[Mooji] È vero, il primo anno dei satsang, la gente si appendeva al muro dell'edificio e dicevo: no, finiamo in fretta per favore, non voglio incidenti. [Risate] [Interlocutrice] "Lascia andare!". [Risate] [Mooji] Sì, forse vi racconterò la storiella di Thomas. È carina vero? Ma la conoscono tutto, no? [Interl.] No. [Mooji] Ah, va bene. Thomas racconta questa storiella, dice... Thomas racconta questa storiella, dice: una giorno un pellegrino, era per strada. Questa è la mia versione. Non so com'è, mi invento le cose. [Risate] Questo pellegrino è in viaggio verso qualche luogo e attraversando una catena di montagne, nella notte scivola. Rotola giù lungo il pendio della collina. All'ultimo capitombolo, proprio al limite del precipizio, rimane aggrappato a penzoloni, tenendosi forse alla radice di qualche albero e sotto c'è un precipizio. È lì appeso tutto da solo. È lì da un po' e urla: "Aiuto! Aiuto! "C'è nessuno lì? Aiuto!". Passano i minuti e il suo braccio gli duole: "Aiuto!", non ha abbastanza forza per tirarsi su: "C'è nessuno lì?". [Risate] Poi finalmente sente una voce: "Sì", [effetto speciale creato al microfono] "Ah!" dice lui [risate] "Aiuto! Chi c'è lì?", allora, la voce risponde: "Dio". [Risate] Sta facendo gli effetti speciali. [Risate] Allora... [Risate] Nataraj! [Risate] Allora, la voce risponde: "Dio", il pellegrino dice: "Dio?". È ancora a penzoloni e dice: "Dio, aiutami! Grazie per essere venuto. "Cosa devo fare per risalire?" e la voce risponde: "Lascia andare". [Risate] [Effetto speciale di eco] Allora... [Risate] Allora dice: "Lasciar andare? No, no! "Se mi lascio andare, sono morto! "Sono morto! Ti prego, Signore, Dio, aiutami, cosa dovrei fare?", la voce risponde: [risate] "Lascia..." [risate] la voce risponde: "Lascia andare". [Risate] [Effetto speciale di eco] Lui dice: "Lasciar andare? Dio aiutami, ti prego! "Che cosa dovrei fare? Aiutami", "Lascia andare". [Effetto speciale di eco] Allora, il pellegrino è appeso, i minuti passano e di nuovo la sua mano brucia, le dita stanno perdendo la loro forza e dice: "Ehi?" [risate] "Aiuto! Ehi?! Ehi?! "C'è nessuno lì?". [Risate] Non si sente nessuna voce. "Ehi, aiuto! C'è nessuno lì?", allora, la voce ritorna: "Sì", [effetto speciale di eco] "Chi è?", "Dio" [effetto speciale di eco] dice: "Ah! Non c'è nessun altro lassù?". [Risate e applausi] E... Bene, basta con l'eco. Mi piace questa storia perché per certi versi, è una profonda verità su come siamo. C'è una preghiera famosissima, dice: "Sia fatta la tua volontà", finisce così: "Sia fatta la tua volontà", ma segretamente pensiamo: "Sia fatta la mia volontà". [Risate] A volte, non è la scelta che vogliamo, non è quello che vogliamo e se fossimo liberi dal desiderio, liberi dal desiderio che dà origine alla proiezione, alla bramosia, all'insoddisfazione, al malcontento; se ci liberiamo da queste cose, saremmo liberi. Essere liberi dal desiderio, significa essere liberi. "Ho ancora un desiderio: la vita non sta andando secondo le mie proiezioni, "perciò soffro. La vita è crudele, la vita è dura". Dunque, non abbiamo appreso anche dopo migliaia e migliaia di anni ci siamo evoluti in modo sofisticato, le nostre abilità di creare e di inventare non conoscono confini. Ma nella semplicità di essere, ancora, le vecchie tendenze sono lì in agguato. Questa era una storia divertente, ma credo anche molto vera. "C'è qualcun altro lassù? A parte Dio?". [Risate] Bene. Qualcuno ha qualcosa da dire?