mutu:Fra la terra e il cielo]
(musica di violino leggera)
La natura è entrata nel mio lavoro,
dove ho potuto integrare
l'amore e l'interesse su
come si comportano i piccoli organismi
in questi temi più grandi.
Voglio fare un'opera
che si situi nella natura,
sotto il cielo, il sole
la pioggia e il vento.
--Tutto pulito.
(prosegue la musica di violino)
[Wangechi Mutu Studio, Nairobi, Kenya]
(sferragliando)
(ronzio meccanico)
(sferragliando)
Ho un uccello in cima alla
testa di questa sentinella.
--Sì.
(uomo mormora in modo impercettibile)
--Ci ho messo le unghia,
--ma poi ho dovuto incollarlo
perché alcune sono abbastanza corte.
--Forse puoi inserirli con l'epossidica,
--e ciò che farò è riempire.
--E' davvero bello.
(ronzio meccanico come un trapano)
Sono un essere multitasking.
Ecco il modo in cui ho fatto le cose.
C'è sempre un po' di questo,
un po' di quello,
ovunque c'è qualcosa da fare.
(musica di pianoforte leggera)
Quando scolpisco o dipingo,
c'è sempre qualcosa di umido.
Asciugare è gran parte del lavoro.
Devo cronometrare
tutte queste cose.
Un pezzo tridimensionale
influenzerà del tutto
come finisco di lavorare
su un pezzo bidimensionale.
C'è molta osmosi e molto
da apprendere nel mio lavoro.
(battendo)
(prosegue la musica di pianoforte)
(cinguettio)
I miei primi ricordi di infanzia
si collocano in questa
zona in cui abitavamo detta Woodley.
Abitavamo in un bungalow.
Vivevamo in un piano,
avevamo un giardino intorno.
Ricordo di quando giocavo nel giardino.
Ricordo il prato asciutto.
Abbiamo giocato molto
con i nostri giochi
in sezioni del giardino
dove non dovevamo.
Ci sporcavamo molto in giardino.
Era un po' come uno spazio selvaggio.
Questi ricordi hanno
influenzato il modo in cui lavoro.
(cinguettio degli uccelli)
Frequentavo una scuola cattolica
ed eravamo tutte ragazza.
Ero circondata da donne,
insegnanti donne,
studentesse donne,
la Vergine Maria,
ogni sorta di energia femminile.
Poiché penso che sia
una universale
parte dell'umanità,
Posso continuare ad attingere da esso.
E' una fonte eterna
di ispirazione per me.
(musica di violino)
["The NewOnes, will free Us" (2019),
The Metropolitan Museum of Art]
Il modo di adorare l'immagine della donna
e di denigrare l'essere donna
quello scisma mi infastidisce,
ed è qualcosa che
ci ha afflitto
per molto tempo.
Ecco ciò che sto cercando.
(prosegue la musica di violino
e suona anche l'arpa)
["Sentinelle"]
Le "Sentinelle" sono le figura regale,
che è in piedi
rappresentando una donna
una forma divina, femminile.
Voglio assicurarmi che
sia stabile
e che sia in piedi.
Ho capito che assomigliano ai soldati
come se facessero la guardia a noi--
alla lingua,
alla terra di cui sono composti.
Perciò li chiamo "Sentinelle".
Crescendo in Kenya, nel
settanta e ottanta,
ho imparato la geografia britannica,
la storia europea,
ma non la letteratura africana.
Non abbiamo mai esaminato la nostra storia
il nostro patrimonio e la cultura,
perché molti Kenyoti
sono stati cristianizzati.
Non c'è un modo particolare
di vedere le cose.
E infatti,
quando c'è una voce
o una storia unica,
tende ad essere dominante,
problematica e spesso finta.
Sai, non esiste
un unico
modo di narrare
l'intera storia.
Avrei voluto dire
"Sono i posti da cui provengo",
"sono le persone da cui proveniamo"
Così ho fatto domanda alla scuola d'arte.
Dovevo puntare alla luna.
e feci domanda nelle scuole di New York.
(musica a ritmo veloce)
Il collage era il modo più accessibile
e d'impatto per me di lavorare.
Tutti gli strumenti a me concessi
dall'essere in una grande università
erano spariti,
Ero impegnata profondamente
nel diventare una vera artista,
ma non avevo i mezzi,
perciò dipingevo con gli acquerelli.
Lavorare con materiali fluidi e umidi
è sempre una sorpresa.
(musica a ritmo veloce)
Ma ho anche capito che
era una tensione aggiunta
ciò che stavo cercando.
Mescolerei elementi di
una rivista di natura selvaggia,
di una rivista di moda,
o un'illustrazione vintage.
Li mescolerei con i miei acquerelli,
ho amato il fatto di averli uniti insieme,
e ora si doveva leggere
per quello che era.
(musica di pianoforte)
I collage si sono sviluppati e ingranditi
E penso a quel punto,
stavo davvero pensando alla
storia della fotografia,
e come la fotografia e la colonizzazione
siano cresciute in impatto
in un modo molto simile--
e come abbiamo fotografato l' "altro".
L'"altro" è stato ritratto,
impacchettato e consumato.
Vedere te stesso rappresentato così
ti ha colpito come un "altro" colonizzato,
e come la tua immagine
è diventata chi sei stato.
(musica di violino)
L'attualità che
la fotografia mi ha dato
è molto importante.
Non credo l'abbia
potuto articolare,
ma sono sempre dipinti
che hanno la fotografia
danzante dietro di loro.
(musica di violino)
Combinare gli umani con gli animali,
è antico quanto la mente umana.
(musica di archi diversi)
"Crocodylus" è stato un ibrido
fra una donna e un potente animale.
[Gladstone Gallery, New York City]
Abbiamo sempre ammirato certe
creature per la loro eleganza
e la loro enorme forza.
Una delle prime cose che abbiamo mai fatto
è guardare a una creatura e dire,
"Oh mio Dio,"
"Magari avessi quella velocità,
quel potere, "
"la furtività o il coraggio".
(musica di archi diversi)
"MamaRay" è una donna che è un velo,
un oceano,
uno scudo,
e un raggio,
Sono stata interessata
ai segni
che ci attirano a guardare qualcosa.
La consistenza produce l'ombra e
il tono, la luce e il ritmo,
e ci fa guardare qualcosa
più a lungo.
Tutto il mio insegnamento
e lavoro è avvenuto a New York.
Una volta iniziato a esporre
la mia base era lì
così aveva senso essere lì.
Ma poi per molto tempo,
non ho potuto viaggiare
su e giù
fra Nairobi e New York.
E in quegli anni,
ho lottato con
la mia percezione di casa.
(musica leggera)
Ho capito, "Ok,"
"questo è il segreto in un certo modo"
"per cui ho cercato di lavorare e pensare"
per poter confrontare
e guardare me stessa
da un luogo
dove questo fa da sfondo all'altro,
con questo sfondo,
e poi combinare quella comprensione.
(musica leggera continua)
(cinguettio degli uccelli)
(macchina che gira)
Il suolo è diventato importante
per me in questo studio di Nairobi,
perché mi identifico con il suolo.
E' il suolo di cui
mi ricordo dall'infanzia--
il colore del suolo,
la sua sensazione, la consistenza
come si comporta quando
è asciutto o bagnato,
quando piove.
A New York non sento di identificarmi
con il suolo lì.
Non mi fido del suolo;
Penso sempre che ci siano
altre cose
nel suolo che non ho messo
e che non sono state poste
in primo luogo dalla natura
Quindi c'è questa distanza
fra me e la terra.
Invece qui, tendo
a voler catturare subito
l'essenza del suolo,
la malleabilità, il colore,
la croccantezza, gli aspetti granulari.
Tutte queste cose sono
importanti per me nel mio lavoro.
Credo che
ci sia davvero qualcosa
nel prendere questi pezzi
di alberi e animali
completamente anonomi
ma estremamente identificabili,
e disporli in qualche parte
in modo che attiri l'energia.
Ovunque provengano,
qualsiasi cosa abbiano fatto,
da qualsiasi lava fusa
siano usciti milioni di anni fa,
ora sono presenti nel mio lavoro.
E quel piccolo pezzo
di energia è ingrandito.
(musica leggera)
Cerco solo di spingere
il volume di come sia
importante ogni pianta,
animale ed umano
nel tenerci vivi e a galla.
E' come guardo le cose
quando sono nel mio studio.
Quando mi sento davvero
di divertirmi e giocare,
c'è una paura nascosta.
Il sospetto di trovare le cose,
tutto ciò,
quando entra nel lavoro,
è allora che sono nel mio modo assoluto.
(musica)